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MARTEDI
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Notiziario Marketpress di
Martedì 18 Novembre 2008 |
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PESCA: LA COMMISSIONE EUROPEA PROPONE UNA REVISIONE RADICALE DEL REGIME DI CONTROLLO |
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Bruxelles - La Commissione europea ha proposto il 14 novembre un nuovo regolamento del Consiglio che riformula il regime di controllo della pesca Ue. Il risultato sarà un sistema completamente modernizzato di ispezione, monitoraggio, controllo, sorveglianza ed esecuzione delle norme della politica comune della pesca (Pcp) lungo tutta la catena commerciale, dalla cattura alla vendita al dettaglio. Procedure di ispezione armonizzate e norme più rigorose assicureranno un´applicazione uniforme della politica di controllo a livello nazionale, tenendo conto al tempo stesso della diversità e delle caratteristiche specifiche delle differenti flotte. Saranno previste misure volte a promuovere una cultura del rispetto delle norme in tutto il settore, fra cui una semplificazione del quadro giuridico e l´introduzione di sanzioni dissuasive armonizzate. Sarà rafforzata anche la capacità della Commissione di intervenire per garantire l´effettiva attuazione ed esecuzione delle norme della Pcp da parte degli Stati membri. In generale, tutti gli aspetti del controllo e del monitoraggio delle attività di pesca saranno semplificati e resi più efficienti dalla nuova normativa. Il Commissario europeo responsabile degli affari marittimi e della pesca Joe Borg ha così commentato: "Il controllo e l´applicazione dei limiti di cattura, che dovrebbero essere la pietra angolare della politica comune della pesca, sono invece il nostro tallone d´Achille e minano la credibilità di tutte le altre misure di gestione. Sia la Commissione che la Corte dei conti hanno diagnosticato il problema; con questa proposta la Commissione presenta la propria soluzione. Per garantire il futuro della pesca sostenibile dobbiamo sostituire un sistema inefficace, costoso e complesso con uno che possa effettivamente produrre risultati. Ritengo che questa proposta offrirà a tutti i soggetti interessati gli strumenti di cui hanno bisogno per svolgere il loro lavoro. ". Controllo e monitoraggio delle attività di pesca - Nell´ambito del nuovo regime di controllo tutti gli Stati membri saranno tenuti ad ispezionare le attività lungo tutta la catena di produzione dei prodotti della pesca, inclusi lo sbarco, la trasformazione, il trasporto e la commercializzazione. Verrà ampliata l´utilizzazione delle moderne tecnologie nel campo dell´ispezione, quali il sistema di controllo via satellite dei pescherecci, il giornale di bordo elettronico e la trasmissione elettronica dei dati sulle catture. Sarà introdotto un sistema completo di tracciabilità dei prodotti della pesca che consentirà di rintracciare i pesci e i prodotti della pesca lungo tutta la catena di commercializzazione. L´efficacia dei controlli sarà potenziata da misure quali le analisi basate sulla valutazione del rischio, finalizzate a concentrare le attività di controllo dove risultano più produttive, e i controlli incrociati completi di tutti i dati pertinenti. Uno dei nuovi ambiti contemplati dal regolamento è il controllo da parte degli Stati membri di alcuni criteri di gestione della flotta, come la capacità di pesca e la potenza motrice. Norme generali sono stabilite per le misure di controllo specifiche applicabili ai piani di ricostituzione e ai piani pluriennali, alle zone marine protette e ai rigetti in mare. Verrà inoltre introdotto un nuovo programma di avvistamento e di osservazione. Competenze in materia di ispezione - Il regolamento proposto ampia la portata delle ispezioni per gli ispettori di pesca nazionali degli Stati membri, in quanto autorizza l´ispezione di pescherecci al di fuori delle acque o del territorio dello Stato membro competente per l´ispezione. Inoltre, ispettori di pesca della Commissione potranno effettuare ispezioni indipendenti senza doverne dare preavviso allo Stato membro interessato. Sanzioni - Il regolamento proposto introdurrà sanzioni dissuasive armonizzate in tutta l´Ue, basate sul valore economico delle catture. Un´altra importante innovazione è la proposta di un sistema di punti di penalità per le infrazioni commesse dai comandanti, dagli operatori o dai beneficiari effettivi di una licenza di pesca, secondo il quale essi verranno automaticamente privati della licenza una volta commesso un certo numero di infrazioni. Sono inoltre previste misure nei confronti degli Stati membri che non aderiscono alle norme della Pcp e nei quali tale circostanza abbia causato danni agli stock ittici. Le misure prevedono, fra l´altro, la possibilità di sospendere o ridurre il sostegno finanziario dell´Ue, la chiusura di un´attività di pesca, la detrazione di contingenti e il rifiuto di trasferimenti e/o scambi di contingenti. Cooperazione fra gli Stati membri - Il regolamento intende istituire un sistema di assistenza reciproca e di scambio sistematico fra gli Stati membri delle informazioni relative al controllo. Esso introduce inoltre un nuovo approccio alla gestione e alla comunicazione dei dati sul controllo per mezzo di siti internet nazionali sicuri a cui la Commissione abbia accesso a distanza. Autorità di coordinamento - Il regolamento estende le competenze di ispezione dell´Agenzia comunitaria di controllo della pesca in modo da consentirle di contribuire all´attuazione uniforme del nuovo regime di controllo. Nell´ambito della Pcp il controllo e l´esecuzione sono di competenza esclusiva degli Stati membri. La proposta ribadisce inoltre il ruolo distinto della Commissione e degli Stati membri al fine di evitare sovrapposizioni e di garantire che la Commissione si concentri sull´attività fondamentale di controllo e verifica dell´attuazione delle norme della Pcp da parte degli Stati membri. Il nuovo regolamento sostituirà il quadro giuridico vigente, istituito dal regolamento (Ce) n. 2847/93. Si veda anche: Memo/08/709 Maggiori informazioni e documentazione sono reperibili al seguente indirizzo: http://ec. Europa. Eu/fisheries/cfp/control_enforcement/reform_control_en. Htm . |
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ONU, ANNO DELLA PATATA. PALMERI PIANTA A PALAZZO MARINO GERMOGLIO CONSEGNATO DA PRODUTTORI ITALIANI “FINO A EXPO 2015 TESTIMONIERÀ IMPEGNO DI MILANO PER ALIMENTAZIONE NELLE REGIONI PIÙ POVERE DEL MONDO. IL 19/11 CONVEGNO A PALAZZO TURATI” |
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Un germoglio di patata è stato piantato nel cortile interno di Palazzo Marino dal Presidente del Consiglio comunale Manfredi Palmeri, che lo ha ricevuto in dono dai produttori aderenti all’Unione nazionale Unapa nell’anno internazionale Onu dedicato al prezioso tubero. “Coltiveremo questa pianta augurale a Palazzo Marino fino al 2015 – ha spiegato Manfredi Palmeri – testimoniando l’impegno di Milano sui temi dell’alimentazione nel mondo attraverso l’Expo. La patata, infatti, è una risorsa con straordinarie caratteristiche nutrizionali e di coltivazione: è un prodotto fondamentale per rispondere alle necessità dei Paesi e delle popolazioni più povere, in termini sia di produzione sia di consumo”. All’incontro, cui hanno partecipato anche il vice Presidente nazionale Unapa Carlo Giani e il Presidente del Consorzio Fia Oddone Sangiorgi, è stato annunciato che Milano ospiterà mercoledì 19 novembre, alle ore 10. 00, a Palazzo Turati, in via Meravigli 9/b, un convegno aperto al pubblico sull’importanza storica, economica e nutrizionale della patata. Scienziati, economisti e operatori si confronteranno su una risorsa che rappresenta la quarta produzione agricola mondiale, con oltre 320 milioni di tonnellate nel 2007: l’Italia produce 2 milioni di tonnellate all’anno, con un consumo pro capite di 35 chili, contro una media europea di 100 chili. . |
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L´UE SOSTIENE IL PROGETTO AZERO IN MATERIA DI QUALITÀ E SICUREZZA DEI PRODOTTI ALIMENTARI |
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È recentemente partito in Azerbaigian, stato dell´Asia centrale, il progetto di gemellaggio dell´Unione europea denominato "Sostegno al miglioramento degli aspetti giuridici e tecnici dei requisiti in materia di garanzia e certificazione di qualità e sicurezza alimentare dei prodotti azeri" ("Support to the improvement of legal and technical aspects of food quality and safety assurance and certification requirements of Azerbaijani products). Il gemellaggio mira a consolidare il sostegno per lo sviluppo istituzionale e a coadiuvare i paesi beneficiari nella predisposizione di amministrazioni moderne ed efficienti. Per il progetto l´Unione europea ha stanziato un finanziamento per l´ammontare di 1 milione di euro. Gli esperti affermano che l´aiuto prestato ai paesi beneficiari per lo sviluppo delle risorse umane e delle competenze di gestione, così come per la predisposizione delle strutture, metterà questi paesi in condizione di recepire l´acquis comunitario, vale a dire l´intero corpo legislativo adottato ad oggi dall´Ue. I paesi beneficiari, come previsto dal gemellaggio, dispongono inoltre della possibilità di collaborare con i propri omologhi presenti negli Stati membri, in particolare per lo sviluppo e l´avvio di un progetto che metta in evidenza la trasposizione, l´applicazione e l´attuazione di una parte specifica dell´acquis comunitario. Questo progetto biennale in Azerbaigian sarà diretto da un consorzio olandese-lettone, come ha spiegato il vice ministro azero dello sviluppo economico Niyazi Safarov. Il progetto si compone di quattro parti: La prima parte riguarderà la sensibilizzazione e il consolidamento della capacità istituzionale per la regolamentazione dei prodotti della pesca e dell´acquacoltura. La seconda si concentrerà sull´armonizzazione della normativa alimentare dello Stato con la corrispondente normativa Ue, mentre la terza parte sarà dedicata al rafforzamento dei servizi di laboratorio. La quarta riguarderà le modalità attraverso le quali sarà possibile intensificare i servizi di verifica e di controllo. L´obiettivo principale è sostenere lo sviluppo economico del paese dell´Asia centrale attraverso il miglioramento della qualità e della sicurezza dei prodotti della pesca, la promozione della tutela dei consumatori e il rafforzamento della competitività del settore nazionale della pesca a livello mondiale. "Il miglioramento della qualità e della sicurezza dei prodotti della pesca accrescerà la tutela dei consumatori e, quindi, aumenterà la competitività del settore della pesca azero sui mercati internazionali", ha spiegato il vice ministro Safarov. Alan Waddams, inviato speciale dell´Ue in Azerbaigian, afferma di essere convinto della proficuità del progetto e del fatto che, attraverso la promozione della competitività dei prodotti nazionali e il ruolo fondamentale svolto nell´attività di esportazione (in modo particolare per i mercati europei), il progetto di gemellaggio condurrà a risultati concreti. Il progetto di gemellaggio evidenzia il conseguimento di risultati specifici e garantiti. Gli attori chiave fissano e redigono un programma di lavoro anticipatamente, in modo da rispondere a un obiettivo relativo ai settori prioritari dell´acquis comunitario, come stabilito nei "partenariati per l´adesione". Negli ultimi dieci anni sono stati più di 1. 100 i progetti di gemellaggio attraverso i quali sono stati sostenuti i paesi beneficiari. Per ulteriori informazioni, visitare: http://ec. Europa. Eu/enlargement/how-does-it-work/financial-assistance/institution_building/twinning_en. Htm . |
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PASTA: PREZZI IN CALO |
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Le organizzazioni della distribuzione si sono impegnate a ridurre i prezzi della pasta, sia attraverso promozioni ed offerte speciali, sia riversando immediatamente sui prezzi al consumo le attese riduzioni dei prezzi industriali. È questo il risultato dell’incontro tenuto l’11 novembre 2008 dal Garante dei prezzi, Antonio Lirosi, su disposizione del Ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, con le organizzazioni della distribuzione Fida-confcommercio, Fiesa–confesercenti, Ancc-coop, Ancd-conad, Federconsumatori-confcooperative e Federdistribuzione. L’incontro ha concluso il giro di consultazioni con le organizzazioni della produzione e distribuzione, per verificare il processo di formazione dei prezzi della pasta e l’andamento per i prossimi mesi, in relazione alla riduzione dei prezzi delle materie prime. Sul sito www. Osservaprezzi. It è consultabile l’analisi sulla dinamica dei prezzi della pasta. Le Associazioni (Ancc–coop, Ancd–conad, Federconsumo–confcooperative, Federdistribuzione, Fida-confcommercio e Fiesa-confesercenti) hanno condiviso le analisi sui trend dei prezzi contenute nel dossier elaborato dall’Osservatorio prezzi del Mse, sulla base dei dati Istat ed Ismea, da cui emerge sia una diminuzione congiunturale del prezzo delle materie prime (grano duro e semola di grano duro) necessarie per la produzione della pasta, sia un ulteriore aumento congiunturale nel mese di ottobre del prezzo al consumo della pasta di semola (+1,4%) che porta la variazione tendenziale annua ad un + 32%. I rappresentanti delle associazioni hanno dichiarato che le imprese commerciali non hanno trasferito integralmente sui prezzi al consumo i rialzi subiti nei listini industriali ed hanno fatto presente che l’ampiezza dell’offerta di pasta di semola sia per numero di referenze che per fasce di prezzo è aumentata nel corso di quest’anno per andare incontro alle esigenze dei consumatori. In considerazione dell’attuale fase di rallentamento del livello generale di inflazione e delle condizioni di mercato delle materie prime, il Garante ha chiesto la disponibilità al settore della distribuzione commerciale ad assumere impegni concreti per il contrasto al caro-vita e, nello specifico, per il contenimento dei prezzi al consumo della pasta. Le Associazioni presenti si sono impegnate a trasferire immediatamente sui prezzi al consumo tutte le eventuali riduzioni dei listini industriali che dovessero intervenire nel prossimo periodo. Inoltre: Fida-confcommercio e Fiesa-confesercenti si sono impegnate a sensibilizzare i propri associati a praticare promozioni ed offerte sulla pasta di semola nel periodo natalizio; La Grande Distribuzione Organizzata (Gdo), rappresentata da Ancc–coop, Ancd–conad, Federconsumo–confcooperative e Federdistribuzione, si impegna a proporre ai consumatori il prodotto “pasta di semola di grano duro” in offerta speciale a prezzi ridotti, attraverso l’utilizzo crescente delle promozioni e degli sconti su singoli marchi nazionali e/o sostenendo i propri marchi commerciali, peraltro già in calo dallo scorso settembre, fino alla conclusione delle prossime festività natalizie. . |
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KM 0: SCELTA ETICA ED ECONOMICA |
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Venezia - “E’un fatto di qualità, dagli evidenti risvolti salutistici, ma è anche una scelta identitaria ed etica”. Con queste parole l’assessore veneto alla tutela del consumatore Elena Donazzan ha salutato il 14 novembre la consegna ai fratelli Diego e Marco Boscarato, titolari della Trattoria All’amelia di Mestre, della targa ufficiale di locale con “menu a km 0”, rispondente ai criteri della Legge regionale n. 7 del 25 luglio scorso che punta a valorizzare le produzioni di qualità locali e di stagione: una legge “bipartisan” oggi della Regione, di iniziativa popolare e le cui 25 mila firme sono state a suo tempo raccolte e presentate dalla Coldiretti Veneto. Alla cerimonia odierna erano presenti, tra gli altri, anche il presidente della Commissione Agricoltura del Consiglio regionale Clodovaldo Ruffato e il consigliere Pierangelo Pettenò, il direttore della Coldiretti regionale Gianluca Lelli, il presidente di Federconsumatori Ermes Coletto e i produttori – fornitori della materia prima dell’Amelia, tra i quali un’impresa di pesca, oggi riconosciuta come azienda agricola grazie alla Legge di Orientamento. La legge votata dal Consiglio Veneto, non a caso chiamata “del km zero” o della filiera corta, è guardata con interesse in tutta Italia, perché valorizza il territorio e, in un certo senso, esprime la volontà di un cambiamento negli stili di vita, che metta al primo posto non il consumismo anonimo ma ciò che ha qualità intrinseche riconosciute, frutto della “prossimità”, della professionalità degli imprenditori, di un efficace sistema di controllo (“basti pensare – ha ricordato la Donazzan – che in Veneto il sistema zootecnico e verificato da un numero di veterinari pari a quello dell’intera Gran Bretagna”). Alla scelta di qualità, ma anche salutistica ed etica, hanno fatto preciso riferimento i fratelli Boscarato, figli di una tradizione di stagionalità e di ricerca delle materie prime avviata sin dall’inizio della sua attività dal padre e fondatore del locale Dino Boscarato. “Da sempre collochiamo nelle materie prime la ragione di un lavoro – hanno detto – nel quale mettiamo tutta la nostra passione”. Per il riconoscimento di “Circuito km 0” Coldiretti Veneto ha istituito una specifica Commissione, della quale fa parte anche Elena Donazzan come assessore alla tutela del consumatore e alla sicurezza alimentare. . |
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SEMINARIO SU "RAGGIUNGERE L´AGRO-SOSTENIBILITÀ ATTRAVERSO PROCESSI NATURALI: ECODIPTERA |
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Il 24 novembre si terrà a Bruxelles, in Belgio, un seminario che affronterà l´argomento "Raggiungere l´agro-sostenibilità attraverso processi naturali: Ecodiptera". Il seminario tratterà la nuova direttiva europea sui pesticidi e la sua influenza sull´agenda politica ambientale europea. Dopo un´introduzione sulla direttiva, sarà presentato il progetto Ecodiptera, finanziato dall´Ue, come esempio di migliore pratica nello sviluppo di un nuovo metodo di gestione dei rifiuti basato interamente su processi naturali. L´evento è rivolto ai rappresentati delle regioni europee a Bruxelles, associazioni, lobby e qualsiasi altra organizzazione europea interessata a politiche innovative legate alla ricerca, l´ambiente o l´agricoltura che promuovono il raggiungimento degli obiettivi della strategia di Lisbona. . . |
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CENTRALE DEL LATTE DI TORINO IL CDA HA APPROVATO APPROVATO I RISULTATI AL 30 SETTEMBRE 2008 RICAVI NETTI CONSOLIDATI PARI A 78,4 MILIONI DI EURO (+9,1% VS I 71,8 MILIONI DI EURO AL 30/9/2007) |
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Il Consiglio di Amministrazione della Centrale del Latte di Torino ha approvato l’ 11 novembre 2008 i risultati al 30 settembre 2008. Il Gruppo Centrale del Latte di Torino al 30 settembre 2008 ha registrato ricavi netti consolidati pari a 78,4 milioni di Euro, in crescita del 9,1% rispetto ai 71,8 milioni di Euro registrati nello stesso periodo dell´esercizio precedente. Il margine operativo lordo (Ebitda) al 30/9/2008 risulta pari a 4,4 milioni di Euro rispetto ai 7,2 milioni di Euro del 30/9/2007 mentre il risultato operativo (Ebit) passa da 4,4 milioni di Euro al 30/9/2007 a 823 mila Euro al 30/9/2008, infine, il risultato netto al 30/9/2008 risulta negativo di 501 mila Euro rispetto all´utile netto di 839 mila Euro registrato al 30/9/2007. La posizione finanziaria netta del Gruppo al 30 settembre 2008 è negativa per 31 milioni di Euro rispetto al dato negativo di 16,4 milioni di Euro del 31 dicembre 2007 e al dato negativo di 12,7 milioni di Euro del 30 settembre 2007. L´evoluzione della posizione finanziaria netta è strettamente correlata al completamento della costruzione del nuovo stabilimento di Vicenza, con l´entrata in funzione di impianti acquisiti in leasing. I risultati dei primi nove mesi del 2008 sono stati influenzati dalla forte incidenza degli ammortamenti calcolati sugli investimenti per il nuovo stabilimento di Vicenza, dagli oneri finanziari dei finanziamenti ad esso correlati e dall´andamento di Salads & Fruits che attraversa ancora una fase di start up. Inoltre occorre sottolineare il perdurare di una grave contrazione dei consumi alimentari, e parallelamente dal mutamento che sta attraversando il settore lattiero caseario dove si assiste ad un sempre maggiore sviluppo delle Private Labels e ad una sempre più forte crisi del canale distributivo al dettaglio a favore della grande distribuzione. Per quanto riguarda la capogruppo Centrale del Latte di Torino, la società, al 30 settembre 2008, ha registrato ricavi netti pari a 44,3 milioni di Euro, rispetto ai 43,2 milioni di Euro del 30 settembre 2007, con un incremento del 2,7%. Il margine operativo lordo (Ebitda) è passato dai 5,5 milioni di Euro dei primi nove mesi del 2007 ai 3,9 milioni di Euro al 30/9/2008; il risultato operativo (Ebit) al 30/9/2008 è stato di 2,5 milioni di Euro rispetto ai 4,5 milioni di euro dello stesso periodo dell´anno precedente; infine l´utile netto passa dai 2,4 milioni di Euro al 30/9/2007 ai 264 mila Euro al 30/9/2008. Si segnala inoltre che nel mese di ottobre, la società ha dato corso ad operazioni di riorganizzazione del personale impiegato negli ormai chiusi - per il trasferimento delle produzioni nel nuovo stabilimento di Vicenza - stabilimenti di Valdagno (Vi) e di Carmagnola (To) e a dismissione degli impianti dei vecchi stabilimenti che ha generato una plusvalenza di circa 450 mila Euro. A livello prospettico, non è possibile ipotizzare una ripresa dei consumi, almeno fino alla seconda metà del 2009, pertanto per il quarto trimestre del 2008 si prevede un calo delle vendite a valore e un risultato operativo di sostanziale pareggio. Infine si dichiara che, ai sensi dell´art. 37 del Regolamento Consob 16191/2007, la società Centrale del Latte di Torino & C. S. P. A. : non è controllata da società costituite e regolate dalla legge di Stati non appartenenti all´Unione Europea; non è sottoposta all´attività di direzione e coordinamento da parte della controllante Finanziaria Centrale del Latte di Torino S. P. A. In quanto la stessa ha per oggetto prevalente della propria attività la gestione diretta di fabbricati civili e non dispone di una struttura atta a controllare e/o indirizzare decisioni di carattere operativo. Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari Vittorio Vaudagnotti dichiara ai sensi del comma 2 dell´articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l´informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili. . |
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PROCLAMATO STATO DI AGITAZIONE ALLA MISTER DAY |
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Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil, unitamente alla Rsu dello stabilimento Mister Day di Atella, hanno proclamato lo stato di agitazione contro la volontà annunciata dalla Vicenzi di dismettere la produzione del Pan Biscuit e di smantellare la relativa linea di confezionamento per trasferirla in altri siti. La notizia è emersa nel corso degli incontri tenutosi il 13 e 14 novembre presso lo stabilimento di Vitalba tra l´amministratore delegato della Vicenzi, Franco Dal Bello e i segretari regionali di Fai, Flai e Uila, Antonio Lapadula, Vincenzo Esposito e Gerardo Nardiello. Per i sindacati, che non escludono il ricorso alla sciopero, coinvolgendo i lavoratori di tutti gli stabilimenti Mister Day, quanto annunciato oggi “segna un’accentuazione dello smembramento in atto dello stabilimento di Atella, con relative pesanti ricadute occupazionali e conseguente riduzione della forza lavoro di circa il 70 cento di quella attualmente presente”. Fai, Flai e Uila invitano la Vicenzi “a pensare a soluzioni alternative che mettano i lavoratori e il sito di Atella nelle condizioni di superare il difficile momento che si è determinato”. Fai, Flai e Uila informano che la questione sarà portata al tavolo del dipartimento Attività produttive alla presenza dei segretari nazionali di Fai, Flai e Uila nella giornata il prossimo 25 novembre. Nel contempo i sindacati hanno comunicato all’azienda che le maestranze non permetteranno a nessuno di rimuovere la linea di produzione in questione. . |
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MATERA, VADEMECUM SU EXPORT PRODOTTI AGROALIMENTARI |
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Procedure, normative, adempimenti in materia di etichettatura dei prodotti alimentari destinati all’export sono stati raccolti in un vademecum dal Centro servizi per le piccole e medie imprese (Cesp), Azienda speciale della Camera di commercio di Matera. L’iniziativa, che sarà presentata agli operatori economici presso la sede dell’Ente, alle ore 9. 00 di giovedì 19 novembre, da esperti del Dintec, il Consorzio per l’innovazione tecnologica del sistema camerale. La pubblicazione, che sarà pubblicata sul sito www. Cesp. It, illustra in 90 pagine, attraverso casi pratici ed esemplificazioni i contenuti informativi delle etichette e delle definizioni, i “claims’’ sui contenuti salutistici e nutrizionali. Nell’occasione saranno approfonditi i temi relativi agli allergeni, i prodotti Dop e Igp, biologici e Ogm. Saranno realizzati approfondimenti specifici per l’etichettatura su due mercati esteri particolari, come gli Stati Uniti e la Russia, e sue due prodotti di riferimento come l’olio di oliva e il vino. Il 26 novembre è previsto un ulteriore approfondimento sulla materia, per fornire altri strumenti di supporto (la griglia dei requisiti) nella gestione dell’export delle produzioni di olio di oliva negli Stati Uniti. Allo scopo il personale del Cesp sta contattando gli operatori per la partecipazione ai due eventi. “ La realizzazione di un vedemecun –ha detto il presidente della Camera di commercio, Domenico G. Bronzino – e degli incontri informativi rappresentano una opportunità importante per accrescere le conoscenze su una materia delicata, come quella della etichettatura sui mercati internazionali, che può favorire la riconoscibilità e quindi la competitività delle nostre produzioni. L’iniziativa si pone l’obiettivo di individuare e fornire strumenti di supporto agli operatori nella gestione dell’export delle produzioni tipiche, fornendo una griglia di requisiti che occorre possedere per potere operare sui principali mercati esteri’’. . |
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DAL 28 NOVEMBRE TORNA LA XIX° RASSEGNA DEL MARE. 4 GIORNI IN NAVE TRA CIVITAVECCHIA, PALERMO E TUNISI PER PARLARE DI PESCA E COLLABORAZIONE TRA PAESI DEL MEDITERRANEO. |
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E’ prevista la partecipazione tra gli altri dell’On. Vincenzo Scotti, Sottosegretario Esteri, il Presidente della Regione Sicilia Raffaele Lombardo, il dott. Plinio Conte, Dirigente per la Pesca del Mipaaf ed i Ministri di Malta, Tunisia, Libia ed Egitto. Si terrà dal 28 novembre al 1 dicembre la Xix° Rassegna del Mare, la manifestazione promossa dall’associazione Mareamico in collaborazione con il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, con il Ministero dell’Ambiente, con la Regione Sicilia, con il Distretto Produttivo delle Pesca di Mazara del Vallo e con l’associazione tunisina Aremedd. Un appuntamento ormai tradizionale che vedrà lo svolgersi di una serie di importanti convegni, workshop, tavole rotonde ed incontri informali su una nave della Grandi Navi Veloci che percorrerà il tratto da Civitavecchia a Palermo a Tunisi, imbarcando decine di esperti e ricercatori universitari, esponenti di associazioni ed istituzioni. Caratteristica di quest’anno il coinvolgimento di diversi governi che si affacciano sul Mediterraneo, tra cui Tunisia, Malta, Egitto e Libia, che parteciperanno con i propri Ministri competenti. “ Quest’anno la Rassegna del Mare si annuncia più importante di sempre, per la partecipazione dei Ministeri di diversi paesi del Mediterraneo e per la partecipazione delle associazioni e del Distretto per le Pesca di Mazara del Vallo, che per la prima volta potranno confrontarsi per avviare nuovi progetti di collaborazione internazionale per la pesca e per la valorizzazione del Mediterraneo. Costruire una rete di collaborazione economica tra i paesi che si affacciano su questo mare carico di storia rappresenta, soprattutto per l’Italia, una opportunità da non perdere, una opportunità su cui il Governo intende puntare. – ha dichiarato l’On. Pino Lucchesi, Presidente di Mareamico. . |
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AGRICOLTURA: CALANO GLI INFORTUNI IN EMILIA-ROMAGNA. RABBONI: DALLA REGIONE UN PROGETTO PER MIGLIORARE LA SICUREZZA DEI VECCHI TRATTORI. |
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Bologna - Calano in Emilia-romagna gli infortuni sul lavoro in agricoltura che nel 2007 sono passati da 9. 038 a 8. 276, mentre gli incidenti mortali sono scesi da 12 a 11. Nel 1997 gli infortuni erano stati 14. 694 con 24 morti. Numeri che tuttavia restano alti e che richiedono interventi sul fronte della prevenzione e della formazione. Uno dei problemi principali è rappresentato dalla sicurezza dei mezzi agricoli. Infatti a fronte di un parco macchine di poco superiore ai 180. 000 trattori, ben 150. 00 sono stati immatricolati più di 10 anni fa, con maggiori o minori anomalie rispetto all’attuale normativa sulla sicurezza, in particolare per quanto riguarda i dispositivi antiribaltamento e la dotazione di cinture di sicurezza. Per questo la Regione Emilia-romagna ha promosso un progetto sulla sicurezza dell’uso delle macchine agricole che usufruisce del finanziamento di Inail, della consulenza tecnica di Ispesl ( Istituto Superiore Prevenzione e Sicurezza sul Lavoro di Bologna) e del Dipartimento di Economia ed Ingegneria Agrarie dell’Università di Bologna. Il progetto definisce le specifiche tecniche degli interventi di adeguamento. Grazie ad esso gli agricoltori potranno ridurre il rischio, integrando con una spesa assai modesta i dispositivi di sicurezza dei vecchi trattori in piena conformità con le recenti normative “Quello della sicurezza in agricoltura - ha sottolineato l’assessore all’agricoltura Tiberio Rabboni presentando il progetto a Eima, l’esposizione delle macchine agricole in corso al Fiera District a Bologna - è un tema di grande attualità a causa della sempre maggiore meccanizzazione delle attività agricole, dell’ambiente di lavoro esposto a sollecitazioni ambientali e climatiche spesso difficili e dell’inevitabile aumento dell’età degli agricoltori. I trattori immatricolati prima del 1999 e quindi privi dei moderni dispostivi antiribaltamento presentano fattori di rischio particolarmente elevati. Adeguare questi mezzi, che per altro costituiscono oltre i 2/3 del parco circolante significa ridurre drasticamente il rischio per gli agricoltori di lesioni gravi e gravissime. " Rabboni ha annunciato che la Regione completerà il progetto definendo e certificando gli interventi di adeguamento per ciascuna delle tipologie dei 100 modelli di trattori più diffusi in Emilia-romagna. Gli agricoltori potranno trovare tutte le informazioni e le schede di adeguamento delle trattrici sul portale Ermesagricoltura. Inoltre potranno richiedere o scaricare dallo stesso portale il testo del Cd-rom "La sicurezza nel lavoro agricolo 2008”. /Pf . |
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CCIAA E PROVINCIA PZ AL SALONE AGROALIMENTARE DI BUDAPEST |
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La Camera di Commercio di Potenza, con il supporto operativo dell’Azienda speciale Forim, Formazione e Promozione per le Impresa, partecipa da domani al 20 novembre a Budapest all’“Ife-foodapest 2008”, salone dell’agroalimentare dell´area balcanica e dell’Europa centro orientale. Su una superficie di 50 metri quadrati, presso il Padiglione Internazionale, sarà ospitata una delegazione di imprese agroalimentari della provincia. Il Distretto Agro-industriale del Vulture rappresenterà la Cantina di Venosa e le aziende Bisceglia, Carbone, Grimolizzi, Eleano, Terra dei Re, Casa Maschito, Laluce, Mastrodomenico, Alovini, Ofanto, Tenuta Le Querce, Regio Cantina, Posticchia Sabelli, Silpa, Masturzo, Rabasco, Candida Olearia, Antica Casera “Pietra del Sale”. Completano il quadro delle espressioni produttive presenti in fiera il Consorzio Lucanica di Picerno, l’azienda Paternoster Giovanni, la Clemente Srl e la Pace & Becce. Il programma commerciale prevede incontri d’affari con aziende ungheresi e un workshop di presentazione dell’economia lucana. Dal punto di vista istituzionale – riferisce una nota della Cciaa di Potenza - il Foodapest 2008 sarà la cornice entro cui la Provincia di Potenza e la Camera di Commercio di Potenza, nel solco di attività congiunte realizzate nel corso degli ultimi anni, sottoscriveranno dei protocolli d’intesa rispettivamente con la Contea di Pest (Regione di Budapest) e la Camera di Commercio e dell’Industria ungherese, finalizzati alla reciproca promozione dei territori, della cultura, dell’economia e dell’impresa. Per l’occasione, verrà organizzato un incontro istituzionale presso gli Uffici dell’Ambasciata Italiana di Budapest. . |
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SLOVENIA, INTERESSE PER LE POLITICHE ALIMENTARI |
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I consumatori sloveni sono favorevoli alle etichette obbligatorie sui prodotti alimentari. Lo rivela un sondaggio del ministero della Salute sloveno, ripreso sul sito internet del Governo. Gli sloveni danno particolare attenzione ai grassi, alle vitamine, ai minerali e agli zuccheri contenuti nei cibi. Circa il 92 per cento dei consumatori è quindi favorevole ad etichette specifiche che riportino questo tipo di dati. La maggioranza dei consumatori non guarda le altre informazioni, come i contenuti di sale, anidride carbonica, fibre o proteine. Più del 58 per cento è contrario agli organismi geneticamente modificati, ma la percentuale è in calo del 20 per cento rispetto al sondaggio del 2005. Il sondaggio aiuterà il ministero a redigere una proposta per una nuova legge sulle etichettature dei prodotti. . |
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ALIMENTARISTI ARTIGIANI VENETI BLOCCANO PREZZI |
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Le imprese degli alimentaristi artigiani del Veneto aderenti a Confartigianato si sono impegnate a bloccare i propri prezzi per tre mesi, dunque anche per l’intero periodo natalizio. L’iniziativa è stata presentata ufficialmente il 14 novembre nella sede dell’Unioncamere a Marghera dal vicepresidente della Confartigianato regionale Renzo Bettiol e dai responsabili dei diversi settori produttivi interessati: panificatori, fornitori di pasta fresca, molitori, macellai e norcini, pasticceri, gelatieri ecc. , alla presenza dell’assessore regionale alla tutela del consumatore Elena Donazzan. L’operazione Prezzi Bloccati – Natale 2008 – è stato detto – vuole testimoniare l’impegno concreto degli artigiani dell’alimentazione per porre un freno reale e non a parole al carovita. Essa rappresenta però anche qualcosa di più di un fatto economico puntuale – ha detto Elena Donazzan – perché testimonia l’impegno sotto il profilo etico che l’impresa e il lavoro del veneto danno a favore delle famiglie e della comunità. Mi auguro che in occasione del prossimo Santo Natale – ha aggiunto l’assessore – si prediliga questo consumo portatore di valori e che magari il periodo natalizio non sia solo consumo, o almeno lo sia di ciò che la nostra regione, le nostre imprese e il nostro territorio sanno produrre al più alto livello anche di qualità e sicurezza”. “Come Regione stiamo facendo molto con la delega alla tutela del consumatore e abbiamo dimostrato soprattutto di essere un interlocutore credibile sia sul versante della produzione sia sul versante del consumo. La scorsa settimana – ha concluso l’assessore Donazzan – abbiamo dato il via al paniere di prodotti veneti a prezzi controllati: 30 prodotti con un “range” di prezzo definito e certo, minimo e massimo. Stamani eravamo con Confartigianato che ha impegnato le imprese associate a tenere fermi i prezzi. E per finire abbiamo riconosciuto un altro ristorante con menu a km 0, che sostiene direttamente e indirettamente la stagionalità, la qualità e le nostre imprese”. . |
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GENOVA: AGRICOLTURA, ASSESSORE CASSINI A GOVERNO: "SERVE PROROGA DEL REGIME DI AIUTO AGLI AGRICOLTORI" |
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In occasione della giornata di mobilitazione organizzata dalla Cia (Confederazione Italiana Agricoltori) della Liguria, tenutasi a Genova presso la Prefettura, l´Assessore all´Agricoltura della Regione Liguria Giancarlo Cassini, che ha incontrato i manifestanti, ha ribadito la posizione della Regione Liguria e di tutte le Regioni scaturita durante il Comitato Tecnico permanente di coordinamento in l´Agricoltura, svolto il 13 novembre u. S. A Roma, alla presenza del Ministro per le Politiche Agricole. Fra i punti in discussione nel Comitato, tre questioni su cui gli Assessori Regionali hanno richiesto al Governo un impegno preciso a sostegno e per la stessa sopravvivenza delle imprese agricole di questo paese, come dichiarato dallo stesso Cassini. Tre punti per cui il Governo, preso atto della richiesta, ha dichiarato la disponibilità a verificare l´inserimento nel maxiemendamento alla Finanziaria 2009: riduzione degli oneri contributivi previdenziali per i lavoratori dipendenti delle imprese agricole nelle zone montane svantaggiate, questione essenziale per il futuro delle stesse imprese; rifinanziamento del fondo per le calamità naturali attraverso le assicurazioni; Ici, relativa alla richiesta di chiarire il concetto che i fabbricati rurali non siano sottoposti alla tassa. Punti che gli stessi esponenti del Pd hanno dichiarato costituiranno le richieste prioritarie per l´inserimento nella manovra Finanziaria 2009. La riduzione degli oneri contributivi previdenziali fa parte di un Accordo quadro stipulato all´inizio del 2006 tra il Ministero per le Politiche Agricole, il Ministero del Lavoro, le Regioni e le Organizzazioni professionali Agricole, che verteva su tre questioni di fondamentale importanza per il mondo agricolo: il pagamento degli oneri previdenziali dei lavoratori dipendenti arretrati da parte delle imprese agricole; la riduzione degli oneri previdenziali per i lavoratori dipendenti delle aziende agricole nelle zone montane svantaggiate; l´obbligatorietà della presentazione del Durc, documento unico di regolarità contributiva, che prevede se non rispettata, l´ estromissione delle imprese agricole dagli aiuti comunitari. Se non verrà quindi prorogato il regime di aiuto previsto da questo Accordo, chiesto nel Comitato del 13 novembre, e inserito nella Finanziaria 2009, rimarranno sulle spalle delle aziende maggiori oneri economici, creando una drammatica situazione per tutte le imprese agricole, che hanno già pagato, tra l´altro, tutti gli oneri previdenziali arretrati previsti, con la conseguente perdita di migliaia di posti di lavoro. . |
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INCONTRO IN REGIONE EMILIA ROMAGNA CON LA SFIR SULL´ACCORDO DI RICONVERSIONE DELLO ZUCCHERIFICIO DI SAN PIETRO IN CASALE |
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Bologna - Si è svolto il 13 novembre, presso la sede regionale di viale Silvani, su richiesta delle organizzazioni sindacali di categoria e delle Rsu, preoccupate per il verificarsi di ritardi e incongruenze nell´attuazione dell´accordo di riconversione dello zuccherificio di San Pietro in Casale (Bo), un incontro hanno partecipato il presidente della Sfir proprietaria dell´impianto Mario Riciputi, il sindaco di San Pietro in Casale Massimiliano Valenti, il presidente della Provincia di Bologna, Beatrice Draghetti e gli assessori regionali alle Attività produttive Duccio Campagnoli e all´Agricoltura Tiberio Rabboni. Il presidente Riciputi ha confermato gli impegni e gli obiettivi fissati nell’accordo di riconversione, in particolare per la costruzione di un impianto per la produzione di contenitori alimentari in pura cellulosa biodegradabili e il mantenimento nell´attuale sito industriale dell’attività di logistica, stoccaggio e movimentazione zucchero. Entro il 2008 sarà presentata al Comune un’istanza per il permesso di costruire, completa della documentazione relativa. Inoltre, compatibilmente con la situazione di mercato, Sfir conferma nel sito di San Pietro in Casale l’attività logistica dello zucchero, attualmente esternalizzata in magazzini vicini, a fronte del quale si terrà conto delle esigenze di flessibilità ed efficienza del mercato stesso. Al termine dell´incontro sindacati ed istituzioni hanno espresso soddisfazione per la conferma degli impegni fissati nell´accordo di riconversione e per le puntualizzazioni del presidente di Sfir. "L´accordo per la riconversione - hanno congiuntamente dichiarato gli assessori Campagnoli e Rabboni -, che ha consentito di dare una prospettiva produttiva ed occupazionale certa a San Pietro in Casale, è stato uno dei più significativi a livello regionale. L´incontro odierno lo ha pienamente confermato, sgombrando il campo dalle preoccupazioni sulla reale volontà della proprietà emerse nei mesi scorsi. Istituzioni, sindacati e proprietà lavoreranno congiuntamente al rispetto degli impegni assunti fino alla definitiva attuazione dell´accordo di riconversione". . |
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BIOERA: CRESCITA ORGANICA DEI RICAVI +3%, EBITDA +9% ED EBT +51% |
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Cavriago - Il Consiglio di Amministrazione di Bioera S. P. A. Ha approvato il 14 novembre i risultati relativi ai primi nove mesi del 2008, la situazione economica evidenzia ricavi totali in crescita a Euro 83,1 milioni rispetto a Euro 80,9 milioni del terzo trimestre 2007. Buona la performance della divisione prodotti naturali e biologici, in valore assoluto i ricavi raggiungono i 34 milioni di Euro (+7%) con un’incidenza sul totale dei ricavi del Gruppo pari al 41%. Sostanzialmente stabile la divisione fuori casa i cui ricavi al 30 settembre 2008 si sono attestati in valore a 49,1 milioni di Euro, 49 milioni nel terzo trimestre 2007. Positivo anche il trend del Margine Operativo Lordo (Ebitda) in crescita del 9% attestandosi a quota Euro 4,4 milioni rispetto a Euro 4 milioni del 2007. In linea con il corrispondente valore del trimestre 2007 il Risultato Operativo (Ebit) che si mantiene stabile a 2,1 milioni di Euro (2,1 milioni nel terzo trimestre 2007). Il Risultato ante imposte registra un +51% a quota 0,1 milioni di Euro. La situazione finanziaria del Gruppo Bioera non ha registrato rilevanti variazioni rispetto a quella registrata al 30 giugno 2008 evidenziando una posizione finanziaria netta consolidata in aumento ad Euro 41,5 milioni rispetto a Euro 41,2 del primo semestre 2008, principalmente a causa dell’investimento per l’acquisizione del 19% di Dulcioliva Srl da parte di Cdd. Tra gli eventi principali del trimestre si segnalano l’implementazione della strategia di Natfood di creazione di una rete vendita diretta per il canale Bar sul territorio nazionale, dopo la Natfood Romagna, infatti, l’8 luglio è stata costituita la Natfood Puglia Srl con sede in Modugno (Ba) controllata da Natfood Srl al 70%. Continua il successo del progetto in franchising Cioconat Lounge, il format innovativo di coffee shop/cioccolateria ideato dalla controllata Natfood che offre il meglio della caffetteria “made in Italy” e che sta riscuotendo un notevole interesse in Medio Oriente. Nel terzo trimestre dell’anno sono stati inaugurati un nuovo shop ad Amman, che si aggiunge ai due punti vendita già esistenti in Giordania e il Cioconat Lounge di Al Khobar in Arabia Saudita, entro la fine dell’anno è prevista l’apertura in Syria ad Aleppo che porterà a nove il numero di coffee shop esistenti. Nel 2009 sono previsti otto nuovi punti vendita. In data 23 luglio 2008 Bioera ha ceduto la partecipazione detenuta nella società Xo Spa Biorganics Srl, pari al 51% del capitale, al prezzo di 150 migliaia di Euro. Si segnala, come accennato in precedenza, che in data 5 agosto 2008 la controllata Cdd ha formalizzato l’acquisto del 19% del capitale sociale della società Dulcioliva Srl, società specializzata nella produzione di prodotti a base di cioccolato ad alta qualità, al prezzo di Euro 719 migliaia. . |
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NASCE IL COORDINAMENTO “LE CITTÀ DELLO ZAFFERANO” |
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In questi giorni a San Gavino Monreale si celebra la Xviii° Festa dello Zafferano e arriva a compimento l’iter per il riconoscimento della Dop “Zafferano di Sardegna”. Un’occasione importante che l’Amministrazione di San Gavino ha voluto celebrare lanciando il progetto “Città dello zafferano”, una proposta indirizzata ai Comuni e agli Enti Locali, ai produttori agricoli e agli artigiani del cibo, al commercio specializzato e ai ristoratori, per costruire una rete indirizzata alla valorizzazione dei territori, alla cultura legata alla produzione e all’utilizzo dello zafferano. L’atto di costituzione della rete è stato sottoscritto in occasione dell’inaugurazione della manifestazione dal Sindaco di San Gavino Monreale Stefano Musanti, dal Presidente della provincia del Medio Campidano Fulvio Tocco e dal Direttore dell’Associazione Città del Bio Ignazio Garau. Nelle prossime settimane il protocollo verrà proposto a tutti i comuni interessati dalla coltivazione del prezioso bulbo per costruire un momento di iniziativa capace di rappresentare l’insieme dei territori. In Italia zone coltivate a zafferano si trovano, oltre che in Sardegna, in Toscana, in Abruzzo, in Calabria, in Puglia e in Sicilia, anche se tracce della sua produzione si possono trovare pure in altre zone. L’ottenimento della Dop nella zona di S. Gimignano, in Abruzzo ed in Sardegna testimonia che la coltura dello zafferano si è ben ambientata nel nostro paese, dove si sono selezionate specifiche varietà produttive. Oltre che in cucina, lo zafferano viene impiegato nell´industria dolciaria e liquoriera e ha sempre avuto grande considerazione tra gli speziali. “La costruzione di una rete è occasione per favorire il confronto tra esperienze diverse, processo che favorisce altresì il rafforzamento delle specifiche identità” sottolinea Stefano Musanti Sindaco di San Gavino. “Il coordinamento “Città dello Zafferano” nasce per valorizzare e promuovere questa antica ed artigianale produzione, precisa Fulvio Tocco Presidente della Provincia del Medio Campidano, con l’intento di sviluppare un progetto utile a salvaguardare e promuovere il patrimonio culturale ed enogastronomico legato allo zafferano, preservando la memoria della tradizione e promuovendo lo sviluppo di processi di filiera, per valorizzare i territori di produzione”. “L’impegno è quello di far emergere l’Italia delle qualità, puntando sulle risorse migliori: la qualità dell’agricoltura, della cultura enogastronomica, del paesaggio e dell’ambiente, della storia, dell’arte – aggiunge Ignazio Garau, Direttoredi Città del Bio. Consumare meno territorio e meno energia, valorizzando la specificità di quanto ogni Comune ha saputo produrre, attingendo alle risorse locali, per ottenere risultati migliori”. Per info: Comune di San Gavino tel 3204311585 . |
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AGRUMI: NUOVA DIAGNOSI PER INDIVIDUARE VIRUS “TRISTEZZA” |
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Palermo - La tecnica che permette di individuare con precisione i vari ceppi di virus della “Tristezza” degli agrumi, messa a punto nei laboratori del Parco Scientifico e Tecnologico (Pst) della Sicilia, sarà utilizzata in un progetto di monitoraggio sul territorio siciliano, finanziato dall’Unione europea, che l’assessorato regionale all’Agricoltura e Foreste avvierà a breve. È quanto ha annunciato oggi l’assessore Giovanni La Via, durante la conferenza stampa di presentazione della nuova metodologia di diagnosi. “In base ai risultati del monitoraggio, individuato caso per caso il tipo di ceppo virale, tra le decine che caratterizzano la “tristezza” - ha affermato La Via - faremo delle scelte operative sulle modalità migliori per controllare e contrastare la diffusione di questo pericoloso virus”. L’assessore regionale all’Agricoltura ha anche reso noto che è previsto un tavolo tecnico tra le regioni agrumicole per modificare il decreto nazionale che impone l’estirpazione di tutte le piante infette. “Il decreto - ha specificato La Via - risale al 1996, quando ancora tale patologia non era diffusa in Italia. Oggi, invece, occorre valutare l’aggressività e la virulenza del ceppo, cosa che la metodologia del Parco permette. In questo modo è possibile valutare una più graduale riconversione delle piante affette da ceppi blandi. Inoltre gli agrumicoltori potranno accedere ai fondi per la riconversione degli impianti”. “Abbiamo stimato - ha spiegato il presidente del Pst Sicilia, Antonino Catara - che il virus della “Tristezza” coinvolga il 10 per cento degli agrumi innestati su arancio amaro, con picchi che superano il 40 per cento nella zona di Belpasso e Paternò. Ovviamente non c’è nessun rischio per il consumatore finale, ma il danno per gli agrumicoltori è rilevante perché, non esistendo un rimedio efficace, devono procedere all’estirpazione delle piante infette e al reimpianto su ceppi resistenti alla “Tristezza”. Stabilire il livello di aggressività del virus può consentire una graduale riconversione dell’impianto, limitando la perdita di produzione. C’è l’esigenza - ha continuato Catara - di avviare al più presto un monitoraggio con tutte le strutture siciliane che hanno competenza in questo settore, per evitare ulteriori danni a questo comparto, strategico per la Sicilia”. “Il lavoro svolto - ha affermato Alessandro Lombardo, responsabile del laboratorio di Analisi del genoma e rispondenza varietale del Psts - è il risultato di una collaborazione con il dipartimento di Scienze e tecnologie fitosanitarie dell’Università di Catania e potrà essere ulteriormente implementato con la collaborazione di tutti. In questo senso sono già state attivate ipotesi di collaborazione con paesi del Mediterraneo in quanto il problema ha dimensione più ampia”. “L’innovazione - spiega Domenico Raspagliesi, il ricercatore che ha condotto lo studio - ha ovviamente una rilevante importanza scientifica. Consentirà ai servizi fitosanitari di monitorare il movimento del virus, le mutazioni, l’eventuale introduzione di nuovi ceppi e la presenza di infezioni miste di più ceppi nelle piante”. La nuova metodologia, indicata con l’acronimo Ce-sscp, rappresenta un grosso passo avanti per gli studi sul virus condotti a livello mondiale e verrà a breve pubblicata su una rivista scientifica internazionale. . |
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MARR: RESOCONTO INTERMEDIO DI GESTIONE AL 30 SETTEMBRE 2008. DOPO NOVE MESI TUTTI GLI INDICATORI RISULTANO IN PROGRESSO CON UN UTILE NETTO A 28,9 MILIONI DI EURO (+9,1%) |
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Rimini - Il Consiglio di Amministrazione di Marr S. P. A. Ha approvato in data 14 novembre il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2008. Principali risultati consolidati nei primi nove mesi 2008 - Nei primi nove mesi del 2008, Marr consegue ricavi totali consolidati per 859,9 milioni di Euro, in crescita del 4,7% rispetto agli 821,5 milioni di Euro dei primi nove mesi del 2007. L´ebitda si attesta a 60,0 milioni di Euro (58,9 milioni di Euro nel 2007) e l´Ebit a 52,6 milioni di Euro (51,8 milioni di Euro nei primi nove mesi del 2007). Si segnala che nei primi nove mesi del 2007 l´Ebitda e l´Ebit avevano beneficiato dell´effetto positivo per 0,7 milioni di Euro - imputati a conto economico nel secondo trimestre 2007 - relativi al calcolo attuariale del Trattamento di fine rapporto, così come previsto dalla Legge n. 296 del 27 dicembre 2006 ("Legge finanziaria 2007"). Il risultato netto, pari a 28,9 milioni di Euro, registra un incremento del 9,1% rispetto ai 26,5 milioni di Euro del 2007. Al 30 settembre 2008 il capitale circolante netto commerciale ammonta a 156,6 milioni di Euro, in miglioramento rispetto ai 165,6 milioni di Euro del 30 giugno 2008. L´indebitamento finanziario netto di Gruppo si attesta a 135,0 milioni di Euro (125,6 milioni di Euro al 30 settembre 2007) e si riduce rispetto ai 140,3 milioni di Euro del 30 giugno 2008. Il patrimonio netto consolidato al 30 settembre 2008 è di 180,3 milioni di Euro (178,4 milioni di Euro al 30 settembre 2007). Principali risultati economici consolidati del terzo trimestre 2008 - Nel terzo trimestre 2008, pur scontando gli effetti del previsto ridimensionamento delle attività nel segmento dei clienti "Wholesale" (grossisti), i ricavi totali consolidati di Marr, pari a 328,9 milioni di Euro, sono in crescita rispetto ai 322,3 milioni di Euro del 2007. L´ebitda raggiunge i 27,4 milioni di Euro (27,5 milioni di Euro nel 2007), mentre l´Ebit si attesta a 24,7 milioni di Euro (24,8 milioni di Euro nel 2007). Il risultato netto è pari a 14,3 milioni di Euro, in crescita rispetto ai 13,7 milioni di Euro del pari periodo del 2007. Risultati per segmento di attività - Nonostante la congiuntura economica, il mercato di riferimento di Marr si dimostra solido; nel periodo gennaio-settembre 2008 (Ufficio Studi di Confcommercio, novembre 2008), a fronte di un calo degli atti di consumo delle famiglie italiane dell´1,9%, i consumi per la voce "Alberghi, pasti e consumi fuori casa" sono cresciuti "a quantità" dello 0,5%. In tale contesto le attività del Gruppo Marr nei segmenti di clientela della "Ristorazione commerciale struttura e non" (National Account e Street Market) raggiungono nei primi nove mesi del 2008 i 700,0 milioni di Euro di volumi d´affari, facendo registrare una crescita del 9,4% sul 2007. Nel terzo trimestre le due categorie, che rappresentano il core business di Marr, fanno registrare (a parità di perimetro ) una crescita dell´8,5%, trainata da una crescita organica del 5,7%, che è ben superiore ai tassi di crescita del mercato di riferimento. Il segmento di clientela dello "Street Market" (Ristoranti e hotel non appartenenti a Gruppi o Catene), che rappresenta storicamente circa il 70% del fatturato del periodo, nel terzo trimestre 2008 fa registrare 232,3 milioni di Euro di vendite con un incremento - a parità di perimetro - del 6,8% e una componente organica del 4,9%. Nei primi nove mesi del 2008 le vendite dello "Street Market" si attestano a 553,2 milioni di Euro con una crescita, sempre a parità di perimetro, del 6,5% e una componente organica del 4,0%. Le vendite della categoria dei "National Account" - operatori della ristorazione commerciale strutturata e della ristorazione collettiva - nel terzo trimestre 2008 sono pari a 45,4 milioni di Euro, in crescita del 18,1% rispetto al pari periodo del 2007, grazie anche al significativo contributo della crescita organica (+9,8%). Nei primi nove mesi del 2008 le vendite del "National Account" raggiungono i 147,1 milioni di Euro (+26,2% sul 2007). Nella categoria dei "Wholesale" (grossisti) le vendite del terzo trimestre sono pari a 45,4 milioni di Euro (59,7 milioni nel pari periodo del 2007) e si attestano a 146,3 milioni di Euro sui nove mesi (170,4 milioni di Euro nel 2007). Eventi successivi alla chiusura del trimestre - In data 11 luglio 2008 il Consiglio di Amministrazione di Marr, in forza dell´autorizzazione rilasciata dall´assemblea ordinaria del 18 aprile 2008, ha deliberato di avviare il programma di acquisto di azioni proprie (buy back). Nell´ambito di tale programma, alla data odierna sono state acquistate 617. 547 azioni ordinarie Marr, pari al 0,928% del capitale sociale, per un controvalore di 3. 318. 458 Euro. A seguito di tali acquisti Marr S. P. A. Detiene un totale di 660. 947 azioni proprie pari a circa lo 0,993% del capitale sociale. Evoluzione prevedibile della gestione - Pur in presenza di uno scenario macroeconomico incerto, caratterizzato da tassi di crescita del Pil italiano prossimi allo zero (Fonte: Fmi, novembre 2008), il management della società, sulla base dei risultati raggiunti nei primi nove mesi del 2008, prevede per la fine dell´esercizio la conferma della crescita del volume d´affari e del consolidamento dei livelli di redditività raggiunti. . |
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CONFEDERAZIONE ITALIANA AGRICOLTORI DELL’EMILIA ROMAGNA: “ORA I FATTI. GLI AGRICOLTORI CHIEDONO INTERVENTI IMMEDIATI ED EFFICACI”. |
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Le rivendicazioni degli agricoltori per uscire dalla crisi del settore primario: le presentano con un presidio davanti all’Eima di Bologna il 14 novembre alcuni imprenditori, in rappresentanza di oltre 25 mila imprese emiliano romagnole aderenti alla Cia “Ora i fatti. Gli agricoltori chiedono interventi immediati ed efficaci”. In tutto il territorio nazionale sono in corso una serie di iniziative a sostegno delle rivendicazioni nei confronti della legge finanziaria per il 2009 e per sollecitare provvedimenti di carattere straordinario al fine di garantire alle imprese agricole validi strumenti, soprattutto in una fase di grave crisi che sta provocando riflessi negativi sul settore primario. Sulle aziende agricole -ricorda la Cia- pesano in maniera drammatica gli aumenti dei costi di produzione e quelli degli oneri sociali. A questi si sta aggiungendo in queste ultime settimane il costo del denaro più caro e le difficoltà di accesso al credito. E ciò penalizza maggiormente le imprese che hanno investito in innovazione e qualità. Un quadro pieno di difficoltà, confermato anche dalle prime stime dell’annata agraria 2008, che rischia di aggravarsi ulteriormente se non verranno adottati validi interventi. Finora -afferma la Cia- la risposta del governo a questa crisi è stata totalmente insufficiente. La stessa legge finanziaria non affronta con la dovuta incisività i problemi dell’agricoltura italiana. Manca, insomma, un disegno organico e un adeguato progetto di sviluppo che dia reali certezze e prospettive ai produttori. Si va ancora avanti con interventi frammentari, che non contribuiscono alla necessaria svolta. Quello che oggi occorre è una nuova politica agraria, che deve avere il suo punto focale nella Conferenza nazionale sull’agricoltura e lo sviluppo rurale, le cui linee-guida sono state confermate dal ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Luca Zaia, ma, al momento, non s’intravede ancora nulla di concreto. Con la mobilitazione -ricorda la Cia- si vogliono sollecitare non solo le necessarie modifiche alla finanziaria, in particolare la proroga degli sgravi contributivi Inps e il ripristino del Fondo di solidarietà contro le calamità naturali e dei finanziamenti per il Piano irriguo, ma anche interventi straordinari a sostegno delle imprese. A tal proposito, la Cia ribadisce l’esigenza dell’accisa zero per il gasolio utilizzato in tutte le attività agricole e zootecniche, della riduzione al 4 per cento fino a tutto il 2009 dell’aliquota Iva sui carburanti e dal 20 al 10 per cento dell’Iva sul vino, di fissare al 4 per cento l’Iva sulle nuove strutture realizzate nell’ambito dei Piani di sviluppo rurale e di ridurre del 50 per cento le aliquote Iva relative all’acquisto dei beni e dei servizi necessari allo svolgimento dell’attività agricola. Gli altri provvedimenti da adottare in tempi rapidi riguardano: l’estensione a tutto il territorio nazionale del credito d’imposta per nuovi investimenti produttivi nel settore agricolo; l’aumento della dotazione finanziaria del credito d’imposta per l’imprenditoria giovanili e il riconoscimento del credito d’imposta per l’aumento occupazionale basato sull’incremento del numero delle giornate lavorate anche da dipendenti assunti a tempo determinato; le agevolazioni contributive e tributarie per le imprese di settori produttivi colpiti da crisi di mercato; la definizione delle condizioni di ruralità fiscale dei fabbricati agricoli per evitare inutili ed ingiustificati contenziosi; un più facile accesso al credito e la ristrutturazione finanziaria delle imprese agricole, anche con la trasformazione del debito con gli istituti bancari dal breve a medio e lungo termine e con agevolazioni su finanziamenti destinati alla trasformazione di esposizioni debitorie contratte con istituti di credito (tali operazioni potranno essere assistite dal fondo riassicurativo presso l’Ismea); lo sblocco dei finanziamenti comunitari di supporto alle imprese agricole. . |
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AGRITURISMO: TOUR OPERATORS STRANIERI VISITANO AZIENDE SICILIANE |
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Palermo – Sono stati in Sicilia da ieri 18 tour operators internazionali, soprattutto americani e canadesi, che visiteranno alcune aziende agrituristiche dell’Isola. In particolare, oggi, dalle ore 16. 00, presso l’azienda “Arabesque” di Partitico, gli operatori parteciperanno al “borsino” agrituristico siciliano, organizzato dall’assessorato regionale all’Agricoltura. “Abbiamo invitato - sottolinea l’assessore Giovanni La Via - tutti gli operatori dell’Isola in modo tale da facilitare l’incontro tra domanda e offerta agrituristica. E’ un’occasione per presentare le nostre migliori aziende a qualificati operatori internazionali provenienti da tutto il mondo”. In Sicilia sono 412 le aziende agrituristiche, alle quali bisogna aggiungere 11 fattorie didattiche già autorizzate dall’assessorato e altre 35 che ne hanno fatto richiesta. Al primo posto troviamo la provincia di Messina, seguita da Siracusa, Palermo e Catania. . |
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1° CONVEGNO INTERNAZIONALE SUL CIPOLLOTTO NOCERINO DOP 22 NOVEMBRE 2008 |
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A pochi mesi dalla registrazione sulla Gazzetta Ufficiale del riconoscimento della Denominazione di Origine Protetta per il Cipollotto Nocerino, un evento organizzato dal Consorzio di Tutela del Cipollotto Nocerino Dop, per rendere note tutte le proprietà e le caratteristiche di questo straordinario prodotto ortofrutticolo. In Italia la coltivazione del Cipollotto è concentrata in poche aree. Per l’estensione delle superfici destinate, per le quantità prodotte e per il volume delle economie generate, la Valle del Sarno ha assunto il ruolo di principale distretto agricolo a livello nazionale ed europeo per la produzione di tale tipologia di prodotto. La presenza del Cipollotto Nocerino nell´area del bacino del Sarno è testimoniata dai dipinti della Pompei antica, che affrescano la cappella del Larario del Sarno. Una testimonianza unica al mondo che mostra come da oltre 2000 anni questa gustosa bulbosa fosse parte integrante dell’alimentazione locale. Le qualità organolettiche e morfologiche sono il frutto di un processo storico di interazione continua tra le risorse umane e quelle naturali, tipiche ed esclusive della Valle del Sarno. I fattori umani e ambientali per la loro irripetibilità rendono unico il Cipollotto Nocerino. Sono gli elementi creativi che con le loro peculiari caratteristiche hanno dato vita a un prodotto di elevata qualità che nel tempo ha conquistato la stima dei consumatori, ha consolidato un proprio mercato e ha raggiunto una posizione leader sui mercati europei. La giornata dedicata al Cipollotto Nocerino Dop prevede al mattino la visita ad alcune aziende di produzione del Cipollotto nell’area Dop, che si concluderà con un pranzo organizzato dall’Ipsar, Istituto Professionale di Stato per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione che proporrà gustose ricette della tradizione locale a base di cipollotto. Nel pomeriggio, alle ore 16, il Convegno si sposterà per il dibattito nell’Auditorium Centro Sociale di Pagani, durante la manifestazione verrà presentato e distribuito il libro “Cipollotto Nocerino – l’Ortaggio Dop più antico della Storia” scritto da Giuseppe Bulleri presidente del Consorzio di Tutela del Cipollotto Nocerino Dop. . |
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CARBONE, TUTTO PRONTO PER LA I EDIZIONE FESTA DEL TARTUFO |
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Il tartufo bianco della Valle del Serrapotamo sarà il protagonista della prima edizione della mostra Mercato che si svolgerà a Carbone, nel Parco nazionale del Pollino, i prossimi 21-22 e 23 novembre. L’iniziativa è stata promossa dal Comune di Carbone, dall’Associazione “Filiera del tartufo bianco del Serrapotamo”, dall’Ente Parco nazionale del Pollino in collaborazione con l’Alsia, il Gal Allba e gode della partnership di canali di promozione dei prodotti agroalimentari, tra i quali “Slow Food”. La tre giorni – riferisce una nota degli organizzatori - sarà occasione per una riflessione sullo sviluppo di un territorio tra enogastronomia, cultura, tradizione e risorse ambientali. Un fine settimana ricco di appuntamenti, degustazioni, convegni e spettacoli. Per ulteriori informazioni è attiva una pagina dedicata all’evento su www. Lasiritide. It . |
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IN SICILIA NASCE IL PREMIO BIOLMIEL I MIGLIORI MIELI BIOLOGICI DEL MONDO A CONFRONTO IN UNA KERMESSE IN PROGRAMMA NEL PALERMITANO, A CASTELBUONO, DAL 4 AL 7 DICEMBRE |
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Dall’olio al miele, sempre all’insegna del miglior biologico internazionale: nasce il Biolmiel, manifestazione che ripropone il modello Premio Biol - l’evento internazionale che da tredici edizioni pone a confronto in Puglia i migliori oli extravergini bio del mondo - al settore del miele. Tema, fra l’altro, di grande attualità poiché legato al lento scomparire delle api a causa innanzi tutto dell’uso di pesticidi in agricoltura. Scenario dell’evento sarà la Sicilia, in particolare Castelbuono (Palermo), dove dal 4 al 7 dicembre si svolgerà appunto il primo concorso tra i migliori mieli internazionali. Il programma - che prevede corsi di degustazione, convegni, stand, proiezioni ed eventi gastronomici con prodotti biologici. Un centinaio i mieli in gara, provenienti anche dall’estero: dalla Croazia alla Moldavia, dall’Albania alle Hawaii. La valutazione e la selezione dei mieli è a cura del Cra - Unità di ricerca di apicoltura e bachicoltura di Bologna; una giuria internazionale assegnerà poi riconoscimenti in varie categorie. L’evento è organizzato da Premio Biol (che cura anche la segreteria operativa), Cibi e Icea - Istituto Certificazione Etica e Ambientale, in collaborazione con il Cra e vari enti: Comune di Castelbuono, Assessorato Agricoltura Regione Sicilia, Provincia di Palermo, Camera di Commercio di Palermo, Ente Parco Madonia. Info Segreteria Organizzativa: 080 5582512; info@premiobiol. I; www. Premiobiol. It . |
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CONVEGNO SICUREZZA ALIMENTARE IN UMBRIA CONTROLLI SISTEMATICI |
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Perugia – La salute umana è strettamente connessa all’alimentazione e, di conseguenza, alla sicurezza alimentare. Lo ha affermato l’assessore regionale alla sanità, Maurizio Rosi, commentando gli argomenti discussi durante il convegno dal titolo “Alimenta la salute” svoltosi il 14 e 15 novembre nella Sala dei Quattrocento del Centro Convegni del Palazzo del Capitano di Orvieto. L’iniziativa promossa dai Servizi prevenzione e programmazione e gestione degli interventi di emergenza sanitaria, sanità veterinaria e sicurezza alimentare della Direzione regionale sanità e servizi sociali della Regione Umbria, è rivolta agli operatori dei Dipartimenti di prevenzione delle aziende sanitarie locali e degli istituti zootecnici sperimentali e ai veterinari, nonché a tutti coloro che si occupano, direttamente o indirettamente di sicurezza alimentare e di salute degli animali da allevamento. “La salute umana e la salute degli animali sono strettamente collegate fra di loro – ha detto l’assessore - questo perché molte malattie degli animali sono trasmissibili all’uomo attraverso il contatto diretto e indiretto nonché attraverso gli alimenti derivati. La scelta dell’Italia di assegnare i Servizi Veterinari alla sanità rappresenta una scelta coerente e coraggiosa svincolando di fatto la sanità pubblica veterinaria dal mondo produttivo e mettendo quindi al primo posto la salute degli individui e non gli interessi economici. Nasce quindi la necessità di conoscere bene la situazione in cui ci troviamo attraverso la descrizione e l’elaborazione dei dati epidemiologici provenienti dal territorio. Inoltre – ha aggiunto - la Regione Umbria ha potenziato notevolmente le attività epidemiologiche e valutative sia a livello centrale che periferico producendo una serie di indicatori e di misure di risultato che ormai sono essenziali per il funzionamento efficiente del sistema sanitario pubblico. Ovviamente, non si può prescindere da una forte attività di educazione sanitaria indirizzata agli operatori del settore ma, soprattutto, al consumatore finale che deve conoscere le buone pratiche igieniche nel campo della conservazione e manipolazione degli alimenti”. “La prevenzione basata sulle evidenze scientifiche – ha concluso Rosi - permetterà di abolire delle pratiche inutili e di rafforzare le azioni legate al monitoraggio permanente e alla prevenzione attiva mediante modifica dei comportamenti della popolazione”. La responsabile del Servizio regionale prevenzione, Maria Donata Giamo, ha sottolineato che in “Umbria vengono effettuati controlli sistematici da parte dei Servizi medici e veterinari sull’intera filiera alimentare a partire dalla produzione primaria, quindi gli allevamenti e il foraggio degli animali, ma anche degli ortaggi e dei prodotti che arrivano sulle nostre tavole. In proposito, il controllo è stringente e quando si riscontano infrazioni ai regolamenti parte il sistema di allerta tra le regioni”. “La tutela dei consumatori – ha detto - è tra le priorità del Servizio di prevenzione. Ecco perchè abbiamo ritenuto opportuno affrontare queste tematiche che diventano sempre più complesse man mano che ci rapportiamo con la globalizzazione”. La dottoressa Giaimo ha fatto riferimento all’apprensione che alcune notizie di prodotti contraffatti in molti casi provenienti da paesi non comunitari destano nei cittadini:”Dobbiamo necessariamente ragionare su queste nuove problematiche – ha detto – ma anche su nuove forme di distribuzione dei prodotti che si stanno diffondendo nel nostro paese, tipo il latte erogato dalle macchinette che è una novità da valutare con attenzione, visto che si tratta di un prodotto deperibile che può fare da veicolo di infezioni anche per fasce a rischio, come quella dei bambini”. “In queste due giornate – ha concluso – abbiamo voluto fermare l’attenzione su tutti questi aspetti nuovi, ma anche sul problema dell’obesità cercando di mettere a sistema tutte le iniziative delle Asl. Quest’ultimo è un aspetto molto delicato che richiede un’azione sugli aspetti comportamentali delle persone il cui risvolto incide anche sul modo di fare la spesa e sul bilancio familiare”. . |
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ALL’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ROMA “TOR VERGATA” CON IL CONSORZIO BAICR UN NUOVO PERCORSO FORMATIVO POST LAUREAM ON LINE: POST LAUREAM “CON GUSTO”. AL VIA LA QUARTA EDIZIONE DEL MASTER ONLINE IN CULTURA ALIMENTARE ED ENOGASTRONOMICA |
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Didattica interattiva on line integrata da 5 incontri in presenza per formare esperti del turismo culturale ed enogastronomico. Il boom del turismo enogastronomico richiede nuove specializzazioni e offre molte opportunità di lavoro: un percorso formativo on line, pensato per acquisire competenze nell’ambito della tutela e della valorizzazione delle tradizioni e della cultura gastronomica, si rivolge in particolar modo a coloro che intendono acquisire un titolo riconosciuto o aggiornare il proprio bagaglio professionale senza lasciare la residenza o il posto di lavoro. L’iniziativa è promossa dall’Università di Roma “Tor Vergata” in collaborazione con il Consorzio Baicr Sistema Cultura, promotore del progetto www. Culturagastronomicaitaliana. It Saperi e prodotti dell’enogastronomia fanno ormai parte integrante di uno scenario che coinvolge settori sempre più ampi della società, dalla produzione agroalimentare al turismo e alla cultura. La solida tradizione gastronomica nazionale, affiancata ad un’attenzione crescente per i metodi di produzione e conservazione dei cibi e delle bevande, hanno prodotto la domanda sul mercato del lavoro di professionalità specifiche. I profili richiesti devono inglobare, partendo da diversi settori disciplinari (economico, comunicativo, legislativo, scientifico), conoscenze specialistiche negli ambiti della tutela, dello sviluppo, della promozione dell’industria alimentare e della cultura enogastronomica italiana. Va in questa direzione la proposta formativa in modalità e-learning del Master universitario in Cultura dell’Alimentazione e delle Tradizioni enogastronomiche, giunto alla sua quarta edizione, realizzata con l’obiettivo di formare esperti nella tutela e nella valorizzazione dell’industria alimentare e del turismo culturale ed enogastronomico, grazie ad un approccio multidisciplinare tra storia, antropologia, marketing e comunicazione. Particolarità del Master la didattica interattiva on line che consente di seguire il corso collegandosi via internet alla piattaforma e-learning del Baicr e dunque senza dover lasciare la propria residenza o interrompere la propria attività, come avviene per un corso in aula. L’attività formativa – che corrisponde a 60 crediti universitari - si articola in 5 moduli elaborati da docenti ed esperti, scelti tra i nomi più autorevoli nell’ambito della ricerca e delle professioni legate al settore: scienza dell’alimentazione; storia e cultura enogastronomica; contenuti e metodi dell’offerta turistica: paesaggio, cultura ed itinerari gastronomici; management per il turismo, i consorzi di tutela e le imprese alimentari; comunicazione e marketing orientati al territorio, al paesaggio, ai parchi e alla civiltà della tavola. Culturalimentare@baicr. It www. Baicr. It . |
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LE PROTEINE, QUESTE GRANDI DIMENTICATE. ALCUNE INNOVATIVE E GUSTOSE RICETTE REALIZZATE CON L’IMPIEGO DELLA PROTEINA DI PISELLO NUTRALYS®, ULTIMO NATO DELL’AZIENDA ROQUETTE ITALIA.
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Prof. Benvenuto Cestaro: “Troppe proteine di origine animali sulle tavole degli italiani, per mantenersi in salute è necessario un ritorno alla tradizione. ” Lo chef Pietro Leeman ha presentato in anteprima ricette tradizionali rivisitate con la proteina di pisello, quali il tiramisù senza uovo, dichiarando i “risultati sorprendenti per gusto ed equilibrio da portare sulle tavole degli italiani, anche per chi segue diete speciali”. Nella prestigiosa cornice della Scuola de La Cucina Italiana ha avuto luogo il workshop “La Nuova Cultura delle Proteine: ‘le grandi dimenticate’ della tradizione alimentare mediterranea” con l’intervento del Prof. Benvenuto Cestaro, Direttore della Scuola di Specializzazione in Scienza dell’Alimentazione dell’ Università degli Studi di Milano, che ha illustrato l’attuale situazione alimentare italiana portando nuovi dati a testimonianza di quanto sia importante reintrodurre le proteine vegetali nella Dieta Mediterranea. Altra figura cardine dell’incontro è lo chef Pietro Leeman, che da anni persegue una costante ricerca di una cucina sana ed equilibrata ponendo particolare attenzione agli ingredienti, alla loro interpretazione e lavorazione. Lo chef ha presentato oggi, attraverso una dimostrazione “live”, alcune innovative e gustose ricette realizzate con l’impiego della proteina di pisello Nutralys, ultimo nato dell’azienda Roquette Italia. Dieta Mediterranea: non scordiamo le proteine Il contesto alimentare italiano vive oggi una riscoperta e rivalutazione della Dieta Mediterranea, che dopo alcuni anni di “abbandono” in favore di abitudini nutrizionali diverse, è considerata come il più valido modello alimentare per il mantenimento della salute e per la prevenzione1 delle patologie cronico-degenerative. L’attenzione della popolazione sembra però concentrarsi maggiormente su grassi e zuccheri e sull’effetto negativo di una loro assunzione eccessiva. D’altra parte scarsa appare l’attenzione dedicata ad una tra le categorie più importanti dei macronutrienti: le proteine, la cui carenza nell’ambito dell’alimentazione comporta gravi squilibri. Esse infatti hanno fondamentali funzioni, favorendo la crescita, lo sviluppo e il mantenimento della salute dell’organismo. Come ha sottolineato il Prof. Cestaro “poiché le proteine sono depositarie di tutte le funzioni vitali necessarie ad assicurare il buon funzionamento di tutti gli organi del nostro corpo, un insufficiente ‘riciclo’ proteico può accelerare i processi di invecchiamento ed aumentare il rischio di insorgenza di patologie dismetaboliche ad esso correlate”. Diventa dunque fondamentale controllare l’apporto proteico attraverso un’alimentazione corretta. Come ha ricordato il Prof. Cestaro, è importante inoltre che le proteine apportino tutti gli amminoacidi essenziali: uova e carne sono gli alimenti più completi da questo punto di vista, ma la loro assunzione è accompagnata da elevate quantità di grassi saturi e colesterolo; pertanto appare necessario limitarne l’assunzione. Per ottimizzare l’introito proteico è perciò consigliabile scegliere proteine di origine vegetale, come quelle di pisello, che associate a quelle derivate dai cereali ottengono un profilo amminoacidico ideale dal punto di vista nutrizionale. 1 Ministero della Salute – Campagna “Guadagnare Salute”, 2008. Il giusto equilibrio con le proteine vegetali: la proteina di pisello Nutralys Il Prof. Cestaro ha illustrato inoltre i benefici della Dieta Mediterranea, fornendo utili consigli nutrizionali per una dieta equilibrata ed efficace nella prevenzione dell’invecchiamento e delle relative patologie, chiarendo in particolare la necessità a livello qualitativo e quantitativo di un corretto apporto proteico e le differenze nutrizionali tra proteine di origine animale e vegetale. Si assiste oggi, infatti, ad uno squilibrio a favore delle proteine di origine animale, il cui consumo è legato anche all’assunzione di grassi saturi, a differenza delle proteine vegetali che sono associate ad un buon apporto di fibra, preziosa per la salute e la prevenzione di malattie cronico degenerative. Innovazione: con i piselli torniamo alle tradizioni L’italia ha una lunga tradizione di piatti a base di legumi: nel nostro Paese il loro consumo è tra i più elevati in Europa ed è proprio dal recupero di questa tradizione che nasce oggi un innovativo ingrediente alimentare a base di proteina di pisello: Nutralys, dell’azienda Roquette Italia. I piselli sono alimenti nutrizionalmente validi, poiché sono fra i più ricchi di carboidrati e di vitamina C, contengono ottime quantità di fibre, vitamine A ed E, caroteni, acido folico e sali minerali e, soprattutto, costituiscono un’importante fonte di proteine vegetali. Gli impieghi di Nutralys sono molteplici, potendo essere utilizzato come sostitutivo del pasto, come prodotto dietetico e dedicato agli sportivi, che necessitano di un introito proteico superiore e ben bilanciato, o per chi soffre di patologie quali la celiachia. Il gusto: fondamentale in una sana ed equilibrata alimentazione La missione dell’azienda Roquette, il cui obiettivo è il miglioramento dello standard di vita attraverso l’alimentazione, con i suoi principi ispiratori di ricerca, innovazione, alta qualità e sicurezza, si sposa perfettamente con la filosofia dello chef Pietro Leeman, che si ispira alla natura per realizzare la sua cucina leggera e gustosa, con una costante e attenta ricerca degli ingredienti. Ambasciatore della Wellness Cucina 2008 e “da sempre interessato all’utilizzo delle proteine vegetali” nelle sue ricette, lo chef ha offerto una dimostrazione “live” dei possibili utilizzi della proteina di pisello presentando alcune ricette da lui elaborate esclusivamente con Nutralys con risultati che lui stesso ha definito “davvero sorprendenti e da proporre sulle tavole degli italiani”. Le originali creazioni di Leeman hanno spaziato dall’arrosto di seitan vegetariano alla maionese di piselli senza uova, ma l’innovazione non ha eclissato la tradizione: tra le proposte dello chef, infatti, hanno figurato alcuni piatti rivisitati tipici della cucina italiana, tra cui i pizzoccheri, l’unico tiramisù senza uovo e lo spezzatino vegetale, per unire il gusto all’innovazione nutrizionale. . |
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100 RICETTE DI CUCINA DEDICATE ALLA STORIA A TAVOLA CON IL RE SOLE, CATERINA DE MEDICI, LEONARDO DA VINCI, MOZART E ... DI ALESSANDRA VITTORIA BIANCHI |
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Verrà presentato venerdì 21 novembre, alle ore 17. 30, presso la Pasticceria Liquoreria Marescotti di Cavo, l’ultima novità gastronomica della casa editrice De Ferrari. Si tratta di 100 ricette di cucina dalla Storia (De Ferrari Editore, €14) di Alessandra Vittoria Bianchi. Introdurrà Franco Monteverde, direttore de La Maona, presenterà Paolo Lingua, giornalista e delegato della Liguria dell’Accademia Italiana della Cucina. Letture di Albertina Dodero. Il volume è un’appassionante e gustosissimo excursus nella storia gastronomica internazionale: lo sapevate infatti da chi prende il nome la Pizza Margherita? E che cosa amavano mangiare Leonardo Da Vinci, Mozart o i Beatles? In questo curioso volumetto troverete le risposte. 100 ricette (con attenzione agli ingredienti, alla preparazione e agli abbinamenti enologici ) legate ai grandi nomi del passato entrati nella Storia, dei quali si raccontano aneddoti e vezzi culinari. Fin dall’antichità, infatti, il cibo ha assunto precisi connotati culturali legati al contesto storico e territoriale come testimoniano i molteplici piatti intitolati a personalità illustri ed eventi noti, che hanno lasciato un’impronta indelebile nel nostro passato. E se tutti, o quasi, sanno che la pizza Margherita è stata così chiamata proprio in onore della Regina, quando scegliamo dal menù un filetto alla Wellington, forse dimentichiamo - presi dalla gola – che Wellington fu il generale inglese che sconfisse Napoleone a Waterloo. E che dire dei Maccheroni alla Giacomo Casanova o delle Palle di Mozart? A voi il piacere della scoperta… Non va infine dimenticato che questo testo è anche un tradizionale libro di cucina e l’agile ricettario ne è testimonianza. L’autrice ha infatti pensato anche a coloro che, come lei, sono buone forchette ma non proprio provetti cuochi… Alessandra Vittoria Bianchi è nata, vive e lavora a Genova nel campo del sociale. Il suo tempo libero si divide tra la famiglia (un marito, un figlio, due gatti persiani) e intense letture, specialmente di carattere storico e artistico. L’idea di scrivere questo libro insolito nasce dalla sua innata curiosità per tutto ciò che rappresenta il quotidiano e il cibo, imprescindibile dalla nostra vita così come la Storia. 100 ricette di cucina dedicate alla storia- De Ferrari Editore – Genova. , € 14, . |
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GRANDE SUCCESSO PER IL TOUR DELLE RICETTE DEL BENESSERE: NEI MAGGIORI CENTRI COMMERCIALI TEFAL INSEGNA
A NUTRIRSI DI GUSTO E LEGGEREZZA CON L’AIUTO DELLA TECNOLOGIA IN CUCINA
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Continua con successo tour delle giornate dedicate alla nutrizione e al gusto organizzate da Tefal nei principali centri commerciali di tutta Italia. Il tour, iniziato ad ottobre e che durerà fino alla fine di novembre,ha luogo nelle gallerie dei maggiori centri commerciali d’Italia: qui, in un’area Tefal, i consumatori avranno la possibilità sia di conoscere i nuovi prodotti per la cucina sana e gustosa, sia di ricevere - da un team dedicato di dietiste - consigli personalizzati sulla nutrizione e sulla propria dieta, anche su appuntamento. Protagonisti saranno ovviamente i prodotti della linea Nutritious & Delicious di Tefal: Vitacuisine e Actifry. La vaporiera Vitacuisine permette una giusta cottura a vapore ed è dotata dell’esclusivo sistema Vitamin Plus, con cui cuoce in modo molto più rapido gli alimenti, conservando così vitamine e sostanze antiossidanti utili a contrastare l’invecchiamento cellulare. Il cooker Actifry è un innovativo sistema di cottura che cucina usando una quantità minima di grassi con un evidente beneficio per la salute, anche nel caso di ricette fritte. Entrambi i prodotti saranno in uso così da mostrare al pubblico la facilità di utilizzo. Ma non solo: durante le giornate della promozione, chi acquisterà un prodotto (in vendita nei negozi di elettrodomestici dei rispettivi centri commerciali) riceverà subito in omaggio il ricettario realizzato in esclusiva per Tefal da Carlo Cracco, chef vicentino pluristellato, grande innovatore, ma sempre attento a come le nuove tecnologie possono esaltare i sapori rispettando la nostra salute. Alcuni piatti sono veramente sorprendenti: se pensate che una friggitrice efficiente sia il massimo per le patatine (in questo caso per 1 kg di patate basta un solo cucchiaio di olio), sappiate che in realtà vi si può cuocere quasi ogni alimento. Cracco, infatti, preparerà ‘live’ Acquadelle croccanti al pomodoro (con Actifry) e la sua inimitabile Crema all’uovo, fiore all’occhiello del suo ristorante (con Vitacuisine). . |
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A VILLA SAN CARLO BORROMEO COLORI, SAPORI E PROFUMI DELL’AUTUNNO |
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“Passano le stagioni per villani e cavalieri” e allora “ben venga autunno fra cibi e danze”: il modo più piacevole per congedarsi dall’estate senza troppe nostalgie. Quando il calore dell’estate non incendia più il sangue dei cavalieri e le eroiche imprese cedono volentieri la scena a quelle del convivio, è tempo di abbandonarsi ai colori, ai sapori e ai profumi dell’autunno, allietati da due protagonisti inimitabili: funghi e castagne. Villa San Carlo Borromeo festeggia l’autunno con una suggestiva cena imbandita nelle sue splendide sale affrescate: una serata unica, dedicata ai sapori di stagione. Il ristorante The City, con la maestria della Brigata di Santa Caterina, seduce i suoi ospiti con inediti piatti autunnali. E dopo aver sorseggiato un bicchiere di ottimo vino, non resta che farsi guidare attraverso le sale della Villa e del Museo lungo la mostra La Festa del Paradiso di Antonio Vangelli, allestita nella splendida Sala delle Muse, di recente restauro. D’autunno. Sinfonia Stuzzichini caldi di sfoglia. Tempura di verdurine. Olive ascolane Mozzarelline croccanti. Rotolino di salmone con robiola profumata all’arancia Croccante ai porcini testa nera, fonduta leggera di bitto, il profumo di tartufo Fusilli caserecci di farina di castagne al ragù di faraona e ribes rosso Turbante di branzino con crema di castagne, melanzane affumicate e marroni glassati al Cointreau Tortino di frutta secca, uva e porcini caramellati, coulis di cioccolato e peperoncino Caffè info@villaborromeo. Com . |
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CAFFE’ ALBERTO. UN CAFFE’ DA MEDAGLIA D’ORO
2 MEDAGLIE D’ORO ALL’INTERNATIONAL COFFEE TASTING 2008
PER LA STORICA TORREFAZIONE TORINESE
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Un buon caffè è un rito, un momento di relax, una pausa rigenerante. Chi ama il caffè sa quanto sia importante la miscela e i veri intenditori devono assolutamente provare le 2 miscele di Caffè Alberto (Pappagallo oro e Pappagallo Rosso) che hanno recentemente vinto la medaglia d’oro all’International Coffee Tasting 2008 di Brescia nella categoria Miscela Italiana per Espresso Bar. L’international Coffee Tasting è un concorso internazionale che in questa edizione ha visto la partecipazione di oltre 120 caffè da tutto il mondo. Una competizione all’ultima tazzina fra caffè di un’unica origine o in miscela, in chicchi, in polvere o in monodose, per espresso, moka o filtro, in cui i caffè sono assaggiati con le regole scientifiche dell’analisi sensoriale. L’obiettivo di International Coffee Tasting è quello di promuovere una competizione tra caffè di tutto il mondo in modo da mettere in risalto il livello edonico offerto dal prodotto proveniente da zone particolarmente vocate, coltivato con cura, lavorato con competenza, selezionato con perizia, tostato con sapienza e, nel caso, miscelato con arte e maestria. Mettere quindi in evidenza le produzioni di pregio indicando ai consumatori i migliori prodotti esistenti sul mercato. Sono quarant’anni che Caffè Alberto, una classica torrefazione torinese, si adopera per mantenere inalterata la propria tradizione di prestigio, miscelando e scegliendo soltanto i migliori caffè. Le sue miscele sono il frutto di una armoniosa combinazione di sapore, equilibrio e aromi delle diverse varietà di caffè. Il segreto poi, è nascosto nella tostatura, regolata e calibrata per esaltare i pregi e le caratteristiche dei chicchi, i profumi e gli aromi. Dal 1961 Caffè Alberto seleziona accuratamente le proprie miscele, sempre alla ricerca di nuove origini, e attraverso assaggi quotidiani offre un prodotto costante ed uniforme, nonostante le miscele si modifichino assecondando la stagionalità del prodotto. L’aroma intenso e armonioso, il retrogusto originale e la sua gradevole persistenza hanno fatto di Caffè Alberto un inconfondibile protagonista del tradizionale prestigio storico delle specialità torinesi. Le miscele che hanno vinto: M. Pappagallo Rosso. Miscela ricca, che esalta le caratteristiche dell´espresso all´italiana, dove al profumo ed al gusto persistente si sposa la presenza di una crema densa e bionda incorniciata dalla tazzina come in un quadro. M. Pappagallo Oro. Trionfo di profumi ed aromi, miscela armonica ricca di sensazioni retrolfattive che prolungano nel tempo il corroborante piacere dell’espresso. . |
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LE TERRE DEL BARONE: UN OLIO NOBILE, UNA PASSIONE GRANDE CHE PUÒ MUTARE UNA VITA
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Anna Barone è una donna dal fascino speciale che peraltro nasconde quasi con brusca determinazione. Avviata a una solida, concreta carriera di notaio, ha cambiato rotta, come un marinaio che non trova un approdo sicuro e si è dedicata in un primo tempo soltanto alla famiglia. Ma quegli ulivi che da sempre facevano da cornice alla sua casa, quei terreni che con il mutare delle stagioni esprimevano vita e si rivelavano sani e ricchi, quelle olive che ogni anno avevano un sapore che sembrava diverso eppure era costante nell’ equilibrio e nella bontà di fondo, le hanno lanciato un messaggio, coinvolgente a tal punto da farle affrontare una coraggiosa avventura. Anna ha scelto di diventare imprenditrice di una piccola realtà in quel di Borghetto Santo Spirito, nella Liguria di Ponente e produce in quantità volutamente limitata - per garantire il massimo livello qualitativo - olio extra vergine di oliva da olive taggiasche e golosità derivate. L’azienda agricola Le Terre del Barone nasce alla fine degli anni Novanta dal recupero di alcuni appezzamenti di terreno e dal ripristino di uliveti di proprietà della famiglia Barone abbandonati da decenni. Ottocento piante di cultivar taggiasca, varietà autoctona , sono state impiantate e si sono affiancate alle seimila già presenti per arricchire le potenzialità produttive. Con la costruzione di impianti che tenessero conto delle moderne tecniche di coltivazione e di raccolta (la brucatura è a mano con agevolatori meccanici) e, nel 2002, con la nascita del frantoio, si è giunti alla prima campagna olearia del 2004/2005. Il frantoio modernissimo a ciclo continuo conserva il rispetto dei sistemi più tradizionali di lavorazione con un’attenzione continua e meticolosa di ogni fase, alla base di ogni azione della proprietà che segue con scrupolo estremo tutta la filiera, dalla pianta alla bottiglia. L’olio di Anna Barone è ligure nelle peculiarità intrinseche, fruttato leggero, fresco, dolce, delicato al palato con una gradevole nota di mandorla. L’amaro e il piccante, appena percettibili nel sapore e nel profumo, sono di grande equilibrio. Si accompagna felicemente a carpacci di pesce e di carne, pesce bollito, pinzimonio e alle insalate ed è ideale nella preparazione della maionese e di ogni piatto leggero. Chi sceglie l’olio delle Terre del Barone si fa tentare dalle altre specialità derivate : dalle olive taggiasche snocciolate, dal patè di olive, dal patè di carciofi di Albenga. Le Terre del Barone Via Toirano 2 17052 Borghetto Santo Spirito (Savona) www. Leterredelbarone. It . |
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RIESLING TAGE SÜDTIROL • NATURNS GIORNATE DEL RIESLING ALTO ADIGE NATURNO - 4A EDIZIONE CONCORSO NAZIONALE “RIESLING GOLD” - 3A EDIZIONE
LA VAL D’ISARCO IN VETTA ALLA CLASSIFICA DEL CONCORSO RIESLING GOLD
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La terza edizione del Concorso “Riesling Gold” si è conclusa sabato 8 Novembre a Naturno (Bz) con la diffusione della classifica dei migliori Riesling prodotti in Italia, che per il secondo anno consecutivo ha visto al vertice la Val d’Isarco. Sabato 8 Novembre nel Centro Comunale di Naturno (Bz) si è svolto l’atto conclusivo dell’edizione 2008 del Concorso “Riesling Gold” con la cerimonia di premiazione dei Riesling che hanno ottenuto i riconoscimenti più ambiti da parte della qualificata giuria che giovedì 6 aveva degustato alla cieca i 34 vini in competizione. Il podio è stato conquistato dall’Azienda viticola Köfererhof di Novacella, rappresentata alla premiazione dal proprietario Günther Kerschbaumer. L’azienda ha bissato il successo dello scorso anno piazzando sul gradino più alto il Südtiroler Eisacktaler Riesling, al quale sono stati attribuiti 85 punti su 100. Questo vino nasce in una zona assai vocata per il vitigno, caratterizzata da terreni poveri composti in gran parte di rocce primitive. I vigneti, posizionati su pendii a 700 m s. L. M. , sono fra quelli posti a maggiore altitudine in Italia e assicurano al vitigno il microclima ottimale. I Riesling Köfererhof si fanno notare per la tipica acidità, l’intensa mineralità e la grande freschezza, si sono infatti sempre posizionati ai vertici delle classifiche nelle precedenti edizioni del Concorso. Con un punteggio di 84,5/100 i giurati hanno scelto per la seconda posizione il Südtiroler Riesling Doc prodotto dal Podere Provinciale Cantina Laimburg, rappresentato dal capo-cantiniere Urban Piccolruaz. Il Riesling premiato nasce nei vigneti posti sui pendii del Monte Freiberg, ad Est della città di Merano, che grazie alla loro collocazione si stanno affermando quale zona di elezione per questo vitigno. I vini bianchi della Cantina Laimburg manifestano nello spiccato carattere varietale e nei sentori marcatamente fruttati i caratteri del territorio nel quale vengono allevate le viti. Infine la medaglia di bronzo è stata attribuita, con 83/100 punti, alla Cantina H. Lun di Egna, rappresentata dal Responsabile vendite Zeno Staffler. Il Südtiroler Riesling Doc qualificato è un vino dalla struttura equilibrata, che si presenta armonico e secco al palato aprendosi in un ricco bouquet dai sentori tipici del nobile vitigno. Le Giornate Del Riesling Alto Adige, evento dedicato agli appassionati del Riesling Renano, si sono aperte venerdì 7 Novembre con la verticale di dieci anni di Riesling di uno storico produttore alsaziano, Frédéric Mochel, che ha personalmente condotto la degustazione dei suoi vini provenienti dal Grand Cru Altenberg de Bergbieten. I 40 partecipanti alla verticale hanno potuto approfondire la conoscenza di questo splendido Riesling, che rappresenta uno dei Grand Cru alsaziani posti più a settentrione, comparando la giovane annata 2004 con quella più matura datata 1983. Alle 14. 00 di sabato 8 è giunto il momento tanto atteso dell’apertura dei banchi d’assaggio con ben 100 Riesling da tutto il mondo, compresi quelli italiani in concorso, “a portata di calice e di giudizio” dei tanti appassionati che hanno affollato il Centro Comunale di Naturno. Domenica 9 Novembre il programma è proseguito con le visite alle cantine dei produttori Falkenstein e Castel Juval e si è concluso in serata con la chiusura della seconda sessione dei banchi d’assaggio. Questa quarta edizione delle Giornate del Riesling ha chiuso i battenti martedì 11 Novembre con una cena di gala presso il Ristorante Kuppelrain di Castelbello preparata a quattro mani dagli chef stellati Reto Lampart e Jörg Trafoier, che hanno ideato uno speciale menu per celebrare la Regina delle uve bianche. Informazioni e classifica sul sito www. Rieslingtage. Com . |
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PER “OLIVAGANDO” A MAGIONE SABATO 22 NOVEMBRE UNA CENA NELLA SPLENDIDA CORNICE DEL CASTELLO DEI CAVALIERI DI MALTA ALL’INSEGNA DELL’OLIO D’OLIVA
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Due giorni dedicati all’olio nuovo con degustazioni di olio e prodotti locali, visite guidate alle bellezze artistiche del territorio, mostre, mercatini, gite a cavallo ed a piedi e tante attività per bambini e grandi sono le proposte dell’Assessorato alle Attività Produttive del Comune di Magione nell’ambito della manifestazione “Olivagando” che si svolgerà sabato 22 e domenica 23 novembre. Due giorni che si aprono sabato 22, alle ore 10. 00, nella sala Convegni in Piazza Don Minzioni, con un convegno sul tema “Le virtù dell’olio extravergine di oliva. Ambiente e salute” mentre dalle 16. 00 fino alle 20. 00 sarà possibile degustare olio nuovo accompagnato dai prodotti tipici negli stand appositamente allestiti lungo le vie del centro storico. Un percorso degustativi che sarà allietato da musiche del gruppo folkloristico “La Frullana” e da giochi per bambini. Alle 20. 30 sarà possibile cenare nella splendida sala del Castello dei Cavalieri di Malta allietati dallo spettacolo della Compagnia Teatrale Magionese che, sotto la direzione di Valter Corelli, proporrà agli ospiti “Ingredienti speciali. Parole, immagini e musica per una serata conviviale”. Così, per una sera, il Castello dei Cavalieri di Malta di Magione si trasforma nella scenografia ottimale per una serata conviviale con “Ingredienti speciali”. Ma quali sono questi “ingredienti speciali”? Innanzitutto quelli che compongono i piatti tipici delle terre del Trasimeno, nei quali troneggia come protagonista assoluto l’eccellente olio prodotto in zona, tutti accompagnati da vini di grande qualità. Ma vi sono anche ingredienti artistici: animazioni teatrali a sorpresa, musiche eseguite dal vivo, proiezioni di immagini, letture di poesie e di testi letterari. Il tema della serata non ha un’epoca definita, incentrandosi soprattutto sulla produzione culturale di tutti i tempi legata al piacere della tavola La regia della parte artistica è di Valter Corelli, l’elaborazione delle immagini è di Giorgio Lupattelli, la parte musicale è curata da Mirco Bonucci. Una serata ideale per soddisfare il palato e lo spirito, rigorosamente su prenotazione. (075/ 843547 – cell. 345 3451414). Domenica 23 novembre, dalle 9. 00 alle 20. 00, lungo le vie del centro storico si terrà la Mostra mercato dell’antiquariato, del collezionismo e dell’artigianato Attenzione anche all’aspetto ambientalistico con la proposta Percorso naturalistico a cavallo attraverso gli oliveti delle dolci colline che circondano il lago fino ad arrivare alla visita di importanti oleifici dove sono state illustrate le tecniche più moderne di molitura delle olive e si è potuto degustare il delizioso nettare appena prodotto. (dalle 9. 00 alle 16. 00 prenotazioni 340 4922520). Alle ore 10. 30 parte il Percorso guidato culturale con visite agli affreschi di Gerardo Dottori, alla Chiesa di Santa Maria della Grazie, alla Torre dei Lambardi ed al Castello dei Cavalieri di Malta Alle ore 16. 00, presso la sala Parrocchiale premiazione del Ii concorso per la migliore opera artistica a tema sull’olio, realizzate dai bambini del Circolo Didattico di Magione. Dalle 16. 00 alle 20. 00, nel Centro storico di Magione, stand di degustazione di prodotti tipici allietati dalle esibizioni del gruppo folkloristico la “Bandaccia” e con animazioni lungo la strada a cura della Compagnia teatrale “Le Onde” di Domenico Madera. Accanto a tutto ciò, gli eventi che hanno costituito un sicuro richiamo per i cultori del genere sono state la mostra su Tex Willer e l’incontro con il suo autore ed ancora la rassegna di vignettisti di fama internazionale che hanno prodotto opere sempre sul tema dell’olio; entrambe le mostre rimarranno aperte al pubblico fino al periodo natalizio. L’offerta di iniziative è stata arricchita anche da altre mostre di pittura, di prodotti artigianali e di vecchie arnesi del mondo contadino. Un po’ di storia Olio e olivo: simboli di millenaria tradizione, documentata già nel Xvi secolo a. C. Quando i Fenici introdussero la coltivazione dell’albero che in seguito si affermò a Cipro e poi in Asia Minore, ma che conobbe la sua straordinaria fortuna in Grecia. Quello che Omero chiamava “oro liquido” ha ricoperto nei secoli una notevole funzione terapeutica, riconosciuta empiricamente dalla tradizione mediterranea, poi, nel 1200, codificata dalla Scuola Medica Salernitana, ed affermatasi definitivamente, ai giorni nostri, con la ricerca scientifica. Verso la fine degli anni Ottanta, nei Paesi occidentali, l´olio d´oliva ha conosciuto un boom senza precedenti grazie a un insieme di circostanze favorevoli: un maggior interesse del consumatore nei confronti delle abitudini alimentari più attente alla salute, l´attenzione ai prodotti naturali e, perché no, la disponibilità a pagare di più in cambio di una qualità superiore. Ora anche il resto del mondo, che considerava l’olio d’olivo come un ingrediente proprio delle cucine etniche, lo sta scoprendo e introducendo nella propria alimentazione. . |
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IL NUOVO MAXI GIANDUIOTTO CAFFAREL
UN LINGOTTO …DI PIACERE!
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La tradizione del famoso gianduiotto Caffarel si rinnova nel tempo: il mitico Gianduia 1865, il prodotto più amato ed apprezzato dell’azienda piemontese, diventa “più grande”. Caffarel quest’anno ha realizzato il primo Maxi Gianduiotto, 450 grammi di pura seduzione da gustare “al taglio” con ospiti ed amici, in vendita in anteprima assoluta a partire dall’autunno 2008 nelle migliori pasticcerie e negozi specializzati di tutta Italia. Questo nuovo “capolavoro” esclusivo firmato Caffarel, che vanta l’invenzione dell’originale gianduiotto di Torino, è proposto nel classico incarto in alluminio dorato ed impreziosito da un’elegante fascetta. Il golosissimo maxi gianduiotto fa parte della nuova Collezione “Il Gianduiotto d’Oro”, che si compone di tre nuove confezioni color oro di classici gianduiotti, perfette per chi ama ancora i sapori della tradizione ma con un tocco di raffinatezza: una scatola regalo tradizionale da 430 gr, una pochette con nastro da 350 gr e un astuccio da 170 gr. , tutte estremamente curate nei minimi dettagli. . |
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LINDT PRESENTA LA SUA ULTIMA CREAZIONE: “PETITS DESSERTS MOUSSE” LA VERA MOUSSE CON IL SUO GUSTO E SOFFICITÀ ORIGINALI
ALL’INTERNO DI UN GUSCIO DI CIOCCOLATO FINISSIMO
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Petits Desserts Mousse è la novità di casa Lindt di quest’autunno. Una nuova referenza che fa parte della linea Petits Desserts, diventata ormai un punto di riferimento per gli amanti del cioccolato accanto ai più conosciuti Lindor ed Excellence, gli altri marchi top di Lindt & Sprüngli. La mousse è la vera novità Si tratta di una tavoletta che unisce in un “dolce incontro” l’arte pasticcera e l’eccellenza dei Maîtres Chocolatiers Lindt. Una novità assoluta nel panorama del cioccolato dove, per la prima volta, l’esclusiva sofficità della mousse viene racchiusa nel finissimo cioccolato Lindt dando vita a una ‘soffice creazione’. Bella a vedersi e buona a mangiarsi, la tavoletta Petits Desserts Mousse è davvero un’eccellenza di qualità sia dal punto di vista alimentare sia da quello estetico. Sono 3 le ricette della nuova “Mousse au Chocolat”: Noir: Soffice Mousse au Chocolat prodotta con cioccolato fondente extra, e coperta dal miglior cioccolato fondente Lindt Noisette: Soffice Mousse au Chocolat con granella di pregiate nocciole tostate in finissimo cioccolato al latte Lindt Lait: Soffice e cremosa Mousse au Chocolat avvolta dal finissimo cioccolato al latte Lindt Gli ingredienti sono di elevatissima qualità: finissime fave di cacao di origini selezionate, burro di cacao di prima pressione e deodorizzato, latte preparato per Lindt con una ricetta speciale, nocciole di freschissima sgusciatura e tostate con un processo unico per esaltare e preservare l‘aroma. Ogni nuova creazione e ricetta rispecchia i valori di Lindt, ovvero l’eccellenza e l’altissima qualità dei prodotti, secondo un processo che coinvolge tutti i settori dell’azienda. La produzione delle tavolette Petits Desserts rappresenta un’interessante novità e di sicuro si farà apprezzare molto rapidamente anche nel nostro paese. La mousse al cioccolato è uno dei dessert più conosciuti e apprezzati e, per questo motivo, sono sempre più, nel panorama industriale internazionale, i prodotti ispirati a questo dolce. Grazie alle nuove tecnologie dei macchinari di produzione di Lindt, dopo anni di tentativi, si è riusciti a sigillare in maniera particolare una vera mousse con tutto il suo gusto e sofficità all’interno di un guscio di cioccolato. Nasce così un nuovo cioccolato ispirato al dessert mousse. Un guscio croccante di cioccolato Lindt racchiude un ripieno soffice, leggero, areato con effetto piacevolmente cremoso. La particolare texture è ottenuta grazie all’impegno e alla maestria dei Maîtres Chocolatiers di Lindt. Il tocco del Maîtres Chocolatiers È proprio la creatività dei Maîtres Chocolatiers che ha permesso questa straordinaria invenzione: una tavoletta col cuore di mousse dalla struttura perfetta, morbida al punto giusto, racchiusa tra due strati di vero, finissimo cioccolato. Lo stampo rotondo delle piccole porzioni della tavoletta permette al consumatore di godere al meglio dell’unicità delle nuove ricette mousse. Un equilibrio perfetto di ingredienti accuratamente studiati e associati per assicurare il massimo del piacere. Una nuova “Chocolate experience” La creatività dei Maîtres Chocolatiers Lindt non finisce mai di incantare gli amanti del cioccolato. La loro ineguagliabile abilità regalerà a tutti una nuova “Chocolate experience”: ora è possibile assaporare una mousse dalla struttura perfetta, morbida al punto giusto, racchiusa tra due strati di vero, finissimo cioccolato Lindt. Una gioia per il palato. Una gamma di successo Un successo annunciato, considerati i dati in crescita che si sono registrati nel settore delle tavolette ripiene; dal potenziale tutto da sviluppare, visto che è una novità assoluta nel mercato italiano ed è una ricetta di forte appeal. Tra i punti di forza si segnala l’uso di ingredienti di qualità superiore e lo stampo rotondo che consente la realizzazione di una tavoletta dalla forma in grado di fare apprezzare al meglio l’unicità delle ricette. Distribuzione Disponibile già da settembre 2008, Petits Desserts Mousse è distribuito nella versione Noir e Noisette per la grande distribuzione (prezzo al pubblico € 3,09), mentre il canale specializzato e i negozi monomarca Lindt propongono tutte e tre le ricette (prezzo al pubblico € 4,00). . |
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MOULINEX: “LA VITA E’ PIU’ FACILE”: LA MACCHINA DEL PANE CHE SFORNA ANCHE LE BAGUETTE
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Dopo il grande successo del 2007, Moulinex torna in tv con lo spot dedicato alla Macchina del pane, che rimarrà on air fino alla fine di novembre sulle reti Mediaset e Sky. Protagonista della campagna è il modello Ow5003 Home Bread Baguette, ovvero la nuovissima macchina del pane di Moulinex dotata dell’esclusivo supporto per preparare contemporaneamente 4 baguette leggere e croccanti. La nuova Macchina del pane Ow5003 Home Bread Baguette è un vero e proprio “panificio casalingo” che, oltre all’inedito accessorio per preparare le baguette, può sfornare pane fragrante tutti i giorni, dolci, marmellate e composte per le occasioni speciali e pasta per la pizza per condividere momenti di festa con gli amici. Dotata di un pratico ricettario, la macchina del pane di Moulinex è l’elettrodomestico ideale per riscoprire il rito e la genuinità del pane fatto in casa e sperimentare nuovi e originali sapori dando spazio alla creatività. Originale la trama dello spot, caratterizzato dal leit motiv “la vita è più facile”, che ben esprime l’identità del marchio giovane e creativo, adatto per chi in cucina ama divertirsi. Infatti, invece di mostrare il prodotto in uso, lo spot racconta con una similitudine visiva la semplicità delle azioni e l’istantaneità dei risultati, concetto ben espresso dall’immagine di alcune donne che impastando della farina ottengono in pochi secondi del fragrante pane caldo. . . |
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L’AZIENDA VARASCHIN DI VALDOBBIADENE
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Il Territorio La zona di produzione si estende lungo la fascia collinare della provincia di Treviso, tra le cittadine di Conegliano e Valdobbiadene. Un insieme di catene collinari, con direzione est-ovest, che dalla pianura si susseguono fino alle Prealpi, ad uguale distanza dalle Dolomiti - da cui rimangono protette a nord - e l’Adriatico, che influenza positivamente il clima e la natura del paesaggio. Conegliano è la città delle istituzioni del vino e Valdobbiadene è il cuore produttivo. La zona di produzione comprende il territorio di 15 comuni e si estende su un’area di circa 18. 000 ettari di superficie agricola. La vite è coltivata solo nella parte più soleggiata dei colli, ad un’altitudine compresa tra i 50 e i 500 metri sul livello del mare. Le colline del Prosecco Doc si presentano al visitatore come un ritmato susseguirsi di declivi ricamati di vigneti, un alternarsi di versanti ripidi e dolci pendii. In queste terre la gente ama le proprie radici e si assapora ancora il gusto delle tradizioni e il piacere dell’ospitalità. E’ un territorio ricco di fascino, di attrattive storiche ed artistiche, che riserva molte sorprese custodite nelle proprie vallate, dai piccoli borghi medioevali agli imponenti castelli fino alle testimonianze della presenza millenaria dell’uomo. Protagonisti assoluti restano i vigneti che, con pazienza secolare, assistono al passare delle stagioni, degli anni, dei secoli. L’azienda L’azienda Varaschin viene fondata a S. Pietro di Barbozza intorno al 1930 da Matteo Varaschin, uno dei “patriarchi” della viticoltura di Valdobbiadene, il quale ha trasmesso la propria “arte” enologica ai figli Renzo, Luigi e al nipote Orfeo. L’azienda è ubicata tra i vigneti nella tipica zona del prosecco e del prestigioso Cartizze, che viene prodotto esclusivamente in questi luoghi. Nella piazza di S. Pietro di Barbozza, in un antico palazzo, hanno invece sede le cantine Varaschin, in cui si riunisce inoltre la Confraternita del Prosecco di Valdobbiadene, motivo d’orgoglio per la famiglia Varaschin che vuole essere testimone e partecipe di questa associazione sorta per la tutela della qualità del prodotto e del territorio. I fasti di Valdobbiadene, città della vite e del vino, regina del Prosecco, vengono celebrati annualmente in settembre con la Mostra Nazionale dello Spumante e sono il frutto di una naturale vocazione alla coltivazione della vite, che diventa l’elemento fondamentale per tutti gli aspetti della vita locale, incarnato in tradizioni più che millenarie, come testimonia S. Venanzio Fortunato, poeta del Vi secolo e vescovo di Poitiers, il più illustre figlio di Valdobbiadene, i cui versi salutavano la patria come terra “quo vineta vernantur”: il luogo dove verdeggiano i vigneti. Questo “beato” dalle virtù poetiche-gastronomiche, cantore delle gioie del palato e del buon vino, è il protettore della Confraternita del Prosecco di Valdobbiadene. Invocando l’ispirazione e il consiglio di San Venanzio Fortunato, nel contesto di una cerimonia spettacolare che si svolge annualmente in occasione della festività delle Nozze di Cana, nella cella vinaria di S. Pietro di Barbozza (Mostra dei vini Prosecco e Cartizze, sabato di Pasqua), in cui vengono eletti i Cavalieri del Prosecco. La Confraternita, autentica Università del Prosecco, è nata il 14 agosto 1945 tra gli enotecnici della zona di Valdobbiadene, come stimolo alla ripresa economica del settore vitivinicolo. La Storia del Prosecco La viticoltura nelle colline di Conegliano-valdobbiadene è così antica che il lavoro dell’uomo ha scolpito, nei secoli, i versanti più soleggiati dei colli. Il Prosecco è presente in queste colline da più di due secoli. A partire dal Xix secolo, con la fondazione a Conegliano della Scuola di Viticoltura ed Enologia e della Stazione Sperimentale per la Viticoltura, gli studi sul prosecco si sono molto sviluppati, promuovendone la diffusione in tutta l’area. L’origine di questo vitigno è misteriosa: per alcuni era addirittura già conosciuto ai tempi dell’Impero Romano con il nome di Pucino, da cui si otteneva un vino particolarmente apprezzato dall’imperatrice Livia Augusta. Quel che è certo è che da oltre due secoli questo vitigno ha trovato sulle colline di Conegliano-valdobbiadene l’habitat ideale per la coltivazione, dove si sono diffusi diversi biotipi di cui uno viene coltivato ancora oggi; quest’opera di selezione è stata fatta nella seconda metà del secolo scorso dal conte Balbi Valier: da qui l’origine del Prosecco Balbi. A questa selezione, la prima di cui si abbia notizia, è seguito negli ultimi 30 anni un grande lavoro dell’Istituto Sperimentale per la Viticoltura, finalizzato alla salvaguardia della tipicità di un prodotto che deve adattarsi alle diverse condizioni di queso territorio. Quando il vino ha il colore del topazio, un profumo inebriante ed una sapidità maliziosa ed indimenticabile già al primo assaggio, ecco che si sta parlando di un vino storico: il Prosecco di Conegliano-valdobbiadene. Tecnica Enologica Vendemmia: è un momento molto importante seguito dal Consorzio di Tutela, che controlla la maturazione dell’uva, impartisce gli ultimi consigli ai produttori e, nel corso di una riunione con i viticoltori, dà il via alle operazioni di raccolta nelle diverse zone. Pressatura: dopo la raccolta a mano nei diversi vigneti, l’uva viene portata in cantina. La pressatura è effettuata con macchine che agiscono sugli acini in modo soffice, così da estrarre solo il mosto fiore che proviene dal cuore dell’acino. Il Disciplinare di produzione prevede che da 100 kg di uva si possano ottenere al massimo 70 litri di vino. Decantazione: dopo la pressatura il mosto torbido viene lasciato riposare a freddo (5-10° C) in vasche di acciaio. Trascorse circa 10-12 ore, la parte limpida del mosto viene separata dal deposito e avviata alla fermentazione. Vinificazione: avviene grazie all’azione dei lieviti che provocano la fermentazione alcoolica. La vinificazione si compie in vasche di acciaio ad una temperatura costante di 18-20° C e si protrae per circa 15-20 giorni. Presa di spuma: avviene quando il vino-base si è illimpidito. Solo allora si procede alla spumantizzazione, operazione in cui lo stile, il gusto e l’esperienza dell’enologo svolgono un ruolo decisivo. Le diverse partite di vino-base presenti in cantina, dopo un attento assaggio, vengono assemblate e riunite in proporzioni precise, tali da raggiungere un perfetto equilibrio fra tutte le componenti. Solo qualche rara partita (cru), che già in vigneto era apparsa dotata di un particolare stile o di un equilibrio perfetto, viene spumantizzata in purezza. Imbottigliamento: vengono usate bottiglie diverse a seconda della tipologia di vino, tutte di colore verde, per proteggere il vino dalla luce. Dopo 30-40 giorni di sosta in bottiglia il vino è pronto per essere commercializzato. Per ulteriori informazioni: www. Varaschin. Com . |
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SPUMANTE ROSÉ MARTINI, LA GAMMA SIGILLO BLU
SI ARRICCHISCE DI UN NUOVO PRODOTTO PREMIUM
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Nasce il nuovo Spumante Rosé nella gamma Sigillo Blu Martini. La gamma Sigillo Blu si arricchisce così di un nuovo vino spumante Rosé che completa la selezione Premium della Casa Spumantistica Martini & Rossi. Cuvée equilibrata e piacevole, si caratterizza per la perfetta unione tra l’armonia dei profumi primari e la piacevole leggerezza che nasce dalla bassa gradazione (9,5 Abv) e dalla rigorosa selezione delle uve delicatamente pressate per ottenere questo raffinato Rosé. Prodotto con uve coltivate nelle zone più vocate (principalmente del Piemonte e del Veneto), è caratterizzato da un gradevole profumo fruttato che ricorda gli agrumi, la salvia, il sambuco e la pesca, impreziosito da sottili note di viola e rosa selvatica. Il gusto è pieno e aromatico. Il processo di produzione prevede l’accurata selezione delle uve (a bacca bianca e rossa) pressate delicatamente al fine di estrarre solo le parti più nobili dell´acino; i mosti vengono conservati a freddo in attesa di trasferire in bottiglia, nella sua naturale integrità, il prezioso patrimonio aromatico che la natura ha racchiuso nell´uva. La presa di spuma viene effettuata con il sistema "charmat", ovvero con una lenta fermentazione in recipienti a pressione mediante lieviti selezionati, controllando la temperatura in modo da ottenere la massima finezza del perlage e del patrimonio aromatico, evitando però di sottoporre lo spumante a lunghe maturazioni sulle fecce per privilegiare la freschezza dell´aroma. Al termine della presa di spuma, la fermentazione viene bloccata raffreddando il prodotto per alcuni giorni, garantendo così l’armonia dei profumi primari. Segue l´imbottigliamento, operazione preceduta da un´adeguata filtrazione per eliminare i lieviti utilizzati durante la fermentazione. La temperatura di servizio ottimale è tra i 6°C e gli 8°C. È ideale come aperitivo, come accompagnamento a piatti delicati e leggeri di verdure, carni bianche o pesce e, a fine pasto, con dolci a base di frutti rossi e frutti di bosco. L’elegante bottiglia trasparente, la raffinata etichetta, disegnata per l’occasione dall’agenzia Robilant, in cui compare per la prima volta e in modo deciso il logo Martini, il capsulone blu proprio della gamma Sigillo Blu, ne fanno un prodotto unico e singolare, un vero e proprio “must” per le occasioni speciali.
n vendita sia in Gdo che nel canale Ho. Re. Ca
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011/8108325 Barbara Herlitzka (bherlitz@bacardi. Com) | 011/8108389 Viviana Lanzetti (vlanzett@bacardi. Com)
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COMPLETAMENTE RIDISEGNATA L’ALLEANZA TRA GRUPPO LA-VIS E GRUPPO RINALDI |
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Viene completamente ridisegnata l’alleanza strategica tra il Gruppo La-vis di Lavis (Tn) e il Gruppo Rinaldi di Bologna, due protagonisti del mondo dei vini e degli spumanti italiani. Dopo 7 anni dallo storico acquisto, e dopo aver rilanciato con forza sul mercato italiano e all’estero il blasonato marchio Cesarini Sforza, l’azienda spumantistica trentina entra a pieno titolo nel Gruppo guidato dalla cooperativa lavisana. Sono oltre 1,5 milioni le bottiglie commercializzate nel 2007 dall’azienda trentina, in special modo di Metodo Classico Trentodoc, che sottolineano l’impegno profuso in investimenti tecnologici, umani e commerciali dalla proprietà La Vis - Rinaldi, che in pochi anni ha messo a segno un incremento in termini di volumi superiore al 60%. I due Gruppi si focalizzano da oggi sulle loro storiche mission: La Vis sceglie di continuare ad occuparsi della produzione, e attraverso Ethica sceglie di distribuire il prodotto sui mercati esteri. Questo diventa possibile acquistando il 50% della Cesarini Sforza Spumanti di proprietà Rinaldi e diventandone così titolare al 100%. Dal canto suo, Rinaldi sceglie di concentrarsi sulla distribuzione, acquistando da La Vis il 50% di Rinaldi Wine e firmando contestualmente un contratto che la lega in modo indissolubile alla distribuzione in esclusiva degli Spumanti Cesarini Sforza sul territorio nazionale. Alla sottoscrizione della nuova alleanza, Roberto Giacomoni, Presidente del Gruppo La Vis, ha dichiarato: “Le nuove evoluzioni dei mercati impongono nuove soluzioni e maggiori capacità di intervenire con rapidità ed efficacia. Nei rispettivi ambiti, produttivo e distributivo, La Vis e Rinaldi rappresentano realtà di riferimento, e questo nuovo accordo non potrà che facilitare per Cesarini Sforza l’obiettivo di una crescita ulteriore”. Giuseppe Tamburi, Presidente del Gruppo Rinaldi, ha commentato: “Con il ritorno dei due Gruppi alle rispettive competenze di base, l’alleanza La Vis – Rinaldi si rinsalda, con l’obiettivo dichiarato di vincere le sfide di mercato dei prossimi anni”. La Casa spumantistica trentina ha di recente presentato la propria punta di diamante, l’Aquila Reale Riserva 2001, prodotto di eccellenza destinato a consolidare il ruolo della spumantistica trentina - in particolare il Metodo Classico, con il rinnovato marchio Trentodoc - ai vertici delle produzioni nazionali ma non solo. . . |
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