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LUNEDI
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 16 Gennaio 2012 |
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NATALIA, THIJS, TARA, MILENA … I SATELLITI GALILEO PORTANO I LORO NOMI |
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Bruxelles, 16 gennaio 2012 - Oltre 16 000 bambini in tutta l´Ue hanno partecipato al concorso di disegno Galileo, in una gara per dare il loro nome al satellite del programma Galileo che sarà lanciato nello spazio. I vincitori saranno annunciati nelle prossime settimane, in occasione delle cerimonie di premiazione negli Stati membri. La premiazione dell´edizione italiana del concorso è prevista il 10 febbraio a Roma. La Commissione europea ha lanciato questo concorso volto a stimolare l´interesse dei bambini per le attività spaziali, offrendo a 27 di loro un´opportunità davvero unica: dare il loro nome ad un satellite. Nel giugno scorso sono stati proclamati vincitori Thijs dal Belgio e Natalia dalla Bulgaria e i loro satelliti sono stati lanciati con successo da Kourou, nella Guyana francese, il 21 ottobre 2011. Ecco il calendario delle prossime cerimonie di premiazione: 13 gennaio, Paesi Bassi; 16 gennaio, Grecia; 17 gennaio, Irlanda; 18 gennaio, Francia e Lettonia; 19 gennaio, Ungheria; 26 gennaio, Repubblica ceca; 10 febbraio, Italia. Il 9 e l´11 gennaio hanno avuto luogo le cerimonie in Slovenia e in Estonia, in occasione delle quali sono stati annunciati i vincitori, Tara e Milena. Ulteriori premiazioni si svolgeranno fino alla fine di marzo 2012. Il vicepresidente Antonio Tajani, Commissario europeo responsabile per l´industria e l´imprenditoria, ha dichiarato: "Sono lieto di vedere che così tanti bambini partecipano a questa iniziativa. La loro creatività e i loro sogni ricordano a tutti noi ciò che ha spronato l´umanità a spingersi oltre l´orizzonte visibile. Con la navigazione satellitare, l´esplorazione e l´osservazione dello spazio, questo tema riveste sempre maggiore importanza per i cittadini e il nostro futuro economico. Con questo concorso abbiamo voluto stimolare l´entusiasmo dei bambini per lo spazio e le opportunità che offre sin dalla più giovane età. " Contesto: Concorso di disegno Galileo - Dal 1° settembre al 15 novembre 2011, i bambini che vivono nell´Ue nati negli anni 2000, 2001 e 2002 - cioè negli anni in cui è stato avviato il programma Galileo - sono stati invitati a fare un disegno avente attinenza con lo spazio e l´aeronautica, a riprodurlo mediante uno scanner o una fotografia digitale e a caricarlo sul sito web del concorso. In ciascun paese una giuria nazionale ha selezionato i disegni migliori; il bambino che risulta vincitore darà il proprio nome a uno dei satelliti della costellazione Galileo. I primi satelliti Galileo sono stati lanciati il 21 ottobre. Ulteriori lanci avranno luogo a intervalli regolari fino a completare l´intera costellazione di satelliti. L´ordine con cui i nomi dei bambini saranno attribuiti ai satelliti è quello dell´ordine alfabetico in cui sono elencati gli Stati membri nella/e lingua/e nazionale/i. Sistema di navigazione Galileo - Galileo permetterà agli utenti di determinare con estrema precisione la loro posizione nel tempo e nello spazio, analogamente a quanto fatto dal Gps, ma in modo più preciso ed affidabile. Galileo è il programma dell´Unione europea che mira allo sviluppo di un sistema globale di navigazione satellitare sottoposto a controllo civile europeo. Sarà compatibile e, per alcuni servizi, interoperabile col Gps americano e con il sistema russo Glonass, pur rimanendo indipendente da essi. La Commissione annuncerà i dettagli dei progressi continui di Galileo nelle prossime settimane, compresa l´aggiudicazione dei contratti relativi a satelliti supplementari per il sistema. |
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CONFERENZA INTERNAZIONALE SULL´APPRENDIMENTO MOBILE |
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Berlino, 16 gennaio 2012 - Una conferenza internazionale sull´apprendimento mobile si svolgerà dall´11 al 13 marzo 2012 a Berlino, in Germania. Dall´avvento dell´apprendimento mobile, la sua pratica e ricerca si sono sviluppate tramite l´innovazione e il progresso tecnologico. I computer portatili, per esempio, hanno dato vita a nuovi modelli di integrazione tecnologica e accessibilità in classe, e hanno liberato la tecnologia dalla "prigione" delle sale computer. Allo stesso modo, i dispositivi palmari hanno reso possibile l´apprendimento contestuale all´aperto e hanno liberato gli studenti e le tecnologie dalla prigionia di un edificio. Con l´apparente accelerazione degli sviluppi crescono l´importanza e la necessità di una ricerca sull´apprendimento mobile focalizzata su approcci pedagogicamente significativi e sistematicamente valutata con adeguati strumenti di raccolta e di analisi dei dati. Questo evento sarà un forum per la presentazione e la discussione della ricerca dell´apprendimento mobile che illustrerà gli sviluppi nel campo. Il programma complessivo sarà costituito da relazioni su invito e presentazioni orali. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Mlearning-conf.org/ |
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TARIFFE DI TELEFONIA UNICHE PER LE PMI |
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Zurigo, 16 gennaio 2012 - Chiamate nazionali e internazionali nella rete fissa senza costi aggiuntivi: Business Voice Digital Phone è la nuova offerta esclusiva appositamente concepita per le Pmi, le startup e per chi lavora in proprio. L´interessante soluzione per i clienti commerciali risponde perfettamente alle esigenze delle piccole e medie imprese. Un collegamento di rete fissa conveniente con un massimo di quattro linee e tutti i vantaggi di una soluzione professionale. Finora le piccole e medie imprese (Pmi) faticavano a orientarsi nella giungla tariffaria delle offerte di telecomunicazione. Infatti, per molte aziende la ricerca di una soluzione professionale, ma conveniente costituiva una vera e propria sfida. Grazie a Business Voice Digital Phone tutto questo appartiene ormai al passato. Upc cablecom business offre il collegamento di rete fissa ideale per le piccole e medie imprese con un massimo di quattro linee telefoniche. Poiché con questa soluzione è possibile mantenere lo stesso numero di telefono con prefisso, viene meno anche l´onerosa comunicazione che comporterebbe un cambio del numero. Unico presupposto è un collegamento Internet con indirizzo di upc cablecom: la combinazione ideale tra tariffa telefonica conveniente e collegamento Internet ultraveloce. Impiego flessibile - Le esigenze dei clienti sono al centro dell´attenzione. Un imprenditore indipendente può beneficiare dell´offerta per separare le telefonate aziendali da quelle private, rimanendo raggiungibile in ogni momento. Una soluzione che consente a una startup o Pmi di presentarsi in modo professionale a costi minimi e di offrire una reperibilità ottimale. E per garantire il massimo della flessibilità, il pacchetto comprende anche un servizio di casella vocale, la visualizzazione del numero del chiamante e il servizio Fax Web. Con Business Voice Digital Phone è inoltre possibile inviare e ricevere fax senza dispositivo supplemen-tare. Per le aziende in espansione il passaggio a una centrale telefonica virtuale (Business Voice Virtual Pbx) è possibile in ogni momento senza cambiamenti tecnologici. Tenere i costi sotto controllo - Digital Phone consente di utilizzare i classici apparecchi telefonici analogici presenti in numerose Pmi. Non è dunque necessario investire in apparecchiature telefoniche costose. Per tenere sotto controllo anche i costi mensili in tutta semplicità, è possibile scegliere tra due modelli di tariffa a basso costo e un´offerta di base semplice. Nell´offerta di base Digital Phone Basic il cliente beneficia di tariffe telefoniche aziendali vantaggiose. È altresì possibile scegliere tra la tariffa a basso costo Swiss (chiamate gratuite nella rete fissa svizzera) e la tariffa a basso costo Global (chiamate gratuite verso la rete fissa di 34 Paesi). Nell´offerta è compreso anche un servizio di supporto professionale operativo in ogni momento. |
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BIELLA. OASI WI-FI PER ALTRI DIECI COMUNI GLI UTENTI DELLE OASI WI-FI SONO GIÀ 5.000. QUANDO UN SERVIZIO FUNZIONA IL CITTADINO NE USUFRUISCE |
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Biella, 16 gennaio 2011 - L’assessorato all’informatizzazione della Provincia di Biella, con a capo Alessio Serafia, ha avviato a partire dal 2010 un progetto denominato “Oasi Wi-fi”, reso possibile grazie all’accordo con diversi enti locali del territorio. Scopo del progetto è, in linea con le esigenze di imprese, cittadini e turisti, quello di dotare il Biellese di punti d’accesso gratuito alla rete internet tramite apparecchiature wireless. “Il progetto Oasi Wi-fi è ad oggi in stato avanzato di realizzazione, con numerose oasi in posizione strategiche già contrassegnate da totem color azzurro” commenta Serafia “e circa 5000 utenti attualmente registrati, segno che l’iniziativa ha preso il via. Ci tengo a precisare che in un momento di difficoltà come quello che sta attraversando l’Italia adesso, il mio assessorato ha messo in piedi questa rete wi-fi con una spesa massima di 90.000 euro salvo imprevisti, risparmiando circa 310.000 euro dei contribuenti. L’amministrazione precedente aveva infatti previsto di spenderne 400.000!” conclude Serafia. Recentissima la notizia che il protocollo d’intesa per la realizzazione di nuove oasi è stato allargato ad altri dieci comuni del biellese. In questi giorni i primi cittadini si sono infatti recati in provincia dall’ass. Serafia per sottoscriverlo in via ufficiale. I nuovi comuni aderenti sono: Andorno Micca, Castelletto Cervo, Magnano, Mezzana Mortigliengo, Mottalciata, Pollone, Ronco Biellese, Rosazza, Sandigliano e Valle Mosso. I nuovi comuni beneficeranno nelle zone coperte dal segnale delle oasi di un’ora e mezza di navigazione gratuita. I costi di installazione delle apparecchiature saranno a carico della provincia, mentre i comuni si sono impegnati ad onorare i costi di gestione della rete. Accedere ad internet in maniera libera e gratuita nelle piazze, nelle vie o, perché no, sorseggiando una tisana in un bar rende la Provincia di Biella una località d’eccellenza per l’innovazione e trasforma concetti come il social network in servizi concreti, finora realizzati solo in grandi realtà urbane, europee o statunitensi. Le oasi attive a Biella sono in Stazione San Paolo, Burcina, Piazza Falcone, Museo del Territorio, Piazza Curiel, Piazza Cossato, Piazza Unità d’Italia, Biella Fiere, zona giardini Zumaglini in prossimità dell’Atl. A Cossato le oasi attive sono in piazza Cri, Micheletti, in Stazione; a Candelo nel ricetto medievale, a Graglia nel Santuario, nel Santuario d’Oropa e a Bielmonte. A Biella sono in fase di esecuzione in via Italia, Piazza Cisterna e Piazza del Monte, a Viverone sul lungolago e nei giardini di Cossato . L’assessorato all’informatizzazione provinciale in collaborazione con Enerbit, in un’ottica di collaborazione e di sinergia, volta a favorire gli utenti dei servizi, ha messo a punto un sistema grazie al quale, i fruitori autenticati delle piattaforme Wi-fi di tutto il biellese potranno navigare liberamente in ciascuna di esse, usando le medesime credenziali già in loro possesso ovunque si trovino. Per fare un esempio un qualsiasi utente già registrato a Biella, potrà navigare gratuitamente anche nelle oasi di futura apertura a Rosazza come Valle Mosso, magari nella gita del fine settimana, senza bisogno di nuove autenticazioni o registrazioni, utilizzando il proprio account già configurato. Per ora i comuni con cui la provincia sta cercando di allargare il protocollo per la realizzazione delle oasi sono: Benna, Camandona, Cavaglià e Mongrando. Per poter verificare quali zone sono coperte dal segnale wi-fi è possibile visitare il sito www.Oasiwifi.it |
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VENDOLA PRESENTA PUGLIASPORTIVA.IT: "CONNETTERE SALUTE, ISTRUZIONE E SPORT" |
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Bari, 16 gennaio 2012 - “Questo governo regionale attribuisce grande valore alla connessione tra qualità della vita, salute, istruzione e sport: per noi, coordinare gli interventi in questi ambiti rappresenta un impegno di valenza strategica. Lo sport, purtroppo, è diventato sempre più lo sport degli altri, in cui il tifo ha surrogato la partecipazione alle attività sportive. Invece proprio nell’intreccio tra sport, salute, educazione, mobilità ed alimentazione ci possono essere per la politica grandi spazi progettuali, nonostante l’evidente penuria di risorse economiche” Così il Presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, nel corso della conferenza stampa di13 gennaio, nella sala del Cineporto di Bari, per la presentazione del portale pugliasportiva.It e del programma interassessorile Educazione ai corretti stili di vita. Con lui le assessore competenenti Maria Campese e Alba Sasso. “Connettere sistema scolastico, sanitario e sportivo e intrecciare questi tre ambiti – ha continuato Vendola – può significare sviluppare buone pratiche e mettere in campo nuove idee. Purtroppo mentre le risorse per gli investimenti cerchiamo di utilizzarle al meglio, quelle per gli eventi promozionali sono assolutamente più scarse”. Sulle affermazioni del presidente del Coni Elio Sannicandro che questa mattina alcune testate giornalistiche hanno riportato, Vendola ha detto in conferenza stampa che “il punto sul quale inopinatamente i giornali hanno voluto fotografare un contrasto con me da parte di Sannicandro, è un punto che interroga tutti quanti noi” spiegando poi che “per la promozione degli eventi sportivi anziché un milione di euro abbiamo avuto circa 170 mila euro”. “E’ del tutto chiaro dunque – ha proseguito Vendola - che un razionamento, non un dimagrimento, così drastico delle risorse, comporta dei problemi perché dobbiamo spartire risorse, che sono un decimo di quello che avevamo, in una platea invece identica se non, a volte, in crescita. Un portafoglio pubblico dunque sostanzialmente svuotato. E’ un problema – ha continuato Vendola – che riguarda la regione, la provincia, il singolo comune. E’ un problema che riguarda tutti noi. Dobbiamo capire che, per esempio, alcuni eventi sportivi rientrano sempre di più nell’agenda del turismo, oppure in quella delle politiche scolastiche o della salute. Lo sport è qualità della vita, promozione della salute, del benessere delle persone. Riflettiamo insieme con il Coni, con gli enti locali, con l’associazionismo diffuso, discutiamo su quali sono le scelte e quali i criteri. Ecco, distribuiamoci le responsabilità per convergere verso obiettivi di qualità. Non possiamo fare altro – ha concluso Vendola - ma sono sicuro che è questo quello che abbiamo già cominciato a fare”. Pugliasportiva.it è il nome dato al portale ufficiale dell’Osservatorio del Sistema Sportivo, un progetto della Regione Puglia, Assessorato alle Risorse Umane, Semplificazione e Sport - Servizio Sport per Tutti, attuato dall’Arti, l’Agenzia Regionale per la Tecnologia e l’Innovazione. “Lo sport in Puglia fa un grande passo in avanti – ha affermato in apertura della conferenza stampa l’assessore regionale alle Risorse umane, semplificazione e sport, Maria Campese - si dota di strumenti innovativi e anche di una modalità di lavoro che, per la prima volta in Italia, vede diversi assessorati portare avanti un progetto integrato di educazione ai corretti stili di vita: benessere, salute, sport, trasporti, costruzione del cittadino”. L’osservatorio nato per favorire la conoscenza della realtà sportiva regionale, avrà come fondamentale strumento proprio il Portale, strumento attraverso cui l’Osservatorio si presenta e interagisce con la comunità sportiva pugliese. Strutturato in maniera da favorire l’accessibilità alle persone con diverse abilità, costituisce sia un mezzo per la raccolta d’informazioni puntuali sul settore dello sport, sia uno strumento per la diffusione e promozione di tali informazioni presso il pubblico. Grazie ad una specifica sezione dedicata, il cittadino potrà rivolgersi direttamente all’assessore, richiedere informazioni al Servizio Sport per Tutti, consultare la sezione Faq sulle risposte alle domande o richieste più frequenti. “Stiamo rivedendo la Legge regionale sullo sport e le linee guidaha aggiunto l’assessore Campese- , dal momento che attualmente la normativa non consente una valutazione adeguata, ad esempio dei finanziamenti da erogare agli eventi sportivi, in quanto non sono chiaramente dettagliati i criteri ed i relativi pesi. Per fare questo, contiamo su una collaborazione stretta con tutti i soggetti coinvolti sul territorio”. Tra i partners, l’Ufficio scolastico regionale - Miur, Oer - Osservatorio epidemiologico regionale, Dipartimenti di Prevenzione delle Asl - Sian (Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione), Anci - Associazione nazionale dei Comuni italiani, Upi - Unione delle Province d’Italia, Coni - Comitato olimpico nazionale italiano, Iamb - Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari, Arem - Agenzia regionale per la mobilità, Masserie Didattiche. “La scuola è il luogo e il tempo della vita dei ragazzi e deve occuparsi della loro crescita equilibrata”, ha sottolineato l’assessore al diritto allo Studio, Alba Sasso. “Oggi - ha proseguito – un bambino su quattro è obeso. Questo progetto entra nelle scuole e coinvolge i bambini dalla terza alla quinta elementare, seguendoli per tre anni e potendo monitorare i vantaggi di un intervento condotto su più piani”. |
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UN COMPUTER IN FAMIGLIA - I DATI CONFERMANO IL SUCCESSO DELL’INIZIATIVA |
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Aosta, 16 gennaio 2012 - Un computer in famiglia, il progetto della la Regione Valle d’Aosta per aumentare le opportunità di informazione e alfabetizzazione informatica dei giovani e delle famiglie valdostane, con il sostegno economico per l’acquisto di un personal computer si è concluso il 30 dicembre scorso, termine ultimo per ottenere il rimborso delle spese sostenute, fino a un massimo di 450 euro. Il progetto è stato rivolto quest’anno ai ragazzi nati negli anni 1999 e 2000. In totale sono state presentate 1.269 richieste di contributo (sono 1900 i ragazzi nella fascia d’età contemplata dal progetto), 646 per i beneficiari anno 1999 e 623 per quelli del 2000, per un importo complessivo pari a 567 mila 931 euro. Il 96 per cento dei computer, inoltre, è stato acquistato presso rivenditori con sede in Valle d’Aosta. Dei 1.269 computer acquistati, 1.084, pari all’85 per cento, è rappresentato da portatili, mentre solo il 15 per cento ha optato per l’acquisto di un computer desktop. Il maggior numero di famiglie ha scelto un computer rientrante nella fascia di prezzo tra i 450 e i 600 euro. Gli acquisti si sono concentrati nel periodo tra la fine di novembre e tutto il mese di dicembre 2011. Il call center, gestito dall’Inva e istituito appositamente a supporto dei cittadini interessati all’iniziativa, ha registrato 832 contatti, rispondendo, in particolare, a richieste relative ai soggetti beneficiari e alla documentazione da presentare. «Non possiamo che dirci soddisfatti – hanno commentato il Presidente della Regione Augusto Rollandin e l’Assessore all’istruzione e cultura Laurent Viérin – perché i numeri confermano la validità del progetto. Il notevole impegno finanziario è ripagato dalla consapevolezza di agire da un lato per aiutare concretamente le famiglie in un periodo di difficoltà economica, e dall’altro di sostenere lo sviluppo di una società informatica che possa dirsi al passo con i tempi». |
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LOMBARDIA: GIOVANI SORPRESI PER NOSTRA IDENTITÀ A ´KM ROSSO´ (BG) INCONTRA RICERCATORI STRANIERI |
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Bergamo, 16 gennaio 2012 - "Sono rimasti molto sorpresi da un luogo che non vuole cambiare pelle, ma vuole, sulla propria identità imprenditoriale e manifatturiera, costruire il proprio futuro, facendo in modo che piccola e grande impresa siano un tutt´uno con la ricerca". Lo ha detto il 13 gennaio Andrea Gibelli, vice presidente e assessore all´Industria e Artigianato di Regione Lombardia, al termine dell´incontro che ha avuto al parco tecnologico del Km Rosso (Bergamo) con gli studenti del progetto di Eupolis ´Meeting Lombardy´. "Un modello - ha detto Gibelli - che parte essenzialmente dalla valorizzazione del capitale umano; essendo giovani, credo che sia il miglior invito a portare un modello di cultura e società non fatto di successi solo di grandi numeri e grandi aziende, ma anche di uomini con la capacità di essere flessibili, adattabili al mercato". Km Rosso Grande Opportunità - "A ´Km Rosso´ - ha detto ancora il vice presidente di Regione Lombardia - c´è l´opportunità di stabilire un modello di sviluppo che è quello di coniugare la ricerca dei grandi gruppi qui presenti, con la contaminazione dell´innovazione, alle Pmi, che sono il tessuto produttivo del Paese. ´Km Rosso´ rappresenta un´eccellenza per aumentare il proprio grado di competitività con il trasferimento di queste tecnologie e rappresenta anche una modalità che Regione Lombardia vuole adottare e generalizzare, in modo che ci siano sempre più luoghi dove il trasferimento tecnologico passi dai centri di ricerca delle grandi imprese alle piccole e medie imprese". Con Pmi Cambiare Mentalità - Parlando ancor del ruolo delle piccole e medie imprese, Gibelli ha spiegato che noi "Non dobbiamo cambiare pelle, ma mentalità: bisogna considerare le Pmi una grande risorsa, che deve strutturarsi non solo con l´aumento dimensionale ma anche con la capacità di fare sistema, per aumentare il proprio grado di competitività". Gli Impegni Di Regione Per I Giovani - Gibelli ai giovani ricercatori ha ricordato i principali provvedimenti che Regione Lombardia ha assunto, a partire dal bando per le Start Up d´impresa riservato ai giovani e alle donne. Il vice presidente ha voluto sottolineare anche il recente accordo tra Regione e la Bei sul capitale circolante a favore delle stesse imprese. |
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GIOVANI CONSUMATORI NEL WEB, DUE SCUOLE REATINE NEL PROGETTO |
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Rieti, 16 gennaio 2012 - Sono 50 gli istituti scolastici superiori in tutta Italia, tra cui 2 reatini, – l’Istituto di istruzione secondaria “C. Rosatelli” (Istituto tecnico settore Tecnologico, Liceo scientifico) di Rieti e l’Istituto di istruzione secondaria Statista Aldo Moro di Passo Corese di Fara in Sabina - che sono stati selezionati per la partecipazione al progetto “Giovani consumatori nel web”, dedicato a far conoscere ai ragazzi le regole della navigazione sicura in Rete. Il progetto ha lo scopo di rendere i giovani consapevoli dei rischi in cui possono incorrere quando acquistano on line beni e servizi e quando scambiano informazioni attraverso il Web. “Giovani consumatori nel web” nasce da un’iniziativa congiunta del Ministero dello Sviluppo Economico e dell’Unione Italiana delle Camere di commercio ed in provincia di Rieti è stato promosso dalla Camera di Commercio di Rieti attraverso l’Azienda Speciale Centro Italia Rieti. Al bando di partecipazione, pubblicato il 25 ottobre e chiuso il 25 novembre scorso, hanno aderito 125 scuole, tra le quali ne sono state selezionate 50. L’avvio delle attività, che si protrarranno fino al 2013, è previsto per febbraio 2012. Il programma è ricco di appuntamenti. Per l’anno scolastico 2011/2012 è previsto un corso di formazione per insegnanti, mentre per il successivo anno scolastico è stata pianificata un’iniziativa dedicata agli studenti, con il contributo di un esperto di diritto dei consumatori. Sono, inoltre, in calendario altre attività, tra cui: la pubblicazione di una Guida dal titolo “Naviga senza rischi. Leggi questa guida!”; la realizzazione di Giocoweb - Giovani Consumatori con il Web, un gioco on line che coinvolgerà gli allievi in un campionato a squadre; una campagna di comunicazione on line con l’impiego di banner e l’apertura di una fan page sul social network Facebook. Molti i vantaggi per le scuole che partecipano: crediti formativi per gli insegnanti; un premio di 3.000 euro per la scuola dell’insegnante che avrà elaborato il miglior prodotto formativo nell’ambito del corso di formazione; un voucher di 1.500 euro - da spendere in attività formative - per l’insegnante autore del prodotto formativo didattico selezionato; un premio del valore di 4.000 euro dedicato alla squadra di allievi vincitrice del Giocoweb. Maggiori informazioni sul sito www.Unimercatorum.it |
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REGIONE LIGURIA, FORMAZIONE: QUATTRO MILIONI DI EURO PER PERCORSI TRIENNALI PROFESSIONALI. IL 60 PER CENTO TROVA LAVORO ENTRO IL PRIMO ANNO DALLA FINE DEL CORSO |
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Genova, 13 Gennaio 2012 - Quattro milioni di euro per dare il via a trentacinque percorsi triennali di formazione professionali che abiliteranno 700 ragazzi in tutta la Liguria. Sono stati stanziati dalla Giunta regionale, su proposta dell’assessore alla formazione e al bilancio, Pippo Rossetti. Nei prossimi giorni verrà pubblicato il bando destinato agli Enti di formazione professionale che potranno presentare un proprio progetto formativo. Le risorse regionali serviranno a finanziare il primo anno dei corsi 2012-2013 a favore delle Province liguri. Operatori elettrici, meccanici, edili, del legno, ma anche segretari, operatori dei sistemi logistici, grafici, tecnici di impianti termoidraulici, operatori ai servizi di vendita, riparatori di veicoli a motore, estetiste, addetti alla ristorazione. Sono alcune delle figure professionali previste la cui utilità e richiesta è già stata espressa dal territorio, attraverso le Province, che potranno trovare un lavoro subito al termine dei tre anni previsti. I corsi si svolgeranno su tutto il territorio regionale a Genova, Savona, Imperia e La Spezia e prederanno il via a settembre dopo la valutazione dei progetti presentati dagli Enti di formazione. “Il titolo di studio conseguito – spiega l’assessore regionale alla formazione, Pippo Rossetti – potrà consentire non solo di lavorare subito, ma anche di rientrare nel percorso formativo iscrivendosi al quarto e quinto anno degli istituti superiori. Le verifiche sui corsi appena conclusi testimoniano inoltre che oltre il 60% dei diplomati vengono inseriti sul mercato del lavoro entro il primo anno dal diploma”. |
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SARDEGNA: PER IL 2012 CONFERMATI 34 MILIONI PER LA RICERCA SCIENTIFICA
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Cagliari, 16 Gennaio 2012 - "In questi anni, pur in un contesto di crisi globale la Regione ha tenuto fermo il timone sulla rotta della Ricerca scientifica. Abbiamo incrementato le risorse della legge 7 del 2007 passate dai 25 milioni per il 2009 ai 34 milioni del 2011 che saranno riconfermati anche nel disegno di legge della finanziaria 2012. Uno sforzo importante per determinare un obiettivo nel quale crediamo fortemente e che sarà determinante in positivo per il futuro sviluppo della Sardegna". E’ quanto affermato dal vice presidente e assessore della Programmazione, Giorgio La Spisa, intervenendo alla conclusione del progetto "Percorsi di Mobilità e storie di migranti” finanziato attraverso i progetti di ricerca della Regione, in corso di svolgimento nell’Aula Magna della Facoltà di Lettere e Filosofia di Cagliari. "Gli studi portati avanti sui percorsi di mobilità e storie di migranti - ha sottolineato La Spisa - riguardano da vicino la Sardegna, da sempre esempio rappresentativo sia per l’emigrazione che, soprattutto ultimamente, per l’immigrazione. Anche in situazioni di emergenza il popolo sardo è sempre stato disponibile all’accoglienza, e oggi molte storie che inizialmente hanno avuto la nostra isola come punto di arrivo per necessità umanitarie, si sono trasformate in nuove opportunità di vita grazie all’integrazione". |
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UNIVERSITÀ: RIFORMA DIRITTO ALLO STUDIO, REGIONE FVG INCONTRA STUDENTI |
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Udine, 16 gennaio 2012 - Si è concluso il 12 gennaio, con l´audizione dei rappresentanti degli studenti universitari di Trieste e Udine, e del Coraf (il Coordinamento Regionale Alta Formazione), il giro di consultazioni avviato dall´assessore regionale a Istruzione, Università e Ricerca Roberto Molinaro, sulla proposta di riforma del diritto allo studio universitario in Friuli Venezia Giulia. Una proposta, che nei giorni scorsi è stata presentata ai rettori degli atenei regionali, alla Sissa, ai direttori dei due Conservatori musicali, e ai rappresentanti degli Erdisu, gli enti che in base alla legge regionale numero 12 del 2005 gestiscono gli interventi a favore della popolazione universitaria. "La riforma - spiega l´assessore Molinaro - non nasce da esigenze determinate dal taglio della spesa; spesa che continuerà al livello attuale come previsto dai documenti contabili". "La riforma - prosegue Molinaro - non riguarda nemmeno i livelli delle prestazioni, bensì interviene sulle modalità di organizzazione e gestione delle prestazioni stesse, oggi affidate a due omologhi enti strumentali della Regione, ciascuno dei quali dotato di un proprio presidente, consiglio di amministrazione, collegio di revisori, direttore e organico di personale". Si tratta nei fatti di una duplicazione che la Regione intende superare, proponendo una gestione unitaria del diritto allo studio universitario improntata secondo criteri di qualità, efficienza, efficacia ed economicità. L´opzione più accreditata per raggiungere l´obiettivo è la costituzione di una fondazione, promossa dalla stessa Regione e partecipata dalle Università e dagli istituti di alta formazione, che avrà competenze esclusive in materia di promozione e di gestione degli interventi, e funzioni programmatorie nel settore. "Al nuovo soggetto partecipato - chiarisce Molinaro - spetterà garantire in toto l´operatività oggi affidata agli Erdisu, con la possibile assunzione anche di altre funzioni di supporto al sistema universitario". "Il nuovo soggetto - aggiunge l´assessore - dovrà garantire un livello uniforme di servizi e concorrere alla realizzazione di un sistema integrato di azioni a favore degli studenti, che tenga conto delle peculiarità che distinguono le realtà universitarie del Friuli Venezia Giulia". Il nuovo soggetto, che nelle intenzioni della Regione dovrà essere snello e autonomo, sarà governato da rappresentanti della Regione, del sistema universitario e degli studenti. L´elemento di novità della proposta è rappresentato dal fatto che le attività della fondazione e i risultati di gestione siano monitorati e soggetti a valutazione periodica, verificandone in tal modo la coerenza con gli obiettivi della riforma. "Con questo primo giro di consultazioni - sempre secondo Molinaro - si è solo avviato un percorso che prevede l´analisi dei contributi emersi negli incontri, e la traduzione delle proposte in un organico disegno di legge che dovrà prevedere anche la modifica delle normative regionali in vigore, e il raccordo con la nuova disciplina nazionale sul diritto allo studio universitario, attualmente ´in fieri´ ". "E´ comunque certo - conclude l´assessore - che fino a quando la fondazione non sarà operativa, gli organi e l´attività degli Erdisu di Trieste e di Udine non saranno messi in discussione, così come non ci saranno modifiche alle norme attuali e alla programmazione triennale approvata". |
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BORSE DI STUDIO PER I FIGLI DELLE VITTIME DI INCIDENTI SUL LAVORO |
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Torino, 16 gennaio 2012 - Il risarcimento di 937.000 euro che la Regione riceverà dalla Thyssenkrupp sarà devoluto all’erogazione di borse di studio da destinare ai figli delle vittime di incidenti sul luogo di lavoro. Ad annunciarlo sono stati il presidente Roberto Cota, e gli assessori al Lavoro, Claudia Porchietto, al Legale, Ugo Cavallera e alla Sanità, Paolo Monferino, durante l’incontro privato che hanno avuto il 13 gennaio con i famigliari delle vittime dell’incendio dello stabilimento di Torino. “Abbiamo voluto avviare un percorso condiviso con le famiglie - puntualizza Cota - in modo che venisse lasciato un segno concreto e tangibile nella società piemontese. Spesso in questi casi ci si perde in tante parole: una borsa di studio per i figli delle vittime di incidenti e infortuni sul lavoro è una testimonianza fattiva dell’impegno degli enti pubblici nei confronti delle famiglie coinvolte in queste disgrazie”. Secondo Porchietto, Cavallera e Monferino, “l’erogazione di una borsa di studio annuale per i figli delle vittime non solo permetterà di non dimenticare un evento che ha profondamente segnato il Piemonte, ma offrirà un aiuto concreto a chi deve convivere tutti i giorni con gli effetti delle tragedie lavorative. È necessario che la memoria dei morti della Thyssenkrupp non vada persa per continuare a tenere alta l’attenzione sugli incidenti del lavoro ed evitare nuovi fatti di cronaca come quelli recentemente accaduti in Provincia di Torino. Abbiamo proprio per tale ragione preso l’impegno, come abbiamo già fatto in questi primi due anni di governo, di continuare ad organizzare il convegno di commemorazione dell’incidente Thyssen rendendolo un evento di richiamo nazionale”. |
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BORSA DI STUDIO SPORT E SCUOLA, FINO AL 31 GENNAIO LE DOMANDE |
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Alessandria, 16 gennaio 2012 - C’è tempo fino al 31 gennaio per presentare le domande per l’assegnazione della borsa di studio “Sport e Scuola”. Possono concorrere all’assegnazione tutti gli studenti residenti nel comune di Alessandria che abbiano frequentato nell’anno scolastico 2010/2011 la scuola secondaria di primo o di secondo grado e che, oltre ad aver ottenuto un buon profitto scolastico, abbiano conseguito rilevanti risultati sportivi a livello provinciale, regionale, nazionale e internazionale in qualunque disciplina sportiva, sia individuale che a squadre. Il reddito Isee del nucleo familiare di appartenenza non deve essere superiore, per l’anno 2010, a 32.000 euro. Www.comune.alessandria.it |
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ISTRUZIONE: DA REGIONE SICILIA 1 MILIONE DI EURO PER CLASSI PRIMAVERA |
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Palermo, 16 gennaio 2012 - Ammontano a un milione di euro le risorse destinate dall´assessorato regionale per l´Istruzione e la Formazione professionale all´attivazione in Sicilia delle sezioni primavera per l´anno scolastico 2011-2012. E´ un servizio educativo sperimentale rivolto a bambini di eta´ compresa tra i 24 e i 36 mesi, aggregato alle attuali strutture delle scuole dell´infanzia pubbliche o paritarie e degli asili nido comunali o gestiti da privati in convenzione. Il servizio contribuisce alla diffusione di una cultura sempre piu´ attenta alle necessita´ e alle potenzialita´ dei bambini da zero a sei anni, in coerenza con il principio della continuita´ educativa, sull´esempio di numerose esperienze positive gia´ avviate in tante zone dell´Italia. "L´iniziativa - ha detto l´assessore regionale per l´Istruzione e la Formazione professionale, Mario Centorrino - nasce da un´intesa tra Ministero dell´Istruzione e della Ricerca, Ufficio scolastico regionale e Regione siciliana, e consentira´ il funzionamento sul territorio regionale di 109 sezioni improntate a criteri di qualita´ pedagogica e rispondenza alle caratteristiche della specifica fascia d´eta´". |
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SCUOLA, DIMENSIONAMENTO: DISCO VERDE DAL MINISTERO ALLE RICHIESTE DELLA LIGURIA
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Genova, 16 Gennaio 2012 - “Nessun taglio ai dirigenti scolastici delle scuole superiori liguri anche se al di sotto dei 600 allievi, come invece era previsto dalla legge nazionale 183 del 2011”. Lo ha comunicato l’assessore regionale al bilancio, formazione e istruzione, Pippo Rossetti al termine dell’incontro presso il Ministero dell’Istruzione con il capo di gabinetto del Ministro Francesco Profumo, Luigi Fiorentino e Giovanni Biondi, direttore delle risorse umane e finanziarie del Miur. “Grazie al meccanismo di compensazione – ha sottolineato Rossetti – il Ministero ha accolto le nostre richieste che riguardano in particolare 12 istituti scolastici che si collocano sotto la soglia dei 600 allievi, i cui dirigenti non verranno toccati, anche perché il dimensionamento delle scuole dell’obbligo ha già visto in Liguria la riduzione di quindici posti da dirigente che erano nella dotazione del Miur”. L’assessore Rossetti ha comunicato che “verrà inoltre proseguita in Liguria l’esperienza dell’Esabac, una certificazione valida in Italia e in Francia che consente agli allievi di conseguire simultaneamente due diplomi. Si tratta di un percorso importante per la Liguria perché consente il rafforzamento delle rispettive lingue in un percorso biculturale”. Risultati positivi per Rossetti anche sul fronte della partecipazione della nostra regione un progetto nazionale sul libro digitale per l’utilizzo dei pc e dei tablet. “In questo modo – conclude l’assessore all’istruzione della Regione Liguria – potremo mettere in comune risorse per l’estensione della digitalizzazione dei libri, come è già avvenuto in quattro istituti comprensivi liguri a Pieve di Teco, a Sassello, in Valle Stura e a Follo”.inizio modulo |
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PROGETTO “SI VEDE BENE SOLO CON IL CUORE” |
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Alessandria, 16 gennaio 2012 - Un cortometraggio di trenta minuti dal titolo “Cristalli”: lo hanno realizzato gli allievi della scuola primaria di Strevi. Dal progetto di Aido e Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti “Si vede bene solo con il cuore”, è nato un percorso formativo e di sensibilizzazione sui temi della disabilità conseguente a cecità e della donazione degli organi e dei tessuti. Diversi alunni, infatti, hanno deciso di imparare il metodo Braille per aiutare una compagna cieca e condividere meglio con lei il suo mondo senza immagini. Il cortometraggio sarà presentato direttamente dagli allievi di Strevi giovedì 12 gennaio, alle 21 al Teatro Ariston di Acqui Terme, in una serata speciale condotta da Enrico Rapetti. Il 13 gennaio, alle 9.30, la visione sarà replicata per le scuole del territorio. Www.provincia.alessandria.it |
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TORNA A BORGOMANERO IL PREMIO GIOVANI ARTISTI |
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Borgomaner, 16 gennaio 2012 - L’assessorato alle politiche giovanili di Borgomanero, in collaborazione con le gallerie d’arte Borgo Arte ed Eventinove, ha bandito la terza edizione del concorso Giovani Artisti, che premia le opere dei giovani tra i 16 e i 35 anni residenti nelle province di Novara, Vco, Vercelli, Varese e Biella. I primi tre classificati verranno premiati con 1.500, 900 e 600 euro e, novità di quest´anno, premi speciali saranno riservati al primo borgomanerese e al primo studente. Le opere selezionate verranno inoltre esposte in anteprima presso Villa Marazza e durante la Festa dell’uva 2012. Il termine per l’iscrizione scade il 30 gennaio. Www.comune.borgomanero.no.it |
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SERVIZIO CIVILE, DA PRESIDENTE REGIONE UMBRIA MARINI APPELLO AL GOVERNO PER RIPRISTINO RISORSE FONDO NAZIONALE |
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Perugia, 16 gennaio 2012 - "Conoscendo la sensibilità di questo Governo, e del Ministro Riccardi in particolare, per le tematiche relative all´impegno dei giovani nel loro percorso di cittadinanza attiva e del ruolo del servizio civile, confido nella possibilità che si possa al più presto provvedere al ripristino della dotazione finanziaria del Fondo nazionale per il servizio civile, praticamente azzerato dai tagli del precedente Governo". È quanto affermato dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, intervenuta il 12 gennaio all´iniziativa organizzata a Perugia da Legacoop sul tema "Quale futuro per il servizio civile", presente la vicepresidente della Regione Carla Casciari, nel corso della quale è stato sottolineato come nel 2012 saranno molti di meno i giovani che potranno svolgere il servizio civile, mentre nel 2013 è già previsto che saranno meno di 500 i giovani che potranno svolgere questa esperienza rispetto ai 19.000 del 2010 e ai 30mila del 2009. Di fatto, si è verificato un taglio di oltre il 400 per cento delle risorse a disposizione del servizio civile, mentre sono state finanziate nuove iniziative come quelle della "mini naja". La presidente Marini ha quindi colto l´occasione per lanciare un vero e proprio appello al Governo affinché si ripristini il Fondo, anche in considerazione del fatto che lo svolgimento di questa esperienza "rappresenta per le ragazze ed i ragazzi una opportunità formativa non solo sotto il profilo del loro essere cittadini attivi, ma anche del proprio futuro lavorativo ed occupazionale". "Ho sempre sostenuto, e vorrei ribadirlo oggi in questa sede - ha detto -, che investire nel welfare significa anche favorire un importante fattore di crescita complessiva dell´economia del Paese quale è, appunto, il comparto delle politiche sociali. Oltre, ovviamente, al suo precipuo valore di civiltà e modernità di una società". La presidente Marini, riferendosi al dibattito in corso a livello nazionale suscitato da alcune iniziative legislative in sede parlamentare, ha voluto sottolineare come sia irrinunciabile ed essenziale un ruolo di cooperazione tra il livello nazionale e quello regionale nell´organizzazione complessiva del servizio civile: "Penso che il ruolo delle Regioni, e della loro rete di servizi sociali, debba trovare un adeguato riconoscimento, in un quadro di collaborazione e cooperazione tra il livello nazionale e quello regionale. Di ciò ne è convinta la stessa Conferenza delle Regioni italiane". |
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8ª CONFERENZA INTERNAZIONALE SUL CLIMA URBANO
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Dublino, 16 gennaio 2012 - L´ottava conferenza internazionale sul clima urbano si svolgerà dal 6 al 10 agosto 2012 a Dublino, in Irlanda. Il cambiamento climatico può causare alterazioni significative e durature nella distribuzione statistica dei modelli meteorologici per periodi che vanno da decenni a milioni di anni. La scienza ha fatto progressi nella comprensione del cambiamento climatico e delle sue cause, e promuove lo sviluppo di una maggiore comprensione degli impatti attuali e potenziali. Questa comprensione è cruciale perché permette ai decisori di inserire i cambiamenti climatici nel contesto di altre grandi sfide affrontate dalle singole nazioni e dal mondo intero. Questo evento analizzerà la ricerca sugli effetti del clima urbano a tutti i livelli e fisserà punti di riferimento importanti per lo sviluppo del settore. Sarà anche un forum in cui i climatologi urbani possono discutere gli sviluppi moderni nella ricerca e l´applicazione delle conoscenze climatiche per la progettazione di città migliori. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Icuc8.org/ |
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AMBIENTE. BANCHI DI CORALLO NEL RELITTO DEL ”TRANSYLVANIA” |
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Genova, 16 Gennaio 2012 - Riconoscimento della Regione Liguria al Gruppo Subacqueo dei Carabinieri di Genova che nell’ottobre scorso hanno ritrovato il relitto del piroscafo inglese Transylvania nei fondali del Mar Ligure, a 630 metri di profondità, di fronte all’isola di Bergeggi, al largo di Capo Noli, nella riviera savonese. L’affondamento del Transylvania, oltre 14 mila tonnellate, il 4 maggio 1917, spezzato in due da un siluro partito da un sommergibile tedesco è la più drammatica tragedia del Mar Ligure di tutti i tempi. Il Transylvania, ex piroscafo da crociere, era partito da Marsiglia con a bordo 3 mila 500 soldati della marina da guerra dell’esercito britannico e 64 infermiere della British Red Cross Society, diretti sul fronte turco in Palestina. Le vittime furono 407, di cui 96 vennero sepolte nel cimitero di Zinola. I superstiti furono tremila e furono accolti dalla popolazione savonese che li ospitò in case, caserme, scuole e nel teatro Chiabrera di Savona. L’incontro in Regione Liguria, promosso dall’assessore alla Cultura e al Turismo Angelo Berlangieri, ha nuovamente acceso i riflettori su un relitto, divenuto la bara, purtroppo, di centinaia di persone, ma che ha ancora tante cose da raccontare. Tralasciando le voci sull’esistenza a bordo di un “tesoretto”, un misterioso barile di sterline d’oro per le paghe dei militari trasportati. Gli esperti, nonostante la profondità, non escludono neppure la possibilità di un recupero del relitto. L’ultima parola spetterebbe, ovviamente, al governo del Regno Unito. Con il tenente colonnello Francesco Schilardi, comandante del Gruppo Subacqueo Carabinieri, è intervenuto, fra gli altri Guido Gay, titolare dell’azienda comasca che ha messo a disposizione delle ricerche il catamarano Daedalus da cui ha fatto scendere un modernissimo robot capace di operare fino a 4 mila metri di profondità e uno speciale magnetometro. Grazie a quest’ultimo strumento, che funziona sul principio della risonanza magnetica nucleare, è stata individuata la massa ferrosa del relitto del Transylvania. E proprio dal racconto di Gay, è arrivata la conferma che nello scafo del Transylvania ha trovato un ottimo habitat naturale il corallo bianco, la Madrepora oculata, un fossile vivente raro nel Mediterraneo, oggetto di diversi studi da parte dei ricercatori. Testimonianze sulle tante ricerche fatte per ritrovare il relitto sono state fatte dal capitano di fregata Massimiliano Nannini, Antonietta Sobrio di Noli, Luca Battaglieri di Finale Ligure, il savonese Pier Bortoletto, l’assistente cartografo Stefano Ferrero. |
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AMBIENTE: A VILLA UMBRA CORSO FORMAZIONE SUL PAESAGGIO. ROMETTI, “TUTELA DEL PAESAGGIO LEVA PER LO SVILUPPO” |
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Perugia, 16 gennaio 2012 - "La tutela e la valorizzazione del paesaggio sono fattori determinanti per le politiche di governo del territorio e costituiscono anche una leva per lo sviluppo economico. Di conseguenza, un´adeguata formazione capillare del Piano paesaggistico regionale non può che costituire un´occasione preziosa e di interesse per le amministrazioni locali". Lo afferma l´assessore regionale all´Ambiente, Silvano Rometti, in occasione dell´apertura del corso di formazione su "Salvaguardia, pianificazione e criteri di progettazione del paesaggio: approcci, strumenti e procedure a supporto del nuovo piano paesaggistico regionale", che si è tenuta stamani nella sede della Scuola umbra di amministrazione pubblica di Villa Umbra a Perugia. L´iniziativa, voluta dall´Assessorato all´Ambiente e Territorio della Regione Umbria e che si articola in quattro giornate, si colloca nel quadro delle politiche di governo del territorio e di sviluppo paesaggisticamente sostenibile della regione. "La Regione Umbria vuole attivare un diffuso processo formativo rivolto a tutte le amministrazioni locali del territorio - sottolinea Rometti - per condividere ed illustrare in maniera efficace obiettivi, contenuti, strumenti e procedure del nuovo Piano paesaggistico regionale in fase di formazione. Il corso si pone in piena attuazione della Convenzione Europea del Paesaggio del 2000, che individua tra le azioni prioritarie da promuovere la qualificazione e la formazione di quanti operano nei processi di pianificazione e progettazione del paesaggio, a partire dai dipendenti della pubblica amministrazione". Il corso, al quale parteciperà il personale delle amministrazioni regionali e locali umbre, si articolerà in due fasi distinte: una informativa, con quattro incontri in plenaria, finalizzati ad illustrare le principali innovazioni di carattere culturale, disciplinare e normativo in materia, e una seconda fase di carattere pratico sperimentale con laboratori applicativi rivolti ad un massimo di 20/25 partecipanti per laboratorio, condotti sulla base di un processo di simulazioni effettuate concretamente su situazioni emblematiche, problematiche frequenti o casi esemplari direttamente connessi al territorio regionale. È possibile consultare il programma collegandosi ai siti www.Territorio.regione.umbria.it www.Umbriageo.regione.umbria.it |
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SISTEMA IDRICO IN ABRUZZO: AL VIA CONCERTAZIONE LEGGE RIFORMA PRIMA RIUNIONE CON LE RAPPRESENTANZE SINDACALI IL 26 GENNAIO |
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L´aquila, 16 gennaio 2012 - Per meglio definire la legge organica sul Sistema idrico integrato, l´assessore ai Lavori pubblici della Regione Abruzzo, Angelo Di Paolo, ha deciso in via preliminare di verificare e, ove possibile favorire, la convergenza su un documento di indirizzo con i portatori di interessi, in linea e per dare attuazione a quanto previsto dalla legge 9/2011. "Tale fase - spiega Di Paolo - nasce dalle esigenze di stilare un testo quanto più condiviso dagli attori locali che dia risposta ed attuazione al complesso quadro normativo attualmente vigente nel nostro paese, nella consapevolezza che tali attività di concertazione hanno oltre che finalità informative, lo scopo di arricchire la condivisione di obiettivi e di strumenti operativi al fine di pervenire al massimo della convergenza possibile". Il calendario degli incontri prevede riunioni con i sindacati confederali, con il sistema degli enti locali (Comuni e Province) ed, infine, con le rappresentanze riconosciute dei consumatori, delle associazioni ambientali e delle associazioni di categoria, in rappresentanza dei diversi settori produttivi. La prima riunione con i sindacati è fissata per il prossimo 26 gennaio. |
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PUGLIA: LETTERA APERTA DI AMATI AL PROF. PETRELLA E AI MOVIMENTI ACQUA BENE COMUNE |
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Bari, 16 gennaio 2012 - Lettera aperta dell´assessore alle Opere pubbliche della Regione Puglia Fabiano Amati al professor Riccardo Petrella e al movimento "Acqua bene comune", in vista del convegno in programma a Bari il prossimo 20 gennaio. Caro Prof. Riccardo Petrella, cari amici del movimento "Acqua bene comune", "Riccardo Petrella è tornato", titolano i giornali di oggi annunciando un importante convegno organizzato dal movimento "Acqua bene comune": "ammazziamo il vitello più grasso". Noi non ci siamo mai allontanati, restando nella trincea dell´aspra battaglia per la vita dei pugliesi, tale è quella per l´acqua, e per questo non pretendiamo una festa in nostro onore, ma siamo pronti a festeggiare chi tornando ci può aiutare, anche a capire di più. Per parte mia la festa può cominciare con una lettera aperta, dieci domande, o forse più, pacate, problematiche, prive di suggestioni demagogiche, ed affettuose, a voi rivolte sulla base di ciò che ho letto negli ultimi mesi. 1) Sento spesso una critica: la Regione non diminuisce le tariffe dell´acqua. Ma siamo certi che spetti alla Regione? Non voglio però nascondermi dietro la competenza esclusiva dei sindaci in materia e per questo chiedo: pensate che se ci fosse la possibilità, peraltro sicuramente gradita dai pugliesi, saremmo così folli da non perseguirla? Non ci darebbe più prestigio e consenso, oltre che pace all´anima, incidere con risolutezza per raggiungere il risultato della riduzione e così prendere applausi a scena aperta? 2) Voi sostenete che la tariffa debba essere ridotta del 7%, importo pari all´abrogata remunerazione del capitale investito. Siete certi che nel piano d´ambito pugliese quella voce corrisponda a profitto? Non può darsi che corrisponda, a parte la questione poco nota del bond, agli interessi che sino al 2018 dobbiamo pagare (costi) per il debito da un miliardo di euro, finalizzato alla realizzazione degli investimenti? 3) Leggo che crea scandalo il fatto che nel piano d´ambito la remunerazione del capitale investito cresca negli anni, fino al paradosso, a vostro dire, che nel 2018 il suo ammontare sarà superiore agli investimenti per lo stesso anno. Questo accade, sempre a vostro dire, per "un´inspiegabile corsa all´indebitamento". Vi chiedo: pensate che un indebitamento di tale portata, peraltro imposto dai sindaci pugliesi, sia giustificato dall´acquisto di beni voluttuari, oppure dagli investimenti previsti dal piano d´ambito, con la curva dei costi di gestione, quelli sì da tenere sempre sotto controllo, che si mantiene costante? Non può darsi che nel 2018, ultimo anno della concessione in favore di Aqp, la grande operazione degli investimenti debba considerarsi in fase di conclusione, trascinando perlopiù in quell´anno (2018) solo gli oneri per l´indebitamento contratto negli anni precedenti, e quindi nel rispetto del piano d´ambito e delle relative necessità idriche e fognarie dei pugliesi? Non sarebbe un atto di buona gestione l´aver realizzato tutti gli investimenti previsti e nel rispetto della scansione temporale? Perché stigmatizzate la "corsa agli investimenti" che trova la sua giustificazione nella lentezza registrata negli anni precedenti, e così facendo tentare di realizzare in buona fede un danno ai Cittadini? Non è forse questo un ambito meritevole di velocità? 4) Ove i Sindaci pugliesi ritenessero di ridurre la tariffa del 7%, senza considerare le necessità e gli obblighi insiti nelle risposte alle domande precedenti, non si registrerebbe una corrispettiva riduzione degli investimenti, con conseguente riduzione di salute, come voi sapete bene accade in materia di servizio idrico integrato? Inoltre: la riduzione degli investimenti non comporterebbe la riduzione del nostro potenziale di resistenza alle costanti crisi idriche come quella che probabilmente ci accingiamo a vivere? La crisi idrica, la sete, e la sanificazione delle acque, sono materie coerenti con i nostri doveri di cittadinanza? 5) Questa dinamica della tariffa e della gestione, deducibile da quanto rispondendomi avrete trattato fino a questo momento, non è funzionale, con il suo carico di investimenti, a determinare una riduzione della tariffa, sia pure modesta, a partire dal 2015 e sino al 2018? È questa una buona notizia per chi mazzinianamente deve avere l´ambizione di agire vivendo tra coloro che verranno? 6) C´è una questione ulteriore che voi ponete, però senza particolare foga, e che suggerisco di affrontare: lo faccio perché idealmente mi sento parte di voi, nonostante sia certo stentiate a crederlo. Acquedotto pugliese negli ultimi anni ha ottenuto utili milionari dall´efficientamento della sua gestione, così come riconosciuto ormai da tutti gli specialisti e dalle agenzie di rating. Orbene, questi utili non sono distribuibili all´azionista, per previsione statutaria, e debbono essere utilizzati per gli investimenti. Al vostro posto mi chiederei: ma se gli utili sono utilizzati per gli investimenti perché la tariffa non si riduce? La risposta è semplice! Il piano d´ambito fu licenziato dai sindaci pugliesi con la previsione di una capitalizzazione da parte dell´azionista, pari a 201 milioni fino al 2018, proprio per sostenere l´ingente programma di investimenti. La Regione Puglia azionista, come è noto, non ha grosse disponibilità economiche, per cui omette di capitalizzare, perché questo potrebbe realizzarsi solo attraverso l´aumento delle tasse. Per soccorrere tale omissione Aqp utilizza dunque gli utili da efficienza. Vi chiedo: sarebbe ragionevole fare diversamente, cioè capitalizzare attraverso l´aumento delle tasse per poi ottenere la riduzione della tariffa dell´acqua? Non saremmo di fronte al cane che si mangia la coda? Siete consapevoli che chiedere la riduzione della tariffa dell´acqua sulla base di questo argomento significherebbe chiedere l´aumento delle tasse a carico dei pugliesi? 7) Sento spesso lamentare la mancata trasformazione di Aqp in soggetto pubblico, così come previsto dalla legge di ripubblicizzazione. La ragione, come noto, è riconducibile al fatto che il governo nazionale ha impugnato la nostra legge, anche sul questo punto, e la decisione della Corte costituzionale si attende tra qualche settimana. La mia domanda: sarebbe stato intelligente trasformare la società prima della pronuncia della Corte, ben sapendo quanto insidioso sia lo scenario che potrebbe aprirsi, esponendo Aqp, a causa dell´incertezza, all´abbassamento del rating, purtroppo utile ad ottenere i finanziamenti dalle banche? Rispetto al tema di trasformazione, che sentiamo al pari di voi tutti, qualche mese di attesa è annoverabile tra le condotte delittuose, anche considerato che la proprietà azionaria è nelle mani della Regione in misura totalitaria? Secondo voi perché abbiamo accelerato l´acquisizione delle quote che deteneva la Basilicata esponendoci a critiche anche feroci? Quell´acquisizione può essere considerata la prova che il nostro punto di vista sulla questione è estremamente determinato e converge col vostro? 8) Mi permettete di introdurre un argomento che non tratta nessuno, ma che mi sembra funzionale al raggiungimento del concetto di acqua bene comune? Come voi sapete prendiamo acqua dalla Basilicata, tra gli altri. Sulla base di un accordo di programma che siamo tenuti a rispettare, e che sempre grati intendiamo rispettare, provvediamo a pagare, a fronte dell´acqua prelevata da quella regione sorella, un contributo noto come "componente ambientale"; il costo che sopportiamo è ovviamente caricato nella tariffa che i cittadini pagano. Ecco la mia domanda culturale. Risponde alla teoria dell´acqua bene comune che il gestore del servizio pugliese debba pagarla, peraltro ad altro ente pubblico? Quando potrò avere il piacere di osservare l´apertura di una "pratica" sull´argomento, con i forum e i movimenti gemelli della Lucania e non solo? Pensate che questa riflessione, sia pure culturale, non possa portare a qualche risultato, anche senza violare gli interessi della Basilicata, che sul lungo periodo si traduca in riduzione della tariffa? Inoltre: Aqp spende ogni anno centinaia di migliaia di euro, caricati in tariffa, per mantenere in funzione la malandata galleria Pavoncelli. Da trent´anni si cerca di completare la galleria parallela "Pavoncelli bis", per mettere in sicurezza l´approvvigionamento e risparmiare sulla tariffa. Questa opera non vede la luce per una pluralità di scandali da me ostinatamente denunciati e per l´ostilità del territorio ove sarà realizzata. Vi chiedo: a quando una voce di sostegno su questa battaglia per il bene comune, così da aiutarci a portare a compimento quest´opera? Assieme ai forum e movimenti campani, e non solo, pensate sia giunta l´ora di compiere uno scatto di reni, civile e determinato così come siete abituati a fare? 9) Non so se sapete che dopo tanti anni abbiamo finalmente un rapporto sugli sprechi (uso oltre il necessario con riferimento alla produzione) dell´acqua in agricoltura. Secondo l´Agensud, per il solo schema del Sinni, tale consumo esorbitante raggiunge la misura straordinaria di 70 milioni di metri cubi. Nonostante ciò si parla solo di perdite delle reti, e grazie al tanto meritorio parlare le abbiamo ridotte sensibilmente, senza dilungarci su tale altra voce di spreco, che non spetta a me spiegare quanto sarebbe funzionale, se evitato, alla riduzione delle tariffa dell´acqua per l´idropotabile. Chiedo: a quando una battaglia culturale, determinata e senza sconti anche su questo argomento? 10) Ultima domanda. Ma perché le vostre riflessioni si rivolgono prevalentemente alla Puglia ed Aqp? Forse perché l´esposizione del Presidente Vendola è garanzia di successo mediatico per gli appunti rivoltigli, nonostante sia stato l´unico in Italia ad aver affrontato l´argomento con concretezza? Quanti altri gestori del servizio idrico integrato avete così risolutamente interpellato su tutti i temi che a differenza caratterizzano il nostro intenso, a volte aspro, e comunque utile dibattito? *** Sono queste le mie domande, con la formula alla moda del "decalogo", nella consapevolezza che l´unica cosa che non cambierà moda sarà il nostro comune impegno sulla comune battaglia: e di questo vi sono grato, a prescindere dai punti di vista che temporaneamente potrebbero dividerci. Fabiano Amati |
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VENETO: FINANZIATI STUDI E PROGRAMMI PER BONIFICA SITI INQUINATI |
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Venezia, 16 gennaio 2012 - E’ stato effettuato dalla giunta regionale, su relazione dell’assessore all’ambiente Maurizio Conte, il riparto sul bilancio 2011 dei fondi destinati a studi e programmi per la fasi preliminari alle operazioni di bonifica di siti inquinati. “La legge finanziaria della Regione – fa presente lo stesso Conte - ha infatti rifinanziato con un milione di euro a fondo perduto il relativo capitolo di bilancio per la copertura degli oneri sostenuti dagli enti locali per le opere di progettazione e caratterizzazione previste dal Decreto Legislativo n. 152 del 2006 (art. 242). Per l’assegnazione dei contributi si è tenuto conto, oltre che dei criteri di ammissibilità definiti con un provvedimento dello scorso ottobre, anche delle particolari situazioni di criticità ambientale che sono state evidenziate nel corso dell’istruttoria”. Gli interventi finanziati sono in tutto 24. In provincia di Padova: - Comune di San Giorgio delle Pertiche - Redazione di studi, progetti e indagini per la bonifica dell´area di pertinenza della ex Cromatura Sarti Snc sita in via del Santo 95 (contributo 12.500 euro): - Comune di Granze - Nuovo Pdc a fronte di rilevamento di nuovi rifiuti pericolosi interrati illecitamente lotto di proprietà dell´Agenzia per la Trasformazione del Territorio (36 mila euro), In provincia di Rovigo: - Comune di Lendinara - Esecuzione in via sostitutiva Pdc su area contaminata in via Santa Maria Nuove della ditta Lendinarese Petroli (32 mila euro); - Comune di Badia Polesine - Indagine e messa in sicurezza già avviate e programmate in un tratto di scolo consorziale Villafora (1.200 euro); - Comune di Porto Viro - Redazione Pdc ex discarica Rsu e Speciali in loc. Contarina (85.000 euro); - Comune di Adria - Redazione studio Pdc del sito ex area Caffaro loc. Bottrighe (24.000 euro): - Comune di Adria - Studio Pdc area ex Polichimica loc. Bottrighe (27.000 euro); - Comune di Adria - Studio Pdc area ex distributore via Dante loc. Bottrighe (4.500 euro); In provincia di Treviso: - Comune di Treviso - Indagini ambientali e progetto idraulico ex discarica di via Orsenigo (100.000 euro); - Comune di Sernaglia della Battaglia - Pdc analisi ex discarica loc. Masarole (55.500 euro); - Comune di Codognè - Area caserma Maset studio e realizzazione Piano di Indagine Ambientale (55.500 euro); In provincia di Venezia: - Comune di Venezia - Intervento Pdc Sito Vaschette 2 perimetro esterno Sin (50.000 euro); - Comune di Venezia - Progetto Operativo di bonifica ex cave Casarin Parco Don Sturzo Carpenedo (42.000 euro); In provincia di Verona: - Comune di Brentino Belluno - Spese sostenute in area demaniale per rimozione e bonifica di un deposito abusivo di amianto (1.000 euro); - Comune di Tregnago - Spese di rimozione materiali inquinanti individuati nel terreno sottostante l´edificio pubblico denominato Polo Scolastico (20.000 euro); - Comune di San Bonifacio - Esecuzione indagini ambientali in loc. Lioncello (50.000 euro); - Comune di Valeggio sul Mincio - Esecuzione di studi, progetti e indagini ex discarica Cà Baldassarre (119.000 euro); - Comune di Illasi - Ripristino Ambientale del sito Sir denominato Bocca Scalucce (38.000 euro); - Comune di Colognola ai Colli - Ripristino ambientale del Sir denominato Bocca Scalucce (38.000 euro); - Comune di Verona - Piano della Caratterizzazione e relative analisi di un area industriale dismessa denominata Tiberghien (42.500 euro); - Comune di Isola della Scala - Indagini ambientali e Piani della Caratterizzazione per deposito di limi contaminati derivanti da escavazioni eseguite da Enel in loc. Cercomano; interramento rifiuti costituiti da animali avicoli in via Valtonda; interramento rifiuti costituiti da animali avicoli in via Tondello; escavazione e interramento rifiuti in loc. Cà Magre; depositi abusivi di rifiuti in aree private con procedura penale in corso (60 mila euro); - Comune di Bovolone - Approfondimento di indagini ambientali presso sito in via Valle Menago (22.000 euro); - Comune di Cerea - Redazione progetto definitivo su un sito potenzialmente inquinato causa interramento abusivo di rifiuti urbani e speciali in loc. Santa Teresa in Valle (18.000 euro); In provincia di Vicenza: - Comune di Vicenza - Indagini ambientali e Pdc analisi di rischio progetto Miso area comunale sede Aim (66.300 euro). |
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ACQUA: UMBRIA PER L’APPLICAZIONE DEL REFERENDUM |
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Perugia, 16 gennaio 2012 – Di seguito una dichiarazione dell’Assessore regionale Stefano Vinti: “Che c’entra “la gestione pubblica dell’acqua e la fuoriuscita degli interessi privati dal servizio idrico”, votata da 27 milioni di cittadini italiani con l’affermazione “la gestione dell’acqua come risorsa pubblica deve corrispondere alla valorizzazione del contenuto economico della gestione”, del Ministro dell’ambiente Corrado Clini? Forse c’è qualcosa che non va. Sono principi diametralmente opposti. Il primo, esito del referendum popolare ed in quanto tale da rispettare. Il secondo, indice che l’attuale Governo non intende invece rispettare l’esito del referendum e si sta muovendo rapidamente verso l’aggiramento del volere popolare, nascondendosi dietro la crisi e l’emergenza. La mancata applicazione a più di sei mesi dal voto, i primi attacchi, operati sotto il governo Berlusconi (si paga ancora la remunerazione del capitale delle bollette), erano solo l’inizio. Il governo Monti, per concludere l’opera, col Decreto liberalizzazioni introdurrà misure che potrebbero archiviare definitivamente il referendum. Non sono solo vaghe idee, sono le dichiarazioni di autorevoli rappresentanti dell’Esecutivo che ce lo dicono apertamente. Viene a gran voce ribadito che l’acqua è sì un bene pubblico, ma che la sua gestione va liberalizzata. Quindi, per capirci, finché sgorga e corre libera è di tutti, dal momento in cui viene incanalata serve al profitto. Ma il voto non aveva detto il contrario? Milioni di italiani, tra cui circa 387.000 umbri (il 96% circa degli aventi diritto al voto) si sono espressi molto chiaramente: ripubblicizzazione del servizio idrico e abrogazione del profitto nella gestione dell’acqua, eliminando il 7% di remunerazione del capitale investito. E questo ci aspettiamo”. Stefano Vinti. |
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FALDA BASSA BERGAMASCA, POTABILITÀ NON A RISCHIO |
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Milano, 16 gennaio 2012 - I valori di cloroformio riscontrati nella falda bergamasca non mettono a rischio la potabilità dell´acqua. L´attenzione rimane comunque alta e, a breve, verrà convocata in Regione una nuova riunione del Tavolo tecnico che si sta occupando dell´inquinamento riscontrato in alcuni Comuni. Lo fa sapere l´assessore regionale all´Ambiente, Energia e Reti Marcello Raimondi, rispondendo ai sindaci dei Comuni di Verdellino, Ciserano, Arcene, Treviglio e Castel Rozzone, che hanno chiesto un confronto sui risultati dei nuovi rilevamenti dell´Arpa. ´Esiste da tempo un Tavolo per fronteggiare la situazione - ha detto Raimondi - e le sue riunioni sono frequenti e partecipate. Non c´è dunque la necessità di istituire un doppione. Il Tavolo verrà riconvocato dai funzionari competenti a stretto giro, per dare seguito alla richiesta dei sindaci, con cui abbiamo sempre collaborato bene´. ´L´impegno della Regione Lombardia per la situazione della falda - ha aggiunto l´assessore - è stato più che tempestivo, e ha comportato anche un notevole sforzo dal punto di vista finanziario, in un momento di evidente difficoltà per le casse regionali. Sforzo che ci è stato riconosciuto pubblicamente pochi giorni fa proprio dal sindaco di Ciserano, che lodava l´impegno e la concretezza della Regione, meritevole di essersi presa a cuore il problema´. ´Per quanto riguarda il cloroformio - ha continuato Raimondi - Arpa ne ha appositamente ricercato le tracce, per avere un quadro più chiaro e dettagliato dell´inquinamento della falda. I valori riscontrati, anche se sintomo di un inquinamento in atto, sono in ogni caso bassi e ben al di sotto del livello dei 30 microgrammi per litro, che comporterebbe rischi per la potabilità. Bisogna adesso individuarne la fonte e capire come intervenire´. Raimondi ha anche ribadito ´che l´attenzione è massima´ e che ´personalmente non perdo occasione per sollecitare le strutture deputate a mettere in campo senza indugi tutta la loro professionalità e competenza. Bisogna d´altro canto evitare pericolosi allarmismi e continuare a lavorare con concretezza e nervi saldi per evitare che la situazione peggiori´. ´Faremo in modo - ha concluso Raimondi - che non si ingeneri confusione e il Tavolo tecnico permetterà di confrontarsi sui risultati dei nuovi rilevamenti e di continuare a collaborare con tutte le istituzioni coinvolte, come fatto fino ad ora, per fronteggiare al meglio la situazione nell´interesse dei cittadini´. |
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PUGLIA, SOTTOSCRITTO A ROMA ACCORDO SULLA DIFESA DEL SUOLO |
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Bari, 16 gennaio 2012 - “Sui fondi per il dissesto idrogeologico, che notoriamente servono alla realizzazione di opere salva vita, tanto tuonò che piovve: è proprio il caso di dirlo.” Ha così commentato Fabiano Amati, Assessore alle Opere pubbliche e Protezione civile, la notizia della sottoscrizione il 13 gennaio a Roma dell’accordo per la difesa del suolo. L’accordo prevede finanziamenti per 195 milioni circa, sulla base di interventi già inseriti nella perimetrazione del Piano di Assetto Idrogeologico (Pai) e per la cui realizzazione è già insediata un’apposita struttura commissariale che provvederà ad attuarli. “Avevamo ed abbiamo tutto, luoghi, opere, priorità concertate con la Protezione civile nazionale e struttura di attuazione degli interventi, ciò che fino ad oggi ci mancava erano i soldi, che ci saranno accreditati, sulla base dell’accordo, nella prossima seduta del Comitato interministeriale per la programmazione economica" – ha continuato l’assessore. "Saluto con soddisfazione l’intesa raggiunta oggi, ma non riesco a gioire, perché conosco a fondo i problemi degli interventi salvavita di cui avremmo bisogno e che con questa somma, sia pur ingente, non riusciremo a coprire nella sua complessità. Servirebbero almeno dieci accordi di questo tipo, da sottoscrivere senza le lungaggini dei procedimenti amministrativi italiani, per coprire l’intero fabbisogno, e così scorrere ulteriormente l’elenco del rischio, che ci è noto alla quasi perfezione grazie allo straordinario lavoro che quotidianamente compiono l’ufficio difesa del suolo della Regione e l’Autorità di bacino della Puglia. Qualcuno mi ha detto – ha concluso Amati - che bisogna accontentarsi di ciò che i tempi ti offrono ed io sono contento, ma non posso far finta di non sapere che sino a quando l’argomento non entrerà nella nuova agenda delle priorità che i moderni hanno l’obbligo di scrivere, ancora troppi soccorsi rischiamo di essere chiamati ad offrire". |
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PUGLIA, SOTTOSCRITTO A ROMA ACCORDO SULLA DIFESA DEL SUOLO
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Bari, 16 gennaio 2012 - “Sui fondi per il dissesto idrogeologico, che notoriamente servono alla realizzazione di opere salva vita, tanto tuonò che piovve: è proprio il caso di dirlo.” Ha così commentato Fabiano Amati, Assessore alle Opere pubbliche e Protezione civile, la notizia della sottoscrizione del 12 gennaio a Roma dell’accordo per la difesa del suolo. L’accordo prevede finanziamenti per 195 milioni circa, sulla base di interventi già inseriti nella perimetrazione del Piano di Assetto Idrogeologico (Pai) e per la cui realizzazione è già insediata un’apposita struttura commissariale che provvederà ad attuarli. “Avevamo ed abbiamo tutto, luoghi, opere, priorità concertate con la Protezione civile nazionale e struttura di attuazione degli interventi, ciò che fino ad oggi ci mancava erano i soldi, che ci saranno accreditati, sulla base dell’accordo, nella prossima seduta del Comitato interministeriale per la programmazione economica" – ha continuato l’assessore. "Saluto con soddisfazione l’intesa raggiunta oggi, ma non riesco a gioire, perché conosco a fondo i problemi degli interventi salvavita di cui avremmo bisogno e che con questa somma, sia pur ingente, non riusciremo a coprire nella sua complessità. Servirebbero almeno dieci accordi di questo tipo, da sottoscrivere senza le lungaggini dei procedimenti amministrativi italiani, per coprire l’intero fabbisogno, e così scorrere ulteriormente l’elenco del rischio, che ci è noto alla quasi perfezione grazie allo straordinario lavoro che quotidianamente compiono l’ufficio difesa del suolo della Regione e l’Autorità di bacino della Puglia. Qualcuno mi ha detto – ha concluso Amati - che bisogna accontentarsi di ciò che i tempi ti offrono ed io sono contento, ma non posso far finta di non sapere che sino a quando l’argomento non entrerà nella nuova agenda delle priorità che i moderni hanno l’obbligo di scrivere, ancora troppi soccorsi rischiamo di essere chiamati ad offrire". |
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UE, I RIFIUTI: UNA SCORCIATOIA PER CREARE OCCUPAZIONE E ABBASSARE I COSTI |
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Bruxelles, 16 gennaio 2012 – Secondo uno studio della Commissione europea pubblicato oggi, una piena attuazione della legislazione dell’unione sui rifiuti consentirebbe di risparmiare 72 miliardi di euro l´anno, incrementando di 42 miliardi di euro il fatturato annuo del settore che gestisce i rifiuti e del settore del riciclaggio, creando oltre 400 000 posti di lavoro entro il 2020. Le operazioni illecite sui rifiuti negli Stati membri vanificano opportunità di crescita economica, ma si possono ottenere notevoli miglioramenti per mezzo di ispezioni nazionali più decise e con una migliore conoscenza della gestione dei rifiuti. Il commissario responsabile per l´Ambiente, Janez Potočnik, ha dichiarato: "È necessario considerare i rifiuti una risorsa: interrare le risorse in discarica è una politica estremamente deleteria. Questa relazione mostra che la gestione dei rifiuti e il riciclaggio possono contribuire considerevolmente alla crescita economica e alla creazione di posti di lavoro. Se la legislazione vigente fosse attuata correttamente, potremmo evitare costose operazioni di pulizia, inquinamento e problemi di salute, senza dimenticare che i materiali riciclati costano meno delle materie prime vergini, oltre a ridurre le emissioni di gas a effetto serra e la nostra dipendenza dalle importazioni". Migliorare l´attuazione per ottenere vantaggi significativi - Lo studio presenta un´analisi approfondita degli effetti che si avrebbero attuando e applicando meglio la legislazione e dimostra così che i vantaggi sarebbero importanti. Per dimostrare i benefici economici, finanziari e sociali per gli Stati membri sono stati analizzati diversi casi a Cipro, in Germania, Irlanda, Italia e nei Paesi Bassi. Il settore della gestione dei rifiuti e del riciclaggio nell´Ue è molto dinamico ma offre ancora opportunità economiche con un forte potenziale di espansione. Nel 2008 il suo fatturato di 145 miliardi di euro costituiva circa l´1% del Pil dell’unione e rappresentava 2 milioni di posti di lavoro. Il rispetto della politica dell’unione contribuirebbe a creare un settore forte di 2,4 milioni di posti di lavoro e un fatturato annuo complessivo di 187 miliardi di euro. Il problema alla radice è che troppo spesso i prezzi non rispecchiano il costo reale dello smaltimento: se lo facessero, si potrebbe innanzitutto evitare di creare rifiuti. Molti Stati membri non dispongono inoltre di infrastrutture adeguate per la raccolta differenziata, il riciclaggio e il recupero. L´assenza di un controllo sistematico e di meccanismi di rispetto dell´applicazione sono altri due fattori di ostacolo, congiuntamente a una carenza di dati affidabili sulla gestione dei rifiuti. Quattro conclusioni fondamentali - Lo studio conclude che si devono incrementare le conoscenze sui rifiuti. È necessario disporre di dati migliori e di un monitoraggio sistematico del funzionamento della legislazione nella pratica. Si registrano progressi grazie a uno specifico Data Centre on Waste (centro dati sui rifiuti) recentemente istituito dall´Eurostat. Un uso migliore del principio "chi inquina, paga" e un maggior ricorso agli strumenti economici quali un incremento dei costi di smaltimento, potrebbero garantire il rispetto e fornire le risorse finanziarie necessarie per la gestione dei rifiuti. È necessario rafforzare le capacità di ispezione e di monitoraggio negli Stati membri. A questo proposito potrebbe rivelarsi necessario dotarsi di una capacità di audit a livello unionale e, se del caso, di norme comuni per le ispezioni. Un´opzione relativamente efficace in termini di costi volta a rafforzare il monitoraggio dell´attuazione a livello unionale potrebbe essere rappresentata dall´esperienza e dalle capacità dell´Agenzia europea dell´ambiente (Aea). Quest´opzione comporterebbe spese amministrative inferiori rispetto alla creazione di una nuova agenzia specializzata nei rifiuti. Fasi successive - Le conclusioni dello studio saranno discusse e analizzate dalla Commissione e serviranno da base per sviluppare un insieme equilibrato di strumenti giuridici ed economici come indicato nella tabella di marcia per un´Europa efficiente sotto il profilo delle risorse e nella strategia tematica di prevenzione e riciclo dei rifiuti. Queste strategie promuovono gli incentivi economici e giuridici come le imposte sulle discariche o i divieti, ampliando i regimi di responsabilità del produttore e introducendo regimi del tipo "paga quanto butti". Contesto - L´economia dell´Ue utilizza ogni anno 16 tonnellate di materiali per persona, 6 delle quali diventano rifiuti, metà dei quali interrati in discarica. Molti Stati membri si affidano principalmente alle discariche come principale opzione per la gestione dei rifiuti. Questa situazione persiste, nonostante la vigente legislazione unionale sui rifiuti ed è insostenibile. La tabella di marcia verso un’Europa efficiente nell´impiego delle risorse della Commissione definisce tappe fondamentali volte a garantire che entro il 2020 i rifiuti siano gestiti in quanto risorsa attraverso la prevenzione, il riutilizzo, il riciclaggio, il recupero e le alternative alla discarica nonché lo sviluppo di mercati per i materiali secondari e riciclati. Ulteriori informazioni - Implementing Eu waste legislation for green growth (Attuare la legislazione dell´Ue per una crescita verde, studio): http://ec.Europa.eu/environment/waste/index.htm |
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RIFIUTI: REGIONE INCONTRA CONSIGLIERI REGIONALI DELLA PROVINCIA DI FOGGIA |
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Bari, 16 gennaio 2012 - Analisi dello stato dell´arte in merito alla gestione del ciclo dei rifiuti nella provincia di Foggia e individuazione di percorsi comuni, da condividere con le istituzioni locali e gli attori territoriali, per l´ottimizzazione della raccolta differenziata che permetta di ridurre il carico sulle discariche a beneficio di un recupero di risorse e materiali. Questo l´oggetto dell´incontro, tenutosi il 12 gennaio presso l´Assessorato regionale alla Qualità dell´Ambiente, tra l´assessore Lorenzo Nicastro e i consiglieri regionali eletti nella circoscrizione foggiana, incontro maturato a seguito di precedenti iniziative di confronto con i consiglieri volute dallo stesso presidente Nichi Vendola; erano presenti i consiglieri Leonardo Di Gioia (Pdl), Francesco Damone (Ppt), Giovanni De Leonardis (Udc), Giacomo Diego Gatta (Pdl), Giuseppe Lonigro (Sel), Leonardo Marino (Pd), Anna Nuzziello (Ppv), Francesco Ognissanti (Pd) e Orazio Schiavone (Idv). Dall´incontro, che è stata anche occasione di confronto e scambio con le strutture tecniche dell´Assessorato che seguono i procedimenti amministrativi, è emersa la comune volontà dei presenti di mettere a sistema il coinvolgimento e la responsabilizzazione delle realtà locali soprattutto in ordine alla necessità di dare corso a buone prassi di raccolta, differenziazione e gestione dei rifiuti sul territorio. E´ intenzione, manifestata dai presenti, proseguire questa collaborazione istituzionale e questa attività di tramite con le realtà locali, mettendo in campo ogni atto utile a fare dell´intera provincia di Foggia un esempio di virtù anche in relazione alle potenzialità, per la promozione del territorio e l´offerta turistica, che una corretta gestione dei servizi può avere. “La volontà collaborativa e pragmatica emersa da questo tavolo di confronto – dichiara l´assessore Nicastro al termine dell´incontro – ha portato tutti gli eletti della provincia di foggia in consiglio regionale a prendere coscienza dell´esigenza di farsi portavoce presso i propri territori di quella che definiamo una responsabilità civica, oltre che dei singoli, anche delle amministrazioni locali e dei soggetti territoriali. Ritengo assolutamente proficuo questo metodo di confronto e di lavoro, al di là del vissuto politico dei singoli, che permette immediato riscontro e soprattutto coinvolge i consiglieri regionali in un dibattito continuo mai sterile”. |
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