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Notiziario Marketpress di Mercoledì 10 Dicembre 2008
LA COMMISSIONE EUROPEA PRESENTA LE DIVERSE OPZIONI DI UNA STRATEGIA COMUNITARIA DI LOTTA ALLE SPECIE INVASIVE  
 
La Commissione europea ha presentato il 5 dicembre una serie di opzioni per l´elaborazione di una strategia di lotta contro le specie alloctone che minacciano la biodiversità in Europa. Le specie invasive costituiscono una grave minaccia per piante e animali autoctoni europei. Ad esempio le coccinelle del Regno Unito rischiano l´estinzione a causa della coccinella asiatica e così avviene anche per le farfalle e altri insetti. Le specie invasive possono perturbare la flora e la fauna locali e non solo causare gravi danni alla natura e alla salute umana, ma avere anche ripercussioni economiche considerevoli. La lotta contro le specie invasive e la riparazione dei danni che esse causano rappresentano un costo per l´economia europea stimato ad almeno 12 miliardi di euro ogni anno. Anche se alcuni paesi dell´Unione europea hanno adottato una normativa di protezione della biodiversità a livello nazionale, non esiste un approccio armonizzato nell´Unione europea. La comunicazione propone una serie di opzioni politiche per un approccio coordinato e una serie di misure da porre in essere immediatamente come, in particolare, un sistema di allarme precoce su scala europea che permette di segnalare la comparsa di specie nuove ed emergenti. Il Commissario europeo per l´ambiente, Stavros Dimas, ha dichiarato al riguardo: "Le specie invasive costituiscono una grave minaccia per la biodiversità. Non è possibile arrestare la perdita di biodiversità nell´Ue senza affrontare il problema di questi ospiti indesiderati. Data la rapidità di insediamento e diffusione di queste specie, le misure adottate da un solo Stato membro possono non avere alcun effetto se i paesi confinanti non agiscono o non reagiscono in modo coordinato. Le conseguenze ecologiche, economiche e sociali della diffusione di specie invasive nei paesi dell´Unione europea sono gravi e richiedono una risposta armonizzata. " Il problema delle specie invasive - Le specie invasive sono state portate in Europa accidentalmente o intenzionalmente per tutta una serie di motivi, legati ad esempio all´agricoltura e alla silvicoltura. La costante crescita degli scambi commerciali e delle attività di trasporto a livello internazionale ed europeo e l´inarrestabile circolazione delle persone in tutto il mondo non fa che accrescere il numero di queste specie. La nutria e il topo muschiato, entrambi portati in Europa dalle Americhe per la loro pelliccia, sono ormai insediati in tutta Europa e causano danni notevoli a dighe, canali e sistemi di irrigazione e di protezione dalle inondazioni. Una delle specie invasive più celebri è la cozza zebra che, oltre ad avere un impatto ecologico rilevante, provoca gravissimi problemi alle industrie ostruendo le tubature di adduzione dell´acqua. Il progetto Daisie[1], finanziato nell´ambito del Sesto programma quadro per la ricerca dell´Ue, ha individuato la presenza in Europa di 10 822 specie alloctone, il 10-15% delle quali avrà con tutta probabilità un impatto economico o ecologico negativo. Le isole remote ad elevata biodiversità sono particolarmente vulnerabili alle invasioni, che possono inoltre avere un impatto enorme sui mezzi di sostentamento, la cultura e le opportunità economiche locali. Metodi utilizzati oggi per combattere le specie invasive in Europa - Le politiche e le normative comunitarie esistenti, in particolare quelle che disciplinano la natura, la salute delle piante e degli animali, il regime delle acque e gli scambi commerciali, costituiscono già una soluzione parziale del problema delle specie invasive. Non esiste tuttavia un´armonizzazione né coerenza di approccio da parte dei paesi confinanti per sorvegliare e tenere sotto controllo le specie invasive e le loro ripercussioni sulla biodiversità europea. La necessità di un´azione coordinata è stata espressa ai più alti livelli politici e l´impegno di adottare una strategia comunitaria figura nel piano di azione dell´Ue per arrestare la perdita di biodiversità entro il 2010 e oltre questa data. Nel corso dell´anno la Commissione ha avviato una consultazione pubblica per raccogliere suggerimenti sul modo di affrontare efficacemente questo problema a livello dell´Ue. Opzioni nell´ambito della strategia comunitaria sulle specie invasive - La Commissione propone una serie di possibili opzioni. La prima prevede di massimizzare il ricorso alla normativa vigente abbinandola a misure di tipo volontario Quest´approccio implicherebbe lo svolgimento di valutazioni del rischio tramite organismi esistenti, come l´Autorità europea per la sicurezza alimentare. Le misure volontarie proposte comprendono l´esecuzione di controlli regolari alle frontiere da parte degli Stati membri e la redazione di codici di condotta volontari per incoraggiare il comportamento responsabile di dettaglianti e consumatori. La Commissione propone l´immediata costituzione di un sistema di allarme precoce e di informazione per segnalare la comparsa di specie nuove ed emergenti. Questa proposta è in linea con un approccio in tre tappe, approvato a livello internazionale, basato sulla prevenzione, sul rilevamento precoce e l´eradicazione e su misure di controllo e contenimento. Un´altra opzione è quella di modificare la normativa in vigore ampliandola ad una gamma più vasta di organismi potenzialmente invasivi. Quest´opzione prevede la possibilità di estendere anche l´elenco delle specie vietate ai sensi del regolamento sul commercio della flora e della fauna selvatiche. L´ultima opzione è quella di sviluppare un nuovo quadro normativo per combattere le specie invasive con procedure di valutazione e intervento indipendenti. Si potrebbe costituire anche un´agenzia specifica incaricata degli aspetti tecnici e prevedere procedure di allarme precoce e di sorveglianza obbligatorie, insieme a meccanismi di reazione efficaci. Le prossime tappe La Commissione terrà conto delle reazioni dei soggetti interessati e delle altre istituzioni dell´Ue in sede di finalizzazione della proposta di strategia europea che intende presentare nel 2010. Per ulteriori dettagli invitiamo a visitare il sito: http://ec. Europa. Eu/environment/nature/invasivealien/index_en. Htm http://www. Tvlink. Org/home. Cfm?dg=env .  
   
   
SECONDO LA COMMISSIONE EUROPEA C´È URGENTE BISOGNO DI UNA STRATEGIA EUROPEA PER CONTRASTARE LE SPECIE INVASIVE  
 
La Commissione europea (Ce) ha sottolineato la necessità di sviluppare una strategia a livello dell´Ue per prevenire, controllare ed eliminare le specie invasive che minacciano la biodiversità e la stabilità economica europea. La Commissione ha proposto diverse opzioni da prendere in considerazione da parte del Consiglio europeo e di altre istituzioni, e mentre si discute una nuova strategia, la Ce continuerà a sostenere interventi mirati di ricerca scientifica. Il termine "specie invasive" descrive piante, animali ed insetti alloctoni che prosperano in ambienti nuovi e causano seri danni agli ecosistemi, alle colture e al bestiame. Le conseguenze sull´agricoltura (coleotteri che mangiano le foglie), regioni boschive (radici che causano l´erosione del suolo), vivai commerciali (pesca ridotta), infrastrutture (tubazioni di adduzione bloccati da fastidiose cozze) e sulla salute umana (allergie, problemi della pelle, virus del Nilo occidentale) sono difficili da ignorare. Una recente stima calcola i costi dei danni, degli interventi per l´eliminazione e delle conseguenze economiche delle specie invasive tra i 9. 600 Mio Eur e i 12. 700 Mio Eur l´anno solo nell´Ue. La comunicazione della Commissione sulle specie invasive sottolinea l´importanza di raggiungere l´obiettivo di fermare il declino della biodiversità entro il 2010. Per questo fine, secondo il rapporto, è fondamentale armonizzare gli interventi legislativi per controllare la diffusione delle specie invasive, specialmente tra paesi e sub regioni confinanti. Esistono diversi strumenti per far fronte alle specie invasive in Europa, tra cui la Direttiva sulla salute delle piante, il Regolamento sul commercio della flora e della fauna selvatiche, la Convenzione internazionale per il controllo e la gestione delle acque di zavorra e dei sedimenti delle navi. Però, secondo il rapporto, "non esiste un sistema unificato per monitorare e controllare le specie invasive e i loro effetti sulla biodiversità. Le misure attualmente adottate sono frammentarie ed è difficile che contribuiscano in modo sostanziale a ridurre i rischi creati agli ecosistemi europei dalle specie invasive. " La Commissione descrive un approccio gerarchico in tre fasi per la gestione delle specie invasive, che ritiene debba essere adottato in tutto il continente: prevenzione, rilevazione precoce ed eliminazione, e controllo. La prevenzione è la soluzione meno costosa, ma ovviamente la rilevazione precoce e la rapida eliminazione sono fondamentali. Affinché queste misure siano efficaci, un "idoneo scambio di informazioni e l´implementazione di campagne/azioni coordinate per controllare/fermare la diffusione delle specie in questione" sono di primaria importanza. La Commissione ha proposto tre opzioni politiche: massimizzare l´applicazione della legislazione esistente, il che comporta che gli Stati membri rendano volontariamente il controllo delle specie invasive parte delle loro mansioni di frontiera; adattare la legislazione esistente, il che pone un significativo problema di coordinamento; o creare un apposito quadro normativo completo, che sarebbe però costoso. L´ultima opzione è considerata la più indicata per un´azione efficace. Secondo la comunicazione, "C´è ancora molto da imparare sulla vastità e sui percorsi delle specie invasive, le conseguenze che hanno sugli ecosistemi, e come i cambiamenti climatici potrebbero influenzare le invasioni biologiche. " Mentre lavora con altre istituzioni ed enti interessati per individuare l´approccio migliore, la Commissione ha sottolineato l´importanza di una ricerca scientifica continuata sulle specie invasive ricordando l´importante contributo dei progetti Daisie ("Catalogazione delle specie alloctone invasive in Europa") e Alarm ("Valutazione dei rischi ambientali su larga scala con metodi testati"), entrambi finanziati nell´ambito del Sesto programma quadro (6°Pq) e del programma Life+, il Fondo europeo per l´ambiente. Il progetto Daisie ha contribuito in maniera decisiva alle capacità di "allarme precoce", sviluppando un inventario aggiornato di tutte le specie alloctone conosciute come abitanti dell´Europa. Il loro inventario identifica specie prioritarie e fornisce una piattaforma per il monitoraggio europeo degli indicatori di biodiversità, e inoltre evidenzia aree verso le quali l´Europa dovrà indirizzare le proprie risorse per contrastare le invasioni biologiche. Si spera che questo inventario continuerà ad essere sviluppato, incoraggiando lo scambio di dati tra diverse regioni e funzionando come parte del "Sistema di informazione globale sulle specie invasive". Il progetto Alarm sviluppa e testa metodi per valutare rischi ambientali su larga scala in modo da minimizzare gli impatti umani negativi diretti e indiretti. "Il sistema globale di osservazione per l´ambiente e la sicurezza (Gmes) potrebbe rivelarsi uno strumento prezioso per il monitoraggio ed il controllo dell´impatto delle specie invasive sull´ambiente," aggiunge la comunicazione. "Ulteriori ricerche potranno contribuire a comprendere meglio le specie invasive e i percorsi della loro introduzione, nonché i rischi e la gravità dei fenomeni [. ] La ricerca e i risultati del monitoraggio, insieme ad iniziative come riviste online accessibili a tutti, possono contribuire allo sviluppo di sistemi d´informazione sulle specie invasive," conclude il rapporto. Per ulteriori informazioni, visitare: http://ec. Europa. Eu/environment/nature/invasivealien/index_en. Htm Progetto Daisie http://www. Europe-aliens. Org .  
   
   
PROSEGUONO IN EMILIA ROMAGNA I CONTROLLI SULLE CARNI SUINE DI ORIGINE IRLANDESE SOSPETTATE DI CONTAMINAZIONE DA DIOSSINA. 192 TONNELLATE SOTTO SEQUESTRO NEGLI STABILIMENTI DI ARRIVO.  
 
Bologna - Proseguono i controlli dei Servizi veterinari delle Aziende Usl della Regione Emilia-romagna sulla carne suina di origine irlandese sospetta di contaminazione da diossina. I controlli vengono effettuati sulla base delle indicazioni fornite dal Ministero competente, a seguito di una allerta della Ue riguardante carni suine introdotte in Italia dal 1° settembre scorso. Dai dati rilevati, a tutt’oggi sono 368 le tonnellate di carne di maiale introdotte in 9 stabilimenti dell’Emilia-romagna. Circa la metà di queste (192 tonnellate) sono sotto sequestro negli stabilimenti di arrivo; per le restanti quantità, già commercializzate, sono state avviate, a scopo cautelativo, le procedure per il ritiro dal mercato, in collaborazione con le stesse ditte di lavorazione e di commercializzazione. I rischi per la salute connessi al consumo di carne contenente diossine in quantità superiori ai limiti di legge non sono legati ad effetti acuti, ma sono dovuti all’accumulo di queste sostanze nell’organismo causato da consumo, prolungato nel tempo, di alimenti inquinati. In tali situazioni è indispensabile attivare un programma di controlli, che vanno eseguiti con la massima tempestività e accuratezza per evitare il prolungarsi di esposizione a fattori di rischio. Per questo l’Emilia-romagna è intervenuta immediatamente dopo la segnalazione ministeriale. In questa fase, la priorità di intervento riguarda i sequestri dei prodotti potenzialmente contaminati, a difesa della salute dei consumatori; contemporaneamente, il Servizio veterinario regionale, insieme ai Servizi veterinari delle Aziende Usl e all’Istituto zooprofilattico sperimentale della Lombardia e dell’Emilia-romagna, sta definendo i piani di campionamento delle carni suine e dei prodotti derivati posti sotto sequestro. Le analisi saranno svolte, presso la sezione bolognese dello stesso Istituto, in un laboratorio dedicato, che è uno dei tre centri nazionali in grado di effettuare analisi così complesse come quelle relative alla rilevazione di presenza di diossina. Questo laboratorio è stato voluto e cofinanziato dalla Regione nel 2003, proprio per assicurare i più elevati livelli di tutela della salubrità degli alimenti e della salute dei cittadini. .  
   
   
EDUCAZIONE ALIMENTARE: PRESENTATO "CRESCERE MANGIANDO"  
 
Palermo – E’ stato presentato ieri, nel corso di una conferenza stampa, la sesta edizione di “Crescere mangiando”, il concorso di educazione agroalimentare promosso dall’assessorato regionale all’Agricoltura e dedicato agli studenti della scuola media inferiore. Quest’anno, oggetto del concorso, sarà l’ideazione e la produzione di un progetto fotografico con la seguente tematica: i luoghi del cibo, cartoline dalla Sicilia. Lo scopo è infatti quello di associare le produzioni tipiche agroalimentari ai loro territori di produzione, ricchi di realtà architettoniche, naturalistico-ambientali e culturali. “Prevenire - ha spiegato l’assessore regionale all’Agricoltura, Giovanni La Via - è meglio che curare. Con “Crescere mangiando” vogliamo trasferire le nostre conoscenze e competenze nel campo agroalimentare ai giovani, che oggi, come diverse ricerche dimostrano, conoscono sempre meno quello che mangiano. E’ chiaro che noi possiamo fare solo una parte del lavoro, l’altra compete alle scuole ed ecco perché, per il sesto anno consecutivo, al nostro fianco c’è l’Ufficio scolastico regionale”. “Siamo ben lieti - ha detto Giuseppe Riccioli dell’Ufficio scolastico regionale - di collaborare, anche quest’anno, con l’assessorato regionale all’Agricoltura per un progetto che ha un obiettivo comune: quello di promuovere un’incisiva azione di educazione alla conoscenza del patrimonio agroalimentare siciliano”. Gli elaborati dovranno essere consegnati entro il 18 marzo 2009. Il bando completo si può scaricare dal sito dell’assessorato www. Regione. Sicilia. It/agricolturaeforeste. Come per le precedenti edizioni, una giuria di esperti sceglierà i migliori lavori che verranno premiati con macchine spremiagrumi e voucher per le visite in aziende e fattorie didattiche e negli agriturismi. Nelle cinque precedenti edizioni il concorso ha coinvolto circa 36mila ragazzi e mille insegnanti della scuola media inferiore. Sono stati premiati 949 alunni, 161 insegnanti e 48 istituti. “Crescere mangiando - ha aggiunto Marina Mangia, dirigente responsabile del servizio “Educazione alimentare e informazione dei consumatori” dell’assessorato - è una delle attività che l’assessorato ha realizzato per formare dei consumatori consapevoli. Ormai da tempo lavoriamo con le scuole e proprio in questo periodo abbiamo attivato diverse attività di formazione dedicate agli insegnanti”. .  
   
   
PROGRAMMA SVILUPPO RURALE – FINANZIAMENTO INTEGRATIVO PER ATTIVITÀ INFORMAZIONE E PROMOZIONE  
 
La Giunta veneta, su iniziativa del vicepresidente Franco Manzato, ha destinato 518 mila euro al finanziamento integrativo della graduatoria relativa alle domande singole presentate in base al primo bando del Programma di Sviluppo Rurale per la misura 133 “Attività di informazione e promozione”. “L’importo in questione – ha sottolineato Manzato – consentirà di finanziare tutti i progetti ammessi dopo l’istruttoria”. La pianificazione finanziaria originariamente prevista aveva assegnato a questa misura un importo complessivo di 3 milioni di euro, che si stimava sarebbero stati sufficienti per la fase di avvio. I progetti presentati comportano invece una richiesta di finanziamento per 3 milioni 518 mila euro. “Considerato lo scarto modesto tra risorse richieste e quelle disponibili – ha fatto presente Manzato – è stato ritenuto opportuno mettere a disposizione ulteriori fondi per dare risposta a tutti i progetti validamente presentati, vista anche la loro rappresentatività, la qualità dei prodotti e il valore delle produzioni interessate. Dal momento che il Psr 2007 – 2013 sulla misura 133 ha una dotazione complessiva di oltre 10 milioni di euro, ho proposto l’integrazione finanziaria delle disponibilità del primo bando, che non intacca sostanzialmente la programmazione finanziaria della stessa misura nel rimanente periodo di attuazione”. .  
   
   
CARNE SUINA IRLANDESE: IL SERVIZIO VETERINARIO SEQUESTRA UNA PARTITA DI 11 TONNELLATE IN UN SALUMIFICIO DI NAGO ANCHE IN TRENTINO I CONTROLLI SULLA PRESENZA DI PARTITE CONTAMINATE DALLA DIOSSINA  
 
 Nell’ambito dell’attività di controllo sulla salubrità dei prodotti alimentari in commercio sul territorio provinciale, attività che ha riguardato in questi giorni anche la verifica su tutto il territorio nazionale di eventuali partite di carne suina irlandese contaminata dalla diossina, il Servizio Veterinario dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari ha operato ieri in un salumificio del basso trentino un sequestro preventivo di carne suina irlandese. L’azienda – si tratta del Salumificio Trentino di Nago – ha importato la carne (11,6 tonnellate di spalle di suino destinate alla preparazione di prosciutto cotto) il 18 novembre scorso. Parte della carne, circa 7 tonnellate, era ancora in giacenza presso il salumificio, mentre la rimanente parte era già stata trasformata. L’intera partita è stata ora posta sotto sequestro preventivo in attesa delle analisi affidate all’Istituto Zooprofilattico ed il cui esito si saprà non prima di una settimana. L’assessorato alle politiche per la salute rende noto che i controlli continueranno, in particolare per verificare se altre eventuali partite di carne suina irlandese siano arrivate in Trentino da altre regioni italiane, regioni con le quali costante è il contatto tra gli organismi deputati al controllo sugli alimenti. In via precauzionale le verifiche del Servizio Veterinario riguarderanno anche la carne bovina irlandese. .  
   
   
ZOOTECNIA: IN VENDITA LA SBS DI ARBOREA  
 
Cagliari - L´azienda in vendita, che si estende per una superficie di circa 1070 ettari totalmente irrigui ubicati nei territori dei Comuni di Arborea e di Marrubiu, dispone di due centri aziendali destinati all´allevamento di olre 1. 100 capi di vacche da latte. La Bonifiche Sarde S. P. A. (Sbs), società partecipata per oltre il 99% dall´Agenzia Laore, è titolare di 55. 000 q. Li di Quote latte. La scadenza per la presentazione delle offerte è fissata per le ore 13. 00 del 3 febbraio 2009. Informazioni riguardo al bando di gara possono essere richieste nei giorni dal lunedì al venerdì, dalle ore 9. 00 alle 13. 00, presso il responsabile del procedimento: Giuseppe Aresu, via Caprera 8 - Cagliari tel. N. 070. 6026. 2042, fax n. 070. 6026. 2112 .  
   
   
E’ ANCORA DI MODA BERE FUORI CASA?  
 
 Sono 11,2 Milioni gli adulti che consumano alcolici e/o superalcolici (esclusi vino e birra) fuori casa, pari a 22,8% della Popolazione over 18 anni. Questo quanto emerso nell’ edizione di Settembre 2008 dell’Osservatorio Bevande Alcoliche Fuori Casa: indagine individuale condotta attraverso questionario strutturato e autocompilato su un campione di 15. 000 individui di età >= 14 anni del Panel Homescan. Al netto delle differenze esistenti tra le diverse tipologie, il consumatore della categoria si può sintetizzare con i seguenti tratti socio-demografici: uomo (70%); età 25-44 anni (53%): gli over 45 anni rappresentano ancora il 36% dei consumatori fuori casa! residente in comuni con < 20. 000 abitanti (48%): Nei grandi centri urbani si concentrano il 15% degli adulti che si attivano sui consumi fuori casa regioni settentrionali (54%); reddito Medio Alto/alto (53%). Relativamente ai luoghi di consumo, la sovrapposizione tra i canali risulta piuttosto limitata a conferma di un consumatore in generale sistematico e abitudinario nella frequentazione dei locali: in termini di preferenze il bar e il ristorante sono i canali di consumo più rilevanti. Degno di nota il risultato dellle pizzerie/trattorie dove si concentrano un terzo dei consumatori di alcolici. Risultato che non sorprende se si analizzano le tipologie di pubblici esercizi in cui si possono consumare le bevande alcoliche in termini di bacino di frequentazione. Il quadro che emerge evidenzia come il bacino consumatori della pizzeria sia oggi il più elevato e come la frequentazione media del canale risulti superiore a quella di tutti gli altri luoghi di consumo ed eccezione del bar. In termini di diffusione sono gli spumanti/prosecco e il limoncello ad ottenere i livelli più elevati; digestivi alcolici, grappa, aperitivi in bottiglietta monodose, sambuca e cocktails alcolici risultano gli alcolici con le maggiori frequenze di consumo. Il consumo liscio risulta predominante (60% delle preferenze a totale categoria). Da segnalare come per i consumatori più giovani (18-24anni) si evidenzi una chiara propensione a sperimentare un consumo mixato trasversale alle diverse tipologie (dal rhum, alla grappa . All’amaro). Con riferimento infine alle dinamiche di consumo, si evince come nel contesto di difficoltà in cui si stanno destreggiando le famiglie italiane, vi sia uno zoccolo duro di consumatori (70% degli intervistati) che non rinuncia al piacere del bere fuori casa e dichiara di “non aver modificato le proprie abitudini di consumo nell’ultimo anno”. Analizzando poi le motivazioni che hanno indotto un terzo del parco consumatori a ridurre il consumo di bevande alcoliche nel breve periodo, emerge come la contrazione nei consumi sia dettata prevalentemente da fattori contingenti (“si esce di meno”, “ sono troppo costosi” ) più che da un reale disaffezione verso la categoria. Del resto il 75% degli italiani sostiene che “gli alcolici rientrano a tutti gli effetti nelle abitudini alimentari per cui non si devono rinnegare ma semplicemente consumare con misura!” e in questo scenario di generalizzata sofferenza dei consumi fuori casa, lo Spritz da mera consuetudine locale del nord est si è “rinventato” e “brandizzato” sino a divenire un must del bere giovane a livello nazionale. .  
   
   
CONTROLLO QUALITÀ ALTO ADIGE, ARRIVA IL RICONOSCIMENTO UFFICIALE  
 
Il "Controllo qualità Alto Adige" fa ora ufficialmente parte degli organismi privati autorizzati al controllo dei prodotti tutelati da denominazioni e indicazioni protette. "La garanzia di qualità dei prodotti locali - sottolineano con soddisfazione gli assessori Frick e Berger - è ora interamente in mani altoatesine: dalla produzione sino al marchio finale". Dopo il parere positivo del gruppo tecnico di valutazione, il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali ha emanato il decreto che iscrive ufficialmente il "Controllo qualità Alto Adige" nell´elenco degli organismi privati indipendenti autorizzati al controllo dei prodotti tutelati dalle denominazioni di origine protetta (Dop), dalle indicazioni geografiche protette (Igp) e dalle attestazioni di specificità (Stg). "Con quest´ultimo passaggio - commentano gli assessori Werner Frick e Hans Berger - abbiamo completato un percorso intrapreso diversi anni fa, che puntava ad avere i controlli di qualità su tutta la filiera produttiva locale in mani altoatesine. L´obiettivo ora è stato raggiunto, e riteniamo che ciò rappresenti un valore aggiunto non solo per la nostra economia, ma anche per i consumatori, che potranno godere di un´ulteriore garanzia". Tracciando la strada da seguire per il futuro, Frick e Berger sottolineano l´importanza di puntare ancora di più sulla qualità, allo scopo di smarcarsi dalla sempre più agguerrita concorrenza sui prezzi. "Per fare ciò - concludono i due assessori provinciali - occorre appoggiarsi ad un sistema di controlli sempre più efficiente e credibile". .  
   
   
CARNI IRLANDESI: VENETO SOTTO CONTROLLO  
 
“Tutte le Ulss venete sono state immediatamente attivate ed altrettanto celermente hanno avviato i necessari controlli per verificare, per quanto di loro competenza, la presenza sul territorio di carni provenienti dall’Irlanda”. Lo sottolinea l’Assessore alla Sanità della Regione del Veneto Sandro Sandri, invitando i cittadini veneti a non preoccuparsi, “perché la loro salute, anche in questo caso, viene tutelata con il massimo sforzo e impegno da parte della Regione e dei Nas dei Carabinieri”. “Sino a questo momento – conferma Sandri – le strutture regionali hanno individuato, domenica nel veronese, un camion contenente carni provenienti dall’Irlanda. Il mezzo è stato subito fermato e posto sotto sequestro. Altre verifiche sono in corso da parte dei Nas. Sulla base delle normative europee – aggiunge l’Assessore – il carico è stato messo a disposizione delle Autorità irlandesi per le analisi. Va precisato – aggiunge Sandri - che, per ora, non siamo in presenza di carne contaminata, ma solo di carne da analizzare”. .  
   
   
EMILIO MAURI S.P.A. RICEVE IL PRESTIGIOSO CERTIFICATO D’ECCELLENZA “MERIT AWARD”  
 
A Emilio Mauri S. P. A. , emblema della tradizione casearia italiana, una delle aziende più riconosciute e apprezzate nel mondo, una realtà internazionale che ha saputo fare della sapiente cura e genuinità dei suoi prodotti una vera e propria filosofia, viene conferito, dal Gruppo Sgs, il 1 dicembre 2008, il prestigioso “Merit Award”, il Certificato d’Eccellenza destinato alle aziende che si sono contraddistinte per l’efficienza dal punto di vista della qualità dei prodotti e della tutela del consumatore. Dopo il rilascio di tre importanti certificazioni, la Certificazione di Qualità Iso 9001, quello sulla Sicurezza Alimentare Iso 22000 e quello della Responsabilità Sociale Sa8000, il Gruppo Sgs, leader mondiale nei servizi di ispezione, verifica, analisi e certificazione di beni, servizi e sistemi, attribuisce a Emilio Mauri S. P. A. Un riconoscimento che premia l’azienda che, nel tempo, si è impegnata particolarmente dal punto di vista del controllo, della sicurezza, della garanzia e della responsabilità sociale. “Lavorare con responsabilità e passione - sostiene Nicoletta Merlo, Amministratore Delegato di Emilio Mauri S. P. A. - per garantire un prodotto sano, genuino e naturale che soddisfi le esigenze di tutti i consumatori. Questa è la mission che ispira quotidianamente le professionalità all’interno dell’azienda, un patrimonio, messo in pratica da tutto il personale che opera per la salvaguardia della sicurezza e la garanzia della qualità. Siamo particolarmente felici e orgogliosi per questo Certificato d’Eccellenza attribuito all’azienda, in quanto attesta la qualità dei nostri prodotti e conferma l’attenzione che poniamo verso i nostri 120 dipendenti e alla soddisfazione del consumatore finale”. “Siamo sempre orgogliosi– ha commentato Duilio Giacomelli, Chief Operating Officer South East Europe – di poter consegnare un nuovo Merit Award ad aziende che hanno dimostrato, attraverso il proprio impegno, la giusta attenzione a tutti quegli aspetti tesi a rendere sostenibile il proprio operato. Nello specifico,attraverso le certificazioni ottenute, Mauri si è dimostrata particolarmente sensibile alla qualità dei propri prodotti, alla tutela del consumatore e del proprio personale. Ci auguriamo che l’esempio di aziende come Mauri possa essere seguito dalle altre grandi realtà italiane come massima espressione dell’impegno “sociale” e della qualità che, in questo settore, ci contraddistingue nel mondo”. Con il prestigioso “Merit Award”, Mauri si riconferma emblema dell’eccellenza, dell’innovazione e della qualità tipicamente italiane. “Fedeltà al territorio, genuinità e manualità artigianale”, questi i valori di una grande azienda che con l’autenticità e il sapore inimitabile dei suoi formaggi, apprezzati sulle tavole di tutto il mondo, ha saputo diventare sinonimo indiscusso dell’antica tradizione casearia italiana. .  
   
   
DRAPPIER, LO CHAMPAGNE FRANCESE DISTRIBUITO IN ESCLUSIVA PER L’ITALIA DA PARTESA (GRUPPO HEINEKEN) HA ENTUSIASMATO I PALATI DELLA “MILANO BENE” AL CHRISTMAS PARTY DI ALVIERO MARTINI.  
 
Il famoso stilista ha recentemente inaugurato l’Alv’s Rest, un vero e proprio bar dove si incontra la crème de la crème dell’intellighenzia lombarda dando vita a veri e propri dibattiti letterari, amici di Alviero, presenti anche domenica alla festa di Natale. Scopo dell’evento non era solo quello di brindare insieme, ma anche di raccogliere dei fondi per l’associazione no profit Care&share, a favore dei bambini abbandonati in India, di cui lo stilista è sostenitore e socio onorario. Alla serata erano presenti, tra gli altri, amici del mondo del jet set come Jessica Polsky, Michel Altieri, Barbara D’urso, Mara Venier, Cristian De Sica, Annamaria Bernardini De Pace. Alviero Martini si è improvvisato barman e ha stappato davanti ai suoi amici e sostenitori bottiglie di champagne Drappier. “Una serata perfettamente riuscita durante la quale Drappier è stato apprezzato da tutti” commenta Stefano Zambon, ideatore del progetto Partesa per il Vino e Direttore del Personale “per noi questo è un riconoscimento che ci gratifica e ci riempie di orgoglio. Una partnership di successo che abbiamo accolto da subito con grande entusiasmo. ” Partesa è un Network Distributivo che opera nel settore beverage, specializzato nei servizi di commercializzazione di prodotti di qualità, distribuzione e consulenza per il canale Ho. Re. Ca. Dal 1989 ad oggi, il suo impegno ha permesso di raggiungere risultati senza confronti: massima capillarità distributiva, commercializzazione di prodotti di qualità, servizi personalizzati per il cliente e una grande solidità logistica. E’ oggi il punto di riferimento per oltre 60 mila clienti in Italia e vanta una presenza capillare su tutto il territorio nazionale. E’ un´azienda in movimento che cresce con le esigenze del mercato, in grado di offrire un´innovativa politica commerciale con un´immagine da leader unica e riconoscibile in tutta Italia. Partesa è una società del Gruppo Heineken Italia. Drappier: i vigneti del prestigioso champagne (per la rivista francese “Revue du vin de France” è uno dei 20 migliori champagne del mondo) si trovano nella regione dell’Aube in Francia e rappresentano un vero punto di forza per il rispetto della tipicità e della regolarità delle cuvée. L’azienda, guidata dalla famiglia Drappier dal 1604, è l’unica maison ad effettuare presa di spuma, remuage e dégorgement singoli per tutti i formati, dalla mezza bottiglia al Melchizedec. .  
   
   
FIRMANO LA QUINTA EDIZIONE DEL RICETTARIO BENEFICO 21 BIG DELLA MODA: NELLA SQUADRA DI ROSSOPOMODORO QUEST’ANNO ENTRA IL GOTHA DELLA MODA INTERNAZIONALE PER MARCIARE CON AMREF VERSO IL SUD SUDAN  
 
L’iniziativa nasce da un’idea della general manager della insegna Clelia Martino, che ne cura anche la realizzazione. Collaborano i Maestri Chef Enzo de Angelis e Antonio Sorrentino. L’introduzione è del presidente Franco Manna firma la quarta di copertina il presidente di Slow Food Italia Roberto Burdese. Gli amici sponsor: Anema e Cozze, Azienda agricola La Mura, Bellopede e Golino, Caffè Kimbo, Cinzano, Fuoco, Malinconico servizi di ristorazione , Olio Gargiulo, Peroni, Pizza Contorni e Maccheroni, Rossosapore. Una squadra d’eccezione sta marciando verso il Sud Sudan in aiuto della popolazione reduce da un conflitto durato più di vent’anni – uno dei più lunghi dell’Africa. Non è una notizia di cronaca, ma l’annuncio del nuovo progetto di charity Rossopomodoro. Gli ‘attrezzi’ sono a dir poco insoliti. Infatti, si tratta di succulente ricette gastronomiche!, le ‘ricette del sorriso’ che Rossopomodoro - gruppo Sebeto Italia, pubblica ogni anno a sue spese e distribuisce nei suoi 70 locali in cambio di offerte a favore dei progetti di Amref in Africa. Nel 2007 le ricette erano firmate da famosi giornalisti italiani, oggi il volume benefico vede schierati dei collaboratori di fama internazionale, i più importanti nomi della moda: Sandro Versace, Vivienne Westwood, Maurizio Marinella, Alessandra e Francesca Piacentini (Miss Bikini), Elio Fiorucci, Lavinia Biagiotti, Lorenzo Riva, Simonetta Ravizza (Annabella), Antonio Fusco, Cosimo Gucci (House of Florence), Nenella Impiglia Curzi (Oxs e Vic Matiè), Ermanno Scervino, Massimo Rebecchi, Imelde e Stefano Cavalleri (I Pinco Pallino), Gaetano Navarra, Marco Ferrone (Laltramoda), Elena Mirò (gruppo Miroglio), Elisa Pensa, Ettore Bilotta, Gai Mattiolo e Anna Fendi (Fendi). Inoltre, ha voluto partecipare l’Accademia Italiana della moda, da dove escono le promesse del futuro: metterà a disposizione dei suoi 400 allievi 250 copie del libro. Tutta l’iniziativa nasce da un’idea della general manager Rossopomodoro Clelia Martino, che ne cura anche la realizzazione. Il volume è stato presentato il 3 dicembre a Milano con una conferenza stampa (da Rossopomodoro, in largo La Foppa), e da quel momento è partita la raccolta fondi, una ‘marcia’ che servirà a portare in Sud Sudan personale sanitario. Infatti, in questo Paese, ci sono solo un centinaio di medici per una popolazione di oltre 8 milioni di persone, alle quali si aggiungeranno coloro che erano fuggiti per la guerra, stimati intorno ai 3 milioni, e che presto faranno ritorno. Il conflitto bellico in Sud Sudan ha distrutto le infrastrutture, comprese scuole e ospedali, riducendo il numero di operatori sanitari a 4. 600 unità, perlopiù, appunto, infermieri. Di conseguenza gli indicatori sanitari del Paese sono tra i peggiori al mondo: il 48 per cento dei bambini sotto i 5 anni è malnutrito, solo 1 su 4 viene vaccinato contro il morbillo, e soltanto il 5 per cento dei parti è seguito da staff specialistico. Un dato, quest´ultimo, che si traduce in un tasso di mortalità materna molto elevato. Con le donazioni che Rossopomodoro, con i clienti e gli amici sponsor, riuscirà a mettere insieme, si sosterrà l’attività dell’Istituto nazionale di formazione sanitaria che Amref, la principale organizzazione sanitaria no profit in Africa, gestisce a Maridi fin dal 1998. Come si legge sul volume delle ricette, “è l’unica scuola per assistenti medici e ostetriche comunitarie presente in Sud Sudan e risponde proprio alla necessità di formare, in tempi rapidi e con costi ridotti, personale sanitario in grado di formulare diagnosi, praticare operazioni chirurgiche di base (parti cesarei, appendiciti, ernie), insegnare educazione sanitaria e gestire piccole strutture locali, diventando così le fondamenta su cui costruire il futuro sistema sanitario del Paese”. ‘Le nostre ricette vol V’ sembra destinato a replicare il successo registrato l’anno scorso, con ben 81mila euro arrivati ad Amref per vaccinare contro gravi malattie 12mila bimbi ugandesi. In totale, in 3 anni, i ricettari benefici hanno raccolto 157. 795,00 euro. Per l’edizione 2008 gli stilisti hanno messo in campo il logo, la propria faccia, e naturalmente la propria ricetta preferita. Dal 3 dicembre la staffetta è passata ai clienti dell’insegna napoletan, ormai internazionale (è arrivata anche in Giappone): sta a loro rispondere con generosità all’appello di Rossopomodoro e Amref contro la malattia, la fame e il bisogno di formazione di un continente che vive quotidianamente nel dramma. Il ricettario sarà reperibile in tutti i ristoranti (contiene anche la versione in inglese delle ricette) e si potrà avere anche attraverso Internet su www. Rossopomodoro. It. Come ogni squadra di rispetto, anche quella ‘benefica’ di Rossopomodoro ha il suo capitano, il presidente del gruppo Sebeto Italia Franco Manna (amante dei paralleli sportivi perché è un ex campione di rugby) che è andato in avanscoperta personalmente in Africa per sondare l’’avversario’. E racconta: “Giovedì 13 novembre, aeroporto di Entebbe, Uganda. Questa settimana in Africa è stata per me la più incredibile di tutta la mia vita! …”. Comincia così il breve, ma intenso resoconto del recente viaggio in Africa di Manna allo scopo di verificare lo sviluppo del progetto di vaccinazione sostenuto con la raccolta del 2007/2008. “Ho trascorso 5 giorni e 2. 500 Km in jeep in giro per il Nord Uganda nelle regioni di Gulu, Pader, Kitgum, insieme con Tommy Simmons, il fondatore di Amref Italia, tra i villaggi ed i campi profughi di una delle zone più depresse dell’Africa e quindi del mondo. – continua Manna - La nostra missione era di avviare la campagna di vaccinazione destinata a salvare circa 12. 000 bambini sotto i 5 anni, con gli 81. 000 euro raccolti grazie al 4° volume di “Le nostre ricette”… Abbiamo fatto e visto cose difficilmente descrivibili senza farsi venire le lacrime agli occhi: bambini segnati dalla malnutrizione, dalla febbre malarica, dall’Aids e tutti con le loro pancine gonfie, in contrasto con le braccine e gambine sottili come fuscelli! Erano immagini così in contrasto con gli orizzonti infiniti dell’Africa, da farti chiedere di chi sia la colpa di tutto ciò e perché un bambino che nasce per caso qui, sia ineluttabilmente condannato ad una vita tanto misera e drammatica. La mia settimana in Africa è stata davvero indimenticabile, ha cambiato per sempre i miei bisogni di sicurezza, di normalità, ha spostato verso il basso quella che consideravo la mia soglia minima di bisogni primari…. ”. Il testo integrale è pubblicato come introduzione al nuovo ricettario, prima della prefazione che è firmata da Silvana Giacobini, la regina del gossip di qualità. Seguono le ricette dei protagonisti della moda italiana e internazionale e, come sempre, quelle dei Maestri Chef Rossopomodoro Enzo De Angelis e Antonio Sorrentino, che utilizzano presidi del territorio campano Slow Food, marchio ‘amico’ di Rossopomodoro perché il menu dell’insegna offre molti piatti a base di questi prodotti. A suggellare l’amicizia, firma la quarta di copertina il presidente di Slow Food Italia, Roberto Burdese. Altri amici sponsor della iniziativa di charity: Anema e Cozze, Azienda agricola La Mura, Bellopede e Golino, Caffè Kimbo, Cinzano, Fuoco, Malinconico -servizi di ristorazione, Olio Gargiulo, Peroni, Pizza Contorni e Maccheroni, Rossosapore. Una squadra vincente, dunque, quella che anche quest’anno affiancherà Amref nella sua missione di ‘aiutare l’Africa a non aver più bisogno di aiuto! .  
   
   
PRESENTATO AL FOUR SEASONS HOTEL DI MILANO IL VOLUME “ALIMENTI E NUTRIMENTI STRATEGICI: IL PESCE” CURATO DAL SERVIZIO QUALITÀ DI METRO ITALIA PESCE: TUTTO QUELLO CHE C’È DA SAPERE SU UN ALIMENTO STRAORDINARIO UNA GUIDA PRATICA E COMPLETA PER I PROFESSIONISTI DELLA RISTORAZIONE CURATA DAI MASSIMI ESPERTI NUTRIZIONISTI DEL NOSTRO PAESE  
 
E’ stato presentato al Four Seasons Hotel di Milano il volume “Alimenti e nutrimenti strategici: il pesce” curato da Claudio Truzzi, Responsabile Servizio Qualità di Metro Italia in collaborazione con Arna (Associazione Ricercatori Nutrienti e Alimentazione). Alla presentazione ha partecipato il Direttore Generale di Metro Italia Dominique Minnaert. Al termine dell’evento il famoso chef Sergio Mei ha cucinato alcune specialità ittiche in vendita alla Metro. Il Dipartimento Assicurazione Qualità di Metro Italia ha sviluppato una linea di testi allo scopo di dare un supporto scientifico ai testi illustrativi editi dal gruppo, coinvolgendo le più famose università italiane ed i massimi centri di ricerca scientifica sul tema con il supporto dell’Associazione Ricercatori Nutrienti e Alimentazione (Arna). Nel 2007 è stato pubblicato il primo testo dal titolo “Alimenti e nutrienti strategici” nel quale sono state trattate le caratteristiche qualitative e nutrizionali generiche di oltre 200 alimenti, seguito quest’anno da un secondo volume completamente dedicato ai prodotti ittici. L’obiettivo di questa iniziativa è quello di informare i clienti professionali Metro sulle caratteristiche nutrizionali degli alimenti, in particolare per quanto riguarda i plus specifici dei prodotti in vendita alla Metro e di fornire informazioni preziose per la gestione ottimale degli stessi. “Il volume che presentiamo oggi in questa cornice così prestigiosa – ha sottolineato Dominique Minnaert, Direttore Generale di Metro Italia - si colloca all’interno di un progetto iniziato due anni fa con l’obiettivo di formare ed informare i nostri clienti in merito agli aspetti qualitativi e nutrizionali dei nostri prodotti. Metro – ha proseguito Minnaert – intende essere partner dei propri clienti, accompagnando la loro crescita professionale e imprenditoriale con percorsi formativi studiati ad hoc. In un contesto sempre più competitivo e in un momento di generale calo dei consumi che sta toccando anche la ristorazione out of home, la sfida si vince puntando sulla qualità del prodotto e sull’efficienza del servizio. La formazione quindi può fare realmente la differenza. “ L’opera è divisa in quattro sezioni nelle quali vengono trattati tutti gli argomenti correlati alle caratteristiche organolettiche, alla qualità, alle criticità e alla miglior conservazione dei prodotti ittici. La prima parte è dedicata alla freschezza e alla sua valutazione. È definito il concetto di freschezza, il metodo ufficiale di valutazione e sono illustrate le caratteristiche qualitative specifiche di ogni tipologia di prodotto; infine vengono spiegati i meccanismi biologici alla base della perdita delle caratteristiche ottimali di freschezza. La seconda sezione invece è dedicata interamente alle caratteristiche nutrizionali dei prodotti ittici. Partendo da una panoramica generale sui nutrienti in essi contenuti, il lettore potrà trovare i motivi per cui è importante consumare pesce e le caratteristiche specifiche di ogni qualità di pesce. Inoltre viene trattato il tema degli effetti dei metodi di cottura e conservazione sui valori nutrizionali. In questa sezione sono inserite, infine, specifiche schede sui prodotti a marchio Metro da cui è possibile ricavare informazioni in merito ai metodi di produzione e ai plus nutrizionali specifici di ogni prodotto. La terza sezione illustra le più comuni problematiche igienico-sanitarie legate a tali prodotti e il modo più corretto per garantirne la migliore conservazione: ogni possibile rischio è affrontato in dettaglio descrivendo le misure preventive e correttive atte a prevenirlo. In questa sezione il professionista della ristorazione potrà trovare una guida pratica alla gestione dei prodotti e una panoramica delle azioni intraprese da Metro per garantire la freschezza dei propri prodotti. Alla fine del volume il lettore troverà più di 80 schede tecniche di facile e rapida consultazione sulla freschezza e le caratteristiche nutrizionali dei prodotti ittici più comunemente commercializzati da Metro. In ogni scheda le particolari caratteristiche di freschezza dei prodotti commercializzati da Metro sono illustrate mediante l’utilizzo d’immagini esplicative e di dettagliate descrizioni tecniche. È inoltre indicata l’origine più comune di ogni prodotto e le sue specifiche caratteristiche nutrizionali. Questo completo e approfondito volume sui prodotti ittici ha coinvolto il dipartimento Assicurazione Qualità di Metro Italia e i suoi illustri collaboratori in un duro lavoro di oltre un anno, al fine di creare una guida completa all’acquisto e alla gestione del prodotto. Metro Italia, parte di Metro Group, uno dei maggiori gruppi distributivi internazionali, è oggi presente sul territorio nazionale con 48 magazzini in 16 regioni, vanta oltre 1. 200. 000 clienti professionali attivi, 30. 000 prodotti in assortimento suddivisi in 11. 000 referenze per il settore alimentare (food) di cui 8. 000 di prodotti secchi e 3. 000 di prodotti freschi, e 19. 000 referenze nel settore non alimentare (non food). I collaboratori sono circa 5. 000. Per maggiori informazioni si prega di consultare il sito www. Metro. It .  
   
   
L’EXTRAVERGINE 2009 GUIDA AI MIGLIORI OLI DEL MONDO DI QUALITÀ ACCERTATA A CURA DI MARCO OREGGIA  
 
Alcuni passi avanti, ma ancora troppo incerti: in un contesto di grande ampliamento delle frontiere della qualità e di deciso orientamento al libero mercato, il settore olivicolo continua a vivere una situazione estremamente delicata. Infatti, nonostante i segnali positivi circa il nodo spinoso dell’origine, ovvero l’obbligo di indicare in etichetta la provenienza delle olive, questo ordinamento continua a presentare parecchi aspetti di ambiguità. Mai come in questo momento dunque ci sembra fondamentale per il lettore uno strumento aggiornato di informazione corretta e trasparente sulle produzioni mondiali di qualità. Soprattutto perché le virtù dell’olio, organolettiche e salutistiche, si stanno affermando in tutto il mondo con sempre maggiore convinzione. Questo è L’extravergine 2009 che nella sua nona edizione continua a rinnovarsi e dà spazio a tre nuovi paesi, Bosnia Herzegovina, Brasile e Giappone, estendendo così il panorama europeo, americano e asiatico. Sono dunque 37 i paesi presenti, di cui due approfonditi a livello regionale: l’Italia e la Spagna, i due colossi produttivi nel mondo. 487 schede descrivono il produttore con il suo olio migliore, selezionato a partire da oltre 3mila campioni valutati da un panel di esperti assaggiatori; e altri 147 prodotti delle stesse aziende che si sono conquistati una segnalazione completano la rassegna, per un totale di 634 oli presenti. L’extravergine 2009 - Guida ai Migliori Oli del Mondo di Qualità Accertata, pubblicato da Cucina & Vini editrice, è curato da Marco Oreggia, uno dei maggiori esperti del settore elaiotecnico mondiale, affiancato da Laura Marinelli. Ma la Guida non è solo un catalogo di aziende di qualità: gli articoli tematici della prima parte, curati da esperti internazionali, offrono un’analisi completa della filiera olivicola, dalla raccolta delle olive al prodotto finale sulle nostre tavole. Come sempre il curatore, oltre a indicare le 15 aziende “top” per qualità, attribuisce un premio “speciale” - da quest’anno intitolato a Cristina Tiliacos - a un protagonista del mondo dell’olio. Propone inoltre due elementi di valutazione: il Valore Aziendale, che quantifica in termini numerici le caratteristiche e l’impegno dell’azienda nella filiera della qualità produttiva e la Tendenza Aziendale, che definisce con un simbolo l’evoluzione dell’azienda stessa negli anni. .  
   
   
SULLA NEVE DI MADONNA DI CAMPIGLIO MONTAGNE DI CIOCCOLATO! I MAESTRI CIOCCOLATAI PIÙ RINOMATI DELLE DOLOMITI E LE LORO ECCEZIONALI CREAZIONI GASTRONOMICHE.  
 
Gennaio dolce gennaio… il periodo più freddo dell’anno diventa a Madonna di Campiglio il mese più delizioso di tutto l’inverno! Una vera e propria valanga di cioccolato invaderà infatti le discese più glamour d’Italia da giovedì 29 a sabato 31 gennaio 2009, quando sulle piste saliranno in cattedra non i maestri di sci bensì … i maestri cioccolatai più rinomati delle Dolomiti e le loro eccezionali creazioni gastronomiche. Degustazioni, eventi e tante dolci sorprese allieteranno una tre giorni tutta dedicata alla ghiottoneria per eccellenza, protagonista di ricette antiche di millenni. E Madonna di Campiglio si trasformerà letteralmente in una fabbrica di cioccolato a cielo aperto dove apprendere tutti i segreti del “cibo degli dei” dai migliori artisti del gusto, maestri di fama inventori di squisitezze assaporate in tutto il mondo. Fondente, extra-fondente, bianco, al latte, con nocciole, al gianduia o ai più insoliti gusti di rosmarino, peperoncino e assenzio: le forme e i sapori di cioccolato in tutte le varietà possibili e immaginabili accontenteranno davvero tutti i palati! E poi tantissime degustazioni e assaggi: cioccolatini, praline, pasticcini, torte e budini con decorazioni – è proprio il caso di dirlo! - di squisita bellezza; e ancora creme, gelati, tavolette, tazze fumanti dove star assoluta sarà il cacao. Spazio anche alle ultime novità in fatto di gusti e scoperte terapeutiche - ma soprattutto golose! – di “cure” a base di cioccolato con presentazioni culinarie di vario genere. E infine momenti di relax e divertimento, con appuntamenti di benessere, curiosità e tante ricche sorprese, per una weekend a Madonna di Campiglio più dolce che mai. .  
   
   
SWISS PROPONE LE DELIZIE CULINARIE DELL’HOTEL DOLDER GRAND DI ZURIGO  
 
Dal 26 novembre, Swiss International Air Lines propone ai passeggeri di Swiss First e Swiss Business Class le creazioni gastronomiche di Heiko Nieder, chef del The Restaurant dell’hotel Dolder Grand. Una nuova tappa nel programma gastronomico “Taste of Switzerland”. I passeggeri di First e Business Class di Swiss sui voli intercontinentali in partenza dalla Svizzera (e sulla tratta di ritorno di alcuni selezionati voli) possono gustare le deliziose portate servite al Dolder Grand, gioiello tra gli hotel di Zurigo recentemente riaperto nell’aprile 2008. Le creazioni speciali della cucina di Nieder vengono servite anche ai passeggeri di Business Class in viaggio su alcuni collegamenti europei. Heiko Nieder è stato nominato “Discover of the Year” nel 2003 e ha conquistato una stella Michelin per il The Restaurant nel 2008. Nel corso della propria collaborazione con Swiss, il 35enne chef tedesco presenterà la propria cucina giovane e sperimentale. Christoph Beckmann, Chief Marketing Officer di Swiss ha espresso il proprio entusiasmo durante la presentazione del nuovo menu tenutasi al Dolder Grand: “I nostri ospiti godranno di una eccezionale opportunità: Heiko Nieder rappresenta il top della cucina contemporanea e pone particolare attenzione all’altissima qualità dei prodotti utilizzati. E’ quindi un partner ideale per Swiss”. Ai passeggeri di Swiss First viene servito, come antipasto, un filetto di trota con crescione e sedano, seguito da conchiglie con broccoli, zenzero e anice. Il piatto principale è invece costituito da medaglioni di manzo con mousse di patate, indivia, formaggio Gruyère e fichi. Per coronare il tutto un dolce al cioccolato speziato con gelato di mais dolce e coriandolo. I clienti di Swiss Business possono invece gustare vitello con carote, cumino nero e cubetti di polenta. Come dessert gelatina di mele su biscotto al cardamomo con yoghurt e olio di vite pressato a freddo. Gli amanti dei vini saranno viziati per i prossimi tre mesi: in Swiss First vengono serviti un Pinot Nero Winterthur e la novità di un Tokaji ungherese Furmint, un vino bianco secco con un intenso bouquet aromatico proveniente dai vigneti di Hugh Johnson. In Swiss Business si possono invece degustare vini bianchi e rossi della regione di Zurigo insieme a un eccezionale Tre della casa vinicola Brancaia. Il programma gastronomico “Taste of Switzerland” nasce nel 2002 ed è stato premito con il Mercury Award. Quella del Ristorante Dolder Grand è la 23a tappa in questo percorso attraverso le migliori cucine della Svizzera. .  
   
   
FERRARI E RIGONI DI ASIAGO IN ESSELUNGA  
 
Un delizioso abbinamento da gourmet, firmato da Ferrari e Rigoni di Asiago, che troverete in Esselunga: il Parmigiano Reggiano Ferrari accompagnato dal Miele del Bosco biologico Rigoni di Asiago tutto italiano. Sano e buono, ideale per meglio affrontare i primi freddi , può essere uno speciale stuzzichino da aperitivo, una raffinata proposta regalo da mettere sotto l’albero e da offrire a Babbo Natale. La confezione, in vendita in Esselunga contiene un pezzo di Parmigiano Reggiano Ferrari, stagionato 24 mesi, di circa 800 grammi, e un vasetto da 30 g circa di Miele del Bosco, Biologico Italiano, Rigoni di Asiago, a euro 14,50 circa. .  
   
   
CAFFÈ VERGNANO: NUOVI PACK ISPIRATI ALLA MUSICA, PER UN DOLCE PENSIERO SOTTO L’ALBERO  
 
L’aroma di Caffè Vergnano si unisce alla melodia del Natale in un nuova linea che rende ancora più speciale il sapore delle feste. Un equilibrio di fragranze, profumi ed emozioni racchiuso in confezioni originali: Sinfonia speciale e Armonia speciale contengono una latta di Caffè 100% Arabica abbinata a una decorazione natalizia o a una coppia di tazzine bianche decorate con eleganti note musicali. Ceramica Note e Latta Melodia Speciale sono, invece, un’idea regalo non solo raffinata ma anche pratica: i contenitori sono infatti riutilizzabili per conservare il caffè. Top di gamma di Caffè Vergnano, 100% Arabica è una selezione pregiata della migliore Arabica del Centro e Sud America. La tostatura lenta tradizionale con raffreddamento ad aria e il giusto tempo di riposo conferiscono al caffè un gusto dolce, delicato e un aroma rotondo. > Confezione Sinfonia Speciale. Contiene 1 lattina da 250 gr. Di caffè100% Arabica macinato e un addobbo natalizio. Prezzo: 5,99 Euro > Confezione Armonia Speciale. Contiene 1 lattina da 250 gr. Di caffè100% Arabica macinato e 2 tazzine decorate. Prezzo: 5,99 Euro > Ceramica Note. Contiene 1 confezione da 250 gr. Di pregiata miscela di caffè macinato. Prezzo: 9,99 Euro > Latta Melodia Speciale Contiene 1 confezione da 250 gr. Di caffè 100% Arabica macinato. Prezzo: 7,99 Euro A completare la collezione natalizia Caffè Vergnano sono disponibili anche le versioni Latta Venezia e Arabica Coffee Bar, con immagini suggestive della Venezia di un tempo e delle caffetterie a brand Caffè Vergnano presenti in tutto il mondo. Ogni confezione regalo si trova negli iper e nei supermercati. Per informazioni aggiuntive: www. Caffevergnano. Com .  
   
   
IN ESCLUSIVA PER IL NHOW DISARONNO FIRMA LA COLLEZIONE MIGNON IN LIMITED EDITION  
 
Ogni giovedì l’eleganza di Disaronno si fonde con la creatività del Nhow, il tempio del design, per celebrare l’edizione limitata Disaronno Mignon Ogni giovedì, Disaronno diventa il protagonista dell’aperitivo al Nhow il primo hotel di design in zona Tortona a Milano, dove il fascino di un ambiente originale e ricco di suggestioni è esaltato da una esclusiva serie di 10 bottiglie “mignon” personalizzate e tutte da collezionare. La raffinata e irripetibile serie di “Disaronno Mignon” da una parte rappresenta l’originalità del Nhow con i suoi colori, la creatività e il design e dall’altra conferma la notorietà dell’intramontabile bottiglia Disaronno esaltandone l’eleganza e la tradizione che ne fanno il liquore italiano più bevuto al mondo. In dieci imperdibili varianti, le “Disaronno Mignon” giocano sulla modernità e sulla creatività personalizzando la classica silhouette della bottiglia con l’accostamento di colori caldi a quelli freddi per ricreare un’atmosfera che punta sul contrasto tra tendenze e controtendenze, tra moda e underground style, esprimendosi con un linguaggio innovativo e forme sorprendenti che caratterizzano il Nhow. È un concentrato Un suggestivo intreccio di forme spezzate si proiettano sull’etichetta della serie limitata delle “Disaronno Mignon” riportando alla mente la sagoma inconfondibile della bottiglia Disaronno, simbolo nel mondo del made in italy e l’immancabile protagonista delle serate mondane e dei ritrovi più esclusivi del palcoscenico internazionale. Una collezione metafora della assoluta sincronia tra due mondi apparentemente contrastanti ovvero quello della tradizione e della modernità che si combinano perfettamente per chi vuole distinguersi ma allo stesso tempo apprezzare la bellezza delle forme plastiche come espressione artistica. Disaronno e il Nhow invitano ad entrare nel mondo dell’aperitivo all’insegna del design e della moda uniti al gusto di Disaronno, definito come “l’eleganza italiana in bottiglia” grazie al suo colore ambrato, al gusto vellutato e all’aroma inconfondibile, per essere catturati dal mondo delle tendenze e dell’esclusività. L’esclusiva collezione di “Nhow Disaronno Limited Edition” è disponibile tutti i giovedi sera al Nhow in abbinamento con un cocktail Disaronno Cosmo. .  
   
   
PELLEGRINI SPA CRESCE L’IMPORT DI VINI FRANCESI  
 
Con 56 mila bottiglie nel 2007 e un incremento del 10% nel 2008 per un fatturato di più di un milione e cinquecentomila euro, Pellegrini Spa continua le acquisizioni di nuove etichette di vini francesi portando il portfolio delle Aziende d’oltralpe a quota 19. I vini francesi, sebbene abbiano una reputazione leggendaria, sono ancora poco conosciuti in Italia, ad eccezione dello Champagne. Pellegrini Spa, che da oltre un secolo si occupa della distribuzione di vini e distillati di alta qualità, ha scelto di investire in questa direzione, costruendo un’offerta distributiva che oggi rappresenta un punto di riferimento unico in Italia per gli operatori che intendono proporre ai consumatori vini francesi tra i più prestigiosi. Grazie agli ultimi accordi con le aziende d’oltralpe, Pellegrini Spa ha, infatti, portato a 19 i produttori di vini francesi nel proprio listino importando in esclusiva più di 360 prestigiose etichette. Le aziende, attentamente selezionate dal Distributore, coprono tutte le zone principali dell’offerta vinicola transalpina. In Francia, infatti, la coltivazione della vite viene effettuata su quasi tutto il suo territorio, da centro-nord a sud, anche se le principali aree di produzione restano il Bordeaux, la Champagne, la Côtes du Rhône, l´Alsazia, la Loira e non per ultima la Borgogna. Pellegrini Spa oltre ad aver inserito nel proprio portfolio etichette prestigiose provenienti dalle zone più note, ha arricchito e reso unica la propria offerta con vini di altissima qualità prodotti in territori quali, per esempio, Côte de Provence e Côtes du Roussillon. Nel listino dell’azienda bergamasca è presente infine una selezione accurata dei grandi Chateaux bordolesi. Per maggiori informazioni visitare il sito: www. Pellegrinispa. Net .