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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 15 Luglio 2008
BOLZANO, BERGER A BRUXELLES: ASSICURARE MISURE SPECIALI ALLE AREE DI MONTAGNA  
 
L´indirizzo della politica agraria Ue dopo il 2013 è stato il tema al centro del colloquio che l´assessore provinciale Hans Berger ha avuto l’ 11 luglio a Bruxelles con Klaus Dieter Borchardt, vicecapo di Gabinetto del commissario Ue alle politiche agricole Mariann Fischer Boel. "Borchardt condivide con noi l´esigenza che le aree di montagna nella futura politica agraria vengano considerate come una realtà speciale", afferma Berger. È durato circa un´ora ed è stato contraddistinto dalla comprensione verso le esigenze delle aree di montagna il colloquio tra Berger e l´alto funzionario Ue. "Borchardt ha avuto parle di elogio per la nostra politica agricola e per la relazione sulle aree di montagna che il presidente Durnwalder ha presentato di recente per conto del Comitato delle Regioni a Bruxelles", sottolinea Berger. Quei contenuti sono stati condivisi dal collaboratore del commissario Ue signora Fischer Boel. L´assessore Berger, in previsione dell´abolizione delle quote latte e della liberalizzazione in altri comparti, ha ribadito la necessità di una attenzione particolare, accompagnata con misure speciali di tutela, per l´agricoltura di montagna. "Le conseguenze delle future decisioni Ue dovranno essere attenuate con interventi a sostegno delle zone di montagna, dove l´agricoltura gioca un ruolo fondamentale. " Borchardt ha confermato che già a fine agosto, o al più tardi entro i primi di ottobre, intende visitare l´Alto Adige per farsi direttamente un quadro della situazione. "Utilizzeremo questa opportunità - spiega Berger - per presentare proposte concrete sul futuro della politica agraria europea, assieme a realtà con problemi simili quali Vorarlberg, Tirolo, Trentino o Baviera. " È importante muoversi adesso, conferma Berger, perchè le future linee guida dell´Ue in materia verranno definite ancora entro il 2008. In tal senso Klaus Dieter Borchardt è l´interlocutore giusto, "perchè è uno dei principali consiglieri del commissario signora Fischer Boer e sta lavorando in prima fila alle future direttive", conclude Berger. .  
   
   
LA COMMISSIONE EUROPEA CHIEDE AGLI STATI MEMBRI IL RIMBORSO DI 410,3 MILIONI DI EURO DI SPESE DELLA PAC  
 
La Commissione europea chiede agli Stati membri il rimborso di 410,3 milioni di euro di spese della Pac In virtù di una decisione adottata dalla Commissione europea, gli Stati membri dovranno rimborsare un totale di 410,3 milioni di euro, corrispondente a importi indebitamente versati a carico del bilancio agricolo Ue. Il reintegro di questo importo nel bilancio comunitario è dovuto a procedure di controllo inadeguate o al mancato rispetto delle norme comunitarie in materia di spese agricole. Gli Stati membri sono responsabili del pagamento e della verifica delle spese effettuate nell’ambito della politica agricola comune (Pac), mentre la Commissione deve garantire che essi abbiano fatto un uso corretto dei fondi. Commentando la decisione, la commissaria per l´Agricoltura e lo Sviluppo rurale Mariann Fischer Boel ha dichiarato: “Stiamo facendo tutto il possibile per tenere sotto controllo le spese agricole. La Corte dei conti ha preso atto del notevole miglioramento del nostro sistema di controllo in questi ultimi anni; dal canto nostro, ci adoperiamo per conseguire ulteriori progressi. I contribuenti hanno il diritto di sapere se il loro denaro viene speso oculatamente”. Principali rettifiche finanziarie Questa recente decisione, la ventottesima a datare dalla riforma del 1995 relativa al sistema di recupero degli importi indebitamente versati nell’ambito della Pac, prevede il recupero di fondi presso la Germania, la Spagna, la Francia, la Gran Bretagna, la Grecia, l’Italia, i Paesi Bassi, la Polonia e la Svezia. Le rettifiche più cospicue sono: 145,2 milioni di Eur a carico dell’Italia per carenze nella fotointerpretazione di immagini e nella procedura di controllo in loco sulla base di immagini degli anni precedenti in relazione ai pagamenti per i seminativi (aiuti alle superfici); 127,7 milioni di Eur a carico della Grecia per carenze nel sistema Sipa-sig e nei controlli in loco in relazione agli aiuti alle superfici e ai pagamenti per la frutta a guscio; 69,4 milioni di Eur a carico della Gran Bretagna per intempestività delle visite di verifica sul terreno e determinazione imprecisa della superficie ammissibile ai pagamenti. Per ulteriori informazioni sul funzionamento del sistema di liquidazione annuale dei conti, vedere Memo/06/178 e l´opuscolo “Una gestione saggia del bilancio agricolo”, disponibile al seguente indirizzo Internet: http://ec. Europa. Eu/agriculture/fin/clearance/factsheet_it. Pdf. Le tabelle accluse (allegati I e Ii) illustrano in dettaglio gli importi da recuperare in applicazione della decisione, ripartiti per Stato membro e per settore. Liquidazione dei conti del Feaga Decisione 28: rettifiche per Stato membro
Settore e motivo della rettifica Importo in milioni di Eur
Germania
Sviluppo rurale Garanzia: numero elevato di errori amministrativi e formali 2,97
Spagna
Premi per gli animali e seminativi – rimborso dopo parziale annullamento della decisione 2004/457/Ce della Commissione da parte della Corte di giustizia -0,82
Premio per i prodotti lattiero-caseari: superamento del limite quantitativo 0,05
Ortofrutticoli – frutta a guscio: pagamenti tardivi 15,41
Ortofrutticoli – ritiri: inosservanza delle condizioni ambientali 1,60
Premi per le carni – bovini: carenze nei controlli in loco 1,09
Francia
Latte in polvere per la produzione di caseina: procedimento di produzione non conforme 3,55
Sviluppo rurale Garanzia – misure di accompagnamento: carenze nei controlli primari 3,74
Gran Bretagna
Seminativi: intempestività delle visite rapide sul terreno, determinazione imprecisa della superficie ammissibile ai pagamenti 69,39
Premi per le carni – bovini e ovini: inclusione dei pascoli comuni nei calcoli della superficie foraggera ai fini dei regimi di aiuti per gli animali 0,07
Grecia
Seminativi (aiuti alle superfici) e frutta a guscio: sistema Sipa-sig non pienamente operativo, controlli in loco insufficienti 127,71
Italia
Seminativi (aiuti alle superfici): carenze nell’interpretazione di immagini cartografiche ortofoto e nella procedura di controllo in loco sulla base di immagini degli anni precedenti 145,16
Restituzioni all´esportazione: esecuzione inadeguata di controlli primari 0,51
Ortofrutticoli – trasformazione degli agrumi: mancanza o esecuzione parziale di controlli primari, casi accertati di frode 15,35
Ortofrutticoli – programmi operativi: spese non ammissibili 0,01
Quote latte: carenze nei controlli sulle consegne e sulle vendite dirette 13,68
Paesi Bassi
Latte in polvere per la produzione di caseina: carenze nella procedura di controllo 7,32
Polonia
Aiuti alle superfici: controlli qualitativamente inadeguati o insufficienti 3,11
Svezia
Premi per le carni – ovini: pagamenti non ammissibili, carenze nei controlli in loco 0,41
Totale 410,31
Liquidazione dei conti del Feaga Decisione 28: rettifiche per settore
In mio Eur
Seminativi (aiuti alle superfici) 345,37
Restituzioni all’esportazione 0,51
Ortofrutticoli 32,37
Latte 24,60
Premi per le carni 0,75
Sviluppo rurale 6,71
Totale 410,31
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AGRICOLTURA VENETA: PARTITA CABINA REGIA PER SBUROCRATIZZAZIONE  
 
Venezia, - E’ iniziato il processo di sburocratizzazione dell’agricoltura veneta. Il Vicepresidente della Giunta regionale Franco Manzato ha attivato la “Cabina di regia” per governare il processo, promuovendo un primo incontro con i dirigenti di Avepa e con il Direttore Generale Fausto Luciani. “Abbiamo convenuto che le imprese agricole sono centrali nella politica regionale e non sono in alcun modo controparte di nessuno; al contrario: la Regione e le sue articolazioni, centrali e periferiche, sono al loro servizio e devono agire con mentalità e operatività conseguenti”. “Abbiamo anche ribadito che l’Agenzia veneta è organismo pagatore, non controllore. Questo spirito di servizio deve tradursi al più presto nell’ordinaria attività non solo di Avepa ma anche degli altri organismi strumentali e di tutte le strutture centrali e periferiche, a partire dal mio stesso assessorato”. “Intendo anche mettere allo stesso tavolo, per un confronto diretto, gli imprenditori agricoli, gli enti strumentali e la burocrazia regionale – ha ribadito Manzato – perché si parlino direttamente e perché la burocrazia risolva i problemi che vengono posti. Sono convinto che con il colloquio aperto e franco si possano dare le risposte utili e il mio input politico alle strutture, ai funzionari e ai dirigenti è: se c’è un problema, dovete trovare il modo di risolverlo”. “Allo stesso modo intendo mettere a confronto funzionari veneti e di altri Paesi con le nostre aziende zootecniche, in relazione all’applicazione della Direttiva Nitrati, per valutare come la questione viene considerata dai diversi punti di vista e perché qui da noi la sua applicazione ha aspetti di drammaticità rispetto a situazioni di altre realtà che non sembrano molto differenti”. “Sono peraltro perfettamente consapevole – ha concluso il vicepresidente – che esistono questioni burocratiche legate alle normative nazionali e comunitarie. Di questo intendo personalmente parlare con il Ministro Zaia”. .  
   
   
AGRICOLTURA, 41 MILIONI DI EURO PER I PROGETTI LOCALI IN LIGURIA VIA AI BANDI PER LE STRATEGIE DI SVILUPPO E I PROGETTI INTEGRATI  
 
Via ai bandi per le strategie di sviluppo locale e i progetti integrati del piano del Piano di Sviluppo Rurale 2007-2013 che prevedono sostegni per 41 milioni di euro per il comparto. Argomenti oggetto di due delibere approvate oggi dalla giunta della Regione Liguria, su proposta dell´Assessore all´Agricoltura Giancarlo Cassini. Il provvedimento va incontro al settore agricolo e ai territori rurali, dove hanno accanto alla funzione economico-produttiva, hanno trovato spazi e riconoscimenti diversi da quelli finanziabili dagli altri tre "assi" del Psr. Si tratta del cosidetto "approccio Leader" che consiste in progetti di sviluppo che prevedono l´integrazione di diversi settori, per esempio, l´agricoltura con il turismo per valorizzare tipicità ed eccellenze locali. La Regione Liguria punta molto sui progetti integrati di sviluppo rurale che consentono agli operatori di presentare "manifestazioni di interesse" con i Gal (Gruppi di azione locale). La cadenza dei bandi è fissata per lunedì 15 settembre. .  
   
   
AGRICOLTURA IN PIEMONTE PSR 2007/2013: MISURA 111 APPROVATE DALLA GIUNTA LE DISPOSIZIONI ATTUATIVE PER L´APERTURA DEI BANDI  
 
La Giunta Regionale ha approvato le Disposizioni attuative per l’apertura dei bandi di finanziamento per la misura 111 del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 (relativamente all’Azione 1) dedicata alla formazione ed informazione nel settore agricolo ed alimentare. I bandi e la conseguente apertura delle domande saranno pubblicati nelle prossime settimane e riguarderanno la realizzazione di iniziative formative ed informative, destinate agli imprenditori, ai tecnici e agli addetti del settore agricolo e agroalimentare, e in genere agli agricoltori. I beneficiari dell’erogazione dei contributi saranno specificamente i soggetti che organizzano e gestiscono le iniziative. Per tale azione, la spesa pubblica totale cofinanziata, comprensiva degli aiuti di Stato, ammonta a 21. 550. 089 euro per il periodo 2007-2013. “La misura 111, con l’Azione 1 – spiega l’Assessore all’Agricoltura Mino Taricco - intende di fatto realizzare interventi trasversali di supporto e di sostegno alle altre misure dello sviluppo rurale, favorendo l’aggiornamento delle competenze degli addetti al settore agricolo, la diffusione di conoscenze nuove, la circolazione e lo scambio di informazioni, che potranno portare benefici importanti per la competitività delle aziende e per la loro capacità di stare su mercati sempre più complessi. Crediamo che, accanto alle misure strutturali, anche la formazione costante degli operatori e una comunicazione efficace siano strumenti fondamentali per un’agricoltura che sta mutando il proprio ruolo e si sta modernizzando. ” La misura 111 - Azione 1 ha infatti come obiettivo generale l’aumento della competitività sostenibile delle aziende agricole attraverso lo sviluppo del potenziale umano e il consolidamento di un sistema di formazione continua; il miglioramento delle competenze e capacità tecniche ed imprenditoriali degli operatori agricoli; la diffusione delle conoscenze scientifiche e delle pratiche innovative. L’azione è suddivisa in due sottoazioni: sottoazione A: formazione rivolta a imprenditori e addetti del settore agricolo ed alimentare, sottoazione B: informazione rivolta agli agricoltori, tecnici e addetti del settore agricolo ed alimentare. Il finanziamento consiste in contributi per l’organizzazione e lo svolgimento delle iniziative nella misura del 100% delle spese rendicontate e ammesse; le tipologie di iniziative finanziabili sono: corsi di formazione e aggiornamento; corsi finalizzati all’insediamento dei giovani agricoltori in relazione alla misura 112; incontri informativi e divulgativi, seminari, workshop tematici; realizzazione di pubblicazioni, opuscoli, schede tecniche, pieghevoli, bollettini, newsletter; realizzazione o acquisizione di strumenti informativi multimediali (Cd, Dvd, software); diffusione di informazioni attraverso trasmissioni Tv, radio e stampa; creazione di “comunità virtuali” per lo scambio di informazioni e dati attraverso il web; creazione di un sito web aperto a tutti gli imprenditori agricoli; invio informazioni attraverso messaggistica sms, mms o videofonino; contatti diretti con gli imprenditori agricoli presso le aziende agricole o presso sportelli informativi. Il bando sarà pubblicato prossimamente all’indirizzo: http://www. Regione. Piemonte. It/cgi-bin/agri/leggi/pub/bandi. Cgi Il Programma di Sviluppo Rurale della Regione Piemonte è consultabile nella sua versione integrale all’indirizzo http://www. Regione. Piemonte. It/agri/psr2007_13/index. Htm .  
   
   
AGRICOLTURA PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007/2013, REGIONE UMBRIA PROMUOVE INCONTRI CON IMPRESE SU BANDI  
 
Perugia - Quattro appuntamenti sul territorio per far conoscere alle imprese agricole umbre le opportunità offerte dai bandi attivati dalla Regione Umbria nell’ambito del Programma di sviluppo rurale 2007-2013. A promuoverli è l’assessorato regionale alle Politiche agricole. “Gli operatori agricoli umbri – sottolinea l’assessore Carlo Liviantoni, vicepresidente della Giunta regionale - potranno disporre nei prossimi anni di importanti risorse pubbliche in funzione della competitività e dello sviluppo sostenibile. Il Programma di sviluppo rurale 2007-2013 approvato dalla Commissione europea, infatti, mette a disposizione 760 milioni di euro per investimenti, interventi agroambientali e forestali, diversificazione dell’economia rurale. L’informazione puntuale – continua Liviantoni - costituisce uno degli elementi fondamentali affinché gli operatori possano valutare appieno le opportunità offerte e compiere le relative scelte, per questo abbiamo voluto promuovere direttamente sul territorio occasioni ulteriori di conoscenza e approfondimento sulle ‘Misure’ e le iniziative in atto e in corso di attivazione”. Con questi incontri, “si prosegue – conclude l’assessore regionale - il percorso di confronto diretto con le imprese umbre avviato nella fase di costruzione del Programma e orientato allo sviluppo di un flusso efficace di informazioni per una pronta attivazione degli interventi sul territorio”. “Istruzioni per l’uso”, questo è il titolo dei quattro incontri seminariali che sono organizzati dal settore Servizi alle imprese e politiche per l’innovazione in ambito agroindustriale e forestale. Il primo degli incontri si svolgerà il 15 luglio a Città di Castello, al Centro servizi di Cerbara; il 16 luglio l’appuntamento è a Perugia, nell’Aula magna della Facoltà di Agraria. Gli altri due incontri con gli operatori agricoli sono fissati per il 22 luglio a Spoleto, al Centro San Nicolò, e il 23 luglio a Orvieto, al Centro congressi del Palazzo del Capitano del popolo. I lavori, con inizio alle 14. 30 per la registrazione dei partecipanti, si aprono con il saluto dell’assessore regionale Liviantoni e l’introduzione sullo stato di avanzamento del “Programma di sviluppo rurale” a cura del direttore regionale Ernesta Maria Ranieri, autorità di gestione del Programma, per proseguire con gli approfondimenti sui vari “Assi”. Al termine è previsto il dibattito. .  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO, CINA: CON LE OLIMPIADI SI MIGLIORINO I DIRITTI DELL´UOMO  
 
Strasburgo, 15 luglio 2008 - I Giochi olimpici offrono l´occasione unica per migliorare i diritti umani in Cina. Il Parlamento europeo chiede la grazia per i detenuti politici e difensori dei diritti umani, inclusi quanti incarcerati in Tibet a marzo e di sospendere la campagna di "rieducazione patriottica". Condanna le violazioni «diffuse e sistematiche» dei diritti umani invitando ad introdurre una moratoria sulla pena di morte. Non è passata la richiesta di una posizione europea sulla presenza alla cerimonia di apertura. Con 439 voti favorevoli, 51 contrari, 139 astenuti, il Parlamento ha adottato una risoluzione sostenuta da Ppe/de, Pse e Uen che chiede alle autorità cinesi di cogliere l´opportunità storica per dimostrare al mondo che l´assegnazione dei Giochi olimpici a Pechino «offre l´occasione unica per migliorare la situazione dei diritti umani nel paese» concedendo la grazia a tutti i detenuti politici e difensori dei diritti umani, «inclusi quanti sono stati incarcerati in Tibet dopo i disordini del marzo scorso (con ovvia esclusione dei responsabili di violenze)». Si rammarica poi per il fatto che, benché le relazioni con la Cina abbiano registrato progressi significativi in ambito commerciale ed economico, ciò non sia stato accompagnato da risultati di rilievo per quanto riguarda i diritti dell´uomo e la democrazia. Chiede infatti alla Cina di rispettare gli impegni pubblici assunti per quanto riguarda i diritti dell´uomo e le minoranze, la democrazia e lo Stato di diritto, messi in rilievo dal Comitato internazionale olimpico (Cio) quando ha deciso di autorizzare questo paese a organizzare i Giochi olimpici. Sollecita poi a sospendere, durante il periodo dei Giochi olimpici, in nome della "pace olimpica" di antica e consolidata tradizione, la campagna di "rieducazione patriottica", intensificata dall´inizio di aprile. I deputati deplorano che la situazione dei diritti umani in Cina resti una fonte di preoccupazione a causa delle violazioni «diffuse e sistematiche» dei diritti umani e ricordano gli impegni assunti dalla Cina per quanto riguarda i diritti umani in occasione dell´assegnazione alla Cina dell´organizzazione dei Giochi Olimpici. Invitano inoltre le autorità cinesi a porre fine a ogni discriminazione a danno dei migranti dalle zone rurali e delle minoranze etniche nonché ad astenersi da intimidazioni contro sindacalisti, avvocati e giornalisti che denunciano violazioni delle libertà fondamentali, ribadendo la convinzione che l´arresto di queste persone contrasta con i principi universali e riconosciuti del diritto internazionale (ius gentium). Condannano infine il ricorso frequente alla pena di morte e invitano le autorità cinesi a introdurre una moratoria delle esecuzioni. Deplorano poi il fatto che nonostante le richieste internazionali non sia stato possibile conseguire dalle autorità cinesi la sospensione del loro intervento dopo i disordini del 14 marzo 2008 in Tibet. I partecipanti alle proteste a Lhasa sono infatti ancora perseguitati e arrestati e ai loro parenti non sono fornite informazioni sul luogo in cui si trovano, benché ciò sia prescritto dalla legislazione cinese. Accolgono però con favore la ripresa dei contatti tra i rappresentanti del Dalai Lama e le autorità cinesi ed incoraggia le due parti ad intensificare tali contatti per gettare le basi di una fiducia reciproca, «unica condizione che permetterà di giungere a una soluzione politica reciprocamente accettabile». Ricordano che l´apertura del paese ai turisti e ai mezzi di informazione «non va utilizzata come un "evento di pubbliche relazioni"», ma deve essere un´apertura effettiva. E´ stato bocciato con 187 voti favorevoli e 399 contrari un emendamento presentato dal gruppo Alde/adle, che invitava il Consiglio ad adottare una posizione comune sulla presenza dei capi di Stato e di governo e di Javier Solana, Alto rappresentante dell´Ue, alla cerimonia di apertura dei Giochi olimpici. Anche un altro emendamento presentato dai Verdi/ale che chiedeva di liberare Hu Jia, nominato nel 2007 per il Premio Sacharov del Parlamento europeo per la libertà di pensiero è stato respinto Il Parlamento invita le autorità cinesi a prendere atto che gli allarmi sui terremoti sono un indicatore dello sviluppo di un paese e pertanto sottolinea quanto sia di importanza vitale reagire «attivamente e prontamente» a ogni allarme inviato alle autorità dalla comunità scientifica, nell´ipotesi improbabile, ma non impossibile, di altri catastrofi naturali in Cina. Rileva poi con soddisfazione che la Cina non ha esitato ad accettare l´assistenza della comunità internazionale per prestare soccorso ai sinistrati della regione del Sichuan e facilitare l´intervento delle organizzazioni di volontari per l´assistenza umanitaria e di soccorso nella distribuzione degli aiuti e sottolinea l´importanza del sostegno dell´Ue, degli Stati membri e della comunità internazionale per la fase di ricostruzione della regione colpita. .  
   
   
BUITONI: INCONTRO TRA TMT, NESTLÉ, LAVORATORI, SINDACATI E ISTITUZIONI LA REGIONE CHIEDE CONTINUITÀ PRODUTTIVA E GARANZIE PER I LAVORATORI  
 
Firenze - La vicenda giudiziaria di Angelo Mastrolia, presidente del Gruppo alimentare Tmt, non interferirà in nessun modo con quanto sancito nell’accordo che lo scorso 24 giugno ha permesso il passaggio definitivo della Buitoni da Nestlé a Tmt. E’ quanto assicurato dai vertici dei due gruppi alimentari durante l’incontro che sil 12 luglio ha visto di fronte le imprese, i sindacati e i lavoratori con la partecipazione degli amministratori locali, dell’assessore della Regione Umbria Mario Giovannetti e degli assessori toscani Gianfranco Simoncini e Ambrogio Brenna che, in conclusione della riunione, hanno ribadito come, in qualsiasi situazione che si verrà a creare, dovrà essere comunque assicurato quanto sottoscritto nel contratto alla base della vendita. Per Brenna, Simoncini e Giovannetti: «! ;Le Regioni Toscana e Umbria vigilano, e vigileranno attentame! nte in f uturo, affinché sia pienamente rispettato e garantito il livello occupazionale, l’applicazione concreta del nuovo piano industriale capace di permettere l’ulteriore sviluppo dell’azienda e la continuità del sito produttivo di Sansepolcro. » L’incontro, durato un paio d’ore, è stato convocato per la preoccupazione che ha suscitato la vicenda di Mastrolia sui 450 dipendenti dello stabilimento di Sansepolcro. Nell’esprimere questa inquietudine i rappresentanti sindacali hanno chiesto alle aziende uno spostamento dell’applicazione dell’accordo dal 1 settembre 2008 al 1 gennaio 2009, in attesa che si chiarisca la situazione giudiziaria dell’imprenditore. Contestualmente si attiveranno con il governo per l’apertura di un tavolo a livello nazionale che affronti da vicino la situazione. Gli assessori Brenna e Simoncini hanno infine ricordato l’importanza per il territorio e per l&r! squo;intera Toscana di una realtà produttiva e di uno storico marchio come quello Buitoni che, oltre a impiegare 450 lavoratori e ad alimentare un vasto indotto, ha da sempre legami strettissimi con la storia e con la vita del territorio. .  
   
   
STOP A BARRIERE ARTIFICIALI PER PESCI ACQUE TICINO UN "CORRIDOIO ECOLOGICO" PIU´ AGEVOLE PER TROTA MORMORATA E PIGO OBIETTIVO GARANTIRE CONSERVAZIONE SPECIE ITTICHE  
 
 Un protocollo d´intesa che ha come obiettivo principale quello di abbattere le barriere artificiali che sul fiume Ticino impediscono il corretto passaggio della fauna ittica, mettendone a rischio il normale ciclo biologico. L´atto, che ha terminato l’ 11 luglio il suo iter con la firma dell´assessore regionale all´Agricoltura, Luca Daniel Ferrazzi, riguarda in maniera particolare la provincia di Varese ed è condiviso da tutti i soggetti interessati alla materia e consentirà di iniziare i lavori per la realizzazione di appositi passaggi sul fiume Ticino, garantendo così lo sblocco del "corridoio ecologico" tra Lago Maggiore e Mare Adriatico. Fino ad oggi la presenza di due sbarramenti sul Ticino (a Porto della Torre, in corrispondenza di una centrale idroelettrica, e alla presa di Panperduto del Consorzio Villoresi, oltre a quello di Isola Serafini, più a valle lungo il Po) hanno rischiato di compromettere l´equilibrio e la sopravvivenza stessa di pesci tipici di queste acque come la Trota Mormorata e il Pigo del Ticino. "Questo intervento, per il quale abbiamo stanziato 270. 000 euro - ricorda l´assessore Ferrazzi - consentirà la risoluzione del problema, garantendo la conservazione della nostra fauna ittica". Il protocollo formalizza una proficua collaborazione fra diversi Enti, tra cui Regione Piemonte, Province di Varese e Novara, Consorzio del Parco Lombardo della Valle del Ticino, Parco del Ticino Piemontese, Enel, Consorzio di Bonifica Est Ticino Villoresi e Comune di Somma Lombardo, in accordo con le Direzioni Generali Agricoltura e Qualità dell´Ambiente di Regione Lombardia. "Con la firma di oggi si chiude nel migliore dei modi un percorso avviato sin dal 2000 - aggiunge l´assessore Ferrazzi - quando Regione Lombardia, partecipando al progetto comunitario ´Life Natura´, aveva promosso ricerche per la conservazione della Trota Mormorata e del Pigo del Ticino". "Con la realizzazione dei passaggi artificiali per i pesci e il relativo superamento delle barriere invalicabili - continua l´assessore Ferrazzi - possiamo dire di aver posto le basi decisive per preservare queste specie preziose per l´equilibrio faunistico del territorio, contribuendo a salvare un prezioso pezzo di biodiversità". I lavori, che per la particolare natura di alcune opere devono necessariamente essere eseguiti in inverno, saranno ultimati entro l´anno nell´impianto di Panperduto ed entro il 2009 in quello di Porto della Torre. .  
   
   
BASILICATA: PREZZO LATTE, PARTE LA CONTRATTAZIONE AZIENDALE  
 
 Questa mattina alle ore 9. 30, una delegazione guidata dalle Organizzazioni Agricole Cia, Coldiretti, Confagricoltura e Copagri e sostenuta dalla presenza di numerosi allevatori, si recherà presso il Caseificio Pace e Becce di Potenza ed il Caseificio S. Lucia di Tramutola, per avviare la “contrattazione aziendale” sul conferimento di latte bovino. L’iniziativa, spiegano in un comunicato stampa le Organizzazioni Agricole, “si è resa necessaria dopo il mancato rispetto, da parte di queste aziende, dell’accordo sul prezzo del latte stipulato nel mese di febbraio 2008 ed a seguito dell’atteggiamento provocatorio ed irresponsabile registrato da parte della rappresentanza di dette aziende (Confcommercio) che, con motivazioni pretestuose, non ha consentito la ripresa del dialogo al tavolo interprofessionale (istituito presso la Regione Basilicata dall’Assessore all’Agricoltura, Roberto Falotico)”. Per le quattro associazioni di categoria “a tali aziende di trasformazione va ricordato che gli accordi sul prezzo del latte alla stalla non vengono stipulati per motivare la crescita dei prezzi al consumo dei prodotti lattiero caseari (oltre il 20% nell’ultimo anno), ma per consentire agli allevatori di recuperare la giusta parte degli accresciuti costi di produzione. Alle già gravi difficoltà in cui già versa il comparto zootecnico lucano, impegnato a far fronte ai nuovi e ingenti costi di produzione dovuti a rincari record nel prezzo dei mangimi e dell’energia a causa dell’aumento del costo del petrolio, non si può aggiungere una perdita di oltre 8 centesimi, più Iva, per litro di latte (più del 20% del prezzo fissato dall’accordo regionale). Una situazione che rischia di portare al collasso la zootecnia da latte e rispetto alla quale, certamente, gli allevatori non rimarranno “attori passivi o indifferenti”. Gli allevatori lucani, che nel corso di questi anni hanno compiuto enormi sforzi per adeguare le proprie capacità produttive e migliorare la qualità del latte, non possono continuare a subire angherie da una parte della trasformazione casearia lucana". Le Organizzazioni Agricole auspicano "che la vertenza, nell’interesse reciproco, possa trovare una rapida e tempestiva conclusione". .  
   
   
FILIERA DEL LATTE, TAVOLO TECNICO IN REGIONE.  
 
Consolidare la produzione di un latte marchigiano di qualita` e verificare le strade percorribili per garantire un´adeguata renumerazione agli allevatori. Sono questi gli argomenti discussi al ´Tavolo regionale della filiera lattiero-casearia´, convocato dalla Regione Marche per affrontare la complessa situazione del prezzo di vendita del latte al pubblico. A discutere con il vice presidente e assessore all´Agricoltura, Paolo Petrini, i rappresentanti del comparto: associazioni di categoria, centrali cooperative, Cooperlat, l´associazione Latte Marche, le principali catene della grande distribuzione presenti in regione. E` la prima volta che tutta la filiera marchigiana si riunisce attorno allo stesso tavolo per analizzare le difficolta` che, maggiormente, si concentrano nel segmento del latte fresco e ad alta qualita`. Gli allevatori delle Marche, come quelli delle altre regioni italiane, stanno vivendo una situazione di grossa difficolta`. I continui aumenti dei costi di produzione stanno mettendo in ginocchio le aziende che non possono sopravvivere a prezzi del latte come quelli attuali. La questione portata al Tavolo e` stata proprio quella di verificare le strade percorribili per garantire una giusta remunerazione agli allevatori e i giusti equilibri all´interno della catena del valore. ´Si e` trattato di un primo confronto a cui sicuramente seguiranno altri momenti di incontro ´ ha spiegato l´assessore Petrini - Al Tavolo e` emerso l´impegno, da parte della Regione e di tutti gli operatori, a salvaguardare e valorizzare le realta` produttive locali. Si tratta di sviluppare sinergie tra produttori, trasformatori e distributori, su cui deve fare perno una azione condivisa e sostenuta della Regione, per trovare spazi di espansione in un mercato sempre piu` difficile e globalizzato che sconta, oltre a un forte aumento dei costi, anche una concorrenza di prodotti provenienti da altre realta` mondiali´. Tutti i partecipanti al Tavolo si sono dimostrati disponibili a percorre questa strada che punta a valorizzare le eccellenze regionali locali e che guarda sempre piu` alla qualita`. ´Occorre mettere in campo azioni per una valorizzazione complessiva del latte marchigiano e dei prodotti da questo derivati, attraverso specifici progetti ´ ha rimarcato Petrini ´ La base di partenza e` la diffusione, presso i produttori e i consumatori, del Marchio Qm regionale di qualita`, puntando su una comunicazione piu` chiara e diretta che faccia emergere il valore aggiunto dell´iniziativa e le caratteristiche del prodotto a Marchio Qm´. La campagna di comunicazione del Marchio Qm e` gia` partita a gennaio 2008. Verra` ora intensificata con iniziative promozionali, potendo contare su un budget regionale di 200 mila euro e su alcuni interventi finanziati con il Programma di sviluppo regionale 2007/2013 che promuovono la promozione dei prodotti locali. .  
   
   
PESCA. COZZOLINO: "FONDI EUROPEI OCCASIONE DI RILANCIO DEL SETTORE"  
 
Il 12 luglio a Salerno, presso la sede della Provincia, l’assessore regionale all´Agricoltura e alle Attività Produttive Andrea Cozzolino ha incontrato, nel corso di una manifestazione pubblica, le associazioni e i rappresentanti dei pescatori. Caro-gasolio, quote europee del pescato, e rilancio del settore sono stati i temi al centro della discussione. "Lunedì prossimo partiranno i primi bandi del Fondo Europeo della Pesca. Si tratta di un’occasione importantissima per modernizzare tutta la filiera ittica ed avere le prime concrete risposte a molti dei problemi che anche nel corso dell’incontro odierno sono stati evidenziati", ha spiegato Cozzolino. "Il mondo della pesca è un’importante realtà economica di questa regione. Per questo è necessario avviare da subito una politica di riforme strutturali per l’interno settore, altrimenti non riusciremo a reggere al peso delle sfide che il mercato globale ci ha posto di fronte", ha detto l’assessore Cozzolino. “Una politica di riforme e di rilancio - ha proseguito - deve necessariamente partire da un rapporto più stretto con l’Unione Europea. Il 23 luglio prossimo sarò a Bruxelles, per portare all’attenzione della Commissione Europea i problemi che sono sul tavolo, a partire dalla questione delle quote. Dobbiamo puntare ad avere una produzione di pescato che sia quanto più è possibile vicina alla domanda del nostro mercato regionale”. "C´è bisogno, poi, di una più marcata politica mediterranea da parte del Governo nazionale: è necessario discutere e concertare le strategie anche con i paesi dell’altra sponda del Mediterraneo, che oggi oggettivamente offrono alle loro flotte condizioni più vantaggiose per la pesca". Infine Cozzolino, ha detto “di essere d’accordo sulla possibilità di mettere a punto forme di aiuto de minimis sul caro gasolio, purché queste rientrino in una logica complessiva di rilancio strutturale del settore in linea con quanto ci chiede l’Unione Europea". .  
   
   
CASO STOCK, COMUNE E REGIONE INTERVENGANO  
 
Trieste - "E´ una strada senza ritorno il trasferimento a Milano, difficilmente comprensibile, pertanto è giusto che le istituzioni locali facciano quadrato attorno alla Stock". Il commento è del consigliere regionale del Partito Democratico Sergio Lupieri, alla luce delle notizie di stampa che parlano di un imminente trasferimento di 40 impiegati della Stock (tutti del ramo marketing e vendite per l´Italia e del comparto amministrativo) nel capoluogo lombardo. "Far traslocare la testa commerciale di un´impresa nata e cresciuta a Trieste non ha molto senso, visti i numeri: i dati del bilancio del 2007 parlano infatti di un fatturato complessivo di 110 milioni di euro (nel 2006 erano 124 milioni), ma in compenso l´utile operativo è passato da 5,8 milioni del 2006 a 8 milioni con la produzione di 16 milioni di bottiglie in Italia e 10 all´estero". La Stock detiene la leadership del mercato con la Keglevich (59%), il Limoncè (28%) e lo storico Brandy (26%). Il marchio produce e distribuisce in Austria, Repubblica Ceca, Italia, Polonia, Slovacchia, Slovenia e Usa: 80 milioni di litri di liquori, 900 addetti di cui 200 circa a Trieste. "Non mi pare siano numeri da buttare - aggiunge Lupieri - tali da giustificare il dentro o fuori imposto dall´azienda. Tanto più se a essere spostati da Trieste saranno cinquantenni con famiglia, figli. Oggi tocca al ramo marketing e vendite per l´Italia, domani potrebbe toccare alla produzione (38 operai), alla logistica, al controllo qualità, al team commerciale che lavora sull´estero. E ricordiamoci pure che la sede centrale si è già spostata da Trieste a Londra". "La Eckes poi, annota ancora, il colosso finanziario californiano proprietario della Stock, ha incontrato i sindacati di categoria e le Rsu appena dopo un anno abbondante dall´acquisto e gli stessi lavoratori non hanno mai incontrato il management Usa. Una decisione così importante non può essere imposta sulla testa di chi lavora. Mi auguro - conclude Lupieri - che il sindaco in primis, ma anche la Regione si attivi per chiedere un confronto con la proprietà. Dopotutto, che un colosso quale la Stock opti per la soluzione milanese farebbe male ai lavoratori, ma pure alle casse di Comune e Regione". .  
   
   
RICHIESTO IN PIEMONTE LO STATO DI CRISI PER IL SETTORE DELL´ALLEVAMENTO SUINICOLO  
 
La Regione Piemonte richiederà al Ministero delle Politiche Agricole di attivare lo stato di crisi per il settore dell’allevamento suinicolo, data la grave situazione economica e di mercato venutasi a creare e segnalata dagli stessi produttori. Lo ha deliberato la Giunta Regionale, facendo riferimento al fondo per le crisi di mercato previsto dall’art. 1 della legge 296/2006 (Finanziaria 2007), la cui procedura deve essere attivata dal Ministero per sostenere la ripresa economica e produttiva delle imprese piemontesi del comparto. La situazione economica generale, il mutamento degli stili di vita e di consumo dei prodotti alimentari in Italia hanno determinato importanti ripercussioni sull’andamento delle filiere agroalimentari, che sono state particolarmente forti nel comparto della carne. Come evidenziato dall’ Associazione Produttori Suini del Piemonte, il settore annovera nella nostra Regione circa 1360 allevamenti con una produzione annua di 1. 6 milioni di capi e una produzione lorda vendibile di 217 milioni di euro. La situazione critica di mercato e la concorrenza del prodotto importato comportano una perdita dell’ordine di 0,23 euro/Kg di carne rispetto ai costi di produzione, aumentati del 17% negli ultimi 18 mesi. “Abbiamo ritenuto di richiedere un intervento a sostegno del comparto – spiega l’Assessore regionale all’Agricoltura Mino Taricco – per il perdurare della gravissima situazione produttiva e di mercato, fortemente segnalata dalle Organizzazioni Professionali Agricole e dall’Associazione Produttori. Ora il Ministero dovrà assumere la decisione sull’attivazione dello stato di crisi, che noi continueremo a seguire con attenzione. “ .  
   
   
CROSTATE,FRULLATI,INSALATE:"CUCINARE CON I BAMBINI" CON QUESTA PROPOSTA TERMINA IL PROGETTO "EDUCAZIONE ALIMENTARE"  
 
Crostata di carote, macedonia al croccante, insalata di finocchi e agrumi, frullato giallo e verde, tartine integrali alla frutta. Con le ricette di "Cucinare con i bambini" (una serie di proposte sane e genuine da realizzare in famiglia durante il periodo estivo) si chiude la stagione 2007-2008 dedicata all´educazione alimentare proposta dall´assessorato all´Agricoltura della Regione Lombardia. Una serie di iniziative che ha avuto come obiettivo principale quello di favorire l´adozione di corretti comportamenti nutrizionali attraverso la conoscenza ed il consumo di prodotti agro-alimentari di qualità, ottenuti nel rispetto dell´ambiente o legati alla tradizione del territorio rurale. "Fattorie didattiche, visite guidate negli ortomercati, volumi informativi mirati alla sensibilizzazione del consumo di frutta e verdura. E ancora - ricorda Luca Ferazzi, assessore regionale all´Agricoltura - corsi formativi per gli insegnanti, momenti di informazione nelle scuole, giochi tradizionali ed interattivi, concorsi e iniziative che hanno avuto come obiettivo la promozione di una corretta alimentazione". Tutti progetti previsti dal piano regionale, condivisi con Province, Comuni e associazioni, per i quali la Giunta regionale ha stanziato complessivamente 400. 000 euro. Tornando dunque alla proposta "Cucinare con i bambini", Giuliana Cornelio, dirigente dell´assessorato e responsabile dei progetti dedicati a questo settore, ricorda che "il dettaglio delle ricette è a disposizione sul sito www. Buonalombardia. It, nella sezione dedicata all´educazione alimentare". Il sito buonalombardia. It illustra anche una serie di proposte, come quella delle fattorie didattiche o del "food and tour", interessanti soprattutto per chi vuole trascorrere una bella giornata all´aria aperta durante il periodo delle vacanze. .  
   
   
AGRICOLTURA IN VENETO: INCONTRA DIRETTIVO APROLAV  
 
Treviso - E’ stato un confronto senza rete e a tutto campo, quello svoltosi il 10 luglio sera a Treviso tra il Consiglio direttivo di Aprolav (Associazione Produttori Latte del Veneto), presieduto da Terenzio Borga, e il vicepresidente della Giunta regionale Franco Manzato. “Sono qui per ascoltare, confrontarmi, capire cosa serve agli imprenditori zootecnici – ha affermato Manzato – per poi fare assieme”. E le richieste, i suggerimenti e anche le critiche rispetto all’azione di parte pubblica non sono certo mancati da parte degli imprenditori dirigenti di Aprolav, che hanno peraltro espresso soddisfazione per un confronto diretto con la politica, che non si registrava da anni. L’associazione “vale” oltre 6 milioni di quintali di latte, circa il 55 per cento dell’intera produzione regionale, la gran parte trasformata in prodotti Dop e tipici, conta circa 3 mila aziende e 29 cooperative associate, svolge una serie di attività che vanno dall’assistenza aziendale alla commercializzazione, promozione e valorizzazione del prodotto dei soci. Il tutto in un comparto che ha subito profonde ristrutturazioni (per fare un esempio, la quantità di latte lavorato è persino aumentata, ma alla nascita, una ventina di anni fa, le aziende socie erano oltre 18 mila e 39 le cooperative) e dove il costo di produzione tra il 2006 e il 2007 è cresciuto del 21 per cento, mentre i ricavi sono aumentati solo del 7 per cento, a fronte di un aumento consistente anche del costo del credito, indispensabile per fare investimenti. Su questa realtà il dibattito ha cercato di focalizzare gli elementi di pesantezza e le risposte possibili per sostenere le imprese, consolidare e promuovere il comparto. La prima corale richiesta è stata la sburocratizzazione, rispetto ad un sistema che “fa introitare alle aziende più vincoli che risorse”. E dove i controlli non mancano certo, ma sono alle volte un po’ schizofrenici: le vacche devono avere gli “orecchini”, ma se ne perdono uno bisogna metterne altri due: l’Usl si accontenta di uno, la forestale li vuole entrambi e dunque tre, l’apparato regionale dipende dalla zona. Perché comunque tutti controllano, “naturalmente” le stesse cose. Servirebbero poi interventi sulle accise, accordi per diminuire il costo del denaro, incentivazione del settore in montagna, pagamenti più rapidi, misure del Psr calibrate sulle reali esigenze delle aziende, sostegno alla promozione, una politica più concreta nei fatti e di meno parole. Rispetto all’insieme delle proposte, Manzato si è riservato di esaminarle ad una ad una, ribadendo in ogni caso che “le imprese non sono controparte della Regione, anzi: la struttura pubblica deve capire di essere, tutta, al loro servizio”. Per questo il vicepresidente ha annunciato confronti diretti imprenditori – strutture sui singoli punti critici, laddove è l’apparato che deve rispondere alle aziende non viceversa. Manzato ha infine ribadito l’intenzione di poter utilizzare il logo regionale come veicolo di promozione di tutto il “made in veneto”, compresi i suoi prodotti di qualità controllata. In questo modo si ottimizzerebbero le risorse moltiplicando gli effetti delle iniziative di valorizzazione rispetto a quanto si potrebbe fare investendo ora su questo ora su quel prodotto. .  
   
   
“PASTA” – EDIZIONE 2008 SINTESI DELL’ANDAMENTO DELLA DOMANDA  
 
Il mercato interno mostra un deciso calo dei consumi, legato principalmente all’impennata dei prezzi iniziata nel 2007: in termini reali il decremento è del 3,9% a fronte di una crescita in valore di 7,9%. Questo trend è il risultato di andamenti diversi: forte calo della pasta secca, (particolarmente colpito il segmento della semola); buon andamento della pasta fresca (risultati molto positivi per la pasta non ripiena di semola e all’uovo); tenuta della pasta surgelata (segmento ancora poco significativo e presente quasi esclusivamente sul canale catering); calo della pasta secca ripiena (destinata quasi esclusivamente all’export). La crisi dei consumi coinvolge tutti i canali distributivi: in misura minore il catering, grazie al buon andamento dei consumi di pasti fuori casa ed il porta a porta, relativo alla sola distribuzione di prodotti surgelati. Il livello competitivo settoriale è in crescita a causa dei forti rincari dei prezzi delle farine e delle semole; la concorrenza è giocata prevalentemente sul rapporto qualità percepita/prezzo e sul rapporto con le aziende di distribuzione. Nella pasta secca, dominata da un grande leader, il quadro dell’offerta è in via di ridefinizione con l’annunciata uscita di alcuni competitor e le politiche di acquisizione di altri operatori. Dati di sintesi, 2007
Numero di imprese(a) 180
Numero di addetti 8. 500-8. 800
Numero di addetti per impresa 48
Valore della produzione, a prezzi di fabbrica (Mn. Euro) 3. 186,2
Variazione media annua della produzione 2007/2003 (%)(b) 3,6
Fatturato per addetto (‘000 euro) 386,2
Valore aggiunto (Mn. Euro) 564,0
Valore aggiunto per addetto (‘000 euro) 68,4
Quota della produzione prime 4 imprese(b) (%) 40,6
Quota della produzione prime 8 imprese(b) (%) 53,4
Export/produzione(b) (%) 39,8
Import/consumo(b) (%) n. S.
Valore del mercato, a prezzi di fabbrica (Mn. Euro) 1. 916,6
Variazione media annua del mercato 2007/2003(b) (%) 2,1
Quota di mercato prime 4 imprese(b) (%) 47,6
Quota di mercato prime 8 imprese(b) (%) 59,5
Previsioni di sviluppo del mercato(c) 2008/2007 (%):
· secca -1,0
· fresca 4,0
· surgelata 1,0
a) - potenzialità oltre i 20 q/g. B) - in valore c) - in quantità Fonte Databank .
 
   
   
TRENTO: PRODUZIONI BIOLOGICHE: RIAPERTI I TERMINI PER I CONTRIBUTI SULLA CERTIFICAZIONE  
 
Sono stati riaperti i termini per presentare domanda di contributo per le spese relative al controllo e certificazione delle produzioni biologiche. Il termine per presentare la domanda relativa a quest’anno è il 29 agosto 2008. Per chiarimenti o informazioni si può contattare l’Ufficio per le produzioni biologiche della Provincia Autonoma di Trento, in via G. B. Trener 3, a Trento (telefono 0461-495911). Sono state introdotte anche nuove modalità di erogazione che prevedono che il pagamento del contributo avvenga direttamente all’organismo di controllo prescelto anziché al singolo richiedente. Pertanto alla domanda, anche se già presentata, deve essere allegata una specifica delega dell’azienda interessata per l’incasso del contributo da parte dell’organismo di controllo. La presentazione della delega è indispensabile per accedere all’agevolazione. Inoltre per le aziende di trasformazione ed importazione è prevista l’applicazione dell’istituto del “de minimis”, che consente agli stati membri l’erogazione di agevolazioni senza particolari vincoli fino all’importo massimo di 200. 000 euro nell’arco di tre esercizi finanziari consecutivi. .  
   
   
OGNI PATATA È UNA NATURALE RISERVA D’ACQUA 6 METRI CUBI D’ACQUA PER PRODURRE 1 KG DI SOSTANZA SECCA DEL PREZIOSO TUBERO GRAZIE ALLA RETE IRRIGUA DELLA BONIFICA RENANA POSSIBILE IL SUCCESSO DEL DISTRETTO PATATICOLO BOLOGNESE  
 
Se in questi giorni, Budrio è la capitale internazionale della produzione pataticola, lo dobbiamo al fatto che la provincia di Bologna è uno dei principali areali produttivi nazionali. Con i suoi 5000 ettari consolidati di coltura in provincia, lo storico tubero, grazie anche al marchio riconosciuto “Patata di Bologna” e alla variante Selenella, costituisce una delle punte di diamante per la realtà orticola della nostra provincia. Ma c’è un dettaglio che solo gli addetti ai lavori conoscono: ben l’80% di ogni patata è costituito di acqua e per produrre un kg di sostanza secca di patate servono quasi 6 metri cubi d’acqua irrigua! E’, quindi, solo grazie all’irrigazione che questa coltura può continuare ad esistere nella pianura bolognese e l’intero comprensorio pataticolo di Bologna ha raggiunto gli attuali standard produttivi. Sono infatti, gli impianti della Renana che pompando l’acqua dal Canale Emiliano Romagnolo (il Consorzio partecipa per un 25% alla titolarità del Cer) distribuiscono la preziosa risorsa idrica ai terreni, consentendo la creazione di questo prodotto tipico di qualità della nostra pianura che richiede mediamente 2000 mc d’acqua l’anno per ettaro. Per sottolineare lo storico legame tra produzioni di qualità del territorio e Bonifica Renana, il Consorzio sarà quindi presente con un proprio stand alle Giornate Internazionali della Patata di Budrio dall’11 al 13 luglio. Sarà un’occasione ulteriore per far vedere ai cittadini come si realizza anche la funzione di scolo, svolta dai 1600 km di canali della rete artificiale gestiti dal Consorzio, e le criticità che la progressiva cementificazione del territorio produce. Sabato e domenica prossimi, infatti, alle ore 12. 00 verrà attivato il tavolo sperimentale di pioggia, che dimostrerà praticamente qual è l’effetto delle piogge sulla tenuta idraulica della rete idraulica, grazie ad una simulazione pratica cui tutti i presenti potranno assistere. .  
   
   
UN MARCHIO PER GLI ALIMENTI SALUTE  
 
Un tempo, non troppo lontano, erano le aspettative di gusto, piacere, varietà, sicurezza e qualità che ci indirizzavano, assieme al nostro portafoglio, nei nostri acquisti alimentari. La pubblicità e il packaging dei prodotti agivano di conseguenza. Oggi, quando ci soffermiamo davanti allo scaffale di un supermercato e non siamo esclusivamente concentrati sul prezzo degli alimenti che ci vengono offerti, cosa che di questi tempi accade sempre più spesso, a quelle aspettative ne aggiungiamo altre: valori nutrizionali, stato di benessere, equilibrio corpo e mente. E’ questo il frutto di una maggiore attenzione al cibo, alla dieta e alla salute; il risultato di una crescita culturale nella quale hanno un ruolo crescente i media e internet, ma anche la costante offerta di alimenti con alto contenuto innovativo, ampiamente pubblicizzati attraverso i mass media e sui punti vendita. Un trend culturale destinato a crescere, crisi economica permettendo, e che sta condizionando tutta l’industria alimentare. Una ricerca Nomisma-demetra della fine del 2007 rivelava che il 30 % delle famiglie italiane dichiarava di consumare prodotti alimentari arricchiti (con preferenze per yogurt, succhi, latte, pane e cereali) e di queste il 44,2% dichiarava di acquistarli ogni settimana e il 26,9% circa 2-3 volte al mese. Al Cibus di primavera Federalimentare comunicava che l’8% del fatturato dell’agroalimentare italiano era costituito da alimenti ad alto contenuto salutistico e di servizio. In questa situazione è comprensibile che il benessere sia diventato la principale leva di marketing dei prodotti alimentari, alla quale nessuna azienda produttrice intende rinunciare. Da qui la varietà e la moltiplicazione dei messaggi: sembra non poter esistere più un prodotto che non vanti dei meno (grassi saturi, colesterolo, sale, acidi grassi) o dei più (vitamine, fibre, antiossidanti, acido folico, calcio, omega 3, fitosteroli, iodio, super fermenti, selenio, ecc. ) in grado di migliorare la nostra salute. Tutto questo ha certamente effetti positivi sul nostro benessere ed anche sulla nostra salute. Tuttavia non tutti i prodotti sono degni di essere considerati degli “alimenti salute” in grado cioè di aggiungere alle proprietà nutrizionali delle specifiche proprietà salutistiche che abbiano effetti misurabili. Nel giro di un paio di anni la situazione dovrebbe risultare più chiara per il consumatore. Al termine di un complesso iter burocratico già avviato dovrebbe entrare a regime il regolamento comunitario 1924/2006 che consentirà all’Efsa di definire i profili nutrizionali degli alimenti e le indicazioni nutrizionali consentite. Parallelamente si sta procedendo alla classificazione dei messaggi (claims) salutistici, sia per i prodotti che contengono indicazioni funzionali (ruolo di una sostanza per la crescita, sviluppo e funzioni dell’organismo; funzioni per la crescita e comportamentali; controllo del peso/riduzione stimolo della fame/maggiore senso di sazietà/riduzione dell’energia) che per quelli che contengono indicazioni sulla riduzione dei rischi di malattia. Solo questi ultimi saranno degni di essere considerati “alimenti salute” (e che oggi a seconda dei casi vengono chiamati: funzionali, arricchiti, supplementati, fortificati, nutraceutici), a patto però che utilizzino messaggi corretti e che siano corredati di informazioni complete riguardanti le proprietà nutrizionali e salutistiche dichiarate, posologia, efficacia ed effetti nel tempo, eventuali controindicazioni, test clinici e studi scientifici a supporto. Uno specifico iter autorizzativo è previsto per i nuovi prodotti. Questo non basterà per riconoscere gli “alimenti salute”, ma c’è una via d’uscita. L’esempio viene dal Giappone dove gli alimenti riconosciuti come Foshu - Foods for Specified Health Use, si avvalgono di uno specifico marchio identificativo. Sono cinque le categorie di alimenti classificate come Foshu e riguardano: - il miglioramento del sistema immunitario, - il controllo e la prevenzione del diabete e delle malattie cardiache, - la riduzione del colesterolo, - l’aiuto alla digestione o l’assorbimento di vitamine e minerali, - la riduzione dell’invecchiamento. L’adozione di un marchio identificativo per gli alimenti salute, così come di fatto avviene per gli alimenti biologici (che seguono tutti un medesimo schema interpretativo) aiuterebbe i consumatori a riconoscerli e a distinguerli dagli altri prodotti della stessa tipologia. Certamente alla facoltà per le imprese di avvalersi di un marchio identificativo degli alimenti salute, qualora approvato, dovranno corrispondere una effettiva vigilanza sulle caratteristiche degli alimenti, sulla correttezza dei claims utilizzati e sulla completezza delle informazioni fornite. .  
   
   
GUSTO SIA IL NUOVO IMPEGNO DI AIS LOMBARDIA PER LA VALORIZZAZIONE E LA PROMOZIONE DELLA RISTORAZIONE REGIONALE DI QUALITÀ  
 
Dopo due edizioni del concorso Tradizione Culinaria e Vini di Lombardia, l’Ais lombarda presenta un nuovo progetto che ne è la naturale evoluzione. Gusto Sia è infatti l’iniziativa ideata dall’Ais e rivolta ai ristoranti lombardi che, con la loro attività quotidiana, contribuiscono alla valorizzazione del patrimonio culinario ed enogastronomico della nostra regione. Scopo del progetto è richiamare l’attenzione sui professionisti della ristorazione e sul loro importantissimo ruolo nella salvaguardia delle tradizione gastronomiche locali e nella promozione dei prodotti tipici e dei vini del territorio. Il progetto prevede l’organizzazione di un concorso dedicato alle ricette tradizionali della cucina regionale abbinate ai vini lombardi, e la pubblicazione di una guida riservata specificamente ai ristoranti lombardi che si distinguono per la loro qualità, considerata a tutto tondo: qualità della cucina, della proposta enologica, dell’ambiente e del servizio. Confermata – come per le precedenti edizioni del Concorso – la partnership con la Saps (che si occupa di divulgare ed approfondire lo studio e la conoscenza dei materiali e delle forme degli strumenti di cottura) e la storica azienda Pentole Agnelli: il vincitore della kermesse culinaria infatti si aggiudicherà la prestigiosa Pentola d’Oro della Linea Luxury di Baldassare Agnelli, attribuita al Miglior Piatto presentato al concorso. “Anche questa iniziativa – afferma Luca Bandirali, Presidente Ais Lombardia – si inserisce nel più ampio progetto di qualificazione delle produzioni del territorio che la sommellerie lombarda sta portando avanti da qualche anno. Con Viniplus – una formula ormai ampiamente collaudata – ci rivolgiamo a tutti quei vignaioli che lavorano con passione e rigore per produrre vini di qualità. Ora con Gusto Sia vogliamo dare voce a tutti quei ristoratori, chef e sommelier che con il loro impegno quotidiano difendono e salvaguardano una vera e propria eredità culturale, legata al buon cibo ed alla buona tavola. Anche in questo nuovo progetto la nostra parola d’ordine sarà qualità”. Per saperne di più e per conoscere le modalità di adesione al progetto i ristoratori interessati possono contattare l’Ais Lombardia [02 62086189] oppure visitare il sito www. Aislombardia. It . .  
   
   
IL TEATRO DELL´ENOGASTRONOMIA  
 
Nella lunga storia dello spettacolo, il rapporto tra cibo e teatro e le ritualità ad esso connesse ha avuto un dialogo ininterrotto, raccontando così la storia economica, religiosa, sociale ed ambientale dell’uomo. Il teatro popolare, più di tutti, ha rappresentato questo dialogo, mettendo in scena quei momenti di ritualità, di socializzazione, di condivisione di spazi e momenti collettivi (come le “veglie”), tipici delle comunità rurali. Il Teatro delle Forme (www. Teatrodelleforme. It), ha ripreso questa tradizione proponendo, per la prima volta, un vero e proprio filone artistico denominato Teatro dell’Enogastronomia, che raccoglie tutte quelle produzioni che hanno come finalità quella di “utilizzare” il cibo come strumento per riallacciare i fili della memoria, per raccontare e mettere in scena la vita degli uomini e tutti quei momenti di socialità e condivisione quali le veglie, le ritualità, le feste… Quello del Teatro dell´Enogastronomia è un teatro diverso, in cui il pubblico interagisce con l’evento e lo vive in prima persona, tra musica, canti, dialoghi e brindisi, che ad ogni tappa attori e musicisti mettono in atto. E’ un teatro in grado di recuperare il contatto con lo spettatore ed anche di avvicinare a sé sia le generazioni più giovani, sia coloro che, abitualmente, non frequentano i teatri. Tra i tanti spettacoli che fanno parte di questo progetto ve ne segnaliamo due, Eros & Cibo, inserito nel calendario della rassegna teatrale Incroci 2008, e Veglia Divina E Damore Annata 2008, inserito nel calendario di Sentiero Divino 2008. Cibo protagonista, raccontato e messo in scena. Eros & Cibo ideazione e regia Antonio Damasco, scenografie Darwin Lega con Antonio Damasco e Oscar Malusa “Eros & Cibo” è l’eterno dilemma, la filosofia dell’umana natura. L’evento si consumerà in sessanta … il piatto più ambito? L’amore naturalmente. Gli attori discutono di un piatto di pasta e lo cucinano davvero, davanti agli occhi del pubblico. Il cibo diventa spunto e strumento per riallacciare i fili della memoria, per raccontare la storia antica e sempre nuova di un duello d’amore. Eros & Cibo, nei panni di due uomini – contendenti, si incontrano al medesimo tavolo dove si affrontano, duellando, sino all’ultima ricetta. Fil rouge che unisce l’intera narrazione è la passione per Nina, simbolicamente rappresentata sul palco da sei donne scelte dagli attori fra il pubblico. Passione, seduzione e tradimento. Eros & Cibo è la storia della continua riconquista di un amore, di una passione, attraverso una delle arti più antiche del mondo: la cucina. Incroci 2008 - Rivarolo Canavese (To) - 19 Ottobre 2008. Ore 16. 00, Castello del Malgrà Veglia Damore E Divino Annata 2003 - Storia di una vigna Ideazione e regia Antonio Damasco Con Antonio Damasco, Paola Bertello, Lucia Cervo Musiche Gerardo Cardinale, Valerio Mosso, Oreste Garello Produzione Teatro delle Forme La rappresentazione è tracciata su un canovaccio creato da una ricerca documentale e storica sulle tradizioni contadine, sulle tracce di generazioni legate al lavoro della terra ed alla produzione del vino. La Veglia dAmore e diVino annata 2003 cambia però ogni sera nell’interazione con il pubblico, direttamente coinvolto attraverso canti, poesie e brindisi. Si ripercorrono le tradizioni attraverso i cento anni di vita - dal 1889 al 1989 - della famiglia Frattini, produttori di vino. Un intero secolo che ha visto succedersi cinque generazioni e, in parallelo, una storia densa di avvenimenti sul piano storico e sociale. Lorenzo, Serafino, Luigi. Tre soli nomi in cinque generazioni, con l’antica speranza di tramandarne, oltre che gli appellativi, anche la qualità. I cinque brindisi a cui gli spettatori sono chiamati a partecipare sono lo strumento per raccontare i cento anni della famiglia Frattini, passando per l’emigrazione piemontese in Sud America, la guerra, la vigna di famiglia, il grande Torino. Una storia avvincente che coinvolge il pubblico sul piano emotivo, ma anche su quello fisico…nonfosse altro che ai matrimoni dei Frattini si balla per davvero!!! Sentiero Divino 2008 - Nizza Monferrato (At) - 28 Agosto 2008. Ore 21,00, Giardini dell´Enoteca Regionale .  
   
   
TUSCAN SUN FESTIVAL OLTRE LA MUSICA…UNA SORPRENDENTE FESTA DEL GUSTO NEL MERAVIGLIOSO SCENARIO DI CORTONA  
 
Il Tuscan Sun Festival, ormai definitivamente affermatosi presso il pubblico e la stampa, nazionale e internazionale, come uno dei più prestigiosi Festival in Europa, è il Festival che ha fatto della grande musica classica un evento di moda, glamour, all’insegna della bellezza, svecchiandola definitivamente. Il Festival, che vede ogni anno sfilare le grandi star della musica internazionali che scelgono Cortona come loro unica tappa italiana, e che è alla terza edizione a Napa Valley in California e alla seconda addirittura a Singapore, ha fatto di Cortona la Meta Cult per la grande musica, ma non solo. E’ proprio il Gusto, la buona cucina, i grandi vini della Doc Cortona che giocano quest’anno un ruolo di primissimo piano intrecciando ancor più intimamente musica, arte e i piaceri del “bel vivere”. Eccoci alla ricca sezione enogastronomica: in una cornice quale quella della Val di Chiana, culla di tanti buoni sapori, il professor Diego Zancani, discute ed argomenta sulle origini della cucina italiana, dei piatti tipici e della loro tradizione presentando una piacevole lezione sul contesto storico delle diverse portate e sulla tradizione toscana nelle cucine aristocratiche e popolari. La conferenza si abbina con un originale Banchetto In Stile Rinascimentale con un menu di sei portate del 1500 in un’unica data: il 9 agosto alle ore 13. 00. Tra le novità del programma enogastronomico di quest’anno il Corso Di Casaro tenuto da Romano Magi che, appassionato del mestiere di casaro, il 5 agosto dalle ore 10. 30, insegna l´arte di fare il formaggio nel suo ristorante a Cortona, La Bucaccia. Il maestro casaro dissemina le sue lezioni con informazioni di cheese making in Toscana, inclusi i dettagli sull’età etrusca quando il formaggio era prodotto nei campi dopo la mungitura e pressato con erba fresca. Ll corso coinvolge i partecipanti nel fare il pecorino, la ricotta e il raveggiolo nonché altri formaggi utilizzando anche erbe mediterranee e producendo formaggi con spezie. E a conclusione degustazioni di formaggi con abbinamenti a marmellate e vini, aperitivi al formaggio, con canapé dolci e salati e perfino dessert al formaggio. La dimostrazione include il pranzo, preparato da Agostina, moglie di Romano e chef del ristorante. Tocca poi ad un’altra amatissima cuoca di Cortona, Donatella Cantani, con l’aiuto del figlio Michele, tenere lezioni di cucina dal titolo “Cucinando Con Mamma”, dedicate ai sapori e alle tradizioni della gastronomia toscana, cortonese in particolare, il tutto sempre all’interno del Chiostro di Sant’agostino. Una divertente dimostrazione per capire come si cucina in casa un pranzo tradizionale e una fonte di ispirazione interattiva per tutti quelli che vogliono imparare a preparare la pasta. La dimostrazione comprende antipasto, primo, secondo e dessert. Un pranzo semplice e leggero preparato all’istante e degustato abbinando i vini della Doc Cortona: esemplari eleganti e robusti assai apprezzati. Le dimostrazioni (da prenotare perché sempre molto seguite) sono in programma il 2, 4, 6, 8 e 10 agosto dalle ore 12. 00 e ci si iscrive su prenotazione. Altra grande occasione per apprezzare un calice di Doc Cortona è il Toasting Tuscany, aperitivi in musica prima del concerto nello splendido scenario di Palazzo Casali dove dalle 20. 00 tutte le sere si degustano prodotti locali in abbinamento ad una selezione dei migliori vini. Tra le specialità toscane è possibile assaggiare pregiati affettati di Cinta Senese, antica razza suina toscana, nera con una cintura bianca intorno al corpo, la quale, dopo aver rischiato l´estinzione negli anni ´60, è stata reintrodotta in alcuni allevamenti toscani e da quest’anno, per l´elevata qualità delle sue carni, ha ottenuto il riconoscimento transitorio della Dop, denominazione di origine protetta. Degustazioni Preconcerto: 2 agosto: Il Prosciutto Toscano Dop Su pane toscano, si presenta nella sua incomparabile raffinatezza di gusto ed esaltazioni di profumo. 3 agosto: La Gota Di Cinta Senese su crostone caldo, abbinata ad una crema di aglietti freschi. La guancia del maiale stagionata regala speciali sensazioni papillo gustative grazie all´eccezionale scioglievolezza e sapore del grasso 4 agosto: La Finocchiona Di Cinta Senese su pane toscano, guarnita con fiori di finocchio selvatico essiccato. Le parti nobili del maiale si mescolano ai fiori di finocchio per dar vita a questo salume prettamente toscano 5 agosto: Il Salame Di Cinta Senese su pane toscano. Le parti noibili del maiale tritate e stagionate in budello naturale, acquistano un sapore deciso ma molto delicato 6 agosto: Lonza Di Cinta Senese su pane toscano L´arista del maiale, stagionando con aromi naturali sale, pepe, finocchio, acquista un gusto saporito e speziato 7 agosto: Spalla Di Cinta Senese su pane toscano La spalla del maiale stagionata con aromi naturali si distingue per il sapore deciso ma molto delicato 8 agosto: Salame Al Tartufo Piccoli tartufi interi impreziosiscono lo straordinario salame toscano 9 agosto: Capocollo Di Cinta Senese Armonia perfetta di carne e grasso rendono eccellente questo salume toscano Chi desideri invece sedersi a tavola per una vera e propria cena non ha che da scegliere il menù musicale all’Osteria del Teatro con piatti ispirati all’universo di note che in questi dieci giorni invade Cortona. Frances Mayes, tra i fondatori del Tuscan Sun Festival nonchè autore di "Sotto il sole della Toscana", libro che ha definitivamente proclamato la Toscana meta prediletta da inglesi e americani, sia per la villeggiatura che per viverci stabilmente, presenterà il 7 agosto alle 15 Pamela Sheldon Johns e la sua “lezione” dedicata all´olio extra vergine d´oliva. Autrice di 15 libri di cucina, specializzati sull´utilizzo di ingredienti tradizionali e artigianali italiani, a proposito dell’oro verde, la californiana Pamela Sheldon Johns che dal 2001 si è trasferita a Poggio Etrusco, fattoria biologica di 15 acri nei dintorni di Montepulciano, dove ha avviato una produzione di olio extra vergine di oliva terrà una “lezione interattiva” presentando la sua personale, e per questo tanto più intrigante, esperienza di produttrice. I vini di Cortona, dagli artisti spesso definiti “un’opera d’arte”, incontrano la musica nel segno dell’armonia e dell’ebbrezza. Un’intrigante commistione, una combinazione perfetta tra cultura del vino, grande musica e la bellezza e l’arte di Cortona. La Doc Cortona per l’edizione 2008, infatti, torna ad omaggiare il Festival facendo sì che ogni sera uno dei suoi vini migliori si abbini ad un concerto, ad un grande nome della lirica, ad un’orchestra o ad un grande solista. Dopo che sul palco si saranno esibiti grandi artisti si avrà modo di apprezzare ed esaltare un grande vino. Uno Chardonnay o un Sangiovese, un Sirah o un Vin Santo in degustazione anche nei dopofestival ad invito presso il Chiostro di Palazzo Casali. S’inebrierà l’aria di Cortona con quell’euforia che solo le note e un buon vino sanno regalare nelle migliori occasioni. Sottili affinità tra il linguaggio universale della musica e quello del vino, entrambi versatili e ricchi di sfumature, fragranze, tonalità e colori. Allora, non resta che brindare al Tuscan Sun Festival dove il gusto di un grande vino incontra la musica classica più sublime ricreando un idillio da sempre ricercato. Programmadettagliato www. Festivaldelsole. Com www. Tuscansunfestival. Com .  
   
   
A PREDAPPIO, STORICA CULLA DEL SANGIOVESE DI ROMAGNA, UNA TRE GIORNI DEDICATA AL VINO ALL’INSEGNA DI ARTE, MUSICA E CULTURA DEL BUON BERE  
 
Dal 5 al 7 settembre la città di Predappio rende omaggio al Sangiovese, prodotto di eccellenza del suo “terroir”, alla scoperta delle ricchezze dell’enologia romagnola Una tre giorni all’insegna del buon bere fra le colline di Predappio, dove il sangiovese di Romagna grazie a un eccezionale ‘terroir’ acquista struttura e complessità, profumi evoluti, un gusto caldo e morbido sorretto da tannini vellutati e suadenti. La città di Predappio, storica “culla” del Sangiovese di Romagna, si prepara a celebrare il suo autoctono più nobile, quel sangiovese ‘grosso’ che nella vicina Toscana prende il nome di Brunello. E lo fa con la terza edizione de “I tre giorni del Sangiovese” in programma venerdì 5, sabato 6 e domenica 7 settembre 2008, schierando sotto il loggiato della sua piazza intitolato per l’occasione a Luigi Veronelli, il più famoso degli enogastronomi italiani, i suoi gioielli, quelle dieci cantine arrampicate fra i vigneti di collina che recentemente si sono unite in una associazione per la valorizzazione del sangiovese firmato Predappio. Un vero e proprio ‘cru’ che rappresenta la punta di diamante dell’enologia romagnola e che sta per guadagnare la cittadinanza di ‘sottozona’ pregiata per il sangiovese di Romagna. Riconoscimento conferito col contagocce a quelle zone collinari altamente vocate e storiche per il vitigno sangiovese, preferibilmente clone R24, ritenuto autoctono della Romagna. Così per tre giorni sfileranno nella piazza collocata ai piedi della casa natale di Benito Mussolini i grandi vini del territorio, il Predappio di Predappio, Profondo Rosso, l’Innominato Rosso, il Ravaldo, il Villa degli Spiriti, il Sangiovese dei conti Zanetti Protonotari Campi, il Giovinotto, lo Sbargoleto, il Mirus, il Sangiovesino, solo per citarne alcuni. Sangiovesi dai nomi evocativi di una Romagna forte e irrequieta in cui il vino diventa parte integrante della felice gastronomia e della cultura del territorio. Il loggiato ‘Luigi Veronelli’ di Piazza Garibaldi sarà il teatro di una girandola di degustazioni guidate dai produttori e da un piccolo esercito di sommelier dell’Ais con protagonisti tutti i vini delle 10 aziende aderenti all’Associazione per la Promozione del Sangiovese di Predappio (La Fattoria Casetto dei Mandorli di Nicolucci, l’Azienda Stefano Berti, la Tenuta Pandolfa, la Cantina Sociale di Forlì Predappio, l’Azienda Condè, l’Azienda Roberto Celli, Le Caminate, La Fornace, l’Azienda Zanetti Protonotari Campi e la Tenuta Godenza). Note frizzanti dal vivo tra musica jazz, popolare e classica accompagneranno la degustazione all’aperto (acquisto di calice e marsupio per effettuare degustazioni illimitate) per tutta la durata della “Tre giorni del Sangiovese”. Mentre, approfittando della festa, tutto è già pronto per l’inaugurazione della tanto attesa Enoteca del Sangiovese, museo del vino e vetrina delle eccellenze di Romagna che avrà sede nell’appena restaurata Rocca di Predappio Alta. E per finire, in nome del felice binomio tra arte e vino, la cultura del buon bere passerà anche attraverso la scoperta dell’universo del vino nelle opere di 10 artisti del territorio abbinati alle cantine produttrici, che daranno vita a una collettiva curata dal prof. Enzo Dall’ara dal titolo “Enoarte. L’universo del vino” che prevede l’esposizione di opere tra pittura e scultura ispirate al tema vino. La “Tre giorni del Sangiovese”, organizzata dal Comune di Predappio e dalla “Associazione per la promozione del Sangiovese di Predappio e territori limitrofi” in collaborazione con Strada dei Vini e dei Sapori di Forlì Cesena, Ais Romagna, Gal L’altra Romagna, Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, Camera di Commercio di Forlì – Cesena, con il patrocinio di Provincia di Forlì – Cesena e Comunità Montana dell’Appennino Forlivese si conferma quindi come un importante punto di riferimento per la promozione del vino di Predappio in un percorso di avvicinamento alle cantine produttrici e ai prodotti enogastronomici locali tra cui il raveggiolo, il formaggio di grotta di Predappio Alta e tanto altro. A condurre per mano appassionati ed enoturisti fra i banchi d’assaggio alla scoperta dei prodotti del territorio saranno sempre i sommeliers professionisti dell’Associazione Italiana Sommeliers Romagna, esperti conoscitori del “nettare di Bacco” e del suo abbinamento ai prodotti della gastronomia romagnola. .  
   
   
NASCE PIU’ MENU’ EXPO LA NUOVA FIERA SULLA RISTORAZIONE ORGANIZZATA E FUORI CASA  
 
La prima edizione a Genova dal 23 al 25 novembre 2008 Cresce il mercato della ristorazione collettiva e del fuori casa in Italia, sempre più vicina la media europea Presentazione a Milano Più Menù Expo - fuoricasa e ristorazione collettiva la nuova manifestazione della Fiera di Genova dedicata ai professionisti, in calendario dal 23 al 25 novembre 2008. All’incontro hanno partecipato: Roberto Urbani - amministratore delegato Fiera di Genova, Marie-christine Lefebvre – segretario generale di Ferco (European Federation of Contract Catering Organization), Edi Sommariva - direttore generale Fipe; Tullio Galli, direttore nazionale Fiepet, Ilario Perotto - presidente Angem e Maria Antonietta Di Vincenzo - direzione generale della sicurezza degli alimenti e della nutrizione, ufficio V del Ministero della salute e delle politiche sociali. Molti gli interventi da parte di associazioni, media, aziende impegnate nella realizzazione di eventi e iniziative in vista della fiera del prossimo novembre. “Una fiera di sistema, una Fiera che mancava nel panorama fieristico nazionale – ha spiegato Roberto Urbani amministratore delegato di Fiera di Genova - un appuntamento che offre un ampio ventaglio di opportunità per i professionisti del settore. È questo l’obiettivo che ci siamo posto, progettando una manifestazione pluritarget, aperta a realtà professionali complementari, accomunate da un denominatore unico: il consumo away from home. In questo modo intendiamo favorire il confronto e la sintesi professionale fra addetti ai lavori. La parte dedicata al dialogo sarà perciò molto sviluppata. ” I professionisti della ristorazione commerciale, in concessione e non, potranno cogliere l’opportunità per confrontarsi sulle strategie di mercato, sui nuovi format, sulla necessità di adeguamento dei meccanismi di concessione agli standard europei, sulla qualità della ristorazione. I responsabili della ristorazione collettiva, in particolare di quella pubblica, avranno l’occasione di incontrare dietisti, esperti di tecnologia alimentare, aziende di catering per dibattere sui temi della sostenibilità e tracciabilità dei prodotti, delle intolleranze alimentari, delle diete speciali, ponendo come snodo centrale la necessità di fare chiarezza sulle problematiche normative afferenti a capitolati e gare d’appalto. Agli operatori del fuoricasa Più Menù Expo offrirà veri e propri momenti di formazione finalizzati al management del proprio esercizio. Si parlerà di sistemi di approvvigionamento, rapporto coi fornitori, marketing, sistemi di cottura e conservazione del cibo, nuovi format: insomma, l’operatore avrà molte opportunità di recepire spunti su come rendere remunerativa la propria attività e avere successo. Non mancheranno eventi ed esibizioni a cura di chef, barman, pizzaioli e sommelier in cui, oltre a godere del momento di spettacolo, si potranno cogliere le nuove tendenze della ristorazione. ” L’idea di Fiera di Genova di lanciare Più Menù Expo nasce da un’indagine di mercato da cui sono emerse due motivazioni forti: l’assenza in Italia di un evento fieristico sulla ristorazione collettiva e commerciale e la mancanza nel Nord-ovest di una fiera professionale sul fuoricasa. Con questa iniziativa Fiera di Genova coglie l’occasione di riunire in un unico appuntamento gli operatori professionali di questi settori fornendo un’occasione di confronto e sintesi fra esigenze complementari accomunate dal consumo di pasti fuori casa. Secondo la ricerca Fipe sulla frequenza di bar, ristoranti e pizzerie illustrata in anteprima nazionale dal direttore generale della Federazione Edi Sommariva – stiamo assistendo a un cambiamento epocale per cui la priorità per l’italiano risulta essere lo stipendio superando anche la preoccupazione della sicurezza che risultava fino a pochi mesi fa al primo posto tra i motivi di insoddisfazione. Il 40% degli italiani ha già ridotto le sue frequentazioni nei pubblici esercizi e il 45% lo farà nei tempi a venire. Alla domanda il perché di questo calo al primo posto la mancanza di soldi, al secondo la necessità di risparmiare, ma la risposta più interessante e allo stesso tempo più allarmante riguarda il quesito su come spendere un’eventuale entrata extra di 100 Euro. Il 20% li destinerebbe all’acquisto di beni alimentari, il 14,5% a ristoranti e pizzerie, solo il 6,5% alle spese di telefonia cellulare e solo il 9% alla palestra. Si evince da questi dati che il fuori casa e le spese alimentari rappresentano i “desideri” degli italiani mentre altre voci di costo che sembrerebbero apparentemente voluttuarie sono invece diventate dei bisogni irrinunciabili delle persone. “Si tratta perciò – ha sottolineato Sommariva - di cambiamenti strutturali per i quali l’offerta deve variare il modello di business per sopravvivere”. “Una della chiavi per rivitalizzare il settore – ha aggiunto il direttore generale della Fipe – sarebbe quella di modificare l’Iva nella ristorazione dal 10 al 5%. Si liberebbero risorse per 70mila nuovi posti di lavoro, rispetto a un’aspettativa di un calo del 15,5% registrata tra i gestori di pubblici esercizi”. Per novembre – in occasione di Più Menù Expo – Fipe presenterà una nuova indagine di mercato che approfondirà questi temi e aprirà il dialogo fra le istituzioni e gli operatori al fine di trovare un punto di incontro che apra nuovi modelli di sviluppo per il settore. I principali obiettivi di Ferco (European Federation of Contract catering Organization): agevolare le migliori legislazioni europee, perseguire un dialogo sociale costruttivo, aumentare i propri membri (attualmente 12 paesi della Comunità Europea), formare una cultura europea del contratto di catering sono stati sottolineati dal segretario generale, Marie Cristine Lefebvre che ha anche commentato i recenti dati, da lei forniti, dei trend di settore a livello europeo. Il mercato della ristorazione collettiva, nei 12 Paesi membri (Italia, Belgio, Finlandia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Irlanda, Olanda, Portogallo, Spagna, Svezia, Ungheria) è costituito da 67 milioni di consumatori al giorno per un totale di 5,5 miliardi di pasti serviti all’anno (con un aumento del 3,2% dal 2000 ad oggi) e circa 600mila addetti. Notevolissima la concentrazione del mercato con le prime due aziende che ne detengono il 48% e le prime dieci il 72%. I trend vedono stabile la ristorazione collettiva nei luoghi di lavoro, in crescita nel settore ospedaliero e para-ospedaliero e nel settore scolastico. Dall’analisi comparata dei valori del consumo della ristorazione collettiva nei luoghi di lavoro il dato più evidente riguarda ancora la minor propensione del Sud Europa (39%) rispetto alla media Europea (53%), dovuta alla grande vitalità dei pubblici esercizi. Un’inversione di tendenza si ha invece nel settore scolastico dove il Sud Europa si attesta al 26% contro una media comunitaria del 20%. Dati quasi equivalenti nel settore salute dove il Sud Europa è al 27% contro una media europea del 24%. Maria Antonietta Di Vincenzo in rappresentanza del Ministero della salute e delle politiche sociali, confermando l’impegno del Ministero per la realizzazione della Linea Guida per la ristorazione scolastica in fase di elaborazione congiuntamente a Fiera di Genova, attività che già aveva sortito un buon esito all’interno di Scuola dei Sapori nel 2007 a Genova, ha illustrato il programma “Guadagnare Salute – rendere facili le scelte salutari”, volta alla promozione degli stili di vita salutari e alla riduzione delle malattie non trasmissibili che assumono rilevanza nella ristorazione collettiva. “Il Ministero della Salute si è già interessato della ristorazione in ambiente ospedaliero, tema di grande attualità e rilevanza per il benessere psicofisico del malato. Infatti, il progetto “La guarigione vien mangiando”, che vede coinvolti Ministero, regione Piemonte e Slow food, intende migliorare il rapporto dei pazienti ospedalizzati con il cibo, secondo una logica di filiera corta e sostenibile, favorendo l’utilizzo di prodotti che esprimano la tipicità delle produzioni agroalimentari del territorio, rivalutando il rispetto dei criteri di stagionalità e “genuinità”, al fine di intervenire anche sui prodotti tipici locali. Oltre alle già citate partnership e collaborazioni Più Menù Expo si avvale degli apporti di Api – Associazione Pizzerie Italiane, Aic – Associazione Italiana Celiachia, Slow Food Italia. Tra le aziende partner Mychef e Sogegross. Tra le partnership editoriali Il Sole 24 Ore Business Media, Bargiornale-bar University, Break & Food. Più Menù Expo - fuoricasa e ristorazione collettiva si terrà a Genova in Fiera da domenica 23 a martedì 25 novembre 2008. L’ingresso riservato agli operatori professionali. Info: www. Piumenuexpo. It .  
   
   
CONEGLIANO OSPITA IL GRAN PREMIO GIORNALISTICO 2008 “PRIMAVERA PROSECCO DOC” QUATTRO PREMI CATEGORIA MEDIA E UNO SPECIALE INTITOLATI AI VINI DOC DELL’ALTAMARCA VINCITORI DA TUTTA ITALIA  
 
Il binomio vino e informazione sembra aver preso sempre più piede negli ultimi anni non solo nelle riviste specializzate, ma anche nei quotidiani, nei siti internet e nelle trasmissioni televisive e radiofoniche, questo perché è in notevole crescita il settore del turismo enogastronomico. Nel 2007 nasce il “Gran Premio Giornalistico Primavera Prosecco Doc” per valorizzare i vini Doc di Valdobbiadene e Conegliano, regno delle bollicine del vitigno Prosecco, lo spumante “autentico italiano”, unico e più richiesto e per far conoscere l’ospitalità dei relais, degli agriturismi, delle locande e ristoranti del territorio dell’Altamarca trevigiana (ndr: significativo l’incremento di presenze turistiche negli ultimi anni), area nazionale paragonabile solo allo Champagne per qualità, per tipologia di vino e per ospitalità diffusa sul territorio fra arte, ambiente, storia e cultura. Premi offerti dai Consorzi di tutela dei vini Doc, dai produttori e dalle strutture ricettive associate in Altamarca. In occasione della serata Calici di…vini del 25 luglio presso l’Enoteca della Scuola Enologica di Conegliano, verranno consegnati alle 21,00 i premi ai giornalisti che con i loro articoli si sono distinti per originalità, stile, valore comunicativo e capacità di diffondere una completa informazione sui prodotti vinicoli dell’Altamarca Trevigiana e sulle bellezze legate al territorio di produzione del Prosecco e degli altri gioielli enologici di questo territorio. Quattro le categorie del “Gran Premio giornalistico Primavera Prosecco Doc” con un riconoscimento speciale, in cui ogni premio è intitolato a una diversa tipologia di vino locale. - Premio “Prosecco Doc Conegliano Valdobbiadene” per la migliore opera in assoluto fra tutte quelle pervenute è assegnato a Roberto Vitali per l’articolo Ambasciatore il Prosecco doc apparso su “L’eco di Bergamo” offerto dal Consorzio per la Tutela del Prosecco doc Conegliano Valdobbiadene. - Premio “Colli di Conegliano Doc”, per il miglior articolo di quotidiani è assegnato ad Aldo Trivellato per l’articolo Alla festa del Prosecco apparso su “La Nuova Venezia”, offerto dal Consorzio Tutela Vini Colli di Conegliano. - Premio “Refrontolo Passito Marzemino Doc”, per il miglior su periodici è assegnato a Marino Fioramonti per l’articolo Prosecco un vino che rispecchia il suo territorio apparso sulla testata nazionale “Turismo all’aria aperta”, offerto dal Consorzio Tutela Vini Colli di Conegliano. - Premio “Torchiato Fregona Doc”, per il miglior servizio radio-televisivo è assegnato a Monica Rubele e Osvaldo Bevilacqua per il servizio Rai2 apparso su “Sereno Variabile”, messo a disposizione dal Consorzio Torchiato di Fregona. - Premio “Verdiso Doc”, per il miglior articolo apparso su siti internet è assegnato a Franco Santini per l’articolo Passaggio a Nord-est…lungo gli itinerari e le mostre dedicate al Prosecco su www. Euromagazine. It, messo a disposizione dall’Associazione Amici del Verdiso. Ai vincitori saranno consegnati, dalle autorità presenti, un riconoscimento economico, un soggiorno week-end da svolgere a settembre nelle colline vitate e in piena vendemmia dell’Altamarca e la fornitura di una “cantinetta” del territorio di vini Doc Conegliano Valdobbidene e Colli di Conegliano, offerti dagli enti produttori e dalle strutture ricettive presenti alla premiazione. .  
   
   
XXI MOSTRA DI CEMBRA RASSEGNA DEI MÜLLER THURGAU DELL’ARCO ALPINO CONVEGNO PROFESSIONE VINO: VIAGGIO NEL TEMPO TRA ARTE E MESTIERE. I PROTAGONISTI RACCONTANO  
 
Negli ultimi vent’anni lo sviluppo della viticoltura e dell’enologia ha reso più complessa un’attività che un tempo si riconduceva ad un unico mestiere e, se si vuole, all’arte di un’unica persona: di fatto, ha trasformato sempre di più la vinificazione in un’impresa collettiva. Il convegno della Xxi edizione della Mostra di Cembra, dal titolo: Professione vino. Viaggio nel tempo tra arte e mestiere. I protagonisti raccontano si è soffermato su questo processo, non tanto per produrne una rievocazione storica, quanto, su invito del moderatore Enzo Vizzari (Responsabile Guide de L’espresso) per delinearne le possibili prospettive in una congiuntura economica difficile. Proprio Vizzari, pur confermando la stagione positiva delle produzioni italiane, ha sottolineato la fragilità del sistema vino-Italia, in cui professionisti eccellenti si confondono, a volte, con presenze meno competenti. Di fronte ad una fase in cui la dispersione di risorse sarà meno facile da sostenere, la necessità di consolidare gli anelli della filiera-vino sembra assumere un rilievo considerevole. Giovanni Ferrari, produttore e nipote del grande Giulio, ha ricordato l’evoluzione dell’attività in campagna, soffermandosi sulla valenza di alcuni progetti condotti negli anni ’80 sul territorio locale, e soprattutto sul grande progetto di Zonazione condotto dalla Cantina La Vis negli anni 1990-1996, progetto che ha prodotto un mutamento della condotta dell’agricoltore nel vigneto, soprattutto nella stagione prevedemmiale. Al lavoro nel vigneto si è ricollegato Stefano Chioccioli, wine-maker di fama, che ha ribadito la necessità di interpretare le risorse del territorio, di riconoscerne la vocazione (interrogandosi sul destino di alcuni, vasti territori coltivati a vite che forse potrebbero conoscere una riconversione). Per Chioccioli, gli scenari futuri saranno quelli di una maggior divaricazione tra il segmento dei vini di brand, di marchio e quello dei vini di territorio (di tradizione, di fama, italiani come francesi), vini unici, difficili, che dovrebbero però poter assumere un profilo moderno. I vini di massa dovranno essere prodotti correttamente, ma la tendenza, nel lungo periodo, dovrebbe essere quella di limitarne la produzione. Mauro Catena (Responsabile vini Gruppo Coltiva) ha portato il contributo dell’esperienza di un’azienda che opera nella grande distribuzione. Il 60% della produzione, riguarda, infatti, il vino da tavola. In questo contesto ha dato notizia di alcune innovazioni relative ai contenitori, soprattutto al contenitore Qb (quanto basta), una confezione da 0,25 che sarà offerta, nelle diverse varietà di vino, alla ristorazione. Un servizio per i ristoratori, ma anche per i clienti, che dovrebbero in tal modo poter evitare di superare il tasso alcolico previsto come soglia dal nuovo codice della strada. Claudio Caldana (Direttore Acquisti Dial) ha parlato della difficoltà di qualificare le produzioni sul grande mercato, riportando gli esempi tedeschi (dove anche alcuni discount si rivolgono ai sommelier per ricevere un’attestazione autorevole sugli acquisti di vino), come pure esempi spagnoli, dove la qualificazione viene operata dai territori nel loro complesso, e non da singole iniziative private. Massimo Bertamini, Docente e coordinatore della Sezione Post-secondaria e Università della Fondazione Mach di S. Michele all’Adige ha espresso la necessità di investire di più nella formazione - anche in quella universitaria - in cui, a dispetto delle numerose facoltà di enologia italiane, il livello non ha ancora raggiunto l’eccellenza. Giuseppe Vaccarini ha esposto i primi passi dell’Associazione Sommelerie Professionale Italiana, un’associazione che raccoglie i soli sommelier professionisti, il cui scopo non è solo quello di consigliare il vino, ma anche quello di promuoverlo e di indirizzare la gestione della cantina, operazione spesso trascurata dai ristoratori. Provocazioni ma anche tante idee che devono far riflettere su questo fantastico mondo che abbisogna non solo di marcata professionalità ma soprattutto di relazione e comunicazione tra i diversi anelli di questa filiera: questo a garanzia della qualità questa volta sì a 360°. .  
   
   
IL MARE IN TASCA: UN NUOVO TITOLO, INTERAMENTE DEDICATO ALLA RISTORAZIONE DI MARE NELLA COLLANA “LE GUIDE DI ALICE”.  
 
La collana “Le Guide di Alice” si arricchisce di un nuovo titolo, interamente dedicato alla ristorazione di mare. La Guida, curata da Biagio Testa e Bianca Trao, presenta per ciascuna regione d’Italia tutti i ristoranti in cui è possibile gustare piatti a base di pesce. Da tenere sempre a portata di mano, in viaggio e non, per tutti coloro che amano soddisfare la gola con la buona cucina non dimenticando “la tasca”. Nelle oltre 400 pagine sono presentati 1. 000 ristoranti di pesce in tutta Italia, oltre 200 ricette regionali presentate dai migliori chef, con ingredienti e fasi di preparazione. Per ogni regione: le cartine geografiche, il glossario della cucina regionale. Per ogni locale: descrizione dell’ambiente, tipo di cucina, target di clientela, fascia di prezzo in cui si colloca. La guida, edita da Sitcom Editori, è in vendita a soli 12,90 euro, ad oggi è una delle guide più economiche sul mercato. .  
   
   
OLTREGUSTO 2008 “PRODOTTO TIPICO: RICCHEZZA AGRICOLA DA VALORIZZARE E PROMUOVERE COME RISORSA TURISTICA” A CASTEGGIO CERTOSA CANTÙ  
 
Dopo l’edizione 2007 di Oltregusto, edizione che prevedeva dei weekend con menù a tema negli agriturismo e ristoranti dell’Oltrepò Pavese, Oltregusto ritorna con l’edizione 2008, con una veste totalmente rinnovata. L’organizzazione e la realizzazione sarà curata dall’Associazione Orizzonti Pavesi, con il Patrocinio e il contributo della Provincia di Pavia e il Patrocino e la collaborazione del Comune di Casteggio. Lo spirito dell’edizione 2008 è quello di valorizzare e promuovere una delle ricchezze principali della provincia di Pavia, il prodotto tipico agricolo come risorsa turistica del territorio. La provincia di Pavia, con le sue tre zone, l’Oltrepò Pavese, il Pavese e la Lomellina, offre infatti una variegata proposta di prodotti tipici di qualità e di nicchia che uniti fra loro possono concorrere nel formare un filone turistico che è stato, come per altre zone, una delle principali componenti di attrattiva; da questo concetto nasce Oltregusto 2008 con l’obbiettivo di essere una manifestazione che presenta il maggior numero di filiere di prodotti tipici locali del territorio pavese. Oltregusto 2008 si svolgerà quest’anno in due momenti distinti, ma collegati fra loro in un’unica logica che concorre alla promozione del prodotto tipico locale in chiave turistica. Un primo momento è rappresentato da una vera e propria manifestazione che si svolgerà a Casteggio, alla Certosa Cantù, domenica 31 agosto e lunedì 1 settembre 2008. In queste date saranno presentate, con la presenza dei produttori, le filiere dei prodotti tipici della provincia di Pavia quali: formaggi, salumi e insaccati, dolci e ciambelle, frutta e ortofrutta, funghi e tartufi, miele e confetture, risone e riso, prodotti tipici locali cucinati dagli agriturismo e per ultimo, e non per questo meno importante, il vino. Il pubblico potrà incontrare i produttori ed esperti che sapranno spiegare le produzioni tipiche, gli usi della lavorazione, le tecniche di trasformazione. Inoltre Oltregusto è anche mostra mercato, sarà così possibile, oltre che assaggiare i prodotti esposti, acquistare quelli che più soddisfano il palato, portando così a casa una piccola parte della tipicità locale. Ma Oltregusto 2008 vuole essere anche cultura. Domenica 31 agosto, dopo la chiusura degli spazi espositivi, alle ore 20. 00, nella Sala Auditorium della Certosa Cantù sarà “A Cena Con L’opera” perché la buona cucina e il bel canto vanno splendidamente d’accordo”. E’ risaputo in tutto il mondo quanto l’Opera italiana e la sua cucina siano apprezzate e si dice anche che l’arte si addica più che mai alla buona cucina. Questo binomio riconosciuto ovunque vogliamo applicarlo alla tradizione enogastronomica della provincia di Pavia. Le atmosfere magiche delle Opere più famose si fonderanno con i piatti tipici del territorio e i vini D. O. C. Dell’oltrepò Pavese, per appagare nella maniera migliore i sensi di chi parteciperà all’evento come se si trovasse dinnanzi ad un opera d’arte. Opere famose non potevano che avere un interprete in cucina famoso quale Enrico Bartolini premiato come miglior giovane dell’anno per l’Espresso, i dieci migliori emergenti d’Italia per il Gambero Rosso, oltre che primo nella classifica dieci stelle under 30, e che dal suo ristorante Le Robinie, incastonato fra le colline della Valle Versa, viene definito dai critici gastronomici l’enfant prodige della cucina del terzo millennio. La giornata di lunedì 1 settembre, oltre ad essere aperta al pubblico, sarà dedicata alla stampa e agli operatori del settore della ristorazione che vorranno scoprire le potenzialità commerciali dei prodotti della provincia di Pavia. “Una Giornata Per I Giornalisti” sarà il liet motiv del 1 settembre; un invito aperto a chiunque si occupi di giornalismo e comunicazione che abbia l’interesse a scoprire qualcosa di nuovo, di diverso, di tipico ed unico, con alti standard qualitativi da proporre al grande pubblico affamato di novità. Nello stesso modo la giornata di lunedì 1 settembre Oltregusto, come detto, sarà dedicato a ristoratori, enotecari, commercianti di prodotti tipici per sviluppare quel B2b indispensabile per la crescita economica delle aziende del comparto agroalimentare della provincia di Pavia. Durante la giornata, nella Sala Auditorium, avverrà la presentazione dell’Associazione Orizzonti Pavesi. Sabato 27 E Domenica 28 Settembre 2008 sarà il secondo momento di Oltregusto. Sull’esperienza 2007, in queste date, Oltregusto diviene “itinerante”. Usando come premessa l’esposizione del 31 agosto e 1 settembre in Certosa Cantù, agriturismo e ristoranti della provincia di Pavia presenteranno, con dei menù a tema, i prodotti tipici locali. Prodotti tipici locali ed agricoli che cucinati con sapienza divengono un piacere per il palato. Profumi e sapori che sapranno riportarvi con la memoria ad un tempo nemmeno troppo lontano, profumi e sapori che fanno parte della memoria storica del territorio, della provincia di Pavia. Oltregusto in questo secondo momento intende proporre la (ri)scoperta della cucina territoriale, attraverso la cultura e l’interpretazione personale di ristoratori e operatori agrituristici che ne saranno i protagonisti. In questa epoca di globalizzazione, dove la cucina etnica spopola, Oltregusto vuole essere un punto fermo delle tradizioni e degli usi locali, per accompagnare, anche i giovani, alla scoperta delle memorie culinarie che formano, in gran parte, la ricchezza territoriale di una zona. I temi enogastronomici scelti per questa edizione di Oltregusto che contraddistinguono le tre zone della provincia di Pavia sono, per l’Oltrepo’ Pavese – Vino E Insaccati, per il Pavese – Riso E Rane e per la Lomellina – Riso E Oca. L’elenco completo degli agriturismo e ristoranti che partecipano ad Oltregusto, con i relativi menù, è consultabile al sito www. Oltregusto. It Tel. E Fax 0383. 804370 e-mail info@oltregusto. It .  
   
   
LE FATTORIE DI DONATELLA CINELLI COLOMBINI : 2 GIORNI PER GLI AMANTI DEL VINO, DELL’UVA E DELLA CUCINA “L’UVA DAL VIGNETO ALLA TAVOLA”  
 
Per chi ama i grandi vini toscani 2 giorni di full immersion nella cultura del vino nel momento della vendemmia , tra settembre e ottobre, uva e vino in cucina, in cantina e nei vigneti. Il week-end inizierà con la visita “tecnica” delle cantine di Donatella Cinelli Colombini, la Fattoria del Colle nel Sud del Chianti e il Casato Prime Donne di Montalcino. L’avventura continua in vigna con la partecipazione alla vendemmia e alla svinatura, l’assaggio del mosto e la degustazione guidata di 5 annate di Brunello di Montalcino ancora in botte. Il week-end prosegue in cucina per tirare i pinci e imparare tre ricette a base di uva. In cantina i nostri wine lovers degusteranno le sei Docg toscane sotto la guida di un esperto, non una lezione ma quanto basta per imparare a degustare questi vini. Gli ospiti dormiranno nella cnquecentesca Fattoria del Colle e ceneranno a lume di candela con i piatti a base di uva e vino, nella veranda con vista sui vigneti. Info@cinellicolombini. It tel 0577 662108 .  
   
   
CAFFÉ KIMBO, IL CAFFÈ PROTAGONISTA DELLA 6° EDIZIONE DELL’ISCHIA GLOBAL FILM & MUSIC FEST.  
 
Il gusto e l’aroma di Caffè Kimbo hanno accompagnato le star del cinema e della musica mondiali che si sono date appuntamento ad Ischia per la 6° edizione dell’Ischia Global Film & Music Fest. Nomi eccellenti dello star system internazionale, come Matt Dillon, Maria Grazia Cucinotta, Vanessa Redgrave, Franco Nero non hanno saputo resistere ad una tazzina di Caffè Kimbo, affollando il Kimbo Vip Lounge, l’ambiente ideale per incontrarsi, per prendersi una pausa e soprattutto per provare le delizie del barman di casa Kimbo. In un angolo dello splendido giardino dell’Albergo della Regina Isabella è stato ricostruito un Corner Kimbo, dove espressi, cappuccini caldi e freddi, le più sfiziose sperimentazioni di nuovi modi di bere il caffè hanno deliziato il pubblico della manifestazione. Anche l’edizione 2008 del festival prevedeva un omaggio al cinema di un paese straniero (quest’anno è stata la volta del Giappone), dibatti su tematiche legate all’industria del cinema globale, proiezioni di anteprime, cene di gala e premiazioni dei protagonisti del grande schermo. Caffè Kimbo ha voluto istituire un premio per questa kermesse, il Kimbo Award, rappresentato da una scultura del maestro Lello Esposito. L’artista di origini partenopee, che lavora tra Napoli e New York, ha reinterpretato per Caffé Kimbo e per questa speciale occasione, in serie limitata e numerata la sua famosa scultura simbolo di Napoli: il Pulcicorno. Il rinnovato sodalizio con l’Ischia Global Film & Music Fest testimonia l’impegno del marchio Kimbo a sostenere e promuovere la qualità e l’eccellenza del cinema italiano e globale. La partecipazione a questo importante evento cinematografico nasce dalla volontà di comunicare la qualità e il valore del brand Caffè Kimbo anche attraverso mezzi originali e di altissimo spessore culturale. .  
   
   
CUCINA CON SEMPLICITA’ E STUPISCI I TUOI OSPITI GRAZIE AI NUOVI FORNI A MICROONDE INVERTER DI PANASONIC  
 
Grazie all’esclusiva tecnologia Inverter di Panasonic, potrai cucinare in pochissimo tempo quello che vuoi e potrai stupire gli amici con un menù completo. L’emissione costante di microonde dei forni Panasonic permette cotture omogenee e uniformi garantendo il gusto e la fragranza dei tuoi cibi. La tecnologia Inverter, utilizzata per prima da Panasonic, ha infatti il vantaggio di poter regolare l’emissione delle microonde in maniera continua e in differenti livelli reali di potenza, controllando l’energia erogata in maniera più precisa: ciò è importante anche per i consumi di elettricità. L’apparecchio, infatti, raggiunge il livello di potenza impostato tramite un funzionamento continuo ma graduale, senza alternare successivi cicli di accensione e spegnimento. La tecnologia Inverter, consente inoltre di portare a termine operazioni di scongelamento in tempi considerevolmente ridotti e di tenere in caldo una pietanza ad una temperatura ideale prima di poter essere servita. Si tratta di una soluzione che consente anche un notevole risparmio in termini di spazio, perché l’Inverter utilizza un numero di componenti inferiore: ciò implica una maggiore ampiezza del vano cottura, a tutto vantaggio della capacità del forno. Compatto fuori, capiente dentro! .  
   
   
IL CONSORZIO TUTELA VINI DEL PIAVE HA UN NUOVO PRESIDENTE: ANTONIO BONOTTO SUCCEDE AI 18 ANNI DI PRESIDENZA DI PIERCLAUDIO DE MARTIN  
 
 Il Consorzio Tutela Vini del Piave ha un nuovo presidente: Antonio Bonotto. Lo ha deciso ieri il Consiglio di Amministrazione da poco riconfermato in toto dall´Assemblea dei Soci riunitasi due settimane fa e che ha decretato quindi il successore di Pierclaudio De Martin, presidente della Cantina Sociale di Orsago, dopo ben sei mandati (18 anni). Antonio Bonotto, 45 anni, dottore in Agraria - conduce la storica azienda di famiglia "Tenuta Bonotto delle Tezze" di Tezze di Piave, legata da sei secoli alla vitivinicoltura del territorio. Il nuovo Cda lo ha eletto dopo breve consultazione individuando nelle sue competenze specifiche e nelle sue qualità umane la più autorevole guida per succedere alla lunga e fruttuosa presidenza di De Martin, in un momento di grande vitalità e grande impegno per la Doc Piave. "E´ un momento davvero importante, questo, per il Consorzio - spiega il neopresidente - perché la Doc Piave è chiamata ad affrontare impegni decisivi sia su scala locale sia a livello internazionale. Sul tavolo dei prossimi lavori ci sono argomenti importantissimi come la nuoa Ocm Vino, la modifica del Disciplinare di produzione, la Riserva del Nome per il Prosecco, il Piano dei Controlli, ossia l´imminente incarico a svolere il controllo su tutte le fasi di produzione e distribuzione della Doc Piave. E molto, molto altro. Per fortuna, però, so di poter contare su una squadra ben affiatata ed sempre molto attenta ai valori umani, oltre che a quelli tecnici e commerciali, quindi non dubito che potremo lavorare intensamente ma in grande serenità su tutti questi fronti. E questo anche e soprattutto grazie a Pierclaudio De Martin, che in 18 anni di presidenza ha saputo, come si dice, mantenere sempre la "barra dritta", riuscendo a portare a nuova vitalità e considerazione un Consorzio che, nel 1990 quando è stato eletto, viveva ancora i traumi conseguenti al celebre scandalo del metanolo, riuscendo a superare, con un lavoro costante e puntiglioso, una scarsa considerazione del mercato per la qualità dei propri vini, a beneficio sia dei consorziati sia di tutta la viticoltura della nostra vastissima area Doc - che comprende gran parte della provincia di Treviso e numerosi comuni di quella di Venezia - che ora gode di specchiata fiducia e di crescenti successi da parte di critici, distributori e consumatori". "Sono quindi felice- conclude Bonotto - che De Martin abbia accettato la designazione a vicepresidente del Consorzio che condividerà con Alessandro Botter, già vicepresidente assieme a me negli ultimi tre anni, perché un consiglio di presidenza già rodato ed affiatato come noi siamo potrà certo condurre il Consorzio a superare nuovi, importanti traguardi". Se la nomina del Presidente è avvenuta giovedì 10 luglio, quella del Consiglio di Amministrazione è avvenuta il 19 giugno ed ha eletto 3 viticoltori, 4 vinificatori e 2 imbottigliatori. Tra i viticoltori sono stati nominati Luigi Peruzzetto (Az. Agr. Casa Roma), Antonio Bonotto (Tenuta Bonotto delle Tezze) e Giorgio Cecchetto (Az. Agr. Cecchetto Giorgio). Per i vinificatori Virgilio Bozzetto (Cantina di Mareno), Pierclaudio De Martin (Cantina Sociale di Orsago), Guidolin Giancarlo (Cantina Viticoltori Ponte di Piave) e Sergio Luca (Cantina Sociale di Tezze di Piave). Per gli imbottigliatori: Alessandro Botter (Casa Vinicola Botter Carlo) e Adriano Dal Bianco (Masottina) .