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MERCOLEDI

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Notiziario Marketpress di Mercoledì 05 Settembre 2007
BRUXELLES, PESCA: GLI STATI MEMBRI COLLABORANO PER SALVARE IL MERLUZZO BIANCO NEL MARE DEL NORD  
 
 L’agenzia comunitaria di controllo della pesca (Accp) ha adottato il 13 luglio un piano operativo di controlli congiunti multinazionali sulle attività di pesca nel Mare del Nord e nelle zone adiacenti. Questa iniziativa segna l’inizio di una mobilitazione innovativa e coordinata tesa a combattere il sovrasfruttamento delle risorse ittiche e salvare gli stock minacciati di merluzzo bianco. Questo piano di intervento congiunto per il Mare del Nord consentirà a sette Stati costieri di mettere in comune i mezzi operativi (ispettori, motovedette, aerei, ecc. ) per utilizzarli in modo più efficace e uniforme a fini di controllo delle attività di pesca. Il piano, articolato in sette campagne transfrontaliere di ispezione e sorveglianza, si svolgerà per tutto il 2007. Piani analoghi verranno messi in opera anche nelle altre zone di pesca dell’Ue. “Mi compiaccio per questo primo piano di intervento congiunto nato sotto l’egida della nuova Agenzia comunitaria di controllo della pesca”, ha commentato il Commissario europeo per la Pesca e gli Affari marittimi Joe Borg. “Simili iniziative sono necessarie per garantire un uso quanto più possibile razionale ed efficiente delle risorse disponibili. Gli Stati membri partecipanti danno un ottimo esempio di collaborazione tra loro e con la nuova Agenzia di controllo. Questi piani ridaranno fiducia ai pescatori, che potranno contare su un sistema più uniforme di controllo e di ispezione della pesca nell´insieme dell’Unione”. Il direttore esecutivo dell’Accp Harm Koster ha dichiarato a sua volta: “L’adozione del primo piano di intervento congiunto rappresenta una pietra miliare per l’Agenzia comunitaria di controllo della pesca. Mi rallegro che siamo riusciti a coordinare questa complessa operazione nei primi sei mesi di attività della nostra Agenzia e sono doppiamente lieto della disponibilità e dello spirito di collaborazione manifestati dagli Stati membri. Tutto ciò lascia sperare che il piano darà frutti destinati a durare ben più a lungo delle sette campagne di ispezione previste, incoraggiando la cooperazione su tutti i fronti, promuovendo l’ulteriore armonizzazione dei controlli nel settore della pesca e consentendo così ai pescatori di operare in condizioni di parità in tutte le acque dell’Ue”. Il piano di intervento congiunto per il Mare del Nord, il Kattegat, lo Skagerrak e la Manica orientale è il primo nel suo genere. Esso coordina l’uso delle risorse messe in comune da sette Stati membri dell’Ue: Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Paesi Bassi, Svezia e Regno Unito. Il piano è incentrato sul programma di monitoraggio per la ricostituzione degli stock di merluzzo bianco, istituito nel 2005. Le ispezioni e le attività di sorveglianza saranno mirate ai pescherecci che utilizzano attrezzi da pesca suscettibili di catturare il merluzzo bianco come specie bersaglio o come specie accessoria. Saranno condotte ispezioni anche a livello di trasporto e di commercializzazione del merluzzo bianco. Ognuna delle sette campagne congiunte sarà diretta di volta in volta da uno degli Stati membri partecipanti, con il sostegno dell’Accp. Le squadre di ispezione saranno miste e i mezzi navali e aerei verranno messi a disposizione dai diversi Stati membri. Le motovedette saranno autorizzate a entrare nelle zone di pesca di un altro Stato membro, ma dovranno comunque ottenere il consenso di quest’ultimo per accedere alle sue acque territoriali e dovranno recare a bordo almeno un ispettore del paese interessato. Gli Stati membri sono stati invitati a rilasciare un’autorizzazione preventiva che permetta l’accesso alle acque territoriali a tutti i mezzi navali e aerei che saranno utilizzati nelle varie campagne di ispezione. Nell’ambito della politica comune della pesca (Pcp), ciascuno Stato membro è responsabile della corretta applicazione delle misure sulla pesca nelle proprie acque e sul proprio territorio. L’agenzia comunitaria di controllo della pesca è stata istituita sulla scia della riforma della Pcp del 2002, per rispondere all´esigenza di uniformare le condizioni di esercizio delle attività di pesca nell’insieme dell’Ue e per responsabilizzare gli operatori al rispetto della normativa sulla pesca. In funzione dall’inizio del 2007, l’Agenzia ha il compito di organizzare il coordinamento e la cooperazione tra le attività nazionali di controllo e di ispezione, affinché le norme della Pcp siano debitamente rispettate e applicate. La sede dell’Agenzia è stabilita a Vigo, in Spagna, ma è provvisoriamente ubicata a Bruxelles. .  
   
   
MAREVIVO: “FINALMENTE PRONTE LE LINEE GUIDA PER UNA MARICOLTURA ECOSOSTENIBILE”  
 
Marevivo, sempre in prima linea per la tutela e la salvaguardia del mare, intensifica il suo impegno per migliorare le norme in materia di maricoltura. Saranno, infatti, pronte entro settembre le linee guida per un corretto allevamento delle specie ittiche direttamente in mare che sia sostenibile con l’ecosistema marino. E’ quanto rende noto Silvio Greco, direttore scientifico dell’Istituto Centrale per la Ricerca scientifica e tecnologica Applicata al Mare (Icram), promotore dell’iniziativa. Lo studio, realizzato su sollecitazione di Marevivo, è stato presentato nei giorni scorsi al Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Alfonso Pecoraro Scanio. “Finalmente, dopo cinque anni di incessanti richieste rivolte al Ministro – dichiara la presidente Rosalba Giugni – potremo ottenere la pubblicazione di un adeguato regolamento in materia di maricoltura, settore in forte crescita, ma il cui impatto sul mare e le specie endemiche può essere rischioso. Il carico organico causato dall’immissione di cibo e dalle deiezioni dei pesci genera, infatti, un forte accumulo di azoto e fosforo nei sedimenti, andando a colpire direttamente l’ambiente circostante. Esprimiamo, perciò, la nostra profonda soddisfazione per l’impegno assunto – conclude la presidente Giugni – e ci auguriamo che il rilevante sostegno dell’Icram e del suo nuovo presidente possa continuare a dare risultati positivi“. .  
   
   
PESCARA: VERSO CERTIFICAZIONE DI QUALITA´ ILLUSTRATO PIANO DI PROMOZIONE DEI PRODOTTI ITTICI  
 
Un certificato di qualità per i prodotti ittici abruzzesi, con la tracciabilità di ogni prodotto, attraverso la creazione di una filiera della pesca abruzzese è l´idea lanciata il 20 luglio dall´assessore all´Agricoltura, Marco Verticelli, in occasione della presentazione del piano di promozione e pubblicitario finalizzato alla valorizzazione dei prodotti della pesca marittima e dell´acquacoltura abruzzesi, previsto nell´ambito del Docup Pesca 2000-2006, misura 4. 3. "Questo piano di promozione rappresenta un momento di partenza per allacciare un rapporto più approfondito con la filiera della pesca - ha sottolineato l´assessore Verticelli - per questo saranno necessarie anche iniziative che rendano riconoscibile la qualità del prodotto ittico abruzzese, infatti il pesce dell´Adriatico è diverso da quello di altri mari perchè meno grasso, più fragrante e più gustoso". Il piano di promozione e pubblicitario ha avuto inizio ufficiale con appuntamenti dedicati ai consumatori a Vasto, il 12 agosto, a Pescara, il 18 agosto, a Giulianova, il 19 agosto e all´Aquila, il 28 agosto. Obiettivo fondamentale del piano era quello di promuovere la freschezza del pescato d´Abruzzo, esaltarne il consumo facile, economico e gustoso, valorizzare i prodotti ittici anche come "espressione culturale" del territorio, promuovere l´immagine della marineria abruzzese, coinvolgere i protagonisti della filiera ittica regionale. Oltre a consumatori e attori protagonisti della filiera ittica, come produttori, dettaglianti e ristoratori, il progetto promozionale mira a coinvolgere direttamente anche studenti degli istituti scolastici abruzzesi, attraverso campagne di educazione alimentare e turisti. Inoltre saranno messe in atto iniziative di analisi della produzione della pesca marittima e dell´acquacoltura regionale e analisi della domanda del prodotto tipico locale e approfondimenti sulla ristorazione specializzata e la domanda di ittiturismo. .  
   
   
AGRICOLTURA: INCONTRO MARSILIO-GIUNTA COMUNALE GORIZIA  
 
Restituire a Gorizia il suo antico ruolo nel contesto del mondo rurale, favorendo l´attrattività del territorio mediante la valorizzazione del sistema agroalimentare. Questo il tema principale dell´incontro che l´assessore regionale alle Risorse Agricole, Naturali, Forestali e Montagna, Enzo Marsilio, ha avuto il 4 settembre con la Giunta comunale di Gorizia nella sede civica. Motivo dell´incontro era l´illustrazione, da parte del sindaco, Ettore Romoli, dei lavori per la realizzazione, nel mercato coperto della città, di sette chioschi per la vendita diretta dei prodotti agricoli; lavori avviati grazie al progetto comunitario transnazionale Tipi-net (che coinvolge realtà del Veneto e della vicina Slovenia) e che saranno completati entro il mese. L´intervento permetterà a Gorizia, come ha specificato Romoli, "di ricollocare la città al centro di un territorio altamente vocato all´agricoltura di qualità". Il mercato coperto di Gorizia, edificato nel 1927 e per il quale il Comune intende avviare un´azione complessiva di ristrutturazione, sarà dunque la prima realtà a presentare direttamente al pubblico i prodotti dell´agricoltura locale: gli ortaggi, la frutta, il vino, il miele, l´olio. "Un esempio - ha detto Marsilio nel corso della visita al cantiere - che dovrebbe essere seguito anche in altre località della nostra regione, e in particolare in quelle con vocazione turistica, in modo da poter offrire anche ai visitatori del Friuli Venezia Giulia uno spaccato delle nostre produzioni più genuine e peculiari". "Esso valorizza - ha aggiunto l´assessore - quella che è definita una filiera corta, perché mette a diretto contatto gli agricoltori con l´utenza". "Gli acquirenti - secondo Marsilio - ripongono maggiore fiducia nei prodotti che si possono acquistare direttamente dalle aziende, e nel contempo, con questa iniziativa alla quale va rivolto il plauso della Regione, si crea una vetrina delle potenzialità locali del sistema agroalimentare del Friuli Venezia Giulia". "L´auspicio - ha concluso - è che l´iniziativa realizzata grazie al Tipi-net possa davvero avviare una serie di azioni di reciprocità, ovvero che le produzioni agroalimentari del Friuli Venezia Giulia possano poi essere presentate anche nelle località partner del progetto Ue, del Veneto e della Slovenia (in particolare le località di Plezzo, Tolmino, Idria, Isola d´Istria, Nova Gorica e Gargano). In precedenza Marsilio aveva affrontato con la Giunta comunale, presenti gli assessori Antonio Devetag, Francesco De Sordi e Dario Baresi, altre tematiche legate alla valorizzazione dell´agricoltura sul territorio goriziano ed isontino. In particolare, si è parlato della sistemazione del Parco Piuma e del Parco Isonzo e dell´adeguamento dell´area del Monte Sabotino a servizio del turismo naturalistico e storico-culturale, legato ai ricordi della Grande Guerra. E´ stata anche chiesta all´assessore la collaborazione del Corpo Forestale regionale per la formazione dei vigili urbani del Comune di Gorizia ai fini della tutela del patrimonio ecologico del territorio. .  
   
   
CUNEO: UNA PESCA PER AMICA  
 
Dopo l’esito ampiamente positivo della campagna 2005 e 2006, viene riproposta, anche quest’anno, l’iniziativa promozionale a favore della pesca Cuneo. L’azione, presentata lunedì 23 luglio nel corso di una conferenza stampa, vede la Camera di commercio nel ruolo di capofila, unitamente alle organizzazioni dei produttori Piemonte Asprofrut, Lagnasco group ed Ortofruit Italia unite in Assortofrutta e le organizzazioni professionali agricole. Il progetto cerca ulteriore visibilità per la produzione locale, agevola l’identificazione della stessa, lavora per la trasparenza della filiera commerciale e rafforza il legame con il consumatore. Il tutto proponendo pesche e nettarine a pasta bianca e gialla di ottima qualità, prezzo rapportato alle dinamiche del mercato, origine garantita da una delle aree italiane a più elevata vocazione frutticola. I prezzi saranno proposti settimanalmente, sulla base delle quotazioni ufficiali che, nella stagione in corso, si prevedono adeguatamente remunerative per i produttori, in considerazione del calo produttivo che interessa tutta l’area europea ed tocca solo marginalmente la provincia di Cuneo. Il confezionamento è in cassetta di cartone da 3 chili, a peso egalizzato, da vendersi a collo o nell’imballaggio da 4 chili e mezzo, con possibilità di acquisto allo stato sfuso e frutti bollinati uno ad uno. Determinante, per la riuscita dell’operazione, sarà il collegamento con la rete distributiva, rappresentata dalla quasi totalità delle catene di super ed ipermercati presenti nel Piemonte meridionale ed in Liguria e dai negozi di vicinato aventi come riferimento Confcommercio. Gli accordi sono già stati sottoscritti o sono in fase di definizione. “Lo sforzo per promuovere l’interessante produzione del territorio - sostiene il presidente camerale, Ferruccio Dardanello - sta dando i suoi frutti. Il consumatore si informa e predilige quanto è maturato in zona, è stato raccolto in condizioni ottimali, non ha subito eccessive manipolazioni né ha dovuto sottostare allo stress di trasferimenti verso i mercati generali per poi rientrare, spesso, nella Granda, dopo aver pagato lo scotto dei diversi passaggi. La campagna “pesca Cuneo” pone in essere un efficace modello di filiera corta, tracciabile, con vantaggio per tutti gli attori e supporta l’immagine di una provincia in cui le voci di un primario d’eccellenza giocano a favore di altre, quali il turismo”. Anche per Marcello Gatto, presidente Coldiretti e vice presidente camerale, l’iniziativa, con i suoi risultati positivi, “è la riprova della necessità di fare sistema, di cercare accordi interprofessionali, di aiutare il consumatore offrendogli la possibilità di individuare il prodotto “made in Cuneo” nella miriade delle proposte di mercato”. “Abbiamo raggiunto livelli elevatissimi di professionalità, individuato le varietà più adatte alla situazione pedoclimatica del nostro territorio - dice - guardato con attenzione alle richieste del mercato nazionale ed estero che hanno espresso un grande interesse per le nettarine, portandole ad erodere, anno dopo anno, gli spazi dedicati alle pesche e proiettandole al 70 per cento della produzione. Adesso dobbiamo potenziare l’immagine. L’iniziativa ai blocchi di partenza si muove in questa direzione”. La campagna di raccolta, intanto, si sta svolgendo con due settimane circa di anticipo rispetto al tradizionale ruolino di marcia, nel segno dell’ottimismo. La produzione si presenta stazionaria, con una lieve tendenza al calo rispetto al passato a causa della situazione meteorologica atipica e l’obiettivo di superare il milione di quintali. L’offerta della pesca Cuneo ha avvio immediato. Non è escluso che le facciano seguito iniziative analoghe riservate alla mela, alla pera ed al kiwi. .  
   
   
MARR: FINALIZZATO L’ACQUISTO DELL’AZIENDA CATER SOCIETÀ DEL GRUPPO LA CASCINA SPECIALIZZATA NELLE FORNITURE ALLA RISTORAZIONE COLLETTIVA.  
 
Siglato un accordo di fornitura con il Gruppo La Cascina del valore di 320 milioni di Euro in 10 anni. Marr società attiva in Italia nella commercializzazione e distribuzione di prodotti alimentari al foodservice, ha sottoscritto il 4 settembre l’acquisto del ramo di azienda della Cater S. P. A. (Gruppo La Cascina), società con sede a Roma e specializzata nella distribuzione di prodotti alimentari alla Ristorazione Collettiva. L’operazione, che ha ottenuto l’assenso dell’Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato, prevede l’acquisto del ramo di azienda Cater relativo alle attività di distribuzione al foodservice, comprensivo delle attrezzature e dell’avviamento. Il valore dell’operazione è di 4 milioni di Euro, di cui 2 milioni di Euro pagati al closing e il resto con pagamento dilazionato. Il corrispettivo totale include ulteriori 4 milioni di Euro riconosciuti a fronte di un Patto di stabilità delle forniture Marr al Gruppo La Cascina della durata di 3 anni e del valore di oltre 90 milioni di Euro. La quota parte per il Patto di stabilità è previsto sia pagata in 3 rate annuali di uguale importo e subordinatamente al raggiungimento di specifici obiettivi di fatturato. Contestualmente all’acquisto del ramo di azienda, Marr ha sottoscritto con le società del Gruppo La Cascina un accordo di fornitura del valore di 320 milioni di Euro in 10 anni. Con circa 35 milioni di Euro di fatturato nel 2006, Cater è il fornitore di riferimento del Gruppo La Cascina, uno dei principali operatori della Ristorazione Collettiva in Italia con un giro di affari annuo di oltre 200 milioni di Euro e più di 8. 000 lavoratori impiegati. La cooperativa La Cascina, dopo un’articolata fase di riorganizzazione societaria avviata nel 2004 – fase sostenuta anche attraverso l’intervento di Sviluppo Italia e Fondo Sviluppo – ha consolidato una significativa presenza nel mercato italiano nel settore sia della Ristorazione che del Global Service, rispondendo in modo integrato e completo alle esigenze di servizi della committenza pubblica e privata. La cooperativa La Cascina con le società controllate “Vivenda” e “La Cascina Global Service” ha una posizione di leadership nei segmenti dell’Istruzione e della Sanità ed è inoltre attiva nella Ristorazione e banqueting di prestigio con la società “Villa dell’Ombrellino”. L’acquisizione di Cater rafforza le competenze di Marr nella Ristorazione Collettiva, un segmento di clientela che richiede standard di servizio molto stringenti e quindi un elevato livello di specializzazione. Tale operazione rappresenta inoltre un ulteriore tassello del processo di crescita per linee esterne mirato all’acquisizione di competenze specializzate. In tale disegno rientrano le recenti operazioni di New Catering (gennaio 2007), società attiva nella fornitura ai bar e alla ristorazione veloce, e di Baldini (giugno 2007), azienda specializzata nella commercializzazione di molluschi freschi. Il centro distributivo di Cater con oltre 4. 500 mq è ottimamente localizzato vicino alle più importanti reti viarie di Roma e si andrà ad aggiungere alla filiale di “Marr Roma” ubicata nel comune di Capena. La disponibilità di un nuovo e moderno centro logistico su Roma permetterà di concentrare le attività di distribuzione alla Ristorazione Collettiva presso il centro di Cater, mentre l’attuale filiale di Marr Roma sarà dedicata al servizio del core business dello Street Market (ristoranti e hotel non appartenenti a Gruppi o Catene), segmento di clientela in cui Marr nella provincia di Roma e nel biennio ’04-’06 è cresciuta mediamente ad un tasso di circa il 15% all’anno. .  
   
   
CONCORSO PER 20 GUARDIE FORESTALI - SCADENZA 10/9  
 
Trieste - Entro il 10 settembre chi è interessato a partecipare al concorso pubblico per 20 posti di guardia forestale (dipendente regionale a tempo indeterminato) dovrà presentare l´apposita domanda corredata da tutta la documentazione richiesta, come indicato nel I Supplemento Ordinario n. 20 del 10 agosto 2007 al Bollettino Ufficiale della Regione n. 32 dell´8 agosto 2007. Tutte le informazioni utili sono anche consultabili alla voce "concorsi" della "home page" del sito internet della Regione (www. Regione. Fvg. It). Il Corpo forestale della Regione Friuli Venezia Giulia è stato istituito nel 1969 e svolge compiti di polizia ambientale e forestale delegati dallo Stato alle Regioni a Statuto speciale Tra i principali settori d´intervento, la prevenzione, vigilanza e repressione nella tutela delle aree protette, le utilizzazioni boschive, il vincolo forestale nelle aree montane, la caccia e la pesca, i controlli sulla gestione dei rifiuti e sulla raccolta di funghi, la lotta agli incendi boschivi, la tutela di fauna e flora protetta, la polizia urbanistica. Oltre a ciò, il Corpo è impegnato in attività più propriamente tecniche, quali ad esempio il controllo dei tagli nei lotti boschivi pubblici, l´attività di sicurezza e soccorso sulle piste da sci, il monitoraggio dei danni causati ai boschi, la didattica forestale ed ambientale, i rilievi neve e valanghe, i censimenti faunistici. Il Corpo forestale regionale si compone di un´unità di coordinamento, quattro Ispettorati ripartimentali, il Nucleo Operativo di Attività e Vigilanza Ambientale (Noava) e di 31 Stazioni forestali dislocate su tutto il territorio regionale: l´organico, composto da personale con funzioni di Pubblica Sicurezza e di Polizia Giudiziaria, è costituito attualmente da 289 unità (255 uomini e 34 donne). Il precedente concorso per guardie forestali effettuato dalla Regione risale al 1991. In questo bando i requisiti necessari alla partecipazione sono: età non inferiore agli anni 18 e non superiore al compimento degli anni 32; possesso patente B; non essere stati ammessi al servizio civile in qualità di obiettore di coscienza; accettazione all´impiego delle armi da fuoco per espletamento delle mansioni proprie della cat. Fa dell´Area forestale. Il titolo di studio richiesto è il diploma di scuola secondaria di secondo grado, con corso di studi di durata non inferiore a 4 anni. .  
   
   
“ANNUARIO AGROFARMACI 2007” PUBBLICAZIONE A CURA DI IVANO VALMORI. EDIZIONI L’INFORMATORE AGRARIO  
 
Il volume contiene i dati su 2. 550 agrofarmaci disponibili in Italia, 300 sostanze attive il cui impiego è ammesso in Italia sulle colture agrarie, 129 aziende distributrici, 200 colture agrarie coltivate sulle quali è autorizzato l´impiego di agrofarmaci Tra quelli legati all’agricoltura, il settore degli agrofarmaci è il più dinamico. Si pensi, ad esempio, alle continue variazioni legate all´introduzione di nuove sostanze attive, alla registrazione di nuovi preparati commerciali, alla revoca o sospensione di sostanze attive, alle limitazioni o estensioni delle colture o degli impieghi autorizzati per le varie sostanze attive e alle variazioni di catalogo che le aziende che operano nel settore della difesa fitosanitaria effettuano per adeguarsi alle esigenze del mercato e della tecnica colturale. Proprio per rispondere a queste esigenze di continuo aggiornamento tecnico e normativo è stato realizzato l’“Annuario Agrofarmaci 2007”: un vero e proprio vademecum per tecnici e imprenditori agricoli che devono orientarsi nei meandri legislativi di un settore in costante evoluzione. L’opera, curata da Ivano Valmori, direttore generale di Image Line e responsabile del Progetto Fitogest, è distribuita da Edizioni L’informatore Agrario. L’”annuario degli Agrofarmaci” si integra nel sistema di iniziative relative alla ´Difesa´ realizzate da L’informatore Agrario: il Supplemento mensile ‘Difesa delle colture’, gli articoli stagionali e la Banca Dati on line. Attualmente in Italia sono registrati poco meno di 5. 000 agrofarmaci (i numeri di registrazione sono oltre 13. 600 ma di questi oltre 8. 000 sono stati revocati o sono "scaduti" nel corso degli anni). Di questi 5. 000 prodotti registrati, annualmente ne vengono resi disponibili in commercio poco più di un terzo. Nella campagna agraria 2007, ad esempio, le 129 aziende distributrici in Italia hanno complessivamente "a catalogo" circa 2. 550 prodotti. Questi 2. 550 formulati contengono le oltre 350 sostanze attive (principi attivi) registrate in Italia e possono essere utilizzati per la difesa e il diserbo dell’intero patrimonio agricolo nazionale. Come previsto dalla legislazione, ogni prodotto deve essere utilizzato solo per gli impieghi indicati in etichetta (coltura, concia, derrate, impieghi secondari) e pertanto ogni operatore e ogni tecnico dovrebbe conoscere molto bene i prodotti che intende impiegare e, soprattutto, le colture per le quali sono autorizzati. L´”annuario Agrofarmaci 2007” è nato con l’intento di fornire ai tecnici e agli operatori del settore quelle informazioni che stanno alla base di un corretto impiego dei prodotti. Il volume raccoglie esclusivamente i dati dei prodotti fitosanitari già registrati presso il Ministero della Salute: ogni preparato deve avere un proprio numero di registrazione. Non sono presenti formulati "in fase di registrazione" o informazioni di prodotti ‘naturali’ per i quali non è necessaria la registrazione. Oltre a essere registrati, i prodotti devono essere effettivamente disponibili in commercio (pertanto sono elencati solo i dati dei prodotti registrati e presenti nei cataloghi delle aziende agrochimiche). E´ per questa ragione che, nel volume, non sono presenti diversi prodotti che giacciono nel magazzino delle aziende agricole, ma che non sono più disponibili sul mercato o sono stati revocati o ritirati dal commercio. Tutti i dati sono stati sottoposti a un controllo per verificare la corrispondenza con le etichette di origine e, successivamente, visionati e controllati dalle stesse aziende distributrici attraverso uno scrupoloso controllo incrociato. I dati sono stati riportati in sei sezioni: ordine alfabetico; ordine di sostanza attiva (con descrizione e relativo spettro di azione); sostanze attive autorizzate per singola coltura (suddivise per azione svolta); ordine di azienda distributrice; struttura delle registrazioni degli agrofarmaci; legenda delle sigle e delle frasi di rischio. Aggiornamento e controllo dei dati I dati comprendono gli aggiornamenti forniti dalle 129 aziende distributrici fino al 20 aprile 2007. Sono comprensivi delle registrazioni di nuovi prodotti effettuate e segnalate entro tale data e della completa riclassificazione dei preparati commerciali .  
   
   
TRENTO: ACQUISTO TERRENI AGRICOLI, PER LE DOMANDE DI CONTRIBUTO C’È TEMPO FINO AL 31 OTTOBRE 2008  
 
 C’è tempo fino al 31 ottobre 2008 per presentare le domande di aiuto previste dalla legge 4/2003 relativamente agli interventi per il riordino fondiario (art. 36), agevolazioni per le operazioni connesse al riordinamento fondiario (art. 39) e sviluppo della proprietà diretto coltivatrice. Lo ha stabilito stamane la Giunta provinciale, approvando una delibera proposta dall’assessore all’agricoltura Tiziano Mellarini che riapre i termini di presentazione delle domande. La riapertura dei termini è stata resa possibile dalla decisione della Commissione europea con la quale è stata prorogata la validità della legge provinciale 4/2003 e stabilito, in particolare, che le disposizioni relative all’acquisto di terreni sono valide ed applicabili fino al 31 dicembre 2009. .  
   
   
PIÙ PASCOLI PER PREVENIRE GLI INCENDI IL RILANCIO DELLA PASTORIZIA PUÒ CONSENTIRE LA RIDUZIONE DELLE BIOMASSE CHE FANNO DA ESCA PER I ROGHI ESTIVI.  
 
 Pascoli per creare cinture ‘tagliafuoco’ e riforestare i terreni diminuendo il rischio di incendi. La proposta, che arriva da una ricerca dell’Istituto per il sistema produzione animale in ambiente Mediterraneo (Ispaam) del Consiglio nazionale delle ricerche di Sassari, appare particolarmente interessante in un momento nel quale l’attenzione sul problema dei roghi è ancora molto alta, talvolta attribuendo alla pastorizia un ruolo di ‘imputata’ nel fenomeno anziché quello, che pure può svolgere, di presidio del territorio. “La genesi e l’evoluzione degli incendi estivi segue un percorso codificato, nei casi tanto di dolo (la quasi totalità) che accidentali” spiega Claudio Porqueddu, ricercatore dell’Ispaam-cnr. “L’iter che dalla fiammella iniziale porta a fiamme di metri di altezza segue queste tappe: dai residui secchi della vegetazione erbacea, poi agli arbusti, quindi alla parte basale della chioma delle formazioni forestali, fino all’intera chioma e alla sovrachioma. Per ipotizzare un controllo preventivo degli incendi è pertanto necessario seguire questa catena, eliminando o almeno riducendo l’esca costituita da biomasse vegetali erbacee o arbustive come cisto e rovi, le cui biomasse disidratate sono di rapida e facile combustione”. L’unità di ricerca di Sassari dell’Ispaam-cnr ha condotto di recente due interventi silvopastorali sperimentali, in collaborazione con l’Ente Foreste della Sardegna, al fine di valutare tecniche preventive antincendio a bassi input di gestione, in una fascia taglia fuoco ed in un’area di riforestazione. Le ricerche, finanziate dal Mibaf e proseguite nell’ambito del Progetto Pastomed, fanno parte di un programma di studi riguardante le problematiche del pastoralismo nelle regioni mediterranee europee per una modernizzazione dell’attività nel ruolo di gestori del territorio. “Nella prima esperienza, la sovrasemina di specie ad elevata rapidità di insediamento e a basso indice di infiammabilità, come il Lolium rigidum, una graminacea, e la Medicago polymorpha, una leguminosa, associata con una corretta pressione animale al pascolo mediante pascolamenti stagionali di greggi di pecore, ha garantito la costituzione di fasce inerbite a basso rischio di incendi proprio grazie al controllo della biomassa combustibile ottenuto con le asportazioni degli animali”, spiega Antonello Franca dell’Ispaam-cnr. “Nel secondo caso, in un’area di riforestazione è stata osservata l’influenza di quattro tipologie di gestione silvopastorale sulla regolazione dell’equilibrio fra la crescita di giovani piante protette di quercia e quella dei più aggressivi arbusti spontanei. Il miglioramento del pascolo (mediante una modesta fertilizzazione fosfo-azotata e la sovrasemina di miscugli di specie da pascolo mediterranee), insieme ad un leggero carico animale al pascolo (circa 3,5 pecore per ettaro per giorno), ha consentito una corretta gestione della vegetazione e la riduzione delle arbustive non pabulari, cioè non consumate dagli animali, in particolare del rovo (-70%) e del cisto (-40%) che sono tra le prime a ricolonizzare le aree bruciate”. “Il problema degli incendi”, afferma Porqueddu, “è molto complesso in quanto risultato di aspetti socio-culturali, economici ed ambientali e vi è la necessità di agire su più fronti: nel campo dell’educazione, dell’informazione e della prevenzione. Tuttavia la strategia prevalente resta quella della lotta diretta nella stagione estiva, mentre limitatissima risulta la prevenzione che presuppone interventi di gestione del territorio rurale nel lungo periodo. Negli ultimi decenni l’abbandono delle attività agro-pastorali e conseguente riduzione del patrimonio zootecnico in vaste aree del territorio nazionale ha elevato enormemente il quantitativo di residui secchi di biomassa”. L’unità dell’Ispaam-cnr è inoltre impegnata nella messa a punto di tecniche agronomiche per migliorare la sostenibilità delle aziende agro-silvopastorali e potenziarne il ruolo multi-funzionale (Progetto Ue-peermed). Una delle linee di studio riguarda il monitoraggio e gestione quanti-qualitativa delle produzioni erbacee in ambiti silvo-pastorali per una corretta regimazione dei carichi animali (Progetto Vegetazio). Sono attivi programmi di valorizzazione e moltiplicazione del germoplasma locale al fine di impiegare specie erbacee autoctone per l’inerbimento delle fasce taglia fuoco e per il recupero di aree post-incendio. .  
   
   
TRENTO: MIGLIORAMENTO GENETICO DEL PATRIMONIO ZOOTECNICO RITORNA IL CONTRIBUTO PER L’ACQUISTO DEI RIPRODUTTORI  
 
Anche le domande presentate dagli allevatori per l’acquisto di riproduttori bovini e ovicaprini selezionati saranno ammesse a contributo. Lo ha stabilito stamane la Giunta provinciale approvando una delibera, firmata dall’assessore all’agricoltura Tiziano Mellarini, che riconsidera le domande presentate nel 2006 a valere sulla legge 4/2003. L’esclusione dalla possibilità di contributo sull’acquisto di riproduttori, al fine del miglioramento genetico del patrimonio zootecnico, era derivata dai nuovi orientamenti comunitari; il testo attuativo, ora disponibile nella sua versione definitiva, prevede però che tale divieto alla concessione di aiuti parta dal 2008, di qui l’opportunità di riconsiderare, senza necessità di ulteriore richiesta da parte dei richiedenti, le domande già a suo tempo presentate. Per le imprese iscritte alla prima sezione dell’Albo provinciale delle imprese agricole le percentuali relative alla graduazione delle agevolazioni sono le seguenti: 45 % per le zone particolarmente svantaggiate, 40 % per le zone svantaggiate e di fondovalle; per le imprese iscritte alla seconda sezione 25 % e 20 % rispettivamente. Con la stessa delibera approvata oggi, la Giunta ha inoltre provveduto ad integrare una propria precedente delibera relativa alla concessione dei contributi per l’adattamento dei mezzi agricoli per operatori disabili iscritti all’Albo provinciale delle imprese agricole, specificando i criteri attuativi. La percentuale d’intervento è pari al 50 per cento della spesa sostenuta per l’adattamento del mezzo agricolo. .  
   
   
“CONOSCI L’ORSO BRUNO”, UN NUOVO PIEGHEVOLE DESTINATO AD ALLEVATORI E APICOLTORI TRENTINI  
 
Il Servizio Foreste e Fauna della Provincia autonoma di Trento nell’ambito della campagna di comunicazione “Conosci l’orso bruno” ha realizzato una nuova versione aggiornata (dopo quella già prodotta nel 2003) di un pieghevole destinato agli allevatori di ovi-caprini e agli apicoltori residenti in provincia di Trento. I due depliant sono stati stampati nello scorso mese di luglio e inviati agli allevatori di ovi-caprini e agli apicoltori residenti in provincia di Trento. La versione indirizzata agli apicoltori è stata stampata e distribuita grazie alla collaborazione dell’Istituto Agrario di San Michele all’Adige che ha realizzato per questo un apposito numero del notiziario “Iasma Notizie”. Scopo principale di questi nuovi prodotti è quello di migliorare la convivenza tra l’orso bruno e le attività di zootecnia e apicoltura, fornendo quindi le informazioni circa le opere di prevenzione e le modalità per il risarcimento di eventuali danni. I due depliant contengono i recapiti telefonici e gli indirizzi, anche elettronici, ai quali gli allevatori e gli apicoltori potranno far riferimento per ogni eventuale ulteriore informazione. I soggetti interessati che ancora non lo avessero ricevuto possono richiederne copia presso l’Ufficio Faunistico del Servizio Foreste e fauna, in via G. B. Trener numero 3 - 38100 Trento. .  
   
   
AGRICOLTURA, DEFINITI I CRITERI TECNICI PER LA COMBUSTIONE ALL’APERTO DEL MATERIALE VEGETALE  
 
 Da tempo, in particolare dal mondo contadino, si chiedeva una parola chiara e definitiva riguardo alle regole da rispettare per quanto riguarda la bruciatura all’aperto degli avanzi delle coltivazioni. Il 31 agosto la Giunta provinciale di Trento, attendendosi ad una scelta che vuol essere prima di tutto di buon senso, attenta alla fatica del contadino quanto al rispetto ambientale, ha approvato una delibera di Mauro Gilmozzi, assessore all’urbanistica e all’ambiente, che definisce proprio i criteri tecnici per la combustione all’aperto del materiale vegetale che si origina in agricoltura. Un provvedimento atteso che dovrebbe finalmente assicurare uniformità di comportamenti sull’intero territorio provinciale. In passato proprio attorno alla valutazione del termine “modeste quantità” erano sorte differenti interpretazioni. I criteri oggi stabiliti con apposito regolamento sono coerenti – si legge nella delibera - con i principi di sicurezza e salvaguardia ambientale. Il documento approvato propone infatti criteri tecnici di dettaglio per meglio specificare, per l’intero territorio provinciale ed in coerenza con i principi di sicurezza e salvaguardia ambientale, il concetto di “scarti vegetali utilizzati secondo le normali pratiche agronomiche”. L’articolo 13 della legge provinciale 14 aprile 1998, n. 5 “Disciplina della raccolta differenziata dei rifiuti” stabilisce infatti che “il materiale vegetale di scarto che si origina in agricoltura deve essere utilizzato per la produzione di compost o riutilizzato secondo le normali pratiche agronomiche ovvero impiegato come combustibile in idonei impianti termici, ferma restando la disciplina statale sui fertilizzanti”. Lo stesso articolo precisa che “nel riutilizzo secondo le normali pratiche agronomiche di materiale vegetale di scarto originato in agricoltura rientrano le operazioni di combustione di tale materiale in modesta quantità nonché la combustione di materiale collocato in zone o siti che presentano difficile accessibilità ai mezzi agricoli. Sono fatte salve le misure di controllo o i divieti di combustione derivanti dalle disposizioni in materia di incendi, di foreste e di tutela della qualità dell’aria”. Ecco quindi le regole, da oggi chiare per tutti. Con una premessa: qualsiasi altra modalità di combustione all’aperto dei residui vegetali - diversa dalle due ipotesi sopra citate e in violazione dei divieti, delle prescrizioni e delle condizioni di seguito indicati - si configura come attività di gestione dei rifiuti. 1. E’ dunque consentita la bruciatura dei residui vegetali prodotti in orti e giardini, in quanto pratica tradizionale volta alla mineralizzazione degli elementi contenuti nei residui organici, al fine di renderli immediatamente disponibili per le colture successive e considerato che in taluni contesti il contenuto al suolo di sostanza organica è comunque garantito in quantità più che sufficienti attraverso apporti esterni. La bruciatura ha inoltre lo scopo ed il vantaggio di determinare un controllo indiretto delle fonti di inoculo e propagazione delle fitopatie, riducendo o eliminando addirittura i trattamenti chimici. Nel caso di orti e giardini, l’attività di bruciatura è comunque limitata a cumuli di volume massimo pari 2 metri steri. 2. E’ inoltre consentita la bruciatura dei residui vegetali delle colture arbustive, frutticole e viticole, laddove risulti difficile la lavorazione con mezzi meccanici e quindi non sia possibile recuperare ai processi di umificazione i residui vegetali con l’ausilio della pacciamatura. In tal caso i quantitativi massimi di scarti vegetali che possono essere destinati alla combustione all’aperto sono i seguenti: cinque metri steri di scarti agricoli provenienti dai fondi in cui sono stati prodotti, qualora il fondo presenti una superficie superiore ai 2000 metri quadri; due metri steri di scarti agricoli provenienti dai fondi in cui sono stati prodotti, qualora il fondo presenti una superficie inferiore ai 2000 metri quadri. 3. La bruciatura dei residui vegetali è vietata nei terreni a seminativo dove risulta possibile e quindi obbligatorio il reinterro dei residui vegetali di coltivazione; sulle superfici ubicate all’interno dei siti e delle zone costituenti la rete "Natura 2000" e della direttiva Cee del 21 maggio 1992, concernente la conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche (salvo diversa prescrizione della competente autorità di gestione); nelle fasce di rispetto delle zone a bosco. 4. La combustione degli scarti agricoli è consentita solamente qualora siano rispettate le seguenti condizioni: la bruciatura deve essere effettuata possibilmente in loco e comunque entro un raggio limitato dal luogo di produzione; durante tutte le fasi della bruciatura e fino all’avvenuto spegnimento deve essere assicurata costante vigilanza da parte del conduttore del fondo o di persona di sua fiducia incaricata dal medesimo; le bruciatura non può essere effettuata in periodi di siccità o in giornate ventose; è fatto assoluto divieto di bruciare materiali o sostanze diversi dagli scarti vegetali, anche se provenienti dall’attività agricola. Infine i Comuni e le altre amministrazione eventualmente competenti per le rispettive materie hanno facoltà di sospendere o di vietare la bruciatura di scarti agricoli all’aperto in tutti i casi in cui sussistono condizioni metereologiche e/o ambientali non favorevoli; hanno altresì la facoltà di disporre il differimento di operazioni di bruciatura allorché sia necessaria l’effettuazione di una programmazione delle medesime. .  
   
   
SCUOLA, BECCALOSSI: TRA I BANCHI CULTURA BUON CIBO EDUCAZIONE ALIMENTARE: 400.000 EURO PER PROGETTI REGIONALI ALTRI 450.000 EURO DESTINATI ALLE INIZIATIVE DELLE PROVINCE SENSIBILIZZARE IL CONSUMO DI FRUTTA E VERDURA ATTRAVERSO SPECIFICI VOLUMI INFORMATIVI.  
 
Favorire, più in generale, un´alimentazione corretta anche con giochi tradizionali e interattivi. Offrire la possibilità di visitare ortomercati e una delle 118 "fattorie didattiche" (36 in provincia di Bergamo, 11 a Brescia, 2 Como, 8 a Cremona, 15 a Lodi, 6 a Lecco, 9 a Milano, 10 a Pavia, 1 a Sondrio 3 e 7 a Varese) presenti sul territorio lombardo. Sono solo alcune delle opportunità che fanno parte del "Piano per l´educazione alimentare" proposto dall´assessorato all´Agricoltura della Regione Lombardia, in vista dell´inizio del nuovo anno scolastico, programmato per lunedì 10 settembre. Un tema particolarmente caro alla vicepresidente della Regione e assessore all´Agricoltura, Viviana Beccalossi che, come lei stesso ricorda, "da mamma, prima ancora che da rappresentante delle Istituzioni, ho ben presente quanto importante e spesso difficile sia far capire ai nostri figli l´importanza di un´alimentazione sana ed equilibrata". Per l´attuazione del Piano, Regione Lombardia ha già stanziato 400. 000 euro ai quali ne andranno aggiunti altri 450. 000 che, nel corso dell´anno, saranno destinati alle Province che presenteranno iniziative dei singoli territori. Il progetto regionale non si rivolge solo agli studenti ma anche ai loro insegnanti, per i quali sono infatti previste azioni di sensibilizzazione. "Un´attenzione particolare, poi - aggiunge la vicepresidente Beccalossi - viene rivolta quest´anno anche al rapporto tra alimentazione e attività sportiva con iniziative di carattere generale e appuntamenti specifici legati ad eventi quali, ad esempio, la Maratona di Milano e i Mondiali di Ciclismo di Varese". "Tutte iniziative - conclude Viviana Beccalossi - che tendono a promuovere la trasversalità dell´educazione alimentare informando anche sugli aspetti storici e culturali legati alle varie produzioni ed al loro territorio d´origine". I particolari sul piano dell´educazione alimentare della Regione Lombardia sono disponibili sul sito www. Buonalombardia. It nella sezione educazione alimentare. .  
   
   
PROSCIUTTO TOSCANO DOP: + 7,5% NEL 1° QUADRIMESTRE 2007  
 
Continua, anche nel 2007, l’ottimo andamento del prodotto. Il preconfezionato registra un aumento della produzione pari a + 33,5%. Nel Consorzio nominati due nuovi consiglieri e il nuovo vice-presidente Fabio Viani (past- president del Consorzio) Il Consorzio del Prosciutto Toscano Dop comunica che nel 1° quadrimestre 2007 la produzione è passata dai poco più di 90. 000 pezzi dello stesso periodo 2006 a 97. 000 circa, con un incremento del 7,5%. Anche il preconfezionato cresce a ritmi sostenuti, passando dalle 375. 000 vaschette di affettato preconfezionato del 1° quadrimestre 2006 alle circa 500. 000 del periodo Gennaio-aprile 2007, con una crescita del + 33,5%. “Siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti nel 1° quadrimestre, che premiano i nostri investimenti in comunicazione con le due recenti campagne: affissione e radiofonica, afferma Aldo Neri, Presidente del Consorzio Prosciutto Toscano. Più in generale, il Prosciutto Toscano Dop, con le sue inimitabili caratteristiche di gusto originale, va a soddisfare le esigenze dei consumatori moderni che sono sempre alla ricerca di nuovi sapori da scoprire nell’ambito della migliore tradizione italiana. ” Nell’ambito delle cariche del Consorzio si segnala la nomina del nuovo vicepresidente: Fabio Viani (che aveva già ricoperto la carica di Presidente nella passata legislatura), in sostituzione dello scomparso Alberto Ghelli, e la cooptazione di due nuovi consiglieri: Ludovici Cristiano e Renieri Filippo. “Con le nuove nomine, afferma il Presidente Aldo Neri, il Consiglio di Amministrazione del Consorzio si è ulteriormente arricchito del prezioso contributo di due giovani imprenditori, come Cristiano Ludovici, rappresentante della Gozzi Srl con sede in Rapolano Terme (Si), e Filippo Renieri, rappresentante della D. I. G. A. R. Srl con sede in Poggibonsi (Si). Proprio quest’ultima Ditta, che ha iniziato a produrre la Dop nel 2005, sta portando avanti ambiziosi progetti volti all’aumento della produzione del Prosciutto Toscano. Sono oroglioso, continua il Presidente, di rilevare che si sta radicando sempre più negli imprenditori locali la consapevolezza della valenza economica di questo prodotto sul mercato nazionale ed estero”. .  
   
   
I PRODOTTI BIOLOGICI E IL RIGORE ETICO PREMIANO ANCORA LA RIGONI DI ASIAGO: . FIORDIFRUTTA LEADER ASSOLUTA TRA LE MARMELLATE PIÙ VENDUTE IN ITALIA, . FATTURATO DELL’AZIENDA IN CRESCITA DEL 20% NEI PRIMI SEI MESI DEL 2007  
 
La Rigoni di Asiago e in particolare il suo prodotto di punta, la confettura biologica Fiordifrutta, non finiscono di stupire. Secondo le ultime rilevazioni Ac-nielsen, non solo Fiordifrutta si conferma la marmellata più venduta (in valore) in Italia tra i brand maggiormente diffusi, ma scavalca anche i marchi privati, detentori storici della leadership in virtù della presenza commerciale di svariate etichette, conquistando la prima posizione assoluta nel mercato italiano. Un’altra performance senza precedenti, in quanto siamo di fronte a una confettura biologica che mette in fila tutte le marmellate convenzionali. L’analisi Ac-nielsen, che ha preso in esame le vendite di composte-marmellate nei primi cinque mesi del 2007, parla chiaro: Fiordifrutta della Rigoni di Asiago è il prodotto più venduto, in valore, con 13. 414. 692 euro, e va ad occupare la quota del 21,9% nel mercato nazionale. Seconde in classifica si installano le private label con 13. 362. 093 euro, pari al 21,8% del mercato. Terza nella graduatoria è Santarosa (Best Foods) con 12. 634. 748 euro, pari al 20,6%. Quarta posizione per Zuegg con 8. 615. 736 euro, a cui va una fetta di mercato del 14,1%. Molto più staccati gli altri competitor. Fiordifrutta della Rigoni di Asiago rispetto a gennaio-maggio 2006 fa registrare una crescita (sempre in valore) del 5,9%, il private label sale dello 0,2%, Santarosa dello 0,8%, mentre Zuegg scende del 5,7%. Crescono le vendite di Fiordifrutta, ma vanno molto bene anche gli altri prodotti della Rigoni di Asiago, cioè il Miele biologico, la crema biologica Nocciolata e il dolcificante naturale Dolcedì. Tanto che il fatturato dell’azienda dell’Altopiano vicentino nel primo semestre dell’anno è arrivato a 19. 630. 104 euro: rispetto allo stesso periodo del 2006 la crescita è del 19,7%. “Lo scorso anno abbiamo fatturato complessivamente 33,5 milioni di euro - osserva Andrea Rigoni, amministratore delegato della Rigoni di Asiago spa -, gli ultimi exploit ci portano a pensare che quest’anno arriveremo a 40 milioni di euro. E’ quindi confermato un trend estremamente positivo che negli ultimi due anni ha visto il nostro fatturato crescere a una media del 20% l’anno”. Grande successo, grandi numeri quelli della Rigoni di Asiago, un’azienda che da sempre concilia l’imprenditoria con un rigoroso impegno etico e morale. “La nostra mission resta inalterata - precisa Andrea Rigoni -: dobbiamo cercare le materie prime perfette, lavorare al meglio i prodotti e, infine, calibrare il prezzo di vendita. Andiamo alla ricerca del prezzo etico. Siamo nella fascia di prezzo alta, ma non ne approfittiamo, pur sapendo che il prodotto che offriamo è di qualità decisamente superiore a quella degli altri competitor”. Impegno etico e morale che per la Rigoni di Asiago significa anche schierarsi nella difesa di un ambiente che più è pulito e più è in grado di offrire materie prime sane. “Da questo punto di vista continua felicemente la nostra collaborazione con il Wwf - conclude Andrea Rigoni - che ha dato vita a un progetto di protezione della biodiversità nell’ambiente delle Alpi, zona nella quale la Rigoni di Asiago svolge la sua attività produttiva. Il progetto col Wwf è diventato parte integrante della comunicazione Rigoni di Asiago attraverso due campagne, una conclusa in Primavera, la successiva in programma per l’autunno. Campagne più di sensibilizzazione sociale che pubblicitarie, in quanto spiegano ai consumatori come l’acquisto di prodotti biologici sia una scelta non solo alimentare, che coinvolge la sicurezza di un prodotto più sano, più nutriente e più saporito, ma anche una scelta etica di protezione ambientale, in quanto di fatto è ridotto sia il consumo di combustibili fossili, sia l’inquinamento dovuto all’uso di sostanze chimiche in agricoltura. In sintesi, acquistando prodotti biologici si migliora l’ecosistema nel quale viviamo”. .  
   
   
UNA MOSTRA DA MANGIARE: “L’ARTE SECONDO IL GASTRONAUTA”  
 
Squisito! 2007 rinnova l’appuntamento con “L’arte secondo il Gastronauta”, una mostra ideata per dar voce alla naturale artisticità dei prodotti gastronomici artigianali nostro Paese da Davide Paolini, firma eccellente del giornalismo e della cultura gastronomica italiana. Sarà Riccione ad ospitare la 2° edizione della mostra, mettendo a disposizione e bellissime sale della storica Villa Mussolini dal 15 settembre al 7 ottobre 2007. Ventidue giorni di rassegna, con apertura ogni giorno alle ore 17. 00 e chiusura alla ore 22. 00, ingresso libero. Mentre, “Squisito – Cuochi, prodotti, ricette, vini. Itinerario nel Buonpaese. ”, come sempre in programma nella comunità di San Patrignano, bisognerà aspettare gli ultimi tre del mese: 28, 29, 30 settembre. “Il cibo è cultura con la “C” maiuscola, un sistema complesso costruito da storia e tradizione”, spiega il Gastronauta, “i prodotti sono di per sé oggetti artistici e la manualità di chi li lavora è gesto d’arte. Tutto ciò li rende preziosi, giacimenti unici da tutelare”. E in questo nuovo viaggio tra 16 delizie gastronomiche del Bel Paese, trasformate in sculture, quadri, installazioni artistico-artigianali, appaiono anche nuovi soggetti, pensati dal “Gastronauta” per rinnovare e rendere ancora più interessante e curiosa la mostra. In particolare, “Percezioni di Sangiovese”, “Lardi d´autore, falsi di macellaio”, “L´acquario del Gastronauta”, “Le campane della memoria”, “Prosciutto in sauna”, “Una pasta non è per sempre”, “Prete e Vescovo: scambiatevi un gesto di pace”. La mostra è realizzata in collaborazione con il Comune di Riccione e il sostegno di Gruppo Poste Italiane. .  
   
   
CON LA PASTA RISO GALLO, GUSTO E FANTASIA FANNO RIMA CON BENESSERE.  
 
Conserva infatti la bontà, la tenuta in cottura e il colore della tipica pasta italiana, grazie alla nuova ricetta arricchita con farina di mais, ma è più digeribile e più facilmente assimilabile. E’ perciò indicata per chi cerca un’alternativa sana, leggera ed equilibrata, senza rinunciare al sapore della tradizionale pasta ed alla creatività in cucina. Con la nuova ricetta arriva anche un nuovo formato: le Tagliatelle. Con le nuove Tagliatelle Riso Gallo, che cuociono in soli 5-7 minuti, si creano tante saporite ricette, seguendo il proprio gusto e la propria fantasia: si abbinano perfettamente al classico condimento con ragù alla bolognese, ma permettono di scatenare la creatività in cucina con condimenti come pancetta e pecorino, pesce spada e gamberetti, carciofi e ricotta, e tanto altro… Oltre alle nuove Tagliatelle la linea di Pasta Riso Gallo comprende altri quattro formati: Spaghetti, Fusilli, Penne e Tortiglioni, una proposta diversa per ogni esigenza. Naturalmente priva di glutine, quindi ideale anche per i celiaci, la Pasta Riso Gallo è stata approvata dalla Associazione Italiana Celiaci che ha concesso l’utilizzo sulla confezione del marchio della spiga sbarrata, universalmente riconosciuto. Pasta Riso Gallo, prezzo indicativo al pubblico: 1,70 €. Confezione da 250 g. .  
   
   
CON IL BRUNCH DELL’UNA HOTEL TOCQ DI MILANO BRUNCH IN STILE ANGLOSASSONE OGNI DOMENICA DAL 9 SETTEMBRE  
 
Croissant, muffin o crostata? Ceasar salad o nizzarda? Uova alla Benedict, magari con contorno di salsicce e patate al forno, o tartare di salmone? Se non sapete cosa scegliere, non preoccupatevi: potete assaggiare tutto. A partire dal 9 settembre infatti, l’Una Hotel Tocq, nelle vicinanze di Corso Como a Milano, offrirà un ricchissimo e stuzzicante brunch nel più tradizionale stile anglosassone. Appuntamento ogni domenica, dalle ore 12. 30 alle 15. 00 nell’accogliente Una Restaurant dell’albergo. Lasciatevi tentare: l’invito non è riservato solo ai clienti dell’hotel, ma è esteso anche a tutti coloro che vogliono trascorrere la domenica in modo diverso, gustando letteralmente ogni minuto. Moltissime le specialità in tavola: yogurt, cereali, crostate, muffins, torte salate, pane e nutella o con burro e marmellata, uova, affettati e formaggi misti, bacon, frittate, tartare al salmone, roast beef e una selezione di dessert da pasticceria sono solo alcune delle proposte da assaporare con calma, sorseggiando un flute di spumante, latte normale o di soia, tè o del buon caffè americano. .  
   
   
CUCINA LADINA, CHE PASSIONE! RICETTE DELLA TRADIZIONE CONTADINA, DA IMPARARE INSIEME ALLO CHEF DELL’HOTEL MONTE SELLA DI SAN VIGILIO DI MAREBBE (BZ) DALL’11 AL 14 SETTEMBRE 2007  
 
Una vacanza rilassante… tra i fornelli. L’’hotel Monte Sella di San Vigilio di Marebbe (Bz) invita gli aspiranti chef tra i monti, per un corso speciale, ispirato alle ricette della tradizione ladina. Dall’11 al 14 settembre 2007, la “Panicia”, una zuppa d’orzo con stinco di maiale, e le turtres, focacce ripiene di spinaci, non avranno più segreti! E oltre a cucinare si può naturalmente anche assaggiare il risultato dell’affaccendarsi tra pentole, piatti e posate! Lo chef dell’Hotel Monte Sella, Giuseppe Zona, mette a disposizione il suo talento e la sua esperienza per creare manicaretti da leccarsi i baffi. Il corso comprende quattro mattinate di lezione, dalle 9 alle 13, da martedì 11 a venerdì 14 settembre. Le lezioni sono ad accesso limitato, al massimo per dieci persone, e all’ora di pranzo, a base delle specialità preparate (che comprendono oltre a piatti ladini anche “must” della cucina mediterranea e tirolese) ci si sposta dalla grande cucina ad un accogliente gazebo nel prato, per il meritato pranzo. E sarà una vera soddisfazione gustare gli spätzle verdi ai finferli, le pappardelle aromatizzate alle erbette e porcini, il gulasch di capriolo con canederli, lo stinco di agnello alle verdure autunnali, le costicine di maiale al forno… tutti preparati durante il corso! Per non parlare degli appetitosi dolci della tradizione con strudel in mille varianti, tortino al cioccolato, crostata di prugne e la classica torta al grano saraceno. Una delizia per il palato! L’albergo, una costruzione in stile liberty che sembra voler gareggiare con i profili capricciosi delle montagne, si compone di una trentina di camere che sono il luogo ideale per riposare dopo una performance culinaria! Al termine del corso viene rilasciato un diploma di chef, e il ricettario per poter riprovare a casa a cucinare le prelibatezze per i propri amici, mettendo in scena tutti i trucchi imparati dallo chef. Il corso di cucina è proposto a 280 euro a persona, mentre la mezza pensione all’Hotel Monte Sella è offerta a partire da 79 euro a persona al giorno, o da 490 euro per una settimana di soggiorno. E-mail info@monte-sella. Com Sito web www. Monte-sella. Com .  
   
   
RIFUGI PER SCOPRIRE L’ALTA…. CUCINA TRA VALLE D’AOSTA, SAVOIE E HAUTE SAVOIE  
 
Valle d’Aosta, Savoia e Alta Savoia propongono itinerari “gourmand” in oltre 200 rifugi del territorio per far scoprire “l’alta” cucina ai turisti che nemmeno in montagna vogliono rinunciare ai piaceri della tavola e a qualche comodità. Fra gli obbiettivi del progetto Interreg Italia-francia “Una montagna di rifugi” infatti la valorizzazione dei rifugi che stanno migliorando l´accoglienza turistica sia a livello di confort (camere famigliari accanto alle camerate spartane di un tempo) sia per le attività o le proposte eno-gastronomiche. Si tratta di strutture abbastanza facili da raggiungere (un´ora di cammino alla portata di ogni allenamento) adatte ad ospitare famiglie, gruppi di amici e coppie, con prezzi compresi fra 35 e 50 € a persona (per la mezza pensione) Il pranzo costa sui 15/20 €. Una delle caratteristiche che rendono la cucina francese simile a quella italiana è l´immenso patrimonio gastronomico caseario e vinicolo. Se a questo aggiungiamo la vicinanza e la similitudine di climi e tradizioni fra Valle d’Aosta e Savoia-alta Savoia, scopriremo alcune costanti nelle materie prime utilizzate all’interno delle cucine dei rifugi. E se la polenta è più tipica del versante italiano (in molte, diverse ricette), la Fondue è un classico dei rifugi savoiardi. Nella maggior parte dei rifugi si tende a privilegiare il pasto del mezzogiorno, specie se sono facilmente raggiungibili. L’uso delle erbe, la proposta di piatti caldi (l’altitudine porta a temperature più basse e a un maggior bisogno di calorie) i prodotti “legati al luogo e alle stagioni (i funghi, la selvaggina, i frutti di bosco) accanto a quelli di più facile conservazione (i formaggi, le farine, le patate) caratterizzano la cucina spesso di tipo famigliare. Sono comunque molti oggi i rifugi che hanno fatto della cucina un elemento forte della proposta di soggiorno/sosta, introducendo creatività e diversificazione. Restano ad aprire ogni pasto salumi come la “mocetta” (carne secca bovina), il lardo di Arnad (servito con pane nero, castagne e miele) o il prosciutto di Bosses, prosciutto crudo speziato con erbe di montagna, prodotto a Saint Rhemy en Bosses. Salsicce e “boudins”(sanguinacci) sono serviti in genere con patate lesse, mangiate “a bocon”, cioè in grossi pezzi. Tra i piatti tipici valdostani: la zuppa alla Vapelleunentse, con pane, brodo di carne e cavoli, ricoperta di fontina e gratinata al forno; la Soupe Cognentze, originaria di Cogne, a base di pane di segale, fontina, riso, brodo di carne e gratinata al forno; la famosa bistecca “alla valdostana” (una fettina di vitella, aperta a tasca, imbottita di fontina, impanata e fritta nel burro); la Carbonada con polenta, a base di carne di manzo, affettata sottile, cotta nel vino rosso con cipolla, sale pepe ed altri aromi; il camoscio “in civet”. In alternativa alle zuppe si può gustare anche la buonissima polenta arricchita con la fontina, detta polenta concia (o grassa). E con la fontina si prepara anche la fonduta, riscaldando a bagnomaria in un recipiente di rame il formaggio mescolato con uova e latte, fino ad ottenere una pasta cremosa. Servita con crostini di pane, si accompagna con carni e verdure. Diversa la Fondue Savoyarde, in cui il formaggio viene fuso unitamente a vino bianco e proposto in tavola in un contenitore costantemente riscaldato, in cui i commensali intingono pezzi di pane. Esistono naturalmente altre versioni della Fondue così come diversa è la Raclette, un formaggio che da nome al dispositivo per fonderlo sempre in tavola, permettendo ai commensali di versare il formaggio fuso direttamente su patate bollite o salumi. Anche la Pierrade è un piatto “condiviso” piuttosto diffuso nelle alpi francesi: si basa sulla pietra ollare riscaldata, su cui vengono abbrustoliti dai commensali piccoli pezzi di carne. Spesso sono i dolci della casa a rappresentare un piatto forte in rifugio: con confetture di frutti di bosco, torte di antiche ricette e sapori tradizionali… che ben ripagano della fatica della camminata! .  
   
   
DI CANTINA IN CANTINA…ALLA SCOPERTA DELLA FRANCIACORTA  
 
Sono sempre più numerosi gli enoturisti che decidono di percorrere i sinuosi itinerari della Strada del Franciacorta, decretandone un indiscusso successo, per scoprire i luoghi dove vengono elaborate le “bollicine” del Franciacorta. Nel mese di settembre la Strada del Franciacorta ha in programma molte “golose occasioni” per gli appassionati e per i neofiti che vogliono avvicinarsi al mondo del Franciacorta. Tutti i sabati e le domeniche, a partire dall’8 settembre, si potrà partecipare a visite guidate seguite da degustazioni dei preziosi nettari franciacortini nelle cantine aperte. Per garantire un servizio di qualità ed organizzare il flusso dei numerosi appassionati che richiedono continuamente di partecipare a tali iniziative, è necessario prenotarsi direttamente presso la cantina prescelta entro il venerdì precedente la visita. Le visite guidate sono a pagamento. Di seguito si riporta il calendario. 8-9 settembre Bonomi Tenuta Castellino Via S. Pietro, 46 – 25030 Coccaglio (Bs) - Tel. 030/7721015 Fax 030/7701240 info@bonomitenutacastellino. It - www. Bonomitenutacastellino. It Ricci Curbastro (*) Via Adro, 37 – 25031 Capriolo (Bs) Tel. 030/736094 Fax 030/7460558 - agrit@riccicurbastro. It – www. Riccicurbastro. It 15-16 settembre Ferghettina (*) Via Saline, 11 - 25030 Adro (Bs) Tel. 030/7451212 Fax 030/7453528 - info@ferghettina. It – www. Ferghettina. It (domenica aperto solo al mattino) Majolini Via Manzoni – Loc. Valle - 25050 Ome (Bs) Tel. 030/6527378 Fax 030/6529800 - majolini@majolini. It – www. Majolini. It 22-24 settembre Festival del Franciacorta (per informazioni sulle cantine aperte per le visite: Consorzio per la tutela del Franciacorta tel. 030/7760477 – www. Franciacorta. Net) 29-30 settembre Conti Bettoni Cazzago Via Marconi, 6 – 25046 Cazzago S. Martino (Bs) - Tel. /fax 030/7750875 aziendagricola@contibettonicazzago. It - www. Contibettonicazzago. It Villa Fraz. Villa – 25040 Monticelli Brusati (Bs) Tel. 030/652329 Fax 030/6852305 - info@villafranciacorta. It – www. Villafranciacorta. It associazione@stradadelfranciacorta. It - www. Stradadelfranciacorta. It. .  
   
   
GEORGE CLOONEY TESTIMONIAL NESPRESSO PER MOMENTI DI PURO PIACERE  
 
In onda a partire da settembre il nuovo spot George Who? George Clooney è protagonista insieme a Nespresso di George Who? il nuovo spot, della durata di due minuti, in programmazione a partire da settembre. Il vincitore dell’Oscar, amante del caffè Nespresso, sarà ambasciatore dell’azienda fino al 2009. Il nuovo spot George Who? sarà in onda in alcuni Paesi europei a partire da settembre. Contemporaneamente partirà anche la campagna stampa, con immagini realizzate dal famoso fotografo Michel Comte. Parti dello spot saranno disponibili anche su www. Nespresso. Com. Inoltre ai membri del Nespresso Club sarà riservato in anteprima l’accesso esclusivo a materiali inediti. Nespresso, icona del caffè perfetto nel mondo, è entusiasta di avere nuovamente George Clooney protagonista dello spot insieme ai caffè Grand Cru. “Lavorare insieme a George Clooney è eccitante” dichiara Olivier Quillet, International Marketing Director di Nestlé Nespresso. “Il suo carisma è contagioso. I primi feedback sulla nostra nuova campagna sono stati molto positivi e non vediamo l’ora di condividerla con i milioni di membri del Club Nespresso in tutto il mondo. ” Le riprese del nuovo spot, durate 4 giorni, si sono svolte a Milano, e hanno impegnato oltre 60 persone. Per allestire la Boutique Nespresso sono state utilizzate oltre 5. 500 capsule di Grand Cru. Il famoso attore, regista, scrittore e produttore ha rivelato di aver bevuto durante una giornata di riprese 17 tazzine di caffè Nespresso e di amare in particolare il Grand Cru Roma. La nuova campagna Nespresso è stata realizzata da Mccann Worldgroup Paris e diretta da un altro vincitore dell’Oscar, Bennett Miller, che ha ottenuto ben 5 nomination, tra le quali quella come Miglior Film e Miglior Regista per Truman Capote. Con Miller ha lavorato Rodrigo Prieto, Direttore della Fotografia, che ha curato Brokeback Mountain, film per il quale ha ricevuto la nomination all’Oscar per la Miglior Fotografia. .  
   
   
GRANDE SUCCESSO PER I COCKTAIL FABBRI ISPIRATI A HARRY POTTER  
 
Una vera e propria magia quella creata con i cocktail Grifondoro e Serpeverde ideati appositamente da Fabbri in occasione del lancio dell’ultimo romanzo della saga ispirata al maghetto amato in tutto il mondo da grandi e piccini - Harry Potter and the Deathly Hallows. Le due pozioni dissetanti hanno spopolato presso le librerie Feltrinelli di tutta Italia fra la notte del 20 e la mattina del 21 luglio con un sorprendente effetto scenografico creato dal ghiaccio secco. Fumo freddo dall’odore di menta e arancia ha incantato folle di appassionati accorsi in massa per l’appuntamento in nove città: Milano, Roma, Torino, Firenze, Padova, Mestre, Bologna, Bari e Napoli. Un evento che ha calamitato circa tremila fan del mago nato dalla penna dell’autrice britannica Joanne K. Rowling, uniti dalla passione per la magia di Hogwarts e il gusto per le bevande offerte dalla storica azienda bolognese, sinonimo di dolcezza e qualità, famosa grazie alle amarene e agli sciroppi. L’attesa di adulti e giovanissimi, maghi e babbani, ansiosi di conoscere la sorte del loro beniamino, è stata addolcita dalle refrigeranti bibite ispirate a due delle quattro squadre della scuola di arti magiche più celebre del mondo: a base di arancia e amarena per Grifondoro, casa dei coraggiosi; menta e latte di mandorla, invece, per l’ambizioso stemma dei Serpeverde. Un dono che la Fabbri lascia alle migliaia di fedeli lettori: due cocktail davvero magici, semplici da preparare e unici nel gusto. .  
   
   
BUGATTI GLAMOUR PER LA TAVOLA  
 
Tanto colore e nelle tonalità più alla moda, per la nuova linea di posate che Casa Bugatti propone per una tavola originale, raffinata ma anche divertente e glamour. Arancio, giallo, blu, avorio, verde e nero per sei set completi che comprendono cucchiaino da caffè, forchetta, coltello e cucchiaio. Realizzate in acciaio massiccio inox 18/10 con inserti in plastica applicati, le posate della linea glamour possono essere tranquillamente lavate in lavastoviglie. .  
   
   
TVS SI CONFERMA CON ESPRIT SEMPRE PIÙ ALL´AVANGUARDIA NEL SETTORE DELLA RICERCA, DEL DESIGN E DI TUTTO QUANTO PUÒ ESSERE UTILE AD ESALTARE LA CREATIVITÀ ITALIANA IN CUCINA.”  
 
A più di due anni dal loro primo lancio il sogno è sempre più vivo! Tantissimi nuovi spunti ricchi di passioni intense per queste padelle molto trendy, tutte decorate a tema, che fanno sempre parlare di sé. Ne è passato di tempo, dalla timida apparizione di settembre 2005, quando Tvs, per prima al mondo, presentò in anteprima un assaggio della collezione di pentole più colorate e ricche di decori mai viste prima. Una scommessa, pensò Tvs. Una provocazione, pensarono in molti. Poi, nel 2006, la conferma. E la consacrazione. Il successo è arrivato facile e pesante, ai quattro angoli del pianeta, concretizzando e premiando la capacità di visione dei trend scouts e dei visual artists di Easy Lab Tvs. Riscontri potenti ed immediati, consensi unanimi, feedback positivi si sono susseguiti in un tam tam battente con aggiornamenti in tempo reale. Tante idee, tanta voglia d’indagare un universo (quello del filone décor) mai esplorato prima, terreno fertile per mettersi in gioco creativamente, hanno innescato una reazione di adesioni a catena. Persino alcuni tentativi d’imitazione. Ma la collezione-scandalo che ha conquistato il mondo, oltre difficilmente riproducibile, ha dalla sua due doti che la pongono al riparo da ogni attacco: la fiducia e la credibilità di cui gode Tvs. Vi sembra poco? La nuova collezione 2007. Diffidare dalle imitazioni. E siamo al 2007. Esprit è ancora in divenire. Non paga dei successi e per nulla compiaciuta dei timidi ma numerosi emulatori, Tvs accelera e si spinge oltre. Ancora con passione autentica, tenacia ed entusiasmo i suoi creativi osano, provocano, stupiscono. E la collezione cresce, si arricchisce, si migliora, riesce a superarsi. Si percepisce il desiderio fortissimo, la pulsione verso l’inesplorato, il misterioso. Così come l’impazienza, la volontà di arrivare e farsi scegliere da Esprit-estimatori di tutto il mondo. Nascono tantissimi oggetti per l’uso quotidiano che strabilieranno fans, ammiratori ed addetti ai lavori: Decors. L’energia che conquista il cor. 60 le nuove proposte del filone Esprit Decors (ora se ne contano in totale ben 102!), per quattro nuovi ambiti di ricerca tematica: Animals, Painting, Fantasy, Flags. Differenti stili pittorico/decorativi sono magicamente trasformati in strumenti di pittura grazie ad un trattamento produttivo sperimentato per la prima volta da Tvs. Ispirazioni, rimandi, idee. I creativi di Easy Lab Tvs hanno svaligiato la fantasia, producendo sogni reali. Colors. Tinte pure di splendida emozione. Per Esprit Colors, sono 30 le nuove finiture realizzate (15 in smalto porcellanato e 15 in vernice siliconica) e quest’anno attingono alle pallette dai nomi suggestivi ed evocativi: Glaukiss, Space Oddity, Bianconeutro. La tavolozza espressiva raggiunge così quasi quota 60. Le emozioni sono amplificate, non resta che ascoltarle. Struggente poesia o intuizione sorprendente? Dannata bellezza o ricerca sofisticata? Deliberata provocazione o puro stile? A voi la scelta. Ma se volete un consiglio, scegliendo la vostra padella, fatevi guidare dallo spirito. Esprit-metevi. Amen. Duetto Dal fornello al forno, andata e ritorno. Ovvero: Solido e versatile, un compagno perfetto. La nuova collezione Duetto nasce con forza, tornita da una pressa da 5000 tonnellate. Ha un carattere duttile ma deciso, perché è realizzata in lega d’alluminio – il materiale più adatto alla cucina moderna e rispettoso dell’ambiente, perché riciclabile. Troverete Duetto sempre più tonico e smagliante che mai, con il suo corpo di alto spessore, le curve decise ed i profili scolpiti. A partire dalla base, coniata a rilievo per offrire la massima stabilità in ogni situazione. Al momento giusto saprà infiammare il vostro cuore, grazie alla rapidità ed alla precisione con cui trasmette il calore, per dosarlo in modo accurato ed uniforme, secondo le necessità. Duetto saprà guardarvi dritto negli occhi, grazie ai coperchi trasparenti in vetro termico con bordi in acciaio. Protetto da una facciata discreta ed elegante (vernice siliconica argento scuro metallizzato), il suo aspetto interiore si manterrà integro a lungo e vi sorprenderà giorno dopo giorno, grazie al rivestimento antiaderente Teflon Select, concepito per l’utilizzo intensivo. Non solo Duetto è sicuro e possente, ma è anche una bella comodità, estremamente versatile nelle funzioni. Sarà presto il vostro partner ideale in cucina, perché vi segue ovunque (dal forno. Al fornello, alla piastra elettrica, ai piani in vetroceramica radiante,a quelli alogeni) ed asseconda ogni desiderio di sperimentazione culinaria. Tanto nelle vostre ricette preferite quanto nella cucina creativa più ricercata, Duetto si fa in quattro, passando da qualsiasi piano di cottura tradizionale al forno e viceversa, semplicemente e senza problemi! Duetto vi conquisterà anche con le sue prese perfette. Non riuscirete a separarvene, grazie al nuovissimo manico particolarmente maneggevole e concepito per l’utilizzo combinato. La robusta anima in acciaio fissata al corpo con due grandi rivetti ed il confortevole rivestimento in silicone resistono ad ogni sollecitazione, fino a 230° C. Www. Tvs-spa. It Isotta Una bella novità che scotta. Isotta è la nuova linea di antiaderenti Tvs, alleata preziosa di ogni giorno, con caratteristiche particolari e. Di rilievo! A partire dal corpo in alluminio, con la base coniata antiscivolo particolarmente spessa e le pareti più sottili per ottimizzare la diffusione del calore; ma anche con i bordi visibilmente importanti, dal profilo ricalcato per offrire un solido appoggio ai coperchi trasparenti nello speciale vetro termico Pyrex (venduti separatamente). Con Isotta si realizzano cotture perfette, più rapide ed accurate, avendo la certezza della massima stabilità su tutti i piani di cottura (impossibile dimenticarli: i pittogrammi che suggeriscono l’utilizzo tollerato su gas, elettrico, vetroceramica alogena e radiante sono incisi sul fondo di ogni oggetto). Le forme dinamiche e morbide, dai tratti sinuosi e molto femminili sono un chiaro rimando all’origine tutta italiana dei prodotti! Il rivestimento antiaderente interno Plustek, di altissima qualità, ha una nuovissima formulazione specifica, sviluppata da Tvs per resistere e dare sempre il meglio nell’utilizzo quotidiano. Il sistema di manici, maniglie e pomoli “Carnevale” (Design: Takahide Sano) non passa inosservato: innanzitutto protegge dal calore perché è realizzato in materiale termoisolante. I suoi particolari inserti plastici con finitura lucida sono davvero un’idea brillante che conquista al primo sguardo. Grazie al piacevole contrasto con l’elegante superficie satinata opaca delle pentole, le sue linee illuminano la cucina ed impreziosiscono la tavola. Insomma, Isotta è simpatica, discreta ed è sempre lì quando serve. Ha le doti ideali di una vera amica in cucina! Issima Tutte le qualità al grado massimo Essenza più alta di iSsima Tvs è lo straordinario rivestimento interno Titan rinforzato al Titanio. Fortissimo grazie alla nuova formulazione sviluppata in esclusiva da Tvs, presenta un’eccezionale resistenza che lo rende virtualmente insuperabile per durata e prestazioni dell´antiaderente nel tempo. L´esterno degli articoli presenta un’elegante finitura esterna in smalto porcellanato nero, di alto pregio estetico. Gli innumerevoli plus funzionali dello smalto porcellanato (durata e resistenza antigraffio, antimacchia ed antiabrasione, estrema semplicità di pulizia) innalzano ulteriormente il già alto livello complessivo dei contenuti tecnici, attestati –come se non bastasse- dal marchio Titan serigrafato sul fondo. La finitura dei bordi superiori è coordinata con quella delle ghiere metalliche. Il sistema di manici e maniglie termoisolanti “Dolphin” è firmato dal designer Takahide Sano, che ha sapientemente unito funzionalità a comfort d’utilizzo. Sopra tutto,non teme nulla Titan Ceramic Plasma Technology è infatti l´avanzatissima tecnologia Tvs,che crea un tutt´uno compatto fra il rivestimento antiaderente e l´interno delle pentole, per mezzo di una base ceramica durissima ed inscalfibile ottenuta "sparando" particelle di Titanio a 15000°C sul fondo in alluminio con il processo Plasma Spray. Non solo iSsima è inattaccabile da qualsiasi utensile metallico,ma risulta anche a prova di abrasioni e graffi: davvero superlativa! Archetun Design: Matteo Thun L’origine della forma, in una pentola. Archetun Tvs ha origine dalla fusione in stampi di una particolare lega d´alluminio, unita al pregio antiaderente ed alla durevolezza del Teflon Platinum Dupont. Tradotto in vantaggi pratici, significa ottenere cotture più uniformi in tempi brevissimi, grazie alle doti di eccellente diffusione termica dell´alluminio. Ma anche un´incredibile semplicità di pulizia ed un´elevatissima resistenza delle superfici a graffi ed abrasioni per la presenza nell´antiaderente di particelle minerali di elevata durezza. Anche la finitura antiaderente dell’esterno contribuisce a mantenere intatto nel tempo lo splendore delle pentole, mentre il disegno della coniatura operata sulla base rettificata a microsolchi concentrici conferisce perfetta stabilità sui piani di cottura, siano essi elettrici o a gas, in vetroceramica radiante o alogena. I manici “a presa morbida” rendono l’impugnatura più confortevole e sicura, trasmettendo al tocco una piacevole sensazione vellutata, quasi un invito a ripetere la più straordinaria delle cooking experience possibili. Www. Tvs-spa. It .  
   
   
CHIUSO L’ACCORDO SUL MOSCATO TARICCO: “AFFRONTIAMO CON FIDUCIA LA VENDEMMIA”  
 
Si è conclusa il 20 luglio con un accordo, presso la sede dell’Assessorato all’Agricoltura della Regione a Torino, la trattativa sull’uva Moscato per la vendemmia 2007, condotta nell’ambito della Commissione Paritetica, alla presenza dell’assessore Mino Taricco. La resa/ettaro è stata fissata in 95 quintali sia per l’Asti che per il Moscato. “Esprimo naturalmente grande soddisfazione – ha affermato l’assessore Taricco – per l’accordo raggiunto, che fissa a 95 quintali la resa produttiva, segno di una rinnovata vitalità del settore sia per quanto riguarda il Moscato tappo raso, sia per quanto riguarda l’Asti, per il quale si colgono anche i primi frutti positivi del piano di promozione e di riposizionamento. Possiamo ora affrontare con fiducia la vendemmia nelle prossime settimane. ” .  
   
   
SEMPRE PIÙ DOMESTICO IL CONSUMO DEI VINI SPUMANTI ITALIANI PRIMO SEMESTRE 2007 CONFERMA LA CRESCITA INTERNA E L’EXPORT.  
 
Boom di vini spumanti meno impegnativi. Calo importazioni di spumanti esteri. Consumo più individuale, meno guidato. Cresce in valore il consumo interno: segno di una nuova cultura. Gli Spumanti – fonte l’Osservatorio del Forum Spumanti d’Italia – fanno segnare nel primo semestre 2007 una crescita del 9,9% medio di ordini e di vendite. Questo il dato sintetico e positivo che emerge dal sondaggio a campione e dal monitoraggio compiuto dal Forum Spumanti d’Italia grazie alle risposte del questionario inviato alle 700 singole imprese spumantistiche nazionali. Le risposte complete e in tempo sono pervenute da 107 case che rappresentano in volume oltre il 75% del totale. La significatività dei dati è garantita anche dalla comparazione con lo stesso sondaggio svolto nel 2006 e dalla collaborazione di Ismea-ac Nielsen impegnati nella elaborazione di tutti dati raccolti e riferiti all’annata 2006 che saranno presentati l’8 di settembre al Forum Spumanti d’Italia in Villa dei Cedri, a Valdobbiadene. In termini di valore l’incremento di spesa però non è stato pari alla crescita dei volumi a significare che c’è stato ad inizio anno un calo del prezzo medio oppure che il maggiore sviluppo degli ordini si è indirizzato verso i prodotti di prezzo più contenuto: questo è stato riscontrato soprattutto nei paesi che dipendono dal cambio del dollaro. Gli ordini migliori sono pervenuti dai mercati Usa e Giappone, rispettivamente + 19 % e + 9 % . Sempre da una indagine Ismea-ac Nielsen (partner dell’Osservatorio Nazionale Economico Spumanti -Ones) risulta che nel primo semestre 8,5 bottiglie su 10 consumate sono di Spumanti Brut e Secchi e che in 6 mesi le vendite nazionali non superano il 15% del totale, con i picchi delle feste pasquali e del periodo di vacanze estive. Il Forum Spumanti d’Italia ha chiesto al noto web-site www. Winenews. It di sondare i propri “ enonauti o wine lovers” sul consumo estivo e sulle tipologie di consumo degli Spumanti durante l’Estate. In termini di incremento di valore il dato più eclatante viene sempre dagli Usa dove si riscontra un ulteriore passo avanti nella bilancia per un + 24% contro un + 19% dei volumi. Un segnale fortemente positivo viene anche dalla Germania (+ 18% rispetto al primo semestre del 2006) che sta riprendendo un ritmo di crescita buono ed interessante è anche l’incremento verso la Spagna e la Francia, tradizionalmente mercati chiusi. Soprattutto verso la Francia cresce la reimportazione di Campagne spedito in Italia e la esportazione di Asti docg e Prosecco doc. Grande successo del vino italiano anche nel Regno Unito dove è destinato oltre il 10% del totale export, con un incremento della tipologia “bollicine spumante” del 16,5% rispetto all’anno precedente. Esploit in Russia con un + 60% in quantità e un + 70% in valore, ottimo segnale anche se i numeri di partenza sono relativamente bassi. Sugli Spumanti, conferma il sondaggio del Forum Spumanti d’Italia svolto sui consumatori appassionati-abituali (più di 7 bottiglie l’anno consumate), non esiste una cultura al consumo quotidiano e continuo, bensì è confermato un consumo occasionale ed estemporaneo e la bottiglia di Spumante è ancora legata per l’80% ad occasioni di festa. Eppure – ultimo dato disponibile del semestre 2007 – è in crescita il consumo di bottiglie di Spumanti fra le mura di casa: testimoniato da un aumento degli acquisti nella Grande Distribuzione e direttamente in cantina, come confermano le imprese spumantistiche soprattutto di territori come la Franciacorta e Valdobbiadene. Ancora in crescita l’attenzione femminile verso i vini Spumanti, fra i 35 e 45 anni, single e amanti degli Spumanti rosati (oltre il 55% delle intervistate). Il vino rosato, in un anno, ha raddoppiato i consumi negli Usa e in Inghilterra. Lo Spumante Rosè Brut (per il 30% degli intervistati al Forum Spumanti d’Italia) sarà il vino più richiesto nel 2007 perché più ricco di aromi, con un ampio abbinamento a tavola, ideale come aperitivo, colore attraente e seducente (così lo definisce il 35% degli intervistati under30). Più in dettaglio, nel consumo domestico vincono gli Spumanti secchi e brut con un + 9%. .  
   
   
DONATELLA CINELLI COLOMBINI METTE IN EVIDENZA IL RUOLO DELLA DONNA NEL MONDO DEL VINO “VINO E TURISMO AL FEMMINILE” LO SCENARIO DELLA RICERCA PRESENTATO AL CONVEGNO “VINO DI GENERE” ORGANIZZATO DA ENOTECA ITALIANA DI SIENA ALLA PRESENZA DELL’ASSESSORE ALL’AGRICOLTURA SUSANNA CENNI  
 
>Il nuovo consumatore del vino italiano è donna>, ha affermato Donatella Cinelli Colombini, produttrice di Brunello di Montalcino e di Chianti a Trequanda, fondatrice del Movimento Turismo del Vino, ideatrice di Cantine Aperte e oggi anche Assessore al Turismo del comune di Siena, durante la presentazione della ricerca “Vino e Turismo al femminile”, presentata stamani in occasione del convegno “Vino di genere” organizzato dall’Enoteca Italiana di Siena con la presenza dell’Assessore all’Agricoltura della Regione Toscana, Susanna Cenni e condotto con brio e arguzia da Camilla Nata, giornalista di Rai Uno. <L’identikit è piuttosto definito: se è giovane è colta e beve poco ma bene, mentre con l’innalzarsi dell’età cresce la sua attenzione al prezzo, ha continuato Cinelli Colombini>. Così seguendo le parole della produttrice che ha inventato la prima cantina tutta al femminile in Italia ed il primo vino selezionato da sole donne, il Brunello “Prime Donne”, si scopre che sono poco interessate al legame fra il vino e il suo territorio di origine ma anzi tendono ad essere consumatrici infedeli perché sempre attratte da nuove esperienze anche straniere. Rispetto ai maschi, che rimangono i principali consumatori, sono più coinvolte emotivamente nelle scelte e più motivate dal desiderio di conoscere mentre meno degli uomini sono condizionate dall’abitudine (Ricerca Chiara per Master in Wine Business Mib Trieste 2005). <Se guadiamo gli stili di consumo mette in evidenza la Cinelli Colombini, il 32% delle donne italiane si dichiara pronta a bere una bottiglia di vino con le amiche. Per il gentil sesso il vino è infatti un complemento della socializzazione e uno strumento di relazione interpersonale. Le wine lovers nostrane iniziano a gustare il vino intorno ai 20 anni e poi cercano di acculturarsi, da qui la crescita esponenziale della frequenza femminile nei corsi per sommelier>. Le donne amano le bollicine molto più degli uomini ma il loro vino preferito è fermo e secco, in effetti la credenza che le vuole consumatrici di bianche leggeri e vini dolci è del tutto infondata. In enoteca la frequenza femminile è aumentata: il 41% degli enotecari milanesi afferma che il proprio cliente è indifferentemente uomo o donna. Se una donna e un uomo comprano insieme, è lei a scegliere (29%) per poi chiedere quale sia l’abbinamento migliore vino - cibo (57%). L’amministrazione Toscana ha lavorato molto in questo senso individuando i “Vini delle Donne” all’interno della migliore produzione regionale e proponendoli in degustazioni separate durante tutti gli eventi promozionali. Infine l’Enoteca Italiana di Siena sta lavorando con stilisti di moda, comunicatori e degustatrici per capire quali siano le caratteristiche estetiche e organolettiche adatte al nuovo target costituito dalle consumatrici. Il 2007 ha segnato l’esordio dei concorsi di vino con giurie femminili: “Wine Women Wont” ha avuto luogo a Santa Rosa California dal 13 al 15 marzo con 1800 concorrenti. La presidente Lea Peirce era affiancata dalle più importanti donne del vino statunitensi fra cui Margrit Mondavi. Nel Principato di Monaco l’enologa Régine Le Coz ha tenuto a battesimo “Femme et Vins du Monde” dal 20 al 23 aprile dove i vini in concorso venivano giudicati da commissioni composte da 5 esperte in rappresentante di enologhe, produttrici, commercianti, comunicatrici e consumatrici ovviamente tutte donne. C’è poi un argomento a sé stante connesso alle donne che lavorano nel settore vino. In Italia esiste l’Associazione Nazionale Donne del Vino fondata nel 1988 da Elisabetta Tognana di cui la Cinelli Colombini è presidente della Toscana. <La donna è, dunque, il nuovo protagonista del mercato del vino, ha concluso Donatella Cinelli Colombini, ma anche nel turismo è ormai una grande opinion leader. Crescono le donne fra i turisti del vino e c’è persino un’agenzia “Women & Wine” che organizza viaggi, incontri e degustazioni riservate alle donne appassionate di grandi bottiglie>. Per info: info@cinellicolombini. It tel 0577 662108 .  
   
   
FRANCIACORTA 2007: UNA BELLISSIMA ANNATA GRANDI FIDUCIA E ASPETTATIVE PER UNA VENDEMMIA DA RICORDARE  
 
Questa del 2007 si può già definire una bellissima annata per la Franciacorta. Bella per come si è progressivamente evoluta e per la qualità delle uve cha ha prodotto, con un inizio di stagione molto precoce rispetto alla media ma caratterizzata da un successivo andamento climatico equilibrato che ha consentito uno sviluppo vegetativo regolare e che non ha visto fenomeni di grandine o gelate tali da comprometterne lo stato di salute. Le piogge, poi, sono arrivate proprio al momento opportuno e nella giusta quantità tanto da garantire le rese per ettaro stabilite dal disciplinare. Possiamo definire quella del 2007 un’annata solare e con una vendemmia precoce rispetto alla media degli anni precedenti. L’altra annata rimasta famosa per essere stata una delle più precoci, quella del 2003, ha avuto un percorso sostanzialmente differente da questa in corso perché è iniziato con un andamento stagionale “normale” ma caratterizzato da temperature mediamente molto alte e precipitazioni pressoché assenti che hanno portato le piante a una maturazione molto veloce. La stagione 2007, invece, è iniziata presto a causa di un inverno particolarmente mite che ha portato la pianta a germogliare con un anticipo di circa 25 giorni rispetto all’andamento stagionale medio in Franciacorta, nel periodo tra la seconda e la terza decade di marzo. Di sicuro un avvenimento eccezionale. Le temperature di aprile hanno registrato le temperature più alte della media stagionale e hanno confermato l’anticipo vegetativo dell’inverno. Nel mese di maggio le temperature sono rientrate nella media e seguite da precipitazioni che, anche se di forte intensità, non hanno compromesso la salute delle piante ma hanno fornito loro il giusto apporto di acqua appena dopo la fioritura, per terminare prima dell’inizio dell’invaiatura. Anche il mese di giugno ha seguito un andamento medio e le due settimane di luglio sono state caratterizzate da temperature fresche soprattutto di notte con assenza di piogge significative. Per molte aziende della Franciacorta, dunque, le vendemmie inizieranno nei primi giorni di agosto, in anticipo rispetto alla media, ma non tanto quanto l’inizio precoce della fase vegetativa in inverno lasciava immaginare. Insomma, come date siamo molto vicini all’annata 2003, ma quella del 2007 si presenterà molto probabilmente con caratteristiche differenti: il calore assorbito dalle piante è stato omogeneo e distribuito in modo più uniforme e per un periodo di tempo più lungo, come rilevato dal calcolo dell’indice di Winkler (che misura la quantità di calore giornaliero assorbito dalle piante). A partire dalla seconda decade di luglio sarà raggiunta la piena invaiatura in tutta la Franciacorta (l’acino passa dallo stato erbaceo a quello di frutto in fase di maturazione) da quel momento sarà particolarmente importante avere giornate calde e assolate determinanti per il regolare accumulo di zuccheri e per la sintesi degli aromi, ma anche buone escursioni termiche giornaliere, (calo della temperatura durante la notte) decisive per la loro preservazione nel frutto. In Franciacorta ormai tutto è pronto per iniziare una bellissima vendemmia delle uve che andranno a comporre i vini base Franciacorta. E ci sono tutti i presupposti per una straordinaria annata. .