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MARTEDI
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Notiziario Marketpress di
Martedì 23 Settembre 2014 |
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DOPO CINQUE ANNI DI AGENDA DIGITALE: I NUMERI DELL´EMILIA-ROMAGNA E I RISULTATI DEL PIANO TELEMATICO (PITER) 2011-2014, PER LO SVILUPPO DI UNA "SOCIETÀ DELL´INFORMAZIONE". L´EVOLUZIONE TECNOLOGICA E IL RELATIVO UTILIZZO RISCHIANO DI PRODURRE NUOVE MARGINALITÀ. IL PROGETTO DI UN OSSERVATORIO SUI DIRITTI DIGITALI |
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Bologna, 23 settembre 2014 - Il 100% della popolazione raggiunta con copertura a banda larga su tutto il territorio regionale a 2 Megabit per secondo - Mbps (obiettivo fissato dall’Agenda Digitale Europea) a fine 2013. Centottanta scuole connesse in fibra ottica attraverso la rete Lepida (agosto 2014). Oltre 12mila persone formate con 851 corsi di alfabetizzazione informatica gratuita (“Pane e internet”) in 176 sedi sul territorio, da Piacenza a Rimini, con una preponderante presenza femminile. Oltre 70mila fascicoli sanitari elettronici attivati. Sono solo alcune delle cifre – presentate oggi, in conferenza stampa, in occasione del convegno “Nuovi diritti di cittadinanza al tempo dell’agenda digitale” – che compongono il quadro raggiunto con l’applicazione e lo sviluppo del Piano Telematico dell’Emilia-romagna (Piter) 2011-2014. “Non siamo di fronte a una sommatoria di dati – ha sottolineato l’assessore alle Reti di infrastrutture materiali e immateriali della Regione Alfredo Peri – , ma di un lavoro che continua lungo un filo preciso, all’interno di una strategia ben chiara”. L’evoluzione tecnologica e il relativo utilizzo “rischiano di produrre nuove marginalità – ha aggiunto Peri – ; questo è un tema da ‘consegnare’ non solo alla cultura giuridica, ma prima di tutto alle istituzioni, perché nessuno resti escluso”. L’assessore ha quindi auspicato la nascita, a livello nazionale, di una “Costituente digitale”, ovvero “un luogo dove più competenze e più saperi costruiscano le basi della nuova società digitale”. Del progetto di un Osservatorio sui diritti digitali, promosso dalla Regione Emilia-romagna, ha parlato invece Gabriele Falciasecca (presidente Comitato scientifico dell’Agenda Digitale regionale), e quindi di uno strumento “ideato per osservare come i diritti digitali vengono applicati e per indicare modelli nuovi e più efficaci di attuazione”. Ripercorrendo le tappe del processo avviato all’inizio degli anni 2000, Gianluca Mazzini (direttore generale di Lepida Spa) ha ricordato che entro fine anno saranno 230 le scuole connesse in fibra ottica attraverso la rete Lepida, per arrivare a 500 nei prossimi due-tre anni. “Abbiamo lavorato per rendere uguali, in termini di copertura, pianura e montagna – ha sottolineato Mazzini – e per aiutare i Comuni medio-piccoli, che rappresentano la stragrande maggioranza in questa regione”. In questi anni, dunque, in Emilia-romagna (dove il 63% della popolazione usa regolarmente Internet, con un +7% rispetto alla media nazionale) sono già stati definiti e riconosciuti veri e propri “nuovi diritti di cittadinanza digitale”, e precisamente il diritto di accesso alle reti tecnologiche, all’informazione e alla conoscenza, ai servizi alla persona e alle imprese, ai dati (open data). Questi i principali numeri raggiunti dalla Regione: 100% della popolazione raggiunta con copertura a banda larga su tutto il territorio regionale a 2 Mbps a fine 2013 (traguardo fissato dall’Agenda Digitale europea); oltre 2100 punti direttamente collegati in fibra ottica; 25,6% della copertura in banda ultra larga a 30 Mbps in Emilia-romagna; 180 scuole connesse in fibra ottica attraverso la rete Lepida ad agosto 2014 (230 a fine anno); 269 Comuni su 340 con almeno un wi-fi pubblico (+208 dal 2010); 528 punti wi-fi pubblici di accesso alla rete Internet; 4 Datacenter regionali in costruzione al servizio di tutte le Pa regionali; 12.254 persone formate con 851 corsi di alfabetizzazione informatica gratuita (“Pane e internet”) in 176 sedi sul territorio regionale con preponderante presenza femminile (61%), in maggioranza over 60 (59%) e con una forte rappresentanza di casalinghe e pensionati (66%); 4000 studenti in 97 scuole coinvolti in progetti di digitalizzazione della didattica (classi/scuole 2.0, Lim, tablet nelle classi, e così via) rivolti principalmente alle aree montane e alle zone colpite dal terremoto; oltre 70.000 fascicoli attivati nel sistema regionale per la gestione del Fascicolo Sanitario Elettronico e portale per l’accesso online ai servizi sanitari (prenotazioni, disdette, pagamenti, e così via); un polo archivistico dell’Emilia-romagna, archivio digitale della Pa per la conservazione e l’accesso dei documenti informatici (Parer). 25.000.000 i documenti conservati in Parer (ritmo di crescita: +2 milioni/mese); 1.208 dataset rilasciati in open data da enti del territorio regionale (fonte: dati.Gov.it); un sistema di sistema di bigliettazione elettronica integrata (300.000 card emesse) “Mi Muovo”, utilizzato da tutte le 4 società di trasporto pubblico locale (copertura totale dei 9 bacini provinciali) oltre a Tper, per le ferrovie regionali. |
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PA ON LINE, UN BANDO PER LE MIGLIORI START UP DA SCRIVERE ASSIEME |
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Firenze, 23 settembre 2014 – Opentoscana è nato, ma i lavori proseguono. Per arricchirlo di contenuti con un occhio rivolto a start up e spin off, ovvero le aziende più giovani e innovative che nascono dal mondo della ricerca e dell´università. Tante, anche in Toscana. All´auditorium di Sant´apollonia a Firenze dove stamani è stata presentata la nuova multipiattaforma regionale, quaranta innovatori da tutta Italia, dal Ministero dello sviluppo economico all´incubatore toscano, si sono infatti riuniti per scrivere insieme, sotto la regia della Regione, un bando per le nuove imprese. "Un modo diverso anche questo per fare politiche pubbliche, in questo caso in favore delle startup" sottolinea l´assessore Bugli. Un work shop di co-progettazione nel segno della partecipazione. A disposizione delle migliori start up che studieranno app per la pubblica amministrazione la Regione ha messo da subito a disposizione 400 mila euro. "Altre risorse – aveva spiegato stamani il presidente della Toscana, Enrico Rossi – arriveranno con i fondi europei dei prossimi sette anni". Info: http://open.Toscana.it/web/startup |
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OGGI A SAN ROSSORE I GIOVANI DEL MEDITERRANEO FANNO RETE |
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Firenze 23 settembre 2014 – Si chiama "Med net" ed è una rete per l´inclusione dei giovani dei Paesi del Mediterraneo, ovvero una due giorni da martedì 23 settembre si tiene a Pisa nel Parco di San Rossore, organizzata dalla Regione Toscana nell´ambito del semestre di presidenza italiana dell´unione Europea. Per la prima volta giovani provenienti dalla Palestina, dalla Francia, dalla Spagna, dal Portogallo, dal Marocco, dalla Tunisia, dall´Egitto, dal Libano si riniranno insieme alla ricerca di un dialogo comune. L´idea è quella che per per promuovere il dialogo tra i giovani è necessario partire dal coinvolgimento della società civile e, in particolare, delle associazioni giovanili, degli enti locali, dei gruppi informali e delle Ong che da sempre rappresentano il settore della popolazione più aperto al cambiamento e in grado di stimolare il rinnovamento di un´intera società. L´iniziativa comincia domani alle 9.00 con una tavola rotonda dal titolo "L´inclusione dei giovani per un nuovo Mediterraneo". Coordinata dal giornalista Umberto De Giovannangeli, sarà introdotta dal presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi. Interverranno Vera Baboun, sindaco di Betlemme; Patrick Allemand, vice presidente della Regione Paca; Islam Mohamed, responsabile comunicazione della Fondazione Anna Lindh; Maher Bouzzi, sindaco di Kasserine (Tunisia) ; Giuseppe Cassini, vicepresidente dell´Unrwa; Amara Ben Romdhane, direttore del Social Development & Empowerment Center di Hammamet. Nel pomeriggio di domani e nella mattinata di mercoledì spazio ai numerosi gruppi di lavoro prima della presentazione dei loro elaborati prevista per il pomeriggio e delle conclusioni, affidate alla vicepresidente della Regione Toscana, Stefania Saccardi. |
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FVG, INSIEL: SERRACCHIANI, UN CENTRO SERVIZI PER I CITTADINI |
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Trieste, 23 settembre 2014 - "Vogliamo che Insiel diventi un vero e proprio centro di servizi, per semplificare e migliorare la vita dei nostri cittadini". Lo ha detto la presidente della Regione, Debora Serracchiani, illustrando oggi a Trieste in un incontro con la stampa il Piano industriale di Insiel, la società di informatica "in house" della Regione Friuli Venezia Giulia. All´incontro, assieme alla presidente Serracchiani, erano presenti l´assessore per le Autonomie locali Paolo Panontin e il presidente e amministratore delegato di Insiel Lorenzo Pozza. La presidente ha spiegato le tappe che hanno portato alla redazione del nuovo Piano, che è stato oggi condiviso dalla Giunta: una delibera in febbraio con la quale la Regione ha indicato le linee guida per il rilancio di Insiel, poi la presentazione del documento al consiglio di amministrazione e alle organizzazioni sindacali, la prossima settimana un´audizione in Consiglio regionale. "Siamo di fronte - ha spiegato la presidente - a un Piano molto importante, molto impegnativo, che ridisegna la strategia e la missione di Insiel, che consideriamo un asset di assoluta importanza per la Regione. L´obiettivo è in sostanza arrivare a una maggiore efficienza dei servizi e contemporaneamente a una riduzione dei costi, che sono diminuiti già di 2,5 milioni da quando la nuova Amministrazione regionale si è insediata". "Il Piano prevede - ha aggiunto - di stabilire una relazione molto stretta, molto forte con la Regione nel percorso che porterà alle grandi riforme che abbiamo messo in campo: Sanità, Enti locali, Piano di sviluppo delle politiche industriali, Lavoro. Insiel avrà un ruolo fondamentale di accompagnamento in questo percorso". Per l´assessore Panontin, il Piano di Insiel segna "un profondo cambio di passo, una discontinuità, a cominciare dai criteri manageriali nella scelta dei nuovi vertici". "Puntiamo - ha aggiunto - a rilanciare Insiel, salvaguardando in questo modo le maestranze. L´azienda dovrà allineare i suoi costi a quelli di mercato, portare soprattutto l´esperienza del privato nella Pubblica amministrazione, per fornire servizi sempre più importanti al sistema regionale. È una sfida nella quale crediamo". "Insiel - ha ricordato infine il presidente Pozza - è nata 40 anni fa per lo sviluppo di software per la Pubblica amministrazione. Oggi i tempi sono cambiati, e dobbiamo fare i conti con la realtà. Con il Piano industriale Insiel punta perciò a rafforzarsi diventando un centro di servizi e nello stesso tempo un integratore di sistemi, anche nei confronti delle aziende del settore presenti sul territorio". |
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FVG, INSIEL: PRESENTATO ALLA GIUNTA NUOVO PIANO INDUSTRIALE |
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Trieste 23 settembre 2014 - Nuovo ruolo per Insiel Spa ma anche riduzione dei costi di gestione a favore di investimenti in innovazione e servizi più efficienti. Sono questi alcuni degli obiettivi contenuti nel piano industriale 2014-2017 della società "in house", presentato alla Giunta regionale dal presidente e amministratore delegato Lorenzo Pozza. Un Piano, condiviso dalla presidente della Regione Debora Serracchiani, dall´assessore alla Funzione pubblica Paolo Panontin e dall´intera Giunta regionale, che evidenzia la necessità, per la controllata regionale, di modificare la propria mission di "software house" per diventare l´azienda di servizi digitali di riferimento del Friuli Venezia Giulia. Il primo passo da compiere è, dunque, un cambiamento di ruolo in cui Insiel diventi integratore globale di sistemi e infrastrutture Ict (Information and communication technology) e centro servizi a disposizione di Regione, Comuni, Sanità, enti in convenzione e cittadini del Friuli Venezia Giulia. Questo significa che Insiel si candida a diventare centro tecnologico di riferimento in ambito regionale, capace di integrare sistemi informatici, infrastrutture ed erogare servizi per garantire più qualità, più funzionalità e quella continuità operativa necessaria in caso di malfunzionamenti dei sistemi. Per realizzare questa strategia, il Piano prevede quattro programmi: quello di trasformazione, di semplificazione, di innovazione e di comunicazione, ognuno dei quali con caratteristiche specifiche che vanno dalla revisione del parco applicativo obsoleto coinvolgendo il mercato Ict per ridurre i tempi e utilizzare le migliori soluzioni disponibili, dalla semplificazione dei processi di relazione verso l´ente pubblico e dei processi organizzativi e gestionali interni. Insiel punta, inoltre, ad innovare non più solo ideando e progettando servizi innovativi ma, soprattutto, fornendo la propria competenza per mettere a fattor comune il patrimonio Ict del territorio regionale. Un altro degli obiettivi aziendali sarà quello di attuare politiche che favoriscano l´ingresso in azienda di nuove generazioni. Insiel si orienterà anche ad essere sempre più efficace nella comunicazione sia con i propri clienti/utenti sia verso il cittadino. Il presidio del territorio e la rafforzata presenza del personale Insiel, quale punto di riferimento, aiuterà gli enti ad esprimere le proprie richieste e suggerimenti in occasioni di incontro/formazione/informazione che verranno organizzati per rispondere e anticipare le specifiche esigenze dei vari settori della pubblica amministrazione. Nel dettaglio, il Piano industriale prevede che nel periodo di riferimento (2014-2017), Insiel riduca del 30 per cento i costi di struttura, che investa 10 milioni di euro nel programma di trasformazione, che realizzi un aumento del 50 per cento dei ricavi per attività di progetto e che mantenga l´ebit (il reddito operativo aziendale) al valore del 2014. Si tratta di un piano industriale che ha tenuto conto delle linee guida concordate con la Regione Friuli Venezia Giulia e che si traducono in una più ricca offerta di servizi, nella riduzione dei costi, nel completamento e nello sviluppo delle infrastrutture. Insiel, inoltre, avrà un ruolo centrale nel supportare la Regione nell´attuazione delle riforme della Sanità, degli Enti locali e del Lavoro, attraverso l´evoluzione e il miglioramento dei servizi Ict. |
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ABRUZZOINSTARAIL: CON UN CLIC UN POTENZIALE DI 2 MLN UTENTI |
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Sulmona 23 settembre 2014 - Sono 35 i bloggers e instagramers, provenienti dall´Italia e dall´Europa, con un pubblico potenziale di 2 milioni di utenti, che oggi hanno raccontato le bellezze del treno storico Sulmona-carpinone e delle montagne dell´area protetta del Parco nazionale della Majella. Abruzzo Instarail, iniziativa organizzata dalla Regione Abruzzo e dal Parco nazionale della Majella, è stato un successo che ha percorso la rete costruita su centinaia di migliaia di contatti e instagramers di tutto il mondo che "postano" su siti foto e istant in tempo reale. Il viaggio sulla Transiberiana d´Italia è stato senza dubbio un´occasione irripetibile per i tanti appassionati di foto e bloggers che girano il mondo. Un treno che si arrampica sulle montagne della Majella e si ricongiunge con il territorio del Parco nazionale d´Abruzzo Lazio e Molise, il tutto immerso nei territori incontaminati di una parte dell´Abruzzo che ha saputo mantenere integri i propri gioielli rispettando l´ambiente e resistere alle tentazioni speculatrici che in altre parti hanno portato solo ricchezza apparente. Ora questo territorio è pronto a raccogliere i frutti di una politica ambientale di rinomanza europea, ma nel contempo chiede l´aiuto alla rete e di chi nella rete ha costruito e organizzato scambi immediati di informazioni. "Il viaggio di oggi sulla tratta storica Sulmona-carpinone - ha detto il consigliere delegato Camillo D´alessandro che ha voluto partecipare alla traversata su ferro - è la prima tappa di un lungo viaggio che la Regione ha intenzione di promuovere per arrivare a Expò 2015. Questo viaggio lo faremo in treno e ci porterà direttamente a Milano e su questo treno faremo salire tutte le forze dell´Abruzzo". In questo senso, il consigliere D´alessandro ha annunciato l´intenzione della Regione, nel percorso di avvicinamento a Expò, "di organizzare la notte dei ricercatori, quando chiameremo a raccolta su un treno i ricercatori abruzzesi che lavorano in Italia e nel mondo". Ma Abruzzo Instanrail, spiegano i responsabili del Servizio accoglienza turistica della Regione Abruzzo, si pone il doppio obiettivo, da una parte, di far entrare le eccellenze turistiche abruzzesi direttamente nella rete e, dall´altra, di costruire i giusti rapporti con il mondo dei social, destinato a recitare un ruolo di primaria importanza nella promozione turistica e del territorio. In questo senso, Abruzzo Instantrail vuole essere una tappa importante di quel percorso social che il settore promozione e accoglienza turistica dell´Abruzzo ha avviato da quattro anni. Ad oggi l´intera community che fa capo al settore turismo conta oltre 50 mila followers, con la punta di eccellenza di Instagram dove la Regione Abruzzo è la seconda a livello nazionale dietro la Toscana. E Abruzzo Instatrail non farà altro che rafforzare questa posizione. |
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CUNEO: STRUMENTI PER COMBATTERE IL DIGITAL DIVIDE ITALIANO |
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Cuneo, 23 settembre 2014 - Con l’intento di ampliare e differenziare le modalità di intervento per favorire la diffusione della banda larga e ridurre il digital divide, a seguito della convenzione di Unioncamere nazionale con Eutelsat Italia per la banda larga via satellite e i contributi del sistema camerale a favore delle imprese, si è svolto venerdì 19 settembre nel salone d’onore dell´ente camerale un incontro per informare e sensibilizzare il territorio rispetto a un´iniziativa della Commissione Europea che mira ad assicurare ai cittadini e alle imprese europee, entro il 2020, connessioni internet molto veloci. “Connected Communities" il nome dell’iniziativa promossa dalla Camera di commercio è stata organizzata in collaborazione con la Regione Piemonte (direzione Innovazione e Ricerca), la società Smartera (agenzia per lo sviluppo digitale della Provincia di Cuneo) e il Consorzio Top-ix. Il presidente camerale Ferruccio Dardanello ha sottolineato come “Anche il nostro Ente, consapevole delle peculiarità del proprio territorio e delle comunità che in esso operano, interviene a sostegno delle imprese che intendono cogliere le opportunità dalla banda larga. Rientra nella mission camerale sostenere le iniziative volte a superare il digital divide, favorendo la connessione veloce”. Il progetto, lanciato qualche settimana fa, contribuisce a colmare il digital divide negli Stati membri agevolando il raggiungimento degli obbiettivi fissati nell’agenda digitale 2020. Si tratta di un’iniziativa volta a fornire assistenza a regioni e città nello sviluppo di reti di banda larga di prossima generazione. Un ausilio per qualsiasi progetto pubblico, di Comuni, Province, Regioni, semi-pubblico o privato che miri a sviluppare le reti ad almeno 30 Mbps, e che necessita di assistenza e aiuto perché venga sviluppato. Roberto Moriondo, nella giornata di lavoro, ha rappresentato la Regione Piemonte approfondendo le tematiche inerenti l´agenda digitale regionale. L’iniziativa consentirà di fare un inventario dei potenziali progetti europei in materia di banda larga, individuando quelli più maturi, che usufruiranno in via prioritaria di servizi di “assistenza tecnica” nell’ambito del Meccanismo per collegare l’Europa (Mce), nel quadro di un partenariato tra la Commissione europea e la Banca mondiale. Ibrahim Osmani, amministratore delegato della società Smartera, ha illustrato in dettaglio l’iniziativa, le modalità con cui intervengono i tecnici della commissione europea e della Bei Banca Europea per gli investimenti, offrendo assistenza tecnica e di elaborazione dei business plan a favore di quei progetti ritenuti solidi. Ha chiuso l´incontro Luca Cicchelli del consorzio Top-ix che ha presentato le best practices a livello europeo e una proposta di piano tecnico e finanziario dell´iniziativa comunitaria in oggetto a dimensione del nostro territorio. |
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BANDA LARGA NON OVUNQUE, ROSSI: "PUBBLICO INVESTE: CHIAMARE I GESTORI A FARE LA LORO PARTE" |
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Firenze, 23 settembre 2014 - "Per accedere ai servizi on line di cui una pubblica amministrazione moderna non può prescindere, serve la banda larga e larghissima. Il pubblico investe. Anche la Regione ha investito molto. Ma nonostante questo, non sempre la rete e la banda larga è accessibile". Alla presentazione ieri di Open Toscana, la nuova multipiattaforma digitale della Regione - servizi, open data, partecipazione, app da scaricare e molto altro - il presidente della Toscana Enrico Rossi chiede ai gestori pubblici di telefonia più coraggio e maggiori investimenti. La Regione ha investito per portare fibra e banda larga. Investirà ancora: 80 milioni di fondi europei nei prossimi sette anni, in parte già anticipati. Ma se poi le centraline non vengono accese (e spetta ai gestori farlo) cittadini e aziende non ne possono godere. "Nel mio viaggio in Toscana - spiega Rossi - mi sono reso conto di persona di come spesso i gestori investano solo dove immediato e sicuro è il ritorno economico. Ma in questo modo intere aree, penso ad esempio al Chianti o alla´Elba, rimangono non collegate". Un modo di fare che per il presidente della Toscana deve cambiare. "Con i gestori occorre chiarire i rapporti" dice. "I gestori pubblici ricevono una concessione dallo Stato e devono dunque essere chiamati a fare la loro parte". |
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HACKATHON APULIAN SMARTLAB CHIUDE LE ATTIVITÀ DELLA REGIONE PUGLIA |
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Bari, 23 settembre 2014 - Parkito, Where To Live e Live your Stream sono i vincitori di Hackathon Apulian Smart Lab, la maratona degli sviluppatori informatici pugliesi con cui la Regione Puglia conclude la sua presenza alla 78esima fiera del Levante di Bari. Otto i progetti presentati: Parki.to; Tipico Social; Ict tourel model; Where to live; Live your stream- Sos; Fiera del parco dell’alta murgia; Urpwave; Utilizzazione risorse pubbliche. Dalle città intelligenti e sostenibili alle applicazioni dedicate ad anziani e disabili, dal turismo religioso e fieristico al sistema di parcheggio on line: sono alcuni degli ambiti in cui i progetti che hanno partecipato oggi trovano applicazione. “Abbiamo offerto ai giovani innovatori pugliesi un’occasione e uno spazio per esprimere creatività, talento, competenze – ha detto Loredana Capone, assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia. Un’occasione per cimentarsi in una sfida che non è soltanto la sfida dell’innovazione ma piuttosto la sfida di un territorio chiamato a mettere a disposizione il proprio sapere per rispondere a fabbisogni non ancora soddisfatti. Una responsabilità che i team di lavoro non hanno temuto, al contrario, se ne sono fatti carico ragionando, l’uno al fianco dell’altro, per il bene comune. Per la Regione Puglia Hackathon non ha rappresentato solo una maratona verso l’obiettivo tecnologico ma un approccio metodologico in cui l’elemento vincente è dato dalla collaborazione”. “Le soluzioni tecnologiche che hanno preso vita in Hackathon – ha aggiunto l’assessore - rappresentano un ottimo punto di partenza, per il sistema delle imprese e le Pubbliche Amministrazioni, per rispondere al fabbisogno d’innovazione che i territori hanno espresso”. A premiare i progetti, Adriana Agrimi, servizio ricerca industriale e Innovazione della Regione Puglia, Gianni Sebastiano, presidente distretto produttivo Ict, Francesco Surico, direttore Innovapuglia, Gaetano Grasso, responsabile progetto Apulia Living Lab. I vincitori hanno ricevuto in premio tablets e servizi per il business. I progetti in dettaglio: Parki.tol parchimetro smart, sistema di gestione della sosta a pagamento basato su una piattaforma e un ecosistema di app per smartphone. Utente finale: comune di Capurso e comune di Bitonto. Tipico Social Piattaforma on line per la vendita e promozione di prodotti e servizi alla persona a prezzi e condizioni vantaggiose. Utente finale: Associazione abitare e anziani. Ict tourel model Modello di valorizzazione e miglioramento della capacità attrattiva di un territorio per il turismo religioso. Utente finale: Comune di Capurso Where to live Cittadinanza attiva attraverso crime mapping e analytic. Utente finale: Comune di Bari Live your Stream-sos Sistema di comunicazione real time tra cittadini e forze dell’ordine per la segnalazione di eventi video. Utente finale: Comune di Bari. Fiera del Parco dell’alta murgia Sistema reale e virtuale di un’area fieristica con disponibilità di percorsi guidati. Utente finale: Parco nazionale dell’alta murgia. Urpwave Sistema al servizio delle smart city. Utente finale: amministrazioni pubbliche e soggetti privati Utilizzazione risorse pubbliche Ottimizzazione della gestione e fruizione delle risorse pubbliche. Utente finale: Comune di Santeramo. Hackathon è un evento della durata variabile, tra un giorno e una settimana, in cui esperti dei diversi settori dell´informatica (sviluppatori di software, programmatori, grafici web) lavorano fianco a fianco per realizzare soluzioni dell’Itc capaci di soddisfare bisogni ancora disattesi. Ed è proprio partendo dai fabbisogni espressi da enti pubblici e soggetti privati attraverso la community dei Living Labs pugliesi che cinque team di lavoro costituiti da imprese, maker, ricercatori, startupper, creativi, hanno lavorato per sviluppare, nella due giorni barese, nuove soluzioni altamente tecnologiche. |
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BERGAMO, WEB E DIGITALE PER LE IMPRESE: AL VIA CICLO DI INCONTRI |
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Bergamo, 23 settembre 2014 - Prenderà avvio martedì 25 settembre il ciclo di incontri “Le opportunità del web e del digitale per far crescere il business delle micro, piccole e medie imprese”. Sei incontri in programma dal 25 settembre al 28 ottobre dalle h.17 alle h.20, ciascuno focalizzato su un tema specifico (social media, sito e blog aziendale, web e multicanalità, web marketing, cloud computing, mobile economy), per spronare le micro, piccole e medie imprese dei diversi comparti a sviluppare/approfondire l´utilizzo delle tecnologie digitali. Appropriarsi della cultura del web e capire se e come poter sfruttare le innovazioni digitali emergenti può essere infatti utile anche alle piccole realtà imprenditoriali per diventare più competitive e aprirsi a nuovi contatti e orizzonti. Gli incontri si terranno nella Sala Consiglio del Palazzo dei Contratti e delle Manifestazioni della Cdc (1° piano della ex Borsa Merci in via Petrarca 10 a Bergamo). Sono promossi dal Comitato per la Promozione dell’Imprenditorialità Femminile della Camera di Commercio e organizzati da Bergamo Sviluppo in collaborazione con il sistema associativo locale. Sono rivolti a imprenditori/imprenditrici, collaboratori/responsabili di Mpmi. La partecipazione agli incontri è gratuita previa iscrizione online sul sito di Bergamo Sviluppo (posti disponibili: 33). Di seguito date e argomenti dei 6 incontri: 1. Social media: quali sono e come possono essere utilizzati da una Mpmi (giovedì 25 settembre). 2. Il sito e il blog aziendale (giovedì 2 ottobre). 3. Aumentare la propria visibilità e le opportunità d´affari grazie al web e alla multicanalità (martedì 7 ottobre). 4. Il web marketing: come convertire in business le visite sul sito web (martedì 14 ottobre). 5. Il cloud computing è davvero una miglioria in ambito organizzativo e di business? (martedì 21 ottobre). 6. La mobile economy creerà benefici per il business? (martedì 28 ottobre). Www.bergamosviluppo.it |
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DATABASE TOPOGRAFICI IN SCALA 1:2.000: DA OGGI CONSULTABILI SUL SITO DELLA REGIONE TOSCANA |
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Firenze 23 settembre 2014 - "Facilitare l´accesso e l´uso del patrimonio cartografico regionale per i cittadini e le imprese. Questa la sfida che la Regione sta cercando di cogliere, divulgando come Open Data la produzione regionale di banche dati topografiche in scala 1:2.000. Siamo infatti convinti che oltre a mettere a disposizione i dati con licenze che ne consentono l´utilizzo occorre promuoverne la più ampia fruizione possibile". Lo afferma l´assessore all´urbanistica, pianificazione del territorio e paesaggio Anna Marson, annunciando la pubblicazione sul sito della Regione dei database topografici a scala di alto dettaglio. I dati del "Databasetopografico 2K", derivanti dalla recente produzione regionale, vengono infatti rilasciati, per ciascun comune e anno di rilievo, in forma di pacchetti compressi contenenti gli "shapefiles" di tutti i dati (per ciascun comune oltre 90 shapefiles), le vestizioni grafiche, la loro documentazione, oltre a un progetto Qgis che organizza in maniera fruibile questo grande patrimonio conoscitivo, consentendone visualizzazione, interrogazione ed integrazione con altri dati. In particolare, il progetto Qgis consente di visualizzare, come sfondo, le diverse ortofotocarte dal 1954 al 2013 ed il Catasto ottocentesco, e riporta anche il "grafo" viario ed i numerici civici prodotti nell´ambito del progetto regionale Iter.net. "La volontà di operare - interviene Maurizio Trevisani, responsabile del settore "Sistema informativo territoriale e ambientale" - sia per rafforzare la capacità istituzionale ai diversi livelli, che per favorire la consapevolezza del cittadino rispetto alle criticità, alle risorse, alle potenzialità, alla sicurezza del territorio in cui vive ed opera, richiede uno sforzo per superare il paradigma degli Open Data costruendo percorsi e strategie per evolvere verso l´Open Knowledge. Ed è proprio questa consapevolezza che ci guida nella implementazione della infrastruttura geografica toscana che stiamo operando". "Gli sforzi che stiamo portando avanti – conclude l´assessore Marson - per approfondire, aggiornare, sistematizzare le conoscenze territoriali sono assolutamente sinergici alle strategie regionali in materia di governo del territorio e, siamo convinti, potranno aiutarci a raggiungere gli obiettivi che ci siamo dati di qualificare la Toscana per il suo ´buon governo´ del territorio". I pacchetti contenenti il progetto e i dati del Database Topografico regionale in scala 1:2.000 sono scaricabili qui oppure dalla multipiattaforma regionale Open Toscana da queste pagine http://dati.Toscana.it/dataset/rt-ctr |
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A TORINO LA PIATTAFORMA EUROPEA DEGLI SMART SYSTEM |
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Torino, 23 settembre 2014 - Dal 24 al 26 settembre Torino (Centro Congressi Lingotto) per la prima volta ospita l’assemblea annuale di Eposs, piattaforma che monitora su scala europea l’evoluzione tecnico-scientifica degli smart system e propone all’Unione Europea priorità di ricerca e road map per una congrua programmazione dei fondi. 130 i partecipanti attesi tra soci Eposs, espositori, imprenditori, ricercatori, provenienti da tutta l’Europa. Eposs sbarca nel capoluogo piemontese grazie alla Camera di commercio di Torino che ha candidato la città lo scorso anno ed è promossa nell’ambito del Progetto Integrato di Filiera (Pif) Into Mech, gestito dal Centro Estero per l’Internazionalizzazione (Ceipiemonte) su incarico di Regione Piemonte, Unioncamere Piemonte e delle Camere di commercio di Piemonte e Valle d’Aosta, in collaborazione con Mesap, partner tecnico del Pif. “Torino, la più importante città automotive in Italia, è la location ideale per un evento Eposs, a fronte del fatto che i maggiori progressi ottenuti nello sviluppo del settore auto sono dovuti agli “smart system”… pensiamo a tutti i sistemi di ausilio alla guida, alle soluzioni per l’ottimizzazione del processo di combustione e ancora per il miglioramento della sicurezza del veicolo” dichiara Carmelo Papa, Presidente di Eposs e General Manager di St Microelectronics. L’evento prende il via il 24 con l’Assemblea Generale a porte chiuse, riservata ai soci Eposs, tra i quali si contano nomi come Bosch, Fca, Continental, Fraunhofer, Hitachi Europe, Infineon, Philips, Siemens, Sorin Group, St Microelectronics. I 2 giorni successivi includono un Forum il 25, un convegno il 26 e momenti di confronto con oltre 20 top manager di grandi industrie internazionali, centri di ricerca, mondo accademico, finanza pubblica e privata interessati allo sviluppo e all’individuazione di soluzioni smart nei settori: trasporti e mobilità, automazione di fabbrica, aerospazio, energia, ambiente, salute, comunicazione, sicurezza, micro-nano-biotecnologie. “La forza principale del Piemonte è il suo patrimonio di idee e di eccellenze professionali espresse a ogni livello, caratteristiche che l’hanno storicamente distinto come uno dei luoghi più innovativi del Paese - spiega Giuseppina De Santis assessore alle attività produttive della Regione Piemonte - Un´occasione come questa è senz´altro utile per far convergere l’attenzione internazionale sul nostro territorio, che deve migliorare la sua capacità di attrazione legata agli investimenti e allo sviluppo, così come le opportunità di ricerca e di innovazione del suo sistema produttivo”. Programma http://www.Smart-systems-integration.org/public/news-events/events/eposs-general-assembly-annual-forum-engagement-day-2014/programme |
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OPEN TOSCANA, PRESENTATA LA NUOVA PIATTAFORMA PER SERVIZI ON LINE, DATI E PARTECIPAZIONE |
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Firenze, 23 settembre 2014 - Arriva Open Toscana, open.Toscana.it, da ieri on line: uno spazio e un luogo virtuale unico da cui accedere ai servizi della Regione e domani, magari, all´universo più vasto della pubblica amministrazione. "Aspettiamo altri enti – spiega infatti l´assessore ai sistemi informativi e alla partecipazione, Vittorio Bugli - Il nostro è uno spazio aperto e da costruire assieme". E lo ripete dal palco dell´auditorium di Sant´apollonia a Firenze dove stamani, davanti ad una folta platea, la nuova multipiattaforma è stata presentata. Servizi on line ma anche molto di più: da subito open data e pagine della partecipazione, a breve, dal 10 ottobre, app da scaricare - tutte quelle utili a chi vive in Toscana e non solo quelle prodotte dalla Regione -, cloud (ovvero la ´nuvola´ della Regione messa a disposizione di pubblico e privato) e un luogo per le start up che sia casa per tutte le imprese innovative. Sei grandi bottoni, poche parole chiave e una grafica semplice ma intuitiva e parlante. Così si presenta Open Toscana,con cui la Regione prova a semplificare i rapporti con cittadini e imprese. Ma non si tratta solo di un´evoluzione tecnologica ma è anche un cambio di filosofia. Rapporti più fluidi ma anche rapporti in un verso e nell´altro. Dati da scambiare, esperienze da condividere. "Una nuova frontiera – dice ancora l´assessore Bugli – ma anche una sfida per una pubblica amministrazione aperta all´aiuto di chi lo vorrà dare. Spazi aperti che si facciano frequentare spontaneamente per dare il proprio contributo di idee, conoscenze e competenze e creare insieme nuove modalità di fornire servizi, nuove occasioni anche di fare economia, nuovi progetti". L´obiettivo, per dirla ancora con le parole dell´assessore, è infatti riconquistare le tantissime persone che da mobile leggono i giornali, fanno bonifici oppure si incontrano su facebook e social media e dove anche Open Toscana ci sarà. Parlare con quel mondo ma anche "stare a stretto contatto con chi di innovazione vive, senza paura di contaminarsi". La parola chiave, spiegano i tecnici, è stata interattività. "Un cambio di mentalità – conferma il presidente della Toscana Enrico Rossi - Ora non resta che investire per promuoverlo e farlo conoscere". Www.open.toscana.it |
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OPEN TOSCANA, A COSA SERVE |
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Firenze, 23 settembre 2014 - Open Toscana è una multipiattaforma a più facce: uno spazio con più spazi al suo interno e, come dicono gli addetti ai lavori, interamente ´responsive´, ovvero pienamente accessibile non solo dai pc ma anche da tablet e cellulari, capace di adattarsi automaticamente ai vari dispositivi. Servizi on line, dati aperti e partecipazione sono i tre bottoni già attivi. App, cloud e start up si aggiungeranno nelle prossime settimane. "Un ambiente sviluppato quasi interamente con dipendenti della Regione, dove lavora gente brava che basta motivare, e pochi apporti dall´esterno" sottolinea Bugli. Da Open Toscana da subito si potrà così pagare il bollo auto e le tasse regionali di chi pesca e caccia. Con pochi click si potrà accedere al proprio fascicolo pagamenti e capire se si hanno debiti con la pubblica amministrazione non solo regionale. Si potrà consultare il proprio fascicolo sanitario, pagare il ticket. E poi ancora una porta aperta su musei, biblioteche, garanzia Giovani, il portale della fatturazione elettronica per le imprese, appalti, Durc, Suap. Il tutto in maniera semplice e sicura, mentre altri servizi si aggiungeranno nel tempo. Da Open Toscana si potrà accedere agli open data toscani: statistiche, numeri e informazioni sulla Regione e il suo territorio, liberamente fruibili. Open Toscana diventa infine la casa della partecipazione. "La Toscana non è nuova a laboratori partecipativi avanzati" ha ricordato stamani Ilaria Casillo, esperta e membro dell´Autorità per la partecipazione regionale. La Toscana è stata infatti la prima Regione in Italia, sette anni fa, a scrivere una legge per coinvolgere maggiormente i cittadini nelle decisioni delle istituzioni. La nuova sfida, con la legge rinnovata nel 2013, è la partecipazione (anche) in rete, che si aggiungerà a quella che si produce nello spazio fisico. Per ogni processo partecipativo sarà aperta una ´stanza´, risparmiando sui costi per progettare e realizzare di volta in volta un sito. Dalla rete ognuno potrà dire la sua, condividere documenti, foto e video, far conoscere metodi e esperienze di partecipazione. Ventuno processi sono già pronti a partire. |
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ERASMUS IMPACT STUDY (STUDIO DI IMPATTO SU ERASMUS): RISULTATI PRINCIPALI |
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Bruxelles, 23 settembre 2014 - Quali sono l’obiettivo e la metodologia dello studio di impatto su Erasmus? Lo studio di impatto su Erasmus (Erasmus Impact Study - Eis) mira a rispondere a due principali interrogativi. In primo luogo esso analizza le ripercussioni della mobilità mediante il programma Erasmus - con riferimento a studio e tirocini - sul miglioramento delle competenze individuali, sulle prospettive professionali e sullo sviluppo istituzionale. In secondo luogo esso esamina le ripercussioni degli incarichi di insegnamento/formazione del personale nel quadro di Erasmus sulle competenze individuali, sugli atteggiamenti e la personalità, nonché l’impatto del programma sull’internazionalizzazione degli istituti di istruzione superiore. Al fine di rispondere alle domande poste dalla ricerca sono stati condotti uno studio quantitativo e uno qualitativo. Per produrre dati quantitativi sufficienti il gruppo di ricerca ha condotto cinque sondaggi online nel 2013, con la partecipazione di 56 733 studenti (compresi sia studenti in mobilità con e senza esperienza Erasmus, sia studenti che non hanno partecipato a un programma di mobilità), 18 618 ex studenti (l´83% dei quali era costituito da ex studenti in mobilità con e senza esperienza Erasmus), 4 986 membri del personale (accademico e non, con o senza esperienza di mobilità), 964 istituti di istruzione superiore e 652 datori di lavoro (il 55% dei quali Pmi) nei 34 paesi partecipanti allo studio. In totale, il campione utilizzato per lo studio comprende 78 891 risposte individuali. Per misurare l’evoluzione reale delle competenze di studenti e personale dopo il loro soggiorno all’estero, l´Eis ha considerato i 6 "fattori memo1" più strettamente connessi alle prospettive personali: tolleranza dell´ambiguità (accettazione di culture e atteggiamenti di altre persone e adattabilità), curiosità (apertura a nuove esperienze), fiducia (nelle proprie competenze), serenità (consapevolezza dei propri punti di forza e punti deboli), determinazione (capacità di prendere decisioni) e intraprendenza (capacità di risolvere i problemi). Questi 6 fattori memo rientrano tra i tratti della personalità. L’evoluzione percepita da studenti, personale, istituti di istruzione superiore e datori di lavoro è stata anch’essa oggetto di esame. Perché gli studenti partecipano al programma Erasmus? Oltre il 90% degli studenti in mobilità desiderava maturare un’esperienza all’estero, sviluppare abilità quali la capacità di adattamento e migliorare le competenze linguistiche. Segue,per oltre l´85%, il desiderio di migliorare le prospettive professionali all’estero. Solo il 14% degli studenti che non hanno fatto un´esperienza di mobilità non si è recato all’estero perché non selezionato per beneficiare del sostegno del programma; in altri termini, Erasmus tende a essere un programma di mobilità non selettivo. Per oltre il 50% degli studenti che non hanno fatto un´esperienza di mobilità, i motivi per cui non si sono recati all’estero consistevano nell´incertezza relativa ai costi aggiuntivi, nella mancanza di risorse finanziarie e in questioni relative ai rapporti personali. Il 62% degli studenti in mobilità proviene da un contesto familiare non accademico, percentuale che si attesta al 46% nel caso degli studenti Erasmus. In che modo Erasmus aumenta le prospettive professionali? La quota dei datori di lavoro che hanno ritenuto l’esperienza maturata all’estero un elemento importante per le prospettive professionali è quasi raddoppiata tra il 2006 e il 2013, passando dal 37% al 64%. Inoltre il 92% dei datori di lavoro intervistati ha confermato l´importanza dei sei tratti della personalità sul piano delle prospettive professionali: tolleranza dell´ambiguità, curiosità, fiducia, serenità, determinazione e capacità di risolvere problemi. Dopo aver confermato la pertinenza delle competenze in relazione alle prospettive professionali, l´Eis ha analizzato l’impatto della mobilità su tali competenze. Gli studenti Erasmus hanno registrato valori superiori in merito ai sei tratti della personalità rispetto agli studenti che non partecipano a programmi di mobilità, ciò ancor prima di recarsi all’estero. Al rientro dalla loro esperienza Erasmus, hanno accresciuto del 42% il loro vantaggio rispetto agli studenti che non hanno fruito della mobilità. Una precedente ricerca mostra che i tratti della personalità sono generalmente piuttosto stabili e soggetti a lievi e lente variazioni. I cambiamenti assoluti rilevati negli studenti Erasmus sono stati di intensità equiparabile ad altri importanti eventi della vita, come l´uscita da casa dei genitori, e in linea con le variazioni osservate in ricerche comparabili. Tuttavia, più importanti dei valori assoluti sono le conclusioni di tale analisi, tra le quali le più significative riguardano le tendenze osservate nel confrontare i gruppi prima e dopo la mobilità. Dopo il soggiorno all’estero, lo studente Erasmus medio ha dimostrato valori memo superiori al 70% di tutti gli studenti. Inoltre il 51% di tutti gli studenti in mobilità e il 52% degli studenti Erasmus hanno migliorato le prospettive professionali misurate mediante i fattori memo. D’altro canto, l´81% degli studenti Erasmus ritiene di essere migliorato in relazione a questi fattori. Ciò dimostra anche il valore del confronto tra le percezioni e le misurazioni effettive nell’analizzare l’impatto della mobilità. Lo studio ha inoltre rilevato l’impatto della mobilità su altre competenze legate alle prospettive professionali, analizzabili unicamente sulla base delle dichiarazioni dei rispondenti. Più del 90% degli studenti ha segnalato un miglioramento delle sue competenze trasversali, quali la conoscenza di altri paesi, la capacità di interagire e di collaborare con persone provenienti da culture diverse, l’adattabilità, la padronanza della lingua straniera e le capacità di comunicazione. Inoltre il 99% degli istituti di istruzione superiore ha indicato un sostanziale miglioramento nella fiducia e nell´adattabilità degli studenti dopo un periodo Erasmus all’estero. In che modo Erasmus influenza il futuro professionale e la vita sociale degli studenti? Oltre alle competenze, l´Eis ha analizzato anche l’impatto della mobilità sulla vita professionale e sulla carriera. Più di un terzo degli studenti che hanno svolto un tirocinio Erasmus ha ricevuto un´offerta di lavoro da parte dell´impresa ospitante. L´esperienza sembra incoraggiare l´imprenditorialità: quasi un tirocinante Erasmus su dieci ha avviato una sua azienda e oltre tre su quattro pianificano o non escludono di farlo. La mobilità si ripercuote anche sui tassi di occupazione. L´incidenza della disoccupazione di lunga durata per gli ex studenti in mobilità è dimezzata rispetto a chi non si è recato all´estero. Anche a cinque anni dalla laurea, il tasso di disoccupazione tra gli studenti in mobilità era inferiore del 23% rispetto agli studenti che non avevano partecipato a un programma di mobilità. Il 64% dei datori di lavoro intervistati ha indicato che i laureati con una preparazione internazionale si vedono attribuire più spesso una maggiore responsabilità professionale, percentuale aumentata del 51% dal 2006. Il 77% degli ex studenti Erasmus intervistati occupava posizioni di leadership 10 anni dopo la laurea, e la probabilità per gli ex studenti Erasmus di occupare posizioni manageriali era superiore del 44% rispetto agli ex studenti che non avevano partecipato a programmi di mobilità. La mobilità degli studenti promuove inoltre la mobilità del lavoro in futuro. Il 40% degli ex studenti in mobilità ha cambiato paese almeno una volta dalla laurea rispetto al 23% degli ex studenti che non hanno partecipato a un programma di mobilità. Inoltre il 93% dei primi (rispetto al 73% dei secondi) non esclude di andare a vivere all’estero. Gli ex studenti Erasmus hanno anche più del doppio di probabilità di cambiare datore di lavoro rispetto agli ex studenti che non hanno fatto un´esperienza di mobilità. Più dell’80% degli studenti Erasmus sentiva un forte legame con l’Europa. In che modo Erasmus influenza i rapporti personali? Al momento del sondaggio, il 33% degli ex studenti Erasmus aveva un partner stabile di nazionalità diversa dalla propria, una percentuale di quasi tre volte superiore (13%) rispetto agli ex studenti che non hanno fatto un´esperienza di mobilità, e il 27% degli ex studenti Erasmus ha incontrato l´attuale partner durante il soggiorno all’estero. In che modo Erasmus arreca beneficio al personale e agli istituti di istruzione superiore? In generale, la maggior parte degli istituti di istruzione superiore considera Erasmus il più importante strumento strategico tra i programmi di istruzione offerti agli studenti. Tra le varie azioni Erasmus, la mobilità degli studenti è ritenuta la più importante sul piano dell´internazionalizzazione dall´83% degli istituti di istruzione superiore, mentre l´80% la ritiene fondamentale per il suo profilo internazionale. Per quanto riguarda l’impatto della mobilità del personale, il personale in mobilità ha registrato valori superiori statisticamente significativi in cinque dei sei tratti di personalità rispetto al resto del personale. Oltre il 70% del personale ha convenuto che l’aspetto più importante della sua mobilità era stato l’aumento della conoscenza di buone pratiche e competenze, a vantaggio dei rispettivi istituti di istruzione superiore d’origine. Tra il personale accademico, l´81% ha osservato effetti positivi sulla qualità dell’insegnamento e sulla cooperazione multidisciplinare e tra le varie organizzazioni nell’insegnamento. |
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ERASMUS MIGLIORA LE PROSPETTIVE PROFESSIONALI, DIMEZZA LA DISOCCUPAZIONE E RAFFORZA LA MOBILITÀ |
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Bruxelles, 23 settembre 2014 - I giovani che studiano o si formano all´estero non acquisiscono soltanto conoscenze in discipline specifiche, ma consolidano anche le competenze trasversali fondamentali, molto apprezzate dai datori di lavoro. Un nuovo studio sull´impatto di Erasmus, il programma di scambio per studenti dell´Unione europea, mostra che i laureati con esperienza internazionale se la cavano meglio degli altri nel mercato del lavoro: l´incidenza della disoccupazione di lunga durata per questo gruppo è dimezzata rispetto a chi non ha studiato né si è formato all´estero e, a cinque anni dalla laurea, il loro tasso di disoccupazione è più basso del 23%. Lo studio, realizzato da esperti indipendenti, è il più ampio mai condotto su questa tematica, con quasi 80 000 partecipanti tra cui studenti e imprese. "In un contesto europeo segnato da livelli inaccettabili di disoccupazione giovanile i risultati dello studio di impatto su Erasmus sono estremamente significativi. Il messaggio è chiaro: chi studia o si forma all´estero migliora le proprie prospettive lavorative. Il nuovo programma Erasmus+ offrirà sovvenzioni Ue a quattro milioni di persone tra il 2014 e il 2020, dando loro la possibilità di sperimentare la vita in un altro paese mediante studi, formazione, insegnamento o volontariato" ha dichiarato Androulla Vassiliou, Commissaria per l´Istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù. [http://europa.Eu/rapid/exploit/2014/09/ip/it/i14_1025.iti/pictures/100000000000084e00000653dee78844.jpg] Il nuovo studio mostra che il 92% dei datori di lavoro ricerca nei candidati i tratti della personalità che sono potenziati dal programma, quali la tolleranza, la fiducia in se stessi, le abilità di problem solving, la curiosità, la consapevolezza dei propri punti di forza e di debolezza, e la risolutezza. I test effettuati prima e dopo il periodo all´estero rivelano che gli studenti Erasmus mostrano valori più alti in questi tratti della personalità anche prima che lo scambio abbia inizio; al loro ritorno la differenza per questi valori aumenta in media del 42% rispetto agli altri studenti. Gli studenti che beneficiano dei finanziamenti Erasmus possono scegliere di studiare o di svolgere un tirocinio all´estero. La relazione rivela che a più di un tirocinante Erasmus su tre viene offerto un posto nell´azienda dove si è svolto il tirocinio. I tirocinanti Erasmus hanno anche più attitudini imprenditoriali rispetto a chi è rimasto a casa: uno su dieci avvia una propria azienda e più di tre su quattro prevedono, o non escludono, di farlo. Anche gli avanzamenti di carriera dovrebbero essere più veloci: il 64% dei datori di lavoro attribuisce maggiori responsabilità al personale con esperienza internazionale. [http://europa.Eu/rapid/exploit/2014/09/ip/it/i14_1025.iti/pictures/100000000000084e0000084e29d12804.jpg] Erasmus non si limita a migliorare le prospettive professionali, ma allarga anche gli orizzonti degli studenti e la loro rete di relazioni. Il 40% cambia il paese di residenza o di lavoro almeno una volta dopo la laurea, quasi il doppio di quelli che non hanno fatto un´esperienza di mobilità durante gli studi. Il 93% degli studenti con esperienza internazionale può concepire di vivere all´estero nel futuro, per chi è rimasto nello stesso paese durante gli studi questa percentuale scende al 73%. Inoltre, è più probabile per gli ex studenti Erasmus avere relazioni transnazionali: il 33% degli ex studenti Erasmus ha un partner di un´altra nazionalità, a fronte del 13% di chi rimane a casa, e il 27% degli studenti Erasmus ha incontrato il proprio partner fisso durante il periodo di scambio. In base a questi dati, la Commissione stima che dal 1987 in poi siano nati circa un milione di bambini figli di coppie Erasmus. Nei prossimi sette anni (2014-2020) il nuovo programma Erasmus+ darà l´opportunità di andare all´estero a 4 milioni di persone, tra cui 2 milioni di studenti e 300 000 docenti dell´istruzione superiore. Inoltre, il programma sovvenzionerà 135 000 scambi di studenti e personale con paesi partner non europei. Erasmus+ sarà ancora più accessibile grazie a un maggiore sostegno linguistico, regole più flessibili e un sostegno supplementare per le persone con esigenze speciali, provenienti da ambienti svantaggiati o da zone isolate. [http://europa.Eu/rapid/exploit/2014/09/ip/it/i14_1025.iti/pictures/100000000000084e000003b10c78572b.jpg] [http://europa.Eu/rapid/exploit/2014/09/ip/it/i14_1025.iti/pictures/10000000000009b10000063b88fccfba.jpg] Contesto Nella sua strategia per la modernizzazione dell´istruzione superiore<http://ec.Europa.eu/education/library/reports/modernisation_en.pdf> la Commissione ha sottolineato la necessità di offrire agli studenti più opportunità di acquisire competenze mediante lo studio e la formazione all´estero. L´obiettivo dell´Ue per la mobilità complessiva degli studenti è almeno il 20% entro la fine del decennio. Attualmente circa il 10% gli studenti dell´Ue studia o si forma all´estero con fondi pubblici o mezzi propri, il 5% circa beneficia di una borsa Erasmus. (Questa cifra è basata sugli ultimi dati Eurostat disponibili per il 2011-2012, che indicano che il numero dei laureati nei paesi che partecipavano a Erasmus era di oltre 5,35 milioni, e il numero di studenti Erasmus circa 253 000). Lo studio combina ricerca qualitativa e quantitativa. L´indagine online ha riguardato 34 paesi (Stati membri dell´Ue, ex Repubblica jugoslava di Macedonia, Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Svizzera, Turchia), e sono state analizzate le risposte di oltre 75 000 studenti ed ex studenti, 55 000 dei quali hanno studiato o si sono formati all´estero. Hanno inoltre partecipato alle indagini online 5 000 membri del personale, 1 000 istituzioni di istruzione superiore e 650 datori di lavoro (il 55% Pmi). Lo studio qualitativo si è concentrato su otto paesi, diversi come taglia e ubicazione: Bulgaria, Repubblica ceca, Finlandia, Germania, Lituania, Portogallo, Spagna e Regno Unito. Ha incluso visite in loco, interviste, focus group e seminari istituzionali. |
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LA PARITÀ DI GENERE LA “IMPARIASCUOLA” LA DELEGATA DEL SINDACO FRANCESCA ZAJCZYK: “L´EDUCAZIONE ALLA PARITÀ DI GENERE DEVE INIZIARE ALLA SCUOLA PRIMARIA” |
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Milano, 23 settembre 2014 – L’educazione alla parità di genere è un percorso che deve partire dalla scuola primaria e coinvolgere gli studenti di tutte le età. Questo il tema al centro del progetto "Alla scoperta delle differenze Impariascuola", promosso dal Comune e presentato questa mattina a Palazzo Reale. Qui, i ragazzi e le ragazze dei due Istituti comprensivi milanesi, di Viale Romagna e di via Tommaso Grossi, si sono confrontati con la Delegata del Sindaco per le Pari opportunità Francesca Zajczyk, con i rappresentanti dei Consigli di Zona 3 e Zona 4, di Afol, della Fondazione Milano Scuola del cinema e televisione, e dell’Ufficio scolastico territoriale di Milano. "Ringrazio tutti i partner e tutte le persone che hanno collaborato con grande professionalità alla realizzazione di questo progetto – ha detto Francesca Zajczyk -. Speriamo che questa possa essere la base per continuare un proficuo lavoro all´educazione di genere fin dalla Scuola Primaria. Una citazione a parte a Regione Lombardia per essere promotore di tutto questo. Un grazie di cuore a coloro che sono intervenuti e a tutte le ragazze, i ragazzi e le Insegnanti delle Scuole Tommaso Grossi, Viale Romagna, Cfp Paullo e della Scuola del Cinema". Il progetto “Impariascuola” promosso dalle Consigliere Provinciali di Parità di Milano e di Monza Brianza, in collaborazione con Afol Milano e realizzato nell´ambito dell´iniziativa regionale "Progettare la Parità in Lombardia - 2013", si propone di promuovere una cultura di genere e di valorizzazione delle differenze nelle scuole, con un’attenzione specifica ai temi del lavoro e delle pari opportunità. Rivolto alle scuole primarie e secondarie, il progetto ha previsto incontri di formazione e sensibilizzazione con docenti e genitori, e la realizzazione di attività con alunne e alunni delle classi coinvolte. Tutti i lavori realizzati durante questo percorso sono stati esposti in mostra questa mattina proprio a Palazzo Reale. Nell’incontro di oggi i ragazzi hanno discusso dell’importanza che riveste l´educazione alla parità di genere e della necessità di affrontare questo tema sin dai primi anni della scuola primaria. Sono stati proiettati due filmati, realizzati dalla Scuola del Cinema, "La donna dentro lo schermo: il corpo, le parole" che propone un´analisi, attraverso la visione di palinsesti televisivi quotidiani, dell´immagine e della figura femminile proposta dalla televisione, e dal centro di Formazione professionale Paullo, che suggerisce una riflessione sull’incidenza di stereotipi di genere e sulle discriminazioni tuttora presenti nella società, con lo scopo di migliorare la consapevolezza di sé e delle opportunità di crescita personale. |
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ISTRUZIONE: FVG, LINEE GUIDA DIMENSIONAMENTO RETE SCOLASTICA |
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Trieste, 23 settembre 2014 - "La programmazione regionale della rete scolastica e dell´offerta formativa è ispirata ad una prospettiva di medio-lungo termine ed il nostro obiettivo è assicurarle continuità e stabilità nel tempo, favorendo il miglior utilizzo delle risorse disponibili, valorizzando il patrimonio edilizio scolastico e garantendo, quanto più possibile, equilibrio territoriale e massima attenzione alle aree territoriali caratterizzate da particolari situazioni ambientali, sociali, culturali e linguistiche". Lo ha affermato l´assessore regionale al Lavoro, Formazione ed Istruzione Loredana Panariti, a seguito dell´approvazione da parte della Giunta delle "Linee di indirizzo per il dimensionamento della rete scolastica e la programmazione dell´offerta formativa in Friuli Venezia Giulia per l´anno scolastico 2015-2016". Panariti ha ricordato come "l´esecutivo abbia ben chiara l´importanza di un´organizzazione dell´offerta formativa a rete che supporti processi di collaborazione ed integrazione tanto tra le istituzioni scolastiche quanto con gli altri attori formativi e socio-economici del territorio". "Allo stesso tempo e valorizzando ogni forma di conoscenza, - sottolinea ancora Panariti - è fondamentale armonizzare le esigenze di crescita della persona con le necessità e le strategie di crescita economica e di sviluppo sociale, nel rispetto della storia e della cultura del territorio di riferimento". Per l´attuazione operativa di tali principi, la Regione ritiene di adottare un modello operativo che, nel rispetto delle competenze dei soggetti coinvolti, si avvale di strumenti quali la concertazione e la collaborazione interistituzionale tra Regione, enti locali, Ufficio scolastico regionale, organizzazioni sindacali ed autonomie scolastiche. Il documento fissa alcuni elementi di base, a partire dall´indicazione che entro l´anno scolastico 2016-2017 tutte le autonomie scolastiche di ogni ordine e grado siano strutturate con un numero di alunni non inferiore a 600 e che pertanto i Piani provinciali di programmazione della rete scolastica 2015-2016 indichino le tempistiche e le modalità per il raggiungimento di tale risultato. Il limite di 600 alunni viene portato a 400 per le istituzioni scolastiche dei territori montani e delle aree caratterizzate da specificità linguistiche, ma si tiene conto anche della necessità di prevedere più di 1.200 studenti per gli istituti comprensivi e oltre 1.400 studenti per gli istituti secondari di secondo grado in forza di un´alta densità demografica o della presenza di laboratori ed officine. L´unificazione degli istituti di secondo grado si realizza tra quelli omogenei, che sviluppano indirizzi di studio analogo oppure che, pur appartenendo ad ordinamenti diversi, propongono materie di studio simili o richiedono le stesse strutture didattiche e laboratoriali. Il documento fissa inoltre i parametri per la riorganizzazione dei punti di erogazione del servizio, ma soprattutto fissa gli indirizzi ed i criteri per la programmazione dell´offerta formativa, che tiene conto dell´avvenuto avvio della riforma della scuola secondaria superiore e del completamento del relativo quadro normativo, oltre che del Piano territoriale triennale concernente gli Istituti tecnici superiori (Its), il sistema di Istruzione e Formazione tecnica superiore (Ifts) ed i Poli tecnico professionali. Le linee guida riguardano anche i Centri provinciali per l´istruzione degli adulti (Cpia), che possono contribuire alla realizzazione delle misure prioritarie delle politiche nazionali per l´apprendimento permanente e ad aumentare in misura significativa il livello di scolarità e di alfabetizzazione della popolazione. Infine, nel corso dell´anno scolastico 2015-2016, rispetto a quelle già istituite in sede di prima applicazione potranno essere previste ulteriori sezioni ad indirizzo sportivo, qualora le risorse di organico annualmente assegnate lo consentano e purché ciò non determini la creazione di situazioni di esubero di personale. La peculiarità dell´attuale contesto di riferimento, con la nuova organizzazione del ministero dell´Istruzione e la riorganizzazione dell´Ufficio scolastico regionale, "è un elemento di cui abbiamo tenuto conto nella redazione delle Linee guida - dichiara Loredana Panariti - al pari del percorso, già in atto, che ridisegna l´organizzazione e la struttura delle Autonomie locali regionali ed a quello avviato dall´esecutivo, che lo scorso luglio si è impegnato a garantire la sicurezza scolastica con una programmazione triennale degli interventi edilizi". |
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PUGLIA: L’85% DEI DIPLOMATI ITS TROVA LAVORO” |
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Bari, 23 settembre 2014 - L’85% dei diplomati presso uno degli Its pugliesi risulta occupato, è quanto emerso durante il workshop “Its e Poli tecnico-professionali: un ponte tra formazione e lavoro” a cura del Servizio Scuola, Università e Ricerca, svoltosi il 19 settembre presso il padiglione 152 di Regione Puglia in Fiera del Levante. “Abbiamo operato scelte partendo dalla lettura del territorio e delle relative possibilità di occupazione, con l’obiettivo di avvicinare due mondi, quello del sistema di impresa e della formazione, che non comunicano molto - ha detto Alba Sasso, assessore alla Formazione e al Diritto allo Studio, durante il wokrshop - Attraverso gli Istituti Tecnici Superiori dell’Aerospazio, dell’Agroalimentare e della Meccatronica e grazie all’istituzione dei Poli tecnico-professionali, abbiamo attivato esperienze di incontro e di scambio, sviluppando reti di iniziativa e adesso raccogliamo i frutti del lavoro finora svolto. A breve – ha concluso Sasso – con la nuova programmazione2014-2020, oltre agli Its esistenti, è prevista l’istituzione di altri due Its nell’ambito delle Tecnologie innovative per i beni e le attività culturali-Turismo e della Mobilità Sostenibile e comincerà l’attività del primo polo tecnico-professionale a sostegno del turismo”. I primi risultati, relativamente all’esperienza degli Its, testimoniano di una scelta strategica di grande rilevanza: molti giovani sono stati assunti al termine del loro percorso proprio grazie alle competenze che sono state loro trasferite nel corso dei due anni. I diplomati all’Its Aerospazio sono attualmente 23 e hanno trovato tutti un’occupazione, di cui il 13% a tempo indeterminato e i restanti a tempo determinato. Il 30% lavora presso imprese socie della fondazione. I diplomati all’Its Agroalimentare sono 22, il 68% di essi ha trovato occupazione, il 27% di essi a tempo determinato, in proprio invece il 18%. Circa il 30% di coloro i quali hanno trovato lavoro, svolgono la propria attività nelle imprese presso cui hanno fatto attività di stage. I diplomati all’Its Meccanica–meccatronica sono 20+5 uditori. L’88% dei diplomati ha trovato un’occupazione, di essi il 41% ha un contratto a tempo indeterminato, il 55% a tempo determinato e il 4% lavora in proprio. Svolgono la propria attività presso imprese socie della fondazione ben il 65% degli occupati. Più del 50% sono stati assunti dalle stesse imprese presso le quali hanno effettuato lo stage. Gli Its attualmente costituiscono una valida alternativa o integrazione alle scelte universitarie degli studenti pugliesi, favorendo sul territorio un sistema di istruzione e formazione coerente con i fabbisogni formativi espressi dal sistema produttivo e capace di facilitare l’accesso alle opportunità professionali. Gli Its e i Poli tecnico-professionali risultano fondamentali per sviluppare sinergie positive tra filiere formative e filiere produttive e facilitano l’incontro tra domanda e offerta di lavoro. |
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FORMAZIONE PROFESSIONALE: A TRE ANNI DALLA SUA NASCITA L´ISTITUTO TECNICO SUPERIORE DELL´UMBRIA PRESENTA I NUOVI PERCORSI FORMATIVI |
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Perugia, 23 settembre 2014 - "E´ una scommessa che l´Umbria, con tutte le sue componenti, è riuscita a vincere", così la vicepresidente della Regione Umbria ed assessore alla formazione Carla Casciari ha introdotto la presentazione dei nuovi percorsi formativi dell´Its, l´istituto tecnico superiore umbro, avvenuta nel salone d´onore di Palazzo Donini a Perugia. "Con l´Istituto tecnico superiore, ha affermato Casciari, la nostra regione è diventato un modello per la nuova formazione in Italia che privilegia e facilita l´occupazione di tecnici altamente qualificati mediante un percorso basato sull´alternanza tra formazione in aula e attività pratica operativa in laboratorio e presso imprese e studi professionali che, oltre ad aprire le proprie sedi ai giovani, mettono a disposizione degli stessi progettisti, docenti e tutor per una effettiva esperienza di studio sul posto di lavoro. L´its è un piccolo politecnico che propone un´offerta formativa professionalizzante e pratica, finalizzata ad un ingresso immediato e coerente nel mercato del lavoro. Questo significa che all´interno dell´Its, e quindi dei suoi corsi, istituti scolastici, Università ed imprese uniscono le rispettive competenze per creare occupazione giovanile valorizzando le peculiarità del territorio e rispondendo, di conseguenza, alla domanda proveniente dal sistema produttivo. La Regione, ha sottolineato la vicepresidente, ha investito molto su questo versante ed anche con la prossima programmazione comunitaria, in corso di approvazione, prevede di rifinanziare questa utile esperienza con oltre cinque milioni di euro nel periodo 2014-2020". Meccatronica, Sistema Casa, Agroalimentare e Biotecnologie. Sono sempre più strutturate e diversificate le specializzazioni biennali post diploma articolazioni dell´Its Umbria, l´Istituto Tecnico Superiore "Nuove tecnologie per il made in Italy e tecnologie della vita", illustrate dal presidente Gabrio Renzacci. L´its Umbria è promosso e finanziato dal Miur e dalla Regione Umbria e creato sul modello delle scuole tecniche francesi, svizzere e tedesche. Suo principale compito è di formare giovani diplomati e laureati da inserire in azienda. L´its è gestito da una Fondazione partecipata da organismi pubblici, associazioni di categoria, ordini professionali, agenzie formative e imprese dei vari ambiti settoriali. Dal 2011 ad oggi sono stati attivati tre indirizzi formativi: Meccatronica, partito nel 2011, Agroalimentare e Sistema Casa avviati quest´anno. È in fase di progettazione il quarto percorso formativo che sarà dedicato alle Biotecnologie e che sarà operativo dal 2015. Lo stage rappresenta uno dei valori aggiunti e caratterizzanti dell´Its. Nel corso di tale periodo l´allievo ha infatti la possibilità di mostrare tutte le sue competenze, acquisite anche durante il primo anno teorico-pratico, e tutte le sue motivazioni. Lo stage è inoltre caratterizzato da una forte e continua presenza del tutor aziendale che monitora e verifica il livello di apprendimento dell´allievo e tara con il referente aziendale le modalità di sviluppo del tirocinio. "Attualmente, ha affermato Renzacci, la percentuale di occupazione degli studenti usciti dal corso biennale sfiora l´80 per cento". L´its avvia ogni anno i propri corsi nel periodo autunnale, i bandi per accedere alle prossime selezioni scadono il 3 ottobre 2014 e sono consultabili all´indirizzo www.Itsumbria.it. I percorsi hanno durate biennale, sono gratuiti e a numero chiuso e prevedono 1000 ore di teoria, pratica in aula e laboratorio e 800 ore di stage in azienda. |
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MARCHE: AL VIA LA 3° EDIZIONE DEL PROGETTO STUDENTI “DESTINAZIONE FUTURO” |
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Ancona, 23 settembre 2014 - Con l’avvio del nuovo anno scolastico riparte il Progetto Studenti “Destinazione Futuro”, promosso dall’Autorità di Gestione del Fesr e Fse della Regione Marche per avvicinare gli studenti degli istituti superiori marchigiani all’Unione Europea, rendendoli più consapevoli del significato di cittadinanza europea e delle opportunità che da questa derivano. Come ha ricordato l’assessore all’Istruzione, Marco Luchetti “è fondamentale fare cultura sull’Europa, rendere i nostri ragazzi consapevoli delle opportunità che derivano da questa grande comunità politica, economica e sociale. Solo conoscendola meglio, si previene quel senso di sfiducia che pregiudica una crescita consapevole, un futuro di opportunità. I confini dei nostri ragazzi sono europei ed è questa la dimensione sociale con quale devono imparare a confrontarsi”. Il Progetto è destinato agli studenti che frequentano gli istituti secondari di secondo grado che sono chiamati ad approfondire la conoscenza del loro status di cittadini europei, in particolare a conoscere più dettagliatamente i fondi strutturali (Fse, Fesr, Feasr) e le opportunità ad essi connesse, e a fornire idee e spunti attraverso la realizzazione di un video o uno scatto fotografico da condividere poi con compagni, amici e famiglie e sui social. Durante un evento conclusivo che si terrà al termine del semestre italiano di presidenza europea, saranno premiati: il miglior video, che verrà votato dal blog; la miglior foto, che verrà votata dal blog; il miglior concept che verrà votato dalla Giuria tecnica; menzione “Social”: il lavoro che avrà ricevuto più “Mi piace” sulla pagina Facebook. Punto di riferimento del progetto è il blog dedicato, http://marchedestinazionefuturo.Blogspot.it, la pagina Facebook e l’account Twitter. “Questo progetto si affida alla collaborazione del mondo della scuola, che ringrazio per la disponibilità e l’impegno, perché sui banchi non occorre imparare solo nozioni, ma preziosi consigli per la vita: l’augurio è che vi sia un’entusiastica partecipazione, che sappia coniugare conoscenza e creatività”, ha concluso l’assessore Luchetti. |
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RICERCA: CONSORZIO FISICA TRIESTE ED ECCELLENZA SCIENTIFICA FVG |
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Trieste, 23 settembre 2014 - "Il Consorzio per la Fisica di Trieste è stato il nucleo di partenza dell´eccellenza scientifica del capoluogo giuliano e della regione ed un potente propulsore della modernizzazione del territorio, ma il futuro ci riserva nuove sfide". L´ha affermato l´assessore regionale al Lavoro e Ricerca Loredana Panariti, partecipando all´incontro nelle sede della Camera di Commercio di Trieste con cui il Consorzio ha voluto ricordare i suoi 50 anni d´attività. "E´ peraltro in questa direzione che dobbiamo andare - ha continuato Panariti - rafforzando la rete d´eccellenza della ricerca scientifica che caratterizza il Friuli Venezia Giulia con una serie di servizi che contribuiscano ad incrementare la nostra competitività a livello internazionale". L´assessore ha quindi espresso il suo ringraziamento per "le persone che hanno contribuito all´esistenza di un sistema scientifico che alimenta e supporta anche un intero sistema di relazioni internazionali" ed ha ricordato il ruolo svolto in questo contesto da Paolo Budinich, "che fu profeta ed avanguardia di quello che oggi diamo quasi per scontato". Per Panariti quindi "dobbiamo essere fieri di questo patrimonio che condividiamo, ed allo stesso tempo dobbiamo essere capaci di innovarlo perché oggi - ha notato - il Friuli Venezia Giulia è in grado di esportare ricerca ed attrarre cervelli e quindi diventa rilevante il ruolo attivo e propulsivo che l´Amministrazione regionale è chiamata a svolgere per la promozione dell´attività di ricerca in un contesto di collaborazione internazionale". Un quadro in cui si inserisce, ha concluso l´assessore, anche l´attenzione della Regione verso il Consorzio, che trova un punto di convergenza con quella del Governo (in particolare di Miur e Mae) e riguarda aspetti come appunto la creazione di una rete d´eccellenza per un miglior coordinamento delle attività scientifiche, ma anche la valorizzazione e il trasferimento dei risultati sul mercato. All´evento, che si è concluso con l´inaugurazione di una mostra fotografica che resterà aperta al pubblico gratuitamente nella sede della Camera di Commercio sino alla conclusione di Trieste Next, hanno partecipato tra gli altri, oltre al presidente del Consorzio, Gian Carlo Ghirardi, i rappresentanti dei principali istituti di ricerca di Trieste, tra cui il rettore dell´Ateneo giuliano Maurizio Fermeglia, e quelli delle istituzioni cittadine, dal sindaco Roberto Cosolini alla presidente della Provincia, Maria Tersa Bassa Poropat, al presidente della Camera di Commercio, Antonio Paoletti, che ha fatto gli onori di casa. |
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FORMAZIONE: CAMPANIA TRA LE PRIME REGIONI IN ITALIA SU CERTIFICAZIONE COMPETENZE PROFESSIONALI |
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Napoli, 23 settembre 2014 - L´assessore regionale al Lavoro e alla Formazione professionale Severino Nappi, è intervenuto a Roma in rappresentanza della Campania al confronto sul sistema di certificazione delle competenze formative e professionali. Nella manifestazione nazionale, organizzata dal Centro Italiano Opere Femminili Salesiane, si confrontano le esperienze migliori e più avanzate, tra cui la Campania. "E´ bello che, per valutazione condivisa, la Campania, unica regione del Sud, sia tra le prime con Lombardia, Veneto e Piemonte anche sul tema delle qualificazioni e del repertorio delle competenze.” Così l’assessore Nappi ha commentato l’iniziativa. “Il riconoscimento della qualità delle nostre politiche del lavoro e della formazione è un grande passo avanti di questi anni, che restituisce alla nostra terra peso e credibilità. Lo spenderemo ai tavoli nei quali si decidono le azioni e si assegnano risorse. Una bella giornata anche perché oggi abbiamo avuto conferma che il Repertorio nazionale delle qualificazioni professionali, anche nel settore dell´aerospazio, è stato realizzato acquisendo il lavoro svolto dall´Arlas e dall´Assessorato al Lavoro della Regione Campania in collaborazione con la Fondazione Faca, da me fortemente voluta, che raggruppa le imprese, le università e gli enti formativi che lavorano nel comparto. “Prosegue il nostro impegno sempre più autorevole: dopo gli accordi con Sicilia, Calabria e quello più recente sul tema del mare con la Liguria, adesso siamo riferimento nazionale anche per questo comparto, che rappresenta uno dei settori di punta della nostra economia", ha concluso Nappi. |
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SCAMBI SCOLASTICI: IL TRENTINO ENTUSIASMA GLI STUDENTI TEDESCHI |
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Trento, 23 settembre 2014 - Sono 43 gli studenti germanici che lo scorso fine settimana hanno lasciato il Trentino, dopo avervi soggiornato per due settimane. I ragazzi, di età compresa tra i 15 e i 17 anni, sono stati ospitati presso altrettante famiglie trentine ed hanno frequentato le lezioni con gli studenti partner della provincia di Trento. L’iniziativa è ormai collaudata ed è stata realizzata, come gli scorsi anni, in seguito ad un accordo tra il Dipartimento della Conoscenza e l’Ufficio Pedagogico del Segretariato della Conferenza Permanente dei Ministri della Pubblica Istruzione della Repubblica Federale Tedesca, in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri. Questa iniziativa di “ospitazione”, che rientra nella ampia attività della Pat per la diffusione del plurilinguismo, è rivolta a studenti trentini che intendono migliorare le proprie competenze linguistiche nel parlato attraverso un contatto diretto con coetanei germanici ed è pensata anche come un catalizzatore positivo, nella prospettiva della reciprocità e della nascita di relazioni stabili e autonome tra famiglie e scuole del Trentino e pari realtà degli ospiti tedeschi. Gli studenti tedeschi hanno frequentato per due settimane le lezioni insieme agli studenti trentini loro partner e tutti insieme hanno preso parte ad una serie di attività extrascolastiche organizzate dal Dipartimento della Conoscenza in collaborazione con il Liceo G. Galilei di Trento per far conoscere il territorio e la nostra cultura. Il ricco programma extrascolastico ha compreso visite guidate al Museo della Guerra, al Muse, al Castello del Buonconsiglio, e alle Cantine Ferrari. Gli studenti hanno visitato inoltre il Lago di Garda e la città di Venezia. |
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SARDEGNA, MULTISS: UN VOTO UNANIME CHE FA BEN SPERARE PER LA RIFORMA DEGLI ENTI LOCALI |
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Cagliari, 23 Settembre 2014 – Un’anticipazione di 600mila euro - dai 35 milioni del reintegro del fondo unico per gli Enti locali - per garantire i servizi ai cittadini erogati dalla Multiss, è stata autorizzata attraverso una legge approvata stamane in Consiglio Regionale. Un provvedimento d´urgenza, senza passaggio in commissione, utilizzando l´articolo 102. Grazie a queste risorse la Multiss, società in house della Provincia di Sassari con 160 dipendenti, potrà proseguire nella sua attività di manutenzione degli edifici scolastici e delle strade, e ancora del trasporto degli studenti disabili. “E´ stata trovata una soluzione tecnica con volontà unanime del Consiglio regionale - ha detto l´assessore regionale degli Enti Locali Cristiano Erriu - che la Giunta ha condiviso e che fa ben sperare per la Riforma degli Enti Locali, nella quale sarà esaminato il tema del riordino delle competenze delle Province, e dunque sono coinvolte le società in house". Questo provvedimento ha consentito di dare una risposta certa alla Provincia di Sassari "ma in un contesto generale- precisa Erriu- che non penalizza le altre Province". |
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AMBIENTE: 17 AZIENDE CANDIDATE PER 2014 EUROPEAN BUSINESS AWARDS PER L´AMBIENTE |
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Roma, 23 settembre-La rosa dei candidati per il 2014 European Business Awards per l´ambiente (Ebae) è stato rivelato, in seguito ad una giuria riunione di due giorni a Roma, Italia. I 17 finalisti provengono da 10 paesi. I vincitori saranno annunciati in una cerimonia a Lione il 1 ° dicembre 2014 la mostra Pollutec di tecnologie ambientali a Lione, in Francia. Gli European Business Awards per l´ambiente vengono assegnati ad aziende di eco-innovazione, che combinano con successo l´innovazione, la competitività e straordinarie prestazioni ambientali. Commissario europeo per l´Ambiente Janez Potočnik ha dichiarato: "Le compagnie selezionate per le European Business Awards per l´ambiente hanno una comprovata esperienza nel combinare il successo aziendale e il rispetto per l´ambiente in cui vetrina esperienza del mondo reale dei frutti di eco-innovazione.. " I finalisti sono stati selezionati tra 152 osservazioni, provenienti da 22 Stati membri dell´Unione europea e dei paesi candidati. I richiedenti rappresentano il crescente impegno ambientale delle imprese europee e la loro volontà di adottare pratiche eco-innovative, nonostante il clima economico attuale. Voci di quest´anno provengono da un certo numero di settori, compresa l´assistenza sanitaria, i servizi finanziari, e il cibo e le bevande e il settore automobilistico. Il più alto numero di voci era in prodotti e servizi di categoria. I mezzi di aggiudicazione in mostra il contributo delle imprese all´efficienza delle risorse in cinque categorie: prodotti e dei servizi con 50 voci; processo con 49 voci; gestione con 38 voci; cooperazione internazionale delle imprese con 15 voci; e le imprese e la biodiversità con 33 voci. La giuria di alto livello, presieduto dal Prof. Marco Frey, era composto da 24 esperti delle autorità europee e nazionali, il mondo accademico, le imprese e il settore della tecnologia verde. Sfondo Gli European Business Awards per l´ambiente sono stati istituiti nel 1987 dalla Direzione generale della Commissione europea per l´ambiente. Essi sono presentati ogni due anni con l´obiettivo di riconoscere e premiare le imprese europee che stimolano la crescita economica contribuendo all´innovazione e alla competitività, ma anche di proteggere l´ambiente. Il sistema si compone di cinque premi, le aziende gratificanti per le pratiche di gestione, prodotti eco-compatibili e servizi, processi sostenibili, la cooperazione internazionale e - più di recente - le attività che proteggono la biodiversità. Il concorso è aperto a qualsiasi azienda, indipendentemente dalle dimensioni, da uno Stato membro dell´Ue o di un paese candidato. La presentazione delle candidature al concorso premi europeo è gestita dagli organismi nazionali di coordinamento . Candidati devono prima entrare in uno dei sistemi di assegnazione nazionali ed essere scelti per competere a livello europeo. Ciò garantisce che le aziende assegnato il premio europeo sono ´il meglio del meglio ´: la più lungimirante, responsabile e innovativo in tutta Europa. Per ulteriori informazioni Maggiori informazioni sui premi, la procedura di selezione e le gare Ebae ultimi sono disponibili all´indirizzo: http://ec.Europa.eu/environment/awards/ |
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CAMBIAMENTI CLIMATICI: DUE EVENTI INTERNAZIONALI A TRENTO |
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Trento, 23 settembre 2014 - Mentre a New York, al palazzo di Vetro dell´Onu, i grandi della terra discutono di cambiamento climatico, il tema approda anche a Trento per due appuntamenti di assoluto rilievo. Il 25 e 26 settembre, proprio con il patrocinio dell´Unece-commissione economica per l´Europa delle Nazioni Unite, e del Ministero dell´Ambiente, si terrà presso il Dipartimento di Lettere e Filosofia dell´Università degli studi di Trento la Quinta conferenza internazionale sull´acqua-Water Conference, organizzata nell´ambito della Convenzione delle Alpi. Tema dell´evento, che porterà a Trento circa 200 fra i massimi studiosi del settore a livello internazionale: "L´acqua nelle Alpi - e oltre: adattamento dei bacini alpini e montani ai cambiamenti climatici". L´evento sarà preceduto da un´altra conferenza pubblica, mercoledì 24 settembre, nella sede della Trentino School of Management, in via Giusti 40: "Le conseguenze dei cambiamenti climatici nella gestione della risorsa idrica per l´utilizzo idroelettrico. I risultati del progetto Orientgate". Le Alpi sono una delle regioni del mondo dove il cambiamento climatico è già percebile, ad esempio dalla riduzione dei ghiacciai. Le temperature medie sono cresciute fino a 2 gradi dal 1900 in particolare alle alte quote, una crescita questa che è quasi tre volte più alta della media globale registratasi in tutto il Xx secolo. Alcune previsioni scientifiche prevedono che nel 2100 la temperatura media nelle montagne svizzere sarà 3-5C° più alta d´inverno e 6-7C° d´estate, in accordo con i modelli scientifici attuali sulle emissioni di gas serra nell´atmosfera. Ovviamente tutto ciò avrà importanti conseguenze sull´ambiente e sull´economia. Sui sistemi idrogeologici in particolare questi cambiamenti produrranno un forte impatto: da un lato la riduzione dei ghiacciai e i periodi di siccità, dall´altro l´aumento delle precipitazioni, concentrate in alcune stagioni, determineranno conseguenze importanti su fiumi e torrenti, sulle infrastrutture legate all´acqua e sull´uso della risorsa idrica in generale, anche in settori come la produzione di energia, l´agricoltura, il turismo e così via. Il tema del governo delle acque, anche alla luce di questi scenari, risulta quindi di primaria importanza. La quinta Water Conference che si terrà all´Università di Trento il 25 e 26 settembre, e che sarà preceduta il 24 dalla presentazione dei risultati del progetto Orientgate, affronterà tutte queste tematiche in un´ottica costruttiva, che si pone il problema del "cosa fare", partendo dalle esperienze in corso nell´arco alpino e in altre regioni di montagna. Vediamo più da vicino i due appuntamenti. Il Progetto Orientgate, i cui risultati saranno presentati mercoledì 24 settembre, con una conferenza aperta al pubblico presso la sede della Trentino School of management, ha come obiettivo quello di coordinare gli sforzi di adattamento ai cambiamenti climatici nei paesi del Sud Est Europa attraverso la costruzione di un partenariato tra la comunità scientifica che studia il clima e i decisori politici che sono chiamati ad utilizzare e applicare le conoscenza che gli studi forniscono. La Provincia autonoma di Trento partecipa al progetto attraverso la realizzazione di uno studio per l’impatto dei cambiamenti climatici sulla risorsa idrica, con particolare riferimento alla produzione idroelettrica. Lo studio è stato affidato al Dipartimento Protezione Civile ed è stato svolto in collaborazione con l’Agenzia per l’Energia e la Risorsa Idrica e con il Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Meccanica dell´Università di Trento. La Conferenza prevede una sessione mattutina dal titolo “Cambiamenti climatici, risorse idriche e il ruolo del settore idroelettrico” con uno sguardo alla situazione europea e alpina e alla quale interverranno esperti del calibro di Alberto Bellin dell’Università di Trento, Pietro Colonna della Piattaforma Acqua della Convenzione delle Alpi, Jaroslav Mysiak del Centro Euro-mediterraneo sui Cambiamenti Climatici, Alessandro de Carli dell’Università Bocconi e Tiziano Refatti dell’Agenzia provinciale per le Risorse Idriche e l´Energia. La sessione pomeridiana dal titolo “L’impatto dei cambiamenti climatici sulla produzione idroelettrica in Trentino” sarà introdotta dalla presentazione degli scenari climatici attesi per il Trentino per poi essere dedicata alla presentazione dei risultati del progetto Orientgate. La quinta Water Conference, che si terrà il 25-26 settembre presso la sede dell´Università di Trento di via Tommaso Gar 14, è nata per diffondere i risultati delle attività dedicate alla gestione dell’acqua nel quadro della Convenzione delle Alpi. La 5° Water Conference della Convenzione delle Alpi, evento biennale che questa volta si terrà a Trento giovedì 25 e venerdì 26 settembre, in collaborazione con l´Unece-commissione economica per l´Europa delle Nazioni Unite e con il Ministero dell´Ambiente, ha come obiettivo quello di divulgare i risultati e le buone pratiche in materia di gestione dell’acqua in un contesto più ampio di quello alpino, coinvolgendo anche altre regioni di montagna, come Carpazi, Caucaso e Asia Centrale. A Trento sono attesi alcuni dei massimi esperti mondiali del settore. Fra questi: Martin Beniston, inglese e "cittadino del mondo" (ha anche passaporto svizzero e francese), già direttore del Proclim, il Programma nazionale svizzero sul clima, chairman della Ippc, la Commissione intergovernativa delle Nazioni Unite sul clima che nel 2007 ha vinto il Nobel per la Pace, docente in numerose università fra cui Ginevra e Friburgo, attualmente direttore del maggiore programma dell´Unione europea sulla gestione delle acque, "Acqwa", Stephan Gruber, canadese, docente alla Carleton University, con esperienze di ricerca e docenza anche in Svizzera, Francia, Finlandia, studioso di ambienti montani, permafrost e impatto dei cambiamenti climatici, Yaroslav Misyak, slovacco, ricercatore senior della Fondazione Enrico Mattei di Venezia, del Centro Euro-mediterraneo per il Cambiamento Climatico (per il quale si occupa di eventi climatici estremi), e professore all’Università Ca’foscari, Dipartimento Economia. Per venire a Trento e all´università ospitante, Aronne Armanini, già preside della facoltà di Ingegneria e docente di Idraulica all´Università di Trento, fellow a Liverpool, direttore del Centro Universitario Difesa del Suolo in Ambiente Montano, centro di eccellenza del Ministero dell´Istruzione, Università e Ricerca, e Riccardo Rigon, docente di idrologia, esperto di bacini montani e dell´innesco di fenomeni franosi e di colata. Ma saranno un paio di centinaia gli studiosi, i ricercatori e i tecnici di area alpina - nonché dalle altre regioni montane coinvolte - che animeranno l´evento, che si aprirà con i saluti dei presidenti del Comitato Permanente della Convenzione delle Alpi e del gruppo di lavoro dell´Unece sull´acqua nonchè della Provincia autonoma di Trento e dei rappresentanti degli altri territori interessati. La conferenza ha come scopo, oltre al confronto e all´aggiornamento scientifico sul tema, quello di favorire la creazione di sinergie e lo scambio di esperienze fra tecnici, esperti scientifici e amministratori del territorio alpino e delle altre aree montane coinvolte. Essa intende fornire infatti ad un vasto pubblico di esperti, istituzioni e parti interessate lo stato dell’arte, le migliori tecniche e i principali risultati sull’adattamento ai cambiamenti climatici nei bacini fluviali nelle zone di montagna. Diversi gruppi di esperti illustreranno i principali risultati degli ultimi anni di attività nei rispettivi ambiti. Inoltre, saranno presentate da autorevoli relatori informazioni aggiornate sui cambiamenti climatici e sulle strategie di adattamento, nonché i risultati di alcuni progetti di cooperazione territoriale europea. Infine, una particolare attenzione sarà dedicata all’attuazione delle misure di gestione del rischio alluvioni nelle aree montane, con particolare riferimento all’applicazione contestuale della Direttiva Alluvioni con la Direttiva Quadro sulle Acque. |
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CLIMA: A NEW YORK RICONOSCIUTO IMPEGNO DELLA LOMBARDIA |
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New York, 23 settembre 2014 - "Siamo molto onorati di poter partecipare a questa manifestazione internazionale, anche perché siamo l´unica Regione in Italia che lo fa in quanto tale. Questo deriva dal fatto che l´attenzione di Regione Lombardia in relazione ai cambiamenti climatici, nel tempo, è sempre stata particolarmente precisa e attenta". Lo dichiara l´assessore all´Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile Claudia Maria Terzi, a New York, dove ha partecipato all´apertura della ´Climate Week´, la settimana di eventi dedicata ai temi della tutela dell´ambiente organizzata dal ´The Climate Group´ in occasione del ´Climate Summit dell´Onu´, che si svolgerà domani al Palazzo delle Nazioni Unite, promosso dal Segretario generale Ban Ki-moon. The Climate Group - ´The Climate Group´ è un´associazione internazionale no profit fra le più influenti nel dibattito sul cambiamento climatico, con particolare riferimento ai negoziati delle Nazioni Unite. L´assessore Terzi ha partecipato ai lavori del panel ´Toward a vibrant, low carbon economy´, che ha visto la partecipazione dei maggiori esperti mondiali sul tema del cambiamento climatico e l´intervento del segretario di Stato americano, John Kerry, oltre che quello dello stesso segretario generale Ban Ki-moon. "Ieri abbiamo avuto anche l´occasione di incontrare per strada i manifestanti che hanno fatto sentire la propria voce a sostegno di quelle che sono le azioni che gli Stati - ha fatto sapere l´assessore Terzi -, ma in questo caso, anche Regione Lombardia, dovranno fare in futuro". Lombardia Prima Regione Italiana Membro Del Climate Group - Domani, martedì 23 settembre, a New York, Regione Lombardia, prima in Italia, ufficializzerà la sua adesione come membro del Climate Group. L´adesione avverrà in occasione dei lavori del Summit dell´Onu, ai quali il segretario generale Ban Ki-moon ha invitato il presidente Roberto Maroni, insieme a oltre 120 capi di Stato e di Governo, fra cui il presidente degli Stati Uniti Barack Obama. Riconoscimento Internazionale A Regione Lombardia - "Devo dire che ci sentiamo particolarmente onorati di essere stati invitati sia oggi sia domani - ha commentato l´assessore Terzi - è un segno importante del valore che Regione Lombardia assume anche al di fuori dei confini nazionali, spesso e volentieri, più che nei confini nazionali". "E´ un invito che ci riempie di orgoglio - ha proseguito - e rappresenta il risultato dell´impegno che nel tempo la Regione ha portato avanti. D´altra parte avvertiamo la responsabilità di un´attivazione che è avvenuta prima di tutti gli altri e che vuol dire poi concretizzare con misure che talvolta sono difficili da spiegare ai cittadini e che invece sono fondamentali per poter permettere loro di vivere in una Lombardia migliore. Questo è il nostro obiettivo". Impegni Per Il Futuro - Tra gli impegni che la Lombardia intende assumere, domani, al Palazzo delle Nazioni Unite, anche l´adesione della Regione al ´Compact of States ad Regions´, attraverso il quale Stati e Regioni si impegnano a individuare obiettivi annuali per la riduzione dei gas serra, per incentivare il processo globale della governance del clima. Riguardo a questi temi, "Regione Lombardia si è sempre distinta, non solo in Italia, ma anche a livello europeo" ha precisato l´assessore Terzi. "Già lo scorso anno siamo stati a Varsavia - ha ricordato -, per presentare le nostre azioni e siamo stati citati come unica Regione che si è attivata in questo senso". Due Piani Di Lavoro Per Salute Cittadini - Per la tutela dell´ambiente e in relazione ai cambiamenti climatici, Regione Lombardia lavora su due piani: riduzione delle emissioni di gas serra e interventi di adattamento al cambiamento climatico globale. "Sono due modalità di azione che devono andare avanti parallelamente", ha detto l´assessore Terzi. "Pensiamo alle ricadute che possono avere sulla salute, sul turismo, sull´economia - ha precisato l´assessore regionale all´Ambiente -. Non è questione di fare gli ambientalisti, ma di preoccuparsi del futuro delle prossime generazioni". |
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ANNIVERSARIO SISMA 1997, REGIONE UMBRIA E COMUNI ORGANIZZANO EVENTI PER DIFFONDERE MODELLO UMBRO DI RICOSTRUZIONE |
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Perugia, 23 settembre 2014 – Il "modello umbro" di ricostruzione post sismica sarà al centro delle iniziative organizzate in occasione dell´anniversario del sisma che colpì le regioni Umbria e Marche, nel settembre del 1997. La Regione Umbria, in collaborazione con i diversi Comuni interessati nell´opera di ricostruzione, ha organizzato una serie di eventi finalizzati soprattutto a mettere a disposizione di altre realtà il proprio patrimonio di conoscenze, esperienze e professionalità maturate in occasione della consistente opera di ricostruzione di edifici privati e pubblici, distrutti dal terremoto. Nelle giornate del 26 e 27 settembre sarà ospite in Umbria, infatti, una delegazione della Regione Emilia Romagna che, insieme all´Università degli studi di Ferrara, ha promosso il progetto Re-building per la formazione di professionisti, tecnici ed amministratori comunali impegnati nel processo di ricostruzione in Emilia Romagna, nelle aree colpite dal sisma del 2012. Le iniziative delle due giornate prenderanno il via con un incontro che si svolgerà a Foligno, presso il Centro regionale di protezione Civile, venerdì 26 settembre alle ore 11, cui parteciperanno, tra gli altri, il Capo del Dipartimento di Protezione Civile, Franco Gabrielli, la Presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, il Prefetto di Perugia, Antonella De Miro, il sindaco di Foligno, Nando Mismetti. La delegazione dell´Emilia Romagna sarà accompagnata a visitare alcune delle più significative esperienze di ricostruzione. Il programma delle iniziative prevede anche la presentazione di alcune nuove ed innovative dotazioni tecnologiche del Centro regionale di Protezione civile, come il "drone" in grado di compiere rilievi aerei in forma tridimensionale, la nuova attrezzatura robotica per le operazioni di ispezione di zone interessate a crolli e la ricerca di persone disperse. |
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MALTEMPO, ROSSI: "EVENTI ECCEZIONALI, SUBITO INTERVENTI PER FAMIGLIE E IMPRESE" |
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Firenze, 23 settembre 2014 - Dichiarazione dello stato di emergenza regionale, contributi alle famiglie con redditi più bassi danneggiate dagli eventi meteo e attivazione delle procedure per la richiesta al Governo della dichiarazione di stato di emergenza nazionale e dello stato di calamità per le imprese agricole colpite dalle bombe d´acqua e dalle grandinate. Sono questi i primi provvedimenti che il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, ha annunciato dopo la violenta ondata di maltempo che ha interessato ieri le province di Firenze, Lucca, Pisa, Prato e Pistoia. "E´ stato un evento imprevedibile, come hanno rilevato esperti e studiosi – ha detto Rossi-, che ha causato danni materiali, ma anche seria preoccupazione nei cittadini per le sue caratteristiche eccezionali. Adesso è urgente intervenire per sostenere da subito la famiglie e le imprese colpite. Lunedì dichiarerò lo stato di emergenza regionale atto propedeutico alla richiesta dello stato di emergenza nazionale e martedì la giunta regionale, dopo una prima stima dei danni che la Protezione civile regionale sta compiendo insieme ai Comuni, affronterà nel dettaglio gli interventi da attivare". Verrà presentata al Consiglio regionale una proposta di legge per la concessione di contributi fino a 5mila euro a favore delle famiglie danneggiate con redditi Isee fino a 36mila euro. Per le produzioni agricole danneggiate - "non solo viti, ma anche olivi e ortaggi", ha precisato Rossi – le province dovranno raccogliere le richieste per lo stato di calamità naturale da presentare al Governo. Una delle zone più colpite, ha ricordato il presidente, è stata quella dell´Empolese ed in particolare il Comune di Cerreto Guidi, nelle frazioni di Stabbia e Lazzaretto dove si sono registrate oltre 500 richieste di intervento ai Vigili del fuoco. Gravi i danni registrati nella zona industriale di Stabbia, con numerosi capannoni scoperchiati: sono in corso, da parte di Comune Arpat e Asl verifiche per censire e raccogliere i resti delle coperture in eternit. "Per questo particolare problema – ha detto il presidente – abbiamo già allertato le discariche specializzate di Montignoso, Cascina e Serravalle Pistoiese e stiamo valutando la possibilità di contribuire ai costi dello smaltimento dell´amianto". "Per quanto riguarda Firenze – ha detto presidente, che ha avuto stamani un colloquio con il sindaco Nardella – stiamo pensando ad un intervento, che coinvolga le aziende del distretto vivaistico di Pistoia, per sostituire gli alberi distrutti dalla tromba d´aria. L´assessore alla cultura Nocentini è inoltre in contatto con i responsabili del polo museale fiorentini per i danni subiti dalle strutture culturali". Dopo aver ringraziato la Protezione civile regionale e il Servizio sanitario regionale per la pronta risposta di fronte all´emergenza, il presidente ha concluso sottolineando la necessità che la politica nazionale avvii rapidamente una riflessione su come affrontare questo tipo di eventi. "I cittadini e le imprese, siano esse agricole, industriali, turistiche, hanno bisogno – ha detto - di certezze di fronte a calamità come queste che, a causa del cambiamento climatico, rischiano di essere una minaccia ricorrente. Va affrontato il problema delle coperture assicurative e della puntualità dei risarcimenti. La Regione, come sempre, farà la sua parte, e anche di più, ma ci sono questioni che devono trovare posto nell´agenda del Governo e del Parlamento. Così come deve essere centrale il tema della prevenzione e della messa in sicurezza del territorio, per la quale – ha ricordato Rossi – la Regione spende annualmente 50 milioni di euro". |
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MILANO, NAVIGLI: AL VIA LA MANUTENZIONE, PARTE LA ‘SECCA’ PARTICOLARE ATTENZIONE VIENE RISERVATA ALLA TUTELA DEI PESCI E DELLE ANATRE CHE VIVONO NEI CORSI D’ACQUA URBANI |
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Milano, 23 settembre 2014 – Sono iniziate le operazioni per la messa in ‘secca’ dei Navigli milanesi per consentire i lavori di pulizia e manutenzione che quest’anno, in vista di Expo 2015 e dei lavori alla Darsena, sono particolarmente importanti. Una novità importante riguarda la riapertura, dopo un secolo, del canale del Ticinello che sfocerà nella Darsena. Il Ticinello è il canale scolmatore della Darsena e porta l’acqua in eccesso verso il torrente della Vettabbia, che sbuca sotto il manto stradale all’altezza della zona di Morivione e Ripamonti. Il canale passa sotto l’Arco di Porta Ticinese e con i lavori che stanno per cominciare tornerà visibile nel primo tratto. Al Ticinello sarà rifatto il maquillage, dalle murature ad una ringhiera nuova. Gli altri interventi riguarderanno i Navigli Grande, Pavese, Bereguardo e Martesana, con oltre 30 cantieri già aperti. L’asciutta dei Navigli milanesi durerà fino ad aprile 2015. Particolare attenzione, già in questi giorni, viene dedicata alla tutela dei pesci e delle anatre che vivono nei canali urbani. Il piano per la salvaguardia della popolazione ittica è già attivo e viene supervisionato dall’Ufficio Animali del Comune di Milano. Le operazioni saranno intensificate nei prossimi giorni mano a mano che il livello dell’acqua andrà a calare. I recuperi degli esemplari di pesce vengono effettuati prevalentemente a monte di Milano dal personale del Canale Villoresi affiancato dalla Polizia Provinciale. I recuperi vengono di norma effettuati con reti e, se necessario, con l’ausilio di appositi strumenti “cattura pesci”, utilizzati esclusivamente da personale che ha seguito specifici corsi. Il pesce recuperato viene posto in vasche d’acqua ossigenata e trasportato nel luogo di reimmissione. La Polizia Provinciale presenzia e verbalizza a ogni operazione di recupero per verificare quantità, specie del pesce recuperato, eventuale mortalità e indica dove reimmettere il pesce. All´ingresso delle acque nel Comune di Milano i recuperi sono molto limitati e raramente si creano condizioni di accumulo di pesce in pozze. Prevalentemente le operazioni sono effettuate in Darsena, con particolare attenzione, e per quanto riguarda la Martesana, all’altezza di Gorla. I dati degli ultimi anni indicano un recupero della popolazione ittica pari al 95%. Diverso il caso delle anatre che si spostano autonomamente e temporaneamente verso luoghi adatti quando calano i livelli dell´acqua. Per avere aggiornamenti sui lavori è possibile consultare i siti: www.Naviglilombardi.it www.Etvilloresi.it |
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VALLE D’AOSTA: ACCORDO QUADRO PER INTERVENIRE SULLA TUTELA DELLE ACQUE |
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Aosta, 23 settembre 2014 - L’assessore alle opere pubbliche, difesa del suolo e edilizia residenziale pubblica, Mauro Baccega, comunica che, venerdì 19 settembre, la Giunta regionale ha approvato la bozza di Accordo di Programma Quadro per l’attuazione del Piano Straordinario di tutela e gestione della risorsa idrica, finalizzato prioritariamente a potenziare la capacità di depurazione dei reflui urbani. L’accordo di Programma è lo strumento attraverso il quale sono individuati gli interventi da finanziare con le risorse rese disponibili in ambito statale finalizzate prioritariamente a potenziare la capacità di depurazione dei reflui urbani, anche in considerazione delle procedure di contenzioso e pre-contenzioso comunitario avviate per la mancata conformità dei sistemi di raccolta e depurazione delle acque reflue urbane alle disposizioni delle direttive europee in materia di scarichi fognari. «Attraverso l’ accordo - precisa l’Assessore Mauro Baccega - si renderanno disponibili per la Valle d’Aosta 2,6 milioni di euro nel triennio 2014/2016 che permetteranno di integrare i finanziamenti già in essere per 4 sistemi di raccolta e trattamento dei reflui idrici». «Nell’individuazione degli interventi da inserire nell’Accordo di programma quadro da sottoscrivere con il Ministero dell’Ambiente - prosegue l’Assessore Baccega - è stata data la priorità all’integrazione dei finanziamenti regionali già disponibili per il depuratore del comprensorio della Valdigne e della Comunità Montana Mont Rose e del comprensorio dei comuni di Nus, Fenis, Verrayes, Saint-denis e Chambave, oggetto della procedura di infrazione comunitaria per quanto riguarda la Valle d’Aosta, e per completare gli interventi già in corso presso il depuratore di Cogne. Gli interventi individuati consentono anche un rapido utilizzo dei finanziamenti attribuiti alla Valle d’Aosta e riguardano, o stralci funzionali oppure contratti già in essere». In dettaglio: · euro 1.210.000,00 a favore di integrazioni progettuali al costruendo impianto di depurazione per la Valdigne · euro 341.679,78 per il depuratore da costruire per il comprensorio della Comunità Montana Mont Rose · euro 700.000,00 per la realizzazione di un tratto di collettore fognario al servizio del comprensorio tra i Comuni di Nus, Quart, Fénis, Chambave, Saint-denis, Verrayes · per euro 386.862,00 per interventi di manutenzione e completamento del depuratore di Cogne L’assessore Baccega conclude evidenziando che: «Questi fondi integrano quanto la Regione aveva reso disponibile per gli acquedotti e il trattamento delle acque reflue, attraverso un programma pluriennale di interventi avviato nel 2009 e, attualmente in corso di realizzazione per 105 milioni di euro, a conferma della priorità di investimento che è sempre stata data all’utilizzo delle acque e alla loro tutela nella nostra regione e alla vigilia di importanti scadenze nella verifica e nella definizione degli obiettivi e delle misure da porre in atto per il razionale utilizzo e la salvaguardia delle risorse idriche per i prossimi anni, in attuazione delle direttive comunitarie di settore». |
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TRIVELLAZIONI: SARDEGNA, LA NON PROCEDIBILITÀ DEL PROGETTO ELEONORA ATTO DOVUTO A TUTELA DEL TERRITORIO |
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Cagliari, 23 Settembre 2014 - "Non è necessario alcun ulteriore intervento della Giunta regionale" dichiara l´assessore della Difesa dell´Ambiente Donatella Spano a proposito della decisione, del Servizio di sostenibilità ambientale e valutazione impatti ambientali (Savi) della Regione Sardegna, con cui è venuta a cadere ogni ipotesi di procedibilità del Progetto Eleonora proposto dalla Saras. "La Conferenza dei Servizi - prosegue l´Assessore della Giunta Pigliaru - ha riscontrato la non conformità del progetto della Saras sia al Ppr sia al Puc. Non sussistono dunque le condizioni per procedere con le richieste avanzate. Gli uffici dimostrano una volta ancora di lavorare in maniera rigorosa, ascoltare tutti soggetti interessati e valutare con trasparenza a tutela del territorio". |
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HAZADR-ADRIATIC:ESERCITAZIONE DI PULIZIA DELLA SPIAGGIA A SEGUITO DI INCIDENTE MARINO . |
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Ancona, 23 settembre 2014 - E’ stato presentato ieri mattina il programma di svolgimento dell’esercitazione di pulizia della spiaggia, a seguito di un grave incidente marino che si terrà a Falconara Marittima il prossimo 24 settembre, in località Villanova, a ridosso della Raffineria Api. L’assessore alla Protezione civile e alla Difesa della Costa, Paola Giorgi ha illustrato la simulazione che rientra nell’ambito del progetto europeo Hazadr – Adriatic Ipa. “L’esercitazione condotta dalla Regione Marche – ha detto la Giorgi - in collaborazione con la Regione Emilia Romagna e con la partecipazione di osservatori e tecnici della Slovenia, Croazia, Montenegro, Albania, di diversi Istituti scientifici italiani e stranieri (come Cnr, Università del Montenegro) e della Regione Puglia, tende a uniformare i protocolli di intervento sulle coste, qualora si verificassero spiaggiamenti di inquinanti, per facilitare la collaborazione fra i diversi Stati in caso di disastri marini. La simulazione rientra all’interno del progetto europeo inserito nel programma di cooperazione territoriale Hazadr – Adraitic Ipa, attraverso il quale sono attivate risorse pari a 3miloni e 300mila euro”. “L’obiettivo dell’esercitazione – ha proseguito l’assessore - è finalizzato al controllo e alla prevenzione del rischio da inquinamento marino a tutela dello sviluppo ecosostenibile delle nostre attività. Inoltre, l’esercitazione vuole anche valutare il sistema integrato di monitoraggio che la Regione Marche sta sperimentando e che potrebbe essere comunemente adottato per garantire la migliore tutela e salvaguardia possibile delle comunità costiere e del mare (obiettivo primario del progetto Hazadr). Importante sottolineare coma questo progetto, che vede la centralità della tutela del mare Adriatico, sia perfettamente aderente alla strategia della Macroregione Adriatico Ionica nel cui piano d’azione l’ economia marittima, lo sviluppo ecosostenibile e la tutela ambientale, rappresentano due dei quattro pilastri fondanti”. Nello specifico la simulazione prevederà una notevole quantità di petrolio, pari a circa 500 metri cubi, dispersa in mare a 6 miglia della costa interessata. La sala controllo in base al sistema di previsione del movimento degli idrocarburi, indicherà lo spiaggiamento alle ore 9.00 del 24 settembre a Villanova. Il sistema di previsione è costituito dai dati forniti da tecnologie e sensori, quali il radar fisso e mobile per il rilevamento degli olii spills, un sistema automatico di identificazione delle navi, una rete di telecamere costiere fisse, una rete di dispositivi mobili (attualmente disposti su dieci pescherecci) e un modello oceanografico per la previsione delle traiettorie seguite dall’idrocarburo disperso in mare. L’obiettivo finale sarà di prevenire la dispersione delle sostanze inquinanti, limitare l’impatto ecologico e utilizzare le tecniche appropriate per limitare la quantità di rifiuti prodotti. |
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VALLE D’AOSTA: IL VIA ALL’INCARICO PER PREDISPORRE GLI ADEGUAMENTI DEL PIANO REGIONALE DEI RIFIUTI |
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Aosta, 23 settembre 2014 - Nella seduta di venerdì 19 settembre, la Giunta regionale ha approvato l’avvio di una procedura di valutazione comparativa per il conferimento di un incarico professionale di collaborazione tecnica di alta qualificazione per la predisposizione della nuova proposta di adeguamento del Piano regionale di gestione dei rifiuti approvato con deliberazione del Consiglio regionale in data 15 aprile 2003 e richiamato dalla legge regionale 31/2007, nonché dei documenti previsti per lo svolgimento del procedimento di valutazione ambientale strategica sulla proposta stessa, ai sensi della legge regionale 18/1998. «Con l’approvazione di questa deliberazione – dichiara l’Assessore al territorio e ambiente Luca Bianchi – aggiungiamo un altro tassello al percorso intrapreso con l’approvazione, prima da parte della Giunta regionale e poi del Consiglio regionale, degli indirizzi e dei criteri generali per la formulazione della proposta di adeguamento del Piano regionale di gestione dei rifiuti”. Nel corso dell’estate la Giunta regionale ha deliberato la conferma della revoca della procedura d’appalto relativa al pirogassificatore a seguito dell’approvazione dei nuovi obiettivi di gestione dei rifiuti in Valle d’Aosta e, oggi, la procedura per il conferimento dell’incarico per la predisposizione del Piano rifiuti, con ciò rispettando le tempistiche che ci eravamo dati». La proposta di Piano dovrà essere conforme ai nuovi indirizzi ed orientamenti formulati dal Consiglio regionale, con la deliberazione n. 667/Xiv del 30 luglio 2014, e alle ulteriori disposizioni dell’Unione europea, dello Stato e della Regione in materia. Relativamente ai tempi previsti, l’avviso pubblico per il conferimento dell’incarico stabilisce che entro fine anno il soggetto incaricato dovrà produrre la bozza del Piano, preceduta dalle indicazioni, in particolare, circa i requisiti funzionali dell’impianto di selezione derivanti dalla raccolta indifferenziata e di trattamento dell’organico biodigestore anaerobico. Prima dell’approvazione definitiva da parte del Consiglio regionale, il Piano sarà sottoposto a Valutazione Ambientale Strategica. |
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