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NOTIZIARIO
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ALESANDA DAL RI
LUNEDI' 29 OTTOBRE 2001
La nostra vetrina dei
L'esposizione dei
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NOTIZIE DALL'ESTERO INTERVISTA ALLA DOTTORESSA DR.SIMA SAMAR, DIRETTORE DI " SUHADA ORGANIZATION (LAVORARE PER UN DOMANI MIGLIORE)" di Alessandra Dal Ri La dr.Sima Samar vive a Quetta in Pakistan, dove dirige un ospedale per rifugiati. E' di etnia Hazarà ed ha fondato in Afghanistan due ospedali ed alcune scuole per donne. "Quando nel' 97, -ricorda- mi trovavo allo State Department negli Usa per perorare la causa delle donne afgane" immancabilmente mi si obbiettava:"Ma perché viene qui a lamentarsi, così è il suo paese, questa è la sua cultura". Allora replicavo"Ma le droghe che fate produrre in Afghanistan stanno danneggiando anche voi ed anche i fondamentalisti potranno farlo un giorno, ma loro non davano alcuna importanza alle mie obiezioni.,anche se avrebbero potuto prevenire tutto ciò che succede oggi. Dal'92 sospesero ogni aiuto al mio paese, finchè qualche anno dopo il petrolio del Turkmenistan non riaccese il loro interesse ed allora cominciarono a finanziare i talebani. Erano convinti che i talebani ci avrebbero dato stabilità. Le scuole coraniche , circondate da alte mura, isolano gli allievi dagli eventi del mondo, (in famiglia tornano forse una volta l'anno) indottrinandoli , solo sotto il profilo religioso. Oggi gli Usa hanno pagato un prezzo molto alto e così il popolo afgano. Si sa che chi ha bombardato è stato addestrato in Afghanistan, ma non è afgano. Le bombe tuttavia cadono su di noi. Il popolo afgano è ostaggio dei talebani dal '94. Hanno imposto barbare leggi sulle donne, bruciato, massacrato. Mancano ospedali per le donne, che muoiono ancora per un parto podalico o banalissime malattie.(Noi diamo, e il mullah Omar ne è all'oscuro, alle nostre pazienti la pillola). Il regime talebano ha danneggiato soprattutto la donna di città, non ha inciso molto nelle campagne.Il mondo non s'è accorto tuttavia di ciò che accadeva al popolo afgano. La gente non solo viene ammazzata, ma anche scuoiata. Faccio un esempio, nel gennaio di quest'anno c'è stato un attacco ad uno dei miei ospedali e tre persone sono state uccise. Ma questo non ha fatto notizia. Oggi, di nuovo siamo famosi. Spero che si riesca a catturare i criminali, anche se lo dubito, ma non penso che le bombe siano una soluzione.Ne abbiamo un esempio dall'Irak, Saddam è vivo e sta bene, ma chi muore sono le donne e i bambini . Ora si parla di un governo democratico, ma come potrà esserlo, senza una rappresentanza di donne ?. Non dobbiamo sbagliare ancora una volta. Né le Nazioni Unite, né il nuovo possibile governo, o il re, prevedono la presenza di donne. Deve essere un governo, che comprenda tutti i gruppi etnici, ed anche il popolo afgano. Non vogliamo un governo artificiale, creato ad Islamabad come nel'92, o negli Usa, o a Roma. Il governo di transizione dovrebbe durare un paio d'anni, prima delle libere elezioni. Si dovranno consegnare tutte le armi. Siamo di fronte ad una catastrofe:7 milioni di persone hanno bisogno di aiuto, c'è la siccità, le bombe distruggono tutto." "Il regime talebano, divisioni tra etnie, gli americani che vi distruggono il paese per catturare Bin Laden e liberarvi dai talebani, l'Alleanza del Nord, che grado di consapevolezza ha di tanta distruzione ha la popolazione?" "Loro vedono e sentono solo ciò che accade intorno a casa, perciò fuggono. La gente per fortuna non vede la televisione, ascolta solo notizie per radio, così non ha un'idea complessiva del disastro." " So che Lei riesce a mandare cibo dal Pakistan, attraverso quali canali?" "Non con tanta pubblicità come le Nazioni Unite, chiediamo ad un commerciante locale di consegnare la merce a qualcuno in Afghanistan di nostra fiducia, paghiamo solo dietro firma di ricevuta consegna."
UNA VISIONE CHIARA Ma quando parlava (Abdul Haq) d'Afghanistan, era giusto e convincente. Aveva una chiara visione di ciò che doveva essere fatto, una visione in cui tentava di mettere tutti quelli che avevano combattuto l'occupazione sovietica, i mujaheddin, i fratelli combattenti. Secondo lui, "Sacrificando il paese per proteggere uno straniero e i suoi amici" -Bin Laden- I talebani s'erano squalificati , "Hanno tradito l'Afghanistan, devono andarsene." Certo, i più moderati,"e ce ne sono", insiste, dovevano essere in qualche modo recuperati per"l'Afghanistan moderno e democratico", che sognava. Voleva far cadere il regime interno e, si impegnava a creare defezioni nelle fila del nemico, conosceva i rischi. Una sera di qualche anno fa, erano stati massacrati col kalashnikov a Peshawar la moglie e il figlio undicenne. Non s'è mai saputo se per mano dei talebani o per un regolamento di conti. Una cosa è sicura, l'ultima volta che, abbiamo incontrato l'eroe di Kabul,"era furioso,in primo luogo contro i suoi amici americani, che, bombardando il suo paese, "senza un preciso obbiettivo, e senza aver nulla predisposto per ricostruire il nostro stato", preparavano"la prossima guerra civile".Furioso, anche contro i suoi amici , obbiettivo dell'Alleanza del Nord"," che si riuniscono senza pudore al di sopra di ogni bandiera, intanto che si tortura ancora il nostro popolo sfortunato".Come Bin Laden?"Questo tale prende il mio paese in ostaggio per salvarne altri, deve andarsene.Che si rifugi tra i monti del Pakistan, se lo vuole, ma che lasci il mio paese."...Ricordava con amarezza il suo incontro con il presidente Reagan e Margaret Thatcher nel 1985."Entrambi avevano promesso di non abbandonare il paese al suo destino, dopo la sconfitta sovietica.Cinque anni dopo avevano fatto i bagagli e cominciò la guerra civile".Abdul Haq era un uomo senza illusioni. Pagina 1 Pagina 2 Pagina 3 Pagina 4 Pagina 5 Pagina 6 Pagina 7
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