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Notiziario Marketpress di Lunedì 14 Giugno 2010
LA COMMISSIONE EUROPEA ISTITUISCE LA CERTIFICAZIONE DEI BIOCARBURANTI SOSTENIBILI  
 
Bruxelles, 14 giugno 2010 - La Commissione ha deciso il 6 giugno di incoraggiare l´industria, i governi e le Ong a istituire sistemi di certificazione per tutti i tipi di biocarburanti usati nell´Ue, compresi quelli importati, e ha definito i requisiti che tali certificazioni devono rispettare per ottenere il riconoscimento della Commissione. La certificazione facilita il rispetto dei criteri stabiliti dall´Ue in base ai quali i biocarburanti devono consentire riduzioni considerevoli delle emissioni di gas a effetto serra e non devono provenire da foreste, zone umide e aree naturali protette. Le regole applicabili ai sistemi di certificazione rientrano in una serie di orientamenti esplicativi per l´attuazione della direttiva sull´energia da fonti rinnovabili, che entrerà in vigore a dicembre 2010. Günther Oettinger, Commissario europeo per l´Energia, ha affermato: "Negli anni a venire i biocarburanti saranno l´unica alternativa alla benzina e ai combustibili diesel utilizzati per i trasporti, che causano oltre il 20% delle emissioni di gas a effetto serra dell´Unione europea. Dobbiamo garantire che anche i biocarburanti siano sostenibili. Il nostro sistema di certificazione - il più rigoroso tra quelli esistenti - garantirà che i biocarburanti rispettino gli standard ambientali più severi e avrà ripercussioni positive anche su altre regioni del mondo, perché si applica anche ai biocarburanti importati." Il pacchetto adottato oggi consiste in due comunicazioni e una decisione, intese ad aiutare le imprese e gli Stati membri ad attuare la direttiva sull´energia da fonti rinnovabili. I documenti sono incentrati sui criteri di sostenibilità per i biocarburanti e sulle azioni necessarie per verificare che siano impiegati unicamente biocarburanti sostenibili. Certificati per biocarburanti sostenibili: la Commissione incoraggia l´industria, i governi e le Ong a istituire "sistemi volontari" per certificare la sostenibilità dei biocarburanti e spiega quali standard devono essere rispettati per ottenere il riconoscimento dell´Ue. Uno dei criteri principali è che i sistemi di certificazione devono avvalersi di revisori indipendenti che esaminino l´intera catena di produzione, dall´agricoltore e dallo stabilimento al commerciante fino al distributore che fornisce la benzina o il carburante diesel alla stazione di servizio. In base agli standard fissati dalla comunicazione, la procedura di revisione deve essere affidabile e non lasciare margine per eventuali frodi. Proteggere la natura incontaminata: la comunicazione spiega che i biocarburanti non dovrebbero essere ottenuti da materie prime provenienti da foreste tropicali o da aree deforestate di recente, da torbiere drenate, zone umide o aree ad elevata biodiversità e indica in che modo valutare questo elemento. Chiarisce inoltre che la conversione di una foresta in una piantagione di palme da olio sarebbe in contrasto con i requisiti di sostenibilità. Promuovere solo i biocarburanti che consentono elevati risparmi di gas serra: la comunicazione ribadisce che gli Stati membri devono rispettare gli obiettivi nazionali vincolanti in materia di energie rinnovabili e che solo i biocarburanti che consentono di risparmiare grandi quantità di gas a effetto serra valgono ai fini degli obiettivi nazionali; è spiegato inoltre come viene effettuato il calcolo. I biocarburanti devono consentire un risparmio di gas a effetto serra rispetto a i combustibili fossili del 35%, che salirà al 50% nel 2017 e al 60% (per i biocarburanti prodotti da nuovi impianti) nel 2018.  
   
   
GREEN VENTURES 2010  
 
 Potsdam, 14 giugno 2010 - Green Ventures 2010 si svolgerà dal 16 al18 giugno 2010 a Potsdam, in Germania. L´evento, tenuto in collaborazione con la Enterprise Europe Network Berlino-brandeburgo, è un forum internazionale per i partenariati delle aziende del settore energetico e ambientale (quali acqua, aria e suolo, energia e costruzioni, e riciclaggio e materiali rinnovabili) di Cina, Repubblica ceca, Danimarca, Finlandia, Germania, Ungheria, Italia, Polonia, Russia, Svezia, Tunisia, Regno Unito, Stati Uniti, e molti altri paesi. È disponibile un catalogo con i profili e le richieste di cooperazione di tutti i partecipanti, in modo che le riunioni possano essere organizzate in anticipo. Non vi è alcuna restrizione per quanto riguarda il tipo di cooperazione, si può discutere di subappalti, distribuzione, opportunità di trasferimento tecnologico, o scambiarsi semplicemente esperienze. L´obiettivo principale è la creazione di contatti commerciali diretti. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Green-ventures.com//frontend/index.cfm?lid=2&tlid=2&backtrackerclear=true    
   
   
ROMA CAPITALE DELLE ENERGIE RINNOVABILI: ON LINE IL "MASTERPLAN" IN VERSIONE INTEGRALE  
 
Roma, 11 giugno 2010 – L´urbe, antico centro di un impero dalla cui capitale tutto partiva e verso cui tutto muoveva, getta le basi per divenire la capitale del decentramento energetico, grazie al quale i nuclei urbani potranno trasformarsi in organismi autosufficienti (ma pure in grado di scambiarsi, in virtù di reti intelligenti, l´energia rinnovabile prodotta localmente). Consegnato nelle mani del sindaco Alemanno dall´economista Jeremy Rifkin il "masterplan energetico-economico per la città di Roma". Rifkin, teorico della "terza rivoluzione industriale", ha ricevuto a dicembre scorso dal Sindaco l´incarico di elaborare con il suo gruppo il "masterplan". Ora il piano, che parte dall´idea di conciliare la questione energetica con l´economia (ovvero di concepire l´economia pensando all´ambiente), è sul tavolo e conferisce a Roma una "missione" estremamente ambiziosa: essere l´apripista di una nuova concezione globale del modo in cui l´uomo abita la terra e interagisce con essa, "facilitare la transizione dall´attuale geopolitica verso la politica della biosfera, contribuendo così "al risanamento del pianeta per le generazioni a venire". Le parole d´ordine del "masterplan": esaltare la relazione tra la città e il suo territorio agricolo (e non c´è in Europa un´altra città che ne possieda uno altrettanto vasto, prestandosi – da questo punto di vista – a sviluppare così ampiamente l´approccio "olistico" di Rifkin); "ripensare l´energia a Roma per zone concentriche e intercollegate" (centro, anello commerciale-industriale, Agro Romano); "apprendimento collaborativo e distribuito", ovvero sistemi d´insegnamento e formazione totalmente ripensati "rispetto al modello iper-competitivo attualmente vigente", all´insegna – invece – della condivisione, dello scambio dei saperi e di una crescente "empatia" (così come ormai determinato dalla grande "aula virtuale" di Internet). Tra le molte indicazioni contenute nel "masterplan": incremento dell´agricoltura sugli 80 mila ettari di aree verdi romane (oltre la metà dei 150 mila ettari del territorio comunale) per accorciare sempre più la filiera, valorizzare la produzione locale e ridurre così costi ed emissioni nocive dovute al trasporto delle derrate – ma anche per impiantare parchi eolici e solari e per produrre biomassa –; creazione di parchi tecnologici e della biosfera, in tutta la città ma soprattutto nelle zone agricole; sviluppo (in accordo con gli orientamenti già espressi dal Campidoglio su una Roma "low carbon") delle nuove imprese operanti nei settori della compatibilità ambientale.  
   
   
POTENZA: DA OGGI ENTRA NEL VIVO PROGETTO ENER SUPPLY NEL CAPOLUOGO ESPERTI DA TUTTA L’AREA DANUBIANA E BALCANICA  
 
Potenza, 14 giugno 2010 - Dopo la prima fase organizzativa, il partenariato del progetto Ener Supply capeggiato dal Comune di Potenza entra nel vivo con l’organizzazione di un corso di formazione rivolto ad addestrare i formatori. A Potenza da tutta l’area danubiana e balcanica arriveranno lunedì 14 giugno 35 esperti per essere istruiti e formare a loro volta i tecnici delle proprie Amministrazioni locali. A questi si sommano 9 esperti locali dal Comune di Potenza, Cnr e dell’Università di Basilicata. Il corso di 40 ore in aula e 20 ore di e-learning - spiega una nota dell´ufficio stampa del Comune - prevede sessioni specifiche sullo sviluppo di mappe territoriali e di studi di fattibilità sulle fonti energetiche rinnovabili. Temi principali saranno: geotermia, biomasse, eolico, idroelettrico e valutazione degli investimenti. I partecipanti si ritroveranno alle ore 9 di lunedì 14 giugno presso la Sala del Campanile di Palazzo Loffredo per il Comitato di Pilotaggio per poi spostarsi, a partire dal pomeriggio, presso il Ridotto dello Stabile dove comincerà il corso. I docenti di alto profilo provengono da Organismi che hanno maturato esperienza internazionale specifica sui temi trattati. Gli esperti dopo la formazione lavoreranno con i partner per avviare la formazione in ogni singolo territorio. Nell’area metropolitana di Potenza la formazione rivolta ai tecnici locali sarà sviluppata nel prossimo ottobre e avrà l’obiettivo di colmare i fabbisogni formativi sul tema delle rinnovabili. Allo stato attuale l’analisi ha rilevato come solo il 7% dei tecnici abbia una conoscenza approfondita degli strumenti e delle materie. "Il Comune di Potenza, attraverso la programmazione europea sviluppata –ha detto il sindaco di Potenza, Vito Santarsiero- individuerà interventi che saranno complemento, di integrazione e valorizzazione del lavoro di pianificazione strategica metropolitana. In questo lo sforzo è ambizioso: raccogliere le competenze consolidate a livello internazionale e riversarle nella programmazione del territorio. Le scelte giuste che maturano dall’esperienza internazionale –ha aggiunto- consentiranno al Comune e all’area metropolitana di determinare scelte di organizzazione e pianificazione del territorio evitando di commettere errori e avviare la definizione di un piano che avrò l’obiettivo di creare investimenti creare nuova occupazione nel rispetto dell’ambiente. Iniziando ad attestarsi sempre di più come laboratorio di idee all’interno del Mezzogiorno. Accanto a questo ruolo di impatto territoriale in cui a beneficiarne è l’intera area metropolitana coordina le attività in ambito Balcanico e dei Paesi Danubiani. Potenza punto di riferimento per le comunità locali del Sud Est Europa. “Si tratta – ha concluso il sindaco - di un’azione politica di medio periodo in cui l’Amministrazione comunale ha il coraggio di analizzare, dimensionare il problema e affrontarlo. Rilanciare gli investimenti in settori così innovativi come le fonti rinnovabili richiede elevate competenze. Il Comune di Potenza lo sa e investe nella formazione dei suoi tecnici e dei territori limitrofi.” Si ricorda che il progetto prevede il sostegno delle Municipalità locali attraverso un programma di rafforzamento della capacità istituzionale. In 36 mesi il partenariato svilupperà mappe per le fonti rinnovabili, oltre 1.700.000 euro di budget.  
   
   
IL 14 E 15 LUGLIO ASSEMBLEA STRAORDINARIA PER RAGGRUPPAMENTO AZIONI E SEPARAZIONE PIRELLI RE  
 
Milano, 14 giugno 2010 – Pirelli & C. Spa comunica che sono state determinate le date di convocazione dell’Assemblea straordinaria degli azionisti della Società, che si terrà in Milano, Viale Sarca n. 214, il giorno mercoledì 14 luglio 2010 alle ore 10 in prima convocazione e, occorrendo, in seconda convocazione il giorno giovedì 15 luglio 2010, stesso luogo e ora. L’assemblea straordinaria sarà chiamata a discutere e deliberare in merito alla proposta di eliminazione del valore nominale delle azioni ordinarie e di risparmio della Società e al loro raggruppamento nel rapporto di n. 1 azione ordinaria o n. 1 azione di risparmio ogni n. 11 azioni della medesima categoria possedute, nonché in merito alle conseguenti modifiche statutarie. Sarà inoltre sottoposta all’approvazione dell’Assemblea straordinaria la proposta di separazione di Pirelli Re dal gruppo Pirelli, da attuarsi mediante assegnazione proporzionale agli azionisti ordinari e di risparmio di n. 487.231.561 azioni ordinarie Pirelli Re possedute dalla Società, per la cui esecuzione è prevista la riduzione volontaria del capitale sociale per un importo corrispondente al valore della partecipazione Pirelli Re oggetto di assegnazione. La proposta di riduzione del capitale sarà preceduta dalle propedeutiche modifiche statutarie. Le relazioni degli Amministratori su tutti i punti all’ordine del giorno, nonché il documento informativo predisposto per illustrare l’operazione di riduzione del capitale sociale saranno messi a disposizione del pubblico presso la sede sociale e presso Borsa Italiana Spa nei rispettivi termini di legge.  
   
   
TERMINI IMERESE: AL MSE FOCUS SU 5 DELLE 25 MANIFESTAZIONI DI INTERESSE TRE RIGUARDANO L’AUTOMOTIVE, UNO IL SETTORE DEI MEDIA ED UNO IL COMPARTO AGRICOLO QUESTA SETTIMANA IL BANDO INTERNAZIONALE PER LE ULTERIORI MANIFESTAZIONI DI INTERESSE  
 
 Roma, 14 giugno 2010 – Per la riconversione del Polo industriale di Termini Imerese si cominciano a delineare ipotesi di soluzioni e, dopo il previsto bando internazionale, entro novembre ci sarà la short list definitiva di ulteriori iniziative sull’area. Per ora al Ministero dello Sviluppo Economico sono giunte 25 manifestazioni di interesse, come è emerso oggi nella riunione del tavolo di confronto, presenti per il dicastero Giuseppe Tripoli, capo del Dipartimento per le Imprese e l’internazionalizzazione, e Andrea Bianchi, direttore generale per la politica industriale e la competitività; l’assessore Marco Venturi della Regione Siciliana; Domenico Arcuri, amministratore delegato di Invitalia; i rappresentanti di Fiat Group Spa, degli enti locali e delle parti sociali. Arcuri ha illustrato lo stato di avanzamento dell’attività dell’advisoring effettuata ad oggi da Invitalia (il cui incarico di consulenza è stato formalizzato con decreto del Ministro dello Sviluppo Economico lo scorso 12 maggio). Dopo aver esaminato le 25 manifestazioni d’interesse sinora pervenute, Invitalia sta ora vagliando 5 piani preliminari di impresa. Tre di questi riguardano iniziative nel settore automotive, uno nel settore media e uno nel settore agricolo. L’occupazione prevista dal complesso dei progetti attivabili è sufficiente ad assorbire le risorse attualmente impegnate nello stabilimento. A partire dal 15 giugno prossimo, inoltre, sarà pubblicato, su testate economico-finanziarie nazionali ed internazionali, un invito a manifestare interesse allo scopo di individuare ulteriori iniziative sull’area, incrementali, e non alternative, rispetto a quelle sinora pervenute. In tale scenario, è stata prevista la presentazione di una short-list preliminare entro il 15 settembre e di una definitiva entro la data del 30 novembre 2010. In questo periodo, sarà definito il sistema delle agevolazioni rese disponibili dal governo nazionale e dalla Regione Siciliana, quest’ultime anticipate dall’assessore Venturi. Invitalia sta inoltre predisponendo un piano di sviluppo volto alla riconversione del polo industriale di Temini Imerese. Tale piano è finalizzato all’individuazione di un progetto di massima per la riconversione/potenziamento dello stabilimento Fiat, nonché le possibili iniziative complementari attuabili nel polo industriale stesso. -  
   
   
L’IPOTESI DI ACCORDO PER POMIGLIANO D’ARCO  
 
Torino , 14 giugno 2010 - R.s.u. Coordinamento Nazionale Ecco l’ipotesi di accordo per Pomigliano D’arco Allegato lettera del 9 giugno 2010 1. Orario Di Lavoro - La produzione della futura Panda si realizzerà con l´utilizzo degli impianti di produzione per 24 ore giornaliere e per 6 giorni la settimana, comprensivi del sabato, con uno schema di turnazione articolato a 18 turni settimanali. L´attività lavorativa degli addetti alla produzione e collegati (quadri, impiegati e operai), a regime ordinario e ferma la durata dell´orario individuale contrattuale, sarà articolata su tre turni giornalieri di 8 ore ciascuno a rotazione, secondo i seguenti orari: •primo turno dalle ore 6.00 alle ore 14.00, con la mezz´ora retribuita per la refezione dalle ore 13.30 alle ore 14.00; •secondo turno dalle ore 14.00 alle ore 22.00, con la mezz´ora retribuita per la refezione dalle ore 21.30 alle ore 22.00; •terzo turno dalle ore 22.00 alle ore 6.00 del giorno successivo, con la mezz´ora retribuita per la refezione dalle ore 5.30 alle ore 6.00. La settimana lavorativa avrà pertanto inizio alle ore 6.00 del lunedì e cesserà alle ore 6.00 della domenica successiva. Lo schema di orario prevede il riposo individuale a scorrimento nella settimana. L´articolazione dei turni avverrà secondo lo schema di turnazione settimanale di seguito indicata: 1° - 3° - 2° Il 18° turno, cadente tra le ore 22.00 del sabato e le ore 6.00 del giorno successivo, sarà coperto con la retribuzione afferente la festività del 4 Novembre e/o con una/due festività cadenti di domenica (sulla base del calendario annuo), con i permessi per i lavoratori operanti sul terzo turno maturati secondo le modalità previste dall´accordo 27 Marzo 1993 (mezz´ora accantonata sul terzo turno per 16 turni notturni effettivamente lavorati pari a 8 ore) e con la fruizione di permessi annui retribuiti (P.a.r. Contrattuali) sino a concorrenza. Le attività di manutenzione saranno invece svolte per 24 ore giornaliere nell´arco di 7 giorni la settimana per 21 turni settimanali. L´attività lavorativa degli addetti (quadri, impiegati e operai), a regime ordinario, sarà articolata su 3 turni strutturali di 8 ore ciascuno, con la mezz´ora retribuita per la refezione nell´arco del turno di lavoro a rotazione e con riposi individuali settimanali a scorrimento. L´orario di lavoro giornaliero dei lavoratori addetti al turno centrale (quadri, impiegati e operai) va dalle ore 8.00 alle ore 17.00, con un´ora di intervallo non retribuito. Per i quadri e gli impiegati addetti al turno centrale si conferma l´attuale sistema di flessibilità dell´orario di lavoro giornaliero (orario in entrata dalle ore 8 alle ore 9 calcolato a decorrere dal primo dodicesimo di ora utile). In alternativa, su richiesta delle Organizzazioni Sindacali nel caso in cui intendessero avvalersi della facoltà di deroga a quanto previsto dal D. Lgs. 66/2003 e successive modifiche e integrazioni in materia di riposi giornalieri e settimanali. La produzione della futura Panda si realizzerà con l´utilizzo degli impianti di produzione per 24 ore giornaliere e per 6 giorni la settimana, comprensivi del sabato, con uno schema di turnazione articolato a 18 turni settimanali. L´attività lavorativa degli addetti alla produzione e collegati (quadri, impiegati e operai), a regime ordinario e ferma la durata media dell´orario individuale contrattuale, sarà articolata su tre turni giornalieri di 8 ore ciascuno a rotazione, secondo i seguenti orari: •primo turno dalle ore 6.00 alle ore 14.00, con la mezz´ora retribuita per la refezione dalle ore 13.30 alle ore 14.00; •secondo turno dalle ore 14.00 alle ore 22.00, con la mezz´ora retribuita per la refezione dalle ore 21.30 alle ore 22.00; •terzo turno dalle ore 22.00 alle ore 6.00 del giorno successivo, con la mezz´ora retribuita per la refezione dalle ore 5.30 alle ore 6.00. Lo schema di orario per lo stabilimento prevede, a livello individuale, una settimana a 6 giorni lavorativi e una a 4 giorni. L´articolazione dei turni avverrà secondo lo schema di turnazione settimanale di seguito indicata: 3° - 2° - 1° Nella settimana a 4 giorni saranno fruiti 2 giorni consecutivi di riposo secondo il seguente schema: - lunedì e martedì ovvero -mercoledì e giovedì ovvero -venerdì e sabato. Preso atto delle richieste da parte delle Organizzazioni Sindacali dei lavoratori, al fine di non effettuare il 18° turno al sabato notte, lo ste sso viene anticipato strutturalmente alla domenica notte precedente. Pertanto il riposo settimanale domenicale avviene dalle ore 22 del sabato alle ore 22 della domenica. Il 18° turno, cadente tra le ore 22.00 della domeni ca e le ore 6.00 del giorno successivo, sarà coperto con la retribuzione afferente la festività del 4 Novembre e/o con una/due festività cadenti di domenica (sulla base del calendario annuo), con i permessi per i lavoratori operanti sul terzo turno maturati secondo le modalità previste dall´accordo 27 Marzo 1993 (mezz´ora accantonata sul terzo turno per 16 turni notturni effettivamente lavorati pari a 8 ore) e con la fruizione di permessi annui retribuiti (P.a.r. Contrattuali) sino a concorrenza. Le attività di manutenzione saranno invece svolte per 24 ore giornaliere nell´arco di 7 giorni la settimana per 21 turni settimanali. L´attività lavorativa degli addetti (quadri, impiegati e operai), a regime ordinario, sarà articolata su 3 turni strutturali di 8 ore ciascuno, con la mezz´ora retribuita per la refezione nell´arco del turno di lavoro a rotazione e con riposi individuali settimanali a scorrimento. L´orario di lavoro giornaliero dei lavoratori addetti al turno centrale (quadri, impiegati e operai) va dalle ore 8.00 alle ore 17.00, con un´ora di intervallo non retribuito. Per i quadri e gli impiegati addetti al turno centrale si conferma l´attuale sistema di flessibilità dell´orario di lavoro giornaliero (orario in entrata dalle ore 8 alle ore 9 calcolato a decorrere dal primo dodicesimo di ora utile). 2. Lavoro Straordinario - Per far fronte alle esigenze produttive di avviamenti, recuperi o punte di mercato, l´azienda potrà far ricorso a lavoro straordinario per 80 ore annue pro capite, senza preventivo accordo sindacale, da effettuare a turni interi. Nel caso dell´organizzazione dell´orario di lavoro sulla rotazione a 18 turni, il lavoro straordinario potrà essere effettuato a turni interi nel 18° turno, già coperto da retribuzione secondo le modalità indicate al capitolo orario di lavoro, o nelle giornate di riposo. L´azienda comunicherà ai lavoratori, di norma con 4 giorni di anticipo, la necessità di ricorso al suddetto lavoro straordinario e terrà conto di esigenze personali entro il limite del 20% con sostituzione tramite personale volontario. Con accordo individuale tra azienda e lavoratore, l´attività lavorativa sul 18° turno potrà essere svolta a regime ordinario, con le maggiorazioni del lavoro notturno: in tal caso non si darà corso alla copertura retributiva collettiva del 18° turno. Il lavoro straordinario, nell´ambito delle 200 ore annue pro capite, potrà essere effettuato per esigenze produttive, tenuto conto del sistema articolato di pause collettive nell´arco del turno, durante la mezz´ora di intervallo tra la fine dell´attività lavorativa di un turno e l´inizio dell´attività lavorativa del turno successivo. In questo caso la comunicazione ai lavoratori del lavoro straordinario per esigenze produttive saranno effettuate con un preavviso minimo di 48 ore. 3. Rapporto Diretti-indiretti - Con l´avvio della produzione della futura Panda e in relazione al programma formativo saranno riassegnate ai lavoratori le mansioni necessarie per assicurare un corretto equilibrio tra operai diretti e indiretti, garantendo ai lavoratori la retribuzione e l´inquadramento precedentemente acquisiti, anche sulla base di quanto previsto dall´art. 4, comma 11, Legge 223/91. Inoltre, a fronte di particolari fabbisogni organizzativi potrà essere richiesto ai lavoratori, compatibilmente con le loro competenze professionali, la successiva assegnazione ad altre postazioni di lavoro. 4. Bilanciamenti Produttivi - La quantità di produzione prevista da effettuare per ogni turno, su ciascuna linea, e il corretto rapporto produzione/organico saranno assicurati mediante la gestione della mobilità interna da area ad area nella prima ora del turno in relazione agli eventuali operai mancanti o, nell´arco del turno, per fronteggiare le perdite derivanti da eventuali fermate tecniche e produttive. 5. Organizzazione Del Lavoro - Per riportare il sistema produttivo dello stabilimento Giambattista Vico alle migliori condizioni degli standard internazionali di competitività, si opererà, da un lato, sulle tecnologie e sul prodotto e, dall´altro lato, sul miglioramento dei livelli di prestazione lavorativa con le modalità previste dal sistema Wcm e dal sistema Ergo-uas. Le soluzioni ergonomiche migliorative, derivanti dall´applicazione del sistema Ergo-uas, permettono, sulle linee a trazione meccanizzata con scocche in movimento continuo, un regime di tre pause di 10 minuti ciascuna, fruite in modo collettivo, nell´arco del turno di lavoro, che sostituiscono le attuali due pause di 20 minuti ciascuna. Sui tratti di linea meccanizzata denominati "passo – passo", in cui l´avanzamento è determinato dai lavoratori mediante il cosiddetto "pulsante di consenso", le soluzioni ergonomiche migliorative permettono un regime di tre pause di 10 minuti ciascuna, fruite in modo collettivo o individuale a scorrimento sulla base delle condizioni tecnicoorganizzative, che sostituiscono le attuali due pause di 20 minuti ciascuna. Per tutti i restanti lavoratori diretti e collegati al ciclo produttivo le soluzioni ergonomiche migliorative permettono la conferma della pausa di 20 minuti, da fruire anche in due pause di 10 minuti ciascuna in modo collettivo o individuale a scorrimento Con l´avvio del nuovo regime di pause, i 10 minuti di incremento della prestazione lavorativa nell´arco del turno, per gli addetti alle linee a trazione meccanizzata con scocche in movimento continuo e per gli addetti alle linee "passo-passo" a trazione meccanizzata con "pulsante di consenso", saranno monetizzati in una voce retributiva specifica denominata "indennità di prestazione collegata alla presenza". L´importo forfetario, da corrispondere solo per le ore di effettiva prestazione lavorativa, con esclusione tra l´altro delle ore di inattività, della mezz´ora di mensa e delle assenze la cui copertura retributiva è per legge e/o contratto parificata alla prestazione lavorativa, per tutti gli aventi diritto, in misura di 0,1813 euro lordi ora. Tale importo è onnicomprensivo ed è escluso dal Tfr, dal momento che, in sede di quantificazione, si è tenuto conto di ogni incidenza sugli istituti legali e/o contrattuali e pertanto il suddetto importo forfetario orario è comprensivo di tutti gli istituti legali e/o contrattuali. 6. Formazione - E´ previsto un importante investimento in formazione per preparare i lavoratori e metterli in condizioni di operare nella nuova realtà produttiva. Le attività formative si svolgeranno contemporaneamente alla ristrutturazione degli impianti e saranno fortemente collegate alle logiche Wcm. I corsi di formazione saranno tenuti con i lavoratori in cigs e le Parti convengono fin d´ora che la frequenza ai corsi sarà obbligatoria per i lavoratori interessati. Il rifiuto immotivato alla partecipazione nonché l´ingiustificata mancata frequenza ai corsi, oltre a dar luogo alle conseguenze di legge, costituirà a ogni effetto comportamento disciplinarmente perseguibile. Non sarà richiesto a carico Azienda alcuna integrazione o sostegno al reddito, sotto qualsiasi forma diretta o indiretta, per i lavoratori in cigs che partecipino ai corsi di formazione. 7. Recuperi Produttivi - Le perdite della produzione non effettuata per causa di forza maggiore o a seguito di interruzione delle forniture potranno essere recuperate collettivamente, a regime ordinario, entro i sei mesi successivi, oltre che nella mezz´ora di intervallo fra i turni, nel 18° turno (salvaguardando la copertura retributiva collettiva) o nei giorni di riposo individuale. 8. Assenteismo - Per contrastare forme anomale di assenteismo che si verifichino in occasione di particolari eventi non riconducibili a forme epidemiologiche, quali in via esemplificativa ma non esaustiva, astensioni collettive dal lavoro, manifestazioni esterne, messa in libertà per cause di forza maggiore o per mancanza di forniture, nel caso in cui la percentuale di assenteismo sia significativamente superiore alla media, viene individuata quale modalità efficace la non copertura retributiva a carico dell´azienda dei periodi di malattia correlati al periodo dell´evento. A tale proposito l´Azienda è disponibile a costituire una commissione paritetica, formata da un componente della Rsu per ciascuna delle organizzazioni sindacali interessate e da responsabili aziendali,per esaminare i casi di particolare criticità a cui non applicare quanto sopra previsto. Considerato l´elevato livello di assenteismo che si è in passato verificato nello stabilimento in concomitanza con le tornate elettorali politiche, amministrative e referendum, tale da compromettere la normale effettuazione dell´attività produttiva, lo stabilimento potrà essere chiuso per il tempo necessario e la copertura retributiva sarà effettuata con il ricorso a istituti retributivi collettivi (Par residui e/o ferie) e l´eventuale recupero della produzione sarà effettuato senza oneri aggiuntivi a carico dell´azienda e secondo le modalità definite. Il riconoscimento dei riposi/pagamenti, di cui alla normativa vigente in materia elettorale, sarà effettuato, in tale fattispecie, esclusivamente nei confronti dei presidenti, dei segretari e degli scrutatori di seggio regolarmente nominati e dietro presentazione di regolare certificazione. Saranno altresì individuate, a livello di stabilimento, le modalità per un´equilibrata gestione dei permessi retribuiti di legge e/o contratto nell´arco della settimana lavorativa. 9. Cigs - Il radicale intervento di ristrutturazione dello stabilimento Giambattista Vico per predisporre gli impianti alla produzione della futura Panda presuppone il riconoscimento, per tutto il periodo del piano di ristrutturazione, della cassa integrazione guadagni straordinaria per ristrutturazione per due anni dall´avvio degli investimenti, previo esperimento delle procedure di legge. In considerazione degli articolati interventi impiantistici e formativi previsti nonché della necessità di mantenimento dei normali livelli di efficienza nelle attività previste, non potranno essere adottati meccanismi di rotazione tra i lavoratori, non sussistendone le condizioni. 10. Abolizione Voci Retributive - A partire dal 1° gennaio 2011 sono abolite le segue nti voci retributive, di cui all´accordo del 4 maggio 1987 Parte Iii (Armonizzazione normativa e retributiva): -paghe di posto -indennità disagio linea -premio mansione e premi speciali. Le suddette voci, per i lavoratori per i quali siano considerate parte della retribuzione di riferimento nel mese di dicembre 2010, saranno accorpate nella voce "superminimo individuale non assorbibile" a far data dal 1° genn aio 2011 secondo importi forfettari. 11. Maggiorazioni Lavoro Straordinario, Notturno E Festivo - Sono confermate le attuali maggiorazioni comprensive dell´incidenza sugli istituti legali e contrattuali. 12. Polo Logistico Nola - E´ confermata la missione del polo logistico della sede di Nola. Eventuali future esigenze di organico potranno essere soddisfatte con il trasferimento di personale dalla sede di Pomigliano d´Arco. 13. Clausola Di Responsabilita´ - Tutti i punti di questo documento costituiscono un insieme integrato, sicché tutte le sue clausole sono correlate ed inscindibili tra loro, con la conseguenza che il mancato rispetto degli impegni eventualmente assunti dalle Organizzazioni Sindacali e/o dalla Rsu ovvero comportamenti idonei a rendere inesigibili le condizioni concordate per la realizzazione del Piano e i conseguenti diritti o l´esercizio dei poteri riconosciuti all´Azienda dal presente accordo, posti in essere dalle Organizzazioni Sindacali e/o dalla Rsu, anche a livello di singoli componenti, libera l´Azienda dagli obblighi derivanti dalla eventuale intesa nonché da quelli derivanti dal Ccnl Metalmeccanici in materia di: -contributi sindacali -permessi sindacali retribuiti di 24 ore al trimestre per i componenti degli organi direttivi nazionali e provinciali delle Organizzazioni Sindacali ed esonera l´Azienda dal riconoscimento e conseguente applicazione delle condizioni di miglior favore rispetto al Ccnl Metalmeccanici contenute negli accordi aziendali in materia di: -permessi sindacali aggiuntivi oltre le ore previste dalla legge 300/70 per i componenti della Rsu -riconoscimento della figura di esperto sindacale e relativi permessi sindacali. Inoltre comportamenti, individuali e/o collettivi, dei lavoratori idonei a violare, in tutto o in parte e in misura significativa, le presenti clausole ovvero a rendere inesigibili i diritti o l´esercizio dei poteri riconosciuti da esso all´Azienda, facendo venir meno l´interesse aziendale alla permanenza dello scambio contrattuale ed inficiando lo spirito che lo anima, producono per l´Azienda gli stessi effetti liberatori di quanto indicato alla precedente parte del presente punto. 14. Clausole Integrative Del Contratto Individuale Di Lavoro - Le clausole indicate integrano la regolamentazione dei contratti individuali di lavoro al cui interno sono da considerarsi correlate ed inscindibili, sicché la violazione da parte del singolo lavoratore di una di esse costituisce infrazione disciplinare di cui agli elenchi, secondo gradualità, degli articoli contrattuali relativi ai provvedimenti disciplinari conservativi e ai licenziamenti per mancanze e comporta il venir meno dell´efficacia nei suoi confronti delle altre clausole. R.s.u. Coordinamento Nazionale Torino , 12 giugno 2010.  
   
   
FIRENZE: CONOSCERE IL PROPRIO CREDITO D´IMPRESA: INCONTRI GRATUITI  
 
Firenze, 14 giugno 2010 - La Camera di Commercio ha attivato un nuovo servizio gratuito per le imprese. Il “Servizio di orientamento sul credito e la finanza d’impresa” costituirà un “ponte” tra gli imprenditori della provincia e consulenti, professionisti, consorzi fidi e associazioni di categoria per fornire informazioni di base per muoversi più facilmente nel mondo del credito, anche facendo conoscere servizi specialistici poco noti. Gli imprenditori potranno avere un colloquio in cui saranno valutati la situazione patrimoniale e finanziaria dell’impresa, il merito creditizio e il rating bancario. Potranno così conoscere lo stato di “salute” della propria impresa e rivolgersi alla banca per attivare efficacemente i servizi di cui hanno bisogno: finanziamenti, affidamenti a breve termine, leasing e i servizi specialistici di consulenza. Avranno anche informazioni sulle possibilità di accesso al credito offerte dal territorio, compreso il credito agevolato. I colloqui saranno per appuntamento, dureranno da mezz’ora a un’ora e sarà compito della Camera di Commercio curarne gli aspetti organizzativi.  
   
   
FEDERLAZIO INCONTRA L’ASSESSORE REGIONALE ALLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE DI PAOLANTONIO  
 
Roma, 14 giugno 2010 - La Federlazio ha incontrato , l’ 11 giugno , presso la propria sede di Roma l’Assessore regionale alle Attività produttive e Politiche dei rifiuti Pietro Di Palo. Presenti all’incontro l’intera Giunta della Federlazio con a capo il Presidente Maurizio Flammini. Quello con l’Assessore di Paolo è il primo di una serie di incontri che la Federlazio sta organizzando con i singoli Assessori della nuova Giunta regionale, in particolare con quelli cui competono le materie che riguardano più da vicino il mondo delle pmi. Scopo primario dell’incontro, però, è stato anche la consegna di un documento all’Assessore in cui sono raccolte le questioni più importanti che secondo la Federlazio dovrebbero essere toccate urgentemente dalla politica regionale, tra cui credito, politiche di sviluppo per l’impresa, energia, internazionalizzazione, rifiuti. Il documento è stato realizzato grazie anche al contributo delle aziende associate alla Federlazio e rappresentano quindi le reali aspettative delle imprese laziali. I temi sui quali il Presidente Flammini si è maggiormente concentrare sono i cosiddetti “punti critici” delle pmi, soprattutto in questo periodo di crisi. In particolare riguardo l’accesso al credito è stato ricordato che esso non può essere disgiunto da quello del ritardo dei pagamenti da parte della P.a., proprio perché l’uno influisce sull’altro: bisogna trovare soluzioni a questo riguardo e soprattutto valorizzare l’integrazione tra Banca Impresa Lazio e i Confidi. In merito al discorso sull’internazionalizzazione il Presidente Flammini ha ribadito che “l’uscita dalla crisi deve passare attraverso una ripresa della domanda ed essa potrà avvenire se la Regione rifinanzierà congruamente la legge 5 e saprà mettere in atto politiche di reale accompagnamento della Pmi verso i mercati esteri”. L’assessore Di Paolo, dopo aver ringraziato la Federlazio per il confronto organizzato con gli imprenditori che rappresenta, ha confermato che la nuova Giunta e il suo Assessorato in particolare si attiveranno da subito per affrontare quei temi che stanno in cima alla lista delle preoccupazioni degli imprenditori, garantendo la massima collaborazione da parte di tutti, in particolare per ciò che riguarda l’accesso al credito ed il ritardo dei pagamenti. Sul discorso legato ai rifiuti, l’Assessore ha poi garantito che lavorerà insieme alla Federlazio per trovare una soluzione all’annoso problema dovuto al mancato pagamento del servizio di conferimento in discarica dei rifiuti solidi urbani da parte di molti comuni del Lazio.  
   
   
CNA MILANO APRE LA NUOVA SEDE DI MONZA CONSOLIDATO IL DIALOGO CON LE ISTITUZIONI PER RILANCIARE LE PMI DEL TERRITORIO OLTRE 90 MILA ATTIVITÀ ECONOMICHE, UN’IMPRESA OGNI 13 ABITANTI E 23 MILA MICRO E PICCOLE AZIENDE.  
 
Milano, 14 giugno 2010 - Questa la radiografia della Brianza tracciata dal presidente della Camera di Commercio di Monza Edoardo Valli nel corso dell’incontro di l’ 11 giugno “Monza e Brianza tra crisi e opportunità: il nuovo ruolo delle Associazioni d’impresa” organizzato da Cna Milano in occasione dell’inaugurazione della sua nuova sede operativa di Monza. Il dibattito, oltre a delineare un quadro del territorio brianteo, ha inteso mettere in luce le necessità delle micro e piccole imprese che vi operano. Per questo Cna Milano che, come ha sottolineato il suo segretario Marco Vicedomini “ora presidia a tutti gli effetti il territorio”, si è confrontata con le Istituzioni della nuova Provincia per strutturare, attraverso un dialogo costruttivo, interventi a sostegno del pmi rappresentate. Come ha rilevato infatti Laura Cancian, presidente dell’area territoriale Cna Milano di Monza “E’ necessario che le Istituzioni realizzino politiche a sostegno degli investimenti e della capitalizzazione delle pmi garantendo inoltre la libera concorrenza in tutti i settori e l’accesso agli appalti. Inoltre, per consentire la piena partecipazione delle nostre imprese nelle scelte politiche - ha continuato Cancian - proponiamo alla Provincia l’istituzione di una commissione permanente delle organizzazioni dell’artigianato, presieduta e coordinata direttamente dall’Assessorato alle Attività produttive, che consenta di analizzare le esigenze e trovare le leve necessarie per lo sviluppo e la tenuta del tessuto economico del territorio”. Una richiesta, quest’ultima, che ha subito trovato un riscontro positivo nell’Assessore alle Attività produttive Andrea Monti che ha inoltre evidenziato come l’obiettivo della Provincia di Monza sia quello di monitorare il territorio e le sue risorse per promuoverne una gestione più oculata. I lavori sono stati chiusi da Cristina Croda, presidente di Cna Milano, che ha evidenziato che “l’apertura delle nuova sede di Monza va nella direzione di un maggiore radicamento dell’Associazione milanese nel territorio per tenere conto delle sue specificità, del tutto in linea con gli obiettivi della Provincia di Monza. Continuando a mantenere – ha precisato Croda - Monza e la Brianza sotto l’egida di Cna Milano, si sono voluti però razionalizzare gli interventi di più ampio respiro che coinvolgono entrambi i territori che inevitabilmente conservano ancora molti tratti comuni”. L’incontro ha visto anche la presenza del Presidente Nazionale di Cna, Ivan Malavasi, e del Presidente Cna Regionale, Fausto Cacciatori, che, oltre a ribadire l’importanza della nuova apertura, hanno partecipato al “taglio del nastro” dei nuovi uffici di via Amati 56.  
   
   
SPINNER. 400 MILA EURO PER L´INNOVAZIONE. NUOVO BANDO DELLA SOVVENZIONE GLOBALE DELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA, DOMANDE ENTRO IL 23 LUGLIO.  
 
Bologna, 14 giugno 2010 - Quattrocentomila euro per l’innovazione. A tanto ammontano le risorse che Spinner 2013 mette a disposizione in Emilia-romagna e di cui potranno usufruire persone che vogliano avviare un’attività di ricerca industriale o trasferimento tecnologico oppure sviluppare un progetto per il miglioramento organizzativo e manageriale delle piccole e medie aziende. Il bando sarà pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione il 16 giugno. Possono fare domanda fino al 23 luglio laureandi, laureati, dottorandi e dottori di ricerca, possessori di titoli di formazione post laurea e diplomati con pluriennale esperienza lavorativa di tipo tecnico o gestionale, residenti o domiciliati in Emilia-romagna. “La Regione ha ben chiaro che per rilanciare l’occupazione e uscire dalla crisi è fondamentale sostenere la ricerca e il trasferimento tecnologico alle imprese – spiega l’assessore regionale al Lavoro, Università e Ricerca Patrizio Bianchi – Questo bando va nella direzione di dare nuovi strumenti al nostro sistema produttivo”. Le nuove opportunità arrivano grazie alla proroga delle attività al 31 marzo 2011, che ha consentito alla Sovvenzione globale Spinner 2013 di riaprire i termini del bando per l’accesso alle agevolazioni. Due sono le tipologie di attività: la prima riguarda progetti di ricerca industriale, sviluppo sperimentale, trasferimento tecnologico, in collaborazione tra università, centri di ricerca, imprese ed enti; la seconda, percorsi di innovazione organizzativa, manageriale e finanziaria a favore di micro, piccole, medie imprese e cooperative sociali. La prima azione prevista dal bando sostiene chi vuole sviluppare progetti di ricerca industriale, sviluppo sperimentale o trasferimento tecnologico. Un volano per fare crescere il potenziale innovativo delle imprese. Il contributo massimo per ogni progetto è pari a 9.800 euro, suddivisibili tra borse di ricerca (fino a 1.300 euro/mese per sei mesi); servizi per la tutela e la valorizzazione della proprietà intellettuale, erogati da esperti selezionati da Spinner 2013 (fino a un valore massimo di 2.000 euro); percorsi di accompagnamento, selezionati tra nove tipologie, dal reperimento fondi al project management. Il bando sostiene inoltre i progetti di persone interessate a sviluppare percorsi di innovazione organizzativa, manageriale e finanziaria in micro imprese, pmi e cooperative sociali. Gli aiuti potranno, anche in questo caso, essere articolati tra borse di ricerca (fino a 1.300 euro/mese per sei mesi), ma anche in servizi di tutor dell’innovazione organizzativa, manageriale e finanziaria, individuati da Spinner 2013, e percorsi di accompagnamento per l’accrescimento delle competenze, potendo scegliere anche qui tra nove itinerari distinti. Gli Spinner Point, presenti in tutte le Università e i Centri di Ricerca del territorio regionale, saranno come sempre il punto di riferimento per informazioni e assistenza nella messa a punto della domanda e del progetto. Le attività previste da progetto, della durata massima di 6 mesi, si dovranno chiudere improrogabilmente entro il 30 marzo 2011. La Sovvenzione Globale Spinner 2013 “Interventi per la qualificazione delle risorse umane nel settore della ricerca e dell’innovazione tecnologica”, è uno strumento del Programma Operativo Regionale (Por) dell’Emilia-romagna 2007-2013, del Fondo Sociale Europeo (Fse), Asse Iv “Capitale Umano”, Obiettivo 2 "Competitività regionale e Occupazione", promosso dall´Assessorato Scuola, Formazione Professionale, Università e ricerca, Lavoro della Regione Emilia-romagna. Per ulteriori informazioni: www.Spinner.it  
   
   
NASCE UNILINGUE IN CONFINDUSTRIA SERVIZI INNOVATIVI E TECNOLOGICI LE OLTRE 100 IMPRESE E CENTRI DI TRADUZIONI ASSOCIATI FANNO DI UNILINGUE LA PIÙ GRANDE ASSOCIAZIONE ITALIANA DEI SERVIZI LINGUISTICI E UNA DELLE PIÙ IMPORTANTI A LIVELLO EUROPEO.  
 
Roma, 14 giugno 2010 - E’ stata presentata l’ 11 giugno a Milano, Unilingue, nuova associazione aderente a Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici, che riunisce centri di traduzione e imprese di servizi linguistici e congressuali a livello nazionale. Nata dalla fusione tra Federcentri e Imprelingue, la neoassociazione, con oltre 100 imprese associate, costituisce il più grande rappresentanza del settore in Italia e uno dei più importanti in seno all´Unione europea delle associazioni di centri di traduzione (Euatc), che gli ha affidato l’organizzazione del prossimo convegno internazionale, a Roma nell´aprile del 2011. “La nascita di Unilingue in Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici significa l’entrata del Language Services Provider in una famiglia importante per le società avanzate, qual è la grande filiera dei servizi e contenuti digitali - afferma Ennio Lucarelli, vicepresidente vicario di Csit, con delega all’organizzazione, comunicazione e studi che continua - “nel processo di innovazione e globalizzazione che ha investito il mondo negli ultimi venti anni, i servizi linguistici hanno assunto un ruolo di rilevanza crescente in funzione dell’accelerazione degli scambi internazionali prodotta da Internet. Da qui l’evoluzione del settore verso una dimensione di impresa, in grado di produrre servizi specializzati e di qualità anche grazie a software sempre più sofisticati e a elevate professionalità” . “Fra gli obiettivi principali di Uniligue – precisa il neo presidente Mirko Silvestrini - vi è favorire il raccordo fra fornitori di servizi di traduzione e le imprese, considerando che i servizi linguistici costituiscono un supporto cruciale per l’export e i processi d’internazionalizzazione del nostro sistema produttivo. Non solo, ma in un momento di stagnazione dell´occupazione, come quello attuale, Unilingue è impegnata a valorizzare il settore per le interessanti prospettive occupazionali che offre figure professionali di alto profilo specialistico”. La domanda di servizi linguistici di alto profilo è, infatti, destinata a crescere anche nel nostro Paese, in quanto il multilinguismo diventa sempre più accentuato, con gli obblighi di tradurre i manuali dei macchinari nella lingua del paese di destinazione e con le molte norme che richiedono come nella traduzione si utilizzi addirittura della terminologia normata. Rispetto al passato, l’attività di traduzione è profondamente cambiata per adattarsi all´evoluzione tecnologica ed economica. L´unione fra competenze linguistiche e informatiche ha dato vita a società di traduzioni che hanno raggiunto dimensioni considerevoli in termini sia di fatturato sia di dipendenti. Ad esempio, le prime tre aziende al mondo in termini di fatturato impiegano ciascuna più di 4.000 dipendenti. Oggi il traduttore professionista utilizza una sofisticata tecnologia che lo favorisce nel percorso di ricerca terminologica, traduzione, elaborazione testi e impaginazione. Tale tecnologia offre la possibilità a chi si occupa di traduzioni di utilizzare sempre una terminologia omogenea anche negli anni, di usare i termini specialistici più specifici e soprattutto di ottenere servizi eseguiti da specialisti madrelingua sparsi in tutto il mondo. Il centro di traduzioni è quell´azienda che concentra su di sé la capacità di eseguire servizi di traduzione in molte lingue in contemporanea, in tempi brevissimi, con un perfetto adattamento dei testi per ogni paese di destinazione. Come è intuibile i mercati più interessati a questo fenomeno sono quelli più industrializzati: la parte del leone la fa il Nord America con quasi la metà degli scambi, seguito da vicino dall’Europa, mentre il resto del mondo (Asia, America Latina, Africa e Oceania) non supera il 5%. A livello mondiale il mercato dei servizi linguistici totalizza un valore superiore a 20.000 miliardi di Euro, con una stima di crescita del 13% annuo (dati Common Sense Advisory ). Il settore italiano non si discosta dalle caratteristiche del tessuto produttivo nazionale, potendo contare su alcune grandi aziende (due figurano tra le prime quattro dell´area sud europea), accanto a oltre un migliaio di imprese di dimensione medio piccola, fra 1 e 5 dipendenti, comunque molto al di sotto della dimensione media dei concorrenti europei. Ma anche il più piccolo studio italiano si serve di una schiera di molte decine di traduttori liberi professionisti con partita Iva, che forniscono traduzioni verso la propria madrelingua e sono sparsi in tutto il mondo.  
   
   
INDESIT: EVITARE CHIUSURA  
 
 Milano, 14 giugno 2010 - "Ho già concordato con il presidente Formigoni una nuova convocazione urgente del Tavolo sociale anticrisi per affrontare la situazione dei lavoratori della Indesit di Brembate. Sto coinvolgendo i segretari regionali delle confederazioni sindacali per poi riconvocare i vertici dell´azienda". E´ quanto afferma Gianni Rossoni, assessore all´Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Lombardia, che ricorda come il Tavolo sulle crisi aziendali abbia lavorato in questi mesi ininterrottamente per cercare tutte le possibili soluzioni alle crisi aziendali e per sostenere i lavoratori per quanto riguarda il reddito e i percorsi di riqualificazione. "Il caso Indesit - continua Rossoni - ci appare di una drammatica gravità e stiamo mettendo in campo tutta l´attenzione e i mezzi di cui disponiamo per scongiurare la chiusura". "Sono estremamente preoccupato per la situazione che si è venuta a creare alla Indesit di Brembate. Per questo, d´accordo con l´assessore Gianni Rossoni, che sta seguendo la questione in prima persona, sarà sollecitata l´apertura di un tavolo a livello nazionale al Ministero dello Sviluppo economico". E´ quanto dichiara l´assessore al Territorio e urbanistica, Daniele Belotti, intervenendo sul caso della Indesit di Brembate Sopra (Bg). "Data la delicatezza e la criticità del momento - aggiunge l´assessore regionale - è importante ora che le forze politiche non sfruttino la vicenda in modo strumentale per guadagnare visibilità. Come già accaduto con Tenaris, è fondamentale invece che i diversi livelli istituzionali e i sindacati uniscano le loro forze per difendere i lavoratori e si oppongano ad una decisione inaccettabile". "Lavoreremo e faremo di tutto - conclude Belotti - per tutelare i lavoratori bergamaschi che verrebbero fortemente penalizzati, insieme ai colleghi dell´impianto nel Trevigiano, da un piano industriale che mira a concentrare la produzione in regioni che, a differenza di quelle del Nord, ricevono già tantissimo a livello statale".  
   
   
INCONTRO CON RAPPRESENTANZE SINDACALI DEI LAVORATORI SEAT PAGINE GIALLE LA REGIONE PIEMONTE SARA´ GARANTE PER LO SVILUPPO DEL POLO DI TORINO  
 
Torino, 14 giugno 2010 - L’assessore regionale allo Sviluppo Economico e alle Attività Produttive, Massimo Giordano, ha incontrato il 10 giugno nella sala Giunta del Palazzo della Regione una rappresentanza sindacale dei lavoratori Seat Pagine Gialle. Presenti alla riunione, tra gli altri, Guido Patrone della Fistel-cisl, Toni Corona di Slc-cgil e Fabrizio Canato della Uilcom-uil. L’incontro è servito per fare il punto sulla situazione torinese e sul futuro della sede del capoluogo, che conta oltre 700 dipendenti. Lo sviluppo del polo internet Seat di Torino è considerato strategico per il territorio, sotto il profilo occupazionale e di sviluppo della ricerca. «La Regione Piemonte - ha sottolineato l’assessore Giordano - manifesta la sua disponibilità a partecipare all’apertura di un tavolo di trattativa pubblica con i vertici dell’azienda, con il fine di garantire lo sviluppo della sede di corso Mortara, sia dal punto di vista della tutela dei posti di lavoro sia per la valorizzazione del centro di ricerca dedicato allo studio dei “new media”». I dipendenti sono attualmente in stato di agitazione e sciopereranno, a livello nazionale, il 14 e 17 giugno, per protestare contro la cessione di ramo d’azienda Data Center. L’operazione, secondo le organizzazioni sindacali, viola gli accordi in essere e rende precarie le relazioni industriali del gruppo, in assenza soprattutto di una comunicazione più precisa sul piano industriale che i sindacati attendono dai vertici dell’azienda.  
   
   
VERTENZA EURALLUMINA: INCONTRO AL MINISTERO SVILUPPO ECONOMICO SLITTA AL 24 GIUGNO  
 
Cagliari, 14 giugno 2010 - Slitta al prossimo 24 giugno l´incontro, inizialmente in programma l’ 11 giugno nella sede del Ministero dello Sviluppo Economico, che avrebbe dovuto vedere il confronto tecnico tra l´azienda del Sulcis Iglesiente e l´Enel. L´aggiornamento dell´incontro si è reso necessario per consentire alle parti di elaborare proposte concrete e il più possibile vicine alle esigenze di Eurallumina. Enel, Terna e la stessa Eurallumina si sono peraltro già incontrate a Roma, questa mattina, e dopo circa tre ore di colloquio sulle problematiche dell’approvvigionamento energetico, hanno concordato di rivedersi la prossima settimana (probabilmente venerdì). "Il tavolo tecnico odierno non è stato infruttuoso - ha dichiarato l´assessore dell´Industria Sandro Angioni - anche se la soluzione non appare proprio dietro l´angolo. La Regione, comunque, continuerà a impegnarsi affinché la trattativa si svolga a tappe forzate e possibilmente abbia già un percorso tracciato entro giugno e, in ogni caso, prima della pausa estiva".  
   
   
JULIAGRAF COMBATTE CRISI CON SVILUPPO  
 
Trieste, 14 giugno 2010 - Il vicepresidente della Regione, Luca Ciriani, ha visitato l’ 11 giugno la Juliagraf di Premiariacco (Udine) assieme al consigliere regionale Roberto Novelli. Impegnata nel settore della stampa, 65 dipendenti, un fatturato annuo di circa 10 milioni di euro frutto di un´attività condotta in Italia ma anche all´estero, la Juliagraf ha evidenziato nel primo trimestre dell´anno margini positivi ed ora punta a svilupparsi ulteriormente nell´ambito della stampa innovativa, caratterizzata da materiali non inquinanti ed ecocompatibili. "E´ stato interessante visitare questa azienda - ha commentato Ciriani - che grazie all´innovazione, agli investimenti e allo sviluppo del settore commerciale è riuscita negli ultimi anni a guadagnare importanti quote di mercato, gestendo in maniera encomiabile questo periodo di crisi. Abbiamo analizzato le fasi dello sviluppo dell´azienda ed il ruolo della ricerca e degli investimenti in tecnologia, confrontandoci sull´attuale situazione economica". "Benché permanga una situazione di generale incertezza - ha affermato l´amministratore delegato di Juliagraf, Sandro Colussi - siamo fiduciosi e determinati ad investire con continuità soprattutto in Italia, radicandoci ancor di più sul territorio".  
   
   
SOTTO LA SOGLIA I LIVELLI DIOSSINA DELLE ACCIAIERIE VALSUGANA L´APPA AVEVA CONTROLLATO A SORPRESA LE EMISSIONI DELLO STABILIMENTO IL 19 MAGGIO  
 
 Trento, 14 giugno 2010 - Non hanno evidenziato irregolarità nelle concentrazioni di Pcdd/pcdf (diossine e furani) i risultati del controllo a sorpresa effettuato dai tecnici Appa, dal laboratorio Chelab e dal Nucleo operativo specialistico forestale provinciale sulle emissioni delle acciaierie Valsugana lo scorso 19 maggio. Dopo avere acquisito il programma di lavoro della fonderia di Borgo Valsugana, il 19 maggio le squadre tecniche avevano controllato in contemporanea le emissioni dai due camini, alla ricerca di diossine, furani e Pcb. Contemporaneamente avevano monitorato le cariche di materiale ferroso e le temperature del quenter, fondamentali per l´abbattimento delle diossine. Tutti i punti critici dell´acciaieria erano stati, quindi, monitorati di continuo, per 8 ore consecutivamente. Ottima la collaborazione della ditta durante gli accertamenti a sorpresa. I dati dell´ispezione hanno evidenziato che nel camino E1 la concentrazione di Pcdd/pcdf espressa come ng (I-teq)/nm3, è pari a 0,046 mentre nel camino E2 è pari a 0,088 (rispettivamente 10 volte e 5 volte più bassa del limite di 0,5ng (I-teq)/nm3). Si ricorda che nel 2010 sono già stati effettuati altri due controlli senza preavviso alle acciaierie di Borgo Valsugana da parte dei tecnici dell´Agenzia provinciale per la protezione dell´Ambiente. Il primo controllo dal 1 al 4 febbraio 2010 con una ispezione completa della produzione e delle emissioni, il secondo il giorno 13 maggio 2010 con una attività ispettiva sulla produzione e sulla gestione complessiva dei rifiuti.  
   
   
MARCHE, INCONTRO CON I DIPENDENTI DELLA ACCENTURE BPO.DETERMINATI A TROVARE UNA SOLUZIONE . SMA E AUCHAN DOVRANNO FARE LA LORO PARTE´  
 
Ancona, 14 Giugno 2010 - ´La Regione sta seguendo fin dalle prime fasi la delicata vicenda dell´Azienda Accenture Bpo, ben sapendo quali preoccupazioni stiano suscitando nei lavoratori, in primis, ma anche presso le istituzioni e i sindacati, l´imminenza della scadenza per la conclusione dell´accordo ministeriale e l´intenzione della proprieta` di cessare l´attivita`. Perplessita` e timori dettati dal fatto che l´Azienda non sarebbe in crisi, ma anzi avrebbe chiuso gli ultimi esercizi in attivo. Una scelta quella di mettere in mobilita` tutti i 124 dipendenti (47 nel sito di Osimo e il resto a Catania) che deve pero` contemplare assolutamente una soluzione alternativa per non penalizzare ingiustamente i dipendenti e le famiglie. Su questa necessaria soluzione i lavoratori troveranno sicuramente l´impegno dell´assessorato regionale al Lavoro: siamo determinati a sviluppare contatti con i gruppi industriali legati alla societa` perche` trovino un esito occupazionale soddisfacente alla vicenda. Abbiamo gia` programmato un´ ulteriore serie di incontri per far recedere l´Accenture dalla decisione di chiudere il sito di Osimo. ´ Cosi` l´assessore Marco Luchetti ha rassicurato ieri in un incontro in Regione ´ presenti anche i rappresentanti delle organizzazioni sindacali di categoria di Filcam Cgil e Fisacat Cisl - i dipendenti della Accenture Bpo, la societa` di consulenza che svolge attivita` di gestione di servizi per imprese, tra le quali i grandi gruppi Sma e Auchan, Rinascente ecc.. I dipendenti hanno fatto presente all´assessore Luchetti le forti preoccupazioni in vista della conclusione dell´accordo con il Ministero, sede legittimata alla realizzazione dell´accordo dal momento che la vertenza riguarda piu` siti produttivi italiani. La procedura ha infatti esaurito la prima fase di 45 giorni con un mancato accordo, ora la trattativa si e` spostata sui tavoli ministeriali per i successivi 30 giorni. La procedura di mobilita` per gli esuberi di 124 unita` aperta ad aprile sembra avere motivazioni differenti rispetto agli annunci fatti in febbraio: razionalizzazione della struttura produttiva riducendo i costi, dato il contesto di mercato. Una strategia incentrata quindi sulla riduzione solo dei costi del lavoro, senza essere in crisi. Ma esiste un accordo tra Accenture e Sma e Auchan, anche di carattere solidaristico, che e` stato rinnovato per 10 anni e che entrera` in vigore nei prossimi mesi con una clausola di tutela dell´occupazione. ´A questa ci appelliamo ´ ha ribadito Luchetti ´ e faremo valere tutto il peso istituzionale della Regione perche` sia scongiurata la cessazione del sito di Osimo e qualora la societa` non receda da tali propositi, che i grandi gruppi aziendali si possano attivare per trovare soluzioni di ricollocazione a salvaguardia dell´occupazione. A tal proposito auspichiamo da parte di Sma e Auchan una piena assunzione di responsabilita`. ´  
   
   
SANOFI – AVENTIS: REGIONE PUGLIA DARÀ MANO NELL´ACCERTARE RESPONSABILITÀ  
 
Bari, 14 giugno 2010 - Per cause e responsabilità in via d’accertamento lo scoppio del serbatoio all’interno dello stabilimento brindisino dell’industria farmaceutica Sanofi-aventis, che ha provocato la morte di un lavoratore ed il ferimento di altri quattro, è avvenuto durante l’esecuzione di opere di manutenzione. Lo ha spiegato l’assessore regionale alle Opere pubbliche e Protezione civile Fabiano Amati, che con i tecnici intervenuti sul posto ha ricostruito le dinamiche che hanno provocato la tragedia e si è recato poco fa all’ospedale Perrino di Brindisi, dove sono ricoverati i 4 lavoratori feriti nello scoppio. Secondo le prime ricostruzioni dunque, alle ore 12.10 del 10 giugno , all’interno dell’industria farmaceutica Sanofi - Avensis (area industriale di Brindisi), un silos inattivo alto circa 15 mt, contenente presumibilmente acqua e cloroformio, è esploso forse a causa dell’attività manutentiva di saldatura di alcune parti metalliche. La parte superiore del cilindro si è squarciata, travolgendo l’operaio che si trovava sul posto e che è morto sul colpo, ed il ferimento di 4 operai che stavano effettuando le manovre manutentive su una passerella di collegamento tra il silos esploso ed altro adiacente. Immediatamente sono intervenuti sul luogo dell’incidente i Vvf di Brindisi con un squadra in prima partenza, una squadra Nbcr (Nucleo Batteriologico Chimico Radioattivo) e squadre del 118. A seguito di attivazione della sala operativa della Protezione Civile regionale sono intervenuti sul luogo i tecnici dell’Arpa regionale per la rilevazione degli effetti ambientali eventualmente scaturenti da nubi tossiche o percolamenti al suolo di sostanze inquinanti. Dalle ore 12,30 erano presenti sul posto il Prefetto di Brindisi Domenico Cuttaia, il dirigente del Comando Provinciale Vvf Brindisi Carlo Federico e funzionari della Protezione Civile della Provincia di Brindisi. Due dei quattro lavoratori feriti hanno subito ustioni in varie parti del corpo, senza riportare danni agli organi interni, un altro si trova in osservazione breve a causa di difficoltà respiratorie, mentre un quarto operaio è stato sottoposto ad un intervento chirurgico per rimuovere un corpo estraneo dall’occhio e presenta ustioni di secondo grado sul 25/30% del corpo. Dopo i primi rilievi è stata esclusa la presenza di nubi tossiche e – provvisoriamente - la contaminazione del suolo e del sottosuolo, per cui non si segnalano pericoli per i Cittadini brindisini. “Ci siamo resi conto delle condizioni dei pazienti – ha detto Amati - ed abbiamo cercato di ricostruire le dinamiche che hanno provocato l’incidente odierno. E’ certamente troppo presto per comprendere cause e responsabilità precise ma trattandosi di un’azienda a rischi d’incidente rilevante, bisognerà verificare il rispetto delle procedure di sicurezza che per legge, soprattutto in questi casi, sono giustamente rigorosissime. Sul piano generale devo dire che è quantomeno incivile che con scadenze così ravvicinate la nostra regione debba registrare incidenti mortali sul lavoro, un luogo diventato ormai simile ad un campo di battaglia e vissuto con le stesse ansie che di solito si associano alla partenza in guerra. Erroneamente e molto spesso si crede che il rispetto della normativa di sicurezza sui luoghi di lavoro sia solo una mera oppressione dello stato, una manifestazione di affamatori di sviluppo; chi pensa questo credo debba ricredersi. La Regione Puglia farà in modo che le verifiche di accertamento siano finanche superiori alla diligenza perché non è possibile vedere un proprio caro uscire di casa per recarsi al lavoro e, nelle migliore delle ipotesi, ritrovarlo in un letto di ospedale”. In serata l’assessore Amati incontrerà l’amministratore delegato dell’azienda e con lui effettuerà, ove le condizioni di visibilità lo consentiranno, un sopralluogo presso il luogo dell’incidente.  
   
   
REINSERIMENTO PER I LAVORATORI DI EDITAR E DICOVISA  
 
Cagliari, 14 Giugno 2010 - Siglato all’assessorato del Lavoro l’accordo per l’attuazione di un programma mirato all’inserimento occupazionale dei 15 lavoratori dell’Editar Spa e dei 9 dipendenti della Dicovisa Srl che, così come è stato già attuato per altre imprese sarde in crisi, saranno impiegati "a progetto" negli enti locali e nelle Asl che hanno aderito, oppure in altre aziende private interessate al loro utilizzo. Tutti i beneficiari hanno già avuto la concessione della terza proroga dell’indennità di mobilità in deroga, per tutto il 2010. Il provvedimento, adottato sulla base di quanto stabilito dall’Accordo quadro del 1° marzo scorso, porta la firma dei rappresentanti di Regione, Inps, Agenzia regionale per il lavoro, Province di Cagliari, Medio Campidano e Carbonia Iglesias, dei Comuni di Assemini, Cagliari, Capoterra, Domusnovas, Elmas, Monserrato, Quartu Sant’elena, Sanluri, Serrenti, Sestu, Sinnai, Teulada, Ussana e Villaspeciosa, delle Aziende sanitarie locali di Cagliari, Carbonia e Sanluri, e di Cgil, Cisl, Uil e Ugl. "Si tratta - ha sottolineato l’assessore del Lavoro, Franco Manca, prima della firma - di due aziende storiche del territorio cagliaritano, una società editrice con una importante storia alle spalle e una distilleria. Dispiace doverne registrare una sorte del genere. Ma, per quanto ci è possibile, non lasciamo alcun lavoratore a piedi. Anche stavolta, i nostri obiettivi principali sono il sostegno alle maestranze nell’immediato e, in prospettiva futura, il reinserimento nel mercato del lavoro attraverso percorsi studiati d’intesa con soggetti pubblici e privati".