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LUNEDI
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 06 Settembre 2010 |
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CREATE TRE AUTORITÀ EUROPEE DI SUPERVISIONE PER VIGILARE L´OPERATO DI BANCHE, ASSICURAZIONI E MERCATI FINANZIARI RAGGIUNTO UN ACCORDO SULLA SUPERVISIONE FINANZIARIA COMUNITARIA |
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Bruxelles, 6 settembre 2010 - La crisi economica e finanziaria ha dimostrato che comportamenti imprudenti da parte di banche e altri istituti finanziari possono avere gravissime conseguenze sull´economia dell´Unione Europea e sulle vite dei suoi cittadini. Per questo un controllo finanziario efficace è priorità assoluta per il Parlamento europeo. Giovedì 2 settembre gli eurodeputati sono riusciti, dopo una lunga e difficile trattativa, a chiudere i negoziati con il Consiglio e la Commissione sulla futura struttura della supervisione finanziaria comunitaria. Si tratta di una serie di energiche misure a livello europeo per aumentare il controllo sugli istituti bancari, le assicurazioni e i fondi d´investimento, e così evitare il rischio di nuove crisi come quella scoppiata nel 2008. Oggi giorno i mercati finanziari europei sono molto interdipendenti, per questo durante i negoziati il Parlamento ha insistito nel richiedere più poteri effettivi per le nuove autorità europee di supervisione. La nuova struttura di supervisione finanziaria - Sono quattro le autorità che permetteranno, in stretta collaborazione con gli organi di supervisione nazionali, di controllare a livello europeo il corretto funzionamento dell´economia, e più in particolare le istituzioni chiave dal punto di vista sistemico, e i canali di investimento alternativi come gli hedge funds. La nuova struttura consiste in un Comitato europeo per il rischio sistematico (Cers) che sarà responsabile della vigilanza macroprudenziale del sistema finanziario, e di tre Autorità europee di supervisione che dovranno rispettivamente vigilare l´operato di banche (Eba), di assicurazioni e pensioni (Eiopa)e degli strumenti e mercati finanziari (Esma). Le negoziazioni si sono concentrate sopratutto sulla definizione dei poteri delle Autorità di supervisione (Aes), che nell´attuale accordo saranno in grado di imporre direttamente concrete azioni agli istituti finanziari in caso di rischio d´instabilità. Nel caso in cui le autorità nazionali di supervisione non si trovassero d´accordo, le tre Aes potranno autonomamente sanzionare gli istituti finanziari per violazione o non applicazione delle regole in vigore. Potranno altresì vietare dei prodotti finanziari pericolosi e, se necessario, domandare alla Commissione europea di legiferare. Nonostante l´aspirazione di alcuni stati membri verso il potenziamento delle responsabilità delle autorità nazionali, il Parlamento europeo è riuscito a preservare gli ampi poteri delle Aes così da poter efficacemente prevenire a livello europeo eventuali future crisi economiche. L´accordo sarà definitivamente approvato dal Consiglio il 7 settembre e dal parlamento durante la seconda sessione plenaria di settembre (20-23). Le nuove istituzioni saranno dunque operative dal primo gennaio 2011. |
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IL PRESIDENTE POLACCO KOMOROWSKI SCEGLIE IL PARLAMENTO EUROPEO PER LA SUA PRIMA VISITA UFFICIALE |
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Bruxelles, 6 settembre 2010 - Il presidente della Polonia Bronisław Komorowski è stato ricevuto l’ 1 settembre dal presidente del Parlamento europeo Jerzy Buzek La destinazione della prima visita ufficiale del neo-eletto presidente della repubblica polacco Bronisław Komorowski è stato il Parlamento europeo di Bruxelles, dove è stato calorosamente accolto da Jerzy Buzek, che Komorowski ha scherzosamente definito "il mio ex-capo". L´attuale presidente polacco, infatti, è stato Ministro della Difesa nel governo guidato da Buzek nel 2000-2001. "La mia vista vuole mostrare quanto è importante l´Europa per la Polonia", ha dichiarato Komorowski, che ha discusso con Buzek le priorità della presidenza polacca dell´Ue nel 2011, ma anche il ruolo strategico di Varsavia nelle questioni di sicurezza e difesa, e la creazione del Servizio diplomatico europeo. L´ex-ministro della difesa polacco ha enfatizzato l´importante ruolo della cooperazione militare fra paesi Ue, dicendosi "felice" per il gruppo di azione franco-polacco-tedesco che entrerà in operazione nel 2013, e potrà fare da esempio per altri paesi Ue. Buzek da parte sua ha sottolineato l´impulso "di novità" che la presidenza polacca e quella ungherese potranno dare all´Ue nel 2011. |
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L´EUROBAROMETRO DI PRIMAVERA 2010: I CITTADINI DELL´UE SONO A FAVORE DI UNA PIÙ FORTE GOVERNANCE ECONOMICA EUROPEA |
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Bruxelles, 6 settembre 2010 - Il 75% dei cittadini europei ritiene che un maggiore coordinamento delle politiche economiche e finanziarie tra gli Stati membri dell´Ue sarebbe utile per lottare contro la crisi economica, come risulta dall´Eurobarometro di primavera 2010, il sondaggio di opinione semestrale organizzato dall´Ue. L´indagine è stata condotta a maggio – nel pieno della crisi del debito pubblico in Europa – ed è stata pubblicata il 26 agosto. Il 72% dei cittadini europei è favorevole a una più forte supervisione ad opera dell´Ue delle attività dei principali gruppi finanziari internazionali, il che corrisponde a un aumento di quattro punti percentuali rispetto alle indicazioni dell´ultimo sondaggio Eurobarometro dell´autunno 2009. "La chiara maggioranza di cittadini che si esprimono a favore di una più intensa governance economica europea indica che essi vedono nell´Ue un elemento decisivo per la soluzione della crisi”, ha affermato Viviane Reding, vicepresidente della Commissione europea, responsabile inoltre per la politica della Comunicazione. “La nostra indagine di primavera – effettuata nel pieno della crisi – rispecchia i tempi difficili e le sfide che i cittadini europei si sono trovati ad affrontare negli ultimi mesi. Da allora l´Ue ha adottato misure importanti ed ardite per ripristinare la fiducia, grazie alle quali si è prodotto un rimbalzo dell´euro e assistiamo ora alla ripresa delle principali economie europee. È chiaramente troppo presto per cantare vittoria. Abbiamo ora però la possibilità di configurare la governance economica europea, come preconizzato dai cittadini dell´Ue, per far sì che l´Europa contribuisca a risolvere le loro preoccupazioni." L´indagine Eurobarometro della primavera 2010 è stata condotta tramite interviste dirette tra il 5 e il 28 maggio 2010, vale a dire nel pieno della crisi del debito pubblico che ha colpito l´Europa. Nei 27 Stati membri dell´Ue sono state intervistate complessivamente 26.641 persone. I risultati dell´Eurobarometro di primavera 2010 indicano che i cittadini si attendono sempre di più dall´Ue: un numero crescente di cittadini europei ritiene che né gli Stati Uniti né il G20, bensì l´Ue sia nella posizione migliore per intervenire efficacemente contro la crisi (26%, +4 rispetto all´autunno 2009). Si registra inoltre una crescente domanda di maggiore coordinamento delle politiche economiche e finanziarie a livello dell´Ue: il 75% dei cittadini vuole una maggiore governance economica europea (+2 rispetto all´autunno 2009 e +4 rispetto al febbraio 2009). Il sostegno alla governance economica è più forte nella Slovacchia (89%), in Belgio (87%) e a Cipro (87%). In diversi paesi si è registrato un importante spostamento delle opinioni a favore di una governance economica rafforzata, in particolare in Finlandia e Irlanda (+13 rispetto all´autunno 2009), in Belgio e Germania (+7), in Austria, Lussemburgo e Slovacchia (+6) e nei Paesi Bassi (+5). Tra le principali cause di preoccupazione per gli europei vi erano l´attuale situazione economica (40%, valore invariato rispetto all´autunno 2009), la disoccupazione (48%; -3 punti percentuali) e l´aumento dei prezzi (20%; +1). La crisi ha influenzato anche la percezione che i cittadini hanno dell´Ue: il 40% dei cittadini europei associa l´Ue con l´euro (+3), il 45% con la libertà di viaggiare, studiare e lavorare ovunque nell´Ue (-1) e il 24% con la pace (-4). La maggior parte dei cittadini europei è consapevole delle importanti sfide che tutti i paesi dell´Ue si trovano ora ad affrontare: il 74% concorda sul fatto che il proprio paese ha bisogno di riforme per affrontare il futuro (+1 rispetto all´autunno 2009) e il 71% è pronto ad accettare le riforme per il bene delle generazioni future (valore invariato). I cittadini europei non sono sicuri su quale sia il modo migliore per stimolare la ripresa economica: il 74% ritiene che le misure volte a ridurre i deficit pubblici nazionali e il debito non possono attendere (85% in Svezia, 84% in Ungheria, 83% in Germania, 82% in Belgio e Cipro, e 80% nella Repubblica ceca, in Grecia e Slovenia). Contemporaneamente, nell´Ue-27, il 46% sostiene anche l´uso dei deficit pubblici per stimolare l´attività economica (rispetto al 36% che è contrario e al 18% che non sa rispondere). Nei 16 paesi della zona dell´euro il risultato è diverso: il 42% è contrario all´uso dei deficit pubblici, mentre il 41% è a favore. La maggioranza dei cittadini europei conferma che l´Ue ha fissato le giuste priorità nella sua strategia per la ripresa economica "Europa 2020" (Ip/10/225): il 92% condivide il punto di vista che i mercati del lavoro devono essere modernizzati per far crescere i livelli di occupazione oltre ad affermare che gli interventi a favore dei poveri e dei gruppi emarginati dovrebbero rivestire carattere prioritario. Il 90% è a favore di un´economia meno basata sullo sfruttamento delle risorse naturali e che riduca le emissioni dei gas ad effetto serra. Interrogati sui vantaggi dell´appartenenza all´Ue, il 49% dei cittadini europei ha affermato a maggio che l´appartenenza del loro paese all´Ue era una “cosa positiva” (-4 rispetto all´autunno 2009). Il consenso pubblico quanto all´appartenenza all´Ue è risultato comunque superiore rispetto al 2001 allorché, in seguito alla congiuntura sfavorevole determinata dalla bolla speculativa di Internet, il sostegno pubblico all´appartenenza all´Ue si situava al 48%. Dall´indagine è emerso anche che nel maggio 2010 la fiducia nelle istituzioni dell´Ue rimaneva elevata rispetto a quella nei governi nazionali o nei parlamenti nazionali (42% contro il 29% e il 31% rispettivamente), anche se la fiducia nell´Ue ha registrato una contrazione nel pieno della crisi (scendendo al 42% dal 48% registrato nell´autunno 2009). Tale fenomeno era maggiormente pronunciato in Estonia (68%), Slovacchia (65%), Bulgaria e Danimarca (61%), mentre era più contenuto nel Regno Unito (20%). In considerazione dei negoziati di adesione che il Consiglio europeo ha avviato il 27 luglio 2010 con l´Islanda ( Ip/10/1011), l´Eurobarometro di primavera includeva anche per la prima volta interviste dirette fatte a 526 cittadini islandesi. Gli islandesi sono stati interrogati sul loro atteggiamento generale nei confronti dell´Ue. A maggio il 35% aveva fiducia nell´Ue e il 29% riteneva che l´Islanda avrebbe tratto vantaggio dall´appartenenza all´Ue. La situazione italiana - Con l´84%, ovvero con 4 punti percentuali in più rispetto al sondaggio precedente (autunno 2009), gli italiani intervistati hanno espresso nella stragrande maggioranza un giudizio negativo sulla situazione economica. La disoccupazione continua ad essere la principale preoccupazione (49%), seguita dalla situazione economica generale (41%) e l´inflazione (26%). La sicurezza si colloca al quarto posto in questa classifica con il 16%, mentre l´immigrazione segue di poco con il 12%. Vista l´importanza della fase economica e finanziaria e la necessità di cercare un´uscita dalla crisi, gli italiani si confermano convinti sostenitori dell´approccio comune europeo. Nel 73% dei casi ritengono che un maggiore coordinamento delle politiche economiche e finanziarie tra gli Stati membri dell´Ue renderà più efficace l´economia europea nel suo complesso. Lo stesso parere è espresso per quanto riguarda il bisogno di assicurare una sorveglianza e supervisione europea sulle attività dei gruppi finanziari transnazionali più importanti (69% si dichiara favorevole). Una netta maggioranza condivide anche la convinzione che per uscire dalla crisi l´Ue deve innanzitutto puntare sull´innovazione e la ricerca, ridurre la sua dipendenza energetica, promuovere lo spirito imprenditoriale e la competitività, favorire politiche attive per migliorare e aumentare l´occupazione. |
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DICHIARAZIONE DI VIVIANE REDING, VICE-PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA E COMMISSARIA EUROPEA PER LA GIUSTIZIA, I DIRITTI FONDAMENTALI E LA CITTADINANZA, SULLA SITUAZIONE DEI ROM IN EUROPA |
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Bruxelles, 6 settembre 2010 - Nelle ultime settimane la situazione dei Rom - la più numerosa minoranza etnica nell´Unione europea - ha destato l´attenzione dei responsabili politici, sia a livello nazionale che dell´Unione. In qualità di Commissaria europea per la giustizia, i diritti fondamentali e la cittadinanza ho seguito attentamente la questione dei Rom fin dall´inizio del mio mandato. Credo che i Rom rappresentino una componente importante della popolazione dell´Unione europea, ed è quindi fondamentale che siano ben integrati nella società dei nostri Stati membri. Il 7 aprile, su iniziativa congiunta di László Andor, Commissario Ue per l´occupazione, gli affari sociali e l´inclusione sociale, e mia, la Commissione europea ha adottato una comunicazione sull´integrazione sociale ed economica dei Rom in Europa ( Ip/10/407; Memo/10/121). Il tema è stato discusso il giorno successivo al vertice europeo sui Rom tenutosi a Cordova – al quale il commissario Andor László ed io abbiamo partecipato - e la comunicazione della Commissione è stata approvata dai Ministri per l´occupazione e gli affari sociali nel mese di giugno. In questo contesto, ho guardato con grande attenzione e preoccupazione agli sviluppi dei giorni scorsi in Francia, ed ho seguito il dibattito suscitato in vari altri Stati membri. Da un lato, riconosco che spetta esclusivamente agli Stati membri garantire l´ordine pubblico e la sicurezza dei loro cittadini sul territorio nazionale. Dall´altra, mi aspetto che tutti gli Stati membri rispettino le norme Ue adottate di comune accordo sulla libera circolazione, il divieto di discriminazione e i valori comuni dell´Unione europea, soprattutto il rispetto dei diritti fondamentali, compresi i diritti delle persone appartenenti alle minoranze. Ovviamente, chi infrange la legge ne sopporta le conseguenze. È altrettanto evidente che nessuno può essere espulso solo perché è un Rom. Ho quindi incaricato i miei servizi di analizzare compiutamente la situazione in Francia, per verificare, in particolare, se tutte le misure adottate siano pienamente conformi al diritto dell´Unione europea. Al riguardo, sono lieta che il primo ministro francese François Fillon abbia annunciato l´invio di una lettera alla Commissione europea sulla questione. Gli argomenti addotti nella lettera saranno naturalmente tenuti in piena considerazione ai fini della nostra analisi della situazione. La prossima settimana informerò il Collegio dei Commissari sull´esito di tale analisi. Come ho potuto constatare dalle reazioni alla Comunicazione sui Rom presentata dalla Commissione il 7 aprile, vi è un ampio consenso in Europa sulla necessità di adottare misure concrete e lungimiranti per migliorare l´integrazione sociale dei Rom. Soprattutto dobbiamo affrontare le cause primarie che spingono i Rom ad abbandonare le loro case e ad attraversare le frontiere. Nella comunicazione del 7 aprile abbiamo suggerito varie misure concernenti l´alloggio, l´accesso al mercato del lavoro, dell´istruzione e della salute - tutte misure che potrebbero contribuire in modo significativo e utile al miglioramento della situazione dei Rom. È chiaro che questi settori rientrano principalmente nelle competenze dei governi nazionali o persino delle autorità regionali o locali. Tuttavia, la Commissione si è impegnata a sostenere l´attività dei governi nazionali in questo settore con sostegni finanziari provenienti dai Fondi strutturali dell´Ue. La Commissione europea è pronta ad affrontare un dialogo molto aperto, franco e onesto con tutti gli Stati membri sul modo migliore di assumere – sulla base dei Trattati e della Carta dei diritti fondamentali dell´Ue - la nostra responsabilità comune nei confronti dei Rom. Invito pertanto le autorità francesi ad impegnarsi in tale dialogo con tutti gli Stati membri dell´Ue. Se necessario, la Commissione europea è pronta a fungere da mediatore tra gli Stati membri e a monitorare e valutare i progressi compiuti. Mi rincresce constatare che gli argomenti retorici utilizzati in alcuni Stati membri nelle scorse settimane sono di natura palesemente discriminatoria e in parte provocatoria. La situazione dei Rom è una questione da affrontare seriamente, che dovrebbe figurare all´ordine del giorno non solo in agosto, ma durante tutto l´anno, e che dovrebbe essere trattata con attenzione e responsabilità dai politici. Ai responsabili politici nazionali spetta un compito importante per garantire, al contempo, l´ordine pubblico e l´integrazione sociale di tutti i cittadini europei che scelgono di vivere nel loro territorio. Perché l´Europa non è solo un mercato comune, ma è anche - allo stesso tempo - una comunità di valori e di diritti fondamentali. La Commissione europea vigilerà sul rispetto di tali valori. " |
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L’UNIONE EUROPEA APPROVA LO STANZIAMENTO DI 264 MILIONI DI EURO PER AIUTARE 19 STATI DELL´AFRICA, DEI CARAIBI E DEL PACIFICO A FAR FRONTE ALLE CONSEGUENZE DELLA CRISI ECONOMICA |
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Bruxelles, 6 settembre 2010 - La Commissione europea ha approvato le prime decisioni di finanziamento nell’ambito dell’assegnazione di 264 milioni di euro per il 2010 a favore del cosiddetto meccanismo Flex Vulnerabilità per aiutare i paesi più vulnerabili dell’Africa, dei Caraibi e del Pacifico (Acp) a gestire l’impatto della crisi finanziaria e del rallentamento dell’economia mondiale. Il meccanismo V-flex è uno strumento a breve termine che ha erogato 500 milioni di euro nell’arco di due anni (2009-2010). “I paesi in via di sviluppo si trovano tuttora in gravi difficoltà, tra cui l´insufficienza di fondi nei bilanci nazionali, conseguenza diretta della crisi finanziaria mondiale. Nel 2010 questo meccanismo dell´Ue aiuterà 19 paesi Acp a mantenere il loro livello di spesa pubblica nei settori prioritari, attenuando quindi l’impatto sociale del rallentamento dell’economia" ha dichiarato Andris Piebalgs, Commissario per lo sviluppo. Il meccanismo Flex Vulnerabilità (V-flex) permette all’Unione europea di intervenire tempestivamente per venire in aiuto ai paesi più colpiti dalla recessione a causa della loro scarsa resistenza alle crisi esterne. Nel 2010 il meccanismo fornirà, su richiesta, un sostegno a: Antigua e Barbuda, Benin, Burundi, Burkina Faso, Capo Verde, Repubblica centrafricana, Grenada, Guinea Bissau, Haiti, Lesotho, Liberia, Malawi, Repubblica democratica del Congo, Samoa, Sierra Leone, Togo, Tonga, Tuvalu e Zimbabwe. Alle decisioni di finanziamento a favore di Burkina Faso (14 milioni di euro) e Grenada (3,5 milioni di euro), adottate oggi, seguiranno in autunno decisioni di finanziamento a favore di altri paesi. 15 paesi hanno beneficiato in passato di finanziamenti V-flex pari a 236 milioni di euro: Benin, Burundi, Repubblica centrafricana, Comore, Dominica, Ghana, Grenada, Guinea Bissau, Haiti, Malawi, Maurizio, Seychelles, Sierra Leone, Isole Salomone e Zambia. Contesto: Lo strumento V-flex opera in via preventiva, in base alle previsioni relative alle perdite di bilancio e ad altri criteri di vulnerabilità, contribuendo ad attenuare l´impatto anziché intervenire quando il danno si è già verificato. Le sovvenzioni rapide e mirate erogate dal V-flex vanno ad integrare l’assistenza basata su prestiti della Banca mondiale, del Fondo monetario internazionale e delle banche di sviluppo regionali il cui supporto ha permesso di sviluppare lo strumento. V-flex interviene su richiesta ed è destinato specificamente ai paesi caratterizzati da un notevole grado di vulnerabilità economica, sociale e politica, da strategie appropriate per combattere la crisi, da una capacità di assorbimento sufficiente e da una carenza di finanziamenti nei bilanci nazionali, in cui il sostegno dell’Ue può contribuire in misura determinante all’eliminazione o alla notevole riduzione di tale deficit. Con una dotazione di 500 milioni di euro, V-flex va ad integrare lo strumento alimentare di 1 miliardo di euro adottato il 30 marzo 2009 e i 200 milioni di euro stanziati nel 2008 a titolo del Fes per aiutare i paesi in via di sviluppo a far fronte al rincaro dei generi alimentari. A livello nazionale, V-flex completa altri strumenti finanziari previsti dal bilancio dell’Ue e dal Fondo europeo di sviluppo. Elenco dei paesi e degli importi oggetto di una decisione di finanziamento nel periodo 2009-2010 in risposta alla crisi economica
(in milioni di euro) |
V-flex assegnazione 2009 |
V-flex assegnazione 2010 (programmata) |
Totale |
Antigua e Barbuda |
/ |
9 |
9 |
Benin |
25 |
13 |
38 |
Burundi |
13,6 |
15 |
28,6 |
Burkina Faso |
/ |
14 |
14 |
Capo Verde |
/ |
9 |
9 |
Repubbblica centrafricana |
7,6 |
13 |
20,6 |
Comore |
4,7 |
/ |
4,7 |
Dominica |
5 |
/ |
5 |
Repubblica democratica del Congo |
/ |
50 |
50 |
Ghana |
35 |
/ |
35 |
Grenada |
5 |
3,5 |
8,5 |
Guinea Bissau |
8 |
8,5 |
16,5 |
Haiti |
30 |
26 |
56 |
Lesotho |
/ |
21 |
21 |
Liberia |
/ |
12,5 |
12,5 |
Malawi |
25 |
19 |
44 |
Maurizio |
10,9 |
/ |
10,9 |
Samoa |
/ |
5,5 |
5,5 |
Seychelles |
9 |
/ |
9 |
Sierra Leone |
12 |
10 |
22 |
Isole Salomone |
15,2 |
/ |
15,2 |
Togo |
/ |
12 |
12 |
Tonga |
/ |
5,5 |
5,5 |
Tuvalu |
/ |
1,5 |
1,5 |
Zambia |
30 |
/ |
30 |
Zimbabwe |
/ |
16 |
16 |
Totale |
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BOSNIA, ELEVATO SOSTEGNO ALL´INTEGRAZIONE UE |
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Sarajevo, 6 settembre 2010 - Circa il 90 per cento degli interpellati nel corso di un sondaggio condotto dal Direttorato per l´Integrazione Europea (Dei) in Bosnia-herzegovina è favorevole all´integrazione Ue del Paese. In una recente intervista rilasciata a Setimes, Nevenka Savic, direttrice del Dei, ha affermato che il processo di ratifica dell´Accordo di Stabilità e Associazione (Saa) della Bosnia-herzegovina è a buon punto e lascia prevedere l´entrata in vigore entro la fine dell´anno. Le questioni da risolvere restano tuttavia ancora tante, tra queste la legge sul Censimento, quella sugli Aiuti di Stato, l´armonizzazione della Costituzione della Bosnia-herzegovina con la Convenzione Europea sui Diritti Umani e le Libertà Fondamentali, e l´adozione della legge sul trasporto di sostanze pericolose. Inoltre, l´avanzamento del processo di integrazione Ue è stato ostacolato dalle difficoltà nel raggiungimento di un consenso politico sul alcune questioni rilevanti nell´ambito all´adempimento degli obblighi richiesti da tale processo. |
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REPUBBLICA CECA, IN CALO IL DEBITO DI PRAGA |
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Praga, 6 settembre 2010 - Il debito della capitale ceca Praga è diminuito di 16,5 punti percentuali a 26,8 miliardi di corone tra il 2006 e il 2009, pari a circa 21,451 corone pro capite. I dati, calcolati dall´Istituto Nazionale di Statistica, stimano inoltre un nuovo rialzo del debito durante l´anno in corso, auspicato per 1,6 miliardi di corone. Ad ogni modo, non sono ancora disponibili elementi consolidati sul 2010. |
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POLONIA, DISOCCUPAZIONE IN CALO SU BASE MENSILE |
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Varsavia, 6 settembre 2010 - Il tasso di disoccupazione della Polonia è calato di 0,2 punti percentuali a luglio, su base mensile, ma è ulteriormente cresciuto su base annua. I prezzi di vendita al dettaglio sono invece mediamente aumentati di 3,9 punti percentuali. L´istituto Nazionale polacco di Statistica, che ha diramato i consuntivi di cui sopra, ha dovuto pertanto pubblicare dei dati al di sotto delle aspettative dei principali analisti internazionali, che auspicavano un diverso andamento dell´inflazione. Per quanto riguarda il mercato del lavoro, circa 1,81 milioni di persone (l´11,4 per cento della forza lavoro) è attualmente alla ricerca di un´occupazione, contro gli 1,84 milioni di persone dello scorso mese e gli 1,68 milioni di persone del luglio dello scorso anno. |
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RICORSI ELETTORALI: LA REGIONE PIEMONTE SI COSTITUISCE IN GIUDIZIO DAVANTI AL CONSIGLIO DI STATO |
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Torino, 6 settembre 2010 - La Giunta regionale, durante la riunione del 2 settembre, la prima dopo la pausa estiva, ha autorizzato la costituzione del presidente della Regione, Roberto Cota, nel giudizio davanti al Consiglio di Stato in merito alla sentenza n.3196/2010 del Tar del Piemonte sui ricorsi contro i risultati delle elezioni regionali del marzo scorso. La delibera approvata su proposta del vicepresidente e assessore al Legale, Ugo Cavallera, affida la rappresentanza e il patrocinio congiunto e disgiunto agli avvocati Luca Procacci del Foro di Torino e Angelo Clarizia del Foro di Roma, anche in vista di una possibile riunione dei procedimenti pendenti nella discussione di merito presso il Consiglio di Stato. In questo modo si intende tutelare gli interessi della Regione, con particolare riguardo all’esigenza di stabilità degli Organi regionali legislativi e di governo, in una fase di incertezza economica che richiede l’adozione di provvedimenti straordinari ed urgenti anche di carattere programmatico. |
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ZAIA: DA NAPOLITANO RISPOSTA ESEMPLARE SU STATUTO VENETO |
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Venezia, 1 settembre 2010 “Sulla scia dell’insegnamento di un grande Presidente della Repubblica suo predecessore, Luigi Einaudi, che diceva che per deliberare bisogna prima conoscere, oggi a Venezia Giorgio Napolitano ha dato una risposta esemplare”. Lo ha sottolineato l’ 1 settembre il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, commentando quanto dichiarato dal Presidente della Repubblica rispondendo ad una domanda dei giornalisti sullo statuto del Veneto. Napolitano, secondo quanto riferito dalle Agenzie, ha risposto “quando l’avrò letto reagirò”. “Il grande equilibrio che dimostra il Presidente Napolitano nell’esercizio delle sue funzioni – aggiunge Zaia – si ritrova ampiamente in questa sua risposta, data a chi lo tirava per la giacchetta, di fatto chiedendogli di entrare a gamba tesa su una prerogativa sovrana del Consiglio regionale. Si tratta ovviamente di tentativi di strumentalizzazione potenziale – continua Zaia – che si infrangono contro il buon senso”. “Buon senso e grande senso delle Istituzioni – conclude Zaia – che il Presidente Napolitano, fortunatamente, dispensa ampiamente a tutti in ogni occasione”. |
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IL PRESIDENTE DELLA CAMPANIA CALDORO INCONTRA L´AMBASCIATORE DELLA GERMANIA ED IL PREFETTO DI NAPOLI |
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Napoli, 6 settembre 2010 - Il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro ha ricevuto il 3 settembre a palazzo S. Lucia l’ambasciatore della Repubblica federale di Germania in Italia Michael H. Gerdts. L’ambasciatore, che ha assunto il nuovo incarico nello scorso luglio, era accompagnato dal console generale Christian Much. Nel corso del cordiale colloquio, è stata ribadita la comune volontà di intensificare ulteriormente i rapporti esistenti tra lo Stato tedesco e la Campania. Si è discusso altresì del piano Sud che vedrà in prima linea la Regione e il Governo nazionale. In serata il presidente Caldoro ha incontrato il nuovo Prefetto di Napoli, Andrea De Martino, al quale ha espresso le più vive congratulazioni per il prestigioso incarico augurando al nuovo rappresentante del governo buon lavoro |
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CAMPANIA: CALDORO, BASTA DIVISIONI, ORA MOMENTO DELLA RESPONSABILITÀ |
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Napoli, 6 settembre 2010 -"Bisogna lavorare tutti per risollevare la difficile situazione della Regione Campania". E´ l´appello lanciato il 31 agosto dal presidente della Regione Campania Stefano Caldoro ai microfoni del Tg3 in seguito alle polemiche politiche scaturite in queste ultime ore dopo le indiscrezioni trapelate a mezzo stampa sulle relazioni degli ispettori di Tremonti che mettono sotto accusa i conti dell´Ente. "Basta divisioni. Solo lavorando uniti - ha proseguito Caldoro - si può raggiungere il risultato. Ora è il momento della responsabilità. Ci sarà sicuramente il tempo per i contrasti politici e per le polemiche ma in questo momento la priorità deve essere quella di guardare insieme al bene dei cittadini e del nostro territorio. "La situazione della Regione è gravissima, il lavoro degli ispettori del Ministero sta solo confermando quanto noi abbiamo denunciato fin dal primo momento. Stiamo già lavorando da mesi per iniziare a mettere ordine nei conti regionali. "La Campania ha tantissime potenzialità, dai beni paesaggistici, ambientali e culturali alle tante competenze professionali e produttive che esprime, non dobbiamo dimenticare che siamo la regione più giovane in Italia. "La ripresa ci sarà. Il mio è un appello alla responsabilità ed è diretto a tutti: forze politiche, forze sociali e produttive e società civile", ha concluso il presidente. |
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PARTE CAST, A SCUOLA DI PROGETTAZIONE PARTECIPATA |
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Bari, 6 settembre 2010 - Il prossimo 23 settembre parte a Brindisi la terza Scuola Di Progettazione Partecipata C.a.s.t. - “Cittadini e Amministrazioni per lo Sviluppo dei Territori”- per qualificare la partecipazione alla costruzione di politiche pubbliche condivise. All’iniziativa, promossa dal Servizio Innovazione della Regione Puglia, finanziata con il P.o. Fesr Puglia 2007-2013 e realizzata dal Formez, possono partecipare Amministratori E Funzionari Pubblici, Organizzazioni Economiche E Sociali, Rappresentanti Di Associazioni E Singoli Cittadini dei comuni della provincia di Brindisi e dei comuni di Alberobello, Castellana Grotte, Cisternino, Locorotondo, Martina Franca, Monopoli, Noci, Putignano. Le attività sono rivolte a tutti coloro che sono coinvolti nella pianificazione strategica di Area Vasta. La scuola ha l´obiettivo di gettare le basi per la creazione di linguaggi comuni che facilitino il dialogo fra gli attori del territorio, in modo da consentire una lettura integrata delle problematiche ed individuare le risposte più efficaci. Questa edizione prevede un numero massimo di 40 partecipanti. (com) Per informazioni e/o iscrizioni m partecipazione.Formez.it m staff di progetto: castpuglia@formez.It tel. 080 5504984 |
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SCUOLA DI GOVERNO DEL TERRITORIO E DEL PAESAGGIO, FINANZIAMENTO ATTIVITA´ 2010 PREVISTA DAL PIANO URBANISTICO PROVINCIALE E AFFIDATA A TRENTINO SCHOOL OF MANAGEMENT |
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Trento, 6 settembre 2010 - La Scuola di governo del territorio e del paesaggio prevista dal terzo Piano urbanistico provinciale è stata istituita lo scorso anno con delibera dell´esecutivo provinciale. Nella seduta di giunta del 3 settembre, su proposta dell´assessore competente Mauro Gilmozzi, è stato deliberato l´importo complessivo per le attività del 2010. L´importo complessivo è di ero 424.000,00. L´assessore all´Urbanistica Mauro Gilmozzi e il Dirigente generale del Dipartimento urbanistico e ambiente hanno espresso parere favorevole sull´attività proposta dalla Step (Scuola di governo del territorio e del Paesaggio) per l´attività proposta per l´anno in corso. Gli obiettivi formativi e cioè quelli di agevolare amministratori, dirigenti provinciali e liberi professionisti ad affrontare con consapevolezza e con la necessaria formazione i passaggi importanti che il Trentino sta affrontando (scelte urbanistiche, riforma istituzionale, diverso approccio con la risorsa territorio) e che la Scuola ha indicato nel programma di attività, corrispondono alle direttive espresse alla sua costituzione lo scorso ottobre. L´assessore competente Gilmozzi ha presentato la delibera, approvata all´unanimità, per l´approvazione del programma finanziato da euro 424.000,00 già impegnati sul bilancio di previsione per l´esercizio finanziario 2009. La Scuola di governo del territorio e del paesaggio fa capo alla Trentino School of Management a cui la Provincia corrisponde l´importo deliberato. |
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INNOVAZIONE FVG: APPROVATO PROTOCOLLO QUADRO UNITARIO |
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Udine, 6 settembre 2010 - La Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia, su proposta dell´assessore alla Programmazione, Sandra Savino, ha approvato il Protocollo Quadro Unitario per lo sviluppo dell´innovazione e delle attività di ricerca 2008-2013, finalizzato ad aumentare la competitività dei sistemi produttivi territoriali. L´atto sarà sottoscritto oltre che dalla Regione e dal Ministero dello Sviluppo Economico - Direzione generale per la politica regionale unitaria nazionale, anche da un terzo soggetto, Invitalia, l´Agenzia nazionale per l´attrazione degli investimenti e lo sviluppo d´impresa che al tempo dell´assegnazione dei finanziamenti Cipe era denominata società Sviluppo Italia, a cui di fatto vennero assegnate le risorse per il finanziamento dei programmi operativi. L´attuazione del protocollo non prevede oneri a carico dell´Amministrazione regionale che, per la sua attuazione, beneficerà delle risorse disposte da una delibera Cipe del 2006. Due sono sostanzialmente i progetti operativi a cui la delibera fa riferimento, per una dotazione finanziaria complessiva di 114.718, 56 euro. Alla Regione sono stati assegnati 55 milioni di euro per il programma operativo "Advisoring per lo sviluppo di studi di fattibilità" e quasi 60 milioni per il progetto "Supporto alle Regioni e alle Province autonome per il miglioramento delle capacità e della qualità della committenza pubblica". All´ammontare totale vanno detratte le risorse già investite nel 2007 (18 milioni e 460 mila euro) per lo sviluppo di un progetto del comparto navale. Gli ambiti prioritari di intervento sui quali incentrare le azioni dei programmi operativi a sostegno delle Regioni sono ad ampio raggio: dalla ricerca e innovazione per la competitività alla valorizzazione dei beni naturali e culturali per lo sviluppo turistico; dalla sostenibilità ambientale alla pianificazione e studi per l´ottimizzazione delle capacità di collegamento e di interconnessione dei servizi di trasporto. Per quanto riguarda nello specifico la nostra Regione, l´Agenzia Invitalia supporterà l´Amministrazione in un´analisi sulle caratteristiche della domanda delle innovazioni delle imprese operanti in alcuni settori strategici nell´ottica di individuare un quadro delle esigenze attuali e di indirizzare l´attività di ricerca in funzione delle esigenze del tessuto produttivo locale. "La giunta Tondo si è posta l´obiettivo di promuover una politica tesa allo sviluppo e alla promozione dell´attività di ricerca e questo finanziamento ci consente - afferma l´assessore Savino - di proseguire nel nostro intento avvalendoci non solo della copertura economica ma anche delle professionalità necessarie che saranno impegnate nella diffusione e nell´incentivo della collaborazione tra imprese, Università, centri di ricerca e parchi scientifici". |
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TRENTO: AL TERMINE DEL PRIMO SEMESTRE 2010 CALO DI OLTRE IL 50% DELLE SPESE PER CONSULENZE DI PROVINCIA E ENTI COLLEGATI L´IMPEGNO ERA STATO ASSUNTO DALL´AMMINISTRAZIONE CON LA FINANZIARIA 2010 |
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Trento, 6 settembre 2010 - La Finanziaria 2010 prevedeva che le spese per incarichi di studio, ricerca e consulenza relativi ad attività non obbligatorie dell´amministrazione provinciale venissero ridotte del 50% rispetto alla media 2008-2009, quando si attestavano su un valore di circa 2,9 milioni di euro, Dalle verifiche effettuate dalla Segreteria generale, risulta che al termine del primo semestre di quest´anno si sia registrata una diminuzione di oltre il 50% di tutte le spese di questo genere, comprese anche quelle obbligatorie. Obiettivo raggiunto e anzi superato, quindi. Analogo risultato si sta registrando anche per gli enti funzionali della Provincia. L´impegno per ridurre le spese per incarichi di studio, ricerca e consulenza a carico delle strutture provinciali, sancito dalla Finanziaria 2010, sta dando frutti superiori alle aspettative. L´articolo 2 della Finanziaria, lo ricordiamo, prevedeva che le spese per le sole attività non obbligatorie venissero ridotte del 50% rispetto alla media 2008-2009, quando si attestavano intorno ai 2,9 milioni di euro. Si tenga presente che il complesso delle spese per incarichi di ricerca, studio e consulenza - quindi sommando spese per incarichi obbligatori e non obbligatori - ammontava invece nello stesso periodo a 6,9 milioni di euro. Dalle verifiche effettuate dalla segreteria generale al 30 giugno 2010 risulta che la diminuzione di tutti gli incarichi - obbligatori e non obbligatori - sia superiore al 50%; al giro di boa del primo semestre risultano spesi infatti 1.160.000 euro. Si è quindi messo in moto una sorta di circuito virtuoso - anche grazie alla nuova procedura interna adottata dall´amministrazione provinciale, la quale prevede la verifica da parte della Segreteria generale di tutte le spese in questione - che ha interessato l´insieme degli incarichi, non solamente quelli non obbligatori. Per gli enti collegati - agenzie, istituti, parchi, musei - sembra essere in atto un trend analogo. Qui la legge prevedeva una riduzione delle spese non obbligatorie del 40%, anziché del 50%. Se la media delle spese per incarichi non obbligatori, sempre nel periodo 2008-2009, era di 1,5 milioni di euro, la riduzione doveva essere di circa 750.000 euro. Al 30 giugno di quest´anno risultano spese dagli enti per queste voci 370.000 euro circa. La previsione al 31 dicembre 2010 è di una spesa di circa 650.000 euro. Se verrà confermata, anche qui avremo una riduzione delle spese di oltre il 50%. Soddisfazione è stata espressa anche dal presidente Lorenzo Dellai. "E´ la conferma - ha detto - di quello che sosteniamo da tempo, e cioè che l´Autonomia è una scuola di responsabilità, che ci obbliga a fare di più e meglio, anche sul piano amministrativo, con risorse inferiori o che comunque possono essere destinate ad altri settori. Si tenga presente che a fronte di una riduzione delle spese per consulenza addirittura superiore a quella preventivata con la legge Finanziaria la macchina burocratico-amministrativa ha continuato a svolgere le sue funzioni con la consueta efficienza e affidabilità. Un motivo di orgoglio per i responsabili delle strutture ma più in generale per tutti i dipendenti della Provincia e degli enti ad essa collegati." |
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INTERVISTA DEL PRESIDENTE DELLA CALABRIA SCOPELLITI SU “LIBERO”: DELLA ’NDRANGHETA SAPPIAMO QUASI TUTTO. |
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Reggio Calabria, 6 settembre 2010 - “Vogliono colpire la nuova Calabria, ma non mi fermeranno. Sono quindici anni che combatto per le istituzioni dando segnali di legalità”. Lo ha detto il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti, in un’intervista rilasciata al quotidiano “Libero”, in edicola il 3 settembre. Scopelliti, che il 2 settembre ha ricevuto l’ennesima intimidazione: quattro lettere minatorie, di cui una contenente due proiettili, ha detto di non sentirsi affatto sorpreso di quanto sta accadendo. “Da sindaco di Reggio Calabria – ha dichiarato il governatore – ho ricevuto decine di lettere minatorie. In una terra come la Calabria è normale diventare dei bersagli. Oltre a me, sono arrivati proiettili al presidente del Consiglio regionale, Francesco Talarico, alla mia vice, Antonella Stasi e al marito. È un’azione per destabilizzare da parte di chi non vuole la nostra azione di riforme, di innovazione, in questa benedetta terra”. Secondo Scopelliti “in Calabria tutti si nascondono dietro la ’ndrangheta, ma il vero problema non è questo. Della ’ndrangheta sappiamo quasi tutto. E la combattiamo. La vera piaga è costituita dagli affarismi, la famosa borghesia mafiosa. Che è trasversale. Penso – ha aggiunto – al comparto della Sanità, ad esempio, dove mi appresto a compiere scelte di rottura. Abbiamo cominciato ad aggredire un sistema che ha eroso risorse ingenti e continueremo. Gli italiani devono sapere che in campo sanitario la Calabria ha una perdita di 400 milioni l’anno a fronte di un finanziamento di tre miliardi. La prossima settimana presenterò un piano di intervento con cui chiuderò circa 18 ospedali, di cui una parte sarà riconvertita. Inizieremo da ottobre. Si tratta – ha spiegato ancora Scopelliti – di ospedali inefficienti che costituiscono un rischio per la sicurezza, senza sale operatorie adeguate. Ci sono posti dove spendiamo 140mila euro a parto. Per non parlare delle strutture che sono costate 500mila euro per interventi di ristrutturazione o 623 euro al giorno a posto letto”. Un’ ultima risposta Scopelliti la dà in ordine alla situazione politica nazionale, in particolare, sull’imminente intervento di Gianfranco Fini alla festa tricolore di Mirabello: “mi auguro che Fini non faccia il partito, sarebbe un gravissimo errore. Spero ancora nella ricomposizione, anche se non è pensabile che un governo sia logorato dalla sua stessa maggioranza. Chi non condivide il programma deve fare altre scelte. Io l’ho fatta – conclude – non resto nel Popolo della Libertà come qualcuno ha scritto, io sono del Pdl, è diverso”. |
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CONCORSI: ABRUZZO, NESSUN DIETROFRONT DELLA GIUNTA CHIODI SUBITO MODIFICA BANDI IN CONFORMITA´ AI CRITERI APPROVATI |
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L´aquila, 6 settembre 2010 - "Nessun dietrofront della Giunta Chiodi: la delibera sui criteri delle progressioni di carriera resta invariata". Lo afferma l´Assessore al Personale, Federica Carpineta, in merito alle polemiche sui bandi riservati al personale già dipendente della Regione. "Tuttavia ? aggiunge l´Assessore - da un approfondimento in merito alla vicenda è emerso che il bando, atto amministrativo di natura dirigenziale, è difforme rispetto alle linee guida recepite dalla Giunta e concertate con le Organizzazioni sindacali. Sono state già date disposizioni agli Uffici competenti di correggere i bandi in conformità a quanto approvato dalla Giunta con la delibera n. 569 del 19 luglio 2010. Ciò che è accaduto è inaccettabile e si provvederà a fare chiarezza su eventuali responsabilità della vicenda. Voglio ribadire - prosegue Carpineta - che i bandi sono riservati esclusivamente al personale interno della Regione. Nessuna ingiustizia, dunque, stava per essere commessa ai danni dei giovani interessati alla ricerca di un posto di lavoro. In ogni caso, a prescindere da chi sia il destinatario dell´atto amministrativo, si deve sempre lavorare con serietà ed attenzione". |
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TRENTO: I CRITERI PER I CONTRIBUTI AGLI ORGANISMI DI COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO |
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Trento, 6 settembre 2010 - Approvati il 3 settembre i criteri e le modalità per l´erogazione di contributi agli organismi volontari di cooperazione allo sviluppo, in base alla legge provinciale 10 del 1988. La parola d´ordine, in questo come in altri settori della pubblica amministrazione, è "semplificazione". Alla luce delle esigenze di semplificazione e razionalizzazione delle procedure amministrative, e di riduzione dei tempi di risposta al cittadino, che costituiscono obiettivi strategici dell´amministrazione provinciale, si è ritenuto necessario introdurre anche nel settore della solidarietà internazionale alcuni correttivi ai criteri fino ad oggi in vigore. In primo luogo si vogliono rendere più flessibili le modalità di accesso ai contributi, prevedendo una tipologia di documento di progetto meno rigida che in passato; in seguito tale documento potrà venire integrato, a richiesta del Servizio competente, con gli elementi eventualmente mancanti. In secondo luogo si introduce una differenziazione più marcata fra progetti e microazioni. Altro obiettivo fondamentale: ridurre i tempi di risposta della Provincia rispetto alle richieste di sostegno presentate dalle associazioni. Di conseguenza, i nuovi termini di conclusione dei procedimenti sono fissati in 75 giorni per i progetti e in 60 giorni per le microazioni e gli interventi di educazione allo sviluppo. Queste le scadenze: 15 settembre - 15 ottobre di ogni anno per le domande concernenti progetti di cooperazione allo sviluppo; 1 - 15 febbraio dell´anno in cui si intende realizzare l´intervento per le microazioni; 15 - 30 aprile di ogni anno per le domande concernenti interventi di educazione allo sviluppo. |
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LAVORO, ASSESSORE VESCO AI PARLAMENTARI LIGURI: “MODIFICARE LA NORMA SU RIDUZIONE DI STIPENDIO IN CASO DI PROROGA DELLA CASSA INTEGRAZIONE IN DEROGA” |
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Genova, 6 settembre 2010 - Modificare la norma della legge nazionale del 2009 che prevede una riduzione del trattamento della cassa integrazione in deroga in caso di proroga. La chiede l´assessore regionale al lavoro, Enrico Vesco attraverso una lettera indirizzata a tutti i parlamentari liguri in cui sottolinea la necessità di abolire o modificare la norma in senso più favorevole ai lavoratori. La legge del 28 gennaio 2009 sulle misure urgenti per il sostegno a famiglie, lavoro, occupazione e impresa prevede infatti da un lato che i trattamenti di integrazione salariale concessi in deroga possano essere prorogati e dall’altro che lo stipendio subisca una riduzione del 10% nel caso della prima proroga, del 30% nel caso della seconda proroga e del 40% nel caso di proroghe successive. "In un momento di grave crisi occupazionale come l´attuale – sottolinea l´assessore regionale al lavoro, Enrico Vesco – una norma così rigida e penalizzante appare sicuramente deleteria , tenuto conto che l´indennità percepita dal lavoratore collocato in cassa integrazione è in molti casi di circa 800 euro lordi mensili e in quelli migliori di 1000 euro". Di fronte dunque al protrarsi degli effetti negativi della crisi economica e alla richiesta di proroghe della cassa integrazione in deroga provenienti dalle aziende l´assessore Vesco si rivolge ai parlamentari liguri di tutti gli schieramenti affinché "valutino l´opportunità di agire sul Parlamento per abolire o almeno modificare la norma". |
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I COMUNI DI TRATALIAS E GONNESA UTILIZZERANNO 14 LAVORATORI DI IMPRESE IN CRISI |
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Cagliari, 6 Settembre 2010 - Siglati all´Assessorato regionale del Lavoro gli accordi con i Comuni di Tratalias (un lavoratore) e Gonnesa (13 lavoratori) per l´utilizzo negli enti locali di ex dipendenti - oggi in mobilità - di imprese in crisi del Sulcis Iglesiente. I lavoratori percepiranno mille euro lordi e saranno impiegati sino al 31 dicembre 2010 nell´ambito dei progetti presentati alla Provincia di competenza (attraverso i Centri servizi per il lavoro) e alla Regione. |
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FVG: UN PROGETTO VALORIZZA OSPITI DEL CARA |
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Trieste, 6 settembre 2010 - Formazione, lavoro, apprendimento della lingua italiana, servizi attinenti l´istruzione sono oggetto del protocollo sottoscritto il 22 luglio tra il Comune di Gradisca, la Provincia di Gorizia ed il Cara (Centro Accoglienza richiedenti asilo politico) che ospita 138 persone - di cui 18 minori accompagnati - tutte in attesa di sapere se la loro richiesta di venir accolti nel nostro Paese sarà soddisfatta o se dovranno ritornare in patria. Alla sottoscrizione di un protocollo che, come ha detto il sindaco di Gradisca, Franco Tommasini, è innovativo e unico in Italia, era presente anche l´assessore regionale alla Pianificazione territoriale, Autonomie locali e Sicurezza Federica Seganti, la quale ha rilevato come il documento sancisca la svolta positiva consentita dalla fine dell´emergenza immigrazione. "Oggi possiamo lavorare in prospettiva - ha detto Federica Seganti - con l´obiettivo da un lato di garantire l´istruzione primaria ai bambini e dall´altro di valorizzare la laboriosità delle persone agevolandone la formazione e la crescita personale, tutti presupposti fondamentali per la loro permanenza in Italia ma utili anche nel caso debbano rientrare nei loro Paesi". In pratica, il protocollo prevede che gli ospiti del Cara che ne facciano richiesta abbiano la possibilità di collaborare alla manutenzione del verde a Gradisca, affiancando i dipendenti comunali. Inoltre il Comune si farà carico di garantire ai minori la fruizione gratuita dei servizi all´istruzione, come il trasporto scolastico, il servizio mensa e la frequenza dei centri estivi. "Restiamo contrari ai Centri per l´immigrazione che il nostro territorio ospita" - ha detto Tommasini, che ha evidenziato l´impegno della Regione nella gestione delle problematiche connesse alla presenza di Cara E Cie(centro di identificazione ed espulsione) - ma ringrazio le persone che hanno dato la loro disponibilità a partecipare a questo progetto e sono certo che d´ora in poi la collettività li vedrà sotto una luce diversa". |
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IN TRENTINO QUATTRO NUOVI CORSI PER "MAESTRI ARTIGIANI": AUTORIPARATORE, PIASTRELLISTA, POSATORE DEL PORFIDO E ODONTOTECNICO |
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Trento, 6 settembre 2010 - In arrivo altre quattro tipologie di mestieri a cui conferire il titolo di "maestro artigiano": si tratta delle figure di autoriparatore (meccanico - gommista - elettrauto), piastrellista, posatore del porfido e odontotecnico. La Giunta odierna, su proposta dell´assessore all´industria, artigianato e commercio Alessandro Olivi, ha dato avvio all´iter, affidando la realizzazione e la progettazione dei nuovi corsi all´Accademia d´Impresa. La figura del "maestro artigiano" è stata istituita dalla Giunta provinciale nel 2003, con l´individuazione di alcune tipologie di mestieri al quale conferire il titolo, ovvero falegname-arredatore, acconciatore, estetista e sarto. Successivamente, nel 2007, è stata avviata una ulteriore fase con nuovi percorsi formativi per falegname-serramentista e acconciatore seconda edizione. Nel 2009 la terza fase ha visto la creazione dei titoli di termoidraulico, carpentiere in ferro e lattoniere con i relativi corsi. La decisione di istituire nuovi titoli di maestro artigiano fa seguito ad una attenta fase di sondaggio effettuata dal Servizio provinciale Industria e Artigianato in collaborazione con le categorie professionali artigiane candidate e con la Commissione provinciale per l´Artigianato. Analisi che ha confermato un forte interesse, da parte delle categorie coinvolte, all´istituzione di nuove figure di eccellenza professionale. Per questo la Giunta provinciale, su proposta dell´assessore all´industria, artigianato e commercio Alessandro Olivi, ha deliberato una specifica convenzione con l´Accademia d´Impresa per progettare un percorso formativo articolato in tutte le tematiche necessarie per una professionalità maggiore. Come nei precedenti corsi, anche quello dedicato ai maestri artigiani autoriparatori, piastrellisti, posatori del porfido e odontotecnici approfondirà non solo gli aspetti tecnici, ma anche quelli manageriali di gestione dell´impresa, nonché la possibilità di "trasmettere il mestiere" ovvero di insegnare l´arte ad apprendisti: quest´ulteriore progetto, che vede il coinvolgimento dell´Agenzia del lavoro, ha l´obiettivo di permettere anche ai nuovi maestri artigiani di candidarsi in futuro per coordinare delle vere e proprie "Botteghe scuola". La convenzione approvata dalla Giunta Provinciale permette dunque di procedere con la messa in cantiere di questi corsi gestionali, per i quali l´Accademia d´Impresa, un ente pubblico senza scopo di lucro collegato alla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Trento, ha dimostrato anche in passato di essere soggetto idoneo in grado di realizzare le relative attività formative per l´aggiornamento, la specializzazione e riqualificazione degli operatori dei principali settori dell´economia trentina, in questo caso del comparto artigiano. Sempre attraverso l´Accordo con l´Accademia, verrò riproposto, debitamente aggiornato, il percorso per la figura del maestro artigiano termoidraulico, per far fronte alle numerose richieste della categoria rimaste insoddisfatte al termine del bando dello scorso febbraio, che ha visto l´ammissione ai corsi dei primi venti candidati maestri artigiani termoidraulici. |
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TERREMOTO IN ABRUZZO: ECCO LE STRUTTURE ALLESTITE IN COMUNI VALLE ATERNO |
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L´aquila, 6 settembre 2010 - Sono sette le tende del tipo Pi88 montate dalla Protezione civile regionale nel comune di Montereale nei pressi della Residenza sanitaria assistita. Lo rende noto la sala operativa della Protezione civile che sta monitorando la situazione dello sciame sismico nei comuni dell´Alta Valle dell´Aterno interessati dal fenomeno. Tutte le tende sono dotate di riscaldamento e di impianto elettrico. Sempre a Montereale, informa la Protezione civile, a seguito delle verifiche di vulnerabilità che hanno evidenziato la non adeguatezza della struttura comunale alle attività emergenziali, sono stati allestiti presso il Municipio due container uso ufficio. Negli altri comuni dell´Alta Valle dell´Aterno, Capitignano, Campotosto, Cagnano Amiterno, continua l´attività di allestimento delle strutture di accoglienza, ognuna delle quali è stata dotata di dieci brandine. Nella struttura di Montereale si sta provvedendo anche all´allestimento della pavimentazione. |
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TRE CONVEGNI SU DIRITTO AMMINISTRATIVO CHE CAMBIA |
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Trieste, 6 settembre 2010 - "L´interpretazione dei concetti giuridici e delle leggi delle Regioni a statuto speciale, con particolare riferimento alla Regione Friuli Venezia Giulia" è il tema del convegno d´avvio della sessione autunnale del ciclo formativo "Il diritto amministrativo che cambia: per fare il punto su..." realizzato dall´Avvocatura della Regione e dall´Università di Udine. Iniziata la scorsa primavera con cinque incontri incentrati rispettivamente sulle nuove rotte del procedimento amministrativo, sull´urbanistica e l´edilizia in Friuli Venezia Giulia, sull´eredità di Enrico Guicciardi, sulle responsabilità del dipendente pubblico e sui profili problematici e le novità della giurisprudenza in tema di risarcimento del danno, l´iniziativa riprende il suo percorso dopo la pausa estiva con altre occasioni di approfondimento della materia giuridico-amministrativa. Due convegni avranno luogo a Trieste e sono appunto quello d´apertura, incentrato sull´interpretazione dei concetti giuridici delle leggi, che avrà inizio alle ore 15.00 di venerdì 10 settembre nella sala Tergeste del Savoia Excelsior Palace, e quello dedicato a "Il nuovo codice di rito alla prova dei fatti: impostazioni generali ed istruzioni operative per il processo amministrativo" che avrà luogo nella sala Oceania della Stazione Marittima venerdì 24 settembre, sempre a partire dalle 15.00. Un ulteriore incontro è stato organizzato a Udine, nell´Aula 3 del Polo giuridico dell´Università in via Tomadini 26, venerdì 15 ottobre alle ore 15.00, e sarà focalizzato sul "Procedimento e provvedimento: l´accordo, tra sostituzione e integrazione". Ancora in fase di calendarizzazione, sono comunque già previsti ulteriori momenti di confronto e studio sui temi dei servizi pubblici locali, della tutela della concorrenza, delle problematiche processuali. Non appena disponibile, anche il regolamento di attuazione nel settore degli appalti sarà oggetto di dialogo e valutazione. Taglio operativo e approccio analitico caratterizzano un programma che l´Avvocatura della Regione ha sviluppato con la collaborazione tecnica e scientifica dell´Università di Udine "per fare il punto, nel senso nautico del termine, sulle più recenti evoluzioni del diritto amministrativo" scrivono nella prefazione al programma l´avvocato della Regione, Enzo Bevilacqua, e il professor Marcello Maria Fracanzani dell´Università di Udine, "in modo da fornire la capacità di aggiustare le vele per catturare il vento di un legislatore per sua natura capriccioso, con venti dall´Europa, dai Colli romani e dal Golfo di Trieste che talvolta si accordano, talvolta meno". Per informazioni e iscrizioni (la partecipazione è gratuita) si può consultare il sito internet della Regione: www.Regione.fvg.it |
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