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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 08 Febbraio 2011
CONSIGLIO EUROPEO FEBBRAIO 2011 CONCLUSIONI SU: ENERGIA, INNOVAZIONE, ECONOMIA  
 
Bruxelles, 8 febbraio 2011 - Di seguito le conclusioni del Consiglio europeo (4 febbraio 2011). 1. Oltre alle azioni immediate necessarie a fronteggiare le sfide più pressanti poste dalla crisi economica e finanziaria, è importante continuare a gettare solide basi per una crescita sostenibile e creatrice di posti di lavoro. È lo scopo che si prefigge la strategia Europa 2020 per la crescita e l´occupazione, adottata nel giugno scorso. Oggi il Consiglio europeo si è concentrato su due settori - l´energia e l´innovazione - che sono fondamentali per la crescita e la prosperità future dell´Europa. Ha concordato una serie di azioni prioritarie la cui attuazione contribuirà notevolmente a incentivare la crescita e la creazione di posti di lavoro nonché a promuovere la competitività dell´Europa. I. Energia - 2. Un´energia sicura, sostenibile ed economicamente accessibile che contribuisca alla competitività europea resta una priorità per l´Europa. L´azione a livello dell´Ue può e deve apportare un valore aggiunto a tale obiettivo. Nel corso degli anni molto è stato fatto in ordine agli elementi principali di una politica energetica dell´Ue, comprese la fissazione di obiettivi ambiziosi in materia di energia e cambiamento climatico e l´adozione di una normativa globale a sostegno di tali obiettivi. L´odierna riunione del Consiglio europeo ha messo in rilievo l´impegno dell´Ue a favore di questi tre obiettivi attraverso alcune conclusioni operative, riportate di seguito. 3. L´ue ha bisogno di un mercato interno dell´energia pienamente funzionante, interconnesso ed integrato. Pertanto, gli Stati membri devono attuare celermente e completamente la legislazione sul mercato interno dell´energia, rispettando appieno le scadenze concordate. Si invitano il Consiglio e il Parlamento europeo ad adoperarsi ai fini della rapida adozione della proposta di regolamento della Commissione concernente l´integrità e la trasparenza del mercato dell´energia. 4. Il mercato interno dell´energia dovrebbe essere completato entro il 2014 affinché il gas e l´elettricità possano circolare liberamente. Questo obiettivo richiede in particolare che, in cooperazione con l´Acer, i regolatori nazionali e i gestori dei sistemi di trasmissione intensifichino i lavori sull´accoppiamento dei mercati, sugli orientamenti e sui codici di rete applicabili a tutte le reti europee. Si invitano gli Stati membri, in collegamento con gli organismi di normalizzazione e il settore industriale europei, ad accelerare i lavori al fine di adottare norme tecniche per i sistemi di carica dei veicoli elettrici entro la metà del 2011 e per le reti e i contatori intelligenti entro la fine del 2012. La Commissione riferirà periodicamente sul funzionamento del mercato interno dell´energia, prestando particolare attenzione ai consumatori, inclusi i più vulnerabili, in linea con le conclusioni del Consiglio del 3 dicembre 2010. 5. Sono necessari notevoli sforzi per modernizzare ed ampliare le infrastrutture energetiche europee e per realizzare l´interconnessione transfrontaliera delle reti in linea con le priorità individuate nella comunicazione della Commissione sulle infrastrutture energetiche. Ciò è fondamentale per assicurare che diventi operativa la solidarietà tra Stati membri, che si materializzino rotte di approvvigionamento/transito e fonti di energia alternative e che le energie rinnovabili si sviluppino e competano con le fonti tradizionali. È importante semplificare e migliorare le procedure di autorizzazione, nel rispetto delle competenze e procedure nazionali, per la costruzione di nuove infrastrutture; il Consiglio europeo attende con interesse l´imminente proposta della Commissione a tale riguardo. Le varie iniziative intraprese dagli Stati membri per integrare i mercati e le reti a livello regionale nonché quelle indicate nella comunicazione della Commissione contribuiscono all´obiettivo e meritano di essere sostenute. Dopo il 2015 nessuno Stato membro dell´Ue dovrebbe rimanere isolato dalle reti europee di gas ed elettricità o veder minacciata la sua sicurezza energetica per mancanza di connessioni appropriate. 6. La maggior parte dei notevoli costi di finanziamento degli investimenti per le infrastrutture dovrà essere fornita dal mercato e i costi saranno recuperati tramite l´imposizione di tariffe. È essenziale promuovere un quadro normativo attraente per gli investimenti. Si dovrebbe prestare particolare attenzione alla fissazione di tariffe in modo trasparente e non discriminatorio e a livelli coerenti con le necessità di finanziamento, nonché all´appropriata imputazione dei costi per gli investimenti transfrontalieri, rafforzando la concorrenza e la competitività e tenendo conto dell´impatto sui consumatori. Tuttavia alcuni progetti, che sarebbero giustificati sotto il profilo della sicurezza dell´approvvigionamento/solidarietà ma non riescono ad attrarre sufficienti finanziamenti dal mercato, potranno richiedere limitati finanziamenti pubblici al fine di stimolare i finanziamenti privati. Tali progetti dovrebbero essere selezionati in base a criteri chiari e trasparenti. Si invita la Commissione a comunicare al Consiglio entro giugno 2011 i dati relativi agli investimenti che potrebbero essere necessari, nonché le proposte per rispondere alle necessità di finanziamento e per affrontare eventuali ostacoli agli investimenti per le infrastrutture. 7. Al fine d´incrementare ulteriormente la sicurezza dell´approvvigionamento, si dovrebbe valutare il potenziale dell´Europa per l´estrazione e l´uso sostenibili delle risorse di combustibile fossile (gas di scisto e scisto bituminoso) convenzionali e non convenzionali. 8. Gli investimenti nel settore dell´efficienza energetica aumentano la competitività e favoriscono la sicurezza dell´approvvigionamento energetico e la sostenibilità a bassi costi. Si deve raggiungere l´obiettivo di efficienza energetica del 20% all´orizzonte 2020, convenuto dal Consiglio europeo del giugno 2010, che attualmente non è in via di realizzazione. Ciò richiede un´azione decisa per sfruttare il notevole potenziale di maggiori risparmi energetici insito negli edifici, nei trasporti, nei prodotti e nei processi. Dal 1º gennaio 2012 tutti gli Stati membri dovrebbero inserire, negli appalti pubblici per i pertinenti edifici e servizi pubblici, norme sull´efficienza energetica che tengano conto dell´obiettivo principale dell´Ue. Si invita il Consiglio a esaminare prontamente la prossima proposta della Commissione su un nuovo piano per l´efficienza energetica, che indica in maggior dettaglio una serie di politiche e misure lungo tutta la catena dell´approvvigionamento energetico. Riesaminerà l´attuazione dell´obiettivo di efficienza energetica dell´Ue entro il 2013 ed esaminerà, se necessario, ulteriori misure. 9. Si invita la Commissione a intensificare i lavori con gli Stati membri sull´attuazione della direttiva relativa alle energie rinnovabili, in particolare per quanto riguarda meccanismi di cooperazione e regimi di sostegno nazionali coerenti. 10. L´ue e gli Stati membri promuoveranno gli investimenti nel settore delle energie rinnovabili e delle tecnologie a basse emissioni di Co2 sicure e sostenibili e si concentreranno sull´attuazione delle priorità tecnologiche stabilite nel piano strategico europeo per le tecnologie energetiche. Si invita la Commissione a presentare nuove iniziative sulle reti intelligenti, comprese quelle connesse allo sviluppo di veicoli puliti, allo stoccaggio dell´energia, ai biocarburanti sostenibili e a soluzioni di risparmio energetico per le città. 11. È necessario un coordinamento migliore delle attività dell´Ue e degli Stati membri al fine di assicurare coerenza nelle relazioni esterne dell´Ue con i principali paesi produttori, di transito e consumatori. Si invita la Commissione a presentare entro giugno 2011 una comunicazione sulla sicurezza dell´approvvigionamento e la cooperazione internazionale volta a migliorare ulteriormente la coerenza dell´azione esterna dell´Ue nel settore dell´energia. Si invitano gli Stati membri a comunicare dal 1º gennaio 2012 alla Commissione tutti gli accordi energetici bilaterali nuovi e vigenti con paesi terzi. La Commissione metterà a disposizione di tutti gli altri Stati membri tali informazioni in forma appropriata, tenuto conto della necessità di proteggere le informazioni commercialmente sensibili. Si invita l´alto rappresentante a tenere in debita considerazione la dimensione della sicurezza energetica nei suoi lavori. La sicurezza energetica dovrebbe trovare pieno riscontro anche nella politica di vicinato dell´Ue. 12. L´ue dovrebbe prendere iniziative nei consessi internazionali pertinenti, in linea con i trattati, e sviluppare partenariati per l´energia reciprocamente vantaggiosi con gli attori principali e relativamente ai corridoi strategici, tenendo conto di un´ampia gamma di questioni tra cui gli approcci normativi, su tutti i temi di interesse comune, quali la sicurezza energetica, le tecnologie a basse emissioni di Co2 sicure e sostenibili, l´efficienza energetica, un contesto per gli investimenti che mantenga e promuova gli standard più elevati in materia di sicurezza nucleare. Dovrebbe incoraggiare i paesi vicini ad aderire alla pertinente regolamentazione del mercato interno dell´energia dell´Ue, segnatamente estendendo e approfondendo il trattato che istituisce la Comunità dell´energia e promuovendo iniziative di cooperazione regionale. Nel contesto della strategia Energia 2020, l´Ue dovrebbe altresì sviluppare le misure necessarie per assicurare parità di condizioni ai produttori di energia dell´Ue nei confronti dei produttori al di fuori dello spazio economico europeo. Occorre che l´Europa diversifichi le sue rotte e fonti di approvvigionamento. Si invita di conseguenza la Commissione a proseguire negli sforzi tesi a facilitare lo sviluppo di corridoi strategici per il trasporto di volumi ingenti di gas, come ad esempio il corridoio meridionale. 13. Occorre portare avanti al più presto i lavori per sviluppare un partenariato con la Russia affidabile, trasparente e regolamentato su temi di interesse comune nel settore dell´energia e nell´ambito dei negoziati sul processo successivo all´accordo di partenariato e di cooperazione, alla luce delle attività in corso riguardanti il partenariato per la modernizzazione e il dialogo sull´energia. 14. L´ue coopererà con i paesi terzi per far fronte alla volatilità dei prezzi dell´energia e porterà avanti i lavori al riguardo in sede di G20. 15. Il Consiglio europeo attende con interesse la messa a punto della strategia di riduzione delle emissioni di Co2 all´orizzonte 2050 comprendente un quadro per l´azione più a lungo termine nel settore dell´energia e altri settori connessi. Il raggiungimento, da parte dei paesi sviluppati considerati complessivamente, nel contesto delle necessarie riduzioni secondo le indicazioni dell´Ipcc, dell´obiettivo dell´Ue consistente nel ridurre le emissioni di gas a effetto serra dell’80-95% entro il 2050 rispetto ai valori del 1990, come convenuto nell´ottobre 2009, richiederà una rivoluzione dei sistemi energetici che deve iniziare ora. Si dovrebbe vagliare attentamente l´opportunità di fissare fasi intermedie verso il raggiungimento dell´obiettivo per il 2050. Il Consiglio europeo seguirà costantemente e da vicino gli sviluppi in materia. Ii. Innovazione - 16. Gli investimenti nel settore dell´istruzione, della ricerca, della tecnologia e dell´innovazione sono un motore essenziale della crescita e idee innovative, che possono dar vita a nuovi prodotti e servizi commercializzabili, contribuiscono a generare crescita e posti di lavoro di qualità. Il Consiglio europeo ha invitato ad adottare un approccio strategico e integrato per promuovere l´innovazione e trarre pieno vantaggio dal capitale intellettuale dell´Europa, a beneficio dei cittadini, delle imprese - in particolare le Pmi - e dei ricercatori. Esso controllerà i progressi compiuti al riguardo nell´ambito del seguito da dare alla strategia Europa 2020. 17. A tale proposito il Consiglio europeo ha rilevato le tendenze e gli sviluppi che emergono dall´attuale quadro di valutazione dell´innovazione della Commissione e ha invitato la Commissione stessa a mettere a punto rapidamente un indicatore integrato unico, ai fini di un migliore controllo dei progressi compiuti in materia di innovazione. Il Consiglio europeo seguirà da vicino gli sviluppi in questo ambito. 18. L´innovazione contribuisce a rispondere alle principali sfide della società cui siamo confrontati. La competenza e le risorse europee devono essere mobilitate in modo coerente e le sinergie tra l´Ue e gli Stati membri devono essere promosse, al fine di garantire che le innovazioni che presentano vantaggi per la società arrivino sul mercato più rapidamente. Dovrebbe essere sviluppata una programmazione congiunta. L´avvio del partenariato pilota per l´innovazione sull´invecchiamento attivo e in buona salute segna un passo importante in tale contesto. Per raggiungere gli obiettivi a lungo termine come pure i traguardi concreti che saranno fissati di anno in anno sarà necessario un monitoraggio periodico da parte del Consiglio. Il Consiglio adotterà le necessarie decisioni politiche sui futuri partenariati per l´innovazione prima che siano avviati. 19. L´europa ha bisogno di uno spazio della ricerca unificato per attrarre talenti e investimenti. Le restanti lacune devono pertanto essere colmate rapidamente e lo spazio europeo della ricerca deve essere completato entro il 2014 al fine di creare un reale mercato della conoscenza, della ricerca e dell´innovazione. Occorre in particolare adoperarsi per migliorare la mobilità e le prospettive di carriera dei ricercatori, la mobilità degli studenti già laureati e l´attrattiva dell´Europa sui ricercatori stranieri. Inoltre, sarebbe opportuna una migliore diffusione delle informazioni sulle attività di R&s che beneficiano di finanziamenti pubblici, nel rispetto dei diritti di proprietà intellettuale, in particolare istituendo un inventario della R&s finanziata dall´Ue, collegato ad analoghi inventari dei programmi di R&s finanziati a livello nazionale. 20. Andrebbero incoraggiati gli investimenti privati in prodotti e servizi innovativi, segnatamente migliorando le condizioni generali. Al riguardo, si invita la Commissione a: presentare proposte per accelerare, semplificare e modernizzare le procedure di normalizzazione, in particolare per permettere la trasformazione, a determinate condizioni, delle norme sviluppate dall´industria in norme europee; fornire orientamenti riguardo all´applicazione delle direttive sugli appalti pubblici; più in generale gli appalti pubblici dovrebbero essere maggiormente orientati a incentivare la domanda di beni e servizi innovativi; effettuare, nel 2011, un riesame intermedio dei pertinenti quadri normativi in materia di aiuti di Stato; vagliare le opzioni per la creazione di uno strumento per la valorizzazione dei diritti di proprietà intellettuale a livello europeo, in particolare al fine di agevolare l´accesso delle Pmi al mercato della conoscenza e riferire al Consiglio entro la fine del 2011. 21. La Commissione è invitata a compiere progressi rapidi nei settori chiave dell´economia digitale per assicurare la creazione del mercato unico digitale entro il 2015, tra cui la promozione e la protezione della creatività, lo sviluppo del commercio elettronico e la disponibilità delle informazioni del settore pubblico. 22. Andrebbe compiuto ogni sforzo per rimuovere i restanti ostacoli giuridici e amministrativi al funzionamento transfrontaliero del capitale di rischio. Si invita la Commissione a presentare entro la fine del 2011 proposte: per istituire un regime Ue per il capitale di rischio, basato sul Fei e sulle altre istituzioni finanziarie pertinenti e in cooperazione con gli operatori nazionali; per rafforzare gradualmente il meccanismo di finanziamento con ripartizione dei rischi; per valutare come rispondere al meglio alle esigenze delle imprese innovative in rapida crescita attraverso un approccio improntato al mercato. A questo proposito si invita inoltre la Commissione ad esplorare la fattibilità di un programma a favore della ricerca per l´innovazione delle piccole imprese. 23. Nei loro sforzi di risanamento del bilancio gli Stati membri dovrebbero dare priorità a una spesa propizia alla crescita sostenibile, in settori quali la ricerca e l´innovazione, l´istruzione e l´energia. 24. Tali sforzi dovrebbero andare di pari passo con chiare misure di riforma volte a rafforzare l´efficacia dei sistemi degli Stati membri in materia di ricerca e innovazione. A livello nazionale, gli Stati membri ricordano la loro disponibilità a destinare almeno il 50% delle entrate dell´Ets al finanziamento di interventi in materia di clima, inclusi i progetti innovativi. Essi dovrebbero inoltre migliorare l´uso dei fondi strutturali esistenti assegnati ai progetti nel campo della ricerca e dell´innovazione. 25. È essenziale che gli strumenti dell´Ue volti a promuovere l´Rsi siano semplificati al fine di agevolare la loro adozione da parte dei migliori scienziati e delle imprese più innovative, in particolare concordando fra le pertinenti istituzioni un nuovo equilibrio fra fiducia e controllo e fra assunzione e limitazione dei rischi. La Commissione è invitata a presentare proposte entro la fine dell´anno, assicurando che tutti gli strumenti di finanziamento per la ricerca e l´innovazione agiscano insieme all´interno di un quadro strategico comune. Andrebbe valutata la possibilità di sviluppare meccanismi adeguati per il finanziamento di grandi progetti europei che costituiscono importanti motori per la ricerca e l´innovazione. È più che mai fondamentale migliorare l´efficienza della spesa pubblica a livello nazionale e dell´Ue. A tale riguardo la semplificazione del regolamento finanziario dovrebbe essere adottata entro la fine dell´anno per assicurare efficaci meccanismi di attuazione delle politiche dell´Ue. Iii. Situazione Economica 26. Il Consiglio europeo ha esaminato la situazione economica e ha rilevato che si assiste a un miglioramento delle prospettive economiche generali, sebbene restino da affrontare sfide importanti. Ha raggiunto un accordo sulla linea da seguire in vista del Consiglio europeo di marzo. 27. Il Consiglio europeo ha invitato il Consiglio a raggiungere in marzo un orientamento generale sulle proposte legislative della Commissione in materia di governance economica, garantendo la piena attuazione delle raccomandazioni della task force, in modo da pervenire a un accordo definitivo con il Parlamento europeo entro giugno. Quest´impostazione permetterà di rafforzare il patto di stabilità e crescita e di attuare un nuovo quadro macroeconomico. 28. Ha invitato l´Autorità bancaria europea e le altre autorità competenti a condurre ambiziosi stress test e gli Stati membri a garantire la messa a punto di piani concreti, conformi alle norme dell´Ue sugli aiuti di Stato, a cui ricorrere nel caso in cui dagli stress test emerga la vulnerabilità di una banca. 29. Nel contesto del semestre europeo e sulla scorta dell´analisi annuale della crescita presentata dalla Commissione, il Consiglio europeo di marzo individuerà le priorità in materia di riforme strutturali e di risanamento di bilancio per il prossimo ciclo dei programmi di stabilità e di convergenza nonché nei settori di competenza dell´Ue, ivi compreso il mercato unico. Su tale base, e guidati dagli orientamenti integrati di Europa 2020, gli Stati membri sono invitati a presentare in aprile i programmi nazionali di riforma e i programmi di stabilità o di convergenza. 30. Il Consiglio europeo di marzo adotterà anche la decisione definitiva sulla modifica limitata del trattato necessaria all´istituzione del meccanismo europeo di stabilità. 31. Il Consiglio europeo ha accolto con favore l´allegata dichiarazione dei capi di Stato o di governo della zona euro e delle istituzioni dell´Ue. Iv. Relazioni Esterne 32. Il Consiglio europeo ha adottato una dichiarazione sull´Egitto e la regione (allegato Ii). 33. Il Consiglio europeo ha sottolineato che gli sviluppi nella regione del Mediterraneo rendono ancor più urgente il rispetto degli accordi di pace precedenti e il raggiungimento di rapidi progressi nel processo di pace in Medio Oriente. Ha espresso l´auspicio che la riunione del "quartetto" del 5 febbraio 2011 a Monaco rechi un importante contributo a tale processo. 34. Il Consiglio europeo ha approvato le conclusioni sulla Bielorussia adottate dal Consiglio "Affari esteri" del 31 gennaio, anche in ordine alla decisione di imporre misure restrittive. L´unione europea ribadisce la sua ferma determinazione a rafforzare il suo impegno nei confronti della società civile bielorussa. L´unione europea conferma la volontà di proseguire la sua politica di impegno critico, tra l´altro attraverso il dialogo e il partenariato orientale, a condizione che siano rispettati i principi di democrazia, lo stato di diritto e i diritti umani. Il Consiglio "Affari generali" riesaminerà periodicamente la situazione in Bielorussia e resta pronto a considerare ulteriori misure mirate in tutti i settori secondo necessità. Di seguito la Dichiarazione Dei Capi Di Stato O Di Governo Della Zona Euro E Delle Istituzioni Dell´ue - A seguito della dichiarazione del dicembre 2010 e ribadendo di essere pronti a fare tutto il necessario per assicurare la stabilità della zona euro nel suo complesso, i capi di Stato o di governo della zona euro e le istituzioni dell´Ue hanno passato in rassegna i progressi nell´attuazione della strategia globale intesa a preservare la stabilità finanziaria e ad assicurare che la zona euro esca rafforzata dalla crisi. Questa strategia comprende il pacchetto legislativo sulla governance economica, gli stress test e il risanamento del settore finanziario, nonché la realizzazione del semestre europeo. Essi hanno altresì convenuto le misure seguenti che rientrano nel pacchetto complessivo da mettere a punto in marzo: continua ed efficace attuazione dei programmi esistenti relativi alla Grecia e all´Irlanda; valutazione, da parte della Commissione in cooperazione con la Bce, dei progressi compiuti negli Stati membri della zona euro nell´attuazione delle misure adottate per rafforzare le posizioni di bilancio e le prospettive di crescita; proposte concrete avanzate dall´Eurogruppo in ordine al rafforzamento del Fesf, così da garantire l´efficacia necessaria per fornire un sostegno adeguato; messa a punto, sotto la guida del presidente dell´Eurogruppo, delle caratteristiche operative del meccanismo europeo di stabilità in linea con il mandato convenuto a dicembre. Muovendo dal nuovo quadro di governance economica, i capi di Stato o di governo adotteranno ulteriori misure atte a conseguire una nuova qualità nel coordinamento della politica economica della zona euro al fine di migliorare la competitività e realizzare in tal modo un più elevato grado di convergenza senza pregiudicare il mercato unico. Gli Stati membri che non appartengono alla zona euro saranno invitati a partecipare al coordinamento. Il presidente del Consiglio europeo avvierà consultazioni con i capi di Stato o di governo degli Stati membri appartenenti alla zona euro e riferirà al riguardo, definendo con concretezza le vie da seguire in conformità del trattato. A tal fine coopererà strettamente con il presidente della Commissione. Assicurerà che i capi di Stato o di governo degli Stati membri non appartenenti alla zona euro interessati siano debitamente coinvolti nel processo. Dichiarazione Sull´egitto E La Regione - Il Consiglio europeo segue con estrema preoccupazione il deterioramento della situazione in Egitto. Ha condannato con la massima fermezza la violenza e tutte le persone che vi fanno ricorso e la incoraggiano. Ha sottolineato il diritto di tutti i cittadini di manifestare liberamente e pacificamente, con la dovuta protezione da parte delle autorità incaricate dell´applicazione della legge. Qualsiasi tentativo di limitare la libera circolazione delle informazioni, compreso mediante aggressioni e intimidazioni nei confronti dei giornalisti e dei difensori dei diritti umani, è inaccettabile. Il Consiglio europeo ha esortato le autorità egiziane a rispondere alle aspirazioni del popolo egiziano con la riforma politica e non con la repressione. Tutte le parti dovrebbero dar prova di moderazione e astenersi da ulteriori atti di violenza, nonché dare avvio ad un´ordinata transizione verso un governo che goda di ampio sostegno. Il Consiglio europeo ha sottolineato che tale processo di transizione deve cominciare adesso. I principi sanciti nell´accordo di associazione e gli impegni assunti devono costituire la base per le relazioni dell´Ue con l´Egitto. Il Consiglio europeo ha espresso compiacimento per la maniera pacifica e dignitosa in cui il popolo tunisino e quello egiziano hanno espresso le loro legittime aspirazioni democratiche, economiche e sociali, che sono conformi ai valori promossi dall´Unione europea per se stessa e in tutto il mondo. Il Consiglio europeo ha sottolineato che alle aspirazioni democratiche dei cittadini si dovrebbe rispondere con il dialogo e la riforma politica, nel pieno rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali, e con elezioni libere e regolari. Ha invitato tutte le parti ad avviare un dialogo costruttivo a tal fine. L´unione europea è determinata a sostenere pienamente i processi di transizione verso la governance democratica, il pluralismo, migliori possibilità di prosperità economica e di inclusione sociale e una maggiore stabilità regionale. Il Consiglio europeo è impegnato a favore di un nuovo partenariato che comporti un sostegno più efficace in futuro ai paesi che stanno attuando riforme politiche ed economiche, anche attraverso la politica europea di vicinato e l´Unione per il Mediterraneo. In questo contesto il Consiglio europeo ha incaricato l´alto rappresentante di trasmettere il nostro messaggio nella sua prossima visita in Tunisia e in Egitto; ha invitato l´alto rappresentante, nel quadro di detto partenariato, a mettere a punto un pacchetto di misure mediante le quali prestare il sostegno dell´Unione europea ai processi di transizione e trasformazione (rafforzando le istituzioni democratiche, promuovendo la governance democratica e la giustizia sociale e fornendo assistenza nella preparazione e nello svolgimento di elezioni libere e regolari) e a collegare maggiormente a tali obiettivi la politica europea di vicinato e l´Unione per il Mediterraneo, e ha invitato l´alto rappresentante e la Commissione ad adattare rapidamente gli strumenti dell´Unione europea, a mettere a disposizione gli aiuti umanitari e a proporre misure e progetti volti a stimolare la cooperazione, gli scambi e gli investimenti nella regione, allo scopo di promuovere lo sviluppo economico e sociale, compreso uno status avanzato per la Tunisia.  
   
   
COMMISSIONE COMMERCIO INTERNAZIONALE APPROVA ACCORDO UE-COREA  
 
 Bruxelles, 8 febbraio 2011 - Dopo aver assicurato l´introduzione di una forte clausola di salvaguardia per proteggere l´industria europea e ricevute garanzie da Seul che una nuova legislazione coreana sulle emissioni di Co2 per le auto non avrà un impatto negativo sul mercato automobilistico europeo, i deputati della commissione commercio internazionale hanno dato il via libera alla ratifica di uno degli accordi di libero scambio più ambiziosi mai negoziati dall´Unione. Il nuovo accordo eliminerà circa il 98% delle barrire tariffarie nei prossimi 5 anni su prodotti manufatti e agricoli e sui servizi e raddoppierà il volume di commercio fra Ue e Corea del Sud, con conseguente aumento di occupazione e crescita. Il testo copre anche questioni rilevanti come le procedure di appalti pubblici, i diritti di proprietà intellettuale, gli standard di lavoro e i temi ambientali. Una lunga procedura - Il 26 gennaio scorso, la commissione commercio internazionale aveva già approvato le misure di salvaguardia, secondo l´accordo raggiunto dai deputati con il Consiglio a dicembre 2010. Tali misure permetteranno all´Ue di sospendere ulteriori riduzioni delle barriere tariffarie o di riportarle a livelli precedenti nel caso che qualsiasi industria risulti colpita da un aumento delle importazioni con un danno considerevole. Tuttavia, la commissione del Pe ha poi fermato la procedura e sospeso il voto sul testo dell´accordo stesso per avere chiarimenti su una legislazione in preparazione in Corea sui limiti alle emissioni di Co2 per le auto e sull´efficienza energetica. Lunedì, la commissione commercio internazionale ha votato in favore dell´accordo di libero scambio con la Corea del Sud con una maggioranza di 21 a 4 (nessun´astensione), accordo che dovrebbe garantire maggior commercio in servizi e beni per €1.9 miliardi e far risparmiare agli esportatori europei circa €1.6 miliardi l´anno. "E ´chiaramente una situazione vincente per l´Ue", ha dichiarato Robert Sturdy (Ecr, Uk), relatore del provvedimento, in vista del voto in commissione. "Abbiamo negoziato un accordo migliore. Ci sono una serie di questioni (ad esempio l´impatto ambientale e i limiti alle emissioni Co2) e posso comprenderle. Tuttavia, abbiamo fissato un punto di riferimento dal quale possiamo solo migliorare. L´accordo di libero scambio rappresenta un grande risultato per il Parlamento e l´Unione europea". L´industria delle auto è la grande vincitrice - I ritorni più positivi dell´accordo dovrebbero essere in favore dell´industria automobilistica europea, soprattutto per le auto di piccola e media taglia, oltre ai produttori di tessile ed elettronica. Secondo l´accordo, l´8 delle tariffe doganali sulle auto europee esportate in Corea saranno rimosse, come dire che su un´auto di €25.00, saranno risparmiati €2000 in dogana. I produttori dell´Ue potranno esportare le auto in Corea senza dover passare controlli o rispettare alcuno standard specifico. Inoltre, l´accordo di libero scambio crea un comitato di monitoraggio per controllare che non s´introducano in futuro barriere al commercio "nascoste", come ad esempio obblighi tecnici sui limiti di emissioni Co2. Prossime tappe - La prossima settimana a Strasburgo, i deputati in plenaria dovrebbero approvare le due relazioni: la prima, preparata da Robert Sturdy (Ecr, Uk), che verte sulla sostanza dell´accordo e la seconda, preparata da Zalba Bidegain (Ppe, Es) che riguarda le misure di salvaguardia. L´accordo dovrebbe quindi entrare in vigore nel luglio 2011.  
   
   
US€: PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO "PROTEZIONE SOCIALE PER UNO SVILUPPO INCLUSIVO"  
 
Milano, 8 febbraio 2011 - Oggi la Commissione europea e l´Istituto Universitario Europeo presenteranno il rapporto "Protezione sociale per uno sviluppo inclusivo: una nuova prospettiva per la cooperazione Ue in Africa", coordinato dall´Ue, e il Libro Verde per la cooperazione allo sviluppo della Commissione. Interverranno Franco Conzato della Direzione Generale Sviluppo e Cooperazione – Europe Aid della Commissione europea e la professoressa Giorgia Giovannetti dell´Istituto Universitario europeo, coordinatrice del Rapporto, oltre ad altri esperti del settore. I lavori saranno introdotti da Carlo Corazza, Direttore della Rappresentanza a Milano della Commissione europea, inizieranno alle 10.45 e si concluderanno attorno alle 16.30. I giornalisti sono invitati a intervenire alle 13.30 per il lunch cui seguirà la conferenza stampa attorno alle 14.15. Il Libro verde sulla politica dello sviluppo dell´Ue costituisce la base per il dibattito che porterà la Commissione a presentare nel 2011 le proposte sul futuro della politica europea dello sviluppo. Tra i temi in discussione ci sono l´impatto dell´azione europea nei Paesi destinatari, il contributo al rafforzamento di una crescita inclusiva nei Paesi in via di sviluppo, la promozione dello sviluppo sostenibile e i progressi nei settori dell´agricoltura e della sicurezza alimentare. Al centro dei lavori della giornata l´impatto di questa politica in Africa.  
   
   
DAL FISCO ALLA SPESA PUBBLICA: L´ATTIVITÀ DELLA FINANZA NEL RAPPORTO 2010  
 
Roma, 8 febbraio 2011 - Crescono i risultati della lotta all’evasione fiscale condotta dalla Guardia di Finanza. Secondo i dati contenuti nel Rapporto Annuale, presentato dal Comandante Generale delle Fiamme Gialle alla Camera dei deputati lo scorso 26 gennaio, l’attività operativa ha consentito di scoprire redditi non dichiarati al fisco per circa 50 miliardi di euro, di smascherare 4.500 tra falsi invalidi e finti poveri, di sequestrare alle “mafie” patrimoni per 3 miliardi di euro, di denunciare oltre mille persone per riciclaggio, di sequestrare 110 milioni di prodotti contraffatti o pericolosi. Dei quasi 50 miliardi di euro nascosti al fisco spiccano circa 20 miliardi di euro (+ 47% rispetto al 2009) occultati dagli 8.850 evasori totali identificati (+ 18% rispetto al 2009), ossia soggetti che pur svolgendo attività economiche non avevano mai presentato le dichiarazioni dei redditi e 10,5 miliardi di euro dai casi di evasione fiscale internazionale , quasi il doppio del 2009 (dei 5,8 miliardi), realizzati attraverso fittizie residenze in paradisi fiscali di persone fisiche o società, triangolazioni con paesi off-shore ed omesse dichiarazioni di capitali detenuti all´estero. La Guardia di Finanza ha inoltre scoperto che i quasi 4.500 truffatori, tra falsi invalidi e finti poveri hanno usufruito di aiuti dello Stato, sotto forma di borse di studio, contributi per gli affitti e altri sussidi pur non avendone alcun diritto. Le indagini hanno permesso di smascherare frodi alla sanità pubblica per 30 milioni. Sono oltre 110 milioni i prodotti contraffatti o pericolosi sequestrati in Italia nel corso del 2010. Il rapporto conferma inoltre il coinvolgimento sempre maggiore della criminalità organizzata italiana e straniera nell´industria del falso: 341 sono le persone che sono state denunciate per associazione a delinquere finalizzata alla contraffazione e 98 quelle arrestate, il 50% in piu´ rispetto al 2009. Nel 2010 le Fiamme Gialle hanno sequestrato 4.828 beni della criminalità organizzata per un valore di oltre 3 miliardi, il 30% in più rispetto al 2009, e ne ha confiscati 542, per un valore di 142 milioni. Ed il 23% del valore dei sequestri è riconducibile a beni ed aziende del centro-nord. Nell´ambito del contrasto agli illeciti economico-finanziari, per i reati di riciclaggio, usura, bancari, societari, fallimentari e di borsa, sono state denunciate 1.131 persone per riciclaggio e gli sono stati sequestrati patrimoni per 367 milioni (+21% sul 2009): nel 2010 hanno riciclato oltre 3,2 miliardi. Quanto alla lotta al traffico internazionale di droga, le indagini hanno consentito di denunciare 9.180 persone, di cui 3.135 arrestate. Sequestrate complessivamente 20,5 tonnellate di sostanze stupefacenti (+61% rispetto al 2009). Importante anche l´attività relativa alle verifiche sui giochi: i militari hanno infatti chiuso nel 2010 quasi duemila centri di raccolta di scommesse non autorizzate, anche on line. Infine, sono circa 1900 gli interventi del Soccorso alpino della Guardia di Finanza a salvaguardia della vita umana e 17.000 circa le missioni di polizia marittima e di soccorso.  
   
   
ITALIA 2020: PIANO D´AZIONE PER L´OCCUPABILITA´ DEI GIOVANI  
 
Roma, 8 febbraio 2011 - A poco pi¨´ di un anno dalla presentazione del Piano per l´occupabilit¨¤ dei giovani, ¨¨ stato fatto - nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Chigi dai ministri Gelmini (Istruzione, Universit¨¤ e Ricerca), Sacconi (Lavoro e Politiche sociali) e Meloni (Giovent¨´) - un primo bilancio dei risultati ottenuti. Finora sono state stanziate risorse pari a oltre un miliardo di euro suddivise nelle sei linee di azione e tra ministero del lavoro e delle politiche sociali (486 milioni), ministero dell¡¯Istruzione, dell¡¯Universit¨¤ e della ricerca (492,5 milioni) e ministro della Giovent¨´ (103,8 milioni). In particolare, tra le iniziative del pacchetto, segnaliamo: - un bonus di 5mila euro all¡¯azienda che assume a tempo indeterminato giovani genitori precari con meno di 35 anni e con figli; - 100 milioni di euro (attraverso un cofinanziamento pubblico al 40%) destinati a finanziare iniziative messe in campo da soggetti privati che decidano di rischiare e investire sulle capacit¨¤ e il talento dei giovani under 35; - consulenza gratuita da parte di esperti per i giovani che intendono avviare un¡¯impresa attraverso il sito www.Giovaneimpresa.it; - apertura di 21 sportelli per lo start©\up d¡¯impresa nelle universit¨¤ italiane, grazie al bando del ministro della Giovent¨´ dedicato alla cultura d¡¯impresa. - la ristrutturazione del Sistema Informativo Excelsior, al fine di identificare, a cadenza trimestrale, le principali tendenze delle professioni richieste dal mercato del lavoro in ciascuna provincia; - gli accordi con le Regioni per incentivare l´utilizzo del contratto di apprendistato di primo livello e avviato il progetto Fixo di Italia Lavoro per quello di terzo livello (o di alta formazione) diretto all¡¯acquisizione di titoli di studio, compresi i dottorati di ricerca; - l´istituzione di 58 istituti tecnici superiori quali ¡°Scuole speciali di tecnologia¡± per formare super-tecnici nelle aree tecnologiche del piano di intervento Industria 2015. - la messa a regime del progetto ¡°Campus Mentis¡± del Ministro della Giovent¨´ e dell¡¯Universit¨¤ La Sapienza di Roma che coinvolger¨¤ nel prossimo triennio i migliori 20.000 neo laureati d¡¯Italia e le principali universit¨¤ pubbliche.  
   
   
FABBISOGNO DEL MESE DI GENNAIO 2011  
 
 Roma, 1 febbraio 2011 - Nel mese di gennaio 2011 si è realizzato un fabbisogno del settore statale pari, in via provvisoria, a circa 2.000 milioni, rispetto ad un avanzo di 4.169 del mese di gennaio 2010.. Il maggior fabbisogno del mese di gennaio, rispetto allo stesso mese dello scorso anno, è da attribuirsi all´erogazione del prestito di 1.224 milioni a favore della Grecia, ai sensi del D.l. 67/2010 relativo alla salvaguardia della stabilità finanziaria dell´area euro; ad una diversa calendarizzazione dei finanziamenti netti all´Unione Europea, concentrati per l´anno in corso nel mese di gennaio, con un impatto negativo nello stesso mese di circa 3.000 milioni; nonché a maggiori prelievi dalla tesoreria statale da parte delle Amministrazioni locali.. I maggiori pagamenti registrati nel mese, sono stati in parte compensati da un incremento del gettito fiscale..  
   
   
EMISSIONE BOT FEBBRAIO 2011  
 
Roma, 8 febbraio 2011 - Il Mef ha disposto per il giorno 10 febbraio 2011, con regolamento 15 febbraio 2011, un´asta di Bot:
Importo (in mln. Di euro) Scadenza Giorni
Annuali 7.500 15.02.2012 365
Si comunica che, in seguito all´assenza di specifiche esigenze di cassa, il giorno 10 febbraio 2011 non verrà offerto il Bot trimestrale. È da tener presente che il 15 febbraio 2011 vengono a scadere Bot per 7.700 milioni di euro, tutti relativi al titolo annuale. I Bot sono posti all´asta con il sistema di collocamento dell´asta competitiva, con richieste degli operatori espresse in termini di rendimento. Ciascuno degli operatori partecipanti alle aste può presentare fino ad un massimo di cinque richieste di acquisto. I buoni possono essere sottoscritti per un importo minimo di mille euro. Per ciascuna emissione di Bot, il prezzo fiscale di riferimento è il prezzo medio ponderato della prima tranche, calcolato sulla base del corrispondente rendimento medio ponderato. I rendimenti indicati dagli operatori partecipanti alle aste dei Bot, espressi in termini percentuali, possono variare, per tutte le tipologie di titoli, di un millesimo di punto percentuale o multiplo di tale cifra. Non sono ammesse all´asta richieste senza indicazione del rendimento. L´importo di ciascuna richiesta non può essere inferiore ad un milione e mezzo di euro (1.500.000€). Il collocamento dei Bot verrà effettuato nei confronti degli operatori indicati nel decreto di emissione. In attuazione di quanto disposto nella Sez.ii - Tit. V del decreto legislativo 24 giugno 1998, n. 213, e relative norme di attuazione, in relazione alla dematerializzazione dei titoli di Stato, i buoni ordinari del Tesoro sono rappresentati da iscrizioni contabili a favore degli aventi diritto. La Banca d´Italia provvede a inserire in via automatica le partite dei Bot sottoscritti in asta da regolare nel servizio di compensazione e liquidazione avente a oggetto strumenti finanziari con valuta pari a quella di regolamento. Sulla base delle assegnazioni, gli intermediari aggiudicatari accreditano i relativi importi sui conti intrattenuti con i sottoscrittori. Le richieste di acquisto dovranno pervenire alla Banca d´Italia, esclusivamente tramite la rete nazionale interbancaria, entro e non oltre le ore 11 del giorno 10 febbraio 2011, con l´osservanza delle modalità stabilite nel decreto di emissione. Si ricorda che in caso di malfunzionamento delle apparecchiature, che non consenta l´immissione dei messaggi nella rete, le richieste di partecipazione all´asta debbono essere inviate con modulo trasmesso via fax. Le richieste non pervenute entro il termine stabilito dal decreto di emissione non vengono prese in considerazione. Eventuali richieste sostitutive di quelle corrispondenti già pervenute sono prese in considerazione solo se giunte entro il termine di cui sopra. Le richieste non possono essere più ritirate dopo il termine suddetto. Qualora le richieste di ciascun operatore, anche complessivamente, superino l´importo offerto dal Tesoro, esse verranno prese in considerazione a partire da quella con il rendimento più basso, fino a concorrenza dell´importo offerto, salvo quanto diversamente stabilito nel decreto di emissione. Gli operatori "Specialisti in titoli di Stato" hanno facoltà di partecipare al collocamento supplementare dei Bot annuali, previsto in via automatica per il giorno 11 febbraio 2011. L´offerta della tranche supplementare è stabilita nella misura del 10% dell´ammontare nominale offerto nell´asta ordinaria. Tale percentuale rappresenta l´importo minimo offerto nel collocamento supplementare, che il Tesoro si riserva di aumentare dopo la chiusura dell´asta ordinaria, per soddisfare le esigenze di domanda espresse dagli operatori. In tale evenienza sarà emesso un comunicato stampa al riguardo. Gli "Specialisti" che non hanno partecipato all´asta ordinaria non sono ammessi al collocamento supplementare. L´assegnazione avrà luogo al rendimento medio ponderato determinato nell´asta ordinaria. La procedura di collocamento supplementare seguirà le disposizioni contenute nel decreto di emissione. In particolare, le richieste di acquisto dovranno pervenire entro e non oltre le ore 15.30 del 11 febbraio 2011. La circolazione dei Bot al 31 gennaio 2011 era pari a 138.346,896 milioni di euro, di cui 54.190 milioni di euro semestrali e 84.156,896 milioni di euro annuali.
 
   
   
EMISSIONE DI BTP FEBBRAIO 2011  
 
 Roma, 8 febbraio 2011 - Il Mef comunica che verrà disposta, per il giorno 14 febbraio 2011, con regolamento 16 febbraio 2011, l´emissione di titoli di Stato, rappresentati dai seguenti prestiti: - Buoni del Tesoro Poliennali: decorrenza : 1º novembre 2010; quinta tranche scadenza : 1º novembre 2015; tasso d´interesse annuo lordo : 3% Isin : It0004656275 decorrenza : 1º settembre 2009; dodicesima tranche scadenza : 1º settembre 2040; tasso d´interesse annuo lordo : 5% Isin : It0004532559 Il meccanismo di collocamento utilizzato per tutti i titoli di cui sopra sarà quello dell´asta marginale con determinazione discrezionale del prezzo di aggiudicazione e della quantità emessa all´interno di un intervallo di emissione che sarà annunciato con successivo comunicato stampa. L´ammontare collocato sarà determinato escludendo le offerte formulate a prezzi ritenuti non convenienti sulla base delle condizioni di mercato. Sono ammesse a partecipare all´asta le banche italiane, comunitarie ed extracomunitarie, nonché le società di intermediazione mobiliare e le imprese di investimento comunitarie ed extracomunitarie indicate nei decreti recanti l´emissione dei suddetti titoli. Detti operatori partecipano in proprio e per conto terzi. Le domande di partecipazione devono essere inoltrate con indicazione, per ogni richiesta, del relativo prezzo offerto. Ciascun operatore può formulare sino ad un massimo di tre offerte, ciascuna ad un prezzo diverso e per un importo non inferiore a 500.000 euro di capitale nominale; eventuali offerte di importo inferiore non verranno prese in considerazione. Ciascuna offerta non deve essere superiore all´importo in emissione; eventuali offerte di ammontare superiore verranno accettate limitatamente all´importo medesimo. I prezzi indicati varieranno di un importo minimo di un centesimo di euro; eventuali variazioni di importo diverso vengono arrotondate per eccesso. L´importo minimo sottoscrivibile è di mille euro. Le domande di partecipazione degli operatori devono essere avanzate - nel termine previsto dal sottoindicato calendario - mediante trasmissione di richiesta telematica da indirizzare alla Banca d´Italia tramite Rete Nazionale Interbancaria con le modalità tecniche stabilite dalla Banca d´Italia medesima e conosciute dagli operatori. Nel caso che le offerte al prezzo marginale non possano essere totalmente accolte, si procede al riparto pro-quota, con i necessari arrotondamenti. Il prezzo di aggiudicazione sarà reso noto mediante comunicato stampa, nel quale verranno pure indicati gli importi attribuiti agli "specialisti" nelle ultime tre aste. Gli operatori partecipanti all´asta provvederanno ad attribuire ai sottoscrittori i titoli assegnati, senza alcun onere aggiuntivo rispetto al prezzo di aggiudicazione. Il regolamento dei titoli assegnati, da parte degli operatori, verrà effettuato al prezzo di aggiudicazione e con corresponsione dei dietimi d´interesse dal giorno successivo alla data di decorrenza della cedola in corso al giorno di regolamento. Agli operatori medesimi viene riconosciuta, quale compenso dell´impegno assunto di raccogliere le prenotazioni del pubblico, una provvigione - commisurata all´ammontare nominale dei buoni assegnati - pari allo: - 0,30% per i Btp 3% 1º.11.2010/2015, - 0,40% per i Btp 5% 1º.9.2009/2040. Il pubblico potrà prenotare i titoli presso le suddette categorie di operatori nel termine previsto dal sottoindicato calendario; gli intermediari potranno richiedere, a garanzia del buon fine della sottoscrizione, l´eventuale versamento di un acconto sull´importo nominale prenotato. Alla data prevista per il regolamento, il sottoscrittore verserà l´importo corrispondente ai titoli assegnati, sulla base del prezzo di aggiudicazione, nonché ai dietimi d´interesse dovuti; a fronte di tale versamento, gli verrà rilasciata apposita ricevuta. Il calendario delle operazioni di sottoscrizione è il seguente:
Btp scad. 1.11.2015 Btp scad. 1.9.2040
Prenotazione da parte del pubblico entro il 11 febbraio 2011 11 febbraio 2011
Presentazione domande in asta: entro le ore 11,00 del 14 febbraio 2011 14 febbraio 2011
Regolamento sottoscrizioni 16 febbraio 2011 16 febbraio 2011
Dietimi d´interesse da corrispondere 107 168
Gli operatori "specialisti in titoli di Stato" hanno facoltà di partecipare ai collocamenti dei titoli di Stato, previsti automaticamente, in via supplementare alle aste di emissione. L´offerta della tranche supplementare è stabilita per ogni emissione, per un importo non superiore: - al 10% dell´ammontare nominale massimo offerto per i Btp 1º.11.2015, - al 10% dell´ammontare nominale massimo offerto per i Btp 1º.9.2040. Gli "specialisti" che non hanno partecipato all´asta di emissione non sono ammessi al collocamento supplementare. L´assegnazione supplementare avrà luogo al prezzo di aggiudicazione determinato nell´asta della presente emissione. Le modalità e le condizioni per la partecipazione degli "specialisti" alle assegnazioni supplementari vengono indicate nei rispettivi decreti recanti l´emissione dei titoli suddetti.
 
   
   
VERSO L´EXPO DI MILANO DEL 2015  
 
Roma, 8 febbraio 201 - 26 gennaio 2011 Si è riunito a Palazzo Chigi il comitato di coordinamento per l’esposizione universale. In questa fase – ha affermato il sindaco Moratti in conferenza stampa al termine della riunione - siamo impegnati nella campagna promozionale per la partecipazione dei paesi, i nostri obiettivi sono quelli contenuti nel dossier Expo: 20 milioni di visitatori e 130 paesi partecipanti. Illustrato lo stato di avanzamento dei lavori avviati per 11 miliardi di euro. Rese note tutte le azioni avviate dal governo per evitare infiltrazioni da parte di associazioni criminose. 26 gennaio 2011 - Riuniti a Villa Madama dal ministro degli esteri Frattini tutti i diplomatici accreditati nel nostro Paese. L´incontro è stato organizzato per presentare al Corpo diplomatico straniero l´Expo Milano 2015. 21 dicembre 2010 - Il Ministro della Salute Fazio, il Commissario Straordinario del Governo per Expo Letizia Moratti, l’amministratore delegato di Expo 2015 Spa Giuseppe Sala, hanno firmato un protocollo d’intesa che vede al centro il tema della sicurezza alimentare, fondamentale per il conseguimento dell’obiettivo dell’Esposizione “Nutrire il Pianeta, Energia per la vita”. La notizia 23 Novembre 2010 - L´assemblea generale del Bureau des Expositions ha approvato all´unanimità il dossier di registrazione di Milano per l´organizzazione dell´edizione del 2015 dell´Expo. Con questa decisione, Milano è la sede ufficiale di Expo 2015. Entro 30 aprile 2010 - Presentazione al Bureau International des Expositions di Parigi (Bie) del dossier di registrazione che contiene il piano industriale ed è accompagnato da un lettera del governo - a firma del presidente del Consiglio - di garanzia sulla realizzazione dell´evento. 12 marzo 2010 - Si è svolta a Palazzo Chigi - alla presenza del Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi - la prima riunione della Commissione di coordinamento per l’Expo 2015 di Milano. Conferenza stampa del premier con il sindaco di Milano, Letizia Moratti, e l´amministratore delegato di Expo 2015 spa, Lucio Stanca. La commissione di coordinamento per le attività connesse all´Expo Milano 2015 (Coem) è stata istituita con Dpcm 22 ottobre 2008 15 Gennaio 2010 - Il ministro dell´Interno, Roberto Maroni, ha insediato il Comitato di coordinamento per l´alta sorveglianza delle grandi opere e il gruppo interforze centrale per l´Expo 2015 (Gicex), composto da rappresentanti di tutte le Forze di Polizia, esperti in materia di contrasto alle infiltrazioni mafiose nelle opere pubbliche. Tale organismo svolge compiti informatvi ed investigativi mirati al monitoraggio ed all’analisi dei dati concernenti le verifiche antimafia e i risultati dei controlli presso i cantieri, con particolare riguardo ad attività ´sensibili´, tipicamente oggetto di infiltrazioni mafiose (ciclo del cemento, stoccaggio e smaltimento dei rifiuti, trasferimento di beni aziendali ecc.). 6 marzo 2009 - Riunione Cipe con informativa del Commissario Letizia Moratti sull’aggiornamento delle opere relative all’Expo 2015. 28 gennaio 2009 - Sottoscritto il Protocollo d’intesa che avvia una partnership strategica tra il Ministero dello sviluppo economico, l’Ice (Istituto per il commercio con l´estero) la regione Lombardia e il comune di Milano. L’ice, che ha già assicurato il suo sostegno all’Expo durante la fase di candidatura, mettendo a disposizione il suo ufficio di Parigi e fornendo ogni utile assistenza a l’Expo 2015, metterà a disposizione la sua rete di uffici all’estero, il consolidato patrimonio di conoscenze nei diversi Paesi del mondo, l’ampio e diversificato programma di attività ed iniziative sui mercati internazionali, al fine di dotare l’Expo di una “vetrina sul mondo” ed entrare in contatto con operatori concretamente interessati ad investire nell’iniziativa. Una promozione specifica dell’evento sarà, inoltre, realizzata mediante un road show in Paesi esteri potenziali investitori ed in Italia. La convergenza del Ministero dello Sviluppo Economico,l’ice e l’Expo 2015 si esplicherà, inoltre, mediante la presenza di un padiglione Italia, curato dall’Ice, all’interno di Shanghai 2010, in cui saranno organizzati incontri commerciali bilaterali per Expo 2015, eventi e mostre per la promozione congiunta della città di Milano e dell’Esposizione. Un ulteriore fattivo contributo verrà assicurato anche da Invitalia, l’Agenzia per l’attrazione degli investimenti, che metterà a disposizione il suo patrimonio di esperienze e professionalità al fine di attrarre investimenti di qualità, coinvolgendo Expo Milano 2015 nelle attività all’estero che saranno programmate nei prossimi mesi. 28 ottobre 2008 - Il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha ricevuto a Palazzo Chigi il Segretario Generale ed il Presidente del Bie (Bureau International des Expositions), Vicente Loscertales e Jean Pierre Lafon. Al centro del colloquio, cui hanno partecipato anche il Ministro degli Esteri Franco Frattini ed il Sindaco di Milano Letizia Moratti, lo svolgimento dell’Expo 2015 nel capoluogo lombardo e lo stato di avanzamento del progetto. A tale proposito, il Presidente Berlusconi ha illustrato il recente decreto che provvede all’istituzione degli organismi per la gestione delle attività correlate all’Expo e ribadito il forte interesse con cui il Governo - ed il Paese – guardano ad Expo 2015. 22 ottobre 2008 - Firmato il Dpcm con il quale si procede all’istituzione degli organismi per la gestione delle attività connesse allo svolgimento del ‘grande evento’ Expo Milano 2015. Con il Decreto si attua pienamente l’impegno preso dal Presidente Berlusconi con il Bureau International des Expositions (Bie) di dare completezza all’organizzazione dell’Expo Milano 2015 entro la fine del corrente mese di ottobre. 31 marzo 2008 - Designazione da parte del Bureau International des Expositions di Parigi (Bie) della città di Milano quale sede dell´esposizione universale del 2015.  
   
   
TOSCANA, LEGGE ELETTORALE, ROSSI: ¡°QUELLA NUOVA SAR¨¤ PRONTA PER IL 2015¡å  
 
 Firenze, 8 febbraio 2011 ¨C ¡°La legge elettorale? Per le prossime elezioni regionali, previste per il 2015, ci sar¨¤. Di sicuro ¡­¡±. Lo precisa il presidente della Toscana Enrico Rossi, rispondendo ad alcune domande dei giornalisti a margine della presentazione delle iniziative per la Giornata del Ricordo, dove ¨¨ intervenuto assieme al presidente del Consiglio regionale Alberto Monaci. ¡°Cambieremo la legge elettorale della Toscana ¨C replica Rossi a Udc, Fli e Api che avevano sollevato critiche ¨C ma non lo posso certo fare da solo. Le cose si stanno comunque muovendo, nella fila della maggioranza come in quelle dell¡¯opposizione. Io far¨° la mia parte per accelerare ulteriormente i tempi¡±. ¡°In questo momento ¨C conclude Rossi ¨C la priorit¨¤ rimane in ogni caso il lavoro e le aziende che chiudono¡±. ¡°In campagna elettorale ¨C aggiunge alla fine il presidente ¨C dissi che le strade possono essere due: reintrodurre la preferenza o rivedere i collegi. Il Consiglio decida autonomamente ed e¡¯ bene trovare il massimo del consenso. C¡¯¨¨ comunque tempo per discutere¡±.  
   
   
PUGLIA: FEDERALISMO MUNICIPALE E CEDOLARE SECCA  
 
Bari, 8 febbraio 2011 - Di seguito, una nota di ieri dell´assessore alle Politiche del Territorio, Angela Barbanente: "Il percorso legislativo sul Federalismo municipale ha bloccato la norma sulla cedolare secca, l´ennesima misura del Governo nazionale volta ad aggravare le disuguaglianze sociali in un Paese nel quale, secondo il Rapporto della Banca d’Italia, il 45% del reddito si concentra nelle mani del 10% delle famiglie più ricche, mentre la metà più povera ne detiene solo il 10%. "Ci si augura che si tratti dell´epilogo di una proposta governativa che per mesi si è avvitata attorno a modifiche numeriche che non hanno intaccato la risibile differenza fra canone libero e canone concordato (23% contro 21% e poi, dalla "bicameralina" ritoccato a 21% e 19%), e che hanno lasciato comunque inalterata la sostanza di misura palesemente ingiusta perché tanto più vantaggiosa quanto più ricco è il proprietario, perché prevedibile causa di ulteriori aumenti dei canoni liberi rispetto ai canoni concordati, e perché priva di alcuna forma di sostegno agli inquilini. "La proposta bloccata, peraltro, in assenza dell’emersione dell’affitto in nero auspicata dai proponenti (come se non si possa conseguire il medesimo risultato rafforzando i controlli con gli strumenti disponibili…), rischiava di comportare un minore gettito fiscale di ben 3,38 miliardi. "Coerente con questa dissennata politica del Governo nazionale è la progressiva riduzione del fondo nazionale di sostegno all´affitto. Mentre la Regione Puglia, nonostante le note difficoltà di bilancio, continua a stanziare 15 milioni di euro annui a favore degli inquilini più disagiati e molti comuni incrementano la quota di compartecipazione, il contributo statale tende a ridursi sempre più e in modo sempre più accelerato a mano a mano che il disagio abitativo si aggrava per effetto della crisi economica. Giova ricordare infatti, che il contributo statale negli ultimi anni è precipitato dai 20 milioni di euro del 2004 ai circa 9 milioni del 2010, sino all´ignobile falcidie della quota 2011, pari a poco più di 2 milioni. "Nel frattempo, il presidente Berlusconi cerca di coprire il fallimento del suo cosiddetto piano casa annunciando un "piano per la riqualificazione delle città". Finalmente avremo un sostegno anche dal Governo, verrebbe da dire da parte di una Regione come la Puglia che dal 2005 sta sostenendo la riqualificazione urbana con una gamma di strumenti finanziari e normativi. Purtroppo, però, temiamo si tratti dell´ennesimo spot..."  
   
   
PERSONALE ABRUZZO: SULLA "RIA" NO AD AUTOMATISMI  
 
Pescara, 8 febbraio 2011 - Sulla questione della retribuzione di anzianità (Ria) ai dipendenti regionali interviene l´assessore al Personale, Federica Carpineta, a "puntualizzare alcuni aspetti. Si tratta innanzitutto non di abrogare la "Ria" - spiega - che resta nella busta paga dei nostri dipendenti, ma semplicemente di porre rimedio a quel meccanismo, un po´ perverso, creato dalle passate classi dirigenti, per i motivi che allora sostenevano certe decisioni, un meccanismo che non ha nulla a che fare con il merito, con l´impegno, coi risultati e con le capacità dei singoli dipendenti della Regione". Secondo l´Assessore, si tratta di un "automatismo che comporta per tutti la semplice elevazione della retribuzione di anzianità al livello più alto previsto per i dipendenti regionali, cioè un privilegio non fondato sui singoli meriti; un privilegio che alla Regione rischia di costare tanto, troppo rispetto alle situazioni reali di bilancio. Abrogare questo automatismo della "Ria" è certamente impopolare, se si tiene conto delle aspettative dei singoli dipendenti. Ma noi dobbiamo guardare principalmente alle esigenze di bilancio; non possiamo rubare altro futuro alle nuove generazioni lasciando loro altri debiti da pagare. Credo che tutti i consiglieri e tutte le forze politiche, interessate non alla demagogia ma al futuro della nostra Regione - avverte l´assessore Carpineta - dovranno appoggiare la nostra decisione di abrogare la parte distorsiva della "Ria", provvedimento che, ovviamente, farà salvi i diritti acquisiti con sentenza passata in giudicato. Chi preferisce cavalcare la facile demagogia del momento, dovrà anche spiegare che, per tutelare il privilegio di pochi, espone tutta la Regione a gravissimi problemi finanziari che peseranno su tutti i Cittadini abruzzesi. Noi preferiamo invece affrontare l´impopolarità di questa decisione e puntiamo a risparmiare, come stiamo già facendo, sui costi della macchina burocratica regionale, tagliando i dirigenti e razionalizzando, cioè tagliando altre spese. Questi ed altri risparmi li investiremo sul personale: non concederemo loro privilegi tipici di quelle stagioni ormai passate, ma investiremo sulla formazione e sul merito, cioè riserveremo al nostro personale percorsi di vera qualificazione che consentiranno di premiare il loro merito e le loro singole capacità che sono notevoli ma ancora oggi non sempre riconosciuti".  
   
   
POLVERINI PRESENTA PRIMO FONDO PUBBLICO-PRIVATO PER PMI DEL LAZIO  
 
Roma, 8 febbraio 2011 - Un nuovo fondo per il capitale di rischio a sostegno delle piccole e medie imprese del Lazio: questo lo strumento innovativo messo in campo dalla Regione e presentato ieri dalla presidente Renata Polverini insieme all’assessore al Bilancio Stefano Cetica, nell’ambito del convegno al Tempio di Adriano, per “il rilancio e lo sviluppo delle pmi e delle migliori energie del Lazio”. Attraverso questo nuovo fondo, gestito da Filas la Finanziaria laziale di Sviluppo, la Regione Lazio attiva 20 milioni di euro che potranno salire a 40 milioni di euro con il contributo dei coinvestitori privati. Il fondo, della durata di dieci anni, è stato pensato quindi per accelerare l´occupazione e l´innovazione, aiutando soprattutto le nuove imprese in fase di start-up. Diversi i settori di investimento ritenuti prioritari: l´aerospazio, le bioscienze il chimico-farmaceutico, l´audiovisivo ed il turismo. Gli avvisi pubblici relativi al nuovo fondo sono stati pubblicati oggi e possono essere consultati sui siti www.Filas.it/  e www.Porfesr.lazio.it/  “Una nuova alleanza tra pubblico e privato”, l’ha ribattezzata la presidente Polverini spiegando che “questo fondo opererà a fianco di investitori privati, anche diversi per ogni singolo investimento nelle Pmi, riconoscendo loro un vantaggio economico in caso di successo, anche parziale”. Polverini ha ricordato che il fondo regionale sarà a disposizione anche di singole persone fisiche che vogliano assumersi il rischio di investire, spiegando che in totale, grazie a questo strumento, saranno possibili circa trenta operazioni. “La storia ci insegna che proprio nei momenti di crisi e di cambiamento – ha detto ancora la Presidente - si aguzza l´ingegno e nascono i campioni del domani. Dobbiamo riaccendere insieme quella voglia di intraprendere chi ha consentito all´Italia negli anni ´50-´60 di raggiungere le economie più industrializzate del mondo”. Per questo, ha sottolineato la governatrice, “si riparte sostenendo i coraggiosi che resistono innovando ed ampliando i loro orizzonti. Si riparte sostenendo i nuovi coraggiosi che sanno assumere il rischio di intraprendere. Si riparte – ha concluso - solo senza paura del futuro". Per l’assessore Cetica “il venture capital è uno strumento innovativo e complementare, che dà opportunità concrete e che crea valore”. Nel Lazio l’obiettivo, ha spiegato l’assessore al Bilancio, è quello di “introdurre un modello misto, basato su due capisaldi: la fiducia degli investitori e la motivazione degli imprenditori” in quanto “questa Regione vuole attrarre sia gli investitori professionali che oggi si concentrano sui mercati di Londra e di Milano, sia gli investitori non professionali per sostenere progetti di sviluppo innovativo”.  
   
   
RIFUGIATI, NEL 2011 ACCOGLIENZA IN TUTTE LE PROVINCE DELL’ EMILIA ROMAGNA. FINANZIAMENTO COMPLESSIVO DI 3 MILIONI DI EURO  
 
 Bologna, 8 febbraio 2011 – Dal 2011 tutti i Comuni capoluogo di provincia dell’Emilia-romagna e una rete di enti con capofila Fidenza (Parma) realizzeranno attività di accoglienza per richiedenti asilo, rifugiati e titolari di protezione sussidiaria: la graduatoria, recentemente approvata dal ministero dell’Interno, finanzierà infatti con il Fondo nazionale Politiche e Servizi dell’Asilo tutte le proposte presentate da enti di questa regione. “L’emilia-romagna è l’unica Regione che ha progetti per rifugiati in ogni provincia – sottolinea l’assessore alle Politiche sociali Teresa Marzocchi – . Parliamo non di immigrati, ma di persone costrette a fuggire o espulse dal proprio Paese a causa di discriminazioni politiche, religiose o etniche, che hanno già ottenuto dal governo italiano lo status di rifugiati. Quest’anno il finanziamento complessivo sarà di circa 3 milioni di euro. L’approvazione dal ministero dell’Interno di tutti e 10 i progetti riconosce l’impegno e la competenza degli enti locali, del terzo settore e della Regione che da anni sostiene la rete ‘Emilia-romagna Terra d’Asilo’”. Per tre anni (2011-13) saranno disponibili 284 posti in piccole strutture abitative (nel 2010 erano 245). A Bologna ci saranno altri 15 posti per le cosiddette “categorie vulnerabili” (minori non accompagnati, disabili, anziani, donne in gravidanza, genitori singoli con figli minori, persone che abbiano subito torture o gravi violenze), mentre Fidenza e Ferrara avranno ciascuna 4 posti per persone affette da disagio mentale. Inoltre, mentre 9 progetti continuano - o incrementano - le attività già svolte da anni, per la prima volta entra nella rete regionale anche il Comune di Piacenza (15 posti disponibili). A livello nazionale gli enti locali dello Sprar (Sistema protezione richiedenti asilo e rifugiati) sono 111 (per un totale di 2500 posti ordinari); nella graduatoria finale 4 Comuni dell’Emilia-romagna si sono collocati entro le prime 20 posizioni (Modena al 2° posto, quindi Bologna, Fidenza e Forlì). Si stima che la popolazione rifugiata in regione sia di circa 4500 persone, mentre in tutt’Italia è di 60mila (9600 nuove domande nel 2010). I rifugiati fuggono dalla propria terra a causa di persecuzioni e violenze (lo status giuridico è stato definito dalla Convenzione di Ginevra del 1951) e, per affermare il proprio diritto alla richiesta di protezione internazionale, sono costretti ad affrontare viaggi estremamente pericolosi, a rischio della vita, attraverso frontiere o mari. La Regione Emilia-romagna, insieme a 12 partner di altre Regioni, ha presentato recentemente come capofila un progetto del Fondo europeo rifugiati (Fer) per una ricerca sull’integrazione sociale dei titolari di protezione e ha aderito, anche con l’Agenzia Sanitaria e Sociale, ad altri due progetti per vittime di tortura e per la formazione etnopsichiatrica e antropologica degli operatori socio-sanitari.  
   
   
CREDITO: REGIONE SICILIA SOSTERRA’ FAMIGLIE E IMPRESE BANCHE FACCIANO LORO PARTE  
 
Palermo, 8 febbraio 2011 - "I dati dell´Osservatorio regionale sui prodotti e servizi bancari mostrano che i tassi praticati dalle banche in Sicilia non si discostano significativamente da quelli del resto del Paese e che il drenaggio dei depositi verso altre parti d´Italia si e´ fortemente attenuato. Ma rimane il problema delle garanzie richieste dalle banche a imprese e famiglie: c´e´ uno scostamento al quale la Regione intende far fronte con il microcredito alle famiglie e i consorzi fidi per le aziende. Le banche devono, pero´, fare la loro parte, riportando la richiesta di garanzie ad un livello omogeneo a quello di altre aree del Paese. Questi due strumenti forniranno alla nostra economia prospettive di stabilita´ e sviluppo, in questo momento in cui si evidenziano concreti, seppur parziali, segnali di ripresa". Lo ha affermato l´assessore per l´Economia, Gaetano Armao, nel corso della conferenza stampa, alla quale era presente tra gli altri il direttore della sede regionale della Banca d´Italia Giuseppe Sopranzetti, tenuta per illustrare le norme e lo schema di attuazione dello Statuto in materia di credito e risparmio e i dati dell´Osservatorio regionale sul credito. Preliminarmente sono strati illustrati i risultati del comitato tecnico di esperti, che ha redatto lo schema di revisione delle norme di attuazione statutarie. Il Comitato ha licenziato un testo che rafforza, tra l´altro, il ruolo di monitoraggio della Regione ed in tale contesto sviluppa la funzione dell´Osservatorio, gia´ regolato per legge regionale, contemplato nelle norme di attuazione dello statuto dalla Commissione paritetica Stato-regione. Le norme di attuazione dello Statuto della Regione in materia di credito e risparmio del 1952 hanno richiesto, infatti, una adeguata revisione alla luce della evoluzione della legislazione bancaria, delle direttive comunitarie e delle pronunce della Corte Costituzionale". "Tale aggiornamento normativo - ha detto Armao - e´ necessario per adeguare il ruolo della Regione Siciliana alla nuova disciplina bancaria e ai significativi cambiamenti avvenuti con la riforma del titolo V della Costituzione" . Nel corso della conferenza stampa sono stati illustrati i dati dall´Osservatorio regionale sul credito, istituito con la legge finanziaria del 2002, per conoscere il trattamento riservato ai soggetti operanti sul mercato siciliano, rispetto a quelli del resto del territorio nazionale. "Il nuovo strumento studiato per lo sviluppo dell´impresa in Sicilia e´ il credito d´imposta, opportunita´ in grado di dare incentivi concreti, di facile accesso e di immediata utilizzazione agli imprenditori che investiranno in Sicilia". "In questo impegno - ha concluso l´assessore - intendiamo coinvolgere il sistema bancario siciliano, le imprese e le rappresentanze dei cittadini consumatori, per individuare insieme gli strumenti e le scelte piu´ idonee da compiere nell´interesse di tutti, ma l´offerta di credito da parte delle banche deve avere caratteristiche uguali a quelle del resto d´Italia". A conclusione l´assessore Armao ha comunicato che a meta´ marzo si svolgera´, di concerto con l´assessore alle Attivita´ produttive, la conferenza regionale sul credito.  
   
   
PUGLIA: FIRMATO PROTOCOLLO PER FACILITARE CONCILIAZIONE VITA-LAVORO DELLE DONNE  
 
 Bari, 8 febbraio 2011 - Ammontano a 1.500.00,00 do euro le risorse messe a disposizione della regione Puglia per dare concretezza ai processi di conciliazione vita-lavoro e permettere alle donne occupate, dipendenti o imprenditrici, di usufruire di strumenti di flessibilità nel lavoro. Il budget regionale verrà incrementato grazie al co-finanziamento degli Enti Bilaterali (enti privati costituiti dalle associazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro, in formula paritetica, di una determinata categoria professionale, ndr) interessati a prendere parte a questa sperimentazione, una fra le più innovative d’Europa. Questa mattina l’Assessore regionale al Welfare Elena Gentile ha sottoscritto un Protocollo d’Intesa, insieme al dott. Dario Longo Presidente dell’Ente Bilaterale Artigianato Puglia (E.b.a.p), che rappresenta il primo passo per dare avvio al Tavolo di Lavoro che avrà il compito di definire nel dettaglio le modalità di erogazione dei fondi e la quota di co-finanziamento da parte degli Enti Bilaterali che vorranno aderire a questa iniziativa sperimentale. “Si tratta – ha dichiarato l’assessore Gentile – di un altro passo importante nel percorso di potenziamento delle risorse locali, intrapreso già da tempo dalla Regione, nell’ottica della concreta applicazione del principio di sussidarietà tra soggetti istituzionali e partenariato sociale e della piena valorizzazione delle rispettive competenze”. Tale misura, integrativa rispetto a quelle generali, messa a punto dalla Regione con il contributo degli Enti Bilaterali, permette alle lavoratrici, che intendano ricorrere all’astensione facoltativa per maternità, al part time per motivi di cura o ai congedi di cura familiare, di ottenere un’integrazione al reddito o un’integrazione contributiva previdenziale. In particolare, per le donne occupate nei settori di riferimento degli Enti Bilaterali che aderiranno all’iniziativa, sono previste tre tipologie di integrazione: - le madri in astensione facoltativa potranno fruire di un’integrazione al reddito fino alla concorrenza del 100% dello stesso per un periodo massimo di 8 mesi; - le lavoratrici madri, che ricorrono al part time nei primi tre anni di vita del bambino, hanno diritto a un’integrazione contributiva previdenziale per il versamento del 100% dei contributi; - le lavoratrici in congedo potranno godere di un’integrazione al reddito fino alla concorrenza del 100% dello stesso. Possono presentare la propria candidatura per la gestione della presente azione gli Enti bilaterali che siano in possesso dei seguenti requisiti: Disponibilità a co-finanziare l’iniziativa in quota pari ad almeno il 50% delle risorse pubbliche; Esperienza nello svolgimento di compiti di interesse pubblico nell’ambito delle funzioni attribuite dallo Statuto; Conoscenza del fabbisogno di strumenti di conciliazione espresso dalle donne lavoratrici nella regione; Competenze specifiche nell’ambito della struttura organizzativa dell’associazione o Ente, con particolare riferimento ad interventi specifici a supporto dei lavoratori e delle lavoratrici; Capacità organizzative, competenze e professionalità adeguate allo svolgimento dei compiti previsti dal presente avviso. Nella gestione dei compiti previsti dal presente avviso, il Soggetto Intermediario dovrà dimostrare di poter svolgere il servizio secondo criteri di trasparenza e secondo quanto previsto dalla normativa vigente in materia di lavoro e dai Ccnl vigenti a livello nazionale e territoriale. Modalità di accesso al contributo economico - A seguito della selezione effettuata con Avviso Pubblico, la Regione Puglia stipulerà apposita convenzione in cui saranno specificate e regolate le modalità relative all’esecuzione dei controlli, gli adempimenti a carico del Soggetto Intermediario, le modalità di trasferimento delle risorse da parte dell’amministrazione regionale ed ogni altro elemento che la regione Puglia riterrà utile per la corretta gestione delle risorse. Nelle diverse fasi di avvio, realizzazione e certificazione delle attività svolte, il Soggetto intermediario dovrà fornire tempestivamente alla Regione Puglia le informazioni e i dati necessari al monitoraggio dell’iniziativa. Il Soggetto Intermediario dovrà assicurare la valutazione sull’efficacia e sulla qualità degli interventi di sostegno al reddito, fornendo report di valutazione in itinere (annuali) ed ex post. Le aspiranti beneficiarie del contributo inoltreranno istanza in duplice copia all’Ente Bilaterale che provvederà a trasmetterne copia alla Regione Puglia – Assessorato alla Solidarietà -.  
   
   
STALKING, PRESIDENTE TRIBUNALE MINORI MILANO, VIOLENZA PREOCCUPANTE.  
 
Milano, 8 febbraio 2011 - “La Polizia Locale ha arrestato per stalking un italiano che da un anno perseguitava la sua ex compagna. La donna veniva tempestata da telefonate e sms a tutte le ore del giorno e della notte, quando non veniva seguita dal suo persecutore che si appostava continuamente nei pressi della sua abitazione. Esasperata dalla situazione, la vittima si è rivolta alla Polizia Locale che, dopo alcune settimane di indagine, ha fatto scattare le manette”. Lo comunica il vice Sindaco e assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato. “Grazie al governo di centrodestra che ha introdotto questo reato nel codice penale – spiega De Corato - un problema che in passato era sommerso è stato portato in superficie. Ora pertanto le donne possono denunciare i loro persecutori che così non la fanno più franca. L’arresto dell’italiano dimostra infatti che grazie a questo nuovo strumento è possibile andare incontro alla richiesta di sicurezza delle donne anche su questo fronte ”. “Oggi il Presidente del Tribunale dei minori di Milano Mario Zevola, ha lanciato un allarme – prosegue De Corato -. Questa forma persecutoria di violenza preoccupante sta coinvolgendo anche genitori che si separano. Il Comune, però, in riposta a simili situazioni conflittuali ha attivato sin dal 2001 un servizio gratuito presso il centro psicotraumatologico delle vittime di reato e di mediazione sociale e penale di via Di Calboli. Servizio sostenuto dall’Assessorato alla Sicurezza che viene offerto dal pool di esperti, una trentina di operatori complessivamente tra psicologi, avvocati, criminologi. Ed è interessante notare come lo stalking sia risultato la prima richiesta di aiuto da parte delle vittime di reato: 59 casi sui 301 trattati dal centro”.