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Notiziario Marketpress di Lunedì 22 Settembre 2008
PARLAMENTO EUROPEO: AGEVOLARE LA MOBILITÀ DEI PAZIENTI CON L´ASSISTENZA SANITARIA TRANSFRONTALIERA  
 
 Bruxelles, 22 settembre 2008 - Le dichiarazioni di Consiglio e Commissione apriranno un dibattito in Aula sul pacchetto sociale presentato lo scorso mese di luglio nel quadro dell´agenda sociale rinnovata. Dopo le prime discussioni avute la scorsa sessione, l´Aula si concentrerà essenzialmente sulle misure previste in materia di salute, come la direttiva sul diritto dei pazienti a farsi curare in uno Stato membro diverso da quello di residenza. Il Parlamento adotterà una risoluzione. Il pacchetto sociale prevede 19 iniziative in tema di occupazione e affari sociali, istruzione e giovani, salute, società dell´informazione e affari economici. Le iniziative della Commissione sono incentrate sulle seguenti priorità: 1. Prepararsi al domani: i bambini e i giovani; 2. Investire in risorse umane: gestire il cambiamento; 3. Consentire vite più lunghe e più sane; 4. Combattere la discriminazione; 5. Rafforzare gli strumenti; 6. Orientare le priorità a livello internazionale; 7. Combattere povertà ed esclusione sociale. In materia di assistenza sanitaria, la Commissione propone un testo legislativo relativo ai diritti dei pazienti in materia di cure transfrontaliere. La proposta di direttiva ha lo scopo di chiarire e rendere noti i diritti dei pazienti per quanto riguarda l´accesso a cure dispensate da un altro Stato membro. Allo stesso tempo, mira a garantire cure sanitarie transfrontaliere sicure e di qualità su tutto il territorio europeo. Più in particolare, la direttiva intende garantire ai pazienti di decidere con consapevolezza, essendo a conoscenza dei rimborsi che possono pretendere e avendo fiducia nella sicurezza e nella qualità delle cure che ricevono. Inoltre, il testo intende gettare le basi di una maggiore cooperazione tra i diversi sistemi sanitari. In tale contesto, la Commissione ha anche pubblicato una comunicazione su un "Quadro comunitario concernente l´applicazione dei diritti dei pazienti relativi all´assistenza sanitaria transfrontaliera". I due testi sono consultabili a partire dai link in calce. Per quanto riguarda gli altri campi del pacchetto sociale, la Commissione propone di colmare le lacune del quadro giuridico esistente in materia di discriminazioni per tutelare i cittadini da quelle fondate su religione o convinzioni personali, handicap, età o tendenze sessuali in settori diversi dall´occupazione. Il pacchetto comprende poi una proposta di direttiva sull´istituzione di un comitato d´impresa europeo o di una procedura volta a informare e consultare i lavoratori nelle imprese di dimensione europea. Include poi una proposta di direttiva sull´attuazione dell´accordo concluso dall´associazione europea degli armatori europei e il rispettivo sindacato dei lavoratori. In merito ai giovani, la Commissione ha adottato una comunicazione sul miglioramento delle competenze che propone anche un programma di cooperazione tra gli Stati membri volto a adattare i sistemi scolastici alle necessità degli alunni e dei datori di lavoro. E´ anche proposta una raccomandazione al Consiglio sulla mobilità dei giovani volontari europei. .  
   
   
UNA STRATEGIA EUROPEA CONTRO L´OBESITÀ  
 
Bruxelles, 22 settembre 2008 - Etichette chiare, educazione alimentare e promozione del consumo di ortofrutta e dell´attività fisica. E´ questa la ricetta proposta da una relazione all´esame dell´Aula per contrastare la crescente "epidemia" di sovrappeso e obesità in Europa. Occorre anche riformulare alcuni prodotti per renderli più sani e svilupparne dei nuovi, limitare le pubblicità di alimenti nei programmi per bambini, eliminare le merendine dai distributori automatici nelle scuole e promuovere ricerca e prevenzione. Secondo le stime dell´Organizzazione Mondiale della Sanità, nel 2005 circa 1,6 miliardi di adulti (di età superiore ai 15 anni) erano in sovrappeso, mentre almeno 400 milioni di adulti erano obesi. L´oms prevede che entro il 2015 tali cifre saliranno, rispettivamente, a 2,5 miliardi e a 700 milioni. Inoltre, non meno di 20 milioni di bambini al di sotto di 5 anni erano in sovrappeso nel 2005. Sempre secondo l´Oms oltre il 50% della popolazione adulta europea soffre di sovrappeso o obesità. La relazione di Alessandro Foglietta (Uen, It) osserva anzitutto che il sovrappeso, l´obesità e le patologie legate all’alimentazione «assumono sempre più i caratteri di un´epidemia e sono tra i principali fattori di mortalità e di morbosità in Europa». Chiede pertanto che la questione dell´alimentazione sia presa seriamente in considerazione in tutte le politiche europee, ritenendo che «un approccio organico e multilivello sia il miglior modo per combattere l´obesità fra la popolazione dell´Ue». In tale contesto, sottolinea che l´Unione europea deve assumere un ruolo di guida nella definizione di un approccio comune e nella promozione delle migliori prassi e del coordinamento fra gli Stati membri. I deputati sono infatti persuasi che settori quali l´informazione per i consumatori, l´etichettatura, l´educazione alimentare, la pubblicità sui media e la produzione agricola «possano apportare un importante valore aggiunto europeo». Informare i consumatori e sviluppare prodotti più sani La relazione rileva che la disponibilità di informazioni esaustive sulle etichette è «cruciale» per consentire ai consumatori di scegliere tra un´alimentazione di maggiore o minore qualità. Accoglie pertanto con favore la nuova proposta per la revisione della direttiva 90/496/Cee sull´etichettatura nutrizionale dei prodotti alimentari, insistendo affinché l´etichetta risulti «visibile, chiara e facilmente comprensibile dai consumatori e preveda sulla parte anteriore della confezione un’etichettatura obbligatoria che utilizzi codici colore». Raccomanda poi che l´etichettatura nutrizionale si basi su una quantità di 100g/100ml per consentire ai consumatori di comparare il contenuto di nutrienti nei vari prodotti alimentari. I deputati ritengono che una politica orientata alla qualità dei prodotti alimentari può promuovere la salute e la riduzione dell´obesità. In tale contesto, sottolineano che il settore privato può apportare un contributo attraverso lo sviluppo di nuovi prodotti più sani. I produttori alimentari sono poi invitati a impegnarsi maggiormente nella riformulazione dei prodotti ad alto contenuto energetico e di scarso valore nutrizionale, in modo da ridurre i grassi, gli zuccheri e il sale a favore di fibre, frutta e verdura. Ritenendo infatti che la riformulazione dei prodotti rappresenti «un potente strumento», i deputati accolgono con soddisfazione l´impegno volontario dei produttori ad applicare criteri nutrizionali nella formulazione dei prodotti alimentari. Limitazioni per le pubblicità rivolte ai bambini, anche su Internet e telefonini Per i deputati, l’industria dovrebbe usare particolare cura nella pubblicità di prodotti alimentari specificamente rivolta ai bambini. Anche perché le reclame di prodotti alimentari coprano circa la metà di tutta la pubblicità televisiva trasmessa in fasce orarie di visione frequentate dai bambini. In tale contesto, chiedono limitazioni per fasce orarie e quantitative della pubblicità di alimenti di scarso valore nutrizionale che abbiano i bambini come target specifico. Ogni restrizione di questo tipo, precisano, dovrebbe essere estesa alle nuove forme mediatiche quali i giochi online, i pop-ups e i messaggi su telefoni cellulari. Più in generale, invitano la Commissione a presentare proposte legislative più rigorose qualora il riesame della direttiva "Televisione senza frontiere" previsto per il 2010 decreti il fallimento dell´approccio volontaristico in essa contemplato per la pubblicità rivolta ai bambini di prodotti con scarso valore nutrizionale. Occorre poi indurre i fornitori di servizi mediatici a sviluppare codici di condotta per i messaggi commerciali audiovisivi inappropriati aventi per oggetto prodotti alimentari e bevande e, pertanto, gli operatori sono sollecitati a presentare iniziative concrete volte a attuare e rafforzare le disposizioni della direttiva. Più frutta nelle mense scolastiche, no alle merendine nei distributori automatici La relazione sottolinea che è soprattutto a livello della scuola che occorre attivarsi perché l´attività fisica e l´alimentazione equilibrata divengano parte integrante dello stile di vita del bambino. Chiede quindi lo sviluppo di linee guida sulle politiche nutrizionali per la scuola, e sulla promozione dell´educazione alimentare e invita gli Stati membri a inserire nei programmi scolastici i benefici dell’alimentazione equilibrata e dell´esercizio fisico. Gli Stati membri, gli enti locali e le autorità scolastiche dovrebbero inoltre monitorare e migliorare la qualità e gli standard nutrizionali dei menù delle scuole e degli asili d’infanzia, anche organizzando controlli di qualità presso i ristoratori e formulando orientamenti dietetici destinati alle mense. Occorre inoltre adattare le porzioni alle necessità e includervi frutta e verdura. A tale proposito, la relazione saluta con favore un eventuale progetto "Frutta nelle scuole" sostenuto finanziariamente dall´Unione europea, che consenta di distribuire nelle scuole maggiori quantitativi di frutta e verdura, «a condizione che ne venga controllata la qualità e la sicurezza chimica». I deputati incoraggiano poi l’abbandono della vendita di prodotti grassi, troppo salati o troppo zuccherati e con basso valore nutrizionale nelle scuole, raccomandando invece una maggiore disponibilità di frutta e verdura fresca nei punti vendita. Invitano quindi gli Stati membri, gli enti locali e le autorità scolastiche ad assicurare che i distributori automatici nelle scuole offrano alternative sane. Ritengono inoltre che ogni tipo di sponsorizzazione e di pubblicità per i prodotti ad alto contenuto di zuccheri, sale o grasso condotta nelle scuole, debba essere preventivamente richiesta alle autorità scolastiche e da queste esplicitamente accordata con la supervisione delle associazioni dei genitori degli allievi. Più sport nelle scuole e città che favoriscano l´esercizio fisico La relazione invita le autorità competenti a prevedere nel curriculum scolastici almeno tre ore la settimana di attività fisiche, a pianificare la costruzione di nuove strutture sportive pubbliche e a salvaguardare gli impianti sportivi già esistenti presso le scuole. Sollecita inoltre gli Stati membri a adottare linee guida definite da esperti sui modi per migliorare l´attività fisica fin dal periodo prescolare. Invita inoltre gli Stati membri e gli enti locali e regionali, nel quadro della programmazione urbanistica, a favorire l’esercizio fisico come routine quotidiana e in modo da creare opportunità che motivino la gente ad impegnarsi in attività fisiche durante il tempo libero. Tale risultato, è precisato, può essere conseguito con interventi a livello locale per ridurre la dipendenza dall’autovettura e incoraggiare la gente ad andare a piedi nonché realizzando idonei progetti edilizi misti (commerciali/residenziali), potenziando i mezzi pubblici di trasporto e realizzando parchi e strutture sportive accessibili, piste ciclabili ed attraversamenti pedonali. Un´attenzione specifica alle donne gestanti e in menopausa La relazione invita la Commissione e tutti i soggetti interessati a definire come priorità la lotta contro l´obesità fin dai primi anni di vita. Chiede inoltre campagne d´informazione che sensibilizzino le donne gestanti all´importanza di una dieta sana ed equilibrata e che rendano consapevoli le donne e i loro partner dell’importanza dell´allattamento al seno, rispettando però la libertà di scelta delle madri. Richiama poi l´attenzione degli Stati membri sulla necessità che i servizi sanitari nazionali promuovano servizi di consulenza nutrizionale specifica per le donne gestanti e le donne in menopausa, «dal momento che la gravidanza e la menopausa costituiscono due fasi importanti nella vita della donna in cui è maggiore il rischio di sovrappeso». Prevenzione, ricerca e campagne d´informazione. Bandire gli acidi grassi trans La relazione saluta con favore il Libro bianco sulla nutrizione come importante passo nella strategia generale volta a mettere un freno in Europa al crescente fenomeno e ad affrontare il problema delle malattie croniche legate all’alimentazione (malattie cardiovascolari, compreso l´infarto e l’ictus, il cancro e il diabete). Anche perché, ogni anno, poi, fino al 7% del bilancio sanitario nazionale dei paesi dell´Ue è destinato alla cura di malattie riconducibili all´obesità. Nel ribadire l’invito a tutti gli Stati membri di riconoscere ufficialmente l´obesità come malattia cronica, chiede di non stigmatizzare gli individui esposti a simili problemi sanitari e raccomanda agli Stati membri di assicurare cure adeguate a tali persone. Per i deputati occorre inoltre fare della malnutrizione, insieme all’obesità, una delle principali priorità nel campo della nutrizione e della salute, inserendola laddove possibile nelle iniziative di ricerca finanziate dall´Ue. Invitano poi la Commissione a sviluppare indicatori antropometrici e orientamenti europei sui fattori di rischio cardiometabolico legati all’obesità. E chiedono agli Stati membri di istituire un sistema che garantisca l’accesso a servizi qualitativamente elevati per la prevenzione, lo screening e il controllo del sovrappeso, dell’obesità e delle patologie croniche associate. Si dicono peraltro persuasi della necessità di un pieno riconoscimento delle qualifiche relative a professioni sanitarie quali "dietologo clinico" e "nutrizionista". La relazione invita la Commissione a promuovere le migliori pratiche e a lanciare campagne d´informazione sui rischi connessi all´obesità, richiamando soprattutto l’attenzione sui rischi cardiovascolari. Sollecita la Commissione a fornire informazioni sui rischi delle diete "fatte in casa", specie se comportano l´assunzione di farmaci anti-obesità senza ricetta medica e la invita a prestare maggiore attenzione ai problemi dell´iponutrizione, della malnutrizione e della disidratazione. La relazione chiede poi la messa al bando degli acidi grassi trans in tutta l´Ue, anche perché un loro consumo eccessivo (superiore al 2% dell´apporto energetico totale) è associato a un aumento significativo dei rischi di malattie cardiovascolari, e sollecita gli Stati membri dell´Ue ad attenersi e a scambiarsi buone prassi in materia di controllo del contenuto di determinate sostanze nei prodotti alimentari (ad es. Il sale). Rileva peraltro la necessità di prevedere speciali deroghe per i prodotti Dop (denominazione di origine protetta), Igp (indicazione geografica protetta), Stg (specialità tradizionale garantita), «in modo da preservare le ricette tradizionali». .  
   
   
PICCOLI FORI NELLA PARETE PERMETTONO L´INGRESSO AI KILLER DELLE CELLULE TUMORALI  
 
Bruxelles, 22 settembre 2008 - Uno studio pubblicato nei Proceedings of the National Academy of Sciences ha chiarito il meccanismo grazie al quale i granzimi entrano e distruggono le cellule infette. Le scoperte aprono la porta alla ricerca futura sulle terapie per il cancro basate sui granzimi e su quelle per le infezioni virali croniche. Le cellule T e le cellule Natural Killer (Nk) sono specializzate nel trovare le cellule del corpo infettate dai virus e dal cancro. Queste cellule producono granzimi, speciali enzimi del sistema immunitario che sono in grado di indurre le cellule infette a commettere suicidio. Quando una cellula infetta viene individuata, i granzimi vengono in qualche modo introdotti di nascosto attraverso la parete cellulare. Una volta dentro, essi inducono apoptosi, o autodistruzione della cellula infetta. Gli scienziati hanno per lungo tempo provato a definire il meccanismo grazie al quale i granzimi riescono a entrare nelle cellule infette, e hanno proposto due modelli possibili. In un modello, i granzimi (Gzmb) sono traghettati attraverso la parete cellulare. Per fare questo, essi si devono legare all´eparan-solfato (Hs) della superficie cellulare. Questa teoria del trasporto di membrana è ben supportata; tuttavia, si è notato che il legame Hs nel Gzmb causa degli effetti secondari indesiderati. Un meccanismo alternativo sarebbe essenziale per perseguire delle terapie con Gzmb nelle creature viventi. Nel secondo modello, gli Gzmb vengono introdotti di nascosto attraverso i fori nella parete cellulare creati da una molecola chiamata perforina durante l´attacco della cellula killer. I pori creati dalla perforina sono talmente piccoli e rimangono aperti per così poco tempo che la maggioranza degli scienziati hanno preferito il modello del trasporto di membrana. I granzimi possono danneggiare le cellule sane quando entrano mediante il trasporto di membrana. Tuttavia, essi non potrebbero accumularsi nelle cellule sane se fossero soltanto in grado di entrare attraverso i pori aperti dalla perforina prodotta dalle cellule T o dalle cellule Nk. Scienziati all´Istituto Max Planck di Neurobiologia in Germania hanno trovato delle prove per sostenere il modello dell´ingresso attraverso i pori usando una variante del Gzmb che non si lega al Hs, e non è quindi in grado di ottenere il trasporto di membrana. Nonostante questa restrizione, il dott. Dieter Jenne spiega che ´si è potuto osservare che le cellule che attaccano non erano meno efficaci [. ] Siamo stati anche in grado di mostrare che i pori sono abbastanza grandi da permettere l´ingresso di un numero sufficiente di granzimi prima che i fori vengano risigillati. Lo studio amplia in modo significativo le prospettive delle terapie basate sui granzimi. Il dott. Florian Kurschus ha spiegato, "Il fatto eccitante di questi risultati è che non solo siamo finalmente riusciti a rispondere ad una domanda di vecchia data, ma anche che le nostre variazioni dei granzimi, assieme alla conoscenza che i fori della membrana sono i più importanti mezzi di ingresso nella cellula, possono portare a migliori metodi terapeutici nella lotta contro i virus e contro il cancro. " Per ulteriori informazioni, visitare: Max Planck Society www. Mpg. De/ Proceedings of the National Academy of Sciences http://www. Pnas. Org/ .  
   
   
UNO STUDIO FINANZIATO DALL´UE HA CONFERMATO IL LEGAME TRA L´USO REGOLARE DI PARACETAMOLO E L´ASMA NEGLI ADULTI EUROPEI.  
 
Bruxelles, 22 settembre 2008 - Negli ultimi anni studi condotti nel Regno Unito e negli Usa hanno fornito le prove sul legame esistente tra paracetamolo e asma, e anche la ricerca ha rivelato che l´asma è più comune nei paesi con un consumo maggiore di paracetamolo. Tuttavia, questo ultimo studio, pubblicato sul European Respiratory Journal, è il primo basato su dati raccolti in tutta l´Europa. Gli scienziati hanno confrontato più di 500 pazienti che soffrivano di asma, ricoverati in 12 centri europei, con lo lo stesso numero di persone sane della stessa fascia d´età e provenienti dalla stessa zona. I partecipanti allo studio sono stati sottoposti a dei test per individuare i sintomi di allergie e asma, ed è stato chiesto loro quanto spesso prendevano il paracetamolo e altri antidolorifici, come l´aspirina e l´ibuprofen. I risultati rivelano che gli adulti che prendono il paracetamolo almeno una volta alla settimana, hanno quasi tre volte di più la probabilità di avere l´asma rispetto alle persone che assumono la medicina meno frequentemente. L´uso di antidolorifici non sembra essere collegato alla diagnosi di asma. "Questi dati vanno ad aggiungersi alla crescente e consistente evidenza epidemiologica che implica l´uso frequente di paracetamolo nell´asma in diverse popolazioni," scrivono i ricercatori. Queste scoperte sollevano la questione di come il paracetamolo possa rendere un individuo più soggetto a sviluppare l´asma. Una possibile spiegazione è che il paracetamolo riduce i livelli di una sostanza antiossidante chiamata glutatione nei polmoni. Il glutatione riveste un ruolo importante nella protezione delle vie aree dagli effetti dannosi dell´inquinamento atmosferico e dal fumo. "Considerato che l´asma è una malattia comune e l´uso del paracetamolo è diffuso, diventa importante capire se la relazione è effettivamente causale," ha commentato il dott. Sief Shaheen dell´Imperial College di Londra, nel Regno Unito, capo relatore dello studio. "L´unico modo per rispondere in modo esaudiente a questa domanda sarebbe quello di eseguire un trial clinico. " L´ue ha sostenuto la ricerca attraverso il progetto Ga2len ("Global allergy and asthma European network"), che è finanziato nell´ambito dell´area tematica "Qualità e sicurezza alimentare" del Sesto programma quadro (6°Pq). Ricerche precedenti condotte da Ga2len hanno dimostrato il collegamento tra la dieta mediterranea in gravidanza e bassi livelli di asma nella prole. È stata messa in evidenza l´importanza dell´allattamento al seno e una dieta corretta in età infantile per proteggere i bambini dalle allergie. I ricercatori di Ga2len erano anche presenti alle recenti Olimpiadi di Pechino, per studiare la prevalenza dell´asma tra gli atleti europei. Le scoperte saranno anche presentate al prossimo congresso annuale della European Respiratory Society, che si terrà i primi di ottobre a Berlino, in Germania. Per ulteriori informazioni, visitare: Progetto Ga2len (Global Allergy and Asthma European Network): http://www. Ga2len. Net European Respiratory Journal: http://erj. Ersjournals. Com/ .  
   
   
INFEZIONI E LESIONI POSSONO ACCELERARE IL PROCESSO DI DEMENZA  
 
Bruxelles, 22 settembre 2008 - Secondo una nuova ricerca svolta da scienziati britannici e irlandesi, infezioni e lesioni che causano infiammazioni nel cervello potrebbero accelerare il declino dei soggetti affetti da demenza. Queste scoperte hanno delle implicazioni per il trattamento e la cura di chi soffre di demenza. Gli scienziati sanno già da tempo che le infezioni (particolarmente del tratto urinario), le lesioni e le operazioni chirurgiche possono innescare degli episodi di delirio negli anziani e nei soggetti affetti da demenza. Durante questi episodi, i pazienti diventano estremamente disorientati e confusi. Tuttavia, finora erano state svolte relativamente poche ricerche sugli effetti di infezioni e lesioni nei pazienti affetti da demenza nel lungo periodo. In studi precedenti, la squadra di ricercatori aveva dimostrato che l´infiammazione causata da infezioni poteva aggravare i danni alle cellule nervose negli animali affetti da demenza. In questo ultimo studio, gli scienziati hanno indotto una risposta infiammatoria in topi affetti da una malattia neurodegenerativa. L´infiammazione ha portato a un peggioramento della condizione dei topi, la cui memoria e le cui capacità di apprendimento sono peggiorate in modo significativo. Ma ciò che è più importante: questi effetti sono stati osservati già solo dopo una breve infiammazione. "Il nostro studio mostra chiaramente l´effetto dannoso delle infezioni o delle infiammazioni sistemiche in modelli animali di demenza," ha commentato il dott. Colm Cunningham del Trinity College di Dublino, in Irlanda. Queste scoperte hanno delle implicazioni importanti per coloro che si occupano della cura di chi soffre di demenza. "Dottori e addetti devono dedicare maggiore attenzione alla protezione dalle potenziali cause di infiammazione sistemica di coloro che soffrono di demenza," ha raccomandato il dott. Cunningham. "Questo significa prevenire le infezioni, proteggerli dalle cadute e valutare attentamente il bilancio rischi-benefici delle operazioni chirurgiche non essenziali. " I ricercatori hanno anche scoperto che le infiammazioni portano alla produzione di una proteina chiamata Il-1beta nell´ippocampo, la parte del cervello coinvolta nella memoria e nell´apprendimento. Si sa che questa proteina peggiora il danno nervoso durante gli ictus, e livelli più alti di Il-1beta nel sangue erano già stati messi in relazione a un declino delle capacità cognitive. "Il riconoscimento che degli eventi infiammatori sistemici relativamente banali possono interagire con i processi neurodegenerativi nel cervello e peggiorarli, apre delle potenziali vie al trattamento dei pazienti affetti da demenza," ha detto il dott. Cunningham. "Questa è una ricerca davvero interessante che porta a un significativo passo in avanti nella nostra comprensione della demenza," ha aggiunto Rebecca Wood, funzionario capo del Alzheimer´s Research Trust. "Le infiammazioni sono state chiamate in causa nella demenza già da tempo, per questo le cadute suscitano tanta preoccupazione, ma questo mostra anche che la demenza è aumentata da un altro problema comune dell´invecchiamento, ovvero le infezioni del tratto urinario e le infezioni in genere. " Circa cinque milioni di persone in Europa sono affette da demenza, e questa cifra è destinata ad aumentare ulteriormente con l´invecchiamento della popolazione. Per ulteriori informazioni, visitare: Biological Psychiatry: http://journals. Elsevierhealth. Com/periodicals/bps Wellcome Trust: http://www. Wellcome. Ac. Uk .  
   
   
SANITA´ IN ABRUZZO: PAOLINI ILLUSTRA DELIBERA DI NOMINA DEL COMMISSARIO DIECI PUNTI PER RISANARE I CONTI  
 
Pescara, 22 settembre 2008 - Sono dieci gli interventi prioritari stabiliti dalla delibera del Consiglio dei Ministri, firmata dal Presidente Berlusconi e dai Ministri Tremonti e Sacconi, che ha nominato l´ormai ex direttore amministrativo della Asl di Reggio Calabria, Gino Redigolo, a commissario ad acta per la realizzazione del Piano di rientro dai disavanzi del settore sanitario della Regione Abruzzo. Tra i più significativi la razionalizzazione ed il contenimento della spesa per il personale, alcuni interventi sulla spesa farmaceutica convenzionata e sulla farmaceutica ospedaliera oltre alla definizione dei contratti con gli erogatori privati accreditati e dei tetti di spesa delle relative prestazioni. Inoltre, nessun riferimento viene fatto in relazione ad ipotesi di imposizione fiscale. Il vice presidente vicario della Regione, Enrico Paolini, nel corso di una conferenza stampa, tenutasi in Regione a Pescara, alla quale ha preso parte anche il commissario dell´Agenzia Sanitaria regionale, Giuliano Lalli, ha illustrato i contenuti della delibera dopo averne ricevuto copia nel pomeriggio di ieri dalla segreteria del Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. "Sono grato al Governo ed allo staff del presidente - ha esordito Paolini - anche per la sollecitudine con la quale ci ha messo a disposizione la delibera. Un documento, peraltro, frutto di un patto di fiducia reciproca tra Regione e Governo nazionale che da un lato ci ha visto rinunciare a gestire la fase del commissarimento e dall´altro ha visto accantonare l´ipotesi di nuove tasse. Il commissario Redigolo, - ha proseguito Paolini - che ho già sentito più volte al telefono, dovrebbe insediarsi entro la fine della prossima settimana o al massimo all´inizio di quella successiva. Il commissario, - ha sottolineato lo stesso Paolini - che è stato nominato ad acta proprio perchè si occuperà solo dei punti definiti dalla delibera, resterà in carica per due anni e cioè fino al termine del Piano di rientro previsto nel 2010". Il vice presidente vicario della Regione, annunciando di essere sul punto di inviare una nota di accettazione e di ringraziamento all´indirizzo del presidente Berlusconi, ha anche detto che chiederà al Governo di specificare meglio il punto cui si parla di "revoca o modifica dei provvedimenti regionali in carenza o difformità dal preventivo parere di approvazione da parte dei Ministeri interessati all´attività di affiancamento, in coerenza con le linee del Piano di rientro". "Al fine di evitare ambiguità interpretative - ha sottolineato Paolini - ritengo sia il caso di chiarire che ci si riferisce alla possibilità di revocare solo atti amministrativi regionali e non leggi". Un altro punto chiave è rappresentato dalla partita del rinnovo dei contratti con la sanità privata. "Non appena si insedierà il commissario - ha aggiunto il vice presidente della Regione - si inizierà a lavorare anche su questo fronte". Il commissario Lalli ha, infatti, ricordato che dal 1 gennaio 2008 non sono più coperti da convenzione, scaduta il 31 dicembre 2007, i contratti con la sanità privata e che, per il 2008, si dovrà procedere con accordi transattivi. Inoltre, proprio rispetto al deficit sanitario relativo all´anno in corso, che ufficiosamente si aggirerebbe intorno ai 38 milioni di euro, l´obiettivo è quello di adottare una manovra aggiuntiva che consenta il rientro del disavanzo previsto. .  
   
   
ENZIMI SFUGGITI AL CONTROLLO POTREBBERO PROVOCARE L´ENDOMETRIOSI  
 
Bruxelles, 22 settembre 2008 - Gli scienziati potrebbero trovarsi un passo più vicini alla risoluzione del mistero che sta dietro all´endometriosi, che secondo i medici è un problema di salute comune delle donne. Nel loro ultimo studio gli scienziati dell´università di Liverpool, nel Regno Unito, hanno scoperto cosa potrebbe provocare questa malattia. Le loro scoperte sono state recentemente pubblicate nella rivista Human Reproduction. "L´endometriosi si presenta quando le cellule della parete interna dell´utero crescono all´esterno dell´utero," ha spiegato il dott. Dharani Hapangama del Department of Reproductive and Developmental Medicine all´università di Liverpool. "Durante il ciclo mestruale di una donna queste cellule (chiamate cellule endometriali) vengono versate e possono finire nella cavità addominale," ha detto. "Se queste cellule continuano a vivere e si impiantano nella pelvi e nell´addome, possono causare forti dolori e nei casi gravi anche infertilità. L´enzima telomeraze, che si trova nelle cellule e nella parete interna dell´utero, controlla le estremità terminali dei cromosomi, detti telomeri. Questi telomeri tengono insieme le due estremità dei cromosomi e assicurano che rimangano intatti durante la divisione cellulare. I ricercatori hanno scoperto che il telomeraze è rilasciato dalle cellule nella parete interna dell´utero all´inizio e verso la fine del ciclo mestruale delle donne che soffrono di questa malattia. Anche le cellule cancerose contengono questo enzima, che sembra replicare sequenze di Dna durante la divisione cellulare nei cromosomi, dicono gli esperti. Il capo ricercatore ha continuato dicendo che il team ha scoperto che i telomeri sono eccezionalmente lunghi nelle donne con endometriosi. "Durante le mestruazioni i telomeri normalmente si accorciano ad ogni ciclo di divisione cellulare fino a raggiungere una lunghezza oltre la quale non possono più dividersi," ha commentato il dott. Hapangama. "L´enzima riesce ad estendere la lunghezza del telomero facendo in modo che possa continuare a dividersi e questo può accadere in alcune cellule particolari (come le cellule spermali e ovariche), ma normalmente non nelle cellule che costituiscono gli organi del corpo. "Le donne che soffrono di endometriosi esprimono questo enzima sia nello stadio iniziale che in quello terminale del ciclo mestruale, vale a dire che le cellule continueranno a dividersi e perderanno di vista il loro "obiettivo" di sostenere lo stabilirsi di una gravidanza," ha detto. Perciò, la parete uterina "potrebbe essere più refrattaria verso l´istaurarsi di una gravidanza precoce", ha spiegato il dott. Hapangama. "Le cellule che sono versate in questo stadio del ciclo mestruale possono essere più "aggressive" e più capaci di sopravvivere e impiantarsi all´esterno dell´utero, causando dolore nella regione pelvica o addominale. " Generalmente l´endometriosi si presenta nella regione inferiore della pelvi femminile, causando fortissimi dolori e disturbi. In circa il 50% dei casi sono coinvolte le ovaie e la malattia è anche responsabile della metà di tutti i casi di infertilità. Più di 88 milioni di donne nel mondo soffrono di endometriosi. Anche se la malattia colpisce intorno al 15% delle donne in età riproduttiva, fino al 4% dei casi viene diagnosticato nel periodo dopo la menopausa. Per ulteriori informazioni, visitare: University of Liverpool: http://www. Liv. Ac. Uk/ Human Reproduction: http://humrep. Oxfordjournals. Org/ .  
   
   
ELIMINARE IL SELENIO UN PROGETTO FINANZIATO DALL´UE HA SCOPERTO CHE L´ACQUA CONTAMINATA DAL SELENIO PUÒ ESSERE DISINQUINATA IN MODO EFFICACE PER MEZZO DI UNA TECNOLOGIA DI RAFFINAZIONE GIÀ IN USO.  
 
Bruxelles, 22 settembre 2008 - Uno studio pubblicato sul Journal of Environmental Quality da ricercatori svizzeri e olandesi ha mostrato che la tecnologia normalmente usata nel trattamento delle acque di scarico industriali può essere adattata per rimuovere il selenio elementare dall´acqua contaminata. Questa tecnologia potrebbe essere copiata per agevolare il trattamento dell´acqua domestica contaminata. Il selenio è un oligoelemento essenziale, una quantità insufficiente nella dieta può portare a problemi di salute. Tuttavia, esso è tossico se assunto in dosi eccessive, che possono causare problemi gastrointestinali, desquamazione delle unghie, affaticamento, danni neurologici e, in casi estremi, cirrosi epatica e morte. Il selenio è presente nel concime organico e nei fertilizzanti fosfati, molto spesso in una forma solubile chiamata seleniato. Le forme solubili del selenio rappresentano un problema poiché si possono accumulare nei tessuti del corpo dei piccoli organismi. Queste forme percolano nei fiumi attraverso il deflusso agricolo e risalgono poi nella catena alimentare. Quando le concentrazioni aumentano si verifica l´avvelenamento da selenio, che causa infertilità e difetti alla nascita in uccelli e animali. La contaminazione da selenio può anche essere il risultato di attività umane come la combustione di carbone e le attività minerarie con acido solfidrico. Livelli molto elevati di selenio sono stati trovati in acque freatiche in Irlanda, Francia e zone dell´Europa orientale. Il presente studio ha valutato l´efficacia dell´utilizzo di un reattore a biomassa trattenuta e flusso verso l´alto (Uasb) per rimuovere il selenio dall´acqua contaminata. Il reattore Uasb è un "digestore", o una macchina riempita di microorganismi che decompongono i reflui industriali o agricoli. Nel reattore uno strato di fango granulare è mantenuto sospeso in una vasca. L´acqua di scarico fluisce verso l´alto attraverso questo strato per essere degradata da microorganismi anaerobici. Il reattore produce metano, che può essere catturato e usato come fonte energetica, di solito per generare l´energia elettrica necessaria a riscaldare le vasche di digestione. Essi sono efficaci e relativamente poco costosi, ma non sono attualmente adottati per la pulizia dell´acqua potabile o il trattamento dei reflui domestici. I microorganismi che respirano selenio non vengono attualmente utilizzati nella maggior parte dei reattori Uasb poiché il ciclo del selenio non è ampiamente compreso. Senza usare questi microorganismi, il selenio elementare potrebbe essere rimosso dall´acqua, ma allo stesso tempo si potrebbe anche creare una forma di selenio altamente tossica. Questo selenio alchilato è solubile e potrebbe essere facilmente disperso nell´ambiente. La sfida è quella di creare del selenio elementare solido a partire dalle forme solubili presenti nei liquami e nell´acqua, per poterlo rimuovere completamente. Se il selenio solubile non viene trasformato del tutto, esso rimane nell´acqua e viene disperso nuovamente nell´ambiente. Nel presente studio, il reattore si è rivelato efficace nel creare del selenio solido a partire da quello solubile, ma soltanto quando sono stati utilizzati microorganismi che respirano il selenio, la temperatura e i livelli del pH sono stati tenuti costanti e la velocità dell´acqua che risaliva attraverso lo strato fangoso è stata attentamente controllata. Quando la temperatura o il pH all´interno del reattore Uasb fluttuano durante la digestione, o quando il flusso dell´acqua che attraversa il reattore è troppo forte, il selenio elementare ottenuto dai microorganismi che respirano il selenio si presenta in particelle talmente piccole da non poter essere trattenute dal sistema. Questo disperde nuovamente il selenio nell´ambiente e rappresenta anche un´opportunità persa. Il selenio è prezioso nella sua forma elementare. Viene comunemente usato nella lavorazione del vetro, nella produzione di sostanze chimiche e pigmenti ed è un materiale essenziale nei tamburi delle stampanti e delle fotocopiatrici laser. Il selenio è anche usato per formare un materiale vitreo nero che viene solitamente venduto a livello industriale in forma di grani. La ricattura del selenio elementare dalle acque contaminate sarebbe economicamente vantaggiosa; tuttavia, la dimensione delle particelle prodotte in questo processo deve essere sufficientemente grande da permettere la rimozione delle sostanze solide dal reattore. Se gli Uasb vengono usati per pulire le acque contaminate dal selenio, essi saranno efficaci solo se verranno impiegati i batteri adatti. Se dal processo si intende recuperare del selenio elementare in una forma utilizzabile, l´ambiente all´interno del reattore deve essere attentamente controllato. I ricercatori hanno scoperto che le nanoparticelle di selenio prodotte in condizioni meno controllate nel reattore potrebbero essere raccolte usando un procedimento separato; tuttavia, questo comporterebbe maggiori spese rispetto al semplice controllo rigoroso del funzionamento del Uasb. Lo studio ha ampie implicazioni per il trattamento dell´acqua per l´irrigazione, di quella per le attività minerarie e persino di quella potabile. Il lavoro è stato supportato dalla borsa di studio Marie Curie Excellence Team dell´Ue, "Nuovi processi di ingegneria biogeologica per la rimozione e il recupero di metalli pesanti" Per ulteriori informazioni, visitare: Journal of Environmental Quality http://jeq. Scijournals. Org/ Wageningen University http://www. Wageningenuniversiteit. Nl/uk/ .  
   
   
SANITA´ FVG: RIDETERMINATO TRATTAMENTO ECONOMICO DIRETTORI  
 
Trieste, 22 settembre 2008 - E´ stato ridotto del 10 per cento il trattamento economico annuo dei direttori generali, sanitari ed amministrativi degli enti del Servizio sanitario regionale. La decisione è stata assunta il 18 settembre dalla Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia, su proposta dell´assessore alla Salute e alla Protezione sociale, Vladimir Kosic, e scatta a partire dalla data di conferimento o di rinnovo dei relativi incarichi. Tale rideterminazione è comunque provvisoria, in quanto l´esecutivo regionale ha stabilito di rinviare la decisione definitiva ad una successiva deliberazione, da adottare entro l´anno. In quell´occasione gli stipendi dei manager della sanità potrebbero subire altri ritocchi, anche con ulteriori riduzioni, sulla base delle indicazioni del Governo nazionale, il quale al momento ha previsto riduzioni ai trattamenti economici fino al 20 per cento. .  
   
   
SANITA’: SANDRI LUNEDI’ IN SPAGNA PER ACCORDO VENETO-CATALOGNA  
 
Venezia, 22 settembre 2008 - La Regione del Veneto e quella spagnola della Catalogna stanno per avviare un’articolata cooperazione nel settore della sanità. Lo faranno lunedì prossimo 22 settembre a Barcellona, dove l’Assessore veneto alla sanità Sandro Sandri si recherà per sottoscrivere uno specifico Protocollo d’Intesa con il collega catalano. Il protocollo prevede uno stretto rapporto privilegiato sia sulle tematiche comunitarie riguardanti la salute, sia sulle sviluppo delle rispettive strategie rivolte al miglioramento delle politiche di salute a livello regionale. Nel corso della sua missione in Catalogna, Sandri visiterà tra l’altro l’Istituto Catalano della Nanotecnologie nell’Università Autonoma di Barcellona e il famoso Hospital “de Sant Pau”. .  
   
   
BASILICATA, RETE OSPEDALE DIABETE, PROGETTO ENTRA NELLA FASE ATTUATIVA  
 
Potenza, 22 settembre 2008 - Con la riunione della Commissione Regionale per il Diabete, presieduta dalla D. Ssa Maria Giovanna Trotta, dirigente del Dipartimento Sicurezza e Solidarietà Sociale della Regione Basilicata, e che ha visto partecipi il Dr. Silvestri – Coordinatore Medico/scientifico della Commissione e la maggioranza dei Componenti, si è passati alla Fase Attuativa del Protocollo per la Gestione in Rete Integrata Ospedale – Territorio della Malattia Diabetica. “Tuttavia insistono ancora forti ritardi per un più sollecito impegno, sia per il silenzio inconcepibile dell’Azienda Ospedaliera “S. Carlo” di Potenza che non ha ancora recepito con propria determina la Delibera della Giunta Regionale, che per le iniziative (ove mai ne sono state assunte) e l’eventuale organizzazione da parte dell’Asl 4 del Materano”. Lo afferma, in un comunicato stampa, Antonio Papaleo, coordinatore regionale associazione diabetici di Basilicata e vicepresidente nazionale Fand. “L’obiettivo che si intende perseguire, oltre che essere mirato ad una più diffusa prevenzione della malattia ed a una cura al passo con i tempi che viviamo, è finalizzato a rendere univoca la metodologia dell’assistenza (oggi alquanto disarticolata ed affidata ad una gestione personalistica dei singoli medici ) su tutto il territorio regionale, attraverso la implementazione delle Linee Guida, la definizione di Protocolli di cura e la individuazione di Percorsi Terapeutici condivisi,oltre che con Indicatori definiti su cui misurare i risultati”. Intanto, le stesse Asl (o perlomeno parte di queste,tra le quali l’Asl 2 del Potentino) hanno già avviato una serrata azione per interventi efficaci e tempestivi. Infatti, nei giorni scorsi, si è tornato a riunire il Cta- Comitato Tecnico Aziendale, sotto il Coordinamento del diabetologo Dr. Pino Citro e con la presenza del Commissario dell’Asl Dr:buscicchio, per dare il via libera alla cosiddetta “Fase Pilota”. Una grande scommessa che, dovendo fare perno sulla cultura bene andrebbe a coniugarsi,specie per la fascia giovanile del diabetecon l’istituendo Osservatorio sul Disagio Giovanile, annunciato dal Commissario Buscicchio), strumento estremamente utile ed importante per combattere il fenomeno del “ nascondimento “ presente fra i giovani diabetici e le loro famiglie. Un fenomeno deprecabile e pericoloso – conclude Papaleo - che l’Associazione Lucana dei Diabetici intende affrontare con determinazione e con forza già in un apposito Campo Scuola in programma il 5 ottobre a Oppido Lucano, organizzato d’intesa con i vertici delle Società Scientifiche Regionali Amd (Ass. Medici Diabetologi) e Sid (Soc. Italiana Diabetologi) e che vedrà presenti giovani e relativi familiari”. .  
   
   
INDAGINE TOSCANA SUI PRONTO SOCCORSO: LA PAROLA AI CITTADINI PER DIRE LA PROPRIA OPINIONE BASTA ACCETTARE UNA “INTERVISTA” TELEFONICA  
 
 Firenze, 22 settembre 2008 - I Pronto soccorso degli ospedali toscani tornano sotto la lente. Dopo le visite “a sorpresa” dell´assessore per il diritto alla salute Enrico Rossi, queste fondamentali strutture sanitarie verranno passate al pettine fitto dai ricercatori del Laboratorio Management e sanità della Scuola Superiore Sant´anna di Pisa. Saranno gli stessi pazienti a esprimere le proprie valutazioni sul servizio che hanno sperimentato, fornendo così alle Asl un prezioso materiale per individuare e quindi correggere i punti critici e le disfunzioni segnalate e migliorare complessivamente il funzionamento dei Pronto Soccorso. La modalità scelta dall´assessorato per il diritto alla salute e dal Mes è quella dell´indagine telefonica. I partecipanti verranno contattati proprio nei Pronto Soccorso. A partire da lunedì 22 settembre fino al 12 ottobre, al momento del triage, ai pazient! i maggiorenni che verranno visitati al Ps generale e all´ambul! atorio p er codici a bassa priorità verrà consegnato e fatto compilare un modulo in cui si spiegano caratteristiche e scopi dell´indagine. I documenti consegnati conterranno indicazioni riguardanti la tutela della Privacy, la comunicazione delle modalità dell´indagine di soddisfazione in corso, un modulo in cui l´utente deve segnalare la sua disponibilità o la non disponibilità ad essere contattato in seguito telefonicamente dal Laboratorio per una “intervista”. L´assessorato per il diritto alla salute e il Mes si augurano una adesione massiccia, perchè l´indagine di gradimento rappresenta per i cittadini l´occasione per esprimersi liberamente su un aspetto di grande rilievo del servizio sanitario e per contribuire direttamente al suo miglioramento. .  
   
   
SANITA´ TOSCANA DALL´IGIENE DELLE MANI ALL´USO APPROPRIATO DEI FARMACI OSPEDALI SOTTO LA LENTE: IL CITTADINO VERIFICA LE “BUONE PRATICHE” VISITE NEI REPARTI PER VALUTARE IL GRADO DI SICUREZZA PER I PAZIENTI  
 
Firenze, 22 settembre 2008 - La sicurezza del paziente in ospedale non è solo un problema per esperti di rischio clinico o più in generale per medici o infermieri. L´esperienza dei cittadini è fondamentale per costruire un servizio sanitario che dia maggiori garanzie di qualità e sicurezza a tutti. Per questo il Centro regionale gestione Rischio clinico e sicurezza del paziente invita gli stessi cittadini e le loro associazioni a visitare i reparti ospedalieri (le prime visite sono previste per ottobre) per verificare l´effettiva introduzione di “buone pratiche” e valutare i risultati raggiunti. Inoltre il Centro ha aperto all´indirizzo http://www. Salute. Toscana. It/sst/grc/rischio-clinico. Shtml una serie di pagine web intitolate “Siamo tutti pazienti” che illustrano lo stato dell´arte in ogni Asl, e ha aperto un forum di discussio! ne in cui far confluire proposte e suggerimenti. Se ne &e! grave; p arlato oggi in Consiglio regionale, nella sala Affreschi di via Cavour 2, nel corso di un incontro intitolato “Siamo tutti pazienti” a cui ha partecipato l´assessore per il diritto alla salute Enrico Rossi. L´iniziativa era organizzata dal Centro regionale rischio clinico e dalla World alliance for patient safety con la collaborazione della Società italiana per la sicurezza e la qualità dei trapianti. “Ripetiamo spesso – afferma l´assessore Rossi – che il cittadino, il paziente, deve essere al centro dell´attività di tutto il servizio sanitario. Pensiamo a un cittadino informato e consapevole, non oggetto passivo ma protagonista non solo del proprio percorso di cura ma anche del miglioramento della qualità e della sicurezza dei servizi di cui ha bisogno. Non c´è rischio zero in una attività complessa come quella sanitaria – prosegue l´assessore - e solo una bassa! percentuale di errori in medicina è attribuibile alla scarsa abilità o competenza del professionista. A sbagliare non sono solo i "cattivi" medici e infermieri ma anche quelli bravi. Errare è umano e se non possiamo impedire gli errori possiamo fare in modo che siano intercettati prima che accada un incidente e un danno ai pazienti, migliorando l´organizzazione dei servizi. In tutto questo il ruolo dei pazienti e dei loro familiari è essenziale. L´esperienza della malattia, la conoscenza diretta dei servizi, dei loro pregi e dei loro limiti, fanno sì che il cittadino sia un referente prezioso, da ascoltare con grande attenzione quando segnala disfunzioni e carenze ma anche quando indica nuove soluzioni e priorità. ” Lavarsi spesso le mani con il gel alcolico, utilizzare il braccialetto per una identificazione precisa del paziente ricoverato, promuovere l´uso appropriato degli anti! biotici per prevenire le infezioni ospedaliere, usare la sched! a terape utica unica per la prescrizione e la somministrazione di farmaci e la scheda per garantire ai ricoverati una alimentazione corretta: queste, e tante altre ancora, sono le “buone pratiche” che gli operatori sanitari sono chiamati a utilizzare nel loro lavoro e che stanno rendendo più sicura la permanenza dei pazienti negli ospedali toscani. Tutte le 16 Aziende sanitarie e ospedaliere che costituiscono il servizio sanitario regionale si sono accreditate per la gestione del rischio clinico e hanno prodotto i piani aziendali per la sicurezza del paziente nominando i responsabili aziendali. Oltre 120 reparti sono impegnati nell´introduzione delle “buone pratiche”. Quelle già attestate sono 12 (Aida o Lidia? Perché il paziente non è solo un nome, Le Mani Pulite, Antibiotico giusto al momento giusto, Audit clinico Grc, Gestione degli eventi sentinella, La rassegna di Mortalità e Morbilità, Prevenzione del Tromboembol! ismo Venoso, Prevenzione del rischio nutrizionale, Prevenzione e gestione della distocia di spalla , Prevenzione e gestione della emorragia post partum, Scheda terapeutica unica, Sistema di incident reporting) e altre sono in via di approvazione. .  
   
   
AL VIA LA CAMPAGNA PER LA PREVENZIONE DELLE MALATTIE CARDIOVASCOLARI NELLE DONNE  
 
Milano, 22 settembre 2008 - “Red dress Italia” è il titolo della campagna di informazione dedicata alla prevenzione delle malattie cardiovascolari nella donna promossa da Fondazione Italiana per il Cuore e Fondazione Giovanni Lorenzini con il patrocinio dell’Assessorato alla Salute del Comune. Il tema è quanto mai attuale dal momento che infarto di cuore e ictus cerebrale sono le principali cause di decesso delle donne in Italia e nel mondo. “Le malattie cardiovascolari uccidono ogni anno nel mondo 8. 6 milioni di donne, di queste circa 131. 000 sono italiane: numeri molto più alti di quelli indicati per tutti i tumori messi insieme. Le donne sono più a rischio degli uomini (+ 20%) e non lo sanno”. Così l’assessore alla Salute Giampaolo Landi di Chiavenna che ha aggiunto: “Le malattie cardiovascolari possono in parte essere evitate con una prevenzione mirata, nella quale lo stile di vita ha un ruolo strategico. Per questo ho appoggiato con entusiasmo il progetto Red Dress Italia che si propone di diffondere la conoscenza delle cause e informare ogni donna sul fattore di rischio personale. Il mio Assessorato è fortemente impegnato nel trasmettere una cultura dei corretti stili di vita, primo passo per una prevenzione efficace. E’ infatti dimostrato che una corretta prevenzione può ridurre di molto la comparsa di molte malattie e anche della mortalità o invalidità che ne deriva”. Per far crescere la consapevolezza delle milanesi su un tema importantissimo ma ancora poco conosciuto, fino al 27 settembre, Milano ospiterà una serie di iniziative ed eventi. “Per prevenire le malattie cardiovascolari nelle donne – ha spiegato l’assessore Landi di Chiavenna - è necessario approfondire gli studi sulla menopausa, periodo nel quale i fattori di rischio assumono maggiore rilevanza, preparando la donna ad affrontare questa fase naturale della vita con serenità. L´opera dei media e della comunicazione è indispensabile per sensibilizzare società e mondo scientifico a occuparsi del tema che è tutt’altro che irrilevante. La menopausa rappresenta infatti uno dei problemi più sentiti e trascurati; anche se, a breve, un terzo della popolazione femminile sarà in menopausa e oggi un miliardo di donne nel mondo si trova in questa condizione”. L’iniziativa Red Dress Italia si concretizza nella creazione dell’Istituto per la Salute della Donna: un network italiano di centri di eccellenza per la salute femminile, che vuole integrare le competenze di medici, ricercatori, autorità sanitarie ed esperti della comunicazione. L’obiettivo è proteggere la salute della donna, in particolare nelle età più fragili, e ridurre morbilità e mortalità per le malattie cardiovascolari. “Le malattie cardiovascolari sono ancora considerate un appannaggio dei maschi - spiega Andrea Peracino, vice Presidente della Fondazione Italiana per il Cuore -. Eppure colpiscono di più le donne, le quali rischiano anche di soffrire più a lungo in condizioni di salute peggiori. È tempo ormai di pensare, anche tra medici e ricercatori, ad una medicina di genere, che tenga conto cioè di una serie di condizioni che sfavoriscono la donna, la quale ha bisogno di attenzioni mediche personalizzate”. Nata negli Stati Uniti nel 2002, Red Dress è una campagna internazionale cresciuta d’importanza nel tempo anche grazie alla collaborazione con il mondo della moda e del design. Ora viene esportata in tutto il mondo come modello di sensibilizzazione: in Australia, Sud Africa, Giamaica, Finlandia, Singapore e Svezia. .  
   
   
LOIERO SU ACCERTAMENTI SANITARI DI ASSENZA DI TOSSICODIPENDENZA  
 
Reggio Calabria, 22 settembre 2008 - “Le regioni hanno dato un parere favorevole all’accordo sulle procedure per gli accertamenti sanitari di assenza di tossicodipendenza o di assunzione di sostanze stupefacenti in lavoratori addetti a mansioni che comportano particolari rischi per l’incolumità e la salute di terzi formulando nel corso del confronto alcune osservazioni e cercando di coniugare la sicurezza dei cittadini con al fondamentale esigenza della tutela dei diritti dei lavoratori”, lo ha dichiarato il Presidente della Regione Calabria Agazio Loiero che oggi ha presieduto la Conferenza delle Regioni. “Abbiamo lavorato sul testo – ha spiegato Agazio Loiero - per superare termini e procedure che fossero improntante ad un atteggiamento pregiudiziale di sospetto, percorrendo invece la strada del ragionevole dubbio in linea con quanto stabilito dalle Direttive comunitarie. Inoltre le Regioni – ha concluso Loiero - hanno concordato un percorso di provvedimenti successivi attuativi, fra cui quelli che dovranno individuare le categorie di lavoratori la cui mansione possa effettivamente procurare eventuali rischi a terzi. In questa fase sarà comunque necessario e opportuno il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali”. .  
   
   
OLTRE OTTO MILIONI DI EURO AI COMUNI DELLA CAMPANIA PER LA NON AUTOSUFFICIENZA  
 
Napoli, 22 settembre 2008 - La Giunta regionale della Campania, su proposta dell´assessore alle Politiche Sociali Alfonsina De Felice ha approvato il piano di riparto del fondo per la non autosufficienza. Ai Comuni della Regione saranno assegnati otto milioni e trecentomila euro per gli interventi a sostegno della famiglia e la cura delle persone. Il fondo per la non autosufficienza viene ripartito con un’attenzione specifica agli anziani e al potenziamento dei percorsi integrati di assistenza sociosanitaria e domiciliare. La delibera approvata prevede i seguenti criteri di attribuzione delle risorse: il 50% in base al totale della popolazione residente; il 50% in base al numero di anziani residenti, di 65 anni e oltre; almeno il 60% delle risorse assegnate ad ogni ambito va destinato ai servizi di assistenza domiciliare integrata. Le risorse saranno attribuite sulla base di progetti personalizzati stabiliti dai Comuni. L´utilizzo delle somme a disposizione sarà sottoposto dalla Regione ad analisi e monitoraggio per la verifica dei risultati, dell´efficacia degli interventi e del rapporto costi-benefici. .  
   
   
CURE PALLIATIVE, RAGIONARE FVG "IN RETE"  
 
 Aurisina, 22 settembre 2008 - Per l´assessore regionale alla Salute e Protezione sociale, Vladimir Kosic, intervenuto il 19 settembre ad Aurisina (Trieste) ad un convegno organizzato in occasione del decimo anno di attività dell´Hospice "Pineta del Carso", le cure palliative sono "un tema sentinella, una delle sfide con le quali il sistema sanitario si deve confrontare e che saprà affrontare, attraverso il necessario coordinamento e l´opportuna programmazione". Con il termine "hospice", che etimologicamente deriva dal latino "hospitium", oggi si intende centro residenziale per le cure palliative, ovvero una struttura sanitaria per l´accoglienza e il ricovero dove malati terminali, soprattutto persone affette da tumore, vengono accompagnate nelle ultime fasi della vita. Un percorso in cui i pazienti sono sottoposti a quelle che sono definite, appunto, "cure palliative", finalizzate non tanto alla guarigione fisica, spesso non più possibile, quanto all´assistenza intesa in senso ampio, attraverso un sostegno medico, ma anche psicologico e spirituale, per affrontare la malattia con dignità e nel modo meno traumatico e doloroso possibile. Un percorso che coinvolge con le stesse modalità anche familiari, parenti, amici. L´hospice Pineta del Carso, che opera ad Aurisina nell´ambito dell´omonima casa di cura, istituito nel 1998, è una delle quattro strutture di questo in tipo in Friuli Venezia Giulia, assieme alla Via di Natale, ad Aviano, accanto al Centro di riferimento oncologico (è una delle primissime in Italia), e alle più recenti aperte a San Vito al Tagliamento e a Latisana. Ha a disposizione 20 posti letto, ed effettua oltre 400 ricoveri l´anno. Tuttavia, la formula dell´hospice, in quanto tale, non è sufficiente. Come è stato richiamato nel corso del convegno, è necessario che l´hospice sia messo in rete con gli ospedali e con le cure domiciliari, nella convinzione peraltro che la maggior parte dei pazienti debba essere assistita nella propria abitazione, accanto alla famiglia. Perché è la propria casa il posto ove la persona può affrontare con maggiore dignità il percorso verso la morte. Un aspetto, questo, su cui le dinamiche, anche nella nostra regione, appaiono però molto difformi. "Il 50 per cento dei malati terminali in Carnia muore a casa - ha ricordato in proposito l´assessore Kosic - mentre a Trieste si scende al 15 per cento. E´ un indicatore importante del tipo di intervento da attuare". La Regione dunque deve saper supportare il lavoro condotto con competenza e professionalità negli hospice, da equipe che - come è stato evidenziato - sono multidisciplinari (medici, psicologi, infermieri, assistenti sociali, volontari) e deve anche saper andare oltre le mura di questo tipo di strutture, privilegiando l´assistenza domiciliare, e programmando in un´ottica sinergica che solo una organizzazione a rete può dare. In conclusione del suo intervento, nel corso del quale Kosic ha anche ringraziato la Pineta del Carso per aver promosso dopo dieci anni di attività questo momento di riflessione per riprogettare la propria organizzazione e richiamare l´attenzione delle istituzioni, l´assessore regionale alla Salute e Protezione sociale ha sottolineato il fondamentale contributo del volontariato "no profit" all´attività degli hospice. Un tassello importante - non solo sotto il profilo economico - in quanto i volontari sanno affiancarsi ai professionisti offrendo un apporto di grande umanità, dando il senso di una comunità che non abbandona nessuno al proprio destino. Al convegno sono intervenuti numerosi esperti che hanno fatto il punto sulle cure palliative e sulla terapia del dolore in Italia e in Friuli Venezia Giulia. .  
   
   
LIGURIA SALUTE, LISTE DI ATTESA, NOMINATO COMMISSARIO AD ACTA PER ASL 5 OBIETTIVO È QUELLO DI INSERIRE UNA RISORSA DEDICATA PER SBLOCCARE LA SITUAZIONE DEI TEMPI DI ATTESA PER GLI ESAMI"  
 
 Genova, 22 Settembre 2008 - Un commissario ad acta che affiancherà il direttore generale, per intervenire nel miglioramento delle liste di attesa nella Asl 5 spezzina. E´ stato nominato la mattina di venerdì 19 dalla Giunta regionale ligure per raggiungere al più presto un marcato abbattimento delle liste di attesa che costituisce un obiettivo prioritario della Regione. Il commissario si chiama Federico Bianchi ed è dirigente della struttura semplice specialistica ambulatoriale della Asl 4 Chiavarese, azienda che in questi mesi ha ottenuti buoni risultati nella riduzione dei tempi di attesa. La durata dell´incarico del commissario sarà di tre mesi rinnovabili, a decorrere da venerdì 19 settembre. "Il commissario nominato oggi, venerdì 19 settembre - ha spiegato l´assessore regionale alla Salute, Claudio Montaldo - avrà la piena responsabilità per individuare le azioni per riorganizzare il sistema". "La situazione della Spezia - ha continuato l´assessore Montaldo - è infatti quella che ha manifestato le maggiori criticità strutturali, nonostante l´impegno forte della direzione, forse anche a causa di una carenza manageriale della struttura amministrativa. Ciò è ancora più grave poiché in questo anno e mezzo il direttore generale ha portato a termine un elevato numero di concorsi per primari che da tanto tempo erano scoperti. L´azienda ha quindi oggi clinici di grande e incontestabile valore, non si tratta comunque di un atto di sfiducia per il direttore generale, ma di un aiuto concreto". Rispetto alle liste di attesa il presidente della Regione, Claudio Burlando ha rimarcato "la maggiore difficoltà della Spezia rispetto ad altri territori è anche la presenza di un aumento della domanda che è comunque naturale". "Non possiamo dimenticare - ha ribadito Burlando - che in passato ho ricevuto sollecitazioni dal sistema sanitario ligure per essere messo in condizioni di fare da solo, a questo proposito vorrei ribadire che come Regione siamo disponibili a stanziare nuovamente qualche milione di euro per le risorse umane e tecnologiche e per far lavorare di più le strutture, non però per fare nello straordinario quello che dovrebbe essere fatto nell´ordinario". "Del resto - ha concluso Burlando - anche noi come Regione siamo affiancati dai funzionari del Ministero e pertanto la presenza di un commissario va presa come un supporto". .  
   
   
DALLA REGIONE UN "BONUS BEBÈ" DI 500 EURO  
 
Roma,. 22 settembre 2008 - Cinquecento euro "una tantum" per ogni donna del Lazio che ha partorito o adottato un figlio nel 2008. E´ quanto ha stabilito la giunta regionale in una delibera approvata nella seduta del 19 settembre . Secondo il testo, le donne devono risiedere nel Lazio da almeno un anno dalla nascita o dall´adozione. Il valore Isee, l´indicatore della situazione economica equivalente delle donne che presenteranno domanda deve essere uguale o inferiore a 20. 000 euro. La delibera e´ stata proposta dall´assessore alle politiche sociali della Regione Anna Salome Coppotelli. La Regione erogherà le risorse sulla base delle richieste presentate dai cittadini ai Comuni. .  
   
   
CONFERENZA SULLA POLITICA FINALE DEL PROGETTO COMPARE  
 
Bruxelles, 22 settembre 2008 - Il 22 dicembre si terrà a Bruxelles, in Belgio, la conferenza sulla politica finale del progetto Compare ("Toolbox for Improving the Comparability of Cross-national Survey Data with Applications to Share"), finanziato dall´Ue. Per fornire informazioni sul progetto stesso, la conferenza affronterà i seguenti temi: Disparità socio-economiche nella depressione in età avanzata; Confrontabilità della risposta sanitaria europea tramite il metodo delle ´anchoring vignettes´; Affidabilità dei valori delle vignette sanitarie tramite test ripetuti: prove dal Share (Survey of Health, Ageing and Retirement in Europe - Sondaggio sulla salute, l´invecchiamento e il pensionamento in Europa); Dinamiche del riferimento della disabilità sul lavoro attraverso l´uso delle vignette Share; Entrate e occupazione; "I danesi e gli italiani valutano le soddsifazioni della vita nello stesso modo?" Uso delle vignette per correggere i biase a livello individuale-specifico; "La percezione dell´efficacia politica influenza la qualità della vita?" Prove da 10 paesi europei; - Attività giornaliere e contatti sociali. .  
   
   
SBLOCCATI PER L’EDILIZIA SANITARIA DEL VENETO 350 MILIONI DI EURO  
 
Venezia, 22 settembre 2008 - “Sono soddisfatto. Ho avuto rassicurazioni su uno stanziamento ministeriale di 350 milioni di euro entro dicembre per l’edilizia sanitaria. Il ministero del Welfare ha promesso di erogare per l’edilizia sanitaria del Veneto 250 milioni di euro per l’autunno e 100 milioni di euro entro la fine di dicembre. ” Un successo per la Regione del Veneto che per tanti anni ha cercato invano di “sbloccare” risorse che erano riservate alla nostra sanità, ma che venivano sempre dirottate in altre realtà ospedaliere italiane per sanare situazioni di emergenza. Il Veneto e la Toscana si attestano ancor oggi come le uniche due regioni che hanno saputo spendere nei tempi previsti i trasferimenti dello Stato. “I fondi dell’edilizia sanitaria che spettano alla sanità veneta – ha concluso Sandro Sandri- devono finalmente arrivare alle nostre Ulss e non essere destinati alle Aziende sanitarie italiane che non hanno certo raggiunto i livelli di eccellenza del Veneto. ” .  
   
   
I LUOGHI DI GIOVANNI FATTORI NELL´ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI FIRENZE. PASSATO E PRESENTE (19 SETTEMBRE – 23 NOVEMBRE 2008) OLTRE 130 OPERE IN MOSTRA. COSÌ LA PIÙ ANTICA SCUOLA PUBBLICA D’EUROPA SI APRE PER LA PRIMA VOLTA  
 
Firenze, 22 settembre 2008 – In principio fu l’Accademia di Belle Arti, la scuola voluta nel 1784 dal granduca Pietro Leopoldo, la prima pubblica in Europa, nella capitale del Rinascimento carica del prestigio di geni universali come Leonardo e Michelangelo. Poi venne Giovanni Fattori, il silenzioso livornese che da studente si fece docente e da apprendista artista, il maggiore dei Macchiaioli, l’uomo che prese il Risorgimento a colpi di pennello per farne un’epopea pittorica tutt’oggi viva, vibrante e popolare. Per gli oltre 60 anni tra il 1847 e il 1908, con opportuni intervalli, Accademia e Fattori furono un tutt’uno. E il centenario della morte dell’artista consente ora di celebrare l’uno e l’altra con una mostra allestita negli ambienti stessi in cui Fattori operò e morì, forse la più singolare e inedita del ciclo di esposizioni ed eventi progettato dallo storico dell’arte Carlo Sisi e promosso quest’anno, con il titolo unificante Firenze per Fattori, dall’Ente Cassa di Risparmio con la Soprintendenza Speciale per il Polo Museale fiorentino e il Comune di Firenze (www. Firenzeperfattori. It). La mostra I luoghi di Giovanni Fattori nell’Accademia di Belle Arti di Firenze. Passato e presente (19 settembre – 23 novembre 2008, catalogo Mauro Pagliai) è stata presentata oggi dal presidente dell’Ente Cassa Edoardo Speranza con la soprintendente Cristina Acidini, il presidente dell’Accademia di Belle Arti Paolo Targetti, Carlo Sisi e le curatrici Giuliana Videtta e Anna Gallo Martucci. L’iniziativa apre per la prima volta al pubblico uno degli edifici più rilevanti della storia artistica della città e riporta idealmente all’originaria unità strutturale, ancora esistente all’epoca di Fattori, le tre Accademie (Arti del Disegno, Belle Arti e Galleria), da tempo Istituti diversi, dislocati negli spazi dell´ex convento di S. Matteo, fra piazza S. Marco e via Ricasoli. La bella particolarità della mostra sta dunque nel legare questi luoghi fisici (loggia, chiostro, giardino, sale, aule) ai luoghi concettuali della ricerca artistica di Fattori che, attraverso le opere esposte, sono messi in relazione con gli orientamenti estetici e didattici del corpo accademico fiorentino a lui contestuale. In totale sono oltre 130 (64 di Fattori) dipinti, disegni, acqueforti, sculture, fotografie, divisi in 8 sezioni. Selezione che non si limita a documentare il percorso creativo dell’artista: dai temi storici (Elisabetta d´Inghilterra, Maria Stuarda al campo di Crookstone) a quelli militari (Carica di Cavalleria, Gli eccidi di Mantova, Grandi manovre), fino alla pittura di paesaggio (Tempesta sul mare) e di vita di campagna (Bovi al carro). L’opera di Fattori è infatti accostata a quella di maestri che interpretarono le trasformazioni dell’arte dell’Ottocento fino alla Macchia (il neoclassico Pietro Benvenuti, il romantico Giuseppe Bezzuoli, il purista Enrico Pollastrini); di amici che insieme a lui sperimentarono le nuove soluzioni pittoriche (Boldini, Borrani, Sernesi, Signorini); degli stessi allievi e allieve (in particolare Adele Galeotti ed Enedina Pinti), quando nel 1886 anche le donne furono finalmente ammesse all’educazione artistica superiore. Il risultato è uno scenario epocale in cui la storia dell’arte evolve di pari passo con la storia del paese, delle istituzioni, del costume, traducendo in immagini anni di grandi entusiasmi patriottici e di delusioni profonde una volta raggiunta l’unità d’Italia. Anni di rare soddisfazioni professionali e di ristrettezze economiche. Ossia il destino amaro che toccò a Fattori, morto in solitudine, il 30 agosto 1908, nella stanza al secondo piano in cui il custode dell’Accademia lo ospitava. Secondo un percorso di allestimento curato dall’Architetto Luigi Cupellini, la mostra propone al visitatore anche affacci preziosi sulla Biblioteca, ricca di un antico patrimonio librario; sul Cenacolo, che ancora oggi evoca l’ex Convento; sulla Gipsoteca di Lorenzo Bartolini, custodita nella Galleria, e sulla secentesca Cappellina di Giovanni da S. Giovanni. Infine l’Aula Ghiberti, così denominata dal settecentesco calco in gesso della Porta del Paradiso: qui gli allievi di oggi espongono le loro opere realizzate per l´occasione, un Omaggio a Fattori dai giovani che rappresentano, ancora e sempre, il corpo vivo dell’Accademia. Nel programma Firenze per Fattori la mostra è stata preceduta dalla pubblicazione dello Zibaldone di Telemaco Signorini e dal successo dell’esposizione Fattori e il Naturalismo in Toscana a Villa Bardini. Prossime iniziative: le mostre I ritratti di Fattori (Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti, 28 ottobre 2008 – 11 gennaio 2009) e I Macchiaioli e la fotografia (Museo Alinari, 4 dicembre 2008 – 15 febbraio 2009), oltre alla conferenza internazionale sul restauro dei dipinti dell’800 (13-14 novembre, Palazzo Vecchio e Auditorium Ente Cassa). .  
   
   
MILANO DALL’ECLETTISMO AL FUTURO. LE ARCHITETTURE DI BOITO, BELTRAMI E BROGGI DISEGNATE DA GIOVANNI FRANZI  
 
Milano, 22 settembre 2008 - La mostra “Milano dall’Eclettismo al futuro” intende valorizzare il periodo eclettico dell’architettura a Milano tra il 1860 e il 1920, al fine di evidenziare un cruciale momento storico della vita milanese. I decenni a cavallo tra Ottocento e Novecento hanno visto l’affermarsi del nuovo ruolo di Milano, capitale industriale e finanziaria dell’Italia unita e in parallelo la costruzione del nuovo volto della città grazie agli esponenti di due generazioni fondamentali di professionisti, quella di Camillo Boito (1836-1914) e quella dei suoi allievi, tra i quali i più significativi sotto molteplici aspetti sono Luca Beltrami (1854-1933) e Luigi Broggi (1851-1926). Questi decenni e i fenomeni architettonici che li hanno contraddistinti non sono ancora stati oggetto di studi, mostre, eventi che ne abbiano esaurito l’analisi e l’approfondimento. Inoltre appare ancora non del tutto compreso e fatto proprio dalla Milano di oggi, il ruolo e il significato che l’eclettismo nel suo complesso ha avuto in un momento cruciale quale il passaggio della città all’età contemporanea. In questo senso è apparsa importante e di sicuro interesse l’idea di presentare l’opera dei tre maggiori esponenti di quello straordinario periodo, Boito, Beltrami e Broggi, sia nella loro matrice originale (vale a dire attraverso foto d’epoca delle loro opere) sia nella preziosa reinterpretazione fatta dall’artista milanese Giovanni Franzi, il quale attraverso quaranta disegni propone un’inedita rilettura dell’opera dei tre architetti, che maggiormente hanno contribuito alla formazione della fisionomia di Milano. La riproposizione dell’architettura nel panorama milanese di fine Ottocento e primi Novecento vuol far riscoprire e approfondire un momento nel quale Milano è stata consapevole del proprio valore e della propria capacità di divenire modello propositivo dal punto di vista culturale, economico e politico per tutta la realtà nazionale. L’attualità della mostra risiede dunque in questo duplice significato: riscoprire e approfondire un momento fondamentale nella storia della nostra città, cogliere e riproporre in una veste figurativa moderna valori ancora più validi per la Milano del Xxi secolo, che si appresta a diventare una “delle città più amiche dell’ambiente e dell’alimentazione” a maggior ragione in virtù di Milano Expo 2015. In mostra e nel catalogo Video “Il Costruttore di Storie”, prodotto da The Family, regia di Anna Agnelli. Presso Unicredit Banca è esposto un Modello Architettonico di piazza Cordusio realizzato dal Laboratorio di modellistica del Dipartimento di Progettazione dell’Architettura del Politecnico di Milano. .  
   
   
GREGORY CREWDSON. DREAM HOUSE. UNA MOSTRA SUGGESTIVE ALLA GALLERIA PHOTOLOGY DI MILANO  
 
Milano, 22 settembre 2008 - Gregory Crewdson (Brooklyn, 26 settembre 1962) è nato a Park Slope, un quartiere di Brooklyn. Da ragazzo ha fatto parte di un gruppo punk rock chiamato The Speedies. La loro maggiore canzone Let Me Take Your Photo divenne profetica per quello che Crewdson sarebbe diventato nella sua vita. Alla metà degli anni ottanta Crewdson ha studiato fotografia al Purchase College. Ha quindi frequentato la Yale School of Art, presso la Yale University, nel New Haven, ottenendo un master in Belle Arti. Ha in seguito insegnato presso il Sarah Lawrence, il Cooper Union, il Vassar College e presso la Yale University, dove ha tenuto una cattedra fino al 1993. Gli inizi del percorso artistico di Gregory Crewdson risalgono agli anni 1987-1988 con la cosiddetta serie Early Work e la serie Natural Wonder che riflette il fascino provato dal fotografo americano in rapporto ad eventi di una natura magica e mistica, fino alla serie Twilight (1998-2002) che segna il suo riconoscimento internazionale. In queste immagini "l´intrigante e oscura energia di una natura indomabile giunge in salotto". Nelle ultime serie Dream House (2002), e Beneath the Roses, (2003-2005), Crewdson sembra lavorare decisamente più come un regista che come un fotografo. Le sue immagini, ambientate nell´America suburbana, rivelano come citazioni, riferimenti e motivi ispiratori più immediati i film e i miti di Hollywood e si rifanno al saggio sul perturbante Das Unheimliche di Freud. Le bellissime, complesse messe in scena di Dream House sono preparate accuratamente con l´aiuto di un folto team di aiutanti, in una casa non abitata del Vermont, dove tutto è rimasto come quando il proprietario era in vita. Crewdon ha preteso e ottenuto che gli attori prescelti - Tilda Swinton, Julianne Moore, Philip Seymour Hoffamn, William H. Macy e Gwyneth Paltrow - arrivassero sul set da soli, senza assistenti, in modo da farli concentrare e catturare dalla atmosfera della casa. Il risultato è quello di assistere a un film, una storia alla David Lynch, carica di mistero e inquietudine. Crewdson, che è stato un influente professore dell´Università di Yale, si mostra a sua volta influenzato, nelle sue precise e realistiche descrizioni dell´America rurale, dallo stile documentaristico inventato a suo tempo da fotografi storici come Walker Evans e William Eggleston. Ma con il suo uso di luci teatrali, l´impiego di elementi fantastici e soprannaturali e con la sua fiducia in uno stile largamente narrativo, ha di fatto portato ancora più avanti la tradizione della staged photography, lanciata da artisti come Cindy Sherman e Jeff Wall, che è ormai considerata uno delle modalità espressive più importanti della fotografia contemporanea. La mostra di Milano, che rappresenta l’anteprima europea della serie Dream House - dodici grandi fotografie che formano un’unica opera - presenterà, anche fotografie del backstage e sarà accompagnata da uno straordinario volume edito da Photology con la riproduzione delle immagini esposte e testi dello stesso Crewdson, di Kathy Ryan, photo editor del New York Times che ha collaborato al progetto e di Tilda Swinton. Un immersione nella vita quotidiana della provincia americana che lascia affascinati e turbati ad un tempo. .  
   
   
PINUCCIO SCIOLA “I SEMI DELLA PACE” P.ZZA INFERIORE BASILICA DI SAN FRANCESCO IN ASSISI 10 OTTOBRE – 16 NOVEMBRE 2008  
 
Assisi, 22 settembre 2008 - “Carissimo Pinuccio, Pace e bene nello spirito del Vangelo e di San Francesco” Inizia così il breve scritto di Padre Vincenzo Coli, custode della Patriarcale Basilica del Sacro Convento di San Francesco ad Assisi, che conferma all’artista Pinuccio Sciola il desiderio di realizzare la mostra “I Semi della Pace” sulla splendida piazza Inferiore alla Basilica di San Francesco in Assisi dal 10 ottobre al 16 novembre 2008. La mostra, che si inserisce all’interno delle celebrazioni per l’anniversario del Xxii° Incontro di tutte le Religioni del mondo e avrà uno dei suoi momenti più importanti in occasione del 29° Convegno Nazionale dei Giovani verso Assisi, vuole ricordare il desiderio di Pace e amore di cui ha bisogno l’intera umanità e che i semi di pietra di Sciola simbolicamente portano con loro: la Pace ha bisogno essere “coltivata”, partendo proprio dall’immagine del seme, con cura, giorno dopo giorno, rimovendo ogni ostacolo al suo svilupparsi. Il seme, richiamando alla vita, riafferma l’idea del dono di Dio e, insieme, l’impegno costante dell’uomo. E le sculture di Pinuccio Sciola, che nascono dalla terra dove l’artista lavora ogni giorno con le mani e con la forza dell’anima, richiamano alla parabola del seminatore in cui è chiara l’affermazione della potenza del seme e l’importanza della terra. I circa 200 semi che verranno posti sulla piazza Inferiore alla Basilica di San Francesco sono delle grandi pietre naturali di circa 150 kg ognuna profondamente incise dalle quali, in perfetta geometria, emerge l’anima della materia con tutte le suggestioni primordiali della nascita alla vita, a richiamare lo straordinario rapporto che esisteva fra San Francesco e la natura. Con la mostra “I Semi della Pace” Pinuccio Sciola ritorna ad Assisi dopo due anni quando espose le sue pietre sonore. Oggi l’artista sardo attraverso il messaggio spirituale raccolto nelle sue sculture nvuole ancora una volta proferire al mondo che bisogna avere fiducia nei pensieri di Dio, che sono pensieri di pace. Solo così si potrà comprendere quanto sia importante lo sforzo dell’uomo e, nello stesso tempo, la gioia nel vedere sbocciare la vita. La pace, nel suo significato biblico-religioso, è la condizione indispensabile perché la vita si sviluppi nella sua pienezza. Nella mostra “I Semi della Pace” protagonisti assoluti sono gli oltre centocinquanta semi di pietra di Pinuccio Sciola, classe 1942 da San Sperate, che verranno posizionati sulla piazza Inferiore della Basilica del Sacro Convento di San Francesco, nella speranza che abbiano la forza di richiamare nell’uomo un impegno costante nella ricerca di Pace, proprio come i semi di Pinuccio Sciola, basalti tagliati obliquamente, lacrime perfette che incidono profondamente la pietra. La mostra è dunque anche un’occasione unica per rivedere il rapporto tra lo scultore e la materia, all’interno di un nuovo contesto di fruizione dell’arte, lontano dai circuiti tradizionalmente deputati ad ospitare le esposizioni. Gillo Dorfles ha scritto che “le pietre di Pinuccio Sciola hanno il potere di suscitare l’equivalente di un evento sacro”. Perché Sciola parla con le pietre e ad esse affida i suoi messaggi all’Universo. Le pietre di Sciola non solo comunicano ma celebrano il legame imprescindibile dell’artista con la sua terra e impongono al visitatore di immergersi nelle sue opere e nella sua cultura. Pinuccio Sciola è artista ammirato in tutto il mondo, invitato, unico italiano nel 2004, a partecipare alla mostra parigina “L’elogio della natura” nel Jardin du Luxemburg. Nel 2005, dopo le sculture di Henry Moore, sessanta opere di Sciola vennero dislocate nella vie della città di Lussemburgo. Oggi le sculture di Pinuccio Sciola, i suoi Semi della Pace sono ad Assisi in una sede espositiva che meglio di ogni altra può rispondere alla poetica di Sciola, e far ascoltare al pubblico il silenzio della pace che germoglia dalle sue pietre, dure e dolci come l’uomo che le ha scolpite. .  
   
   
LEGNANO: A PALAZZO LEONE DA PEREGO (MI). DAL 25 OTTOBRE 2008 AL 1 FEBBRAIO 2009 LA PIU’ RICCA MOSTRA DEDICATA AL GRANDE SCULTORE FRANCESE IPOUSTÉGUY (JEAN ROBERT) DOPO LA SUA MORTE  
 
 Milano, 22 settembre 2008 - Dal 25 ottobre 2008 al 1 febbraio 2009, nel Palazzo Leone da Perego a Legnano, si terrà la mostra dedicata a Jean Robert detto Ipoustéguy, che si preannuncia come la più importante retrospettiva dedicata al grande scultore francese dalla sua scomparsa, e la prima mostra pubblica in Italia, forte di 45 sculture, 20 disegni e del ciclo pittorico dedicato alla morte del Papa/padre. L’esposizione dal titolo Eros + Thanatos è organizzata dalla città di Legnano con il patrocinio della Regione Lombardia, della Provincia di Milano, del Consolato Generale di Francia a Milano, ed è curata da Flavio Arensi (direttore di Palazzo Leone da Perego) e Pascal Odille, il più autorevole studioso di Ipoustéguy, in collaborazione con Alberto Buffetti. L’iniziativa fa parte della nuova edizione di Sale (Spazi d’Arte a Legnano), il progetto di riqualificazione degli spazi espositivi cittadini attraverso eventi di qualità. A novembre, si affiancheranno a Iposteguy, le mostre di Carol Rama e di Francesco Albano, entrambe allestite al Castello di San Giorgio. L’appuntamento di Legnano costituisce un’importante occasione per conoscere l’opera di uno dei più grandi scultori del Novecento, che lavorò molto in Italia riscontrando il favore di critici come Luigi Carluccio, Franco Solmi e Mario De Micheli. Benché non sia mai stata fatta prima d’oggi una mostra pubblica, Ipoustéguy fu presentato nel nostro paese con una sala personale alla Xxxii Biennale di Venezia del 1964 e, successivamente, con una serie di monografiche - a cavallo degli anni Settanta - nelle principali gallerie che trattavano l’arte figurativa: Galatea di Torino, Forni di Bologna, Il Gabbiano di Roma. Ipoustéguy, senza dubbio un grande innovatore del linguaggio scultoreo tanto da essere presente nei principali musei del mondo, in Italia influenzò autori del calibro di Perez, Bodini, Vangi, grazie alla sua capacità di unire la grande tradizione francese ai più moderni stimoli culturali: Inoltre, avendo per anni lavorato a Carrara, egli impose il suo linguaggio dirompente a molti autori che in Toscana cercavano nel marmo una strada espressiva convincente. Autore di grandi opere monumentali, fu artefice della più grande istallazione scultorea del Xx secolo (Homme costruit sa ville, Berlino), alta quasi sette metri, lunga 20 e larga 4,5. La mostra, che si concentra sulle due principali tematiche del maestro, l’eros e la morte, raccoglie un ampio numero di sculture, alcune delle quali fra i suoi capolavori più famosi, come Casque fendu, 1956, La Terre, 1962, Homme passant la porte, 1966, Naissance, 1968, Erose en sommeil, 1975, Scène comique de la vie moderne, 1976, fino alle ultime nature morte degli anni Novanta. Le opere analizzano un ampio periodo temporale, dal 1948 fino 1997, nel dialogo costante fra scultura-disegno e pittura; non si deve infatti dimenticare che la carriera dell’artista iniziò proprio all’insegna del disegno. Ai lavori scultorei degli anni Sessanta presentati alla Biennale di Venezia fa eco l’importante serie pittorica dedicata alla morte del padre, mai prima d’ora mai esposta in Italia. “L’omaggio della città di Legnano a Ipoustéguy – sottolinea il Sindaco Lorenzo Vitali - è il primo nel mondo dopo la scomparsa dell’artista avvenuta nel 2006, nonché la prima personale pubblica italiana. Questo intende dimostrare, ancora una volta, la nostra attenzione nel valorizzare quegli artisti che hanno segnato il tempo presente, senza tuttavia per forza ricorrere ai nomi più abusati del panorama internazionale come nel caso della mostra appena conclusa dedicata a Leonardo Cremonini, o in passato con Congdon, Ferroni, Kollwitz, Rustin, Varlin. Da anni, la città di Legnano si sta dimostrando un punto di riferimento per tutti quegli appassionati che vogliono andare oltre la moda del momento, proponendosi come alternativa forte ad altri spazi, magari più conosciuti, ma molto legati alle logiche dell’arte più commerciale”. L’occasione ha permesso di ritrovare e pubblicare alcuni stralci autobiografici del maestro francese, riportati in catalogo (edito da Allemandi/alberto Buffetti Arte), nonché di recuperare i testi di Luigi Carluccio e Franco Solmi, i primi due studiosi italiani ad occuparsi del maestro francese sul finire degli anni Sessanta. Catalogo Allemandi, Alberto Buffetti Arte www. Legnano. Org sale. Legnano. Org .  
   
   
IMPRESSIONISTI E POST-IMPRESSIONISTI. CAPOLAVORI DALL’ISRAEL MUSEUM DI GERUSALEMME IN MOSTRA AL MARTROVERETO FINO AL 6 GENNAIO 2009  
 
Milano, 22 settembre 2008 - Il Mart che si è affermato negli anni recenti come museo delle collezioni, ha inserito nel proprio programma espositivo una serie di mostre annuali dedicate alle grandi raccolte d’arte dei grandi musei del mondo. Dopo aver ospitato la collezione Philips di Washington e la raccolta della Österreichische Galerie Belvedere di Vienna, il 2008 vede arrivare nelle sale del Mart la preziosa raccolta dell’Israel Museum di Gerusalemme che per la prima volta esce dai confini e si sposta all’estero. The Israel Museum di Gerusalemme è conosciuto in tutto il mondo per le sue raccolte d’arte ebraica e archeologica del vicino Oriente e per i famosi rotoli del mar Morto. Di particolare importanza è la sezione delle collezioni dedicate all’arte impressionista e post-impressionista. Arricchita negli ultimi quarant’anni dalla generosità dei collezionisti di tutto il mondo, la raccolta comprende capolavori di Camille Pissarro, Edgar Degas, Pierre-auguste Renoir, Claude Monet e l’americano Childe Hassam, e post-impressionisti come Paul Cézanne, Vincent van Gogh, Paul Gauguin, Henri-edmond Cross, e ancora Edouard Vuillard, insieme a splendidi esempi di scultura di Auguste Rodin, Edgar Degas e Aristide Maillol. I capolavori dei maestri impressionisti e post-impressionisti escono per la prima volta da Israele e sono presentati eccezionalmente in Italia al Mart, per l’inaugurazione della sua vivace stagione autunnale. La mostra si apre con una ricca sezione dedicata ai paesaggi e alle vedute urbane realizzate dal “padre dell’impressionismo”, Camille Pissarro. Figura cruciale per la nascita e la storia della “nouvelle peinture”, il più anziano e figura di riferimento del gruppo, l’“umile e colossale Pissarro”, come lo definì Cézanne, inaugura l’esposizione con splendide vedute della Senna e della campagna parigina, aprendo la strada alle suggestive visioni en plein air della grande stagione impressionista. Protagonisti sono i paesaggi, i fiumi, le scogliere ma anche i luoghi d’affezione della città moderna, come nell’intenso Boulevard Montmartre: Primavera, 1897. È un vero e nuovo, travolgente, sentimento della natura, non più imitata sulla tela ma vissuta in prima persona dagli artisti. Come Alfred Sisley, pittore solitario nato a Parigi da genitori inglesi, che esplora la vivace costa del Loing presso Saint-mammès lasciando una grande prova della sua matura “pittura d’acqua”. Sono gli anni dell’ascesa dell’impressionismo, un nuovo modo di guardare e di dipingere celebrato dalla famosa mostra dell’aprile 1874 presso lo studio del fotografo parigino Nadar. Le ricerche del gruppo si arricchiscono di sguardi nuovi: primo fra tutti Edgard Degas, presente in mostra anche con importanti prove di scultura, sempre attento al disegno con tratto veloce e nervoso. Sono anche gli anni della ricerca di Pierre Auguste Renoir, celebrato con una sezione a lui dedicata. Dopo le prove degli anni settanta, Renoir torna dal viaggio in Italia e arricchisce la lezione di Ingres con il colore e la materia di Raffaello, Tiziano e dei maestri del Seicento bolognese. Splendido esempio di questa fase matura è il Ritratto di Gabrielle del 1906, dove l’artista esprime intensamente il suo vivido amore per la grazia e il corpo femminile. La sezione sull’impressionismo si chiude, pur senza cesure nette, a testimonianza di una continua fluidità dell’arte, con i capolavori di Monet. La sala dedicata al grande pittore francese si apre con la splendida vista delle scogliere di Etretat. Le coste normanne, che Monet riprende in altri quadri molto celebri, trasmettono un forte sentimento della natura comune alla grande stagione impressionista, con la luce e il colore che illuminano le onde increspate dal vento e fondono in una visone sublime tutti gli elementi naturali. Monet apre anche, con le sue celebri “serie”, ad una nuova stagione pittorica. Dal suo rifugio di Giverny, dove resta fino alla morte nel 1926, Monet esplora l’idea della serie, comune anche alle famose cattedrali, con i covoni inondati dal giallo vivace dell’estate. Opera importantissima della ricerca del maestro francese, la serie dei covoni, in mostra nella declinazione di Le Giovani Donne di Giverny, Effetto di sole, conduce il visitatore verso l’ultima e forse più celebre delle serie: le ninfee. La nota ripresa di Monet dei riflessi di luce e colore sull’amato stagno delle ninfee nella sua residenza di Giverny invita ad un’analisi della natura così intensa da superare il punto da cui l’impressionismo stesso era partito. Monet quasi si perde nell’infinita bellezza degli effetti dell’acqua e della natura. Il soggetto dipinto si smaterializza: si apre così l’arte del nuovo secolo! Tra i due grandi capitoli dell’impressionismo e del post- impressionismo si colloca una ricca sezione dedicata alla scultura, con le opere dei grandi maestri tra cui Rodin, presente in mostra con significative prove come Eva del 1881 e con vivaci affreschi di vita moderna come il Balzac nudo a braccia conserte. Accanto a Degas, sono presenti le sperimentazioni di Renoir e una precoce prova di Gauguin, fino alla grande scultura classica di Maillol. Il capitolo sul post-impressionismo parte dalla sala dedicata a Cézanne, tutta di paesaggio e ricca di tre capolavori. La ricerca de maestro di Aix-en-provence conduce dall’impressionismo alla pittura del ‘900. Cézanne parte dallo studio del vero ma arriva a saturare la tela, dove il paesaggio “ricostituito” mentalmente quasi incombe in primo piano. Come nella sua celebre dichiarazione di voler “trattare la natura attraverso il cilindro, la sfera, il cono”, il pittore francese ci restituisce un’immagine non più realistica ma mentale, sovrapponendo punti di vista diversi sulla tela. È l’alba di una stagione nuova e i fermenti non tarderanno a svilupparsi nei movimenti del “pointillisme” da una parte e del simbolismo dall’altra. La sezione sul “pointillisme” presenta le ricerche francesi sulla divisione del colore di cui sono splendidi capolavori I rimorchiatori, Canale presso Samois dello stesso Signac e Il Mediterraneo presso Le Lavandou di Theo van Rysselberghe. Opere queste che illuminano il nuovo secolo con una gioiosa esplosione di colori, trattati ormai in modo autonomo dal dato naturale e “divisi” sulla tela per essere ricomposti sulla retina in suprema sintesi intellettuale. Pur parte di un’avanguardia completamente del nuovo secolo, ai maestri pointillistes sono affiancati in mostra alcuni dipinti di Valtat e di Braque, quest’ultimo nella sua fase espressionista prima dell’incontro con Picasso. Parallela alla ricerca dell’ultimo impressionismo e dei pointillistes, si svolge la vicenda del genio solitario di Vincent van Gogh. Vicina al maestro olandese, un’altra grande figura dell’arte a cavallo tra i due secoli inaugura l’ultima sezione della mostra, dedicata al simbolismo: Paul Gauguin. Gauguin, presente con un’opera importante degli esordi, Case a Vaugirard, ancora vicina a Pissarro e a Cézanne, inaugura una fase nuova della pittura moderna con il suo celebre periodo dei dipinti “esotici”. I villaggi, della Martinica prima e di Tahiti poi, presentano il passaggio verso una pittura piatta, dove il colore acceso e le forme “chiuse” lasciano testimonianza malinconica del “paradiso perduto” cui allude allude e anela. Insieme a Gauguin è anche, nella scuola di Pont-aven, il pittore Emile Bernard, presente in mostra con uno splendido Ritratto di Marie Lemasson del 1892. Pont-aven è il luogo di nascita del simbolismo francese, del gruppo dei Nabis. Sacerdoti di una nuova religione pittorica, i Nabis, prendendo le mosse da Gauguin, intendono esprimere valori “altri”, estranei alla tela e alla percezione diretta della natura, attraverso immagini simboliche espresse con colori accesi stesi a tinte piatte. La mostra si chiude con l’esito della pittura di due straordinari protagonisti: i tagli spaziali, vicini a Degas, di Pierre Bonnard e l’intimismo borghese, unito alla moderna pennellata divisionista, del capolavoro di Edouard Vuillard Misia sulla Chaise Longue del 1900 suggeriscono un nuovo modo di guardare alla pittura, che presto sarà nuovamente stravolto dalla stagione delle grandi avanguardie. Numero verde 800 397 760 tel. +39 0464 438 887 info@mart. Trento. It www. Mart. Trento. It .  
   
   
LODOVICO POGLIAGHI TORNA ALLA SUA MADONNA DEL MONTE. I 100 ANNI DELLA PORTA MAGGIORE DEL DUOMO DI MILANO  
 
 Varese, 22 settembre 2008 - E’ stata inaugurata domenica 21 settembre nella splendida cornice dello storico borgo di Santa Maria del Monte, nelle sale di Villa Pax, oggi sede del B&b “Il Parco e gli affreschi”, la mostra Lodovico Pogliaghi torna alla sua Madonna del Monte. I 100 anni della Porta Maggiore del Duomo di Milano. L’esposizione dà l’avvio ad un progetto a carattere annuale che vedrà, con cadenza bimestrale, il susseguirsi di mostre tematiche, incentrate sulla poliedrica produzione di Lodovico Pogliaghi (Milano 1857 - Varese 1950) e corredate da momenti di incontro, volti ad illustrare le opere esposte e a far conoscere meglio l´artista. Tale proposta di tipo turistico-culturale, ideata da Chiara Palumbo, nasce dalla consolidata collaborazione con Emilio Ghiggini e dall’incontro con Vilma La Viola, proprietaria della neo-nata struttura ricettiva, sorta all’interno di Villa Pax, bellissimo esempio di architettura eclettica, progettata, anche nel suo mobilio, dall’artista milanese su commissione della nota famiglia benefattrice Macchi-zonda. La volontà di riportare Pogliaghi alla sua Madonna del Monte, come lui stesso definiva l’amato borgo e che ancora oggi conserva la propria casa-museo e sue opere -presso il Santuario, nell’attiguo cimitero da lui progettato, oltre ai lavori di restauro di molte delle Cappelle e la realizzazione del Museo Baroffio- è la prima motivazione alla base di questa iniziativa artistica. A questa va aggiunto il desiderio di voler approfondire e diffondere la conoscenza di Pogliaghi all’interno di una location che è già opera d’arte a sé stante e di offrire un valore aggiunto a tutti i turisti che visiteranno l’affascinante borgo. Tale progetto non poteva che essere avviato con un’esposizione dedicata al lavoro più rappresentativo dell’artista: la Porta Centrale del Duomo di Milano, che proprio quest’anno festeggia i suoi 100 anni dalla data di esecuzione. Una quindicina di disegni, esposti nelle raccolte e originali sale di Villa Pax, ne ripercorrono il lungo iter creativo. Per l’occasione sarà pubblicato un numero speciale del giornale Ghigginiarte, interamente dedicato all’evento e in versione italiano-inglese, con un occhio di riguardo ai visitatori stranieri. .  
   
   
“PIERO BONI UN MONDO CHE NON È QUI”: IN MOSTRA A MILANO, PRESSO LA FONDAZIONE ANTONIO MAZZOTTA  
 
Milano, 22 settembre 2008 - La Fondazione Antonio Mazzotta presenta dal 25 settembre al 2 novembre una mostra antologica dedicata al pittore Piero Boni che raccoglie una sessantina di dipinti realizzati dalla metà degli anni Ottanta ad oggi. Tra tutti spiccano lavori come Pianeta Terrico. Guerra (1984), Pianeta Giò. Raggi di sole solidificati (1992), Pianeta Giò. Isola in contenitore. Influssi cosmici su vegetazione astrale (1995) e i più recenti Pianeta Artù. Piccolo vulcano spirituale con villaggio interno e cielo intelligente che vuol sembrare astratto. A fianco residuo di vulcano spento (2004) e Confine tra i pianeti Giò e Artù. Villaggio cosmico a ridosso della grande siepe (2004). Le opere esposte mostrano al pubblico le tappe fondamentali della ricerca artistica di Boni, che in oltre vent’anni di carriera è riuscito a sviluppare uno stile espressivo personale e riconoscibile. Influenzato dalla letteratura e dalle filosofie orientali, l’artista ha incentrato tutta la sua ricerca sull’indagazione della dimensione spirituale della natura umana, dando vita a due mondi fantastici, il Pianeta Giò e il Pianeta Artù, il primo dominato da boschi magici, foreste pluviali, isole selvagge e montagne maestose, il secondo regno della meditazione, della trasparenza e dello spirito. Il risultato è una pittura nella quale figurazione e astrazione si fondono a creare immagini visionarie, eteree, a tale proposito il curatore Claudio Cerritelli commenta: “In effetti, tracce di somiglianza col mondo cosiddetto reale si riscontrano in ogni opera, la loro presenza è costante in quanto garantisce un livello di riconoscibilità immediata che viene modificato da situazioni inattese, influenze spirituali che avvolgono il clima rarefatto di ogni visione”; “Sono immagini di mondi cristallini, paesaggi fantastici abitati da luminosi vapori, presagi di eteree latitudini, luoghi estremi dove l’occhio vaga tra visioni arboree, nuvole alate, ombre eternamente in fuga, orizzonti sospesi nella vertigine di pure esalazioni mentali”. A completare la rassegna una serie di bozzetti su carta e un filmato contenente un’intervista all’artista e un commento del curatore Claudio Cerritelli Mostra in collaborazione con Università degli Studi di Bergamo, Centro Arti Visive, Galleria Ceribelli- Bergamo. Il catalogo, edito da Mazzotta, contiene le riproduzioni a colori di tutte le opere esposte e testi bilingue in italiano e inglese di Claudio Cerritelli e Franco Marcoaldi, accompagnati da un dialogo tra Luigi Sansone e Claudio Cerritelli e da una ricca antologia critica con interventi di Flavio Caroli, Vittorio Sgarbi, Mauro Corradini, Marco Goldin, Paola Artoni e da alcuni testi dell’artista. Notizie biografiche. Piero Boni è nato a Senigallia, Ancona, il 23 aprile 1936. Dopo pochi mesi dalla nascita si trasferisce con la propria famiglia a Bergamo ed è proprio nel capoluogo lombardo che Boni si avvicina alla pittura, frequentando per un breve periodo lo studio di Domenichini e imparando i rudimenti del mestiere da alcuni pittori locali. Stimolato dalla nuova passione si esercita da autodidatta copiando dipinti e opere di epoca classica. Parallelamente compie i propri studi fino al conseguimento della laurea in Giurisprudenza, dopo la quale decide di intraprendere la strada della libera professione, diventando notaio e allontanandosi dall’attività pittorica per molti anni. Solamente nel 1984 torna a dedicarsi a tempo pieno alla pittura. .  
   
   
NARNI : DAL 20 AL 28 SETTEMBRE FESTIVAL DELLE ARTI 2008 “LA SETTIMANA DELL’ARTISTA VI EDIZIONE” ARTE & EROS IL TEMA DI QUEST’ANNO.  
 
Narni, 22 settembre 2008 - “Con Arte & Eros si tenta entrare in “intimità” con gli artisti presentando quelle opere che spesso restano nascoste negli studi perché ritenute meno importanti o troppo intime. Opere spesso eseguite occasionalmente su pezzi di carta imprevedibili e frutto di un particolare stato d’animo”. Mentre a Palazzo dei Priori nel centro storico di Narni saranno allestite alcune mostre personali di pittura, scultura, fotografia, installazioni, la sala Minerva a Narni scalo, ospiterà una collettiva dove saranno esposte le opere di tutti gli artisti, si faranno performance e si svolgeranno le molteplici iniziative. Come ogni anno la manifestazione sarà “interattiva”,caratterizzata dallo scambio di opinioni fra artisti e fra artisti e pubblico, conferenze, non mancheranno momenti conviviali dove si potranno degustare vini, cibi più o meno speziati, ascoltare letture di prose e poesie, musica, vedere film, il tutto rigorosamente a tema. Di seguito l’elenco dei 50 artisti che parteciperanno alla manifestazione, molti del territorio e altri provenienti da diverse regioni: Claude Andreini; Ugo Antinori; Giampaolo Atzeni; Lauretta Barcaroli; Franco Bellardi; Roberto Bellucci; Sandro Bini; Victor Bussoletti; Alvaro Caponi; Mario Chiocchia; Pietro Ciavattini; Santo Ciconte ; Bruno Cinaglia; Marco Collazzoni; Sergio Coppi; Luciano Crisostomi; Michela Crisostomi; Franco Ferrari: Gigi Francescangeli; Maria Pia Gatti; Gil Mietto; Giada Isidori; Paolo Liberati; Barbato Limatola; Teresa Malara; Melissa Marchetti; Laura Mariani; Gina Marziale; Viviana Mauriello; Eugenio Molinari; Giampiero Nucciarelli; Franco Ottavianelli; Paolo Pagliacci; Stefano Pannacci; Rodolfo Pantaleoni;rosalba Persichetti; Gianni Piacentini; Alessandra Pierelli; Mauro Pulcinella; Amanda Rosi; Leonardo Sguigna; Milvio Sodi; Rita Squarcetti; Stefano Svizzeretto; Franco Troiani; Ilaria Ubaldi; Roberta Ubaldi; Franco Venanti; Irene Veschi; Giulio Viscione. La manifestazione è promossa dall’Associazione Minerva sezione minervAarte e dal Comune di Narni. Direttore Artistico Mauro Pulcinella, curatori Mariacristina Angeli (presidente dell’associazione), Claudia Sensi e Mino Valeri, contributi critici di Francesco Bussetti, organizzazione Mariacristina Angeli Assminerva-minervaarte. Dopo il 28 settembre le foto di Claude Andreini saranno esposte nell´atelier di Livia Risi a Roma, zona Trastevere. .  
   
   
MONDIALI CICLISMO. INAUGURAZIONE CON FORMIGONI E ASSESSORI LUNEDI´ A VARESE ANCHE GLI ASSESSORI BUSCEMI, CATTANEO, FERRAZZI REGIONE METTE IN CAMPO 500 VOLONTARI, 55 AMBULANZE E 1,2  
 
Milioni Milano, 22 settembre 2008 - Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni e gli assessori regionali Massimo Buscemi (Servizi di Pubblica Utilità), Raffaele Cattaneo (Infrastrutture e Mobilità) e Luca Daniel Ferrazzi (Agricoltura), saranno presenti a Varese all´inaugurazione dei mondiali su strada di ciclismo (lunedì 22 alle ore 21 all´ippodromo Le Bettole, in viale dell´Ippodromo, 37). Per questa importante manifestazione sportiva (che ci concluderà con la prova professionisti domenica 28), Regione Lombardia ha messo in campo un nutrito schieramento di uomini, mezzi e fondi: 500 volontari della protezione civile per il servizio d´ordine, 2 sale operative (Milano e Varese) della Polizia Locale, oltre 1,2 milioni di euro di investimenti complessivi e un convoglio delle Ferrovie Nord, il "Treno Lombardia", (situato all´interno dell´ippodromo varesino) che ospiterà riunioni, dibattiti e manifestazioni culturali. E all´interno dell´ippodromo, dove c´è il World´s Village, presenti anche tre stand della Regione Lombardia dedicati all´Agricoltura, alle Infrastrutture e allo Sport dove si svolgeranno parte degli eventi organizzati dalla Regione Lombardia. Imponente la mobilitazione messa in campo dal sistema sanitario regionale con oltre 420. 000 euro di stanziamento, e uno squadrone di uomini e mezzi che, nel corso della giornata clou di domenica 28 settembre, vedrà in campo 37 medici (tra cui un pediatra), 20 infermieri, un elicottero (presente anche nelle giornate di venerdì e sabato), un Nucleo Nbc, l´Unità Speciale Grandi Emergenze, 55 ambulanze, 5 Posti Medici Avanzati (piccoli ospedali da campo in grado di trattare anche casi di gravità medio-alta), 57 volontari, 46 Squadre Appiedate (formate da 2 soccorritori e 1 volontario della Protezione Civile, dislocate soprattutto vicino alle tribune). Complessivamente l´assistenza sanitaria sarà garantita per oltre 12. 400 ore nel corso di tutta la settimana. L´asl di Varese, inoltre, ha potenziato ed aumentato gli ambulatori per garantire l´assistenza durante tutte le gare. .  
   
   
GOLF - RYDER CUP: STATI UNITI AVANTI (9-7), MA L’EUROPA RECUPERA UN PUNTO L’ITALIA DEI FRATELLI MOLINARI CONQUISTA UN POSTO NELLA WORLD CUP  
 
Roma, 22 settembre 2008 - Gli Stati Uniti conducono per 9-7 sull’Europa dopo la seconda giornata della 37ª Ryder Cup, che si sta svolgendo sul percorso del Valhalla Gc, a Louisville nel Kentucky. I continentali, guidati dall’inglese Nick Faldo, hanno recuperato un punto (dopo il 5,5-2. ,5 iniziale) ponendo in qualche modo un freno all’aggressività dei padroni di casa. Ora affronteranno i dodici singoli con due punti da recuperare, non sono molti ma presuppongono sette vittorie sui dodici singoli. All’europa basta arrivare a 14 punti per mantenere il trofeo essendo detentrice, agli Stati Uniti guidati da Paul Azinger per vincere ne serviranno 14,5, ma la loro strada è meno in salita perché avranno bisogno di cinque successi e un pari. I continentali hanno chiuso con un parziale di 2,5-1,5 i foursome del mattino con i successi di Ian Poulter/justin Rose (4/3 su Stewart Cink/chad Campbell) e di Henrik Stenson/oliver Wilson (2/1 su Phil Mickelson/anthony Kim). Pari tra Miguel Angel Jimenez/greame Mcdowell e Justin Leonard/hunter Mahan e vittoria americana con Jim Furyk/kenny Perry (3/1 su Padraig Harrington/robert Karlsson). Dominio assoluto di Poulter/rose, tra i migliori europei, che hanno chiuso il conto con un 5 up dopo 7 buche. Rocambolesca la vittoria di Stenson/wilson i quali hanno ribaltato nel finale il 4 up con cui Miickelson/kim erano passati alla sesta buca. Ha giocato molto bene Wilson, chiamato dal capitano in questa unica occasione. Vita facile per Furyk/perry con Harrington/karlsson piuttosto sotto tono e subito in svantaggio fino a un massimo di 4 down (5ª buca). Jimenez/mcdowell sono stati sempre avanti, ma alla 17 sono finiti down per un birdie degli americani, prontamente recuperato alla 18. Nei fourballs del pomeriggio è sembrato di assistere a una partita a scacchi con gli statunitensi attenti soprattutto a non perdere il vantaggio. Boo Weekley e J. B. Holmes hanno superato per 2/1 Lee Westwood/soren Hansen ai quali non è riuscita la rimonta dopo il 3 down alla 10ª buca. Il punto europeo lo hanno firmato Ian Poulter/graeme Mcdowell che hanno gestito il 2 up maturato alla 9ª per chiudere 1 up. Un birdie di Ben Curtis alla 2ª (che giocava con Steve Stricker) e la risposta alla 10ª di Sergio Garcia, che aveva per compagno Paul Casey è stato tutto quanto è successo in un pareggio senza brividi. Un po’ più movimentato quello tra Phil Mickelson/hunter Mahan ed Henrik Stenson/robert Karlsson, in cui i due europei hanno recuperato con due birdie del secondo il vantaggio iniziale statunitense propiziato da un birdie e un eagle di Mickelson. La giornata finale sarà trasmessa in diretta da Sky, sui canali Sky Sport 3, Sky Sport Hd e Sky Sport 16/9, con collegamento dalle ore 18 alle ore 1,00. Telecronaca di Mario Camicia e Silvio Grappasonni. L’italia Dei Molinari Si Qualifica Per La World Cup - L’italia parteciperà nuovamente alla World Cup, in programma dal 27 al 30 novembre al Mission Hills Gc, in Cina, dove rimarrà per le prossime undici edizioni. I fratelli Francesco ed Edoardo Molinari, infatti, hanno ottenuto la terza posizione con 274 colpi (68 71 67 68) nel Fortis International Challenge, la prova di qualificazione che sul percorso del Kota Permal G&cc di Kuala Lumpur in Malesia assegnava tre posti per il quarto torneo e ultimo torneo stagionale del World Golf Championships. La gara è stata vinta con 268 (63 72 67 66) dalla Corea (Bae Sang-moon, Kim Hyung-tae) che nel giro finale ha sorpassato le Filippine di Angelo Que e Mars Pucay (271 - 67 70 64 70). I Molinari hanno girato in 68 colpi nel foursome, secondo score di giornata dopo il 66 della Corea, e sono riusciti a sorpassare la Nigeria, che era in terza posizione. Ha ceduto il team di Singapore, che affiancava l’Italia al quarto posto dopo 54 buche con un colpo di ritardo dagli africani: è terminato quinto con 277 alla pari con la Malesia. Nello score dei Molinari anche la perla di un eagle alla settima buca. “E’ stata dura - ha detto Francesco - ma credo che la qualificazione alla fine sia stata meritata. Per noi è stato difficile giocare in condizioni molto differenti da quelle a cui siamo abituati e abbiamo anche avuto il problema del fuso orario. Oggi abbiamo giocato bene e sono entrati finalmente i putt, cosa che non era avvenuta nei giri precedenti e che ha fatto la differenza. Ci spiace per i giocatori della Nigeria con i quali avevamo giocato nel primo giro e che si sono dimostrati veramente bravi”. Lo scorso anno i Molinari, dopo aver superato la qualifica, si sono classificati 17. I nella World Cup disputata per la prima al Mission Hills e vinta dagli scozzesi Colin Montgomerie e Marc Warren. La World Cup prevede altre due prove di selezione con tre posti a disposizione in ciascuna, che si svolgeranno al Sierra Golf Club in Pętkowice, in Polonia (25-28 settembre) e al Caracas Country Club in Venezuela (7-10 ottobre). Si può, naturalmente, prendere parte ad una sola. La classifica finale: 1° Corea (Bae Sang-moon, Kim Hyung-tae) 268 (63-72-67-66); 2° Filippine (Angelo Que, Mars Pucay) 271 (67-70-64-70); 3° Italia (Francesco Molinari, Edoardo Molinari) 274 (68-71-67-68) (prime tre squadre qualificate per la World Cup); 4° Nigeria (Oyebanji Gboyega, Odoh Andrew Oche) 276 (69-69-67-71); 5° Singapore (Mardan Mamat, Lam Chih Bing) 277 (66-73-67-71); Malaysia (Iain Steel, Danny Chia) 277 (73-69-66-69); 7° Hong Kong (Derek Fung, David Freeman) 278 (66-78-64-70); Pakistan (Muhammad Shabbir, Muhammad Munir) 278 (68-77-65-68); 9° Myanmar (Soe Kyaw Naing, Zaw Zaw Latt) 280 (70-69-71-70); 10° Uganda (Deo Akope, Godfrey Mande) 282 (73-74-63-72); 11° Sri Lanka (Anura Rohana, Lalith Kumara) 284 (72-72-69-71); 12° Indonesia (Junaedi Ibrahim, Sarmilih) 285 (71-72-68-74); 13° Kenya (Dismas Indiza, Anil Shah) 288 (70-71-71-76); 14° Swazoiland (Robbie Wesselo, Meshack Zwane) 290 (71-73-67-79); 15° Bangladesh (Siddiqur Rahman, Jibon Ali) 293 (72-73-73-75); 16° Ghana (Emos Korblah, Victor Bravemensah) 294 (67-79-72-76); 17° Brunei (Pengiran Hassanal, Faiz Damit) 301 (70-78-72-81); 18° Nepal (Deepak Thapa Magar, Deepak Neupane) 302 (72-77-75-78) Challenge Tour: Tadini Si Classifica Terzo In Kazakhstan - Ancora una bella prestazione nel Challenge Tour di Alessandro Tadini che si è classificato terzo con 276 colpi (69 66 74 67), alla pari con lo scozzese Steven O’hara, nel Kazakhstan Open, disputato sul percorso del Nurtau Gc ad Almaty in Kazakhstan. Si è ben comportato anche Gregory Molteni, 10° con 281 (67 70 71 73), mentre hanno perso posizioni nel finale Alessio Bruschi, da 15° a 26° con 285 (68 72 70 75), e Marco Soffietti, da 10° a 33° con 286 (69 71 69 77). Ha ottenuto il primo titolo nel circuito il ventiseienne inglese Gary Lockerbie (273 - 68 69 66 70), a coronamento di una bella stagione, il quale ha lasciato a due colpi il connazionale Stuart Davies (275 - 68 71 69 67). Al quinto posto con 278 gli inglesi Chris Gane, David Horsey e il brasiliano Alexandre Rocha. Sono usciti al taglio Michele Reale, 89° con 146 (71 75), e Lorenzo Gagli, 102° con 148 (73 75). Us Pga Tour: Mike Turnesa Insiste - Continua la corsa di testa di Mark Turnesa (199 - 65 68 66) nel Viking Classic sul percorso dell’Annandale Gc a Madison nel Mississippi, la prima delle sette gare finali dell’Us Pga Tour, denominate Fall Series. Serviranno per definire l’ordine di merito, che lascia ogni anno le “carte” ai primi 125 classificati. Sono a due colpi dal leader Will Mackenzie (201 - 70 64 67) e Brian Gay (66 68 67), a tre si trova Dicky Pride e a quattro Casey Wittenberg. All’ottavo posto con 205 Rory Sabbatini, al 19° con 207 John Daly e al 26° con 208 David Toms. Il montepremi è di 3,6 milioni di dollari dei qual 648. 000 riservati al vincitore. Gli Azzurri Per I Campionati Mondiali A Squadre In Australia - Sono state definite le formazioni azzurre che prenderanno parte ai Campionati del Mondo a squadre, che si terranno sul percorso del Grange Golf Club ad Adelaide in Australia. Nel campionato femminile/Espirito Santo Trophy, che si svolgerà dall’8 al 11 ottobre, la squadra sarà composta da Marianna Causin, Giulia Molinaro e Alessia Knight. Capitana Laura Benazzo, allenatrice Federica Dassù. Nel torneo maschile/Eisenhower Trophy, che avrà luogo dal 16 al 19 ottobre, il team azzurro sarà composto da Nino Bertasio, Federico Colombo e Andrea Pavan. Capitano Lorenzo Silva, allenatore Alberto Binaghi. Quest’anno, oltre che per l’aspetto tecnico, la manifestazione riveste grande importanza per l’Italia, in quanto nell’occasione verrà decisa la sede in cui si svolgeranno i mondiali del 2012. Sono candidati ad ospitare l’evento nella città di Torino il Royal Park Golf & Country Club e il Circolo Golf Torino, un tandem giù perfettamente collaudato in occasione del recente Piemonte Open (Challenge Tour). Italia Sconfitta Nel Primo Turno Al Lacoste 4 Nations In Spagna - L’italia è stata sconfitta per 8,5-3,5 dalla Francia nella semifinale del Lacoste 4 Nations Golf Challenge, riservato a selezioni di giocatori Under 18, che si sta svolgendo sul tracciato del Golf Club Peralada, a Peralada (Girona) in Spagna Nell’altro match la Spagna ha regolato l’Olanda con lo stesso punteggio. Nella giornata finale spagnoli e francesi si contenderanno il titolo, mentre gli azzurri si batteranno con l’Olanda per il terzo posto. Gli italiani sono andati in svantaggio nei doppi (1,5-2,5) con successo di Emanuele Sesia/caterina Garbaccio (5/4 su Lea Charpier/gary Stal), pari tra Mattia Miloro/francesca Perini e Emilie Alonso/arnaud Abbas, e sconfitte di Philip Geerts/bianca Fabrizio (1 up da Charlotte Guilleux/joel Stalter) e di Mathias Capra/alessandra Braida (1 up da Clemence Abrahamian/charlie Perrot). Nei singoli netta prevalenza francese con le vittorie di Arnaud Abbas (5/4 su Mattia Miloro), Joel Stalter (3/1 su Mathias Capra), Gary Stal (5/4 su Philip Geerts), Emilie Alonso (5/3 su Bianca Fabrizio) e Clemence Abrahamian (3/2 su Caterina Garbaccio). Punto azzurro di Francesca Perini (4/3 su Charlotte Guilleux) e pari tra Emanuele Sesia e Charlie Perrot e tra Alessandra Braida e Lea Charpier. .