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LUNEDI
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 22 Maggio 2006 |
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ECONOMIA DIGITALE: LA COMMISSIONE EUROPEA CHIEDE AGLI STATI MEMBRI PIANI PIÙ AMBIZIOSI LA PRIMA RELAZIONE SULL´ATTUAZIONE DELLA STRATEGIA I2010 |
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Bruxelles, 22 maggio 2007 - Nella sua prima relazione annuale sui progressi compiuti nell´ambito dell´iniziativa i2010 – la parte della nuova strategia comunitaria di Lisbona per la crescita e l´occupazione dedicata all´economia digitale – la Commissione afferma che gli Stati membri dell´Ue devono attuare piani più ambiziosi per sfruttare le tecnologie dell´informazione e delle comunicazioni (Tic) al fine di trarne pieno vantaggio. Per far ripartire la crescita gli Stati membri devono moltiplicare gli sforzi per migliorare l´accesso alle connessioni Internet in banda larga, agevolare la circolazione dei contenuti digitali in tutta l´Unione europea, liberare lo spettro radio per nuove applicazioni, integrare la ricerca e l´innovazione e ammodernare i servizi pubblici. “Ritengo che i progressi compiuti dalle politiche europee per l´economia digitale non siano ancora sufficienti” ha affermato Viviane Reding, commissaria europea per la società dell´informazione e i media. “È vero che incominciamo a vedere i primi risultati della politica comunitaria volta a promuovere la concorrenza e gli investimenti nei mercati delle telecomunicazioni, però suscita preoccupazione il ritardo dell’Europa rispetto ai suoi concorrenti nella ricerca sulle Tic, con investimenti che ammontano ad appena la metà di quelli degli Stati Uniti. Attualmente le Tic contribuiscono alla crescita della produttività europea in misura minore di quanto facessero dieci anni fa. Mi rivolgo quindi a tutti i leader europei e li invito a dare il massimo impulso alla realizzazione dei programmi nazionali di riforma di questo settore e a non rifuggire dalla concorrenza transfrontaliera nel campo delle telecomunicazioni. Solo attraverso maggiori investimenti nella ricerca sulle Tic e un´efficace concorrenza transfrontaliera sarà possibile garantire che l´enorme potenziale delle Tic sia usato per migliorare la nostra capacità di concorrenza in tutti i settori dell´economia”. Malgrado la crescita registrata nel 2005 e il tasso del 2% circa previsto per il 2006, la crescita annuale del Pil dell´Unione europea resta ben al di sotto del 2,7% registrato dagli Stati Uniti tra il 2000 e il 2005. Con un tasso di crescita costantemente superiore alla media, tuttavia, le Tic sono ancora il settore comunitario più innovativo e a maggiore intensità di ricerca dell´Unione europea avendo rappresentato il 25% dello sforzo di ricerca totale e il 5,6% del Pil nel periodo 2000-2003. Le Tic sono inoltre all’origine di almeno il 45% degli incrementi di produttività realizzati dall´Unione nel periodo 2000-2004. In seguito all´adozione della strategia i2010– una società europea dell´informazione per la crescita e l´occupazione – da parte della Commissione, il 1° giugno 2005, tutti gli Stati membri giudicano ormai prioritarie nei loro programmi nazionali di riforma le politiche in materia di ricerca e innovazione. Tuttavia, pur sostenendo una più ampia adozione delle Tic, tali programmi omettono di imprimere nuovo impulso alle politiche della società dell´informazione o di prendere in considerazione volani della crescita quali la convergenza delle reti, dei contenuti e dei dispositivi digitali. Esistono anche alcune tendenze positive. Nel 2004 e 2005 sono ripartiti gli investimenti nelle reti e gli abbonamenti alla banda larga sono cresciuti del 60% nel 2005, raggiungendo i 60 milioni, pari al 13% della popolazione dell´Ue. Gli operatori di telecomunicazioni e di reti via cavo propongono nuovi servizi come le offerte denominate “triplo gioco” oppure la televisione via Internet (un´evoluzione fortemente incoraggiata dal quadro normativo comunitario per le comunicazioni elettroniche, aggiornato nel 2002 con l´obiettivo di rafforzare la concorrenza e gli investimenti). Si prevede inoltre che un nuovo impulso arriverà dal nuovo piano d´azione per l´amministrazione in linea, proposto dalla Commissione in aprile, che evidenzia il ruolo essenziale che possono svolgere le Tic per rendere i servizi pubblici più efficienti e più reattivi. La relazione di quest´anno sull´iniziativa i2010 è la prima relazione annuale sull´attuazione della strategia i2010. Essa ribadisce la necessità di una “convergenza politica” nel settore del Tic al fine di combinare gli strumenti normativi e la promozione della ricerca a livello dell´Ue nell´interesse della crescita e dell´occupazione in Europa. Dopo l´approvazione della strategia i2010 da parte del Parlamento europeo e del Consiglio, il Consiglio europeo di primavera 2006 ha invitato gli Stati membri e la Commissione ad attuare l´iniziativa i2010 col massimo vigore. Le prime misure adottate nell´ambito dell´iniziativa i2010 comprendono il “Riesame 2006” del quadro normativo comunitario per le comunicazioni elettroniche, già avviato dalla Commissione nell´autunno 2005, una nuova strategia per una gestione più coordinata ed efficiente dello spettro nell´Ue, proposta dalla Commissione nel settembre 2005, l´ammodernamento delle norme comunitarie per i servizi audiovisivi senza frontiere, proposto dalla Commissione nel dicembre 2005 e una componente Tic più solida nell´ambito del Settimo programma quadro comunitario di ricerca e sviluppo, nonché nell´ambito del programma per la competitività e l´innovazione. Le prossime misure della Commissione ai fini dell´iniziativa i2010 saranno una strategia su una società dell´informazione più sicura, che sarà adottata entro la fine di maggio, e delle opzioni politiche per il riesame 2006, che saranno presentate entro la metà di giugno 2006. . |
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UE, LEGIFERARE MEGLIO: MENO NORME MA PIÙ CONTROLLI SULLA LORO APPLICAZIONE |
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Bruxelles, 22 maggio 2006 - Il Parlamento ha approvato un pacchetto di relazioni sull´iniziativa "legiferare meglio". I deputati chiedono maggiore severità e celerità da parte della Commissione nel verificare la corretta applicazione delle norme comunitarie nonché maggiori diritti per i cittadini. E´ poi sostenuta la semplificazione della legislazione e l´abrogazione delle norme obsolete, se contribuiscono allo sviluppo economico e sociale e vedono protagonista anche il Parlamento. Con la relazione di Monica Frassoni (Verdi/ale, It) sul controllo dell´applicazione del diritto comunitario, i deputati si dicono persuasi della reale necessità che tutte le Istituzioni europee analizzino «in modo serio e visibile» e privilegino «con maggiore convinzione» la questione del controllo dell´applicazione. E ciò soprattutto alla luce dell´urgenza di ridurre il volume della legislazione Ue e delle iniziative legislative. Al riguardo, inoltre, insistono sul fatto che ogni riduzione sulla quantità di legislazione prodotta «deve trovare riscontro in una maggiore enfasi sull´attuazione». Il Parlamento nota in seguito che i principali problemi della procedura di infrazione (articoli 226 e 228 Tce) sono costituiti dalle lungaggini (in media occorrono 54 mesi fra la registrazione della denuncia e il deferimento alla Corte) e dal limitato uso fatto dell´articolo 228, che permette il ricorso alla Corte di giustizia e la definizione di penalità in caso di non esecuzione delle sue sentenze. D´altra parte, nota l´insufficiente livello di cooperazione da parte dei tribunali della maggior parte degli Stati membri, «che mostrano tuttora una certa riluttanza ad applicare il principio del primato del diritto comunitario». I deputati invitano quindi la Commissione a «riconsiderare seriamente il suo atteggiamento di indulgenza» nei confronti degli Stati membri per quanto riguarda i termini di trasmissione delle informazioni richieste dalla Commissione, l´adozione e la notifica dei provvedimenti nazionali di attuazione e la corretta applicazione della legislazione comunitaria a livello nazionale, regionale e locale. Sottolineano poi che l’enfasi posta sulle questioni organizzative e sui flussi di comunicazione non deve dissimulare il fatto che molti casi di attuazione non corretta derivano dalla cattiva qualità della legislazione e «riflettono il tentativo deliberato da parte degli Stati membri di vanificare la legislazione comunitaria per motivi politici ed economici». Pertanto, sollecitano la Commissione a richiedere agli Stati membri di garantire un’applicazione retroattiva della regola comunitaria al fine di sanare tutti gli effetti della violazione. Il Parlamento, inoltre, nota che l’attuale procedura non dà ai cittadini altro diritto se non quello di presentare una denuncia, mentre la Commissione, nella sua veste di custode dei Trattati, ha larga discrezionalità decisionale quanto all’opportunità di registrare la denuncia e di avviare un procedimento. Ritenendo che niente vieti di attribuire, con appositi strumenti normativi, ulteriori diritti ai denuncianti, i deputati chiedono quindi alla Commissione di adoperarsi per adottare tali strumenti. A loro parere, infatti, a tale importante ed esclusiva prerogativa deve corrispondere un dovere di trasparenza e rendicontabilità quanto ai motivi che hanno giustificato le decisioni, in particolare quelle di non dar seguito alle denunce. Andrebbe poi esaminata la possibilità di creare mezzi extragiudiziari di impugnazione più efficaci per i cittadini europei, come corollario del diritto di petizione. Il Parlamento, infine, ritiene essenziale che le disposizioni legislative vengano formulate in modo tale da renderne più agevole l´applicazione. Altrettanto importante è migliorare la comprensione del diritto Ue da parte dei cittadini e, di conseguenza, propone che un compendio del cittadino sia incluso, sotto forma di motivazione non legalistica, in tutti gli atti legislativi. Adottando la relazione di Giuseppe Gargani (Ppe/de, It) con 546 voti favorevoli, 10 contrari e 21 astensioni, i deputati sostengono «con fermezza» il processo di semplificazione del contesto normativo dell´Unione europea, come pure l´obiettivo di assicurare un contesto normativo «necessario, semplice ed efficace». Tuttavia, sottolineano che tale processo deve fondarsi sulla piena partecipazione del Parlamento europeo al dibattito interistituzionale, sulla consultazione ampia e trasparente di tutte le parti interessate (Stati membri, imprese e organizzazioni non governative) e sul miglioramento della generale trasparenza del processo normativo, in particolare aprendo al pubblico le discussioni del Consiglio quando esso esercita la funzione legislativa. Il Parlamento incoraggia quindi la Commissione ad adottare, nel quadro dell´Accordo interistituzionale "Legiferare meglio", una normativa mirata e accuratamente studiata il cui impatto sia prevedibile. Dovrà inoltre contribuire all´instaurazione di condizioni favorevoli al potenziamento della crescita e dell´occupazione, riducendo le spese e le procedure amministrative superflue, sopprimendo gli ostacoli all´adattabilità e all´innovazione e garantendo la certezza del diritto. A tale proposito, peraltro, i deputati si compiacciono dell´intenzione della Commissione di ridurre gli oneri inutili per le Pmi e di rafforzare l´uso delle tecnologie dell´informazione. Ritengono infatti che la semplificazione del contesto normativo dell´Unione europea dovrebbe mirare, tra l´altro, a rendere la legislazione più semplice e più efficace e pertanto maggiormente «orientata all´utente». La priorità, è precisato, andrebbe attribuita alla semplificazione dei regolamenti, mentre le direttive dovrebbero essere semplificate «solo in casi eccezionali e debitamente motivati» quando non disciplinano materie estremamente delicate o non sono il risultato di un difficile compromesso, «come nel caso della legislazione comunitaria sulle società». Pur riconoscendo che l´abrogazione degli atti irrilevanti ed obsoleti «sia un´esigenza prioritaria» che deve essere attuata dalla Commissione senza indugio, i deputati chiedono tuttavia che sia accompagnata da un atto giuridico comunitario, «impedendo agli Stati membri di disciplinare le materie che siano state deregolamentate a livello comunitario». In proposito, infatti, sottolineano che l´eccesso di regolamentazione in taluni settori è dovuto in gran parte all´attività legislativa degli Stati membri e che, di conseguenza, «all´abrogazione di norme comunitarie deve seguire un´abrogazione delle corrispondenti disposizioni nazionali». E´ quindi proposto alla Commissione di realizzare un monitoraggio costante delle normative nazionali che dovessero restare in vigore dopo l´abrogazione della normativa comunitaria originaria. Per i deputati, infine, la codificazione e la rifusione «sono gli strumenti più importanti di semplificazione dell´acquis comunitario» e incoraggiano quindi un più esteso ricorso a tali strumenti. Si dicono però scettici sulla totale rifusione dell´acquis comunitario poiché «potrebbe generare interpretazioni divergenti nell´ambito delle istituzioni europee». Il Parlamento, inoltre, avverte che la semplificazione «non deve portare alla riscrittura dell´acquis al di fuori del controllo democratico». E´ poi espresso l´auspicio che le diverse proposte di rifusione e di revisione della Commissione contribuiranno a migliorare il livello di sviluppo economico e sociale nell´Unione nel contesto della politica di sviluppo sostenibile, nonché il livello di protezione della salute dei consumatori e della qualità del loro ambiente. Ritiene altresì che le Istituzioni debbono valutare l’opportunità di stabilire una terza categoria di interventi tale da prevedere le facilitazioni più opportune per la semplificazione degli atti giuridici comunitari. Pur sostenendo le pratiche di coregolamentazione e di autoregolamentazione, infine, il Parlamento sottolinea che gli strumenti legislativi tradizionali devono continuare ad essere utilizzati per raggiungere gli obiettivi fissati dal trattato. Anche perché, escludendo dal processo decisionale i rappresentanti eletti, il ricorso alla standardizzazione «comporta il rischio di minore trasparenza e responsabilità». Questa pratica deve quindi essere circoscritta rigorosamente alle misure di armonizzazione di tipo meramente tecnico. . |
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COSTITUZIONE EUROPEA, AUMENTANO LE RATIFICHE |
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Bruxelles, 22 maggio 2006 - Il Parlamento dell’Estonia ha approvato a larga maggioranza la ratifica del Trattato costituzionale europeo. Con il paese baltico, che ha preso la decisione nel giorno della festa dell´Europa, salgono a 15 gli Stati membri che hanno ratificato il Trattato. Il prossimo paese che ha in programma la ratifica della Costituzione è la Finlandia che dal primo luglio prossimo assumerà la presidenza di turno dell´Ue. . |
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FONDI UE, PIÙ EFFICACIA E TRASPARENZA NUOVO SISTEMA IN VIGORE A PARTIRE DAL 2007 |
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Bruxelles, 22 maggio 2006 - L´utilizzo di fondi dell´Unione europea sarà sottoposto, a partire dal 2007, a regole più semplici, più efficaci e più trasparenti. La Commissione europea ha infatti presentato una proposta destinata a rendere più agevole l´accesso ai mezzi finanziari dell´Ue, pur continuando a garantire una gestione rigorosa. Il nuovo sistema permetterà di mettere in atto i programmi ambiziosi previsti nell´ambito del quadro finanziario 2007-2013. "Per assicurare il successo dei nuovi programmi che prenderanno il via nel 2007 - ha spiegato il commissario alla Programmazione finanziaria e bilancio Dalia Grybauskaité - è indispensabile disporre di procedure più semplici e trasparenti, associate a controlli più stretti. L´obiettivo di questa proposta è trovare un migliore equilibrio tra la protezione del denaro dei contribuenti e delle procedure più accessibili". In virtù del principio di proporzionalità le formalità amministrative saranno rese meno gravose per le piccole e medie imprese (Pmi), le scuole, le università, le agenzie di sviluppo e i piccoli comuni. L´accesso ai finanziamenti comunitari sarà inoltre reso più semplice per i beneficiari abituali di sovvenzioni e di contratti di importo modesto. Anche la fase della gestione sarà resa più semplice. Ad esempio, le istituzioni Ue e gli Stati membri potranno pubblicare dei bandi comuni e la Commissione potrà delegare dei compiti alla Banca europea degli investimenti e al Fondo europeo per gli investimenti al fine di approfittare delle loro competenze. Per le azioni che associano più beneficiari, come le borse per gli studenti, la Commissione potrà limitarsi a notificare l´attribuzione senza firmare un accordo formale. In caso di operazioni di aiuto umanitario o di situazioni di crisi che si presentino alla fine dell´anno, la Commissione sarà in condizione di reagire immediatamente, addebitando le spese al bilancio dell´anno successivo. La proposta della Commissione prevede inoltre un meccanismo di controllo interno più efficace ed efficiente. Si valuterà di volta in volta il livello di rischio relativo alla legalità e alla regolarità delle operazioni finanziarie e si predisporranno misure di controllo appropriate prima di lanciare nuove politiche. Tutti gli strumenti di cui si dispone saranno sfruttati meglio grazie a un maggiore scambio di informazioni tra Stati e Commissione. L´obbligo di pubblicare ogni anno la lista dei beneficiari dei fondi europei sarà esteso alle politiche gestite dalla Commissione in partenariato con gli Stati membri, tra cui la politica agricola e i fondi strutturali. Sarà infine applicato anche dalle autorità nazionali che gestiscono fondi europei il sistema della Commissione per l´identificazione dei beneficiari che abbiano commesso errori professionali o frodi. . . |
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PROPRIETÀ INTELLETTUALE: VOTO FAVOREVOLE DEL PARLAMENTO ALLE PROPOSTE DELLA COMMISSIONE UNA VOLTA APPROVATE SARÀ PIÙ FACILE USUFRUIRE DELLA PROTEZIONE ANCHE NEI PAESI TERZI |
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Bruxelles, 22 maggio 2006 - La Commissione ha accolto con favore il voto del Parlamento europeo a sostegno delle proposte di legare il sistema del disegno o modello comunitario al sistema internazionale di registrazione dei disegni e dei modelli industriali dell´Organizzazione mondiale della proprietà intellettuale (Ompi). Il sistema del modello o disegno comunitario permette con un´unica procedura di registrazione, il riconoscimento e la protezione di un modello o disegno industriale in tutti gli Stati membri dell’Unione europea. Le proposte avanzate dalla Commissione permetteranno alle imprese di ottenere, mediante un´unica domanda, la protezione per i propri disegni o modelli non solo in ambito comunitario, ma anche in quei paesi che hanno firmato l´Atto di Ginevra relativo all´Accordo dell´Aia concernente la registrazione internazionale dei disegni e modelli industriali. Dall´unificazione dei due sistemi di registrazione e protezione, le imprese europee trarranno numerosi vantaggi: non sarà più necessario fornire la traduzione dei documenti e stare attenti alle differenti scadenze nazionali dei termini di rinnovo delle registrazioni e soprattutto le imprese dovranno pagare un´unica tassa di registrazione invece delle molte di adesso. Un altro impatto positivo si avrà sulle attività di ricerca, sviluppo e innovazione. La semplificazione delle procedure renderà più facile usufruire della protezione per i modelli e i disegni industriali anche nei paesi terzi e questo dovrebbe avere ripercussioni positive anche per gli scambi commerciali, dal momento che le imprese europee si sentiranno più protette. Il Commissario Charlie Mccreevy, responsabile per il mercato interno e i servizi, commentando il voto favorevole del Parlamento europeo ha dichiarato: "Questo voto è un passo importante per il raggiungimento dei nostri obiettivi che sono quelli di permettere alle imprese europee di salvaguardare i propri preziosi diritti di proprietà su disegni e modelli con meno burocrazia e allo stesso tempo di incoraggiarle a commerciare con i paesi terzi, con la sicurezza che i propri diritti siano protetti. Voglio ringraziare il Parlamento per il suo approccio costruttivo verso le nostre proposte e spero che siano al più presto adottate anche dal Consiglio". Scendendo più nel dettaglio, le proposte avanzate dalla Commissione sono due: la prima riguarda l´adesione della Comunità europea all´Atto di Ginevra; la seconda contiene le disposizioni necessarie per realizzare tale adesione attraverso una modifica del regolamento (Ce) n. 6/2002 del Consiglio sui disegni e modelli comunitari. La normativa in vigore attualmente è diventata pienamente operativa il 1º aprile 2003 e ha valore su tutto il territorio dell’Unione. Il compito di gestire l’amministrazione del sistema dei disegni e dei modelli comunitari è competenza dell´Ufficio per l´armonizzazione del mercato interno (Uami) che ha sede ad Alicante, in Spagna. L´atto di Ginevra, firmato il 2 luglio del 1999, è invece diventato operativo il 1º aprile 2004. Esso permette ai creatori di disegni o modelli industriali di godere dei diritti di proprietà intellettuale nei 19 paesi firmatari (di cui fanno parte tra gli altri Turchia, Svizzera, Corea e Singapore) depositando un´unica domanda di registrazione presso l´ufficio internazionale dell´Ompi. Le imprese e le organizzazioni professionali si sono già pronunciate favorevolmente sulla prospettiva di un´adesione della Comunità europea all´Atto di Ginevra in una pubblica consultazione promossa dalla Commissione nel 2004; secondo gli esperti i settori che dovrebbero beneficiare maggiormente di un´eventuale adesione saranno l´industria automobilistica, il tessile, l´arredamento, l´oreficeria e la telefonia mobile. . . |
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“L’UNIONE EUROPEA E I DIRITTI DEI MINORI”: LA COMMISSIONE RENDE NOTO L´ELENCO DELLE SQUADRE VINCITRICI DI UN CONCORSO APERTO A TUTTI I GIOVANI DELL’UE |
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Bruxelles, 22 maggio 2006 - “L’unione europea e i diritti dei minori» è il titolo di un concorso bandito lo scorso 30 marzo, su iniziativa di Franco Frattini, vicepresidente della Commissione europea responsabile per la Giustizia, libertà e sicurezza. I ragazzi e gli adolescenti di età compresa tra 10 e 18 anni sono stati invitati a creare un poster sui diritti dei minori nell’Unione europea. Il concorso perseguiva l’obiettivo di sensibilizzare i giovani cittadini europei alle azioni dell’Ue in questo settore. Dopo una prima selezione a livello nazionale e una cerimonia di premiazione organizzata in ciascun paese dell’Unione il 9 maggio o intorno a tale data, le squadre vincitrici dei primi premi nazionali sono state invitate a Bruxelles per una cerimonia europea di premiazione che si tiene quest’oggi, 18 maggio. I lavori migliori saranno utilizzati nelle future campagne europee di promozione dei diritti dei minori. La commissione attuerà una strategia di promozione e di tutela dei diritti dei minori in tutte le sue politiche interne ed esterne dal giugno 2006. “Sono stato molto colpito dallo spiccato interesse suscitato dal tema dei diritti dei minori presso le 2 237 squadre che hanno partecipato al concorso ed ancor più dal loro senso artistico e dalla loro creatività”, ha dichiarato il commissario Frattini in occasione della consegna dei premi. “È a tutti questi giovani che hanno tradotto concretamente la loro percezione dei diritti dei minori e le loro aspettative che rivolgo i miei ringraziamenti e le mie congratulazioni. Ma non dimentico gli adulti che li hanno accompagnati in questa iniziativa, in particolare i loro professori o educatori”. Nel corso della cerimonia, dopo aver consegnato un diploma a testimonianza del rispettivo impegno a ciascuna squadra partecipante, il commissario Frattini ha comunicato quali squadre sono vincitrici a livello europeo. Per la fascia di età compresa tra 10 e 14 anni: 1º premio: Cipro; 2º premio: Lituania; 3º premio: Malta. Per la fascia di età compresa tra 15 e 18 anni: 1º premio: Slovacchia; 2º premio: Danimarca; 3º premio: Italia. I poster migliori saranno presentati sui siti web delle rappresentanze della Commissione nei paesi dell’Ue e sul server Europa. Saranno inoltre utilizzati per le future campagne europee di promozione dei diritti dei minori. . . . . |
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LABEL EUROPEO DELLE LINGUE: IL BANDO 2006 SCADE IL 1° GIUGNO IL TERMINE PER LA PRESENTAZIONE DEI PROGETTI |
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Bruxelles, 22 maggio 2006 - Scade il 1° giugno prossimo il termine per la presentazione di progetti innovativi per l’insegnamento e l’apprendimento delle lingue nel settore della formazione professionale, che concorreranno all’assegnazione del Label europeo 2006. Il Label europeo è un’iniziativa ideata dalla Commissione europea per promuovere e sviluppare l’insegnamento e l’apprendimento delle lingue, con due obiettivi principali: incoraggiare la realizzazione di progetti linguistici innovativi e trasferibili e informare insegnanti, studenti e mondo del lavoro, in modo da favorire la diffusione di nuove metodologie e nuove idee. I progetti da premiare con il Label sono scelti da giurie nazionali in base a criteri qualitativi stabiliti a livello europeo e a criteri aggiuntivi definiti in ciascun paese. L’iniziativa è coordinata a livello comunitario dalla Direzione generale Istruzione e cultura della Commissione - Unità “Politiche per le lingue”, ma è gestita in modo decentrato dai singoli paesi. In Italia l’iniziativa si muove lungo i due binari paralleli dell’istruzione e della formazione professionale. I coordinatori nazionali del Label sono il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, Direzione generale per le politiche per l´orientamento e la formazione, e il Ministero dell´istruzione, dell´università e della ricerca (Miur), Direzione generale per gli affari internazionali dell´istruzione scolastica, che si avvalgono dell´assistenza tecnica dell´Isfol, Agenzia nazionale del programma Leonardo da Vinci. Il bando qui annunciato si riferisce esclusivamente al settore della formazione professionale. Possono concorrere all’assegnazione del Label i progetti riguardanti l’insegnamento e l’apprendimento linguistico che sono già stati realizzati o sono in fase di realizzazione e che si concentrano sulla lingua specialistica o strettamente connessa con bisogni ed esigenze professionali. La partecipazione è aperta a: - strutture formative di enti locali e regionali, di associazioni sindacali e datoriali (incluse le camere di commercio); enti di formazione professionale; centri di formazione professionale (comprese le scuole di lingue); centri di ricerca; aziende; università e scuole (limitatamente ai progetti con contenuto rigorosamente legato alla formazione professionale e pertanto incentrati sulla lingua specialistica); organizzazioni di volontariato, non profit e Ong. Il formulario di candidatura e il bando 2006 sono disponibili on line sul sito dell’Agenzia Nazionale del Programma Leonardo da Vinci – Isfol all’indirizzo: http://www. Programmaleonardo. Net/leo2/leonardo2. Htm e sul sito del Ministero del lavoro e delle politiche sociali – Direzione generale per le politiche per l’orientamento e la formazione all’indirizzo: http://www. Welfare. Gov. It/europalavoro/operatori/programmicomunitari/label/default. Htm Il formulario compilato dovrà essere inviato all’indirizzo: Isfol - Agenzia Nazionale del Programma Leonardo da Vinci Via Morgagni 30/e – 00161 Roma Sulla busta dovrà essere indicato chiaramente: Selezione Label Europeo 2006 Il termine ultimo per la presentazione delle candidature è fissato al 1° giugno 2006. Saranno presi in considerazione esclusivamente i progetti inviati entro tale data (farà fede il timbro postale). I progetti che prevedono il supporto di prodotti multimediali devono essere corredati da tali prodotti e da tutti gli strumenti utili a fornire maggiori informazioni sulle esperienze sottoposte a valutazione. Per ulteriori informazioni è possibile contattare i seguenti numeri telefonici: Ministero del lavoro e delle politiche sociali – Direzione generale per le politiche per l’orientamento e la formazione – Divisione Ii: 06-36754149 oppure 06-36754154. Agenzia Nazionale Leonardo da Vinci: 06-44590857 oppure 06-44590497. Le richieste di informazione possono essere inviate anche tramite e-mail all’indirizzo label@isfol. It La selezione dei progetti sarà curata da un comitato di valutazione nazionale composto da esperti del settore. La nomina dei vincitori e la manifestazione di premiazione avranno luogo entro il mese di dicembre 2006. Nel frattempo, oggi 22 maggio si svolgerà presso l’Università per stranieri di Siena una giornata interamente dedicata al Label europeo, con l´obiettivo di far conoscere e promuovere il Label e di realizzare una rete di collaborazione tra tutti i soggetti che nel territorio operano nel campo dell´insegnamento linguistico. Nel corso della giornata saranno presentati alcuni dei progetti vincitori del Label 2005. . |
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OSSERVATORIO PERMANENTE SULLO SVILUPPO DELL´AREA BALCANICA |
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Roma 22 Maggio 2006 - Un Osservatorio permanente sullo sviluppo dell’area balcanica per favorire, attraverso un costante monitoraggio, la conoscenza delle problematiche, le opportunità di interscambio, la predisposizione di adeguati servizi alle Imprese nell’ottica di consolidare le opportunità di cooperazione economica e le partnerships tra quei Paesi e l’Italia. Questo l’obiettivo delineato a Trieste, il 9 maggio scorso, nel corso di un incontro fra l’Eurispes, rappresentato dal Segretario generale prof. Marco Ricceri, e il Segretario Generale della Central European Iniziative - C. E. I. , Ambasciatore Harald Kreid, il responsabile delle Comunicazioni della Banca Popolare Friuladria Giovanni Lessio, e il Segretario del Comitato istituzionale “Cividale per l’Unesco”, Bruno Cesca. La proposta dell’Eurispes, sostenuta dalla Banca Popolare Friuladria, banca del Gruppo Intesa, è nata dal riconoscimento di una straordinaria peculiarità regionale: la realtà storica di Cividale del Friuli (e di Aquileia) quali luoghi-simbolo e custodi delle identità culturali dei Popoli di una vasta area centro-europea. «Operare in tali ambiti – ha precisato Ricceri – significa valorizzare indiscutibili elementi di condiviso riconoscimento per varie culture nazionali: una via privilegiata nella costruzione dell’Europa Unita, della sua identità e dei valori di cittadinanza europea». Il progetto dell’Osservatorio – inizialmente sottoposto al Comitato Istituzionale “Cividale per l’Unesco” (costituito dal Comune di Cividale del Friuli e partecipato dalle principali Istituzioni, dalle Università di Udine e Trieste e della stessa Banca Popolare Friuladria)– è stato subito appoggiato dall’Ocse di Parigi, l’Organizzazione di riferimento dei maggiori Paesi Industrializzati, ed è stato presentato agli Assessori regionali alle Attività produttive, Enrico Bertossi, e alle Relazioni internazionali e comunitarie, Franco Iacop, e vede il coinvolgimento delle Camere di Commercio del Friuli Venezia Giulia. L’ambasciatore Kreid ha espresso un vivo interesse all’iniziativa che potrebbe vedere anche il sostegno della C. E. I. (organizzazione che opera per la integrazione e la crescita economica di 17 Paesi centro-europei). Dal punto di vista operativo, oltre all’immediato coinvolgimento delle Università regionali, di altri Enti e Istituzioni del Friuli Venezia Giulia che già operano nell’area balcanica, nel prossimo mese di giugno sarà realizzato a Udine un workshop preparatorio per la definizione dei temi della Conferenza che – con il sostegno dell’Associazione Carta di Cividale – avrà luogo nel prossimo autunno nel medievale Centro San Francesco di Cividale del Friuli e che presenterà agli imprenditori regionali, del Nord-est e nazionali ed a qualificati rappresentanti dell’imprenditoria e delle Istituzioni dei Balcani e del centro-Europa, le prospettive immediate di cooperazione e definirà le linee costitutive dell’Osservatorio permanente. . |
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DON LUIGI CIOTTI: “PROVVEDIMENTO DI CONFISCA EUROPEO PER I BENI DELLA CRIMINALITA’ ORGANIZZATA” |
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Palermo, 22 maggio 2006 - “La prossima sfida di Libera è operare perché l’Unione Europea introduca un provvedimento di confisca dei beni alla criminalità organizzata che abbia la stessa validità del mandato di arresto europeo, perché le proprietà dei mafiosi non si fermano ai confini degli Stati”. Lo ha affermato stamane a Palermo don Luigi Ciotti, fondatore dell’associazione che da undici anni lotta per la legalità e contro le mafie, intervenendo alla conferenza stampa che ha presentato le nuove opportunità di mercato che si aprono per i prodotti realizzati nelle terre sottratte ai clan. Presso i 44 supermercati italiani del biologico Naturasì è infatti da oggi acquistabile la pasta Libera Terra. “Per sconfiggere la mafia serve l’impegno di tutta la società – ha sottolineato don Ciotti – e la vendita della pasta Libera Terra è un contributo a questa lotta. La scelta di Naturasì di metterla a disposizione dei suoi clienti contrasta la mafia attraverso piccoli segni, è un gesto che dà sostegno concreto alle cooperative che stanno riscattando questi territori. Questi prodotti sono un segno di libertà e di dignità. Il lavoro infatti non è un diritto, ma un bisogno profondo di ogni persona: senza lavoro non si è liberi di progettare la vita”. Il fondatore di Libera ha ricordato quanto affermava Carlo Alberto Dalla Chiesa: “è necessario che lo Stato dia come diritto ciò che la mafia dà come favore”. “Libera e Naturasì hanno molti punti in comune – ha sottolineato a sua volta il direttore generale della catena di supermercati, Roberto Zanoni - come la scelta del biologico e della difesa dell’ambiente, la passione e l’entusiasmo per quello che si fa, l’impegno per il sociale e l’etica. E la stessa Palermo, luogo-simbolo di Libera e città che noi abbiamo scelto per aprire il primo punto vendita di tutta l’Italia meridionale”. L’apertura di questo nuovo canale di commercializzazione della pasta Libera Terra è il frutto dell’impegno del gruppo bolognese Alce Nero Mielizia, che si occupa dell’individuazione di opportunità di vendita di questi prodotti. Grazie a Naturasì ed Alce Nero Mielizia la pasta Libera Terra sarà così, finalmente, acquistabile anche dai palermitani: il punto vendita del biologico ha aperto infatti i battenti da un mese in via Giocchino Di Marzo 23/b, nei pressi di via Libertà Notarbartolo. Un luogo particolamente significativo, visto che si trova dietro la casa che fu di Giovanni Falcone. . . . |
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ACCORDO CONFINDUSTRIA MEDIOBANCA: NASCE IL LABORATORIO PER LA COMPETITIVITÀ DELLE IMPRESE |
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Roma, 22 maggio 2006 - Un osservatorio per le imprese italiane del cosiddetto quarto capitalismo (e cioè quelle di dimensione intermedia con presenza internazionale), con lo scopo di identificarne criticità, aspettative ed esigenze, e promuovere iniziative europee e nazionali a supporto. Con questo obiettivo Andrea Moltrasio, presidente del Comitato Europa di Confindustria e Renato Pagliaro, condirettore generale di Mediobanca, hanno firmato il 19 maggio un accordo che istituisce il “Laboratorio per la competitività delle imprese”, un progetto che ambisce a diventare punto di riferimento per la progettualità e la competitività delle imprese italiane. Il piano parte con un’indagine per la quale sarà identificato un campione di aziende che risponda ai seguenti requisiti: società di capitali; fatturato annuo tra i 40 e i 500 milioni di euro; almeno 50 dipendenti; operatività nel manifatturiero e nei servizi alle imprese. “Il Laboratorio sarà anche uno strumento per approfondire il legame tra il successo di alcune imprese e l’attrattività del territorio dove sono insediate”, commenta Andrea Moltrasio, aggiungendo che per rilanciare la competitività delle nostre imprese “dobbiamo aiutarle a sviluppare i fattori critici di successo, a partire dalla crescita dimensionale, l’innovazione e l’internazionalizzazione. ” I risultati di ciascuna indagine saranno costituiti da una analisi generale in chiave economico-finanziaria, dalla valutazione delle forze e delle debolezze emergenti, dall’identificazione, infine, delle caratteristiche dei servizi, anche di nuova, ideazione che possano mitigare i punti di criticità segnalati e promuovere la crescita delle imprese. Il Laboratorio rappresenta un nuovo tassello dell’opera di Mediobanca nel segmento mid corporate al quale riserva crescente attenzione avvalendosi del contributo dell’Ufficio Studi e delle competenze dei servizi operativi. Con questo accordo Confindustria mira a identificare i punti di forza dell’imprenditorialità, a conoscerne nel dettaglio aspettative e possibili esigenze associative e a disporre di elementi quantitativi e qualitativi per supportarne le istanze sia a livello di politiche nazionali che europee. . |
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L’ITALIA NEL FUTURO ECONOMICO EUROPEO: PROTAGONISTI A CONFRONTO CONVEGNO A PALAZZO TURATI – 24 MAGGIO 2006 |
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Milano, 22 maggio 2006 – Ups (Europe Business Monitor) e l’American Chamber of Commerce in Italy organizzano il 24 maggio 2006, a Milano il convegno “L’italia nel futuro economico europeo: protagonisti a confronto”, durante il quale sarà presentata per la prima volta in Italia L’ups Europe Business Monitor, la ricerca commissionata da Ups e giunta quest’anno alla sua Xv edizione. Sede dell’evento sarà la Sala Consiglio di Palazzo Turati, in via Meravigli 9/B dove, a partire dalle ore 10. 00, economisti e dirigenti del mondo dell’industria si confronteranno in due tavole rotonde su alcuni dei temi oggetto della ricerca Ups Europe Business Monitor Xv: le prospettive economiche del prossimo biennio e la competitività delle aziende italiane nel contesto internazionale. L’evento – aperto al pubblico (per informazioni telefonare allo 02 – 83 10 51. 1) – si propone come momento di approfondimento e confronto sulle tematiche che guidano le decisioni economiche in Italia e nel resto di Europa. Le “voci” del convegno provengono dal mondo accademico (Mario Deaglio, economista dell’Università degli Studi di Torino e Luigi Prosperetti, economista dell’Università degli studi di Milano – Bicocca), della consulenza in analisi economiche (Emilio Rossi, European Managing Director Global Insight Co. ) e da quello dell’industria e del commercio (Mario Resca, Presidente Mcdonalds; Stefano Venturi, Amministratore Delegato Cisco Systems Italy; Gianfranco Casati, Amministratore Delegato Accenture; Emilio Petrone, Amministratore Delegato e Direttore Generale Mattel Italia e Michele Falcone, Amministratore Delegato Herman Miller Italia). A moderare sarà il giornalista Antonio Calabrò, Direttore Apcom. Paolo Catalfamo, Amministratore Delegato Amcham Italy, Frank Sportolari, Vice President Strategy Ups Europe e Elena Ossanna, Business Development Manager Ups South Europe, presenteranno i risultati della ricerca e introdurranno le tematiche del dibattito. . . . |
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IL PROGETTO E-RAIN ALLA RICERCA DI NUOVI PARTNER REGIONALI PER AMPLIARE LA RETE DELL´INNOVAZIONE |
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Bruxelles, 22 maggio 2006 - Sei regioni europee che lavorano al progetto E-rain, finanziato dall´Ue, sono alla ricerca di nuovi partner per ampliare la loro rete di regioni innovative. Il progetto E-rain è finanziato nell´ambito della sezione "Regioni della conoscenza 2" del Sesto programma quadro (6Pq). I sei partner, provenienti da Emilia Romagna, Catalogna (Spagna), Grenoble (Francia), Stoccarda (Germania), Pannonia occidentale (Ungheria) e Slesia settentrionale (Polonia), intendono valorizzare al meglio la ricerca finanziata dalle organizzazioni pubbliche e private. Uno degli obiettivi del progetto è accelerare il processo di valorizzazione, liberandolo dagli ostacoli e dalle procedure inefficienti. Un secondo obiettivo è l´istituzione di una piattaforma di apprendimento reciproco che metta in relazione tutte le organizzazioni coinvolte nell´innovazione e nella diffusione dei risultati di ricerca, in particolare quelle con sede nei nuovi Stati membri. "Discutendo di innovazione regionale, noi europei dovremmo avere in mente l´ambizioso obiettivo stabilito nel 2000 al vertice di Lisbona: trasformare l´Europa nell´economia basata sulla conoscenza più competitiva e dinamica a livello mondiale entro il 2010. Pertanto, è necessario sapere che il livello regionale si è rivelato un valido banco di prova per lo sviluppo di paradigmi politici adeguati alle esigenze e alle specificità territoriali", sostiene il consorzio E-rain, aggiungendo che con l´allargamento dell´Ue nel 2004 il numero di regioni è cresciuto da 213 a 254. I partner del progetto hanno individuato un´"esigenza fondamentale" nell´agenda di Lisbona: la competitività. La competitività conduce all´eccellenza, ma è difficile per le singole regioni conseguirla autonomamente. Il collegamento in rete riunisce una massa critica di regioni, ognuna con economia e punti di forza propri, che possono apprendere dalle rispettive conoscenze ed esperienze. E-rain inoltre analizzerà e comparerà le politiche di innovazione regionale nella speranza che ciò possa condurre a un modello operativo da utilizzarsi per attuare le politiche in materia di ricerca e innovazione nelle regioni d´Europa. I partner hanno inoltre programmato visite studio, sessioni pubbliche in occasione delle riunioni di progetto e discussioni aperte su argomenti quali le strutture per il trasferimento di tecnologia e i centri innovativi. Le organizzazioni interessate ad entrare a far parte del consorzio possono contattare E-rain utilizzando le informazioni di seguito indicate. I candidati saranno aggiunti ad un elenco sul sito web E-rain che sarà aggiornato due volte al mese. Il comitato direttivo del progetto utilizzerà l´elenco per selezionare i partecipanti alle riunioni e alle visite di studio di E-rain. Per ulteriori informazioni e per avere accesso alla procedura di domanda, visitare: http://www. E-rain. Net/participants. Php . . |
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CONTO ANNUALE 2004 SUL PUBBLICO IMPIEGO |
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Roma, 22 maggio 2006 - La Ragioneria Generale dello Stato pubblica sul sito www. Contoannuale. Tesoro. It (o www. Rgs. Mef. Gov. It) i risultati della rilevazione statistica “Conto Annuale” relativi all’anno 2004 che raccoglie i dati sulla consistenza e i costi del personale della Pubblica Amministrazione e costituisce fonte ufficiale di informazioni per le decisioni in materia di pubblico impiego da assumere nelle sedi istituzionali. In concomitanza con la pubblicazione dei dati dell’anno 2004, sono stati rivisti, per apportare rettifiche ed integrazioni, i dati dei precedenti conti annuali per gli anni 2002 e 2003. I dati pubblicati sono consultabili per aree tematiche e per comparto. Le tavole sono predisposte per qualifica e per tipologia di ente e sono accompagnate da indicatori dei principali fenomeni (es. : tassi di cessazione ed assunzione). Per guidare la consultazione ed approfondire la lettura dei dati sono altresì disponibili: la Presentazione dei dati di conto annuale 2002-2004 con schede riassuntive, comparative e relativi commenti; la Nota metodologica esplicativa della struttura della rilevazione e delle modalità di aggregazione dei dati e di costruzione degli indicatori. I principali fenomeni sono stati riassunti, a livello di massima aggregazione, nella scheda Sintesi dei dati del triennio 2002-2004 pubblicata sul sito. . |
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RAPPORTO SULLA CONVERGENZA DEL MAGGIO 2006 ELABORATO DALLA BCE |
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Francoforte, 22 maggio 2006 - La Banca centrale europea (Bce) ha pubblicato16 maggio il Rapporto sulla convergenza, predisposto in seguito alla richiesta di esame presentata dalla Slovenia il 2 marzo e dalla Lituania il 16 marzo scorsi. A tal fine, la Bce utilizza il quadro analitico adottato nei precedenti rapporti redatti da essa e dall’Istituto monetario europeo per appurare se i due paesi interessati abbiano conseguito un elevato grado di convergenza sostenibile e per valutare se le rispettive banche centrali nazionali soddisfino i requisiti giuridici richiesti per divenire parte integrante dell’Eurosistema (convergenza legale). In tal modo, la Bce assolve il mandato assegnatogli dall’articolo 122, paragrafo 2, in combinato disposto con l’articolo 121, paragrafo 1, del Trattato che istituisce la Comunità europea di riferire al Consiglio dell’Unione europea (Consiglio dell’Ue) almeno una volta ogni due anni oppure su richiesta di uno Stato membro con deroga “sui progressi compiuti dagli Stati membri nell’adempimento dei loro obblighi relativi alla realizzazione dell’Unione economica e monetaria”. La medesima responsabilità è stata conferita alla Commissione europea. Il Rapporto sulla convergenza della Bce è stato adottato dal Consiglio direttivo nella riunione del 15 maggio, tenuta in teleconferenza. Lo stesso giorno è stato presentato dal Presidente Trichet al Consiglio dell’Ue e, contestualmente, è stato inoltre trasmesso ai Presidenti del Parlamento europeo e della Commissione europea. Il documento è disponibile in diciannove lingue dell’Unione europea sul sito Internet della Bce (http://www. Ecb. Int). . . |
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IL PARLAMENTO SI È PRONUNCIATO A FAVORE DELLA NOMINA DI JüRGEN STARK A MEMBRO DEL COMITATO ESECUTIVO DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA. |
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Bruxelles, 22 maggio 2006 - Votando a scrutinio segreto, il Parlamento ha espresso parere favorevole alla raccomandazione del Consiglio di nominare Jürgen Stark membro del comitato esecutivo della Bce. Nella relazione approvata con 359 voti favorevoli, 110 contrari e 35 astensioni, la Presidente della commissione per i problemi economici e monetari, Pervenche Berès (Pse, Fr), afferma che il curriculum del Jürgen Stark ne faccia «un eccellente candidato» alla luce dei principali requisiti stabiliti dal trattato, e cioè «l’integrità personale nonché la riconosciuta levatura e l’esperienza professionale nel settore monetario e bancario». Tutto ciò, ha aggiunto, è stato ampiamente confermato dalle risposte fornite dal candidato all’audizione tenuta dalla commissione il 18 aprile 2006. Inoltre, ha spiegato, il dibattito ha dimostrato che il candidato «è un convinto europeo competente e dedito ai valori dell’indipendenza della Bce e della priorità della stabilità dei prezzi». I membri della commissione hanno anche notato che l’audizione è stata particolarmente utile nel dimostrare «le forti convinzioni del candidato sulla politica monetaria, la sua apertura ai diritti del Parlamento europeo e il suo impegno a promuovere il dialogo tra le due istituzioni». Dal maggio 2002, Jürge Stark è Vice presidente della Deutsche Bundesbank (2° mandato), responsabile per le relazioni internazionali e il controllo di gestione, nonché sostituto del presidente presso il Consiglio direttivo della Banca centrale europea. Allegati alla relazione, figurano un Cv completo del candidato e le risposte al questionario. . |
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BANCA INTESA INFRASTRUTTURE E SVILUPPO: RISULTATI AL 31 MARZO 2006 FORTE CRESCITA DEGLI IMPIEGHI. |
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Roma, 22 maggio 2006 - Il Consiglio di Amministrazione di Banca Intesa Infrastrutture e Sviluppo ha approvato la Relazione trimestrale al 31 marzo 2006, che è stata consolidata nella Relazione trimestrale del Gruppo Intesa. L’attenzione di Banca Intesa verso il settore pubblico e i grandi progetti infrastrutturali nasce ad inizio 2003 con la creazione della Direzione Stato e Infrastrutture che, in due anni, ha fatto crescere notevolmente Banca Intesa su questo mercato, partecipando alle più importanti operazioni realizzate nel Paese. Dal 1° gennaio 2006, la Direzione Stato e Infrastrutture si è trasformata in Banca Intesa Infrastrutture e Sviluppo, la banca del gruppo concepita per servire in modo integrato tutti gli attori della spesa pubblica, per rispondere ai crescenti bisogni finanziari degli Enti territoriali e degli operatori sanitari pubblici e privati, per favorire l´ammodernamento della Pubblica Amministrazione e delle infrastrutture e per promuovere la collaborazione tra Pubblico e Privato a tutti i livelli. La banca, affidata alla responsabilità dell’Amministratore delegato Mario Ciaccia già a capo della Direzione Stato e Infrastrutture, prosegue l’impegno nei principali progetti ed operazioni del settore pubblico e della pubblica utilità, con la definizione di molte operazioni di rilievo nel corso del primo trimestre 2006, tra cui: l’attività di organizzazione dello smobilizzo di crediti vantati dai fornitori sanitari nei confronti delle Regioni (operazioni denominate ‘Atlantide 3’ per la Regione Lazio e ‘D’annunzio’ per la Regione Abruzzo), nonché dello smobilizzo rotativo dei crediti sanitari vantati dalle farmacie della Regione Molise; la multiemissione di Boc per i Comuni delle Province di Brescia e limitrofe; la ristrutturazione del debito della Provincia di Pavia. I risultati del primo trimestre 2006 di Banca Intesa Infrastrutture e Sviluppo evidenziano un significativo sviluppo degli impieghi, costituiti per la quasi totalità da crediti verso la clientela, che ammontano a 7. 480 milioni, +9% rispetto alle consistenze di partenza al 1° gennaio 2006. La composizione dei crediti verso la clientela vede la preponderanza dei mutui e finanziamenti (72%) e della sottoscrizioni di titoli (23%). Per quanto riguarda le controparti il segmento più rilevante riguarda, naturalmente, gli Enti e le Amministrazioni Pubbliche (60%) e le grandi Imprese corporate impegnate in opere infrastrutturali (15%). La raccolta diretta da clientela si è attestata a 1. 022 milioni, +7% rispetto alla consistenza al 1° gennaio 2006. I proventi netti ammontano a 21,4 milioni, a cui si contrappongono oneri operativi per 9,5 milioni. Il risultato della gestione operativa del trimestre è di 11,9 milioni. L’utile netto, al 31 marzo 2006, dopo aver beneficiato di marginali riprese di valore e scontato l’onere fiscale, è stato pari a 7,6 milioni. La Relazione trimestrale non è stata sottoposta a controllo contabile da parte della società di revisione. . |
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UPB (GRUPPO UNICREDIT) CEDE BANQUE MONÉGASQUE DE GESTION A EFG INTERNATIONAL |
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Milano, 22 maggio 2006 - Unicredit annuncia che Unicredit Private Banking S. P. A. (Upb), membro del Gruppo Unicredit, ha ceduto la propria controllata Banque Monégasque de Gestion al gruppo bancario internazionale Efg International. Al 31 dicembre 2005, Bmg, con sede a Monte Carlo, gestiva circa 823 milioni di masse della clientela e ha raggiunto un utile netto pari a Euro 1. 7 milioni con un patrimonio netto pari a Euro 15. 2 milioni. Il perfezionamento della transazione è soggetto ad alcune condizioni sospensive, inclusa l´approvazione da parte delle autorità competenti, ed è atteso per la fine dell´estate. A conclusione della transazione, Efg International corrisponderà a Upb un ammontare totale per cassa pari a circa Euro 40 milioni per il 100% di Bmg, soggetto alla verifica delle masse esistenti alla data di firma del contratto. Il prezzo concordato implica un goodwill su masse della clientela pari a circa il 3%, a fine 2005. Tale cessione permetterà inoltre di rafforzare la posizione patrimoniale del Gruppo attraverso la realizzazione di una plusvalenza pari a circa Euro 23 milioni. "Siamo soddisfatti di aver trovato in Efg International, riconosciuto player internazionale nel private banking, un partner eccellente per i nostri clienti e dipendenti di Monaco. I clienti di Bmg continueranno a ricevere servizi di elevato livello qualitativo da parte dei Relationship Manager di Bmg, beneficiando al contempo dell´esperienza di Efg International nel private banking e nell´asset management. La vendita di Bmg risponde all´obiettivo di Unicredit di razionalizzare le proprie controllate e concentrarsi sulle sue core activities, oltre che di focalizzarsi su un numero selezionato di mercati offshore (Svizzera, San Marino, Lussemburgo)" ha detto Dario Frigerio, Vice Direttore Generale di Unicredit e Responsabile della Divisione Private Banking & Asset Management. Merrill Lynch International e lo Studio Legale Grimaldi e Associati hanno assistito Unicredit nel processo di vendita in qualità di adviser. . |
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PRECISAZIONI BPI SU AZIONI RCS |
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Lodi, 22 maggio 2006 - La Banca Popolare Italiana, in relazione a notizie apparse in data 18 maggio 2006 sulla stampa, informa di non aver conferito alcun mandato per la vendita delle azioni Rcs costituite in pegno dal Gruppo Magiste. . |
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APPROVATO IL PROGETTO DI FUSIONE PER INCORPORAZIONE DI RETI BANCARIE E BIPIELLE INVESTIMENTI IN BANCA POPOLARE ITALIANA |
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Lodi - Lucca, 22 maggio 2006 - I Consigli di Amministrazione di Banca Popolare Italiana–banca Popolare di Lodi Soc. Coop. (‘“Bpi”, o l’“Incorporante” o “Capogruppo”), di Reti Bancarie S. P. A. (“Reti Bancarie”) e di Bipielle Investimenti S. P. A. (“Bipielle Investimenti” e, insieme a Reti Bancarie, ‘“Incorporande”), il 18 maggio hanno approvato, in linea con il Piano Industriale 2006-2009, il progetto di fusione per incorporazione di Reti Bancarie e di Bipielle Investimenti in Bpi, redatto ai sensi dell’art. 2501-ter del codice civile, che sarà sottoposto all’approvazione delle rispettive assemblee straordinarie di prossima convocazione (la “Fusione”). La Fusione sarà realizzata subordinatamente all’ottenimento dell’autorizzazione da parte dell’Autorità di Vigilanza. Le società partecipanti alla Fusione si sono avvalse, quali advisor finanziari, di Mediobanca per Bpi e di Credit Suisse Securities (Europe) Ltd per Reti Bancarie e Bipielle Investimenti. L’operazione, che costituisce un rilevante momento attuativo del Piano Industriale 2006-2009 delle società partecipanti alla Fusione, permetterà alla Capogruppo, mediante l’accorciamento della catena partecipativa e la conseguente semplificazione societaria, tra l’altro: (i) una migliore allocazione del capitale; (ii) una riduzione della diluizione degli utili; (iii) una possibile riduzione dell’effetto discount sulla Capogruppo medesima; (iv) una maggior chiarezza ed incisività nella governance; (v) una maggiore efficienza nella gestione e una maggiore integrazione e coordinamento delle società del Gruppo e dei processi di business. La Fusione permette agli azionisti delle Incorporande: (a) di divenire soci direttamente della Capogruppo, godendo dei benefici derivanti dalla semplificazione della catena societaria, (b) di partecipare in modo più efficiente ai risultati del Gruppo, (c) di disporre di un titolo più liquido di quelli attualmente posseduti nelle Incorporande. Www. Bancapopolareitaliana. It comunicato stampa congiunto Alla data del 31 marzo 2006 Bpi possiede n. 34. 453. 544 azioni Reti Bancarie, pari al 70,85% circa del capitale della stessa, e n. 240. 200. 144 azioni Bipielle Investimenti, pari allo 87,44% circa del capitale della stessa. Agli azionisti delle Incorporande diversi da Bpi saranno assegnate: o n. 5 azioni Bpi di nuova emissione ogni n. 1 azione Reti Bancarie posseduta; o n. 6 azioni Bpi di nuova emissione ogni n. 5 azioni Bipielle Investimenti possedute. Bpi procederà: • ad un aumento del capitale sociale per massimi € 212. 557. 155,00, mediante emissione di massimo n. 70. 852. 385 azioni ordinarie da nominali € 3,00 cadauna – che si eleverebbe a massimi euro 390. 469. 755,00 con l’emissione di massime numero 130. 156. 585 azioni ordinarie da nominali € 3,00 cadauna in caso di esercizio integrale di tutti i warrant Reti Bancarie emessi – da assegnare agli azionisti della Incorporanda Reti Bancarie, diversi dall’Incorporante, e salvo il minore importo derivante dall’annullamento senza concambio delle azioni della Incorporanda possedute dalla Incorporante, comprese quelle il cui possesso sia stato conseguito ai sensi dell’art. 2437-quater Cod. Civ. ; • ad un aumento del capitale sociale per massimi € 124. 152. 330,00, mediante l’emissione di massimo n. 41. 384. 110 azioni ordinarie da nominali € 3,00 cadauna, da assegnare agli azionisti della Incorporanda Bipielle Investimenti, diversi dall’Incorporante, e salvo il minore importo derivante dall’annullamento senza concambio delle azioni della Incorporanda possedute dalla Incorporante, comprese quelle il cui possesso sia stato conseguito ai sensi dell’art. 2437-quater Cod. Civ. Quali situazioni patrimoniali di riferimento ai fini della Fusione le società partecipanti alla Fusione hanno utilizzato ai sensi dell’art. 2501-quater, comma 2, del codice civile, i bilanci d’esercizio al 31 dicembre 2005. La congruità del rapporto di cambio e l’adeguatezza delle metodologie adottate saranno confermate da uno o più esperti nominati dal Tribunale di Lodi, ai sensi dell’art. 2501 sexies Cod. Civ. Si prevede che la Fusione abbia effetto civilistico entro il 31 dicembre 2006, in ogni caso dopo le assemblee straordinarie di Bpi, Reti Bancarie e Bipielle Investimenti che saranno convocate presumibilmente per la fine di luglio 2006. Si prevede inoltre che la Fusione abbia efficacia contabile e fiscale dal 1° gennaio 2006 e che le azioni di nuova emissione Bpi assegnate in concambio agli azionisti di Reti Bancarie e di Bipielle Investimenti attribuiranno agli stessi diritti equivalenti a quelli delle azioni Bpi in circolazione alla data del concambio. Www. Bancapopolareitaliana. It comunicato stampa congiunto Agli azionisti di Reti Bancarie e Bipielle Investimenti che non approveranno le deliberazioni assembleari del progetto di Fusione (contrari e astenuti) oltre a coloro che non parteciperanno all’Assemblea dei Soci, compete il diritto di recesso, ai sensi degli artt. 2437 e ss. Cod. Civ. , trattandosi di deliberazioni riguardanti quanto agli azionisti di Reti Bancarie, le fattispecie di cui alle lettere b) e g) dell’art. 2437, 1c. Cod Civ. ; quanto agli azionisti di Bipielle Investimenti le fattispecie di cui alle lettere a), b) e g) dell’art. 2437, 1c. , Cod. Civ. Il prezzo del recesso sarà pari alla media aritmetica dei prezzi di chiusura delle azioni Reti Bancarie e Bipielle Investimenti nei sei mesi precedenti la data di pubblicazione dell’avviso di convocazione delle rispettive assemblee. La Capogruppo precisa che intende esercitare il diritto di opzione sulle azioni delle Incorporande offerte in opzione ai sensi dell’articolo 2437- quater del Cod. Civ. , nonché il diritto di prelazione sull’intero inoptato, sostenendo il relativo onere finanziario. . |
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BANCA CR FIRENZE : APPROVATA LA RELAZIONE TRIMESTRALE AL 31 MARZO 2006 |
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Firenze, 22 Maggio 2006 - Il Consiglio di Amministrazione di Banca Cr Firenze Spa, presieduto da Aureliano Benedetti, ha deliberato il 15 maggio la nomina del Vice Presidente e dei componenti il Comitato Esecutivo e ha approvato i risultati trimestrali consolidati al 31 Marzo 2006 presentati dal Direttore Generale Lino Moscatelli. E´ stato nominato alla carica di Vice Presidente Piero Antinori, noto imprenditore del settore vitivinicolo e sono stati confermati quali componenti del Comitato Esecutivo, oltre al Presidente e al Vice Presidente, i Consiglieri Pio Bussolotto, Massimo Mattera, Giuseppe Morbidelli e Giuseppe Spadafora. Il Consiglio ha provveduto, inoltre, a rinnovare il Comitato per la remunerazione e l´Organismo di vigilanza per l´applicazione del decreto legislativo 231/2001 e a indicare il Consigliere che farà parte del Comitato rischi di Gruppo. I risultati trimestrali consolidati evidenziano un primo trimestre dell´anno positivo con crescite superiori alle linee indicate nel piano triennale 2006-2008. Utile netto consolidato 46,0 milioni di euro, +21,1% rispetto ai 38,0 milioni del 31 marzo 2005. Margine d´intermediazione 243 milioni di euro, +7,5% rispetto ai 226 milioni del 31 marzo 2005. Spese di funzionamento 155,0 milioni di euro, +2,6% rispetto ai 151,0 milioni del 31 marzo 2005. Risultato operativo 83 milioni di euro, +15,3% rispetto ai 72 milioni del 31 marzo 2005. Utile dell´operatività corrente 80,0 milioni di euro, +19,4% rispetto ai 67 milioni del 31 marzo 2005. Roe annualizzato al 14,0%, in crescita di 1,1 punti percentuali rispetto al 31 marzo 2005 Cost/income 63,8% in calo di 3,0 punti percentuali rispetto al 31 marzo 2005. La presente situazione trimestrale consolidata è stata predisposta applicando i principi contabili internazionali Ias/ifrs; in proposito si segnala che per determinare i dati reddituali comparativi riferiti al primo trimestre 2005 è stato predisposto un conto economico pro-forma a seguito dell´incorporazione di Data Centro S. P. A. Da parte della Capogruppo, avvenuta il 1° maggio 2005, applicando altresଠtutti i principi Ias/ifrs; per quanto riguarda l´acquisizione di Banca Cr Firenze Romania S. A. , avvenuta nel marzo del 2006, in applicazione dell´Ifrs 3 il suddetto conto economico pro-forma non include i saldi contabili di tale società . Analisi Dei Risultati Conto Economico Consolidato Il margine d´intermediazione ha chiuso a 243 milioni, in crescita del 7,5% rispetto allo stesso periodo dell´anno precedente. All´interno di questo aggregato il margine d´interesse sale a 135 milioni, +8,0%, in particolare grazie al buon andamento degli interessi attivi che crescono del 10% principalmente grazie alla positiva dinamica dei volumi; l´aggregato commissioni nette e recuperi su depositi e conti creditori si cifra a 80 milioni, in crescita del 5,3% mentre il risultato dell´attività finanziaria, 13 milioni di euro, registra una crescita del 44,4%; positivo il contributo degli utili da partecipazioni che crescono del 7,1% a 15 milioni di euro. Le rettifiche nette su crediti e altre attività finanziarie passano da 3 a 5 milioni di euro risentendo, nel confronto anno su anno (+66,7%) delle riprese di valore registrate al 31 marzo 2005. Le spese di funzionamento sono a 155 milioni (+2,6%). L´utile dell´attività corrente è a 80 milioni di euro, in crescita del 19,4% dopo accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri per 3 milioni (-50,0%). Nel dettaglio si segnalano i costi del personale a 102 milioni (+2%) e le spese amministrative a 55 milioni (+7,8%). Su quest´ultima voce ha influito prevalentemente l´aumento delle imposte indirette. L´utile netto consolidato raggiunge i 46 milioni facendo registrare una crescita del 21,1% rispetto ai 38 milioni di dodici mesi prima. Il ritorno annualizzato sul capitale sale al 14,0% dal 12,9% del 31 marzo 2005 mentre quello calcolato tenendo conto del cosiddetto comprehensive income risulta pari al 19,2% rispetto al 18,1% di un anno prima. Stato Patrimoniale Consolidato La raccolta totale ammonta a 36. 775 milioni di euro, in crescita del 3,1% rispetto al 31 dicembre 2005. L´aggregato registra una raccolta diretta sostanzialmente stabile (+1% a 15. 670 milioni) e una raccolta indiretta in miglioramento del 4,8% a 21. 105 milioni principalmente grazie al buon andamento della parte amministrata (+10,1% a 10. 538 milioni). Gli impieghi netti a clientela crescono dell´1,2% nel confronto con i valori al 31 dicembre 2005, passando da 13. 000 a 13. 150 milioni. Stabili gli indicatori di rischio: sofferenze nette/impieghi netti 1,13% (da 1,12%) e altri crediti deteriorati netti/impieghi netti 2,17% (da 2,19%). L´indice di copertura delle sofferenze sale da 53,0% a 54,4% e cosଠanche quello riferito al totale dei crediti deteriorati che passa da 32,5% a 33,3%. L´attivita´ Commerciale Del Primo Trimestre 2006 Le attività commerciali realizzate nel primo trimestre 2006, coerentemente con le linee di politica commerciale si sono focalizzate su: il miglioramento della capacità di acquisizione di nuova clientela; la crescita nel comparto degli impieghi, sia a privati che imprese; il sostegno allo sviluppo di alcune specifiche linee di business (es. Servizi multicanale, polizze assicurative, fondi pensione, factoring). Nei canali innovativi, il servizio Liberamente Web, destinato ai clienti privati, ha registrato, a fine marzo 2006, circa 75. 000 contratti sottoscritti - con un incremento del 10% rispetto al 31 dicembre 2005. I clienti hanno effettuato circa 66. 000 operazioni dispositive, mentre per quel che concerne l´operatività informativa, sono state effettuate 1. 910. 000 operazioni (+30% su base annua). Per quanto concerne le imprese, i clienti che hanno sottoscritto i servizi Home Banking Btob e B@b hanno raggiunto a marzo 2006 un totale di 17. 000 unità (+12% rispetto a dicembre 2005) con un forte incremento degli utilizzi che si concretizza in più di 3. 900. 000 operazioni dispositive effettuate nei primi 3 mesi del 2006. Al 31/03/2006 lo stock di conti correnti a pacchetto della clientela privata risulta pari a 265. 000 unità con un incremento rispetto alla fine del 2005 del 5,3%. Alla data del 31 marzo 2006 risultavano deliberati operazioni di mutui casa per 192 milioni di euro con un incremento dell´operatività a livello di Gruppo del 10% rispetto all´analogo periodo dell´anno precedente. E´ proseguito anche nel 2006 il forte trend di vendita dei prodotti assicurativi caratterizzati da una elevata componente di protezione, già registrato negli ultimi mesi del passato esercizio: al 31/3/06, le polizze Protezione Persona perfezionate erano 4. 800, con un incremento del numero complessivo pari al 50% rispetto al 31 dicembre 2005. Nei primi tre mesi dell´anno, sono state effettuate n. 30 emissioni di prestiti obbligazionari per complessivi 330 milioni di euro con un incremento dell´80% rispetto allo stesso periodo 2005. Inoltre Banca Cr Firenze ha collocato una emissione sull´euromercato per 150 milioni di euro. E´ continuata, nel rispetto dei profili di rischio rendimento della clientela, l´attività di riqualificazione della raccolta gestita ed attraverso investimenti a maggior contenuto di asset allocation. Nel comparto della Bancassicurazione, la raccolta premi lorda a livello di Gruppo ammonta a circa 127 milioni di euro (73% rispetto allo stesso periodo del 2005). L´86% della nuova produzione si è concentrata su Omnia, l´innovativa polizza unit-linked Multimanager e il restante 14% sul prodotto a Tasso Minimo Garantito Capitale Certo. Per quanto riguarda in particolare il mercato imprese, il principale obiettivo del Piano Commerciale è l´incremento della quota di inserimento sui clienti "core" del canale sfruttando sin d´ora le opportunità derivanti da Basilea 2. Nel primo trimestre 2006, l´azione si è concentrata nell´individuazione di un primo gruppo di clienti ritenuti prioritari in base a fattori specifici quali le dimensioni e i progetti aziendali, la rischiosità del cliente determinata secondo i nuovi principi di Basilea 2, il potenziale di sviluppo del rapporto, il tutto valutato attraverso il patrimonio informativo sull´impresa derivante da relazioni di lungo periodo. . |
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PER LE PMI CHE OPERANO ALL’ESTERO BANCA SELLA LANCIA PROGETTO ESTERO SI TRATTA DI UN NUOVO FINANZIAMENTO A SUPPORTO DELLE INIZIATIVE VOLTE ALL’INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE |
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Biella, 18 maggio 2006 – Si chiama Progetto Estero il nuovo finanziamento del Gruppo Banca Sella pensato per le piccole e medie imprese dei settori industria, commercio, servizi, artigianato e turismo. Grazie a questo nuovo strumento i beneficiari potranno accedere ad un finanziamento a supporto di un’ampia gamma di spese volte a promuovere l’internazionalizzazione dell’impresa quali, ad esempio, partecipazione a fiere all’estero, ricerche di mercato, depliant, cataloghi, strumenti commerciali o di marketing in lingua estera, corsi di formazione rivolti all’internazionalizzazione, eventi e sfilate. L’importo massimo concedibile è di 50 mila euro con spese di istruttoria di massimo 50 euro; i tassi di interesse sono parametrati all’Euribor più uno spread fissato in funzione del rating attribuito all’azienda, con un minimo dello 0,75 ed un massimo dell’1,25. Il rimborso dovrà avvenire entro 24 mesi con rate, a seconda delle esigenze dei beneficiari, mensili, bimestrali o trimestrali. La domanda di finanziamento potrà essere inoltrata in ogni succursale del Gruppo Banca Sella corredata dei preventivi e/o fatture, anche già pagate, purché aventi data non anteriore ai sei mesi dalla richiesta. . |
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PRAMERICA LIFE PORTA L’ITALIA ALLA MDRT L’ESCLUSIVO FORUM INTERNAZIONALE CHE RACCOGLIE I 32 MILA MIGLIORI CONSULENTI FINANZIARI E ASSICURATIVI DEL MONDO - CON 13 LIFE PLANNER |
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Milano, 22 maggio 2006 – Luca Ferro, Massimo Giuliana, Stefano Dellepiane, Mauro Barone, Giuseppe Argelli, Vincenzo Platania, Marco Sai, Roberto Pace, Massimo Corrado, Carlo Minazzi, Alessandro Forni, Mario Acquista e Sandro Sforza: questi i 13 Life Planner di Pramerica Life S. P. A. - compagnia assicurativa ramo vita del gruppo Prudential Financial, Inc. Degli Stati Uniti – che si sono qualificati alla Mdrt, l’esclusivo forum internazionale che riunisce i migliori consulenti assicurativi e finanziari nel mondo. Per partecipare all’esclusivo forum del 2006, che raccoglie il 6% dei migliori consulenti finanziari ed assicurativi del mondo, bisogna possedere determinati requisiti professionali e, superare elevati limiti di raccolta: 49. 400 mila Euro per le provvigioni di prima annualità o 98. 800 mila Euro per le rate di premio pagate nell’anno, oltre al rispetto di un rigoroso codice etico ed elevati standard qualitativi e professionali. (Dati Mdrt, www. Mdrt. Org) Tra i 13 Life Planner che parteciperanno alla Mdrt, Pramerica ne può vantare 2 che si sono qualificati Court of the Table, precisamente Massimo Giuliana e Carlo Minazzi. Per raggiungere questo importante risultato, hanno dovuto triplicare gli obiettivi normali di qualificazione. Ogni anno la Mdrt riunisce i suoi membri in un importante meeting della durata di quattro giorni, nel quale ognuno ha l’opportunità di condividere le proprie esperienze oltre che partecipare ad un intenso programma di workshop, corsi di aggiornamento, case history e incontri. Il prossimo meeting annuale si terrà tra l’ 11 e il 14 giugno 2006 a San Diego (California, Usa). “Da oltre 12 anni possiamo vantare la nostra presenza alla Mdrt”, ha dichiarato Pier Giorgio Rota Baldini, Amministratore Delegato di Pramerica Life S. P. A, sottolineando, “Grazie all’impegno e professionalità dei nostri Life Planner anche quest’anno siamo riusciti a ottenere questo prestigioso riconoscimento e a raggiungere i rigidi requisiti imposti dalla Mdrt per la qualificazione al forum. ” L´ Mdrt è stato costituito nel 1927 negli Stati Uniti da 32 agenti assicurativi e conta oggi circa 33 mila associati appartenenti a 480 istituzioni finanziarie sparse in 74 paesi del mondo. Momento più significativo dell’associazione è il consueto meeting annuale, che nell’arco di quattro giorni offre un programma denso di workshop e corsi di aggiornamento, case history e presenze di personalità di alto profilo. . |
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FITCH RATINGS ALZA IL RATING A LUNGO TERMINE DI BNL AD ‘AA-’ DA ‘A+’
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Roma, 22 maggio 2006 - La Banca Nazionale del Lavoro informa che la società di rating internazionale Fitch Ratings ha alzato il rating a lungo termine di Bnl a ‘Aa-’ da ‘A+’. Allo stesso tempo l’agenzia ha riaffermato i rating di Bnl a breve termine a ´F1´, il rating di supporto ad ´1´ ed il rating individuale a ‘C’. Le prospettive sui rating sono stabili. . |
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SSB APRE LE PORTE ALLA FESTA DELLA MAMMA CHE LAVORA 2006 PER LA PRIMA VOLTA, I FIGLI DEI DIPENDENTI DEL GRUPPO ENTRANO IN AZIENDA PER UN POMERIGGIO TUTTO PER LORO |
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Milano, 22 maggio 2006 – Il 26 maggio 2006, le due sedi di viale Certosa e di via Faravelli, in cui transitano una larga parte delle transazioni, derivanti da pagamenti elettronici, sia italiane che estere, si aprono ai bambini, per la giornata della Festa della mamma che lavora. L’iniziativa, lanciata nel 1995 dal Corriere della Sera, in collaborazione con il Ministero delle Pari Opportunità, approda in Ssb per la prima volta quest’anno. Saranno coinvolti i figli dei dipendenti, che hanno aderito, che verranno accolti per l’intero pomeriggio con un calendario ricco di appuntamenti diversi, giocati tutti sul tema dei colori dell’arcobaleno. Ssb ha scelto di dedicare uno spazio alle famiglie di ogni dipendente, che ogni giorno deve fronteggiare le diverse situazioni della vita quotidiana, conciliando ‘casa e lavoro’, per spiegare come le due realtà, distinte e complementari, possano incontrarsi per migliorare la qualità della vita di tutti. Ssb ha così deciso di aprire le porte degli uffici ai figli dei dipendenti, che potranno quindi conoscere i luoghi dove i loro genitori trascorrono le giornate lavorative. “Le persone rappresentano per Ssb un fattore fondamentale per il successo dell’azienda, con una attenzione riconfermata anche nel Codice Etico. Ssb tende, infatti, a tutelare e promuovere il valore delle proprie risorse, cercando di conciliare gli obiettivi dell’azienda con le aspirazioni dei singoli”, ha affermato Emanuela Ghianda, Direttore Personale, Organizzazione e Qualità di Ssb. “Da sempre impegnata nella garanzia di pari opportunità a tutti i dipendenti, Ssb ha sempre sviluppato iniziative volte a migliorare la qualità del lavoro in azienda. La ‘Festa della mamma’ si inserisce, infatti, in un progetto più ampio, volto a favorire le occasioni di scambio e di dialogo tra l’azienda e i dipendenti”. . |
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LOTTOMATICA AUMENTO DI CAPITALE PER 1.460 MILIONI DI EURO |
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Roma 22 maggio 2006 – Lottomatica S. P. A. Comunica che in data 17 maggio 2006 la Commissione Nazionale per le Società e la Borsa ha autorizzato la pubblicazione del prospetto informativo di sollecitazione e quotazione relativo all’offerta in opzione delle azioni che saranno emesse in parziale esercizio della delega conferita al consiglio di amministrazione di Lottomatica dall’assemblea straordinaria del 12 aprile scorso. Tale offerta è destinata a finanziare parte del corrispettivo dell’acquisizione di Gtech Holdings Corporation. Il nulla osta è stato rilasciato da Consob subordinatamente all’inserimento nel prospetto informativo dei seguenti elementi: (i) data della delibera del Consiglio di Amministrazione di approvazione del predetto aumento di capitale relativo all’offerta in opzione oggetto del Prospetto per un ammontare massimo, tra capitale e sovrapprezzo, non superiore a Euro 1. 500 milioni,; (ii) quantitativo definitivo delle azioni che saranno emesse; (iii) il prezzo di sottoscrizione; (iv) il rapporto di opzione; (v) l’ammontare totale effettivo dell’offerta; (vi) il calendario dell’offerta; (vii) gli impegni di sottoscrizione e garanzia per l’eventuale inoptato. Si prevede che il prospetto informativo relativo all’offerta in opzione sia pubblicato entro domani, 19 maggio 2006. A seguito della predetta autorizzazione, il Consiglio di Amministrazione di Lottomatica S. P. A. Si è riunito in data odierna e, in parziale esercizio della delega ad esso conferita con delibera dell’assemblea straordinaria degli azionisti in data 12 aprile 2006, ha deliberato di aumentare a pagamento il capitale sociale, in via scindibile, per l’importo massimo di nominali Euro 57. 423. 570,00, mediante emissione di massime numero 57. 423. 570 azioni ordinarie, del valore nominale di un euro ciascuna, con godimento regolare ed aventi le medesime caratteristiche di quelle in circolazione, da offrire in opzione agli azionisti, ai sensi dell’art. 2441 cod. Civ. Ad un prezzo pari a euro 25,425 per ciascuna nuova azione ordinaria, di cui euro 24,425 a titolo di sovrapprezzo, per un controvalore complessivo di circa 1. 460 milioni di Euro; le azioni di nuova emissione saranno offerte in opzione nel rapporto di n. 5 nuove azioni ordinarie ogni n. 8 azioni ordinarie possedute. Come indicato, l’aumento di capitale deliberato in data odierna è finalizzato a rendere disponibili al gruppo Lottomatica parte delle risorse necessarie per effettuare la programmata acquisizione totalitaria di Gtech Holdings Corporation. Il Consiglio ha altresì stabilito quanto segue in relazione al periodo di offerta: i diritti di opzione dovranno essere esercitati, a pena di decadenza, nel periodo dal 22 maggio 2006 all’8 giugno 2006 compresi; i diritti di opzione saranno negoziabili in Borsa dal 22 maggio 2006 al 1° giugno 2006 compresi; i diritti di opzione non esercitati entro l’8 giugno 2006 compreso, saranno offerti in Borsa dalla Società ai sensi dell’art. 2441, comma 3, cod. Civ. Secondo le modalità e i termini che saranno successivamente comunicati al mercato. In data odierna, inoltre, Lottomatica e la controllante De Agostini S. P. A. Hanno sottoscritto, il contratto di garanzia relativo all’impegno di Credit Suisse Securities (Europe) Limited, Goldman Sachs International, Banca Aletti & C. S. P. A. , Capitalia S. P. A. Di sottoscrivere tutte le azioni che risultassero eventualmente inoptate ad esito dell’offerta in opzione e dell’offerta in borsa, al netto delle azioni che De Agostini stessa si è impegnata a sottoscrivere e a far sottoscrivere alla controllata indiretta Nuova Tirrena S. P. A. (Gruppo Toro Assicurazioni) in conseguenza dell’integrale esercizio dei diritti ad esse spettanti sulla base delle azioni di Lottomatica da esse detenute, nonché al netto delle azioni che saranno sottoscritte da Mediobanca – Banca di Credito Finanziario S. P. A. Ai sensi dell’accordo menzionato di seguito; un contratto con Mediobanca – Banca di Credito Finanziario S. P. A. , Credit Suisse Securities (Europe) Limited e Goldman Sachs International in base al quale Mediobanca – Banca di Credito Finanziario S. P. A. Si impegna irrevocabilmente ad esercitare i diritti di opzione relativi alle n. 6. 198. 773 azioni Lottomatica oggetto di un contratto di swap stipulato con De Agostini S. P. A. Nel maggio 2005, ed a sottoscrivere e liberare le azioni rivenienti da tale esercizio. . |
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CONTO ANNUALE 2004 SUL PUBBLICO IMPIEGO |
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Roma, 22 maggio 2006 - La Ragioneria Generale dello Stato pubblica sul sito www. Contoannuale. Tesoro. It (o www. Rgs. Mef. Gov. It) i risultati della rilevazione statistica "Conto Annuale" relativi all´anno 2004 che raccoglie i dati sulla consistenza e i costi del personale della Pubblica Amministrazione e costituisce fonte ufficiale di informazioni per le decisioni in materia di pubblico impiego da assumere nelle sedi istituzionali. In concomitanza con la pubblicazione dei dati dell´anno 2004, sono stati rivisti, per apportare rettifiche ed integrazioni, i dati dei precedenti conti annuali per gli anni 2002 e 2003. I dati pubblicati sono consultabili per aree tematiche e per comparto. Le tavole sono predisposte per qualifica e per tipologia di ente e sono accompagnate da indicatori dei principali fenomeni (es. : tassi di cessazione ed assunzione). Per guidare la consultazione ed approfondire la lettura dei dati sono altresì disponibili: la Presentazione dei dati di conto annuale 2002-2004 con schede riassuntive, comparative e relativi commenti; la Nota metodologica esplicativa della struttura della rilevazione e delle modalità di aggregazione dei dati e di costruzione degli indicatori. I principali fenomeni sono stati riassunti, a livello di massima aggregazione, nella scheda Sintesi dei dati del triennio 2002-2004 pubblicata, a seguito del comunicato, nella sezione Ultimi documenti pubblicati . . |
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IL CDA DI BORSA DÀ MANDATO ALL´AD MASSIMO CAPTANO DI ESPLORARE E APPROFONDIRE OPPORTUNITÀ STRATEGICHE A LIVELLO INTERNAZIONALE |
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Milano, 22 maggio 2006 - Si è riunito il 18 maggio il Consiglio di Amministrazione di Borsa Italiana Spa che, tenuto anche conto dei recenti avvenimenti che hanno interessato l’Exchange Industry, ha dato mandato all’Amministratore Delegato Massimo Capuano, coadiuvato da un Comitato Ristretto composto dal Presidente Angelo Tantazzi, dallo stesso Amministratore Delegato e da altri membri del Cda, di esplorare e approfondire tempestivamente le opportunità già individuate a livello internazionale che meglio si potrebbero adattare ai progetti strategici di Borsa Italiana. Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre proseguito l’esame dello studio di fattibilità del progetto di quotazione della società che terrà conto delle nuove opportunità che si potrebbero creare a livello internazionale. . |
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LE PICCOLE E MEDIE AZIENDE DEL NOSTRO PAESE SCELGONO L’ECCELLENZA DEI BROKER DI MATRICE ITALIANA PER RIDARE SLANCIO ALL’IMPRENDITORIA ALLE PRESE CON LA CONQUISTA DEI MERCATI INTERNAZIONALI |
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Milano, 22 maggio 2006 - Negli ultimi anni il mercato del brokeraggio è stato oggetto di un forte processo di concentrazione. A seguito di questi fenomeni si sono sviluppati conglomerati di notevoli dimensioni che presentano un aspetto critico: la lontananza dalle piccole e medie imprese che costituiscono il tessuto connettivo della vita economica del nostro Paese. Gli operatori ben radicati sui mercati locali hanno quindi trovato spazio per nuove opportunità di business, proponendosi con disponibilità diversa rispetto ai big del settore. Il Consorzio Brokers Italiani che oggi riunisce 13 società di brokeraggio assicurativo indipendenti nasce nel 2000 dalla convinzione che l’elemento capitale debba essere secondario rispetto a quello umano. “Il nostro stare insieme – spiega Arnaldo Bergamasco, Presidente di Brokers Italiani – trova origine dallo stesso modo d’intendere la professione. Crediamo che la media dimensione aziendale, radicata in un territorio circoscritto, sia la condizione ideale per mettersi al fianco del cliente in prima persona e raggiungere una buona redditività. E’ importante sottolineare il vantaggio di questa aggregazione di operatori indipendenti, che continuano ad essere tali ma che, attraverso l’integrazione delle specialità e delle competenze portano valore aggiunto ad ogni impresa partner”. Una scelta strategica vincente quella di Brokers Italiani: le aziende del nostro Paese preferiscono i Broker di matrice nazionale Il Pastificio Rana, leader incontrastato nel mercato della pasta fresca in Europa, è solo un esempio di un’impresa di eccellenza del Made in Italy che ha deciso di affidarsi ai servizi di consulenza di una società di brokeraggio nostrana. Giovanni Rana è oggi a capo di un gruppo di 600 dipendenti per un fatturato 2005 superiore a 200 milioni di euro. A confermare il forte appeal delle società di brokeraggio italiane sono i risultati di una ricerca effettuata dalla Federazione Mediterranea dei Brokers Assicurativi, per valutare i comportamenti delle piccole e medie imprese in merito alla scelta del Broker. La Federazione Mediterranea dei Brokers Assicurativi ha promosso un’indagine rivolta ad un campione di 150 imprese con un fatturato compreso tra 10 e 100 milioni di euro, appartenenti principalmente all’area del Centro-nord. L’analisi ha preso in esame clienti attivi di società di brokeraggio, imprese ex clienti e aziende che non utilizzano il broker. L’indagine è stata effettuata tra gennaio e febbraio 2006, attraverso interviste telefoniche sulla base di un questionario predefinito. Il 71,2% del campione afferma di utilizzare i servizi offerti da società di brokeraggio di matrice italiana. Il 16,9% non utilizza i broker ma si rivolge agli agenti, mentre il 9,4% delle piccole e medie aziende intervistate si affida a società di brokeraggio internazionali (il 2,5% non indica le sue preferenze). Infine, una larga maggioranza delle imprese del campione (80%) giudica utile continuare in futuro il rapporto di brokeraggio, ritenendo anche che lo strumento sia destinato a svilupparsi ulteriormente nell’ambito dei rispettivi comparti di appartenenza. I principali elementi di soddisfazione relativi al servizio delle società di brokeraggio italiane sono sostanzialmente quattro: la disponibilità e la costante presenza in azienda del broker; la facilità nello stabilire un contatto diretto nell’arco dell’intera giornata con il broker; l’approccio estremamente propositivo del broker nell’aggiornamento dei contratti; l’attenzione, indipendente dagli stimoli esterni, nell’innovazione dei prodotti; la capacità di gestione dei sinistri. In estrema sintesi, le piccole e medie aziende che dispongono di una più consolidata esperienza relativa al ricorso a broker italiani, ne apprezzano di più i vantaggi e le specificità e ne fanno, in ultima analisi, un uso “corretto”, che si manifesta anche in giudizi di convenienza, metodologicamente adeguati e sostanzialmente più favorevoli. Le aziende privilegiano l’aspetto umano, apprezzano la qualità del servizio garantito dalle società di brokeraggio nostrane che, a seconda delle loro dimensioni, rispondono a distinti soggetti presenti sul mercato e pur puntando su diverse tipologie organizzative, su strategie differenti, presentano tutte la massima attenzione alla qualità del servizio. Inoltre, viene percepito come un valore significativo, la struttura snella tipica dei brokers medi e piccoli e il conseguente monitoraggio diretto delle risorse che con essi collaborano: caratteristiche che permettono di seguire il cliente-azienda in modo continuo anche su aspetti di servizio non direttamente assicurativo. In merito ai servizi richiesti al broker,il loro intervento è particolarmente sentito per il bisogno di chiarezza verso gli impegni e le coperture assicurative. Di conseguenza, l’assistenza del broker diviene necessaria non solo nel momento della scelta dell’assicuratore, ma soprattutto nella fase di definizione della polizza. Allo stesso modo, risulta preziosa la sua consulenza nella gestione del sinistro e nella fase di liquidazione del danno, mentre l’esigenza di una consulenza globale sulla gestione del rischio è sentita in modo minore. Da ciò la necessità di riaffermare il principio della capacità del broker di dare al cliente e all’assicuratore un contributo a “tutto tondo” in materia di identificazione, minimizzazione, trasferimento e successiva gestione del rischio nelle sua globalità. “Il mondo imprenditoriale – commenta Francesco G. Paparella, presidente della Federazione Mediterranea dei Brokers Assicurativi – sta progressivamente prendendo coscienza che lo strumento assicurativo rappresenta una risorsa piuttosto che un onere. Se nel passato il broker veniva identificato come l’interlocutore delle grandi aziende, oggi viene riconosciuto come partner privilegiato anche dalle piccole e medie imprese nelle scelte legate alla sfera del rischio”. Il difficile contesto economico generale degli ultimi anni lascia intravedere i primi spiragli di luce. Se nel 2005, per il quarto anno consecutivo l’economia italiana ha segnato il passo (il Pil nel 2005 è stato pari allo 0,0%), gli ultimi dati Istat registrano che il prodotto interno lordo è cresciuto nel primo trimestre 2006 dello 0,6%, per un aumento tendenziale annuo, rispetto al primo trimestre 2005, dell’1,5%. Si tratta dell’aumento più consistente mai registrato dal secondo trimestre 2001, che porteranno ad un risultato di fine anno pari a circa il +1,3%. A guidare la ripresa del nostro Paese, in linea con il contesto di graduale miglioramento dell’economia europea, sarà l’export dei settori di eccellenza del Made in Italy (alimentare, calzature, tessile-abbigliamento, comparti della meccanica, gioielleria, mobilio, pelletteria), espressione tipica delle 4mila medie aziende italiane, che sono le principali protagoniste del riposizionamento del nostro sistema produttivo sui mercati internazionali. L’export del Made in Italy ha fatto registrare nel 2005 un incremento del 4% in valore (risultato di una sintesi in +1,6% con riferimento a Paesi europei e un +0,5% verso l’area extra Ue). Cifre che confermano quanto già osservato nel passato: il baricentro commerciale italiano si sta gradualmente spostando al di fuori dell’Europa. La quota riferita ai Paesi extra Ue è passata dal 39,4% del 2003 al 41,4% del 2005, e la tendenza è destinata a proseguire ed intensificarsi, anche in base all’andamento dei primi mesi del 2006. Nel biennio 2006-2007 a fronte di una dinamica complessiva del commercio mondiale solo debolmente in accelerazione (a prezzi costanti), le importazioni dei Paesi delle aree emergenti continueranno a mostrare gli spunti di crescita più sostenuti. Quelle dei mercati asiatici e dell’Europa Centro Orientale dovrebbero mantenere tassi medi annui superiori al 10% e quelle sudamericane e del bacino meridionale del Mediterraneo dell’8%. Quest’ultimo gruppo di Paesi dovrebbe continuare a beneficiare delle elevate quotazioni petrolifere che, sebbene in rientro nel prossimo biennio, dovrebbero comunque mantenere un livello superiore ai 45 dollari. Uno studio realizzato da Sace sottolinea che tra il 2000 e il 2004 “le importazioni complessive dei Paesi extra Ue del Mediterraneo (Albania, Algeria, Croazia, Cipro, Egitto, Giordania, Israele, Malta, Marocco, Siria, Slovenia, Tunisia e Turchia) sono aumentate in media del 56,5%. Già da diversi anni l’Italia rappresenta un importante mercato di origine per l’intera area, con una quota di mercato sulle importazioni totali pari al 9%, seconda solo alla Germania”. Innovazione, risorse umane, riduzione dei fattori di rischio, sono le chiavi per il rilancio delle aziende del Made in Italy. Proteggere il proprio business con un adeguato programma assicurativo è una necessità sempre più avvertita dai manager nostrani. In questo ambito broker e compagnie di assicurazioni - magari come Cattolica Aziende, nata nel 1995 con la specializzazione nel ramo dei Rischi Aziende, per sviluppare accordi esclusivamente con le imprese e operare attraverso il canale di intermediazione costituito dalle società di brokeraggio assicurativo, rappresentano un sostegno determinante per l’impresa nella scelta delle strategie e del trasferimento del rischio. Roberto Bosco, Presidente di Anra, (Associazione Nazionale Risk Manager) ha sottolineato che “le aziende e i rispettivi manager hanno preso coscienza della propria vulnerabilità e sanno di dover adottare strategie adeguate per mantenere la propria visibilità e non rischiare di perdere quote di mercato a seguito di eventi più o meno straordinari. Il core business va comunque protetto dagli elementi esterni, di qualsiasi tipo essi siano. In questo senso è fondamentale l’apporto del risk manager che, supportato dall’intervento del broker qualificato consente l’identificazione, la valutazione e la gestione del rischio che viene poi trasferito all’industria assicurativa”. Gli esperti del settore sono concordi nel sostenere come le fonti di rischio potenziale,siano in costante aumento. I motivi vanno ricercati nelle catastrofi naturali, nel terrorismo e nella rapida evoluzione che investe contesti come leggi e regolamenti, normative fiscali o accessi al sistema creditizio. . |
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BENI STABILI FIRMA IL CLOSING PER L’ACQUISTO DI 3 IMMOBILI CON IL GRUPPO OPERAE |
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Roma 22 maggio 2006 – Beni Stabili S. P. A. , facendo seguito all’accordo quadro siglato lo scorso 17 marzo con il Gruppo Operae per l’acquisto di un portafoglio immobiliare composto da 5 immobili (cfr nostro comunicato del 17 marzo), ha perfezionato, il 18 maggio, l’acquisto di 3 immobili per un importo pari a € 47 milioni. I tre immobili, ubicati a Milano, Firenze e Rozzano (Mi) , date le loro caratteristiche, saranno inclusi nel portafoglio trading. L’investimento verrà finanziato facendo ricorso all’indebitamento per il 70% e a equity per il 30%. . |
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ITALIA – QUERÉTARO: AFFARI IN VISTA COMMERCIO ITALIANO CON IL MESSICO IN ASCESA: +16% IN UN ANNO APERTE LE ISCRIZIONI PER UNA MISSIONE IMPRENDITORIALE AD OTTOBRE |
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Milano, 22 maggio 2006 - Gli affari italiani con il Messico sono in forte sviluppo. Lo conferma la percentuale di crescita degli interscambi tra i due Paesi: +16% in un anno. A fine 2005 il giro d’affari ha raggiunto quasi 2,5 miliardi di euro: oltre 2 miliardi per l’export che cresce del 19% rispetto al 2004 e quasi 280 milioni per l’import. Tra le regioni italiane che esportano di più con il Paese sudamericano primeggia la Lombardia con il 31% delle esportazioni nazionali, seguono Emilia Romagna e Umbria con, rispettivamente, il 14% e il 13%. Le macchine e gli apparecchi specializzati per particolari industrie sono fra i prodotti più graditi in Messico, con il 16% sul totale delle esportazioni italiane. Il 15% va a ferro e acciaio, mentre il 14% alle macchine ed apparecchi industriali per uso generale. Al contrario, l’Italia apprezza particolarmente i veicoli su strada che coprono il 16% delle importazioni totali, il 10% va al petrolio e ai suoi derivati e il 7% alle macchine e apparecchi per ufficio. E’ quanto emerge da una elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati Istat 2005. E per approfondire le opportunità di business con uno degli stati più fiorenti del Messico, il Querétaro, Promos, azienda speciale della Camera di commercio di Milano per le attività internazionali, ha organizzato un incontro al quale sono intervenuti: Massimo Sordi, Vicepresidente della Camera di commercio di Milano, Francisco Garrido Patron, Governatore dello stato di Querétaro, Ricardo Anaya Cortés, Segretario particolare del Governatore, Renato Lopez Otamendi, Segretario per lo sviluppo sostenibile e Marcelo Lopez Sanchez, Sottosegretario per lo sviluppo economico. Inoltre, per le imprese interessate a conoscere meglio il mercato messicano, Promos, azienda speciale della Camera di commercio di Milano, organizza dal 15 al 22 ottobre 2006 una missione imprenditoriale nel Paese dedicata prevalentemente agli operatori dei settori: automobilistico, meccanico, costruzioni e, in genere, ai produttori di tecnologie avanzate. Sono aperte le iscrizioni: per maggiori informazioni: Promos – Camera di commercio di Milano, tel. 02-8515-5218, fax 02-8515-5227. 5394, email: angioni@mi. Camcom. It. “I buoni rapporti commerciali tra Messico e Italia sono una realtà ormai consolidata – ha dichiarato Massimo Sordi, Vicepresidente della Camera di commercio di Milano –. Questa visita potrà aiutare a consolidare le relazioni e aumentare le opportunità per le nostre imprese di stringere sempre più strette e proficue collaborazioni con un Paese come il Messico che, grazie anche alla sua posizione geografica, rappresenta un ponte verso gli altri Stati del continente americano e un canale di accesso in particolare verso il mercato latino americano e caraibico. Ricordo inoltre che la Camera di commercio, attraverso la sua azienda speciale per le attività internazionali Promos, ha recentemente aperto un ufficio a Città del Messico che si pone come un valido interlocutore e un supporto concreto alle nostre imprese che intendono operare in questo Paese”. Interscambi Italia-messico - Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Istat 2005 - Valori in euro
Regione |
2004 |
2005 |
Var % 2004-05 |
Peso su tot Italia |
import |
export |
import |
export |
import |
export |
import |
export |
Lombardia |
76. 704. 990 |
552. 573. 498 |
101. 736. 509 |
669. 655. 438 |
33% |
21% |
36% |
31% |
Emilia Romagna |
16. 463. 497 |
274. 197. 481 |
19. 222. 762 |
293. 813. 495 |
17% |
7% |
7% |
14% |
Umbria |
13. 334. 698 |
199. 203. 718 |
10. 689. 495 |
290. 344. 789 |
-20% |
46% |
4% |
13% |
Veneto |
24. 254. 686 |
233. 395. 296 |
22. 179. 838 |
230. 087. 295 |
-9% |
-1% |
8% |
11% |
Piemonte |
17. 866. 908 |
170. 977. 281 |
19. 108. 208 |
157. 917. 157 |
7% |
-8% |
7% |
7% |
Toscana |
27. 651. 922 |
154. 252. 978 |
22. 755. 392 |
140. 917. 122 |
-18% |
-9% |
8% |
6% |
Friuli |
10. 060. 734 |
53. 741. 403 |
7. 422. 545 |
71. 222. 796 |
-26% |
33% |
3% |
3% |
Sicilia |
322. 323 |
16. 762. 158 |
419. 069 |
61. 443. 788 |
30% |
267% |
0% |
3% |
Sardegna |
13. 728 |
475. 543 |
33. 632 |
57. 431. 384 |
145% |
11977% |
0% |
3% |
Lazio |
84. 944. 701 |
35. 620. 869 |
51. 139. 856 |
53. 901. 215 |
-40% |
51% |
18% |
2% |
Campania |
6. 468. 653 |
17. 094. 115 |
3. 519. 011 |
36. 422. 824 |
-46% |
113% |
1% |
2% |
Marche |
3. 499. 953 |
34. 254. 130 |
3. 536. 830 |
30. 472. 551 |
1% |
-11% |
1% |
1% |
Puglia |
2. 089. 151 |
23. 382. 871 |
1. 180. 707 |
22. 690. 367 |
-43% |
-3% |
0% |
1% |
Abruzzo |
1. 138. 579 |
9. 836. 281 |
1. 062. 460 |
14. 265. 304 |
-7% |
45% |
0% |
1% |
Trentino-a. A |
2. 360. 755 |
13. 272. 713 |
3. 403. 536 |
14. 129. 535 |
44% |
6% |
1% |
1% |
Liguria |
7. 197. 212 |
20. 027. 206 |
10. 672. 759 |
13. 526. 764 |
48% |
-32% |
4% |
1% |
Valle d´Aosta |
2. 592. 910 |
2. 913. 921 |
463. 708 |
5. 688. 034 |
-82% |
95% |
0% |
0% |
Molise |
898 |
1. 776. 002 |
196. 052 |
2. 519. 929 |
21732% |
42% |
0% |
0% |
Calabria |
197. 274 |
340. 638 |
137. 761 |
1. 124. 363 |
-30% |
230% |
0% |
0% |
Basilicata |
2. 050 |
235. 196 |
21. 581 |
989. 892 |
953% |
321% |
0% |
0% |
Regioni diverse o non specificate |
81. 761 |
1. 203. 871 |
0 |
735. 449 |
-100% |
-39% |
0% |
0% |
Tot Italia |
297. 247. 383 |
1. 815. 537. 169 |
278. 901. 711 |
2. 169. 299. 491 |
-6% |
19% |
100% |
100% | Interscambi Italia - Messico per merce - Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Istat 2005 - Valori in euro
Merce |
2005 |
Peso su tot Italia |
import |
export |
import |
export |
72-Macchine e apparecchi specializzati per particolari industrie |
4. 153. 718 |
336. 656. 703 |
1% |
16% |
67-Ferro ed acciaio |
5. 555. 494 |
335. 357. 847 |
2% |
15% |
74-Macchine ed apparecchi industriali per uso generale, n. C. A. ; loro parti e pezzi staccati |
7. 568. 198 |
310. 564. 011 |
3% |
14% |
89-Manufatti diversi, n. C. A. |
10. 953. 975 |
102. 733. 088 |
4% |
5% |
73-Macchine ed apparecchi per la lavorazione dei metalli |
400. 070 |
94. 612. 040 |
0% |
4% |
76-Apparecchi ed attrezzature per le telecomunicazioni e la registrazione e riproduzione del suono |
8. 145. 945 |
71. 610. 295 |
3% |
3% |
93-Transazioni speciali ed articoli speciali non classificati per categoria |
2. 575. 000 |
66. 841. 233 |
1% |
3% |
84-Vestiti e accessori di abbigliamento |
6. 116. 483 |
64. 029. 893 |
2% |
3% |
65-Filati, tessuti, articoli tessili confezionati, n. C. A. , e prodotti connessi |
2. 461. 272 |
61. 929. 149 |
1% |
3% |
77-Macchine ed apparecchi elettrici, n. C. A. , e loro parti e pezzi staccati elettrici (incl. Gli equivalenti non elettrici, n. C. A. Di apparecchiature elettriche per uso domestico) |
12. 366. 795 |
59. 853. 189 |
4% |
3% |
33-Petrolio, prodotti derivati dal petrolio e prodotti connessi |
29. 174. 454 |
57. 649. 414 |
10% |
3% |
54-Prodotti medicinali e farmaceutici |
3. 846. 564 |
57. 329. 183 |
1% |
3% |
69-Lavori di metallo |
1. 366. 432 |
47. 076. 157 |
0% |
2% |
51-Prodotti chimici organici |
19. 630. 865 |
43. 903. 810 |
7% |
2% |
78-Veicoli su strada (incl. I veicoli su cuscino d´aria) |
43. 429. 580 |
43. 611. 296 |
16% |
2% |
64-Carta, cartoni e lavori di pasta cellulosa, di carta o di cartone |
865. 387 |
41. 980. 214 |
0% |
2% |
87-Strumenti ed apparecchi professionali, scientifici e di controllo, n. C. A. |
4. 451. 718 |
38. 897. 696 |
2% |
2% |
57-Materie plastiche sotto forme primarie |
1. 366. 800 |
37. 756. 158 |
0% |
2% |
66-Articoli di minerali non metallici, n. C. A. |
1. 691. 345 |
37. 719. 604 |
1% |
2% |
82-Mobili e loro parti; articoli da letto, materassi, cuscini e articoli similari imbottiti |
288. 067 |
25. 960. 261 |
0% |
1% |
71-Macchine generatrici, motori e loro accessori |
7. 782. 387 |
24. 800. 276 |
3% |
1% |
88-Apparecchi e attrezzature per fotografia e ottica, n. C. A. ; orologi |
462. 350 |
20. 111. 681 |
0% |
1% |
58-Materie plastiche sotto forme non primarie |
2. 374. 867 |
18. 971. 437 |
1% |
1% |
59-Materie e prodotti chimici, n. C. A. |
2. 444. 822 |
17. 629. 422 |
1% |
1% |
85-Calzature |
1. 907. 810 |
16. 321. 572 |
1% |
1% |
53-Prodotti per tintura e per concia e coloranti |
491. 971 |
14. 572. 066 |
0% |
1% |
55-Oli essenziali, resinoidi e prodotti per profumeria; preparazioni per toletta, prodotti per pulizia e detersivi |
670. 065 |
13. 438. 228 |
0% |
1% |
75-Macchine ed apparecchi per ufficio o per il trattamento automatico dell´informazione |
18. 233. 714 |
13. 203. 624 |
7% |
1% |
61-Cuoio e pelli lavorati e articoli in cuoio, n. C. A. , e pellicce lavorate |
3. 389. 186 |
13. 187. 580 |
1% |
1% |
62-Articoli di gomma, n. C. A. |
599. 648 |
13. 159. 145 |
0% |
1% |
04-Cereali e preparazioni a base di cereali |
53. 959 |
11. 676. 417 |
0% |
1% |
11-Bevande |
5. 791. 895 |
8. 420. 676 |
2% |
0% |
68-Metalli non ferrosi |
11. 326. 174 |
8. 344. 311 |
4% |
0% |
81-Costruzioni prefabbricate |
70. 766 |
5. 847. 314 |
0% |
0% |
42-Grassi e oli vegetali fissi, greggi, raffinati o frazionati |
0 |
4. 105. 376 |
0% |
0% |
83-Articoli da viaggio, borse e contenitori simili |
42. 211 |
3. 688. 108 |
0% |
0% |
07-Caffè,the,cacao, spezie e prodotti derivati |
1. 413. 633 |
3. 454. 268 |
1% |
0% |
52-Prodotti chimici inorganici |
2. 664. 010 |
2. 859. 744 |
1% |
0% |
79-Altro materiale da trasporto |
104. 948 |
2. 681. 902 |
0% |
0% |
27-Concimi greggi diversi da quelli della divisione 56, e minerali greggi (escl. Carbone, petrolio e pietre preziose) |
8. 051. 235 |
2. 660. 978 |
3% |
0% |
29-Materie gregge di origine animale o vegetale, n. C. A. |
1. 446. 922 |
2. 078. 521 |
1% |
0% |
09-Prodotti e preparazioni alimentari n. C. A. |
41. 897 |
1. 670. 636 |
0% |
0% |
63-Articoli in sughero e in legno (escl. I mobili) |
111. 886 |
1. 611. 951 |
0% |
0% |
21-Cuoio, pelli e pellicce, greggi |
685. 985 |
1. 534. 745 |
0% |
0% |
26-Fibre tessili (escl. Nastri di lana (tops) ed altre lane pettinate) e loro cascami (non trasformati in fili o in tessuti) |
5. 079. 858 |
1. 510. 608 |
2% |
0% |
56-Concimi (escl. Quelli del gruppo 272) |
6. 661 |
1. 359. 680 |
0% |
0% |
23-Gomma greggia (incl. Quella sintetica e quella rigenerata) |
748. 398 |
972. 152 |
0% |
0% |
05-Verdura e frutta |
5. 398. 912 |
968. 428 |
2% |
0% |
12-Tabacchi greggi e lavorati |
98. 742 |
776. 467 |
0% |
0% |
02-Prodotti lattieri e uova di volatili |
11. 042 |
633. 290 |
0% |
0% |
06-Zuccheri, preparazioni a base di zucchero e miele |
253. 609 |
219. 419 |
0% |
0% |
24-Sughero e legno |
7. 716 |
202. 783 |
0% |
0% |
97-Oro, per uso non monetario (escl. I minerali e concentrati d´oro) |
8. 445. 096 |
140. 833 |
3% |
0% |
43-Oli e grassi animali o vegetali, preparati; cere e miscugli o preparazioni non alimentari di oli o di grassi animali o vegetali, n. C. A. |
26. 953 |
113. 003 |
0% |
0% |
03-Pesci (escl. I mammiferi marini), crostacei, molluschi ed altri invertebrati acquatici e loro preparazioni |
14. 112. 152 |
112. 774 |
5% |
0% |
25-Pasta per carta e cascami di carta |
27. 284 |
61. 619 |
0% |
0% |
28-Minerali metalliferi e cascami di metallo |
8. 003. 850 |
57. 571 |
3% |
0% |
08-Alimenti destinati agli animali (escl. I cereali non macinati) |
18. 833 |
45. 743 |
0% |
0% |
00-Animali vivi, escl. I pesci della divisione 03 |
30. 392 |
17. 195 |
0% |
0% |
96-Monete (escl. Quelle d´oro) non aventi corso legale |
45. 473 |
5. 166 |
0% |
0% |
01-Carni e preparazioni di carne |
8. 850 |
1. 541 |
0% |
0% |
22-Semi e frutta oleosi |
5. 954 |
0 |
0% |
0% |
41-Oli e grassi di origine animale |
1. 433 |
0 |
0% |
0% |
Tot Italia |
278. 901. 711 |
2. 169. 299. 491 |
100% |
100% | . |
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HENRIK O. MADSEN È IL NUOVO CEO DI DNV, ATTIVA NELLA CERTIFICAZIONE |
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Milano, 18 maggio 2006 - Dnv (Det Norske Veritas) ha annunciato la nomina di Henrik O. Madsen alla carica di Chief Executive Officer (Ceo). Fondazione internazionale indipendente con sede a Oslo, Dnv è uno dei principali organismi di certificazione a livello mondiale. In Italia, dove è presente dal 1962, con 10 sedi operative e oltre 200 dipendenti, Dnv è attiva con oltre 16. 000 certificazioni rilasciate: è al primo posto nella certificazione dei Sistemi di Gestione Qualità (Iso 9000) con un market share del 17% e dei Sistemi di Gestione Ambientale (Iso 14000) con il 25% del mercato. Tra gli obiettivi del nuovo Ceo di Dnv, la costituzione delle Business Area Dnv Energy e Dnv Ict Risk Management, e l’ulteriore sviluppo delle attività nei settori Maritime e dei servizi di certificazione, valutazione e gestione del rischio. Henrik O. Madsen ha iniziato la propria carriera in Dnv nel 1982. Regional Manager per la Danimarca dal 1990 e per il Giappone dal 1993 al 1997, ha successivamente seguito le strategie e lo sviluppo del business di Dnv Maritime. Quale membro dell´Executive Board di Dnv, nel periodo 1998-2005 è stato responsabile delle Business Area Oil & Gas e Certificazione, oltre che dell´Ufficio Ricerca di Dnv. Madsen ha conseguito un dottorato presso l´Università Tecnica della Danimarca di Lyngby ed è docente di meccanica strutturale presso l´Accademia Danese di Ingegneria. Madsen è stato ammesso alla Us Offshore Energy Hall of Fame per il suo contributo allo sviluppo di regole risk-based per le costruzioni offshore. Sposato con tre figli, Madsen vive a Bærum, vicino a Oslo. . |
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SEMINARIO LEADERSHIP COACHING: APPROCCIO GLOBALE, SAPORE LOCALE. |
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Milano, 22 maggio 2006 - Il coaching è la forma di sviluppo personale e professionale che permette di realizzare prestazioni migliori e di operare in modo più efficace, attraverso cambiamenti duraturi nel comportamento abituale. Così come un giocatore di golf ha a disposizione più mazze tra cui scegliere per fare punto con il suo tiro, abbiamo diverse possibili strategie per ottenere i risultati che vogliamo. Tuttavia, quando troviamo un comportamento che funziona, tendiamo a usarlo di continuo, così che il comportamento viene agito inconsciamente diventando abituale. Si tende così ad utilizzare la “solita” modalità anche in situazioni nuove, dove per essere più efficaci sarebbero opportuni atteggiamenti diversi e più adeguati ad affrontare le sfide del momento presente. Inoltre, un comportamento inconscio dettato dall’abitudine, può non solo essere limitante, ma anche inefficace: può impedirci di ottenere i risultati desiderati, oppure consentirci di ottenerli, ma con sforzi sproporzionati o con effetti collaterali insoddisfacenti. Il coaching ci ricorda quante mazze abbiamo nella sacca o di aggiungerne di nuove, dandoci gli strumenti per valutare e scegliere - in ogni momento - la più adatta al nostro lavoro. Permette alle persone che occupano i ruoli chiave nelle Aziende di esprimere il meglio di se e di avere un impatto positivo sui collaboratori e l’organizzazione in modo da conseguire gli obiettivi di business. Oggi le aziende comprendono il valore del capitale umano e il potere del cambiamento, aziendale e individuale. Sanno che investire nel potenziale delle loro risorse umane dà sempre un ritorno economico e nella qualità dei risultati. Sono sempre infatti le persone, se motivate, a fare la differenza. Per questo, le imprese si servono sempre più frequentemente dell’attività di coaching per conseguire un miglioramento tangibile e duraturo delle prestazioni delle persone, dei team e della organizzazione nel suo complesso. In questa occasione “Coca Cola” presenterà un’esperienza di successo. Programma del seminario: h 9. 00 Registrazione dei partecipanti; h 9:30 Apertura Francesco Pimpinelli - Performance Unlimited, Partner, Italia; „A sustainable approach to leadership and mindset change“ David Ross - Founder and Managing Partner, Uk; „Executive Coaching in a global context“ Manfred Barth - Performance Unlimited, Partner, Germany; “Coca Cola case study” Mark Ferguson – General Manager Production Emea - Coca Cola; “La motivazione al cambiamento: sessione esperienziale Domande & Risposte” Francesco Pimpinelli - Performance Unlimited, Partner, Italia. Giovedì 25 Maggio ore 9. 30-13. 00 Palazzo delle Stelline Corso Magenta 61, Milano . |
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BDA, LA BORSA SPECIALIZZATA PER L’AGENTE DI COMMERCIO DEBUTTA A FORLÌ I PROSSIMI 13-14-15 SETTEMBRE |
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Forlì, 22 maggio 2006 - La Borsa degli Agenti (Bda), la prima fiera specializzata della domanda e dell’offerta degli agenti di commercio italiani, debutta alla Fiera di Forlì il 13-14-15 settembre 2006. Una tre giorni di incontri tra gli agenti di commercio (200mila in tutta Italia), il mondo della produzione e quello della distribuzione, le istituzioni nazionali e internazionali, le organizzazioni economiche territoriali, gli imprenditori. Con una doppia mission: rispondere alle esigenze dei produttori e delle imprese commerciali italiane ed estere che cercano agenti sempre più preparati e qualificati; ma anche rispondere alle esigenze degli agenti che a loro volta sono alla ricerca delle mandanti tecnologicamente più all’avanguardia, capaci di proiettarsi verso mercati nuovi. Bda, la Borsa degli Agenti, sarà insieme mostra, convegnistica, eventi. Ingredienti importanti per una tre giorni che ha l’obiettivo di facilitare l’incontro tra il mondo della produzione e quello della distribuzione, attraverso gli agenti intesi come veri e propri professionisti dello sviluppo, secondo la più recente evoluzione del ruolo di questa figura. Agenti e mandanti creano insieme il presente ed il futuro del sistema distributivo: è uno degli slogan scelti per questa prima edizione di Bda che si candida come punto di riferimento su scala nazionale ma anche internazionale. Bda è mostra, concepita come momento di incontro tra aziende e agenti di commercio. In altre parole offre l’opportunità per le aziende, che avranno un loro spazio all’interno della rassegna, di potere incontrare e dialogare con gli agenti di commercio. Dunque, in quanto tale si rivolge a tutto il mondo dell’impresa che vuole dialogare con il mondo degli agenti. Bda convegni: una articolata parte convegnistica consentirà di affrontare alcuni tra gli argomenti di maggior interesse ed attualità sul ruolo dell’agente, offrendo un’occasione di aggiornamento delle competenze sul contratto, sulla previdenza, sulle tecniche di vendita. Inoltre si terrà a Forlì: l’incontro di Iucab (Unione Internazionale degli Agenti e brokers di Commercio); l’incontro del Club degli addetti commerciali (ne fanno parte 72 addetti commerciali di Ambasciate estere accreditate presso il Quirinale); il convegno di Cfmt (Centro di Formazione Management del Terziario). Bda eventi: pensati come un momento piacevole per tutti i partners, i partecipanti e i loro accompagnatori tra manifestazioni sportive, soirées e relax, in una cornice famosa come la riviera adriatica, divertente come il parco Mirabilandia, affascinante come l’entroterra delle colline romagnole, gustosa come la tradizione gastronomica di questa terra. La Borsa degli Agenti è organizzata dalla Fiera di Forlì e da So. G. E. A. R. C. , con il patrocinio del Ministero delle Attività Produttive, di Unioncamere, di Assocamereestero, della Fondazione Enasarco, di Iucab e della Regione Emilia-romagna. Programma dei convegni 1) “Il trattamento giuridico previdenziale e fiscale dell’Agente di commercio in Italia, visto dalla Mandante e visto dall’Agente alla luce dei nuovi Accordi Economici Collettivi. ” 2) “Il rapporto contrattuale fra Agente di Commercio e Mandante appartenenti a diversi paesi intra ed extra Ue alla luce dell´esperienza dei Consiglieri economici ed Addetti commerciali delle Ambasciate accreditate in Italia, occasioni ed opportunità” Incontro organizzato in collaborazione con il "Club dei Consiglieri economici ed Addetti commerciali" e la rivista "Diplomazia commerciale"; 3) “Vendere bio - L’agente nel mondo del naturale, conoscere il mercato nel quale si opera, aggiornamento continuo e costante per nuovi prodotti e nuove tecnologie. ” In collaborazione con Fnaarc (Federazione Nazionale Associazioni Agenti e Rappresentanti di Commercio), Ministero Attività Produttive-commercio estero, Indis ed Assocamere estero; 4) “ Accordo di settore sull’internazionalizzazione in materia di agenzia commerciale”. In collaborazione con Ministero delle Attività Produttive e Fnaarc; 5) “L’internazionalizzazione per gli Agenti di commercio , esperienze di chi da anni frequenta mercati esteri” Tavola rotonda della Diplomazia Commerciale per presentare esperienze nelle diverse parti del mondo da parte di chi vende e chi compra. In collaborazione con la Fondazione Enasarco; 6) Enasarco – “Le prestazioni previdenziali fornite dalla Fondazione Enasarco” In collaborazione con Fondazione Enasarco e con Iucab; 7) Una pensione complementare. Nata in Italia quando gli Agenti di Commercio non godevano ancora della pensione obbligatoria di base Inps (esercenti attività commerciali). Un esempio che ci è invidiato e richiesto anche all’estero. . |
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IMPRESE: IL SEGRETO DEL SUCCESSO È LA MATEMATICA |
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Milano, 22 maggio 2006 - “Il mondo è scritto in linguaggio matematico”. Un’intuizione di Galileo Galilei che vale oggi più che mai. Per questo il Politecnico di Milano organizza Mateday il 23 maggio 2006 alle ore 9. 45 nella Sala Consiglio al Vii Piano di Via Bonardi 9. Alla vigilia del conferimento delle Lauree specialistiche in Ingegneria Matematica, le prime in Italia, il Politecnico vuole spiegare come questa disciplina, da molti ritenuta lontana dalla realtà ingegneristica, offra strumenti straordinari di comprensione, previsione, ottimizzazione, progettazione. Essa permette, infatti, non solo di capire meglio il mondo che ci circonda ma addirittura di prevedere l’evolversi di situazioni contingenti. Quali sono i settori che più possono avvantaggiarsi dell’eccezionale trasversalità e flessibilità della matematica? L’industria, che ha la possibilità di ottimizzare la produzione limitando il numero di prototipi a quelli selezionati in base alle simulazioni. La finanza, che sfrutta i metodi statistici per prevedere ad esempio l’andamento azionario. I gestori di reti idriche, gas o elettricità, possono prevedere in anticipo i possibili guasti. Che dire poi della medicina che in un futuro non troppo lontano userà il calcolo scientifico a supporto di diagnosi e prognosi. La matematica si rivela quindi vero trait d’union tra realtà produttiva e mondo accademico, come dimostrano i grandi gruppi industriali che partecipano all’incontro e già collaborano con il Politecnico su questo fronte: Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas, Siemens, Ras e Brembo. Parteciperanno alla tavola rotonda il Vicepresidente di Confindustria Alberto Bombassei e le massime autorità accademiche del Politecnico: una testimonianza della volontà di collaborare affinché l’esigenza d’innovazione tecnologica trovi nell’Università un alleato imprescindibile. . |
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DONNE UNITE PER ABBATTERE IL SOFFITTO DI CRISTALLO AL VIA A TORINO IL PROGETTO SULLA CONCILIAZIONE REALIZZATO DALLE DONNE DI CONFARTIGIANATO IMPRESE, COLDIRETTI, CONFCOOPERATIVE, CNA, APID E ARTIGIANATO CASA TORINO |
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Torino, 22 maggio 2006 - Formare Manager Della Conciliazione E Dell’empowerment. Donne esperte, figure professionali in grado di promuovere azioni di conciliazione, di empowerment e di politiche a favore delle pari opportunità capaci di pilotare le donne imprenditrici fra le opportunità previste dalla legislazione italiana a sostegno della conciliazione lavoro/famiglia. Questo è l’obiettivo del nuovo progetto “Le manager della conciliazione e dell’empowerment” realizzato in Ats (Associazione Temporanea di Scopo) da Confartigianato Imprese Torino e da altre cinque importanti organizzazioni imprenditoriali (Coldiretti Torino , Confcooperative Torino, Cna Piemonte, Apid Torino e Artigianato Casa Torino) per valorizzare e rafforzare le competenze femminili nel mondo del lavoro. Un’iniziativa quasi inedita per associazioni rappresentative di settori molto eterogenei della piccola impresa che ha come obiettivo ultimo quello di creare le condizioni per aiutare le imprenditrici associate e le donne dipendenti delle varie associazioni a sfondare il tetto di cristallo che le vede prigioniere. Il progetto, finanziato da Misura E1, linea di intervento 3, azione 3. 1. , Regione Piemonte è ideato e realizzato anche grazie al contributo di Istituto Wesen, Cooperativa Orso e S&t e sarà presentato nella Conferenza stampa Progetto “Le manager della conciliazione e dell’empowerment” mercoledì 24 maggio 2006 – ore 11. 00 Atrium Torino – Sala The Tube, Piazza Solferino. Una ricerca condotta dal Ministero italiano delle Pari Opportunità nel 2004 evidenzia la quasi totale assenza delle donne dai ruoli chiave nelle organizzazioni imprenditoriali; anche se le donne imprenditrici rappresentano ormai quasi il 20% dell’universo, dato in continua crescita, esse sono presenti solo in maniera residuale negli organismi dirigenti. Qualche passo in avanti è stato compiuto negli ultimi anni in Piemonte: Confartigianato, Api, Ascom hanno eletto una donna alla presidenza dell’associazione, la Confcooperative ha sottoscritto una protocollo di parità, la Cna ha di fatto introdotto il meccanismo delle quote rosa nella composizione degli organismi dirigenti, ma la strada da percorrere è ancora molta per superare la progressiva divaricazione tra base associativa e rappresentanza. Si tratta di un fenomeno molto italiano, riscontrabile in molti ambiti imprenditoriali, politici e di rappresentanza. Le associazioni di categoria coinvolte nel progetto hanno già avuto modo di lavorare insieme per promuovere iniziative locali, ma è la prima volta che si assiste ad un così largo coinvolgimento di strutture imprenditoriali sui temi delle pari opportunità, indice della grande capacità femminile di lavorare in squadra e su progetti di ampio respiro. Al termine del progetto, che prevede percorsi di formazione, verrà costituita una rete tra le associazioni coinvolte, un percorso comune di consulenza da offrire alle donne imprenditrici o aspiranti tali e un blog – attivo sul sito della Rete di Parità nello Sviluppo Locale della Provincia di Torino - su cui sarà possibile scaricare documenti, porre domande, scambiare opinioni. . |
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RANDSTAD ACQUISISCE IL 57% DELLA SOCIETÀ INDIANA DI STAFFING TEAM4U |
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Milano, 22 maggio 2006 - Randstad Holding, multinazionale specializzata nella selezione e somministrazione di manodopera con base nei Paesi Bassi, annuncia di aver raggiunto un accordo con gli azionisti della Team Hr Services Private Limited, operante con il marchio Team4u, per l’acquisto del 57% delle azioni della compagnia, con un’opzione per l’acquisizione delle le azioni rimanenti nell’arco dei prossimi due anni. L’acquisizione di Team4u fornisce a Randstad una solida piattaforma per un ulteriore rafforzamento della propria posizione in un mercato in rapida crescita come quello indiano, in linea con la strategia internazionale di sviluppo della multinazionale olandese. Il mercato indiano dei servizi di staffing e recruitment è ancora relativamente ristretto, ma in rapido sviluppo. Il Gruppo Randstad è entrato nel mercato indiano del recruitment già nel dicembre 2005, con l’acquisizione del 51% delle azioni di Emmayhr. Con l’operazione che coinvolge Team4u Randstad fa dunque ingresso anche nel settore dello staffing in India. Team4u offre servizi di staffing e Hr solutions, con focus particolare sui servizi di amministrazione del personale e gestione dei libri paga. Con sede a Delhi, Team4u ha uffici in altre nove delle principali città indiane, tra le quali Bombay, Bengalora e Kolkata, e un organico permanente di oltre 90 impiegati. Il fatturato dell’azienda è cresciuto esponenzialmente negli ultimi tre anni, e nel 2005 ha sfiorato i 15 milioni di Euro. . |
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PROVINCIA-CONFARTIGIANATO, SUMMIT PER LO SVILUPPO ANCHE L’ASSOCIAZIONE ALLA RASSEGNA “FIUME DI EVENTI” |
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Caserta 22 maggio 2006 - Anche la Confartigianato di Caserta parteciperà alla rassegna “Un fiume di eventi”, promossa da Provincia, Regione e Giovani industriali, che dal 25 al 28 maggio prossimi coinvolgerà quindici comuni casertani in un vasto programma di appuntamenti, legati tra loro dall’obiettivo di valorizzare le ricchezze del territorio. Il sostegno dell’associazione è arrivato al termine dell’incontro tra l’assessore provinciale alle Attività produttive, Franco Capobianco, e il segretario di Confartigianato Caserta, Nicola De Lucia. Al centro del colloquio le strategie di promozione e valorizzazione delle tipicità del territorio casertano. Piena condivisione d’intenti tra le parti e sintonia anche sui percorsi finalizzati allo sviluppo economico e alle prospettive d’internazionalizzazione delle eccellenze di Terra di Lavoro. Primo frutto della collaborazione sarà proprio la partecipazione della Confartigianato alla manifestazione “Il Palazzo del Gusto”, vetrina per i prodotti tipici del territorio inserita nel cartellone di “Un fiume di eventi” e in cui troveranno posto anche le maestrie dell’artigianato enogastronomico. “Promuovere Caserta significa dare valore alla sua storia, alle sue tradizioni e ai suoi sapori con decisivi risvolti per l’economia – ha sottolineato l’assessore Capobianco –. Questo processo amplifica la sua efficacia se è condiviso da tutti i soggetti che operano sul territorio e se c’è collaborazione con le parti sociali attivamente impegnate per lo sviluppo locale come Confartigianato”. Il segretario De Lucia ha evidenziato l’impegno che l’associazione sta portando avanti per la valorizzazione del territorio casertano e delle sue lavorazioni artigianali: “Condividere tale percorso con le istituzioni locali – ha aggiunto De Lucia – vuol dire unire le proprie forze in vista di risultati significativi per l’economia”. La collaborazione di Confartigianato con la Provincia sarà incentrata anche sul fronte dell’internazionalizzazione, con particolare attenzione all’Europa e ai suoi mercati come opportunità per gli artigiani e le Pmi casertane che sanno coniugare alta qualità e tipicità delle produzioni. . |
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GIOVANNI GORLA CONFERMATO ALLA PRESIDENZA DI ASSIOMA |
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Roma, 22 maggio 2006 - Giovanni Gorla è stato confermato stamane alla Presidenza di Assioma, l’Associazione Servizi Integrati a Organizzazione Manageriale Avanzata, che rappresenta all’interno di Fise - Confindustria il settore dei servizi rivolti alla gestione di edifici, spazi e persone (facility management) nell’area manutentiva, ambientale, trasporti, infrastrutture e dei servizi di supporto. L’associazione, nata lo scorso anno in Fise, riunisce imprese che gestiscono appalti in global service e che hanno maturato un’organizzazione evoluta sotto il profilo finanziario, tecnologico e dei processi di gestione impiegati. Giovanni Gorla, past President di Fise, è Presidente del Gruppo Gorla Spa, azienda leader del settore dei servizi integrati. . |
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CORSO HO_LZ PER PROGETTISTI ED ESECUTORI SULL’USO STRUTTURALE DEL LEGNO A PESARO |
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Milano, 22 maggio 2006 - Si svolgerà dal 6 al 7 luglio presso il Centro Congressi dell’Hotel Flaminio di Pesaro il prossimo corso di approfondimento sull’uso strutturale del legno, rivolto soprattutto a progettisti ed esecutori. Organizzato da promo_legno, in collaborazione con le Università di Graz (Austria), Trento e Venezia (Iuav), il corso si articola in 16 ore di lezione e prevede l’insegnamento delle basi di progettazione, del dimensionamento e del calcolo delle strutture semplici di legno. Il corso è limitato a un numero massimo di 35 partecipanti che a fine corso riceveranno un’attestato di frequenza rilasciato dalle Università sopra indicate. Il costo per la partecipazione è di € 300, (Iva incl. ) e comprende il materiale didattico, i prontuari di promo_legno (quaderni tecnici di riferimento sull’utilizzo del legno) ed i pranzi durante le giornate di corso. Per iscriversi o per ulteriori i informazioni si può telefonare a promo_legno 02-87909127 oppure consultare il sito www. Promolegno. Com . |
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CONVEGNO PROMO_LEGNO A MANTOVA – “GRANDI STRUTTURE DI LEGNO – MODERNITÀ E TRADIZIONE DELLE REALIZZAZIONI IN LEGNO” |
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Milano, 22 maggio 2006 - Siamo ormai al terzo seminario organizzato da promo_legno nel 2006 sul tema delle strutture di legno. Dopo 2 convegni focalizzati sul tema delle case in legno – a Perugia il 10 febbraio e a Trento il 5 maggio – sono ora le Grandi strutture di legno i protagonisti del prossimo convegno che si svolgerà nel pomeriggio del 23 giugno 2006 al Mantova Multicentre – Centro Congressi. L’evento è stato organizzato in collaborazione con l’Ordine degli Architetti e l’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Mantova, nonché con il Collegio dei Geometri della Provincia di Mantova, i quali hanno gentilmente concesso il patrocinio per questo convegno. Il convegno si aprirà con la presentazione moderata dal Prof. Arch. Franco Laner della Facoltà di Architettura, Universita Iuav di Venezia di tre progetti realizzati da aziende italiane in legno lamellare e proseguirà con l’intervento dell’Ing. Andrea Bernasconi sulla genialità del materiale. Concluderà la Prof. Arch. Cristina Benedetti della Facoltà di Architettura “Valle Giulia” dell’Universita degli Studi “La Sapienza” di Roma con una panoramica di realizzazioni in legno lamellare incollato in tutto il mondo. La manifestazione è accompagnata da una rassegna che offre ai partecipanti l’occasione di incontrare le aziende del settore per avere informazioni approfondite. La partecipazione al convegno è gratuita, è richiesta però l’iscrizione via internet (www. Promolegno. Com/convegno/iscrizione. Php) o per fax 02-877319. . |
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CATENE E TECNOLOGIE CHE AIUTANO A LAVORARE MEGLIO: LA TRADIZIONE E IL FUTURO SI INCONTRANO |
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Milano, 22 maggio 2006 - Quella di Zmc Catene è un’altra bella storia di impresa italiana. Nel lontano 1954 tre giovani esperti in lavorazioni meccaniche decidono di mettersi in proprio con un’idea nata un po’ per caso: produrre catene da trasporto per impianti di produzione industriale. E’ un periodo di grandi cambiamenti e di forti speranze, usciti da poco dalla guerra, si pongono le basi di quello che sarà il boom economico degli anni ‘60. Da allora l’azienda di Cavaria con Premezzo è cresciuta: i tre giovani sono diventati nonni e i figli hanno preso le redini della società. Una storia di sacrifici baciata da un meritato successo che fa di Zmc un’azienda con 150 dipendenti, un fatturato annuo di 18 milioni di Euro, una produzione di oltre 250 tipi di catene, con un peso delle esportazioni del 60% del fatturato. Oggi si può dire che le catene Zmc vadano un po’ dappertutto, visto che grandi multinazionali del calibro di Renault, Audi, Rover, Coca Cola, Star e De Rica le utilizzano nei propri impianti. Andrea Zibetti, Responsabile dei sistemi informatici e logistici, rappresenta la seconda generazione della Zmc. Una generazione che ha puntato tutto sulle nuove tecnologie e che, fin dal 1984, ha fatto della collaborazione con la software milanese Revorg una chiave della propria riuscita. L’uso dell’informatica è vitale in un mercato caratterizzato da tempi di risposta strettissimi e con i costruttori italiani che vanno a cercare le catene di trasporto in Cina. “Abbiamo puntato tutto sulle nuove tecnologie, ma non siamo di quelli per i quali la macchina può far tutto: il fattore umano è il primo motore di un’azienda, la tecnologia aiuta a lavorare meglio e più velocemente”- afferma Zibetti. E’ con questa premessa filosofica che Zibetti ci parla della nuova macchina per il taglio al laser – da poco in produzione – che rappresenta una piccola rivoluzione in grado di produrre i particolari delle catene senza costruire lo stampo, fino allo spessore di 20 mm e con la sagoma che si desidera. Una novità tecnologica destinata a ridurre drasticamente i tempi di consegna. Sempre in tema di tecnologie che aiutano a lavorare meglio, Zmc si è rivolta a Revorg per creare un gestionale che segue l’intero ciclo di produzione - 20 mila ordini di produzione all’anno. Gli ordini immessi nel sistema, vengono processati dall’ufficio produzione che separa le catene standard – già presenti in magazzino, la cui evasione è praticamente immediata- dalle catene su commessa. Per queste ultime, l’ufficio tecnico può preparare tutte le anagrafiche e controllare con l’ufficio acquisti l’esattezza delle date di consegna, rilasciare gli ordini, stampare i disegni e generare tutti i fabbisogni connessi, compresi gli ordini che, in relazione al tipo di commessa, vanno fatti ai fornitori. Anche il magazzino materie prime, semi-lavorato e finito, sono gestiti in maniera semi-automatica con soluzioni Revorg. “I nostri magazzini contengono mediamente 24 milioni di pezzi semilavorati e oltre 135 mila metri di catene finite – continua Zibetti – con l’aiuto di Revorg pensiamo a breve di usare dei terminali portatili in modalità wireless per caricare e scaricare le merci e stampare le etichette”. La collaborazione tra Zmc e Revorg non finisce qui, le due società hanno in cantiere un progetto ambizioso da realizzarsi nel giro di un paio d’anni. L’obiettivo è sempre quello di accorciare i tempi di risposta e quindi la soddisfazione dei clienti, questa volta con un sistema che consente di emettere un preventivo di una catena su commessa nel giro di un paio di giorni. “I nostri clienti vogliono catene di qualità e questo ci porta a realizzare molti progetti su misura – continua Zibetti - l’anno scorso abbiamo emesso ben 870 preventivi di catene nuove, con una media di 1,5 prodotto nuovo al giorno”. L’idea è di standardizzare e velocizzare l’intero processo. Il nuovo sistema permetterà di risalire alla scheda prodotto di una catena quanto più vicina a quella commissionata, sarà possibile attingere alle informazioni relative al tipo e al costo del materiale necessario per lavorazione - presente in magazzino o da acquistare - si potrà richiamare il disegno della catena, produrne una stampa ed effettuare tutti gli aggiustamenti del caso. I dati entreranno in un archivio dal quale sarà possibile in ogni momento recuperare dati, disegni e informazioni. Chi pensa che Zmc sia la tipica azienda che produce catene, si sbaglia – basta fare un giro nella nuova sede per rendersene conto - la struttura in legno e vetro, i giardini pensili alla giapponese e le fontane con pesci esotici, ci dicono chiaramente che per chi lavora qui anche l’occhio vuole la sua parte. Una filosofia chiara che lo scorso anno, in occasione dei 50 anni della fondazione della società, ha spinto Zmc a farsi promotrice della mostra d’arte di Sergio Michilini “Da Macondo a Waslala” - uno dei quadri è in esposizione permanente presso la sede di Zmc - un viaggio attraverso i profumi e i colori della lontana America Latina che per qualche giorno è sembrata più vicina a questo pezzo di terra Lombarda. . |
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RILEGNO PREMIA LE IDEE: IL LEGNO RICICLATO DIVENTA OGGETTO DI DESIGN CON IL CONCORSO “LEGNO D’INGEGNO” IL CONCORSO, DI RESPIRO INTERNAZIONALE, NASCE PER PORRE L’ATTENZIONE SUL LEGNO RICICLATO COME MATERIA PRIMA PER OGGETTI DI DESIGN |
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Cesenatico, 22 maggio 2006 - Per fare un albero, ci vuole un fiore. E per fare una sedia, si può usare il legno riciclato. Basta solo un po’ creatività, e la fantasia di giovani designer può sposare il mondo della produzione industriale. Con queste premesse nasce il concorso “Legno d´Ingegno”, ideato da Rilegno - il Consorzio Nazionale che si occupa di raccolta, riciclo e recupero degli imballaggi di legno all’interno del sistema Conai. Il concorso, presentato ufficialmente in occasione di Sasmil, il Salone degli Accessori e dei Semilavorati per l´Industria del Mobile in corso nel nuovo polo fieristico di Rho-pero (Milano), nasce per porre l’attenzione di designer, produttori industriali e consumatori finali sull’importanza del recupero e del riciclo della materia prima legno. La cosidetta “materia prima seconda”, infatti, ha conquistato negli anni un ruolo sempre più importante nella produzione dell’industria del mobile (in particolare pannelli e semilavorati), fino a rappresentare più del 60% sul materiale utilizzato nella produzione italiana. Rilegno, che nel 2005 ha avviato al riciclo 1. 465. 000 tonnellate di rifiuti in legno, si fa così promotore dell’uso creativo di questa materia prima rinnovabile. Materiale che rappresenta una risorsa preziosissima per l’industria del mobile italiana: basti pensare che l´Italia, tradizionalmente povera di materia prima legno, ha importato nel 2005 circa 6 milioni e mezzo di tonnellate di legname grezzo (oltre 500 milioni di euro), circa 4 milioni e mezzo di tonnellate di legname semilavorato (oltre 1500 milioni di euro) e circa 1 milione e mezzo di tonnellate di prodotti semi-finiti (circa 900 milioni di euro). Complessivamente il settore italiano del mobile, con un fatturato 2005 di 19 miliardi di euro, acquista materiali e semilavorati a base di legno per oltre 3 miliardi di euro. Rilegno, fornendo circa 1 milione e mezzo di tonnellate di legno riciclato all’anno, copre parte del fabbisogno di materia prima dell’industria italiana del mobile, contribuendo così a far risparmiare una significativa quantità di materiale importato e ad equilibrare la bilancia dei pagamenti con l’estero. Un corrispettivo equivalente viene recuperato direttamente dalle industrie del riciclo sul mercato. “Legno d’Ingegno”, idee innovative per sedersi su legno riciclato Il concorso “Legno d’Ingegno”, di respiro internazionale, nasce per stimolare i giovani designer e l’industria del mobile alla progettazione e produzione di oggetti d’arredo in legno recuperato o riciclato, diventando così punto di incontro tra progettisti e creativi e l’industria produttiva del mobile. L’obiettivo è favorire occasioni di collaborazione professionale fra i designer partecipanti e i produttori, attraverso tirocini formativi, stage, incontri. Il tema di questa prima edizione del Concorso è la seduta, senza vincoli di stili, forme, dimensione, contesti abitativi. Partendo dalla primaria necessità di sedersi, i designer dovranno interpretare liberamente il tema, utilizzando legno recuperato o riciclato. L’iscrizione al concorso scade il 31 dicembre 2006. Le opere in concorso, che devono essere consegnate alla Segreteria entro il 28 febbraio 2007, saranno valutate da una Giuria composta da rappresentanti del Consorzio e da un panel di designer, tecnici e produttori. La valutazione sarà compiuta in base ai criteri di originalità del progetto, riproducibilità su scala industriale, compatibilità ambientale per caratteristiche e processi di lavorazione. La partecipazione al concorso è gratuita e aperta a studenti e aspiranti designer italiani e stranieri, diplomati e laureati, che non abbiano compiuto il 35° anno d’età alla data del 28 febbraio 2007. È ammessa la partecipazione di gruppi di progettisti, guidati da un unico responsabile e referente. Ciascun partecipante può presentare un solo oggetto. È prevista la premiazione dei primi 3 classificati e menzioni speciali per le opere che si distinguono per originalità ed ecocompatibilità. I primi 3 classificati riceveranno rispettivamente 10. 000, 5. 000 e 3. 000 euro: i premi potranno eventualmente non esserre assegnati, a insindacabile giudizio della giuria. La cerimonia di premiazione avverrà nel corso dell’edizione 2007 del Salone Internazionale del Mobile. Il bando integrale è disponibile sul sito www. Rilegno. Org. Per qualsiasi altra informazione, rivolgersi alla Segreteria organizzativa (Rilegno, tel. 0547 672946). . |
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ENEL PROSEGUE IL MIGLIORAMENTO DELLA QUALITA’ DEL SERVIZIO ANCHE CON IL NUOVO CICLO DI REGOLAZIONE CHE INCLUDE LE “CAUSE ESTERNE”, LE INTERRUZIONI SI SONO ULTERIORMENTE RIDOTTE NEL 2005 |
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Roma, 22 maggio 2006 - Continua il miglioramento della continuità del servizio elettrico di Enel. Nel 2005, infatti, nonostante la Società abbia volontariamente adottato il nuovo meccanismo di regolazione che include interruzioni precedentemente attribuite a “cause esterne”, la durata complessiva delle interruzioni per i clienti Enel è scesa a 63 minuti dai 73 del 2004, a fronte di un obiettivo di 83 minuti fissato dall’Autorità per l’energia elettrica e il gas. Notevoli gli investimenti che Enel ha effettuato ed effettuerà sulla rete nei prossimi anni, con un impegno fino al 2010 di 5,2 miliardi di Euro, consentendo di proseguire un trend che ha ormai raggiunto livelli di eccellenza a livello europeo. Risultati “record” al Nord, con il Friuli a 23 minuti, il Veneto a 41, la Lombardia a 36 e l’Emilia Romagna a 33 minuti, circa la metà della media nazionale. Drastico miglioramento in Piemonte, dove si passa dai 116 minuti del 2004 ai 52 dello scorso anno. Alcune aree del Sud nel 2005 hanno scontato eventi rilevanti di natura meteolorogica, che nel 2004 avevano invece interessato soprattutto le regioni del Nord est. Ciò nonostante, alcune regioni del Mezzogiorno hanno registrato risultati addirittura migliori della media nazionale: ad esempio il Molise con circa 36 minuti e la Puglia con 60 minuti. Nel Centro Italia, si segnalano l’Umbria con 47 minuti e le Marche con 53 minuti. I dati 2005 sono stati comunicati all’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas per verifica e successiva approvazione. Tutti i dati 2004 sono stati ricalcolati in base al nuovo meccanismo di regolazione, per omogeneità di confronto con i dati 2005. . |
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EDISON: NUOVO RITROVAMENTO DI GAS IN ALGERIA IL TERZO POZZO PERFORATO NELLA ZONA DI REGGANE HA DATO RISULTATI MOLTO POSITIVI: NEI TEST DI PRODUZIONE RAGGIUNTA UNA PORTATA DI 763.000 METRI CUBI DI GAS AL GIORNO |
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Milano, 22 maggio 2006 – Edison, in joint-venture con Repsol Ypf, Rwe Dea e Sonatrach, ha completato la perforazione di un terzo pozzo di esplorazione nel bacino di Reggane, in Algeria. I risultati di questa attività sono stati particolarmente positivi: nei test di produzione è stata raggiunta una portata di 763. 000 metri cubi di gas al giorno. “Questo ritrovamento, il terzo nell’arco di pochi mesi, conferma le elevate potenzialità di questa zona di esplorazione”, ha commentato Umberto Quadrino, amministratore delegato di Edison. “Questa nuova scoperta potrebbe quindi determinare l’accelerazione della commercializzazione del gas di questo bacino”. La nuova scoperta si aggiunge a quelle effettuate recentemente da Edison e dai suoi partner internazionali nel bacino di Reggane: nel corso degli ultimi mesi, infatti, il pozzo di delineazione Rg-5 ha evidenziato una portata di 636. 000 metri cubi di gas al giorno ed è stato effettuato un nuovo ritrovamento di gas nel pozzo Sl-1, con una portata di 100. 000 metri cubi al giorno. Il pozzo, denominato Kl-2, è situato su una nuova struttura isolata, chiamata Kahlouche, nell’ambito del permesso di ricerca Reggane Nord - Blocchi 351c e 352c, assegnato a Edison e ai suoi partner internazionali dal Ministero dell’Energia e delle Miniere algerino e da Sonatrach nel 2002. In particolare, in un livello del Devoniano inferiore del pozzo i test effettuati a una profondità di 3. 983 metri hanno evidenziato una portata di 763. 000 metri cubi al giorno (choke 32-64”, pressione in testa 4. 081 psi). Per la prima volta in questa zona, inoltre, è stato ritrovato gas naturale nelle formazioni del carbonifero: i test effettuati a 2. 360 metri di profondità hanno riscontrato una portata di 483. 000 metri cubi al giorno (choke 32-64”, pressione in testa 2. 649 psi). Il programma di esplorazione prevede per il periodo 2006-2007 la perforazione di altri otto pozzi, di cui due già nel corso di quest’anno, nonché l’acquisizione di ulteriori dati di sismica bi-dimensionale per 650 chilometri. . |
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NUOVI VERTICI PER L’AREA ENERGIA DI SIEMENS ITALIA GIOVAMBATTISTA NUTINI E HANNES REUTER A CAPO RISPETTIVAMENTE DELLE DIVISIONI POWER TRANSMISSION AND DISTRIBUTION E POWER GENERATION. |
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Milano, 22 maggio 2006 - Giovambattista Nutini e Hannes Reuter sono i nuovi Responsabili rispettivamente delle divisioni Power Transmission and Distribution (Trasmissione e Distribuzione) e Power Generation (Produzione) dell’area Energia di Siemens Italia. Giovambattista Nutini, classe 1947, laureato all’Università degli studi di Pisa, inizia la sua carriera nel 1975 in Marelli, dove rimane fino al 1979, per poi passare in Sae e, nel 1986, in C. Roncelli, dove assume la carica di Direttore tecnico. Nel 1993 approda in Nuova Magrini Galileo, società acquisita dal Gruppo Va Tech nel 2001, dove ricopre ruoli di sempre maggiore responsabilità fino alla nomina nel 2001 a Co-direttore della Divisione Service di Va Tech Schneider Electric High Voltage, con sede a Vienna, che dall’anno successivo dirige anche in Italia. Nell’aprile 2004 diventa Presidente e legale rappresentante di Nuova Magrini Galileo. Hannes Reuter, classe 1971, è nato a Francoforte ma frequenta l’Università in Italia, dove si laurea in Ingegneria gestionale presso il Politecnico di Milano. Comincia la sua carriera nel 1996 presso l’haedquarter di Siemens in Germania all’interno della divisione Power Generation, occupandosi inizialmente della vendita di centrali termoelettriche, per poi seguire l’area Medio-orientale, assumendo la direzione del progetto per una centrale a ciclo combinato ad Abu Dhabi, e dal 1999 passare a gestire le commesse per turbine a gas. Nel 2002 assume la responsabilità del reparto Nuovi Impianti e Service di Centrale per i mercati Africa, Belgio, Francia, Svizzera e Lussemburgo. Dal 1° agosto Reuter rientrerà in Italia per guidare la divisione Power Generation di Siemens Italia. Nel primo semestre 2005/06 l’area Energia del Gruppo Siemens in Italia ha registrato un fatturato di 122 milioni di Euro e ordini per 349 milioni di Euro, con aumenti percentuali a 3 cifre rispetto al primo semestre dell’esercizio precedente. . |
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VENEZIA, 23 MAGGIO 2006 LA PARTITA NEL CAUCASO: CONFLITTI, RISORSE ENERGETICHE, CAMBIAMENTI ISTITUZIONALI |
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Milano, 22 maggio 2006 - L’ispi e l’Università Ca’ Foscari di Venezia promuovono una Tavola Rotonda in occasione della pubblicazione del primo numero della nuova rivista dell’Ispi, "Quaderni di Relazioni Internazionali", dedicato al Caucaso. Al dibattito, che sarà moderato da Agar Brugiavini, Dipartimento di Scienze Economiche, Università Ca’ Foscari, prenderanno parte: Alessandro Colombo, Ispi e Dipartimento di Studi Internazionali, Università degli Studi di Milano; Aldo Ferrari, Ispi e Dipartimento di Studi Eurasiatici, Università Ca’ Foscari; Ignazio Musu, Dipartimento di Scienze Economiche, Università Ca’ Foscari; Giorgio Vercellin, Dipartimento di Studi Eurasiatici, Università Ca’ Foscari. La Segreteria Organizzativa (tel. 02. 86. 93. 053, e. Mail: ispi. Eventi@ispionline. It, sito: www. Ispionline. It) è a disposizione per un’eventuale adesione all’incontro, che si terrà presso l’Aula Magna "Silvio Trentin" di Ca´ Dolfin dell’Università Ca’ Foscari (Dorsoduro 3825/e – Venezia). . |
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ENEL REGALA 500.000 LAMPADINE A BASSO CONSUMO PER “VOLER BENE ALL’ITALIA” |
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Roma, 22 maggio 2006 – Promuovere il risparmio energetico con un uso più razionale dell’elettricità. E’ questo uno degli obiettivi principali della terza edizione Voler bene all’Italia, la festa nazionale della Piccolagrandeitalia organizzata da Legambiente sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica con la collaborazione di Enel e dedicata ai piccoli comuni italiani con meno di 5. 000 abitanti. Per questo l’azienda elettrica regalerà 500. 000 lampadine di Classe A che consentiranno di abbattere 30. 000 tonnellate di anidride carbonica (Co2) e di risparmiare 45. 000. 000 kwh l’anno. Le lampade a basso consumo, infatti, durano 10 volte di più e consumano 5 volte di meno di quelle tradizionali e il risparmio di energia si traduce in una riduzione di emissioni di anidride carbonica e di altri gas a effetto serra. Ogni comune che aderisce all’iniziativa riceverà in omaggio 200 lampadine di Classe A da 15W che sostituiranno quelle tradizionali da 75W e che consentiranno, in un anno, di abbattere 12 tonnellate di Co2 e di risparmiare 18. 000 kwh di energia elettrica. “Enel, con una presenza capillare e diffusa in tutto il Paese, ha storicamente ha stimolato l’integrazione e il dialogo con le comunità e le istituzioni locali – spiega Fulvio Conti, Amministratore Delegato di Enel – L’iniziativa di Legambiente è in linea con uno dei principali obiettivi dell’azienda: quello di rafforzare il legame con il territorio, contribuire al suo sviluppo e valorizzare le sue risorse. In questo senso le lampadine che regaliamo ai Comuni diventano un simbolo concreto della nostra presenza e di una campagna di sensibilizzazione a un uso più razionale dell’energia elettrica”. Le lampade saranno distribuite a ciascun comune nell’ambito di iniziative regionali organizzate da Enel e Legambiente a partire da luglio prossimo. . |
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BANDO PUBBLICO DI SELEZIONE PARTNER E SPONSOR PER IL PROGETTO E-GOVERNMENT DI RIUSO |
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Roma, 22 maggio 2006 – Di seguito segnaliamo l’iniziativa del Consorzio Asmez - 1. 436 enti locali associati - promossa in seguito alla positiva esperienza del Progetto nazionale di eGovernment “Asmenet”, già finanziato nella Fase I di eGovernment, e finalizzata partecipazione all’Avviso per la presentazione dei progetti di Riuso (www. Cnipa. Gov. It). L’avviso prevede un co-finanziamento fino a un massimo del 50%. È pertanto necessario ricercare opportunità di cofinanziamento pubblico e/o privato per la copertura dei costi. A tal fine vengono selezionati contributi di soggetti privati o pubblici interessati a contribuire alla realizzazione degli obiettivi progettuali apportando idee e know how specifici e ad accrescere la propria visibilità nei confronti degli enti coinvolti. La scadenza per la partecipazione è fissata al 30 Maggio p. V. Il presente bando è finalizzato alla ricerca di Partner e Sponsor per la Fase Ii del piano nazionale per l’eGovernment. Premesso Che - è stato pubblicato in G. U. R. I. N. 59 del 11 marzo 2006 (www. Cnipa. Gov. It) l’Avviso per la presentazione dei progetti di riuso con l´allegata modulistica necessaria per la redazione dei progetti - tale Avviso consente la presentazione di progetti per il riuso di soluzioni eGovernment prodotte dai progetti della fase I di e-government che abbiano raggiunto almeno il 70% di sviluppo e che abbiano presentato le soluzioni per la pubblicazione sul Catalogo e siano state regolarmente validate dal Cnipa (Art. 6) - a seguito dell´approvazione dei progetti di riuso, il Cnipa concede un Co-finanziamento sui costi del progetto che può arrivare sino al 50% dell´intero ammontare (Art. 9 Co 2) - I soggetti ammessi a presentare progetti di riuso sono le regioni e gli enti locali. In particolare, un progetto di riuso deve essere presentato da una aggregazione di amministrazioni, alcune nel ruolo di amministrazione riusante altre nel ruolo di amministrazione cedente. - Asmez, Consorzio multiregionale per l’innovazione tecnologica e gestionale, associa 1. 436 Enti Locali(http://www. Asmez. It/) e, in tale veste, intende creare le condizioni per la massima partecipazione degli associati all’Avviso. - Il Consorzio ha promosso e attuato il progetto di eGovernment Asme. Net cui hanno aderito un consistente numero di associati (www. Asmenet. It) e coordinato dalla Comunità Montana Zona del tanagro (sa). - Asme. Net ha già rilasciatole soluzioni e ha superato la percentuale del 70% di stato di avanzamento così come indicato dalle direttive Cnipa per il riuso. - Asme. Net mette a disposizione sul Catalogo sopra-citato, un sistema variegato di servizi on line per cittadini e imprese (dai tributi ai servizi anagrafici, dalla scuola ai servizi socio-assistenziali, dalle visure catastali e camerali ai pagamenti on-line). - Asmez intende creare le condizioni per un consistente allargamento della platea degli Enti utilizzatori di tali servizi attraverso i finanziamenti di cui all’Avviso anche attraverso il riutilizzo di procedure realizzate da altri progetti di eGovernment, semprechè validati dal Cnipa. A tal fine, in relazione alle opportunità di cui all’Avviso citato e nel rispetto della normativa vigente, in nome e per conto dei propri associati, Amministrazioni riusanti, ricerca Partner e Sponsor privati e pubblici interessati a interessati a co-finanziare le attività a fini di promozione istituzionale apportando idee e know how specifici e accrescendo la propria visibilità anche attraverso la riproduzione del logo su smart card, portali, chioschi ed altri dispositivi. È gradita la partecipazione degli Sponsor del progetto Asmenet, già finanziato nella Fase I di eGovernment. Ai soggetti è richiesta la presentazione di proposte che, in aderenza agli obiettivi specifici individuati dall’art. 3 dell’Avviso, dovranno contenere una analitica descrizione dei vantaggi per gli enti e per il proponente in modo da consentire verifica comparativa. Le offerte devono pervenire entro il 30 maggio p. V. Al Consorzio Asmez – via Porzio, Centro Direzionale, Is. G1 – 80143 Napoli – fax 081 7879992, anche anticipate via e-mail (riuso@asmez. It) Il criterio di valutazione delle proposte pervenute è il dimensionamento quali-quantitativo delle risorse apportate. Sul sito www. Officinadelriuso. It il testo integrale del Bando e l’elenco degli Sponsor del progetto Asmenet. Tel: 800180090 eMail riuso@asmez. It . |
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4 PROGETTI ITALIANI FRA I MIGLIORI PER L’AMBIENTE |
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Bruxelles, 22 maggio 2006 - La Commissione Ue ha selezionato i 24 progetti ambientali d´eccellenza in Europa (Best Life Environment Projects 2004-2005) scegliendone 4 italiani. Si tratta del progetto“Imos” del Comune di Genova (per ottimizzare, attraverso monitoraggio on-line, la filiera di trattamento dell´impianto di depurazione), “Giada” della Provincia di Vicenza (per far convivere lo sviluppo industriale delle attività conciarie con la tutela dell´ambiente del territorio predisponendo una politica ambientale sostenibile, comune per tutto il distretto), “Tandem” della Provincia di Bologna (per sviluppare sinergie tra Enti Locali con competenze complementari, su territori sovrapposti quali Province e Comuni), “Artemide” del Comune di Padova (per misurare inquinanti atmosferici come il benzene, il metilterbulene e altri composti organici volatili attraverso uno strumento maneggevole ed economico). . |
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NECESSARIO MAGGIORE IMPEGNO PER SODDISFARE GLI OBIETTIVI IN MATERIA DI ISTRUZIONE |
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Bruxelles, 22 maggio 2006 - La Commissione europea ha pubblicato la sua relazione 2006 sulla situazione dell´istruzione e della formazione in Europa. Il documento afferma che gli Stati membri e l´Ue devono rimboccarsi le maniche e dedicare maggiori sforzi e investimenti ai fini del conseguimento degli obiettivi dell´agenda di Lisbona fissati nel 2000. La terza relazione annuale "Progress towards the Lisbon objectives in education and training", basata su indicatori e parametri di riferimento (benchmark), riporta i progressi compiuti da 31 paesi europei, tra cui gli Stati membri dell´Ue, verso il raggiungimento dei principali cinque parametri di riferimento in materia di istruzione. I cinque obiettivi da soddisfare entro il 2010 sono: - diminuzione della percentuale di giovani di 15 anni di età con scarsi livelli di lettura di almeno il 20 per cento rispetto al 2000; - completamento degli studi secondari superiori per almeno l´85 per cento dei giovani europei di 22 anni; - aumento di almeno il 15 per cento del numero totale dei laureati in matematica, scienze e tecnologia (Mst) nell´Ue e riduzione delle disparità fra i sessi; - partecipazione all´apprendimento lungo tutto l´arco della vita di almeno il 12,5 per cento della popolazione attiva adulta (fascia di età 25-64 anni); - riduzione del tasso di abbandono scolastico precoce affinché non superi il 10 per cento. La relazione conclude che per raggiungere tali obiettivi entro il 2010 è necessario: diminuire di due milioni il numero di giovani che abbandonano precocemente gli studi; aumentare di due milioni il numero dei diplomati delle scuole secondarie superiori; ridurre di 200. 000 unità il numero di quindicenni con gravi difficoltà di lettura; incrementare di quattro milioni il numero di adulti che partecipano all´apprendimento permanente. Secondo Ján Figel´, commissario europeo per l´Istruzione e la formazione, "l´istruzione e la formazione sono fondamentali per conseguire gli obiettivi fissati nel 2000 dal Consiglio europeo di Lisbona. Di conseguenza, gli Stati membri hanno concordato di lavorare verso il raggiungimento di obiettivi comuni per i loro sistemi di istruzione e formazione, nonché di monitorare i relativi progressi sulla base di cinque parametri di riferimento che costituiscono i pilastri chiave per migliorare l´istruzione e la formazione in Europa. È evidente la necessità di compiere con urgenza ulteriori sforzi se si vogliono soddisfare i cinque parametri di riferimento entro il 2010". La maggior parte degli Stati membri è già sulla buona strada per quanto riguarda gli studi Mst, e sembra con tutta probabilità che proprio questo obiettivo sarà conseguito o addirittura superato. Gli Stati membri dell´Ue a15 Irlanda, Francia e Regno Unito sono i tre paesi che registrano i risultati migliori, tutti con oltre 20 laureati su 1. 000 in matematica, scienze e tecnologia. Estonia, Cipro e Portogallo registrano le più alte percentuali di donne laureate in tali campi. L´obiettivo del 2010 prevede 1 milione di laureati l´anno e l´attuale livello è assestato a 755. 000. Gli studi Mst devono tuttora essere incentivati per garantire la futura prosperità dell´Europa. Gli altri obiettivi di riferimento sembrano ben lungi dall´essere conseguiti. In molti casi, i nuovi Stati membri registrano dati ben superiori rispetto ai vecchi membri dell´Ue a15 per quanto riguarda l´istruzione primaria e secondaria. Tuttavia, in materia di apprendimento permanente l´Ue a15 in genere produce i migliori risultati. La riduzione degli abbandoni scolastici precoci al 10 per cento e il raggiungimento dell´85 per cento di diplomati delle scuole secondarie superiori sono obiettivi che richiedono sforzi considerevoli. A tal fine, è fondamentale che le scuole ospitino quattro milioni in più di studenti in tutta l´Ue nei prossimi quattro anni. I paesi che registrano i tassi inferiori di abbandono scolastico precoce sono: Polonia (5,5 per cento), Slovacchia (5,8 per cento) e Repubblica ceca (6,4 per cento). I paesi con il più alto tasso di diplomati delle scuole secondarie superiori sono: Slovacchia (91,5 per cento), Slovenia (90,6 per cento) e Repubblica ceca (90,3 per cento). Tutti i paesi che registrano i risultati migliori in questi due settori hanno già superato gli obiettivi del 2010, il che fa supporre che il resto dell´Europa debba affrontare con estrema urgenza una sfida di notevoli proporzioni. Oggi, il 20 per cento (uno su cinque) dei giovani di 15 anni dell´Ue ha difficoltà di lettura. L´obiettivo del parametro di riferimento è ridurre questa cifra al 15,5 per cento (meno di uno su sei), un dato che rappresenterebbe un miglioramento delle competenze alfabetiche di circa 200. 000 studenti. Anche questo obiettivo è ben lungi dell´essere raggiunto. Le nazioni comunitarie più istruite sono: Finlandia (solo il 5,7 per cento, ovvero meno di una persona su 17, ha scarse competenze di lettura); Irlanda (11 per cento) e Paesi Bassi (11,5 per cento). Un modo per migliorare il rendimento degli studenti sarebbe investire maggiormente nelle scuole e nell´istruzione. A tal fine, l´agenda di Lisbona aveva fissato un´ulteriore serie di obiettivi: incrementare gli investimenti nell´istruzione universitaria per raggiungere il livello degli Stati Uniti, e attirare più di un milione di nuovi insegnanti nei prossimi dieci anni. Per entrambi gli obiettivi è necessario un maggiore impegno. Gli investimenti nell´istruzione universitaria sono aumentati al livello richiesto dall´obiettivo di Lisbona nel settore pubblico, ma nel settore privato non si è osservata la stessa tendenza. La mancanza di investimenti privati potrebbe costituire la causa dei collegamenti relativamente scarsi fra gli istituti accademici e l´industria in Europa, rispetto agli Usa. Inoltre, tutti i diplomati dovrebbero essere in grado di comunicare in due lingue straniere entro il 2010. Nel 2003, nelle scuole medie e secondarie superiori europee erano insegnate solo 1,3-1,6 lingue straniere. Il commissario Figel´ ha aggiunto che "senza sistemi di istruzione e formazione migliori e un´ampia partecipazione ad essi, la competitività dell´Europa non può essere rafforzata. Gli investimenti nel capitale umano costituiscono chiaramente, quindi, investimenti fondamentali per il futuro dell´Europa". Http://ec. Europa. Eu/education/policies/2010/doc/progressreport06. Pdf . |
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IBM PRESENTA AL MONDO ACCADEMICO E DELLA RICERCA GLI SCENARI FUTURI DELL’INFORMATION TECHNOLOGY |
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Milano, 22 maggio 2006 - Il Global Technology Outlook è la visione che la Ricerca Ibm dà del futuro dell’Information Technology (It) e del suo impatto sui diversi settori di mercato. La presentazione 2006 del Gto all’ambiente Accademico e della Ricerca in Sardegna sarà tenuta Il 23 maggio, ore 11,00 presso l’’università di Cagliari e sarà introdotta da un intervento del professor Gianni Fenu, Docente di Fondamenti di Informatica, Reti di calcolatori, Progettazione di sistemi distribuiti. I quattro temi centrali dello sviluppo dell’Information Technology saranno presentati da Piero Sguazzero, Distinguished Engineer della divisione Software Group della Ibm Italia. Di seguito gli argomenti trattati. Il mondo “event driver”. La capacità di gestire gli eventi è un’esigenza di business sempre più importante, nelle aree dei servizi finanziari, della produzione, ecc. Rilevare e rispondere agli eventi in modo tempestivo è a volte cruciale in situazioni di business o in altri casi come quando si ha a che fare con uso improprio di carte di credito o riciclaggio di denaro. E in questo contesto il ruolo dell’Information Technology per rilevare, analizzare, intervenire e gestire gli eventi è decisivo. Sistemi ottimizzati per l’applicazione. Modularità, scalabilità, virtualizzazione stanno contribuendo a un aumento di prestazioni dei sistemi, grazie all’ottimizzazione per classi di applicazioni. I nuovi carichi di lavoro (ad es. Antivirus, applicazioni “event driver”, web services/Xml, strumenti di analisi diretta, ecc. ) sfrutteranno questi sistemi. Nuovi approcci di progettazione, ottimizzazione dell’architettura e processori efficienti in termini di consumo di potenza rendono più facile progettare, sviluppare e produrre sistemi con prestazioni dieci volte migliori di prima. Il ruolo del software. Lo sviluppo del software sta attraversando una fase di rapida evoluzione, resa possibile dall’ubiquità e dalla facilità d’uso del Web, di tool e tecniche, dello sviluppo di standard intorno ai web services. Tutte queste forze insieme stanno dando vita a un nuovo paradigma per la collaborazione, creazione e manipolazione di contenuto dinamico, con il Web come piattaforma, meglio noto come Web 2. |
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