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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 21 Giugno 2007
VALENTINI: "SU OGM CONDIVIDIAMO SCELTA DEL MINISTRO"  
 
“Il Lazio è una regione all’avanguardia contro gli Organismi Geneticamente Modificati, con una legge tra le più avanzate in Europa”. Lo ha dichiarato Daniela Valentini, assessore regionale all’Agricoltura. “Una Regione che continuerà a lavorare – ha proseguito - perché in Italia sia mantenuto fermo il principio della tolleranza zero. Ed è per questo che condividiamo la scelta del Ministro De Castro di presentare uno schema di decreto nel quale si prevede che la soglia di presenza accidentale di Ogm nei prodotti biologici non superi lo 0,1%; una decisione da cui ci sentiamo garantiti e con noi tutti coloro che fanno della qualità della produzione e della vita un punto di riferimento fondamentale”. .  
   
   
I RISULTATI DEL CONVEGNO DI VENOSA SULLE AGRIENERGIE  
 
 L’agricoltura come partner indispensabile per lo sviluppo delle energie rinnovabili: questo è il dato significativo che emerge nel convegno sulle agrienergie organizzato dal Gruppo Verdi di Basilicata unitamente alla Regione Basilicata. , che si è svolto il 19 giugno a Venosa ed al quale hanno partecipato Francesco Mollica - capogruppo regionale Verdi Basilicata, Giancarlo D’angelo - presidente Regionale Verdi di Basilicata, Michele Montanaro Responsabile Agricoltura Verdi, le associazioni di categoria (Cia – Coldiretti - Confagricoltura), Vincenzo Ciccolella - amministratore unico Gruppo Ciccolella Spa, Gaetano Fierro - assessore regionale all’Agricoltura ed il sottosegretario del Ministero dell’Agricoltura Stefano Boco. “Per cominciare è necessario uno stimolo, l’agricoltura e tutti gli agricoltori -ha affermato Mollica - hanno il diritto di entrare a pieno titolo nel panorama delle energie rinnovabili, perche’ dai campi, dai boschi, dagli allevamenti e’ possibile oggi produrre e risparmiare tanta energia creando opportunità per il settore”. Tutti gli interventi del convegno sono apparsi decisamente in linea secondo un indirizzo comune che vede l’agricoltore come la figura cardine, la pietra miliare su cui deve reggersi l’intero sistema, in modo da creare i presupposti per una crescita dal basso che valorizzi il legame con il territorio locale e con le materie prime d’origine. “Insomma- sostengono le associazioni di categoria- l’attenzione deve essere rivolta al soggetto e non al prodotto energetico perché la diffusione passa necessariamente dalla cultura e dallo sviluppo locale che, solo il soggetto che opera, è in grado di garantire. Una logica esclusivamente economica che guarda solo al prodotto finito, in questo caso all’energia, non basta più, non è più sostenibile; è necessario considerare la correlazione di altri criteri che valorizzano il territorio e le attività strettamente connesse” In definitiva, assunta la necessità ed i punti di forza del settore delle agrienergie “ diventa di fondamentale importanza - come ha sottolineato Michele Montanaro -la programmazione regionale, che tenga conto dell’ individuazione di bacini agroenergetici; della definizione di un piano di settore; dell’ accentuazione nel Programma di Sviluppo Rurale (Psr) 2007/2013, delle misure che prevedono lo sviluppo della filiera bioenergetica, sia nell’ambito dell’obiettivo del “Miglioramento della competitività del settore agricolo e forestale” (Asse I), sia nell’ambito dell’obiettivo “Qualità della vita nelle zone rurali e diversificazione dell’economia rurale” (Asse Iii) ed infine dell’istituzione presso la Regione, di un tavolo tecnico delle agrienergie. ” I lavori del convegno sono stati chiusi dal sottosegretario Boco che ha dichiarato “E’ giunto il momento di andare oltre , di capire che le agrienergie, che l’agricoltura e’ in grado di produrre senza minimamente intaccare quelle che sono le nostre caratteristiche produttive di qualita’, devono partire dal singolo agricoltore per arrivare fino all’ultimo cittadino. Se saremo in grado di capire cio’ avremo fatto una vera e propria “rivoluzione” etica, sociale ed ambientale”. .  
   
   
PRESENTATA LA RELAZIONE AGRARIA E FORESTALE, POSITIVO IL BILANCIO 2006  
 
 Tutti i dati relativi all’andamento dell’agricoltura e delle foreste altoatesine nel 2006 sono disponibili nell’ultima edizione della relazione agraria e forestale, presentata il 20 giugno a Bolzano dal presidente della Provincia Luis Durnwalder, e dall’assessore Hans Berger. "Nel 2006 l´agricoltura altoatesina ha conseguito risultati decisamente soddisfacenti - hanno commentato in conferenza stampa Durnwalder e Berger - che hanno consentito di porre le basi per ulteriori sviluppi". Non mancano comunque alcuni problemi, a partire dai mutamenti climatici, che cominciano ad avere effetti concreti soprattutto su boschi e frutteti. Ad iniziare il viaggio a 360 gradi nel mondo agricolo e forestale della nostra Provincia, è stato il presidente Durnwalder. "La superficie boschiva è ulteriormente cresciuta - ha spiegato - soprattutto a causa dell´innalzamento delle temperature che ha portato il limite dei nostri boschi tra i 100 e i 150 metri più in alto. Oltre l´80% dei nostri boschi è in buono stato di salute, un dato che ci pone nettamente al di sopra della media italiana (26%) e austriaca (50%)". In crescita anche gli abbattimenti di alberi, per un totale, nel 2006, di 650mila metri cubi di piante, pari a circa 90 ettari. Il 73% di questo nuovo spazio è stato sfruttato a fini agricoli, solo il 10% per la costruzione di piste da sci, o per l´ampliamento di quelle esistenti. Per quanto riguarda la frutticoltura, l´assessore Berger ha parlato di annata normale. "La produzione di mele ha raggiunto quota 921mila tonnellate - ha sottolineato - e la crescita delle temperature consente di coltivare la frutta ad altitudini sempre più elevate". Sempre alto il livello di guardia per colpo di fuoco e scopazzi del melo: quest´ultima malattia ha colpito 500mila alberi da frutto nel solo Alto Adige, nonostante gli enormi passi in avanti compiuti dai ricercatori del centro sperimentale di Laimburg. A proposito di Laimburg, da segnalare il continuo aumento di studenti che si iscrivono alla scuola professionale provinciale, tanto che per il prossimo anno scolastico sarà necessario aggiungere una quarta sezione. Dato interessante, quello che arriva dal settore lattiero, dove si registra una riduzione del numero di contadini impiegati, ma una crescita della produzione. "Assistiamo ad una maggiore concentrazione - commenta Berger - e questo ci deve far riflettere: per il futuro sarà necessario garantire un maggiore riconoscimento economico ai contadini che apportano il latte ai nostri consorzi". Ultimo capitolo, quello riguardante il vino: "La produzione si mantiene di alta qualità - ha sottolineato Berger - ora si tratta di migliorare il nostro posizionamento sul mercato tramite una strategia comune. Un trend in netta crescita, in questo settore, è quello della produzione biologica, anche se non si arriva ancora a toccare il 10% del totale". .  
   
   
AVVIATE IN PIEMONTE LE LIQUIDAZIONI ALLE AZIENDE DEI FONDI NON PAGATI SUL PSR 2000/2006  
 
Torino - Verranno materialmente erogati nei prossimi giorni alle aziende agricole gli importi ancora non pagati, relativi al vecchio Piano di Sviluppo Rurale 2000/2006, un provvedimento che è stato possibile sbloccare grazie al contributo determinante delle Regioni, in collaborazione con il Ministero delle Politiche Agricole, e per il quale si attendeva ancora la disponibilità finanziaria del Ministero dell’Economia. Con il trasferimento di tutte le risorse necessarie ad Agea (Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura), e da questa a Opr-finpiemonte, l’organismo pagatore regionale potrà ora procedere con i pagamenti, che ammontano complessivamente a circa 56 milioni di euro comprensivi di finanziamenti comunitari, nazionali e regionali e interessano circa 18. 000 aziende piemontesi. L’atto di liquidazione predisposto da Finpiemonte avvia l’erogazione degli importi, che si concluderà presumibilmente entro fine luglio. I fondi in questione si riferiscono in gran parte alle misure agroambientali del Psr 2000/2006, per le quali il Piemonte ha potuto usufruire di risorse aggiuntive, in virtù dell’entità delle somme liquidate e rendicontate nel 2006, con una redistribuzione di finanziamenti non spesi da altri paesi o regioni (il cosiddetto overbooking). Per affrontare il problema immediato della liquidità, la Regione aveva stipulato un accordo con il sistema bancario per permettere l’accesso a crediti, fino al 90% del contributo, per le aziende che ne avessero fatto richiesta, con un concorso regionale negli interessi. Le aziende che ne hanno usufruito riceveranno nei prossimi mesi il contributo regionale sugli interessi, secondo modalità che saranno stabilite a breve da una deliberazione della Giunta Regionale. Grande soddisfazione viene espressa dall’assessore all’Agricoltura Mino Taricco che afferma: “Finalmente si è sbloccato un provvedimento da noi fortemente sostenuto e che va a sanare una situazione di stallo per molte aziende agricole. E’ stato un iter lungo e complesso, che ci ha visto impegnati sin dall’inizio, anche in sede nazionale, per cercare di accompagnare le aziende verso una positiva soluzione della vicenda. ” .  
   
   
MIELE: APPROVATO IL PROGRAMMA TRIENNALE 2008-2010. OLTRE 2 MILIONI DI EURO LE RISORSE PREVISTE. RABBONI: UN´OTTIMA POSSIBILITA´ PER LO SVILUPPO DEL COMPARTO.  
 
Oltre 2,1 milioni di euro per gli apicoltori dell´Emilia-romagna. A tanto ammontano le risorse previste, per il triennio 2008-2010, dal Programma regionale triennale approvato il 20 giugno dall´Assemblea legislativa. L´obiettivo è favorire lo sviluppo e il miglioramento, anche qualitativo, dei prodotti dell´alveare su tutto il territorio regionale , nel rispetto dell´ambiente e della salute dei consumatori. L´emilia-romagna è una delle regioni italiane in cui l´apicoltura di qualità è più sviluppata. Qui operano circa 10 mila apicoltori e hanno sede l´Istituto nazionale di apicoltura, l´Osservatorio nazionale della produzione e del mercato del miele, il Conapi, cioè il Consorzio di apicoltori e produttori biologici. Inoltre i migliori selezionatori e allevatori di api regine del mondo operano in Emilia-romagna. "Siamo convinti tuttavia che esistano ampi margini di miglioramento - ha detto l´assessore regionale all´agricoltura Tiberio Rabboni - perciò con questo programma puntiamo a privilegiare interventi in grado di migliorare ulteriormente la professionalità degli operatori e la qualità dei prodotti, a consolidare la filiera, a sostenere i giovani. Sono cresciute anche le risorse, che passano dai 450 mila euro per anno del programma precedente a 700 mila euro annui. Gli apicoltori emiliano-romagnoli hanno dunque un´ottima possibilità per lo sviluppo del comparto": Le risorse saranno in particolare destinate all´assistenza tecnica, alla formazione professionale , alla lotta contro la Varroasi, un parassita in grado di distruggere completamente gli alveari colpiti, alla razionalizzazione del "nomadismo", al sostegno dei laboratori di analisi e alla realizzazione di un programma di ricerca, svolto dall´Istituto nazionale di apicoltura di Bologna, e finalizzato al miglioramento della qualità dei mieli. Le risorse sono destinate in via prioritaria agli imprenditori del settore al di sotto dei 40 anni, a quanti operano seguendo il metodo biologico o di produzione integrata e - infine - a coloro che producono nel rispetto delle indicazioni dei regolamenti comunitari sulle "specialità tradizionali" e sulle "denominazioni di origine". Il bando per la presentazione delle domande è previsto entro l´estate, dopo il via libera della Unione europea. Per quanto riguarda le aziende, i contributi potranno arrivare fino ad un massimo del 60% e saranno relativi - tra l´altro - all´acquisto di arnie antivarroa e ad attrezzature per il nomadismo. .  
   
   
POR AGRICOLTURA: LA REGIONE SARDEGNA ALLA CORTE DI GIUSTIZIA PER LA QUOTA FEOGA  
 
"Metteremo in campo le migliori competenze legali e andremo fino alla Corte di Giustizia perché crediamo che la posizione della Commissione europea sia una interpretazione eccessivamente restrittiva dell´articolo 31. 2 del regolamento 1260/99, in quanto non valuta in modo congruo le motivazioni della Regione e svuota di ogni significato lo spirito di quella norma". L´assessore regionale dell´Agricoltura Francesco Foddis risponde così alla nota della Commissione sul disimpegno della quota Feoga del Por Sardegna. "Voglio anche sottolineare - continua l´assessore - che, in attesa degli sviluppi giuridici sulla vicenda, chi è inserito in posizione utile nella graduatoria non ha niente da temere: gli impegni assunti saranno completamente mantenuti, e non ci sarà alcuna ricaduta negativa nei confronti degli imprenditori agricoli. Inoltre, ricordo che un elemento fondamentale che non ci ha consentito di raggiungere la spesa è dipeso dalla modifica che l´Ue ha fatto sul sistema di rendicontazione, il quale non ci ha permesso di riconoscere le reali anticipazioni erogate alle imprese. Un tema sul quale la Corte di Giustizia non ha ancora esaurito l´esame dei diversi ricorsi presentati dall´Italia. Quella della Commissione, lo ripeto, è una posizione estremamente rigida, al punto da dare una interpretazione abrogativa di quell´articolo, anche a fronte di casi, riguardanti altri fondi strutturali, che hanno visto l´applicazione della regola della sospensione del disimpegno automatico richiesta dall´Autorità di Gestione. Una norma che tende ad evitare che una Regione possa perdere fondi per cause ad essa non imputabili, come è il caso del bando della Misura 4. 9". La stessa Commissione europea ha però accettato le giustificazioni fornite dalle autorità regionali sulla misura 4. 20, a dimostrazione del vincolo di causalità tra sospensione e importo indicato. .  
   
   
AL VIA LA CAMPAGNA STAMPA NO PROFIT DI PANE QUOTIDIANO IDEATA DA SOUND PR  
 
Sound Public Relations, agenzia milanese di comunicazione integrata a respiro internazionale, ha realizzato la nuova compagna pubblicitaria per l’Associazione Pane Quotidiano. Pane Quotidiano (www. Panequotidiano. Org), associazione benefica nata nel 1898 e fortemente radicata nella "cultura" milanese, è fondata sui valori dell’umanitarismo laico. Questa istituzione distribuisce ogni giorno pane e generi alimentari confezionati ai bisognosi che si presentano presso le sedi di viale Toscana 28 e viale Monza 335 a Milano. La campagna pubblicitaria è stata progettata con lo scopo di sostenere l’attività dell’Associazione, aiutandola a diffondere i principi e i valori che da oltre un secolo ne ispirano l’opera. L’immagine scelta per la campagna, resa particolarmente evocativa dall’impiego del bianco e nero, vuole rappresentare chiunque si sia trovato o si trovi attualmente in difficoltà. La dignità del soggetto, che tuttavia non nasconde il suo stato di bisogno, ci riporta alla semplicità di un gesto in grado di cambiare la vita di chi lo riceve. All’ideazione della campagna - affidata all’Art Director Petra Hufnagel e al Copywriter Gianna Avenia, sotto la direzione di Alessandra Malvermi - hanno collaborato Aragorn Iniziative, agenzia milanese impegnata nel no profit, che affianca l’associazione nella comunicazione e nel fundraising, e Laila Riva che ha coordinato l’intero progetto. La pianificazione mezzi, che ha già preso il via sui principali periodici e quotidiani, è stata invece gestita da Mediares, sotto la guida di Simona Torretta. “Siamo lieti di aver potuto fornire il nostro contributo all’Associazione Pane Quotidiano, che con serietà e determinazione offre da più di un secolo un prezioso sostegno a chi ne ha realmente bisogno” afferma Alessandra Malvermi, Managing Partner di Sound Pr. “Dopo questa costruttiva esperienza, Sound Pr intende riconfermare il proprio impegno nell’area del no profit a favore di iniziative e/o progetti di indiscusso valore come quello appena conclusosi. ” .  
   
   
PREMIO MONTEGRANDE "UNA CHANCE PER I GIOVANI CUOCHI" CONCORSO PER IL MIGLIOR CUOCO VENETO UNDER 30 QUARTA EDIZIONE - 2007  
 
Bisognava offrire ai giovani nuove opportunità, garantire loro un´occasione per confrontarsi e crescere. E´ nato così, da un´idea del ristoratore Silvano Cristofanon, il "Premio Montegrande" rigorosamente riservato ai cuochi professionisti under 30. Il "Premio Montegrande", che nelle prime due edizioni era riservato solo ai cuochi padovani, anche quest´anno come nella passata edizione del 2006, apre le porte a tutti gli chef del Veneto. L´obiettivo è quello di scovare giovani talenti nelle cucine venete e motivarli a mettersi alla prova recuperando delle ricette della tradizione pur rivisitandole in modo personale ed originale. Seguendo la linea del progetto che vuole valorizzare le tipicità locali, in questa quarta edizione è richiesto l´impegno da parte dei concorrenti dell´utilizzo del pollo ruspante, animale della corte padovana, e di due ortaggi tipici del paniere veneto. Il Ristorante Montegrande con la collaborazione dell’associazione Appe, Associazione Provinciale Pubblici Esercizi di Padova, la partnership di Radio Company, con il sostegno della Regione Veneto, della Camera di Commercio di Padova, della Provincia di Padova, delle Cantine Paladin – Bosco del Merlo, della Banca di Credito Cooperativo di Lozzo Atestino, della Polo S. P. A. , dell´Arneg S. P. A. , della Profi-line srl e con il patrocinio del Comune di Rovolon, del Parco Regionale dei Colli Euganei, della Federazione Italiana Cuochi e dei Ristorantori Padovani, annuncia la quarta edizione del "Premio Montegrande", concorso su pietanze tipiche venete rivolto a cuochi professionisti nativi od operanti nella regione Veneto di età inferiore ad anni 30. Alla presentazione sono intervenuti: - Vittorio Casarin, Presidente della Provincia di Padova - Luciano Salvò, Assessore all´Agricoltura della Provincia di Padova - Gianfranco Chiesa, Presidente della Camera di Commercio di Padova - Angelo Luni, Segretario generale dell´Associazione Provinciale Pubblici Esercizi, Padova - Silvano Cristofanon, titolare del Ristorante Montegrande di Rovolon - Elena Cristofanon, coordinatrice del concorso .  
   
   
FRANCIACORTA, UN MODELLO DA ESPORTARE SI SVOLGERÀ A MONACO DI BAVIERA LA PENULTIMA TAPPA DEL PERCORSO DELL’ANNO 2007  
 
La Franciacorta, nonostante la sua mission di politica commerciale molto nazionale, mantiene sempre alta l’attenzione verso i mercati stranieri, a cominciare da quelli europei. La Germania, nello specifico, è un partner privilegiato e attento alle bollicine del Franciacorta. Infatti è proprio verso il mercato tedesco che si impegna la grande maggioranza delle aziende che dedicano una parte del loro prodotto all’estero. Per questo il Festival organizzato per il prossimo giugno, per quanto impegnativo, già sta registrando il grande interesse e una vivace attesa. Il Festival si svolgerà nella giornata del 25 Giugno prossimo nella elegante e raffinata cornice dell’Hotel Kempinski di Monaco. Una giornata in cui una nutrita rappresentanza delle Aziende franciacortine sarà a disposizione di vecchi amici e clienti e nuovi appassionati per soddisfare la voglia di conoscere sia il prodotto che il territorio della Franciacorta. Quello tedesco, infatti, è forse un pubblico tra i più attenti e desiderosi di conoscere a fondo questo vino così esclusivo e col forte valore aggiunto della sua italianità. La manifestazione sarà resa più coinvolgente dai seminari che Jens Priewe, uno dei più importanti giornalisti tedeschi specializzati nella comunicazione del vino, terrà nel salone Diana dell’Hotel. Seminari che racconteranno il territorio, il metodo di produzione, lo stile di questo prodotto unico, alla cui parte teorica si accompagnerà quella pratica di una serie di degustazioni guidate delle varie tipologie. Inoltre varie aziende approfitteranno di questo momento per creare nelle giornate che precedono il Festival dei momenti di incontri in città con degustazioni mirate, cene a tema e una descrizione più dettagliata della propria a azienda e dei suoi prodotti. Insomma una operazione di comunicazione sia corale che individuale tesa ad affermare sempre di più il marchio Franciacorta all’estero. L’interesse dei tedeschi per le bollicine italiane ha lontane origini sia storiche che culturali, e la Franciacorta, come zona anche geograficamente vicina, rappresenta quel complesso di cultura, tradizione, storia e buona enogastronomia che li vede sempre più affezionati e attenti. La politica delle esportazioni di Franciacorta nel 2006 ha visto un incremento della commercializzazione all’estero del 10 per cento circa, su un totale verso l’ Europa che vede in testa proprio la Germania con il 30 per cento del fatturato, a seguire il Benelux con il 25 per cento, l’Austria il 15 per cento e il rimanente distribuito tra Svizzera, Spagna, Inghilterra, Francia, Danimarca. .  
   
   
FIERA DEL CHIARETTO, IL NETTARE ROSA TORNA PROTAGONISTA  
 
E’ in programma dal 29 giugno al 1 luglio l’edizione 2007 della nuova “Fiera di Moniga e del Chiaretto”, iniziativa ormai tradizionale che il comune rivierasco dedica al nettare rosa dell’enologia bresciana e che quest’anno torna in scena con una formula ampiamente rinnovata. In calendario il premio “Pompeo Molmenti” per il miglior Chiaretto, un circuito del gusto dedicato agli amanti dei formaggi e momenti di spettacolo ed intrattenimento. La città del Chiaretto torna a dar spazio al suo prodotto principe: da oltre un secolo del resto Moniga è considerata patria di questa autentica esclusiva enologica della Doc Garda Classico, che dal 29 giugno al 1 luglio verrà celebrata con l’edizione 2007 della nuova “Fiera di Moniga e del Chiaretto”. Una manifestazione ormai classica, che torna in scena con una formula ampiamente rinnovata nell’impostazione e finalizzata a dare ancora più centralità a questo vino, le cui origini si fanno discendere dal senatore veneziano Pompeo Molmenti, che proprio a Moniga lo produsse per primo più di un secolo fa partendo dalle uve prodotte nella tenuta della moglie, la nobildonna Amalia Brunati. Un’invenzione rivelatasi un successo, se è vero che oggi il Chiaretto non sembra davvero sentire il peso dei cento e più anni che si ritrova sulle spalle, configurandosi come tipologia perfettamente in linea con il profilo sensoriale del moderno degustatore di vino. Ed è proprio all’”enonauta” più curioso, attento e sensibile che la nuova amministrazione comunale di Moniga ha voluto rivolgersi con la Fiera di Moniga e del Chiaretto, dove fin dalla mattinata di venerdì 29 sarà aperto il banco d’assaggio dei Chiaretti: qui sarà possibile anche acquistare le migliori etichette a prezzi convenzionati. In serata, partirà il circuito enogastronomico “Il Rosa e il Bianco”, che verrà riproposto anche sabato 30 e domenica 1 e che abbinerà ai Chiaretti Garda Classico i migliori formaggi freschi ed a media stagionatura, in prevalenza bresciani ma non solo, caprini e vaccini, chiudendosi sulle note di un esclusivo gelato al Chiaretto. I formaggi saranno proposti dagli stessi produttori, e si potranno anche acquistare: si potrà accedere al circuito mediante acquisto di un ticket di 15 euro che darà diritto a ricevere in omaggio il bicchiere del Chiaretto con sacca. Altre aziende agricole proporranno in degustazione e vendita in tutto il paese i propri prodotti, e i ristoranti di Moniga saranno coinvolti nella proposta di menù a prezzo fisso appositamente studiata per la Fiera e per l’abbinamento con i Chiaretti. Sabato, giornata clou con la premiazione del Trofeo Pompeo Molmenti, cui seguirà la degustazione guidata “Incontro con il Produttore”, condotta dall’enogastronomo Ennio Avigo. Domenica, giornata finale con aperitivo in rosa a mezzogiorno, e appuntamento teatrale la sera nel cortile di villa Brunati. .  
   
   
KITZBÜHEL CON GUSTO: CON IL MOTTO KITZBÜHEL CON GUSTO LA FAMOSA CITTADINA TIROLESE È ORGOGLIOSA DI PRESENTARE AGLI OSPITI LE TRADIZIONALI DELIZIE FATTE IN CASA  
 
Qualunque cosa si faccia a Kitzbühel durante la giornata, dal passeggiare nel centro storico al camminare in montagna, dopo una partita di tennis o dopo un pomeriggio di golf, alla fine il risultato è sempre quello di avere una gran fame! La nuova iniziativa Kitzbühel con gusto (Kitz mit Genuss) non si limita a raccomandare i 13 esercizi (dalla baita di montagna all’albergo a 4 stelle) che hanno aderito: la cucina che vi si trova è Picnic sulle montagne di Kitzbühel, al cospetto del Wilder Kaiser. Certamente deliziosa (dalla più semplice alla più raffinata), ma è soprattutto genuina! Genuina perché in questi 13 esercizi le materie prime per cucinare provengono dalla propria stalla, dagli orti o dai vicini alpeggi. Se sfogliamo l’elenco delle offerte, troviamo pensioni con marmellate fatte in casa, baite che servono carne e formaggio di animali il cui pascolo è proprio lì a fianco, ristoranti con propria selvaggina o vivaio di pesci, osterie che arricchiscono i piatti con bacche e funghi raccolti poco prima. Di certo non siamo gli unici a voler prendere i nostri ospiti per la gola» dice Isabella Wambacher, che ha ideato questa iniziativa, «ma i nostri locali, sia i più semplici che i più raffinati, sono tra i più famosi delle Alpi». Kitzbühel, Vorderstadt. Così ad esempio la cuoca Lisi dell’Hahnenkammstüberl, sempre sorridente, ci presenta il più morbido dei Kaiserschmarrn con i mirtilli, mentre alla nuova Bärenbadalm il gulasch è di ottimo manzo Angus. E stando sempre in montagna, al Bauernstandl possiamo fare il pieno di pane del contadino, Speck e Kaminwurz’n (una specie di salamino molto secco). E se ci si vuole concedere una cena di gran classe, allora ecco il Bichlhof, di alta cucina ma tradizionale e con prodotti naturali del proprio alpeggio: oppure il Tennerhof, premiato dalla guida gastronomica Gault Millau, dove l’ospite alla fine del suo soggiorno riceve in omaggio un vaso di marmellata fatta in casa. E naturalmente con Kitzbühel con gusto avrete la migliore delle scuse per rimandare a dopo le vacanze qualunque tipo di dieta. L’elenco dei 13 esercizi Kitz mit Genuss, completo delle specialità, si trova in www. Kitzbuehel. Com oppure presso Kitzbühel Tourismus, tel. +43 (0) 53 56/7 77. .  
   
   
VINI E PRODOTTI TIPICI: A LECCE SFILA IL VINTAGE DEL GUSTO  
 
Originalità, tipicità, tradizione e innovazione. Tutto in una nuova “mostra spettacolo” che nelle serate dal 5 all’8 luglio animerà la capitale del Salento Le mode passano, la qualità, quella vera e originale, invece non tramonta mai e sempre torna alla ribalta. Al concetto di origine, all’originalità e alla creatività dei maestri del gusto, con un incontro tra tradizione e innovazione l’estate 2007 ci riserva Vintage, una nuova mostra sul turismo enogastronomico, sui vini e i prodotti tipici che animerà il centro storico di Lecce, dal 5 all’8 luglio. Due location d’eccezione, l’ex Convento dei Teatini e il Castello Carlo V, sono i punti di riferimento di Vintage, l’appuntamento dell’estate 2007, che debutta nel cuore del Salento con un programma serale, dalle 18 alle 24, fitto di degustazioni guidate, presentazioni di prodotti, convegni, eventi e spettacoli musicali uniti da un filo conduttore che riporta sempre all’originalità: dei territori, delle espressioni, dei sapori. Nella centralissima piazza Sant’oronzo sarà allestito un punto informazioni per i visitatori. Il Castello Carlo V ospiterà il workshop per gli operatori turistici e i convegni, mentre sulla terrazza del Castello sarà presente un winebar con oltre mille etichette di vini di qualità, bianchi, rosati, rossi e passiti. Italiani e stranieri. E ancora: banchi d’assaggio, degustazioni di sigaro Toscano a cura del Club Amici del Toscano, assaggi guidati con abbinamenti vino/cibo in collaborazione con Ais Lecce. Al pianterreno la Strada dei Vini Città Castelli Ciliegi ogni sera proporrà piatti della cucina emiliana in abbinamento alle migliori etichette del Salento. L’ex Convento dei Teatini ospiterà invece gli stand di oltre 100 Comuni a vocazione vitivinicola e turistica, presenti con oltre 400 etichette di vini di qualità - moltissimi gli autoctoni - specialità agroalimentari, proposte enoturistiche nuove e originali. Vintage, evento organizzato da Città del Vino, comune di Lecce e Promofiere Service, intende valorizzare i vini, l’agroalimentare di qualità e il turismo enogastronomico, scegliendo come scenario la bella città di Lecce e le terre del Salento. “Abbiamo pensato al Salento per la sua ricchezza culturale, naturalistica ed enogastronomica: tre aspetti fondamentali per un turismo di qualità che non può prescindere dall’originalità dei nostri territori – ha dichiarato Valentino Valentini, presidente di Città del Vino e di Res Tipica, la rete delle città d’identità -. Crediamo che l’azione di sviluppo dell’enoturismo non poteva che cadere su un’area in forte ascesa turistica, con un mare splendido, centri storici di grande pregio, un tessuto produttivo giovane e dinamico, una cultura originale che è la sintesi di influenze diverse”. Riparte dunque da Lecce il rilancio del turismo del vino, un fenomeno che può contare ogni anno su oltre 4 milioni di enoturisti in visita per vigneti e cantine che muovono un giro d’affari di oltre 2,5 miliardi di €. Vintage è un’iniziativa che ha il patrocinio di: Regione Puglia, Provincia di Lecce, Camera di commercio di Lecce, Res Tipica, Associazione nazionale Città dell’Olio, Club dei Borghi più Belli d’Italia e Anfosc, Associazione nazionale Formaggi sotto il Cielo. .  
   
   
MY S.PELLEGRINO LANCIA "MY MINI", IL NUOVO CONCORSO CHE “TIENE IN FRESCO” LA PASSIONE PER L’ACQUA FRIZZANTE PIÙ PERSONALE E TRENDY. IN PALIO, 40 FRIGORIFERI PORTATILI URBAN CHILL BOX BY MINI E UNA FANTASTICA MINI ONE CABRIO.  
 
My S. Pellegrino, il formato più personale, giovane e trendy dell’acqua S. Pellegrino, lancia il nuovo concorso estivo My Mini. Fino al 10 agosto 2007, acquistando una confezione da 6 bottiglie di My S. Pellegrino, è possibile partecipare al concorso che mette in palio 40 frigoriferi portatili Urban Chill Box personalizzati Mini e una Mini One Cabrio come super premio finale. All’interno di ogni confezione di My S. Pellegrino è infatti inserita una cartolina contenente il codice gioco per partecipare al concorso My Mini: per sapere subito se si è tra i fortunati ad aggiudicarsi uno dei 40 frigoriferi portatili Urban Chill Box by Mini è sufficiente inviare un Sms con il codice riportato sulla cartolina al numero 334 1703624. Un Sms di risposta avviserà i vincitori fornendo tutte le informazioni per ritirare il premio. Inoltre, tutti coloro che non avranno vinto il frigorifero potranno partecipare all’estrazione finale, inviando in busta chiusa la cartolina con i propri dati all’indirizzo Concorso “My Mini”, Casella Postale 1068 co Fpe, 47100 Forlì, entro il 31 agosto 2007: in palio, una fantastica Mini One Cabrio. Con My Mini, My S. Pellegrino si conferma l’indispensabile compagna di quanti vogliono dissetarsi senza rinunciare al piacere e allo stile personale; un pubblico giovane e dinamico, che ama distinguersi e affermare il proprio modo di vivere attraverso le scelte individuali. L’originalità e il design di My S. Pellegrino si sposano infatti alla perfezione con lo stile e l’eleganza dei frigoriferi portatili Urban Chill Box e con la trendyssima e raffinata Mini One Cabrio. Ulteriori informazioni e il regolamento completo del concorso sono disponibili sul sito www. Sanpellegrino. It. .  
   
   
CERAMICA IN TAVOLA: GUSTO ED ESTETICA DEL BEL MANGIARE  
 
Per il quarto anno consecutivo i ristoratori di Faenza (Ra) e del comprensorio turistico delle "Terre di Faenza" ripropongono l’iniziativa Ceramica in Tavola, che, con crescente successo, accompagna le estati di chi ama tradizione artigianale ceramica e tradizione culinaria. Organizzato da Degusti – Associazione ristoratori del comprensorio faentino, con il supporto di Confesercenti, Ascom, Cna e Confartigianato, con il patrocinio del Comune di Faenza e la collaborazione di Società d’Area Terre di Faenza e Museo Internazionale delle Ceramiche, l’evento promuove il sodalizio tra ceramica artistica e arte gastronomica grazie alla fantasia di 22 chef che, ispirandosi al tema ceramico della Zaffera a rilievo, hanno ideato pietanze di sapore e stile medioevale. Dal 1 giugno al 30 settembre consumando nei ristoranti aderenti all’iniziativa le proposte gastronomiche ideate appositamente per l’occasione, si potrà ricevere in omaggio uno Scudone Manfredo in Terracotta: collezionando quattro scudoni diversi, che attestano il consumo di quattro diverse pietanze medioevali, si potrà ricevere in omaggio il piatto in stile Zaffera a rilievo, prodotto artigianalmente in serie limitata da ceramisti faentini e un biglietto omaggio per l’ingresso gratuito al Museo Internazionale delle Ceramiche. Lo Scudone Manfredo inoltre, consegnato alla biglietteria del Mic, dà diritto ad uno sconto del 50% sul prezzo d’ingresso al museo. Per maggiori informazioni su Ceramica in Tavola e sulle iniziative enogastronomiche dell’Associazione dei ristoratori si può visitare il sito www. Degusti. It . I ristoranti aderenti e i rispettivi piatti: Cantina del Bonsignore (Brisighella): Erbazzone alla romagnola con salsa di cacio e lardello; Chicchirichì (Faenza): Raviolo all’ortica al magro con lamelle di mandorla; Da Mario (Riolo Terme): Arrosto di maialino brado con pasticcio di lardo speziato, fungo porcino e grano saraceno; Felix (Faenza): Pizza Imperatore Carlo Magno; I Pini (Riolo Terme): Il Cavaliere di Ventura: tagliatelle di farro con ragù bianco di quaglia e erbe selvatiche; Il Tartufo (Marzeno, Brisighella): Pizza del giullar perduto; La Baita (Faenza): Quadrucci di farro con cicerchie e pancetta di troia mora romagnola; La Casa dei Servi (Castel Bolognese): Spiedone di quaglie ripiene con cipolle in agrodolce; La Casetta (Brisighella): Lasagna di coniglio e zucchine; La Madia (Granarolo Faentino): Tagliata di prosciutto fresco saporita; La Pavona (Faenza): Spiedo di filetto di maiale al lardo grigliato con composta di pomi e cipolle; La Segreta (Faenza): Ali di razza al salmeriglio; Manuëli (Faenza): Capretto alle erbe aromatiche; Marianaza (Faenza): Torta di funghi; Mozart (Casola Valsenio): Pollo al finocchio; Osteria del Mercato (Faenza): Costa di porco con rame di rosmarino arrostito, cipollette soffritte, piselli in sugo di melangola e torta di ortiche ed erbe; San Biagio Vecchio (Faenza): Ravioli di carne in guazzetto di porcini con scorze di arancia brasate; Sapori di Romagna (Faenza): Potacchio di quaglia in crosta di grano; Syrenè (Faenza): Tonno in salsa gialla; Taverna Cavour (Faenza): Filetto di rombo al lardo di Colonnata; Tiffany (Faenza): Pizza al lardo, bufala, gamberoni e funghi porcini; Zingarò (Faenza): Tagliata di manzo all’alloro e olio di timo. Il progetto è realizzato dal Gal l´Altra Romagna, nell´ambito dell´Iniziativa Comunitaria Leder +. Per informazioni: tel. 0546 671611 .  
   
   
FRULLATORE CON CARAFFA DISEGNATO DA ANDREAS SEEGATZ. VELA DI BUGATTI: A CIASCUNO IL SUO COLORE  
 
Fedele a una filosofia produttiva che associa innovazione tecnologica e vocazione all´alto design, Casa Bugatti propone nuove varianti colore di Vela: il frullatore con caraffa disegnato da Andreas Seegatz. Nuove tonalità fresche e vivaci che ben si adattano a tutti i gusti: Arancione per chi ama le nuances calde e mediterranee, Giallo, come emblema di solarità e ottimismo e Fucsia per personalità forti e decise. Dall´ originale forma conica, che garantisce una migliore movimentazione del cibo durante la frullatura, Vela è dotata di un pratico meccanismo che consente di appoggiare la caraffa nella propria sede in qualsiasi posizione, anziché doverla bloccare alla base avvitandola. Un vero e proprio oggetto chic d´arredamanto, pratico e facile da utilizzare grazie a cui preparare degli ottimi frullati diventa questione di secondi. Vela appartiene alla famiglia di piccoli elettrodomestici di Bugatti che comprende anche la macchina del caffè Diva, il tostapane Volo e, ultima nata, la bilancia-timer elettronica Uma. .  
   
   
RICOLA RILANCIA NUOVI GUSTI E CREA ORTI IN CONDOTTA INSIEME A SLOW FOOD  
 
Dopo melissa e limoncello e i fiori di sambuco Ricola lancia un nuovo gusto, e lo fa attingendo a piene mani dal meglio che offre la natura. Da settembre infatti sarà disponibile Ricola al gusto di olivello spinoso, una pianta già conosciuta nel Cinquecento per le sue proprietà medicamentose e i suoi alti contenuti di vitamina C. «Il lancio di questo nuovo gusto nasce dalla volontà di riposizionare il prodotto e rivitalizzare un brand che per lungo tempo è stato assente dalle dinamiche più vive del mercato - ha raccontato Luca Morari, direttore generale della società distributrice Divita-. In quest’ottica nel 2006 è nata Divita, distributrice in esclusiva per l’Italia delle caramelle Ricola che ha dato un forte impulso alla distribuzione soprattutto nel centro-sud, grazie a una massiccia campagna di comunicazione che proseguirà anche quest’anno». Da settembre infatti sarà in pianificazione su Rai, Mediaset, La7 e Sky il soggetto che erà già in comunicazione l’anno scorso, dal titolo ‘I cinesi’. Con il claim “Buoni di natura” ideato dalla stessa azienda, lo spot sarà affiancato da un annuncio su stampa trade e un radiocomunicato. L’azienda ha in progetto dei nuovi soggetti per il 2008, ma l’operazione è ancora in fase di ideazione. L’investimento per la comunicazione sarà simile a quello del 2006, quindi intorno ai 3 milioni di euro, ripartiti per la maggior parte su campagna tv, ma anche in attività sampling in tutta Italia. Il media planning fino alla fine del 2007 sarà curato da Zenithoptimedia. Ricola è impegnata anche come partner di Slow Food nel progetto ‘Orto in condotta’ volto a creare Comunità di apprendimento, ossia orti coltivati nelle scuole realizzati in collaborazione con insegnanti, ‘nonni ortolani’, genitori e amministrazioni locali. Obiettivo è quello di educare gli studenti al consumo critico e all’acquisto consapevole di prodotti che non siano solo buoni, ma anche frutto di un sistema agricolo, lavorativo e distributivo consapevole. Attualmente sono stati realizzati 102 orti in Italia e 53 all’estero, con molteplici occasioni di scambio tra le scuole di tutto il mondo. .  
   
   
ANTICA GELATERIA DEL CORSO ABBINA I SUOI GELATI AL NETTARE DI BACCO  
 
Giuseppe Vaccarini, miglior Sommelier del mondo del 1978, propone inediti percorsi multisensoriali per scoprire le “affinità elettive” tra gelato e vino La proposta di abbinare vini ai gelati va inserita nella continua ricerca enogastronomica in tema di possibili abbinamenti che Giuseppe Vaccarini, miglior sommelier del mondo 1978 ha studiato per Antica Gelateria del Corso. “E´ una novità nel senso che fino ad oggi l´abbinamento con il gelato è poco usuale e pertanto non esiste in tal senso una tradizione”, afferma Vaccarini; e continua proponendo “il gusto della sfida per sperimentare le infinite potenzialità del gusto, spesso del tutto sconosciute, ma che vale la pena saggiare ed esplorare”. Ed ecco quindi che le affinità elettive si scoprono anche tra gelato e vino, in un percorso degustativo multisensoriale che scopre e svela le concordanze, come “accade in un matrimonio ben riuscito” aggiunge sempre il sommelier, ”è quindi la concordanza la sensazione da ricercare e tra vino e gelato si rivela in quell’elemento che entrambi hanno in comune: la dolcezza. Per questo tendenzialmente andranno preferiti vini dal tenore zuccherino non indifferente”. “Vogliamo trovare nuove occasioni per gustare un gelato di alta qualità per concedersi un´esperienza autogratificante che permetta di combinare sapori nuovi”, afferma Roberto Pregnolato, responsabile Marketing. “Del resto il gelato di Antica Gelateria del Corso va degustato come un buon vino o del cioccolato, il momento dell´assaggio diventa un vero rituale, un´esperienza che coinvolge tutti i sensi, che trasforma il momento di consumo in un´esperienza davvero straordinaria”. Questi curiosi, inediti e raffinati accostamenti coinvolgono varie tipologie di gelato di Antica Gelateria Del Corso, dai Mignon ai Tartufi alle Tentazioni. .  
   
   
"6° SIMPOSIO INTERNAZIONALE DEL GEWÜRZTRAMINER" GEWÜRZTRAMINER/TRAMINER AROMATICO – VINCENTE A LIVELLO MONDIALE 5 – 7 LUGLIO 2007 TERMENO (ALTO ADIGE)  
 
Anche quest´anno saranno presentati i più grandi Gewürztraminer, provenienti dai 4 continenti. Nella splendida cornice del Castello Rechtenthal e della Casa Civica di Termeno gli ospiti potranno partecipare a degustazioni guidate di Gewürztraminer e a lezioni di cucina, per ricevere nuove impressioni da questo vino che risulta sempre più vincente a livello mondiale. Jean-michel Deiss, sostenitore del concetto del “Terroir”, presenterà i concetti innovatavi del vigneto biodinamico della Domain Marcel Deiss. Le vigne dell’azienda che ha più di 200 anni, sono lavorate con le tecniche tradizionali della viticoltura alsaziana; la crescita delle viti non viene disturbata né dall’estirpazione di erbacce, né dalla concimazione chimica. L’associazione “Gewürztraminer” di Termeno è molto lieta di avere David Schildknecht come referente. Il collaboratore di Robert Parker, uno dei più influenti critici sul vino a livello mondiale, presenterà e commenterà una degustazione con vini di altissimo livello: la sua selezione personale di Gewürztraminer internazionali, inclusi quelli degli Stati Uniti. Un highlight sarà il menù gourmand creato dallo chef con tre stelle Heinz Beck del ristorante "La Pergola", Hilton Roma. I piatti prelibati, creati appositamente per il nobile protagonista, saranno accompagnati dalle etichette più prestigiose, commentati da Marco Reitano, sommelier della Pergola. Non meno interessante sarà la presentazione di Joseph Peter, chef del ristorante "Mangostin", a Monaco di Baviera, che porterà i suoi ospiti in un viaggio di esplorazione culinario nel continente asiatico presentando “isole culinarie”. Con molta creatività e delicatezza sensoriale il Dr. Steffen Maus sceglierà dei Gewürztraminer, esaltandone la molteplicità degli aromi in modo molto raffinato con l’abbinamento a cibi dell’estremo oriente. L’abbinamento tra il vino bianco aromatico e i dolci, come dimostra l’enologo Prof. Ulrich Fischer, riesce particolarmente bene combinando diversi tipi di cioccolata a prelibati Traminer. Questo sposalizio sarà anche celebrato dall’esperto cioccolatiere della rinomata Scuola del Cioccolato Perugina, che presenterà la produzione artigianale di cioccolatini con il Gewürztraminer e la grappa del Gewürztraminer. Nel mondo dei molteplici profumi e dei sapori delle grappe provenienti dall’uvaggio omonimo ci introdurrà, invece, il Prof. Luigi Odello, presidente del “Centro Studi Assaggiatori” nel mondo. Il Dr. Umberto Mallossini, dell´Istituto Agrario di San Michele, proporrá una caratterizzazione enologica dei nuovi cloni del Gewürztraminer. Il Dr. Martin Thalheimer, agronomo del "Centro di Sperimentazione Agraria e Forestale" di Laimburg, conferma che il tema "Terroir" offre sempre uno spunto di discussione: “L’origine della vigna, l’origine del vitigno e l’origine del produttore formano un triangolo, che, se c’è, rappresenta un completamento ottimale che garantisce una qualità superiore", che ci farà vedere durante una passeggiata geoecologica nei vigneti di Termeno. Www. Tramin. It, info@tramin. It, Tel. : 0039 – 0471 860 131 .  
   
   
CONCORSO ENOLOGICO SPUMANTI D’ITALIA 2007 ENTRO IL 6 LUGLIO 2007 LA CONSEGNA DEI CAMPIONI A VILLA DEI CEDRI  
 
Il regolamento della 6a edizione del Concorso Enologico Nazionale degli Spumanti, organizzato nell’ambito del Forum Spumanti d’Italia 2007, è stato approvato dal Comitato Nazionale Vini Do e Igt ed è abilitato dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali al rilascio di distinzioni speciali, unico concorso annuale riservato ai vini spumanti nazionali. Il coordinamento è affidato alla Associazione Enologi Enotecnici Italiani con la responsabilità della esecuzione e gestione operativa delle selezioni dei campioni e del controllo delle commissioni organolettiche. Il Concorso si svolge nell´Altamarca Trevigiana, fra le sedi di Villa dei Cedri a Valdobbiadene, la scuola enologica G. B. Cerletti e la associazione Dama Castellana di Conegliano, sia come sede delle commissioni di degustazione che come sede delle premiazioni. Il Concorso, riservato solo ai vini spumanti prodotti in Italia, si propone di evidenziare la migliore produzione spumantistica, farla conoscere ai consumatori ed agli operatori, presentare al pubblico le tipologie degli spumanti più caratteristici delle diverse regioni, nonché premiare i vini più eccelsi per sostenere, evidenziare e stimolare lo sforzo delle aziende vinicole al continuo miglioramento qualitativo dei loro prodotti. L’edizione 2007 si caratterizza soprattutto per aver cercato di valorizzare ed esaltare ancora più delle edizioni precedenti le peculiarità e le caratteristiche individuali dei vari territori produttivi nazionali, le eccezionalità delle denominazioni di origine. Il Concorso punta sempre più – con il consenso di tutti e con il supporto tecnico normativo del Comitato Nazionale Vini – a evidenziare le differenze sostanziali fra i vini ottenuti con il metodo classico e quelli ottenuti con il metodo charmat, nella logica di riconoscere e valutare le diverse tipologie di prodotto secondo tutte le caratteristiche sensoriali, organolettiche e analitiche tipiche dei due metodi. Il metodo classico che esalta la corposità e la complessità di sapori, la consistenza glicerica e i profumi secondari e terziari e il metodo charmat che sprigiona la intensità e la gradevolezza di gusti fragranti e fruttati, di freschezza persistente e di aromi varietali primari e inconfondibili. Il regolamento del 6° Concorso Nazionale, infatti, prevede la prioritaria suddivisione dei campioni in due categorie: i vini spumanti ottenuti con fermentazione in bottiglia (metodo classico) e i vini spumanti ottenuti con fermentazione in grandi recipienti (metodo charmat). Ognuna di dette categorie è stata suddivisa a sua volta in due gruppi: 1) vini spumanti prodotti secondo i disciplinari Docg e Doc, 2) altri vini spumanti. I vini spumanti sono stati poi suddivisi in diverse tipologie a seconda del contenuto zuccherino, del colore (anche rossi e rosati) e se millesimati o riserva. I campioni devono essere inviati c/o Associazione Altamarca – Forum Spumanti d’Italia, Villa dei Cedri, 31049 Valdobbiadene dal 27 giugno al 6 luglio 2007 in numero di 6 bottiglie con copia del versamento della quota di € 100 + iva per ogni campione. Ogni commissioni è composta da 4 enologi, da 2 giornalisti e da un sommelier. Nel 2006 sono stati iscritti 277 campioni provenienti da 124 case spumantistiche nazionali in rappresentanza di 16 regioni italiane. Al miglior vino spumante di ogni categoria, gruppo e tipologia ( proprio per la ricchezza nazionale) è conferito il premio unico “Nastro d’Argento”. Inoltre, tutti i vini premiati saranno in degustazione a Cortina d’Ampezzo a Ferragosto per Spumanti&sapori, al Forum Spumanti d’Italia dal 7 al 10 settembre 2007 a Valdobbiadene e al 2° Festival Nazionale Spumanti in programma a Roma alla sede Ais-lazio del Parco dei Principi il 10 novembre 2007,oltre a tutti gli eventi in paesi esteri di rappresentanza del Forum Spumanti d’Italia e delle Istituzioni Nazionali che patrocinano, come Buonitalia spa, Ministeri, Ice e Camere di Commercio. .  
   
   
LA DEGUSTAZIONE AL VINEXPO GUIDATA DA CERNILLI E DA DUBOURDIEU BORDEAUX CONQUISTATA: IL NOBILE RAPPRESENTA LA TOSCANA  
 
Susanna Cenni (Ass. Agricoltura Regione Toscana): «Il vino toscano compete nel mondo con la qualità: il Nobile di Montepulciano è uno dei migliori rappresentati in questo settore; la Toscana è fiera di poter contare su questi punti di forza come il Nobile capace di guardare al futuro con un forte richiamo alla tradizione» «Montepulciano: uno spaccato significativo della storia del vino italiano». A dirlo è Daniele Cernilli, il grande esperto italiano di vini, curatore tra l’altro di una delle guide più importanti dei vini italiani, quella del Gambero Rosso e Slow Food, aprendo la degustazione che si è svolta questa mattina a Bordeaux, nell’ambito del Vinexpo, dal titolo “Vino Nobile di Montepulciano: eccellenza toscana”. Eccellenza dunque è stato il motivo attorno al quale è ruotata la mattinata promossa dal Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano con il forte sostegno di Regione Toscana, Provincia di Siena e Comune di Montepulciano. Obiettivo quello di presentare, insieme a una delle etichette vitivinicole di spicco della Toscana, una selezione dei prodotti Dop e Igp del territorio senese. «L’iniziativa di questa mattina – ha commentato Luca Gattavecchi, Presidente del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano – ha dimostrato come grazie a una sinergia territoriale, in questo caso con le istituzioni, si possa promuovere un vero e proprio sistema che non è solo quello di Montepulciano, ma quello di una intera regione, la Toscana, in grado di dare vita a delle produzioni uniche in un paesaggio unico e apprezzato in tutto il mondo e valore aggiunto per i nostri prodotti». Alla degustazione, guidata, oltre che da Daniele Cernilli, dal Prof. Dénis Dubourdieu, l’enologo di fama internazionale docente presso l’Università di Bordeaux, hanno preso parte un centinaio tra giornalisti provenienti da tutto il mondo e buyers internazionali. Tre le annate di Vino Nobile prese in considerazione a partire dal 2004, passando per il 2001 fino al 1997. «Il Vino Nobile, un prodotto esempio di grande eccellenza ed eleganza – ha commentato durante la degustazione Dubourdieu – riesce a unire la grande caratterizzazione territoriale a un gusto riconoscibile e apprezzabile nel mondo, elemento questo che fa la fortuna di questo vino e dei suoi produttori». Ad accompagnare la degustazione di Vino Nobile di Montepulciano alcuni dei prodotti dell’eccellenza agroalimentare della provincia di Siena tra i quali la Chianina, la Cinta Senese, i pecorini e gli oli del territorio preparati dai due grandi chef stellati di fama nazionale Paolo Teverini e Andrea Alimenti. «L’esperienza di questa mattina promossa in concertazione da Regione, Provincia e Comune – ha detto il Sindaco di Montepulciano, Massimo Della Giovampaola – testimonia che il lavoro che in questi anni Amministrazione e Consorzio hanno portato avanti ha saputo tradursi in risultati importanti a livello internazionale per questo crediamo sempre di più nel sistema Montepulciano». Le etichette di Vino Nobile degustate nella mattinata sono state per il 2004 Le Bérne, Poggio alla Sala, Boscarelli, Salcheto e Poliziano; per il 2001 invece Le Casalte, Dei e Fattoria del Cerro. Libera la degustazione dell’annata 1997. .