Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


MARTEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PRODOTTI E NOVITA´ ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Martedì 29 Maggio 2007
PAC: SÌ ALL´OCM UNICA, MA SENZA VINO E ORTOFRUTTA  
 
Il Parlamento europeo accetta la proposta di riunire in un unico regolamento le Ocm vigenti, ma chiede di escludere i settori degli ortofrutticoli, del vino e delle banane finché non sarà conclusa la riforma del loro mercato. I deputati sono anche favorevoli al trasferimento di talune competenze alla Commissione, a condizione però che la definizione delle disposizioni politiche restino al Consiglio. Indicano poi delle disposizioni specifiche per le barbabietole e per l´apicoltura. L’obiettivo della proposta di regolamento è di rivedere i ventuno regolamenti in vigore relativi alle organizzazioni comuni di mercato (Ocm) settoriali e riunirli in un unico regolamento generale, allo scopo di snellire e semplificare la disciplina giuridica senza cambiare politica. La proposta intende così costituire un unico insieme di norme armonizzate nei classici settori della politica di mercato come l’intervento, l’ammasso privato, i contingenti tariffari di importazione, le restituzioni all’esportazione, le misure di salvaguardia, la normativa sugli aiuti di Stato e sulla concorrenza, nonché la comunicazione e la trasmissione dei dati. Le vigenti normative settoriali su tali questioni sono state riordinate per strumento o per tema e, ove possibile, unificate in disposizioni orizzontali. Alcune competenze su aspetti tecnici della normativa sarebbero trasferite dal Consiglio alla Commissione. Approvando con 468 voti favorevoli, 14 contrari e 64 astensioni la relazione di Niels Busk (Alde/adle, Dk), il Parlamento accoglie con favore la proposta della Commissione, ma precisa anzitutto che questo esercizio è mirato «esclusivamente» a semplificare la normativa e non deve quindi abrogare o modificare gli strumenti esistenti. D´altra parte, con una serie di emendamenti il Parlamento esclude dal regolamento le parti inerenti alle Ocm nei settori degli ortofrutticoli freschi e trasformati, delle banane e del vino. I deputati ritengono infatti necessario completare le riforme in corso prima di procedere alla loro integrazione nel nuovo provvedimento. Questo, se il suggerimento del Parlamento fosse accolto dal Consiglio, dovrebbe quindi essere applicato ai seguenti settori: cereali, riso, zucchero, foraggi essiccati, sementi, luppolo, olio di oliva e olive da tavola, lino e canapa, piante vive e prodotti della floricoltura, tabacco greggio, carni bovine, latte e prodotti lattiero-caseari, carni suine, carni ovine e caprine, uova, carni di pollame e "altri prodotti" indicati in un allegato (come i legumi, cannella, zenzero, farine, grassi vegetali e animali e prosciutti). I deputati, pur accogliendo con favore il trasferimento delle competenze sulle materie tecniche dal Consiglio alla Commissione, precisano che tutte le disposizioni politiche dovrebbero essere adottate dai Ministri previa consultazione del Parlamento europeo. Per questo motivo respingono la soppressione del regime d´intervento per le carni suine. Chiedono inoltre che le tabelle comunitarie di classificazione delle carcasse di bovini, suini e ovini, comprese le norme sulla comunicazione dei prezzi di taluni prodotti da parte degli Stati membri, continuino ad essere stabilite dal Consiglio. Un emendamento aggiunge l´apicoltura tra i settori che possono beneficiare di misure eccezionali di sostegno del mercato nel caso in cui fossero imposte limitazioni agli scambi intracomunitari e agli scambi con i paesi terzi a causa dell’applicazione di misure destinate a combattere la propagazione di malattie degli animali. Un lungo emendamento enuncia le condizioni di acquisto, fornitura, ricevimento e pagamento delle barbabietole cui devono attenersi gli accordi interprofessionali e i contratti. La proposta di regolamento, invece, demanda questo compito alla Commissione. Il Parlamento propone poi di prevedere la possibilità per le organizzazioni a carattere interprofessionale di chiedere alla autorità che le hanno riconosciute di rendere obbligatori per tutti gli operatori del loro settore di attività gli accordi, le regole e le pratiche decisi nel loro ambito. In merito alle importazioni, i deputati chiedono che per i settori dei cereali, dello zucchero, del riso, del lino e della canapa, del latte, delle carni bovine e delle olive, sia reso obbligatoria la presentazione di un titolo di importazione. Prevedono tuttavia la possibilità di stabilire delle deroghe per i prodotti cerealicoli che non presentano un´incidenza significativa sulla situazione dell´approvvigionamento del mercato e allorché la gestione di talune importazioni di zucchero o riso non lo necessita. La Commissione, peraltro, avrebbe la possibilità di subordinare le importazioni a un titolo per gli altri settori e prodotti. Il Parlamento, infine, non accetta l´istituzione di un unico comitato di gestione per tutti i mercati agricoli e propone di crearne quattro: per le carni, per i prodotti lattiero-caseari, per i prodotti vegetali e per le colture perenni. Solo così, per i deputati, può essere assicurato un livello sufficiente di competenza dei partecipanti. Entro due anni, chiede un altro emendamento, la Commissione dovrebbe procedere a una valutazione di questo sistema che dovrà essere presentata al Parlamento, unitamente ai commenti degli Stati membri. .  
   
   
LE API SENTINELLE DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI: CONVEGNO A BAVENO A SEGUITO DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI DEGLI ULTIMI ANNI, SONO STATE RISCONTRATE DELLE ANOMALIE NEI COMPORTAMENTI DELLE COLONIE DI API.  
 
Le api sentinelle dei cambiamenti climatici: convegno a Baveno A seguito dei cambiamenti climatici degli ultimi anni, sono state riscontrate delle anomalie nei comportamenti delle colonie di api. Le api sentinelle dei cambiamenti climatici: convegno a Baveno (Vb) Sabato 9 giugno 2007 alle ore 14 – Sede Cciaa Verbano Cusio Ossola S. S. Del Sempione, 4 - Baveno (Vb) Sabato 9 giugno, alle ore 14, si terrà a Baveno (Vb) presso la sede della Camera di Commercio, un originale e stimolante convegno dal titolo “Cambiamenti climatici: prospettive per l’apicoltura e l’ambiente”. Il convegno è organizzato dalla stessa Camera di Commercio in collaborazione con il “Consorzio di Tutela e Garanzia Mieli del Verbano Cusio Ossola” nato da poco per salvaguardare e promuovere la qualità dei mieli prodotti nella provincia del V. C. O. L’iniziativa prende spunto dagli anomali comportamenti delle colonie d’api rilevati in questi ultimi anni a seguito dei mutamenti climatici, e vuole essere un’occasione di approfondimento e di riflessione sulle conseguenze che tali cambiamenti comportano in particolare sull’apicoltura, intesa non solo come produzione di miele ma per il ruolo essenziale di equilibrio ambientale e della produzione agricola. I recenti e ripetuti allarmi che arrivano dalla comunità scientifica in merito ai repentini cambiamenti climatici globali obbligano ad effettuare delle proiezioni di quello che potrà essere a breve il nostro futuro e i partecipanti a questo convegno si troveranno a riflettere su questi temi partendo da un settore particolare ma di grande importanza. L´apicoltura infatti, ha un peso rilevante nell´economia non già per i prodotti diretti che da essa si traggono (come il miele che ne rappresenta il più importante), bensì per il ruolo essenziale d´impollinatori che le api allevate e quelle cosiddette selvatiche svolgono a beneficio della produzione vegetale. In realtà potremmo ben vivere senza miele, ma in assenza delle api il mondo cambierebbe drasticamente e sarebbe per noi invivibile nel volgere di pochi anni. Infatti, le api cosiddette domestiche (Apis mellifica) e quella ricca serie di specie di apoidei selvatici (Osmie, Bombi, ecc. ) sono un anello fondamentale nella riproduzione delle specie vegetali coltivate e spontanee, tanto che il loro ruolo nell´impollinazione è tale da stimare che oltre l´80% delle piante a fiore dipenda nella loro riproduzione dalla presenza di questi insetti. Al convegno parteciperanno, tra gli altri, il dr. Gianluca Bedini dell’Università di Pisa, il dr. Claudio Porrini Università di Bologna, la dr. Anna Gloria Sabatini, direttore del Consiglio Ricerca e Sperimentazione in Agricoltura – Istituto Nazionale di Apicoltura e il dr. Marco Gaia, meteorologo dell’Istituto Meteorologico di Locarno Monti. Il programma dettagliato del convegno è scaricabile direttamente dalla home page del sito della Camera di Commercio del V. C. O. Www. Vb. Camcom. It. Per maggiori informazioni e per segnalare la propria partecipazione al convegno contattare il servizio promozione della Camera di Commercio (tel. 0323. 912820 – 0323. 912803) .  
   
   
AGRICOLTURA: DALLA LOTTA GUIDATA ALLA PRODUZIONE INTEGRATA. TRENT´ANNI DI CAMBIAMENTO HANNO RIDOTTO FORTEMENTE L´USO DELLA CHIMICA. PREMIATO DAL MINISTRO DE CASTRO L´EX ASSESSORE REGIONALE GIORGIO CEREDI  
 
Bologna - Un sistema produttivo che in Emilia-romagna in un trentennio ha coinvolto istituzioni, università, ricercatori, tecnici e agricoltori e che ha modificato profondamente il rapporto tra produzione agricola, ambiente e consumatore. Questo in, sintesi, l´esito del percorso che dalla metà degli anni ´70, con l´avvio della lotta guidata per la riduzione e la razionalizzazione dell´impiego dei prodotti chimici nella difesa fitosanitaria, ha portato all´adozione di tecniche rispettose della salute dei produttori e dei consumatori e alla riduzione dell´impatto ambientale su oltre 142 mila ettari, circa il 20 per cento dell´intera superficie agricola emiliano - romagnola (il 60-65% della superficie ortofrutticola), interessando 71 colture agricole e quasi 17 mila aziende agricole. Un percorso ancora in evoluzione, ricordato stamani con un convegno ed una tavola rotonda sulle prospettive della produzione integrata alla Facoltà di Agraria dell´Università di Bologna, che con quella di Piacenza fu uno degli incubatori scientifici della ricerca e della sperimentazione. Un incontro concluso dal ministro delle Politiche agricole Paolo De Castro, che ha consegnato a Giorgio Ceredi, assessore regionale all´Agricoltura dal 1977 al 1990, un riconoscimento per aver saputo, con i suoi collaboratori, suscitare prima e portare a compimento poi un disegno di politica agraria fortemente innovativo, come ha affermato Vasco Errani, presidente della Regione, in una lettera a Ceredi fatta pervenire durante i lavori. I risultati della produzione integrata parlano chiaro. Per citarne alcuni, una riduzione media dal 20 al 35% , con punte fino al 90-95% dell´impiego di prodotti fitosanitari ad elevata e media tossicità; un calo medio di fertilizzanti del 30-35%, con un minore rilascio nelle falde acquifere del 40% circa per l´azoto e del 60% per il fosforo; una larga parte di ortofrutta emiliano-romagnola (l´80% della produzione esitata dalle Organizzazioni dei produttori, che incidono per il 75% sul totale produttivo della regione) commercializzata con certificazione o garantita da protocolli privati. Nel sottolineare questi ed altri dati, l´assessore regionale all´agricoltura Tiberio Rabboni ha sostenuto che il tutto è frutto "di una agricoltura intelligente che, senza rinunciare alla produttività ed alla qualità, si pone in sintonia con aspettative indispensabili di salubrità del territorio, delle produzioni agricole ed alimentari, dei consumatori e degli operatori agricoli. È un´agricoltura moderna perché fondata sul sapere e sul rispetto delle persone". "Alla luce dei risultati ottenuti, credo di poter affermare che la Regione - ha concluso Rabboni - pur ridimensionando il proprio intervento sulle aziende agricole in termini di incentivi diretti, manterrà il proprio impegno per lo sviluppo della produzione integrata e per concorrere al varo di un nuovo quadro normativo europeo e nazionale funzionale alla valorizzazione sui mercati delle migliori produzioni dell´Emilia-romagna". .  
   
   
ROMANIA - CONFERENZA DELLA RETE PER LO SVILUPPO RURALE  
 
 Dal 13 al 16 settembre 2007 si terrà a Sinaia/predeal (Romania), la quinta conferenza della rete europea per lo sviluppo rurale, dal titolo «Valori e sfide nella progettazione delle strutture rurali europee - Esperienze della rete di ricerca». Sono previste tre sessioni tematiche dedicate ai seguenti temi: eredità e valori rurali, fautori dello sviluppo rurale durevole; sfide per lo sviluppo rurale nell´Ue a 27 nel periodo 2007-2013; esperienza delle reti europee di ricerca vs esperienza delle reti locali. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Erdn. Waw. Pl/ .  
   
   
DALLA LOTTA GUIDATA ALLA PRODUZIONE INTEGRATA  
 
 Bologna - Un sistema produttivo che in Emilia-romagna in un trentennio ha coinvolto istituzioni, università, ricercatori, tecnici e agricoltori e che ha modificato profondamente il rapporto tra produzione agricola, ambiente e consumatore. Questo in, sintesi, l’esito del percorso che dalla metà degli anni ’70, con l’avvio della lotta guidata per la riduzione e la razionalizzazione dell’impiego dei prodotti chimici nella difesa fitosanitaria, ha portato all’adozione di tecniche rispettose della salute dei produttori e dei consumatori e alla riduzione dell’impatto ambientale su oltre 142 mila ettari, circa il 20 per cento dell’intera superficie agricola emiliano - romagnola (il 60-65% della superficie ortofrutticola), interessando 71 colture agricole e quasi 17 mila aziende agricole. Un percorso ancora in evoluzione, ricordato stamani con un convegno ed una tavola rotonda sulle prospettive della produzione integrata alla Facoltà di Agraria dell’Università di Bologna, che con quella di Piacenza fu uno degli incubatori scientifici della ricerca e della sperimentazione. Un incontro concluso dal ministro delle Politiche agricole Paolo De Castro, che ha consegnato a Giorgio Ceredi, assessore regionale all’Agricoltura dal 1977 al 1990, un riconoscimento per aver saputo, con i suoi collaboratori, suscitare prima e portare a compimento poi un disegno di politica agraria fortemente innovativo, come ha affermato Vasco Errani, presidente della Regione, in una lettera a Ceredi fatta pervenire durante i lavori. I risultati della produzione integrata parlano chiaro. Per citarne alcuni, una riduzione media dal 20 al 35% , con punte fino al 90-95% dell’impiego di prodotti fitosanitari ad elevata e media tossicità; un calo medio di fertilizzanti del 30-35%, con un minore rilascio nelle falde acquifere del 40% circa per l’azoto e del 60% per il fosforo; una larga parte di ortofrutta emiliano-romagnola (l’80% della produzione esitata dalle Organizzazioni dei produttori, che incidono per il 75% sul totale produttivo della regione) commercializzata con certificazione o garantita da protocolli privati. Nel sottolineare questi ed altri dati, l’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni ha sostenuto che il tutto è frutto “di una agricoltura intelligente che, senza rinunciare alla produttività ed alla qualità, si pone in sintonia con aspettative indispensabili di salubrità del territorio, delle produzioni agricole ed alimentari, dei consumatori e degli operatori agricoli. È un’agricoltura moderna perché fondata sul sapere e sul rispetto delle persone”. “Alla luce dei risultati ottenuti, credo di poter affermare che la Regione – ha concluso Rabboni – pur ridimensionando il proprio intervento sulle aziende agricole in termini di incentivi diretti, manterrà il proprio impegno per lo sviluppo della produzione integrata e per concorrere al varo di un nuovo quadro normativo europeo e nazionale funzionale alla valorizzazione sui mercati delle migliori produzioni dell’Emilia-romagna”. .  
   
   
SI ALLUNGA DA 4 A 5,5 ANNI LA DURATA MEDIA DEL DEBITO DEL GRUPPO AUTOGRILL: LINEA DI CREDITO REVOLVING DA 500M€ A 7 ANNI RIFINANZIA E INTEGRA LA RESIDUA TRANCHE DEL PRESTITO SINDACATO DEL 2004  
 
Milano – Autogrill S. P. A. (Milano: Agl Im) ha sottoscritto il 25 maggio 2007 una nuova linea di credito revolving del valore di 500m€, scadenza 2014, che rifinanzia e integra la residua tranche di circa 190m€ del prestito sindacato stipulato nel marzo 2004 per originari 800m€. Organizzata da Bnp Paribas, Citigroup Global Markets Limited, Intesa San Paolo e Mcc - Capitalia Gruppo Bancario in qualità di Mandated Lead Arrangers, la linea è stata interamente sottoscritta ed è stata successivamente sindacata a un ristretto numero di primari istituti di credito. Insieme al collocamento privato di obbligazioni decennali per 150m$ realizzato negli Stati Uniti il 9 maggio scorso, il nuovo finanziamento consente di allungare la scadenza media del debito del Gruppo da 4 a 5,5 anni. Oltre a migliorare le condizioni economiche – la linea di credito negoziata ha spread più bassi rispetto al prestito sindacato del 2004 – le nuove operazioni consentono una maggiore flessibilità finanziaria. In particolare, attualmente tutti i finanziamenti del Gruppo prevedono il rispetto di due soli financial covenants, riferiti al rapporto Debito Netto/ebitda e al rapporto Ebitda/interessi. .  
   
   
LAGUNE E PESCA IN POLESINE: ASSESSORE COPPOLA  
 
Rovigo - La risoluzione del problema della demanialità rappresenta il cuore dell´economia della pesca in Polesine. Lo ha detto l´assessore regionale alla pesca Isi Coppola partecipando il 28 maggio nella sede della Camera di Commercio di Rovigo alla presentazione dello studio "Le lagune polesane: aspetti economico-sociali, giuridici ed ambientali", un progetto a firma congiunta tra Confcooperative Padova e Rovigo, Federcoopesca, Consorzio Cooperative Pescatori del Polesine e Consorzio Delta Nord. Alla presentazione erano presenti il presidente della Camera di Commercio Loredano Zampini, il vicepresidente nazionale di Federcoopesca Alessandro Faccioli e l´assessore provinciale Gino Sandro Spinello. Faccioli ha ricordato che nel Delta del Po operano circa duemila pescatori e il settore della molluschicoltura è una delle eccellenze conteso dai mercati nazionali ed europei. Nonostante questo, ci sono forti preoccupazioni per il futuro sia per la sottrazione di spazi per la pesca, sia per i contenziosi che ci sono proprio sulla demanialità delle lagune con chi ne rivendica invece la proprietà. Questo studio - ha detto l´assessore Coppola - affronta il problema giuridico in una maniera così trasparente come non era mai stato fatto. Il percorso risulta chiaro, ma vengono continuamente frapposti ostacoli. Non ci sono dubbi sulla natura pubblica delle aree, ma per non restare in un limbo che non giova a nessuno occorre forzare la mano per arrivare alla soluzione. Lo Stato è in gravissimo ritardo ma non si può aspettare ancora – ha sostenuto l´assessore veneto alla pesca - perché finora si sono evitati ulteriori problemi solo grazie al senso di responsabilità dei pescatori. Il nostro impegno sarà quello di far pressione sul governo perché definisca una volta per tutte la questione, ma - ha concluso l´assessore Coppola - occorre che anche gli enti locali abbiano un comportamento univoco su questa questione. Se gli spazi sono da considerare demaniali, vanno trattati come tali, senza deroghe nei confronti di nessuno. Per quanto rigurda i contenziosi, l´assessore Spinello ha auspicato che si possa arrivare ad accordi extragiudiziali di compromesso, in modo da ridurre i tempi per l´utilizzo delle aree. .  
   
   
L’AGROALIMENTARE SI PRESENTA AGLI OPERATORI STRANIERI  
 
Vicenza Qualità, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Vicenza, ha organizzato una due-giorni di appuntamenti tra operatori italiani e stranieri del comparto agroalimentare. Una possibilità per i produttori vicentini del settore food e beverage di presentarsi al mercato internazionale attraverso la formula ormai consolidata degli incontri one-to-one, per verificare le opportunità di business in alcune aree d’Europa. In particolare, quest’anno l’iniziativa ha coinvolto 17 aziende beriche e 7 buyers provenienti da Polonia, Germania, Austria e Svezia, tra cui grossisti e importatori specializzati per l’enogastronomia di qualità. Nella giornata di ieri (giovedì 24 maggio), gli interlocutori si sono confrontati direttamente attraverso tavoli di lavoro prefissati, che hanno permesso agli imprenditori vicentini di mettere in mostra il meglio della propria produzione: spazio quindi a vini, distillati, grappe e acqua, salumi e prodotti caseari, prodotti confezionati e di pasticceria, pasta fresca e ripiena, pane e derivati. Il tutto con la garanzia dell’eccellenza alimentare e del rispetto dei più alti standard qualitativi che costituiscono il valore aggiunto dell’agroalimentare vicentino. Oggi (venerdì 25 maggio) il programma degli incontri è proseguito con visite dirette alle aziende del territorio da parte degli operatori stranieri, per approfondire la loro conoscenza sulle varie imprese partecipanti, osservandone da vicino i metodi e le capacità produttive. Il mercato food internazionale sta in effetti vivendo stagioni di grande fermento, e sempre maggiore risulta l’interesse da parte degli stranieri verso le produzioni tipiche e le eccellenze agroalimentari italiane. In tale ambito, la cucina vicentina e le sue specialità sono già conosciute e apprezzate nei Paesi di lingua tedesca e nel Nord Europa, dove hanno saputo imporre la propria qualità e ricchezza in termini di varietà dell’offerta. Proprio per questi motivi, l’iniziativa promossa dall’Azienda Speciale Camerale vuole favorire i contatti commerciali tra le aziende produttrici e gli operatori del mercato estero, dando la possibilità ai partecipanti di incontrare potenziali nuovi partner e di comprendere meglio le esigenze del mercato di riferimento. Nel complesso si tratta di una nuova occasione che Vicenza Qualità offre all’economia berica per sostenere uno dei comparti storici del "Made in Vicenza", fiore all’occhiello del territorio, in grado di attrarre nella nostra provincia buyers, esperti e buongustai da tutto il mondo. .  
   
   
VERBANO CUSIO OSSOLA: A GIUGNO CONVEGNO SULL’APICOLTURA  
 
 Sabato 9 giugno 2007, alle ore 14, si terrà a Baveno (Vb) presso la sede della Camera di Commercio di Verbano Cusio Ossola, un originale e stimolante convegno dal titolo “Cambiamenti climatici: prospettive per l’apicoltura e l’ambiente”. Il convegno è organizzato dalla stessa Camera di Commercio in collaborazione con il “Consorzio di Tutela e Garanzia Mieli del Verbano Cusio Ossola” nato da poco per salvaguardare e promuovere la qualità dei mieli prodotti nella provincia del Vco. L’iniziativa prende spunto dagli anomali comportamenti delle colonie d’api rilevati in questi ultimi anni a seguito dei mutamenti climatici, e vuole essere un’occasione di approfondimento e di riflessione sulle conseguenze che tali cambiamenti comportano in particolare sull’apicoltura, intesa non solo come produzione di miele ma per il ruolo essenziale di equilibrio ambientale e della produzione agricola. I recenti e ripetuti allarmi che arrivano dalla comunità scientifica in merito ai repentini cambiamenti climatici globali obbligano ad effettuare delle proiezioni di quello che potrà essere a breve il nostro futuro e i partecipanti a questo convegno si troveranno a riflettere su questi temi partendo da un settore particolare ma di grande importanza. L´apicoltura infatti, ha un peso rilevante nell´economia non già per i prodotti diretti che da essa si traggono (come il miele che ne rappresenta il più importante), bensì per il ruolo essenziale d´impollinatori che le api allevate e quelle cosiddette selvatiche svolgono a beneficio della produzione vegetale. In realtà potremmo ben vivere senza miele, ma in assenza delle api il mondo cambierebbe drasticamente e sarebbe per noi invivibile nel volgere di pochi anni. Infatti, le api cosiddette domestiche (Apis mellifica) e quella ricca serie di specie di apoidei selvatici (Osmie, Bombi, ecc. ) sono un anello fondamentale nella riproduzione delle specie vegetali coltivate e spontanee, tanto che il loro ruolo nell´impollinazione è tale da stimare che oltre l´80% delle piante a fiore dipenda nella loro riproduzione dalla presenza di questi insetti. Al convegno parteciperanno, tra gli altri, Gianluca Bedini dell’Università di Pisa, Claudio Porrini Università di Bologna, Anna Gloria Sabatini, direttore del Consiglio Ricerca e Sperimentazione in Agricoltura – Istituto Nazionale di Apicoltura e Marco Gaia, meteorologo dell’Istituto Meteorologico di Locarno Monti. Il programma dettagliato del convegno è scaricabile direttamente dalla home page del sito della Camera di Commercio del V. C. O. Www. Vb. Camcom. It. Per maggiori informazioni e per segnalare la propria partecipazione al convegno contattare il servizio promozione della Camera di Commercio (tel. 0323. 912820 – 0323. 912803) .  
   
   
CANONI DEMANIO IDRICO  
 
Bologna “Non si tratta né di una sanatoria né di un condono. Al contrario, con il nostro provvedimento inizia un’operazione di rientro nella legalità di soggetti abusivi, con tutti i passaggi previsti dalla legge regionale”. Così l’assessore regionale alla Difesa del suolo e della costa Marioluigi Bruschini risponde alle critiche rivolte alla delibera di Giunta che modifica la disciplina dei canoni di concessione delle aree del demanio idrico (articolo 20, comma 5 della legge regionale 7 del 2004”) discussa e approvata oggi in Commissione Ambiente. “Quanto al comma che fa riferimento al pagamento delle indennità per l’occupazione di aree demaniali senza titolo – chiarisce il direttore all’Ambiente e Difesa del suolo e della costa Giuseppe Bortone - il provvedimento non intende sanare situazioni di abusivismo ma stabilire quanto debba essere corrisposto per l’occupazione di un bene pubblico da parte di chi lo abbia occupato per il proprio uso, senza che gli sia stato rilasciato un titolo concessorio. “Imporre tali indennizzi – prosegue Bortone - è un atto dovuto per l’amministrazione regionale, ma non attribuisce ai soggetti abusivi alcun diritto rispetto alla permanenza dell’occupazione. Costituirebbe somma ingiustizia, oltre che danno erariale, chiedere i canoni agli utenti regolarmente concessionari e permettere invece a chi non ha alcuna autorizzazione di insediarsi in quei luoghi, senza indennizzare la collettività per l’uso privato di un bene demaniale. Nei casi in cui i capanni e le altre strutture non possano rimanere dove sono stati realizzati per ragioni di sicurezza idraulica o di conformità urbanistica, saranno rimossi su ordine delle autorità competenti”. .  
   
   
NEL 2007 A CONSUNTIVO LA CRESCITA PREVEDIBILE PER IL MERCATO DEI SEMILAVORATI PER GELATERIA SI AGGIRA SUL 4-5% CIRCA, A VOLUME, E 6-7%, A VALORE  
 
I semilavorati e materie prime per pasticceria artigianale, dovrebbero registrare una crescita stimabile attorno allo 0,5% a volume e del 3% circa a valore. Nel complesso del settore, si registra una diffusione e un crescente consenso alimentati dal servizio offerto (velocità e facilità di preparazione), dalla spinta innovativa e propositiva, e dalle garanzie in termini igienico sanitari. In crescita la competitività settoriale, tra le cause principali: crescente presenza sul mercato di grandi gruppi esteri interessati a potenziare la propria presenza sul territorio nazionale; domanda sempre più polarizzata fra laboratori di fascia alta, da una parte, e medio bassa, dall’altra; interesse per le aziende presenti nell’area pasticceria ad incrementare la propria presenza anche nell’area gelateria; consumi finali poco dinamici nell’area pasticceria e ancora troppo legati all’imprevedibilità climatica nell’area gelateria; accresciuta aggressività commerciale da parte delle aziende leader. Leve di marketing più utilizzate: prodotto (facilità di utilizzo, ampiezza di gamma , innovazione), servizio al cliente (efficienza distributiva e assistenza al cliente); maggiore presidio distributivo sul mercato interno e su quelli esteri (rafforzamento delle reti di vendita), politiche promozionali, campagne di comunicazione (per favorire, sponsorizzare/valorizzare il consumo di prodotti artigianali). Nel 2006, l’area maggiormente dinamica resta quella relativa alle forniture per prodotti di gelateria (+4,7% a valore, +2,3% a volume) in parte favorita da condizioni meteorologiche seppur non ottimali comunque migliori rispetto al 2005, per via di una stagione allungata da un autunno mite. Costante, anche se non particolarmente esaltante la crescita che ha interessato i semilavorati per le pasticcerie artigianali (+2,9% in valore, +0,4% in volume). Dati Di Sintesi, 2006
Area Area
Gelateria Pasticceria
Numero di imprese 70 60
Numero di addetti 650-680 800-840
Numero di addetti per impresa 9 14
Valore della produzione, a prezzi di fabbrica (Mn. Euro) 314,0 252,0
Variazione media annua della produzione 2006/2002 (%):
· in quantità 5,3 0,8
· in valore 8,2 3,2
Fatturato per addetto (‘000 euro) 472,2 307,3
Valore aggiunto (Mn. Euro) 80,1 64,3
Valore aggiunto per addetto (‘000 euro) 120,4 78,4
Export/produzione(a) (%) 32,0 16,7
Import/consumo(a) (%) 8,2 26,6
Valore del mercato, a prezzi di fabbrica (Mn. Euro) 232,5 286,0
Variazione media annua del mercato 2006/2002 (%):
· in quantità 4,1 0,7
· in valore 7,0 3,1
Quota di mercato prime 4 imprese(a) (%) 33,3 44,5
Quota di mercato prime 8 imprese(a) (%) 54,9 60,5
Previsioni di sviluppo del mercato(a):
· 2007/2006 (%) 6,7 3,1
a) - in valore Fonte: Databank * Data di chiusura della ricerca: Maggio 2007 .
 
   
   
LA STELLA DELLA REPUBBLICA ITALIANA BRILLA SUL MADE IN ITALY PER TUTELARE DAI FALSI AGROALIMENTARI E GARANTIRE I PRODOTTI DOP E IGP SUI MERCATI EXTRA UE. PRESENTATI A SIENA I DATI MIPAAF RIGUARDO LA SPERIMENTAZIONE IN CORSO SULL’OLOGRAMMA DI STATO - L’OLOGRAMMA DOVID, UN “MARCHIO DEI MARCHI” PER TUTELARE IL MADE IN ITALY AGROALIMENTARE  
 
Il Mipaaf ha avviato una fase sperimentale di verifica sull’ologramma di Stato per testare l’efficacia di questo provvedimento anti “taroccamento”. Ne hanno parlato oggi a Siena il Capo della segreteria tecnica del Mipaaf Riccardo Deserti ed il ministro De Castro, intervistato da Lamberto Sposini, in occasione della Giornata dei Consorzi di tutela delle indicazioni Geografiche Italiane, organizzata dalla Fondazione Qualivita. Un’idea piuttosto semplice ma efficace nella lotta alla contraffazione dei prodotti di eccellenza italiani che, fuori dai mercati comunitari, non godono purtroppo di alcuna forma di protezione. Il prodotto più imitato rimane il Parmigiano Reggiano, venduto con il nome di “Parmesan;, segue il Romano Cheese, che all’estero sostituisce il Pecorino Romano, terzo posto per l’Aceto Balsamico, seguito da Provolone, Gorgonzola e Asiago. L’imitazione dei prodotti agroalimentari italiani, la cosiddetta agropirateria, è sempre più diffusa in tutto il mondo ma ha assunto livelli preoccupanti proprio in quelle aree che rappresentano i mercati dove i guadagni per le imprese alimentari sono maggiori. Tra le produzioni più copiate figurano quelle a marchio Dop e Igp, la cui tutela contro imitazioni e contraffazioni è attualmente limitata soltanto all’interno dei confini dell’Unione Europea. L’imitazione dei nomi di prodotti italiani da parte di imprese estere locali sempre più spesso diventa un danno economico permanente: non sono infatti isolati i casi in cui tale pratica sleale ha finito col diventare una vera e propria barriera alle esportazioni delle nostre produzioni più tipiche. Uno dei principali prosciutti italiani a marchio Dop non può utilizzare la propria denominazione in Nord America, per la contemporanea presenza su questo mercato di un marchio privato che riporta la medesima indicazione geografica, ma registrato prima. L’ologramma di Stato di cui si è parlato a Siena, raffigurante lo stemma dello Stato Italiano, la stella della Repubblica circondata da una corona di alloro, verrà affiancato ai marchi che identificano prodotti certificati Ue Dop e Igp. “L’ologramma, tecnicamente definito Dovid, diffractive optically variable image device - ha detto il Ministro De Castro - è un dispositivo ottico con caratteristiche di variabilità dell’immagine che cambia al mutare delle condizioni di illuminazione. Queste peculiarità lo rendono difficilmente imitabile”. L’utilizzo del Contrassegno con l’emblema di Stato per i prodotti con denominazione di origine o indicazione geografica consentirà quindi un attento controllo sul prodotto a garanzia del consumatore. Le contraffazioni dell’ologramma saranno punibili ai sensi di legge secondo il Decreto legislativo 5 maggio del 1948, n 535. In più di 170 Paesi Ue ed extra-Ue la contraffazione del Contrassegno con l’emblema di Stato sarà perseguibile anche ai sensi della Convenzione di Parigi; la quale prevede che ogni Paese, al momento in cui viene usurpato o contraffatto l’ologramma di un altro Stato, debba intervenire per tutelare il simbolo, bloccando l’illecito per tutelare il sigillo italiano e con esso il prodotto Made in Italy. Il tutto anche mediante sanzioni penali. “La pattuglia dei settori trainanti del made in Italy all’estero realizza oltre 70 miliardi di euro di export – ha aggiunto Deserti, capo segreteria tecnica del Mipaaf - e in questo contesto l’agroalimentare realizza la più rilevante quota di export assieme alla gioielleria e all’abbigliamento ed ha realizzato la migliore performance nel biennio 2004-06”. La prima fase della sperimentazione è stata testata dal Consorzio del Grana Padano, ma già la seconda fase coinvolgerà un più alto numero di consorzi di tutela. Certamente sono emersi anche alcuni aspetti negativi, soprattutto legati ai costi del marchio aggiuntivo ma di sicuro permane la sensazione positiva che sia questo un grande passo in avanti nella sperimentazione di una sicura rete di protezione anticontraffazione, da tempo voluta e cercata all’interno del Wto. .  
   
   
COLDIRETTI BASILICATA SU CONSUMI: “L’ORIGINE ITALIANA E’ LA PRIMA SCELTA PER ACQUISTO CIBI”  
 
La provenienza nazionale dei prodotti alimentari si colloca al primo posto nella classifica delle principali caratteristiche considerate al momento dell’acquisto di alimenti, con quasi la metà degli italiani. E’ quanto riferisce Vincenzo Tropiano, funzionario della Coldiretti di Basilicata, sulla base dell’indagine Nomisma-demetra 2007 sugli acquisti alimentari dalla quale emerge che la provenienza italiana è importante anche per i consumatori di origine straniera. La provenienza nazionale per italiani - sottolinea la Tropiano- ha un valore nettamente superiore alla marca e alla convenienza di prezzo che diventa invece il fattore principale per gli immigrati. Tuttavia - continua Tropiano - il fatto che acquistare alimenti di provenienza italiana risulti importante per il 31% degli intervistati stranieri, mentre solo l’ 8,5 per cento indica come prioritario il prodotto del proprio Paese, dimostra una grande fiducia nel Made in Italy nel piatto. Si tratta di un patrimonio di credibilità che - secondo la Coldiretti - deve essere salvaguardato da truffe e inganni che rischiano di minare il successo del cibo Made in Italy in Italia e nel mondo. Oltre Ia metà dell´olio “italiano” venduto nei supermercati nazionali è spremuto da olive di cui non si conosce la provenienza, ma presto - sottolinea la Coldiretti - dovrà essere indicata in etichetta per fare finalmente chiarezza e consentire ai consumatori di fare scelte di acquisto consapevoli, grazie all’avvio della procedura per l’attuazione del decreto sull´indicazione obbligatoria d´origine nell´etichettatura dell´olio vergine ed extravergine di oliva del Ministero delle Politiche Agricole, fortemente sostenuto dalla Coldiretti. Con le nuove norme sull´extravergine, l´Italia, dove l´etichettatura di origine è stata prevista, grazie alla mobilitazione della Coldiretti, anche per il latte fresco, per la carne di pollo e per la passata di pomodoro, si candida a svolgere una funzione di avanguardia in Europa nelle politiche rivolte alla sicurezza alimentare e ad accelerare con coerenza il percorso già intrapreso a livello comunitario con l´estensione a tutti i prodotti alimentari dell´obbligo (già in vigore nella Ue per carne bovina, uova, miele, ortofrutta fresca) di indicare nelle etichette l´origine della componente agricola impiegata. Più della metà dei soldi spesi dai consumatori italiani per l´acquisto degli alimenti sono ora destinati a prodotti per i quali è possibile conoscere la provenienza, ma - continua la Coldiretti - ancora molto resta da fare in Europa per togliere dall´anonimato tutti gli alimenti, dalla carne di maiale a quella di agnello, dalle conserve vegetali ai succhi di frutta, ma anche la pasta e il latte a lunga conservazione. Un obiettivo che può essere raggiunto con l’attuazione della norme sull´etichetta d´origine degli alimenti della Legge n. 204 del 3 agosto 2004 approvata con il consenso di un milione di firme alla proposta di legge di iniziativa popolare promossa dalla Coldiretti, a sostegno della quale è stato lanciato un appello da Slow Food e Coldiretti ai parlamentari italiani con l´avvio di una campagna di raccolta firme. .  
   
   
PIACENZA: LA CDC FINANZIA UN PROGETTO SUL GRANA PADANO  
 
 Che la Camera di commercio abbia a cuore lo sviluppo della ricerca nel mondo imprenditoriale è un dato di fatto, confortato anche dalla rilevanza assegnata a questo tema nel corso della quinta Giornata dell’economia. Nella riunione della Giunta di stamattina ne è stata data ulteriore conferma. L’ente camerale finanzierà infatti con 40. 000 euro un progetto di ricerca messo a punto dall’università Cattolica e da alcune imprese del settore lattiero-caseario, progetto che mirerà a verificare la possibilità di produrre grana padano senza lisozima, come già avviene per il parmigiano reggiano. Positiva anche la decisione nei confronti di Piacenza Turismi, che riceverà un contributo di 25. 000 euro per supportare l’attività di comunicazione programmata sia per le metropolitane milanesi che per i turisti in arrivo a Piacenza (cataloghi e materiale promozionale vario). Tra gli altri progetti che riceveranno un supporto finanziario la Notte bianca in programma a Fiorenzuola, il concerto per il trentennale della orchestra filarmonica di Piacenza, il programma di attività estive del comune di Coli, le celebrazioni per il 150° dalla fondazione della banda Ponchielli, la 300 miglia del Ducato e la manifestazione Rock in Trebbia. .  
   
   
ALLA CONFERENZA VETERINARIA DIBATTITO CON PRODUTTORI E CONSUMATORI INFEZIONI ALIMENTARI - 30%: PIÙ SICUREZZA SULLA NOSTRA TAVOLA L´ASSESSORE REGIONALE RILANCIA LE ATTIVITÀ DI CONTROLLO PER LA TUTELA DELLA SALUTE  
 
 Firenze - Dal 1997 al 2006 le malattie legate alle infezioni alimentari nella nostra regione sono diminuite del 31. 2%, con una riduzione del 18% delle relative spese di ospedalizzazione. E´ questo uno dei dati più significativi emersi nel corso della quinta Conferenza regionale dei servizi veterinari, che si è svolta ieri e oggi presso il Centro congressi Fattoria La Principina di Grosseto. Lo ha fornito intervenendo a conclusione dei lavori l´assessore regionale per il diritto alla salute. Per i cittadini toscani questo è un messaggio di fiducia e di sicurezza, la dimostrazione, secondo l´assessore, che i servizi veterinari regionali funzionano e contribuiscono concretamente a tutelare la salute della comunità. La Conferenza ha percorso due strade parallele, da una parte una verifica sulle attività svolte nell´ambito del Piano sanitario in vigore, dall´altra l´avvio della discussione sul Piano sanitario regionale 2008-2010. Sulla scorta del progetto speciale "Sicurezza alimentare" del Psr si è strutturato in Toscana un vero e proprio sistema di governo istituzionale in questo settore, con la costituzione del "Comitato regionale per la sicurezza alimentare e la nutrizione" e l´avvio di tre tavoli di lavoro: per lo snellimento burocratico, per la costruzione di un sistema di comunicazione e informazione a cittadini, allevatori e imprese in caso di emergenza sanitaria, per la formazione in favore degli allevatori e delle imprese. Contemporaneamente è stata potenziata la rete dei laboratori degli Istituti zooprofilattici, in particolare quelli di ittiopatologia di Pisa, quello chimico di Firenze e quello di Grosseto, che proprio oggi ha inaugurato in città la nuova sede. Il solo distretto rurale grossetano ha beneficiato nel triennio di 3 milioni di euro di investimenti. Il "sistema di allerta" regionale, così potenziato, permette di intercettare, in un sistema globalizzato, gli alimenti a rischio prima che vengano immessi sul mercato. Importante in questo ambito le relazioni stabilite ad esempio con il colosso cinese. Nel corso di un recente seminario che si è svolto nella provincia di Guanxi le autorità di questo paese hanno riconosciuto il sistema dei controlli toscano come un modello da osservare e con il quale attivare specifiche collaborazioni. Quest´anno la giunta regionale ha definito con specifiche delibere i piani dei controlli su tutta la filiera degli alimenti di origine animale, dal latte alla carne fresca alle carni trasformate, al miele, alle uova, ai prodotti della pesca. Secondo il principio della sicurezza "dal campo alla tavola" vengono passati al setaccio innanzitutto i prodotti agricoli che, freschi o trasformati, costituiscono alimenti per gli animali, per verificare che non contengano sostanze pericolose o proibite (anabolizzanti, farmaci e altri additivi non consentiti, proteine che possono esporre gli animali al rischio Bse, la temibile Encefalopatia spongiforme bovina, diossine, Ogm). Controlli specifici vengono realizzati negli allevamenti per prevenire e contrastare eventuali trattamenti illeciti. Seguono i controlli nei macelli e nelle industrie di trasformazione ed infine quelli effettuati nella fase della commercializzazione. Si tratta di esami batteriologici, virologici e chimici a volte di particolare impegno analitico, come nel caso della ricerca dei metalli pesanti o dei contaminanti ambientali, che vedono impegnati i Servizi veterinari delle 12 Aziende sanitarie regionali e le sezioni toscane dell´Istituto Zooprofilattico Sperimentale. Il prossimo Piano sanitario 2008-2010, ha detto tra l´altro l´assessore regionale, guarderà ancora di più al mondo al mondo dei produttori e dei consumatori, al mondo scientifico per ampliare, anche in collaborazione con la facoltà di Medicina veterinaria di Pisa, le attività nel campo della ricerca e dell´innovazione, mentre si pensa alla creazione di centri di eccellenza territoriali. Un´altra iniziativa in progetto riguarda l´educazione alla salute e agli stili di vita corretti, con l´introduzione nelle scuole materne ed elementari di alimenti a "km 0", ossia prodotti in loco da "filiere corte". .  
   
   
ELBA/MARCIANA MARINA: CONCLUSA CON SUCCESSO LA 6A RASSEGNA ENOGASTRONOMICA UN MARE DI SAPORI  
 
 Anche l’edizione 2007 della Rassegna Enogastronomica “Un mare di sapori”, ha registrato un notevole successo di partecipazione, a dispetto delle condizioni meteorologiche non particolarmente favorevoli e del vento sostenuto di scirocco che la sera della vigilia aveva letteralmente spazzatoa via quasi tutti i gazebo degli stand espositivi. Nei due giorni del fine settimana della manifestazione i turisti hanno affollato il lungomare di Marciana Marina e le piazzette adiacenti visitando gli espositori che offrivano prodotti enogastronomici provenienti da diverse regioni d’Italia, nonché le specialità preparate dai ristoratori locali. Chi è venuto nella cittadina elbana in questa occasione, passeggiando fra gli stand con il caratteristico bicchiere appeso al collo nel sacchetto azzurro con le insegne marinesi, ha trovato i prodotti dei presidi Slow Food dell’appennino pistoiese e del Piemonte, quelli privi di glutine dell’ Associazione Italiana Celiachia Toscana (Sez. Val di Cornia/isola d’Elba), quelli (per la prima volta) dei cosiddetti “microbirrifici”, cioè i produttori di birra artigianale. Grande successo ha riscosso la “grigliatona di carne” proposta domenica pomeriggio dalla macelleria marinese Citti, che da quest’anno è entrata a far parte del circuito dei prodotti Slow Food. Apprezzatisssimi anche i tradizionali “Laboratori del gusto di Slow Food” curati da Carlo Eugeni e dai soci della locale Condotta Slow Food: quest’anno di scena l’Aleatico dell’Elba con i suoi abbinamenti. La giornata di sabato ha visto anche le gare di canottaggio del V Palio Remiero Elbano (prova d’apertura stagionale) che ha visto primeggiare nella categoria femminile l’armo del Circolo della Vela Marciana Marina, team Campione italiano in carica. La prima giornata della Rassegna 2007 si è poi conclusa in serata con un coloratissimo spettacolo pirotecnico sul porto. Come sempre la manifestazione marinese, che ha festeggiato il suo sesto compleanno, è stata organizzata dal Comune in collaborazione con la Condotta Slow Food Isola d’Elba, con la partecipazione e il patrocinio della Apt Arcipelago Toscano, Provincia di Livorno e Regione Toscana. .  
   
   
S.PELLEGRINO E ACQUA PANNA A VINÓFORUM 2007 LE ACQUE MINERALI DELL’ALTA RISTORAZIONE INTERNAZIONALE SARANNO PROTAGONISTE CON ESCLUSIVI WATER & WINE TASTING E SPAZI DEGUSTAZIONE DEDICATI NELLE AREE LOUNGE E VIP HOSPITALITY.  
 
Per il quarto anno consecutivo S. Pellegrino e Acqua Panna - le acque minerali dell’Alta Ristorazione - partecipano a Vinóforum, l’autorevole e seguitissima rassegna divulgativa per la conoscenza del vino di qualità che fino al 10 giugno richiamerà nella Capitale oltre 200 produttori vinicoli e un gran numero di appassionati da tutte le regioni italiane (si stimano circa 33. 000 presenze complessive). Nella nuova, spettacolare location del villaggio di Vinòforum su Lungotevere Maresciallo Diaz, S. Pellegrino e Acqua Panna saranno presenti per rinnovare ancora una volta il felice connubio con il mondo dell’enologia italiana. Martedì 29 maggio, giovedì 31 maggio e martedì 5 giugno, con inizio alle ore 19. 30, all’interno dell’Area Meeting di Vinòforum, S. Pellegrino e Acqua Panna organizzano infatti i Water & Wine Tasting, vere e proprie degustazioni di armonizzazione acqua-vino guidate da sommelier professionisti, alla scoperta delle regole di abbinamento tra il nettare di bacco e le diverse acque minerali. I Water & Wine Tasting sono un’esperienza polisensoriale unica che coinvolge piacevolmente i “cinque sensi” alla scoperta di profumi, colori, sapori e abbinamenti. Alternando la degustazione di S. Pellegrino e Acqua Panna e di vini selezionatissimi, i partecipanti avranno la possibilità di scoprire gli accostamenti che meglio esprimono un senso complessivo di equilibrio e di reciproco arricchimento sensoriale. Inoltre, durante tutti i giorni della manifestazione, all’interno dell’area Vip Hospitality sarà allestito uno speciale banco degustazione S. Pellegrino e Acqua Panna, presso il quale un sommelier sarà a disposizione per introdurre gli ospiti alla degustazione delle acque minerali. Infine, S. Pellegrino e Acqua Panna, con il loro stile inconfondibile e tutto italiano, saranno protagoniste anche dell’Area Lounge - l’esclusivo spazio del villaggio Vinòforum dedicato a musica ed happy hour – accanto ad una speciale selezione di cocktail proposta da barman freestyle. La rinnovata partecipazione e partnership con Vinóforum conferma ancora una volta l’impegno di S. Pellegrino e Acqua Panna nella diffusione della cultura enogastronomica del nostro Paese, della quale il Vino è un indiscusso protagonista. .  
   
   
SPERLONGA, 9-10 GIUGNO: SAPORI DI MARE, IN GARA IL PESCE AZZURRO  
 
Sarà il pesce azzurro il grande protagonista della quarta edizione di Sapori Di Mare, la tradizionale rassegna enogastronomica del litorale pontino che avrà luogo dal 9 al 10 giugno a Sperlonga. Nell’ambito della Giornata del Pesce Azzurro, che si terrà contestualmente alla manifestazione, i ristoratori della zona si sfideranno a colpi di ricette e saranno gli stessi visitatori a decretare il vincitore votando sul sito www. Saporidimare. It. Altra novità importante dell’edizione 2007 sarà la possibilità di effettuare voli panoramici in elicottero o in mongolfiera per osservare dall’altro le suggestive coste sperlongane, con la loro ricchezza di fascino e storia. Sperlonga ha conquistato anche quest’anno la Bandiera Blu confermandosi ancora una volta come uno dei borghi balneari più noti del Mediterraneo, grazie all’intatto patrimonio naturalistico e alla bellezza dei luoghi, che ne fanno l’ideale palcoscenico per ospitare Sapori Di Mare. La manifestazione intende infatti promuovere e valorizzare il litorale pontino, i suoi paesaggi, la storica vocazione delle popolazioni della costa al rapporto privilegiato con il mare e con i suoi prodotti, che da sempre rappresentano la fondamentale risorsa dell’economia locale. La pesca in generale e l’itticoltura in particolare costituiscono la secolare fonte di sviluppo economico di questi luoghi, ed uno strumento importante per la diversificazione e l’educazione alimentare delle popolazioni. La stessa tradizione culinaria dei piccoli borghi che si affacciano sulla costa pontina racconta la storia di un territorio che dal mare trae, da secoli, il proprio sostentamento: boghe, menole, sciabole, zerri, ghiozzi, giochetti, fustelle, sbaraglini rielaborati e interpretati in zuppe, piatti poveri e raffinatissimi, ricette di pescatori. E ancora: rare specie che una volta erano apprezzate e oggi rischiano di cadere nell’oblio. Ma Sapori Di Mare non sarà soltanto questo. Nell’ambito dei due giorni di manifestazione, il 9 e 10 Giugno, in Piazza Fontana sarà allestito un open village con un percorso strutturato all’interno della mostra mercato in un’ottica di marketing funzionale, che privilegerà l’informazione e la promozione di prodotti tipici di qualità. Negli spazi dell’open village sarà possibile incontrare i pescatori sperlongani intenti a sistemare e tessere le reti per la pesca “a traino”, le “coffe” ed altro; someilleurs regionali presenteranno vini locali da abbinare alla pietanze offerte. Ma vi saranno anche stand del settore ortofrutticolo e caseario all’interno dei quali sarà possibile la degustazione di produzioni locali protette come il sedano bianco di Sperlonga. Il tutto condito e legato da spettacoli di vario genere, esibizioni aeree e di sbandieratori e musica di gran qualità. .  
   
   
SABATO 2 GIUGNO, A BERTINORO VINI E SAPORI IN STRADA 2007  
 
Una fantastica esplosione di sapori del territorio e di sentori di vino. Vini di Romagna D. O. C. , D. O. C. G. Ed I. G. T. : Sangiovese, Albana, Pagadebit, delle migliori cantine di Romagna; prodotti tipici del territorio e di fattoria (formaggi – raviggiolo, squaquaron. , fossa -; olio extravergine di oliva; Savor; confetture; dolci delle tradizioni; cioccolato artigianale; salumi e liquori di fattoria; ecc. ); non mancheranno associazioni culturali e dei servizi turistici aderenti alla Strada, che presenteranno offerte e proposte turistiche in collegamento con l’itinerario enogastronomico provinciale. Animato dalla presenza di una trentina di aziende, rappresentate dai proprietari produttori, il Balcone di Romagna diventerà così, sabato 2 giugno, “salotto” delle prelibatezze romagnole : Piazza della Libertà, mitico terrazzo vista-mare, sarà teatro, dalle 19,00 a mezzanotte, di “Vini e Sapori in Strada ", la festa della Strada dei Colli di Forlì e Cesena. L’ accesso ad assaggi di vini, prodotti del territorio e di fattoria, sarà possibile acquistando il bicchiere marcato col logo della Strada di Forlì-cesena ed il marsupio , contenente i buoni-degustazione. I partecipanti potranno altresì giocare al “Miglior Vino per Te…” : simpatico referendum, con premio finale ad estrazione, di una cena per due in un ristorante della Strada dei Vini e dei Sapori dei Colli di Forlì e Cesena. L’intrattenimento musicale della splendida serata nel cuore di Bertinoro, sarà a cura della band I Gechi! Non solo enogastronomia in piazza della Libertà : ma anche cultura, precisamente cultura del territorio. Nel contesto di Vini e Sapori in Strada 2007 si svolgerà infatti alle ore 19,00 presso il Palazzo Comunale, una interessante Tavola Rotonda, che accompagnerà la presentazione del volume “Romagna, Mitica Terra- Piccola guida sentimentale”, opera scaturita dalle attività del progetto europeo Wineplan. La tavola rotonda, che vedrà la presenza di autorità, amministratori, giornalisti, opinion leader, Presidenti delle Strade dei Vini e dei Sapori di Romagna, sarà occasione per un dibattito sui forti valori e motivazioni turistiche offerte dalla Romagna interna, in relazione alle strategie del Piano di comunicazione elaborato dal progetto Wineplan ed adottato da Romagna Terra del Sangiovese, fondato sulla strategia delle tre “R” : Racconto-rimando-ricordo, per attrarre, affascinare e fidelizzare il potenziale visitatore/turista. Associazione "Strada dei Vini e dei Sapori dei Colli di Forli e Cesena" Piazza della Liberta 1 - 47032 Bertinoro Tel. 0543/469213 Fax 0543/444588 E-mail: info@stradavinisaporifc. It Web: www. Stradavinisaporifc. It .  
   
   
KITZBÜHEL CON GUSTO: LA FAMOSA CITTADINA TIROLESE PRESENTA LE TRADIZIONALI DELIZIE FATTE IN CASA  
 
Qualunque cosa si faccia a Kitzbühel durante la giornata, dal passeggiare nel centro storico al camminare in montagna, dopo una partita di tennis o dopo un pomeriggio di golf, alla fine il risultato è sempre quello di avere una gran fame! La nuova iniziativa Kitzbühel con gusto (Kitz mit Genuss) non si limita a raccomandare i 13 esercizi (dalla baita di montagna all’albergo a 4 stelle) che hanno aderito: la cucina che vi si trova è certamente deliziosa (dalla più semplice alla più raffinata), ma è soprattutto genuina! Genuina perché in questi 13 esercizi le materie prime per cucinare provengono dalla propria stalla, dagli orti o dai vicini alpeggi. Se sfogliamo l’elenco delle offerte, troviamo pensioni con marmellate fatte in casa, baite che servono carne e formaggio di animali il cui pascolo è proprio lì a fianco, ristoranti con propria selvaggina o vivaio di pesci, osterie che arricchiscono i piatti con bacche e funghi raccolti poco prima. Di certo non siamo gli unici a voler prendere i nostri ospiti per la gola» dice Isabella Wambacher, che ha ideato questa iniziativa, «ma i nostri locali, sia i più semplici che i più raffinati, sono tra i più famosi delle Alpi». Così ad esempio la cuoca Lisi dell’Hahnenkammstüberl, sempre sorridente, ci presenta il più morbido dei Kaiserschmarrn con i mirtilli, mentre alla nuova Bärenbadalm il gulasch è di ottimo manzo Angus. E stando sempre in montagna, al Bauernstandl possiamo fare il pieno di pane del contadino, Speck e Kaminwurz’n (una specie di salamino molto secco). E se ci si vuole concedere una cena di gran classe, allora ecco il Bichlhof, di alta cucina ma tradizionale e con prodotti naturali del proprio alpeggio: oppure il Tennerhof, premiato dalla guida gastronomica Gault Millau, dove l’ospite alla fine del suo soggiorno riceve in omaggio un vaso di marmellata fatta in casa. E naturalmente con Kitzbühel con gusto avrete la migliore delle scuse per rimandare a dopo le vacanze qualunque tipo di dieta. L’elenco dei 13 esercizi Kitz mit Genuss, completo delle specialità, si trova in www. Kitzbuehel. Com oppure presso Kitzbühel Tourismus, tel. +43 (0) 53 56/7 77. .  
   
   
IL GARDA IN CITTA’ : UNA SERIE DI APPUNTAMENTI DEDICATI AI VINI ED AI PRODOTTI TIPICI DEL GARDA  
 
La cucina tradizionale del Garda è caratterizzata dalla presenza contemporanea di elementi tipici sia della tradizione mediterranea sia di quella alpina, grazie alle particolarità del clima e della conformazione del territorio, che permettono una singolare miscela di profumi e sapori irripetibili. Per un periodo di quattro settimane, al 24 Giugno, è stato organizzato dalla rivista Ristorarte e dal Consorzio Garda Classico un circuito in vari ristoranti, tra i migliori di Milano, che proporranno un menù tipico del Garda da loro liberamente interpretato. Per la realizzazione di queste cene a tema i ristoranti si avvalgono dei prodotti tipici della zona (pesci freschi, affumicati, marinati, olio e formaggi), forniti da piccole realtà locali e della Strada dei Vini e dei Sapori del Garda. I vini in degustazione sono quelli delle Cantine del Consorzio Garda Classico che, in accordo con i ristoranti, propongono in abbinamento ai vari piatti i prodotti tutelati dal Consorzio (Garda Classico, Bianco, Chiaretto, Groppello, Rosso Superiore, Igt Benaco Bresciano). Una locandina all’esterno del ristorante e i menù personalizzati sui tavoli indicheranno che il ristorante propone il menù del Garda. Info: 348. 6991938 - 335. 5328808 L’elenco dei ristoranti del circuito e le rispettive settimane sono riportate sul sito: www. Gardaclassico. It I 16 ristoranti del circuito Garda in Città: Settimana dal 28 Maggio al 3 giugno Acanto Principe Di Savoia P. Zza della Repubblica, 17 Milano Tel. 02. 62301 Cantina Di Manuela Via Moncalieri, 5 Milano Tel. 02. 66108265 El Brellin V. Lo Lavandai, ang. Alzaia Naviglio Grande, 14 Milano Tel. 02. 58101351 Settimana dal 4 al 10 giugno Antica Trattoria Bagutto Via Vittorini, 4 Milano Tel. 02. 503572 Eda Via Filippino Lippi, 7 Milano Tel. 02. 26681962 Il Liberty Via Montegrappa, 6 Milano Tel. 02. 29011439 Legrion Via Candiani 124 Milano Tel. 02. 89075797 Settimana dal 11 al 17 giugno Fioraio Bianchi Caffe’ Via Montebello, 7 Milano Tel. 02. 29014390 Frantoi Celletti Via Zuccoli, 6 Milano Tel. 02. 66983712 La Colonna Via S. Maria alla Porta, 10 Milano Tel. 02. 861812 Teatro 7 Via Civerchio, 9 Milano Tel. 02. 69900702 Settimana dal 18 al 24 giugno Al Tronco Via Thaon di Revel, 10 Milano Tel. 02. 606072 Il Calvi Via Pietro Calvi, 2 Milano Tel. 02. 76024261 Innocenti Evasioni Via privata della Bindellina, Milano Tel. 02. 33001882 Nicola Cavallaro Via Lodovico il Moro, 11 Milano Tel. 02. 89126060 Trattoria La Pesa Via Fantoni, 26 Milano Tel. 02. 4035907 .  
   
   
SOLO ITALIA: TARTUFO AL CARAMELLO E VANIGLIA DEL MADAGASCAR SOLO ITALIA UN AFFASCINANTE INCONTRO ESOTICO  
 
Spiagge dorate, cieli cobalto, acque cristalline. E tutto il calore del sole e della sabbia. E ancora, il profumo inebriante di fiori e frutti sconosciuti. Come in uno scrigno prezioso, il Tartufo al caramello e vaniglia del Madagascar Solo Italia nasconde memorie di terre lontane, gioielli esotici rari per purezza pronti a rivelarsi in tutta la loro bontà. Una soffice mousse all’estratto di vaniglia del Madagascar con croccanti pezzetti di biscotto rivela al suo interno un cuore di caramello prezioso. Che non mancherà di evocare il fascino della scoperta, l’incanto della sorpresa, la magia del nuovo. Scheda tecnica: Tartufo al caramello e vaniglia del Madagascar Solo Italia Peso: confezione 2x100 g Prezzo al pubblico: € 2,08 .  
   
   
VALLE DEL GRANO DURANTE TUTTO FOOD: CHI È FEDELE ALLA TERRA, SA COSA PRODUCE.  
 
Calv ha scelto di operare in ottica di filiera, affinché ogni interprete della catena possa contribuire ai risultati ed usufruirne al massimo: dal contratto di coltivazione, alla fornitura dei mezzi tecnici, all’assistenza all’essiccazione, allo stoccaggio e conservazione dei cereali, fino alla commercializzazione Calv è a sostegno dell’azienda agricola. Calv è orgoglioso di presentare una pasta unica: Valle del Grano. Solo grano duro italiano. La pasta Valle del Grano è prodotta utilizzando esclusivamente grano duro italiano di prima qualità. Colore brillante, superba tenuta in cottura, sapore unico e perfetta rispondenza ad ogni tipo di ricetta e di sugo, fanno della pasta Valle del Grano un prodotto di eccellenza, in sintonia con le più esigenti aspettative della cultura gastronomica. Al Gran Sole d’Italia. La pasta Valle del Grano è prodotta in un moderno stabilimento nei pressi di Enna, organizzato per unire i più avanzati principi di gestione e controllo della qualità alimentare con i valori della tradizione mediterranea. In particolare viene privilegiato un processo finalizzato al massimo rispetto e valorizzazione del prodotto, fra cui spicca l’utilizzo di trafile al bronzo. .  
   
   
AIIPA PRESENTA: “INTEGRATORI ALIMENTARI E CLAIMS. INFORMAZIONI PIÙ CHIARE PER SCELTE CONSAPEVOLI  
 
” Il Ministero della Salute e gli esperti di Nutrizione insieme per illustrare la normativa europea e la sua attuazione in Italia . Aiipa illustra un momento fondamentale nella regolamentazione della comunicazione al consumatore sulle caratteristiche nutrizionali e salutistiche degli integratori alimentari, con l’applicazione del Regolamento europeo sui claims. E lo fa con la collaborazione del Ministero della Salute e gli esperti di Nutrizione italiana per approfondire e definire nei dettagli i diversi aspetti inerenti l’attuazione pratica del Regolamento nel nostro paese. “L’attuazione del Regolamento europeo 1924/2006 da parte delle aziende facenti parte dell’Associazione Italiana Industrie Prodotti Alimentari – divisione Integratori alimentari, conferma l’impegno nel riportare in etichetta indicazioni chiare, scientificamente e generalmente accettate, in modo da consentire scelte consapevoli da parte del consumatore finale. - afferma Anna Paonessa, responsabile area integratori di Aiipa. - Anche se siamo di fronte ad un consumatore più evoluto (9 milioni di adulti, di livello economico e culturale medio-alto, li hanno consumati nell’ultimo triennio e per la metà del 2009 ben 13,7 milioni di italiani - 25-64 anni - dichiarano che potrebbero consumarne fonte Astra) che meglio conosce il ruolo e i benefici dell’integrazione alimentare, l’applicazione del nuovo regolamento europeo permette di fare maggiore chiarezza. ” Il regolamento si pone infatti i seguenti obiettivi: · garantire un elevato livello di tutela dei consumatori, vietando di attribuire ai prodotti alimentari caratteristiche nutrizionali e sulla salute non scientificamente provate · favorire un migliore funzionamento nell’ambito del mercato interno comunitario · aumentare la certezza giuridica e concorrenza leale tra gli operatori · promuovere e tutelare l’innovazione Un settore, quello degli Integratori alimentari rappresentato da Aiipa, in cui l’Italia è al quarto posto in Europa, che sviluppa un fatturato di 2. 792 milioni di euro (in crescita del 2,6%), e dove il canale farmacia gioca un ruolo predominante con un valore pari all’86,3% del mercato (+1,7%) seguito dalla distribuzione (iper+super+Ls) in salita dell’8,2% e infine il canale bar che registra un +4,1%. (Fonte Acnielsen). La collaborazione fra il Ministero della Salute ed esponenti nel campo della nutrizione conferma che l’applicazione del regolamento europeo avviene in collaborazione e sinergia con le istituzioni italiane e le autorità scientifiche. “Il regolamento – sottolinea Lucia Guidarelli, Direzione Generale per la Sicurezza degli Alimenti e la Nutrizione – si pone infatti l’obiettivo di tutelare i consumatori attraverso informazioni chiare e basate su dati scientifici consolidati, comprensibili al consumatore medio, per facilitare scelte consapevoli”. “I nuovi claims – continua la dott. Ssa Guidarelli – non potranno essere ambigui o fuorvianti, né suscitare dubbi sulla chiarezza e sull’adeguatezza nutrizionale di altri alimenti; non potranno incoraggiare o tollerare il consumo eccessivo di un alimento, né affermare che una dieta varia ed equilibrata non sia in grado di fornire quantità adeguate di tutte le sostanze nutritive e, infine non potranno riferirsi a cambiamenti delle funzioni corporee capaci di suscitare timore nel consumatore. ” E la strada verso un informazione sempre più trasparente e semplice è resa possibile da una proficua e continua collaborazione con le Istituzioni e la comunità scientifica. “Secondo il nuovo regolamento – ricorda infatti il professor Andrea Strata, professore di Nutrizione Clinica, Università di Parma – I claims sulla salute dovranno essere scientificamente provati dalla totalità degli studi esistenti su quella determinata sostanza ed essere ben definiti e verificabili. Per evitare che il consumatore sia fuorviato dai claims, questi potranno essere utilizzati solo se il prodotto in questione è conforme ai profili nutrizionali stabiliti dalla Commissione. Questi parametri saranno fissati a seconda del contenuto delle diverse sostanze nutritive, sulla base delle conoscenze scientifiche in materia di nutrizione in rapporto con la salute e tenendo conto delle diverse categorie di alimenti e del loro ruolo nella dieta complessiva”. L’obiettivo generale del regolamento europeo e di Aiipa, come Associazione che raggruppa le aziende di integratori alimentari, è infatti quello di garantire maggiore trasparenza e chiarezza nella comunicazione al consumatore, ribadendo e ricordando che gli integratori sono prodotti alimentari e non farmaci. .  
   
   
BOLOGNA E MILANO APPREZZANO I SUPERWHITES  
 
Grande successo, come sempre, per i vignaioli Superwhites: in soli due giorni le aziende qualificate da Slow Food per l´eccellenza dei propri vini bianchi hanno incontrato il grande pubblico a Bologna ed a Milano. L´incontro coi Superwhites, che si è tenuto per il terzo anno a Bologna e per il quinto a Milano, sembra essere ormai un appuntamento imperdibile. Infatti la grande affluenza di pubblico - più di un migliaio i degustatori, molti dei quali paganti, per ciascuno dei due incontri - è stata una vera testimonianza di simpatia, interesse ed affezione per la nostra regione. Domenica, a Bologna, nel grandioso salone dell´Hotel Carlton, 52 vignaioli friulani hanno dimostrato "sul campo" la qualità dei loro prodotti, del loro modo d´essere e hanno dato al Friuli Venezia Giulia l´immagine di un territorio coeso che, consapevole della bontà dei propri prodotti, lavora per obiettivi comuni. La grande affluenza, nonostante il torrido pomeriggio di sole che invitava ad andare al mare, ha premiato le capacità organizzative dello staff di Slow Food e la presenza dei vignaioli stessi. Rispetto alle passate edizioni il numero dei partecipanti è più che raddoppiato. Lunedì situazione analoga all´Hotel Four Seasons, nel cuore elegante di Milano. I vignaioli erano 56 e si è registrata la presenza di ben 1200 persone. Considerando la giornata lavorativa, il numero di ristoratori e di operatori professionali ha uguagliato quello dei semplici consumatori e appassionati. Da sottolineare che a Milano, in contemporanea con l´incontro Superwhites erano proposti, in altri alberghi del centro, analoghi eventi-fotocopia concorrenziali per degustazioni di vini alsaziani e di vini rossi piemontesi. I Superwhites erano ovviamente accompagnati dai prodotti gastronomici di punta della Regione quali il prosciutto di San Daniele, i formaggi delle Latterie Friulane, i prodotti del salumificio Morgante e dell´azienda Jolanda da Colò, e si facevano promotori anche delle risorse turistiche e di ospitalità del territorio regionale essendo l´Assessorato Regionale al Turismo ed Attività Produttive un sostenitore dell´iniziativa. I Superwhites rappresentano la punta di diamante della produzione enologica friulana: garantisce Slow Food. L´associazione Slow Food, infatti, attraverso il suo gruppo di esperti degustatori che preparano annualmente la guida "Vini d´Italia" fornisce ai consumatori ed agli operatori un giudizio di qualità universalmente riconosciuto come parametro oggettivo e indipendente. La prossima tappa per un gruppetto di produttori Superwhites sarà in Gran Bretagna, a Bristol - Cornovaglia - dove il prossimo 6 giugno è prevista la ripetizione di un incontro conviviale sui vini del Friuli che già l´anno scorso ha riscosso lusinghiero interesse. Slowfood Fvg .  
   
   
VINI DOC MATERA: ISTITUITA LA COMMISSIONE PROVINCIALE  
 
La provincia di Matera può, finalmente, contare su uno strumento qualificato per la certificazione dei vini di pregio. E’ la Commissione provinciale di degustazione per i vini a denominazione di origine controllata, che ha sede presso la Camera di Commercio. Il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, con decreto del 21 maggio scorso, ha anche nominato il presidente della commissione, Martino Annese, e il vicepresidente Francesco Paolo Battifarano. La nomina della Commissione era un atto molto atteso da istituzioni,associazioni e produttori, che ha subito degli slittamenti burocratici per motivi non imputabili alla Camera di Commercio, attivatasi per tempo nell’ avvio delle procedure così come aveva fatto per tutti le fasi che hanno portato alla definizione dei disciplinari per il Matera doc. E per favorirne la valorizzazione l’ente camerale ha attivato nelle scorse settimane gli elenchi dei tecnici degustatori e degli esperti degustatori. L’iniziativa, che è finalizzata a sostenere il processo di valorizzazione del vino Doc Matera, rientra nel quadro normativo previsto dal Ministero per le politiche agricole in materia di procedure per gli esami chimico-fisici e organolettici dei vini a denominazione di origine controllata (Doc) e a denominazione di orgine geografica controllata e garantita (Docg). .  
   
   
UNA KERMESSE DI ECCELLENZA PER PRESENTARE I VINI “EN PRIMEUR” DEI “GRANDI CRU DELLA COSTA”  
 
 Farsi conoscere, farsi apprezzare, dimostrare la vitale eleganza dei Cru della Costa Toscana è l´obiettivo di Anteprima Vini della Costa Toscana, evento clou delle attività organizzate dall´Associazione. Il 27/28 maggio prossimi Villa Bottini di Lucca ospiterà circa 80 produttori di uno dei territori di eccellenza dell´enologia italiana – che comprende le province di Massa, Lucca, Pisa, Livorno, Grosseto. Terra di grandi vini ma anche e soprattutto terra di grandi risorse naturali e artistiche, un patrimonio che l´associazione intende valorizzare e promuovere nella sua interezza. Centro dell´incontro di Lucca è la degustazione dei vini en primeur, in sostanza un´anteprima dei vini dell´ultima vendemmia, prelevati dalle botti. Una prova rischiosa per i produttori che alla degustazione potrebbero ottenere la “stroncatura” degli esperti, una sfida a cui i grandi viticoltori della costa non sanno resistere. La degustazione dei campioni in botte prevede una conoscenza profonda della vita del vino nel tempo successivo necessario all´invecchiamento, chi assaggia deve infatti conoscere quale sarà il futuro evolversi di certe caratteristiche, come giudicare i tannini per la loro aggressività o finezza e quindi prevedere anche come si integreranno nel vino quando sarà pronto. A questa prova decisiva e rischiosa segue però una seconda chance per i produttori che parallelamente presentano gli stessi vini pronti per il mercato, una seconda degustazione dunque che contribuisce a far conoscere in profondità le scelte del produttore, la sua filosofia ed il suo stile ma soprattutto permette di riconoscere il carattere e la complessità di un vino. Anteprima Vini 2007 ha soprattutto lo scopo di far conoscere a esperti del settore e alla stampa, gli obiettivi e le aspirazioni di un gruppo di produttori, grandi e piccoli, tutti accomunati dalla stessa passione per la terra e dalla stessa voglia di far conoscere la Toscana dei vini non solo come tradizione ma anche come sperimentazione di eccellenza, come sistema pioneristico di nuova enologia che ha già dato eccellenti frutti e straordinarie sorprese. . .  
   
   
INAUGURATA NUOVA CANTINA PRODUTTORI CODROIPO  
 
 Codroipo - Il presidente della Regione ha inaugurato il 26 maggio la nuova sede della Cantina Produttori di Codroipo, situata nella frazione di Rivolto, in una posizione che è stata definita strategica per la vendita diretta dei prodotti enologici, in quanto si trova tra la strada statale 13 e la strada "Napoleonica", entrambe direttrici importanti del traffico automobilistico nella pianura friulana. Si tratta di un´ubicazione strategica, anche perchè la nuova struttura è posizionata nelle vicinanze della Villa Manin di Passariano, storico complesso che l´amministrazione regionale intende valorizzare ulteriormente sotto il profilo turistico. Nel corso della cerimonia inaugurale è stato espresso compiacimento per la scelta della Cantina produttori, che è una realtà cooperativa, di rilanciare la viticoltura del codroipese attraverso un rilevante investimento, il quale, a completamento della realtà aziendale, prevede per il futuro anche la realizzazione di un bar e di un ristorante. Un evento importante, dunque, quello odierno, per Codroipo e per l´intera zona dei vini Doc Friuli Grave, in quanto rappresenta anche un momento di ripresa del movimento cooperativo per il settore agricolo. Movimento che negli anni passati aveva attraversato fasi difficili. La nuova sede della Cantina Produttori di Codroipo dispone di una superficie coperta di oltre 5. 500 metri quadrati, con vasche e serbatoi in acciaio inox refrigerati e a gestione computerizzata per la lavorazione delle uve. Si tratta di macchinari e strutture che, come l´intera filiera di vinificazione, utilizzano le tecnologie più avanzate. Il complesso dispone anche di una cantina semi interrata di 4. 800 metri quadrati, nella quale è possibile conservare 50 mila ettolitri di vino. La Cantina Produttori di Codroipo, alla quale aderiscono duecentocinquanta soci dei Comuni di Azzano Decimo, Basiliano, Bertiolo, Camino al Tagliamento, Castions di Strada, Codroipo, Latisana, Lestizza, Mereto di Tomba, Mortegliano, Palazzolo dello Stella, Pavia di Udine, Pozzuolo del Friuli, Precenicco, Pocenia, Rivignano, Ronchis, San Vito al Tagliamento, Sedegliano, Talmassons, Teor, Udine e Varmo, è nata nel 1955 nel contesto dell´Essicatoio cooperativo bozzoli che era stato fondato nel 1920. Nel 1975 una malattia che colpì i bachi da seta, l´allevamento dei quali era molto diffuso nelle campagne friulane, indusse gli agricoltori della zona a orientare la loro attività verso la viticoltura. Attualmente la produzione è costituita da sei varietà di vini bianchi e da quattro varietà di vini a bacca rossa della Doc Friuli Grave, da Novello Igp e da uvaggi. .  
   
   
NUOVA CANTINA VALLE DI CEMBRA: QUANDO DALLA PASSIONE E CULTURA PER IL TERRITORIO MONTANO, CI SI ORIENTA ALLA METICOLOSA CURA DEL DETTAGLIO  
 
 Con l’inaugurazione della rinnovata Cantina Valle di Cembra, si compie un altro importante passo di quel percorso oramai cominciato oltre 10 anni fa che ha visto le produzioni di questa Valle trovare man mano spazio, suscitare interesse, attirare l’attenzione dei media i quali scoprivano in questi territori valenze produttive legate all’allevamento della vite forse fino ad allora inimmaginate e talvolta sottovalutate. La fusione con Cantina La Vis prima, lo sviluppo di un marchio commerciale immediatamente dopo, hanno contribuito non poco a diffondere i valori vitivinicoli di questa Valle al di fuori del Trentino arrivando fin anche a raggiungere la Cina: situazione assolutamente insperata sino a pochi anni fa. Il fenomeno Müller Thurgau che si sta sviluppando in questi anni con una forte ricerca da parte del consumatore di prodotti dalla spiccata aromaticità hanno fornito ulteriori stimoli ad altri processi di trasformazione, ricerca ed adeguamento tecnologico, affinché la struttura produttiva di Cembra – una delle più alte presenti in Europa – potesse trovare un suo spazio di rilievo nel contesto produttivo nazionale. Aggiungere l’appellativo Cantina di Montagna non è stato casuale bensì voleva da subito indicare la volontà di sottolineare le peculiarità e le vocazionalità di questo importante Territorio, che con vigneti posti sino ad oltre 800 mt. Di altitudine è di assoluto valore anche per le basi spumante. Quella che si inaugurerà a tutti gli effetti intenderà tracciare una via, diventare un fiore all’occhiello per le produzioni vitivinicole di montagna, Müller Thurgau e Pinot Nero in primis. Non si tratta di dover tracciare nuovi sentieri del gusto, bensì perfezionare e rendere più evidenti successi e consensi che questi vini già oggi raccolgono con il marchio Valle di Cembra nei più prestigiosi concorsi nazionali e non solo (ultimo in termini di tempo il 3° posto del Pinot Nero Vigna di Saosent 2004 alle Giornate Internazionali del Pinot Nero di Egna). L’aggiornamento tecnologico ha richiesto impegno economico (5 i milioni di euro investiti negli ultimi 3 anni), la definizione di uno staff qualificato dedicato allo sviluppo del progetto, e il potenziamento di un lavoro già avviato nei vigneti che poteva però contare su una realtà sociale preparata che con orgoglio ha risposto alle sollecitazioni del servizio tecnico-viticolo della Cantina. Nell’occasione viene anzi presentato il nuovo Atlante Viticolo aggiornato e completato con le nuove indicazioni viticolo-agronomiche della Valle di Cembra che per taluni versi celebra quella “rivoluzione colturale” che la Zonazione compiuta tra gli anni ‘80 e ‘90 ha permesso di compiere (con la valorizzazione delle microzone) e grazie anche alla quale oggi l’azienda lavisana guida uno dei primi dieci Gruppi italiani del mondo del vino. I lavori compiuti utilizzando tecnologie all’avanguardia (lavorazioni in iper-riduzione per preservare l’aromaticità, nuove centrali, presse di ultima generazione. ) rappresentano garanzia per ulteriori innalzamenti della qualità e premessa per quegli obiettivi che Cantina La Vis e Valle di Cembra con la neonata commerciale Ethica si è impegnata a raggiungere nel medio periodo. Se oggi sono 300. 000 le bottiglie commercializzate con questo marchio, nei prossimi anni si prevede di raggiungere il milione di bottiglie e la forte struttura commerciale potrebbe permettere di sviluppare nuove opportunità in altre parti del mondo. Come altre volte è successo, le nuove ambizioni di Cantina Valle di Cembra devono un importante contributo ai Patti Territoriali, alle Amministrazioni Provinciale e Comunale, alle Associazioni del luogo volte alla valorizzazione del prodotto vino ma soprattutto alle persone che le hanno rappresentate, che hanno capito la profeticità di progetti che come questo vedono nell’esaltazione di un territorio e della sua gente i protagonisti principali. .  
   
   
"FIGLI DI UN BACCO MINORE?" A BAGNACAVALLO DALL´1 AL 3 GIUGNO LA RASSEGNA DEI VITIGNI AUTOCTONI E DI TRADIZIONE ITALIANI  
 
Bologna - Un´ importante vetrina, oltre che mercato, del "bere italiano" con un´attenzione particolare alla biodiversità delle piccole e piccolissime produzioni, dei vitigni autoctoni e di antica tradizione. Torna "Figli di un Bacco minore?" la rassegna nazionale ideata da Slow Food , in collaborazione con il Comune di Bagnacavallo, la Provincia di Ravenna, la Regione Emilia-romagna e l´Enoteca regionale per valorizzare lo straordinario patrimonio enologico italiano, quale espressione anche della cultura e della storia di un territorio. L´appuntamento è a Bagnacavallo in provincia di Ravenna, l´1, il 2 e il 3 giugno.  
   
   
BUTTAFUOCO STORICO SEMPRE PIÙ INTERNAZIONALE  
 
Il Buttafuoco Storico fa parlare di sé e non si può fare a meno a raccogliere i frutti. I risultati si nota in una maggior richiesta dall’estero: arrivano gli interessati da paesi vicini come la Germania, ma anche dalla lontana Finlandia. E ora il Buttafuoco Storico si è messo in viaggio a Londra. Parteciperà alla manifestazione “London International Wine and Spirit Fair” dal 22 al 24 maggio 2007. La fiera è giunta alla sua 27ma edizione prevede la presenza di 1. 300 espositori provenienti da 35 paesi del mondo. Si aspetta come visitatore circa 30. 000 operatori del settore vino, ristorazione e gastronomia. Il Buttafuoco Storico non si presenta nell’area italiana e non con uno stand proprio, ma ha saputo inserirsi in uno stand di un noto importatore (Stand I8 per chi è incuriosito/a) per sfruttare le referenze e contatti in loco, con saggezza, come la Cuvée dei quattro vitigni che compongono il Buttafuoco Storico. Ulteriori informazioni: info@buttafuocostorico. It .