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MARTEDI
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Notiziario Marketpress di
Martedì 15 Luglio 2008 |
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UE, AMPLIAMENTO: MANTENERE GLI IMPEGNI E POTENZIARE LA CAPACITÀ D´INTEGRAZIONE |
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Strasburgo, 15 luglio 2008 - Gli allargamenti passati sono stati un grande successo. E´ quanto sostiene il Parlamento europeo ribadendo l´impegno Ue verso i paesi candidati che dovranno comunque rispettare i criteri di adesione e risolvere i problemi interni. Chiede all´Ue di rafforzare la sua capacità d´integrazione e di prepararsi alle adesioni per non incidere negativamente sulla sua coesione interna e la capacità di agire. Propone la creazione di un Commonwealth europeo e di un´Unione del Mar Nero, che includa la Turchia. Gli allargamenti passati sono stati generalmente un grande successo di cui hanno beneficiato sia i vecchi che i nuovi Stati membri dell’Ue, poiché «hanno incentivato la crescita economica, promosso il progresso sociale e portato la pace, la stabilità, la libertà e la prosperità». Adottando con 534 voti favorevoli, 44 contrari e 45 astensioni una relazione di Elmar Brok (Ppe/de, De), il Parlamento ribadisce il suo fermo impegno nei confronti di tutti i paesi candidati e dei paesi cui sono state fornite chiare prospettive di adesione. La strategia di allargamento dovrebbe inoltre riflettere gli impegni già assunti, nonché trovare il giusto equilibrio tra gli interessi geostrategici dell´Ue, le ripercussioni degli sviluppi politici al di fuori dei suoi confini e la capacità d´integrazione dell´Unione. D´altra parte, i deputati ricordano che gli Stati membri dovrebbero evitare di imporre ai paesi candidati all’adesione standard più elevati rispetto a quelli applicati in alcune zone dell’Unione. Fermo restando che «i paesi candidati dovrebbero rispettare appieno e rigorosamente tutti i criteri di Copenaghen e che l’Unione dovrebbe compiere sforzi per potenziare la propria capacità d’integrazione». A questo proposito, rilevano che la capacità d´integrazione «è collegata alla capacità dell´Unione, in un momento dato, di stabilire i propri obiettivi politici e quindi di raggiungerli». Tra questi citano, in particolare, la promozione del progresso economico e sociale e di un alto livello di occupazione nei suoi Stati membri, «l´affermazione della propria identità» e la capacità di agire sulla scena internazionale, la promozione dei diritti e degli interessi dei cittadini degli Stati membri e dell´Europa, lo sviluppo di uno spazio di libertà, sicurezza e giustizia, la piena salvaguardia e lo sviluppo dell´acquis comunitario e la difesa dei diritti e delle libertà fondamentali. Rilevano peraltro che il «concetto di capacità di integrazione» comprende quattro elementi. In primo luogo, gli Stati con prospettive di adesione dovrebbero favorire e non compromettere la capacità dell’Unione di mantenere lo slancio verso il raggiungimento dei propri obiettivi politici. Inoltre, il quadro istituzionale dell’Ue dovrebbe garantire un governo efficiente ed efficace e le risorse finanziarie dell’Unione dovrebbero consentire di far fronte alle sfide della coesione economica e sociale. Infine, occorre avviare una strategia globale di comunicazione intesa a informare l’opinione pubblica circa le conseguenze dell’allargamento. Il Parlamento sottolinea peraltro l’importanza del consolidamento, della condizionalità e della comunicazione quali principi guida della strategia di allargamento. D´altro lato, esprime preoccupazione per il fatto che ulteriori allargamenti, senza un consolidamento ed una preparazione adeguati, «potrebbero influenzare negativamente la coesione interna dell´Ue», avere gravi ripercussioni sulla sua capacità di azione - «poiché ne indebolirebbe le istituzioni» - e rendere gli Stati membri «più vulnerabili a pressioni esterne e pregiudicare la credibilità dell´Ue sulla scena mondiale». Secondo i deputati, inoltre, la struttura economica e gli interessi di ciascuno dei nuovi Stati membri potrebbero incidere sulla direzione che prenderanno le politiche e il bilancio dell´Ue e gli adeguamenti politici richiesti potrebbero ripercuotersi sulla sua stessa natura. Sono quindi convinti del fatto che, prima di poter aderire all´Unione, ogni nuovo Stato membro dovrebbe cercare di risolvere tutti i suoi principali problemi interni, «in particolare quelli concernenti la sua configurazione territoriale e costituzionale». I futuri allargamenti, inoltre, dovrebbero essere accompagnati da una strategia di comunicazione concertata, che coinvolga tutte le istituzioni dell´Ue e i governi degli Stati membri, nonché i rappresentanti della società civile e informi in modo adeguato l’opinione pubblica circa i risultati positivi dei precedenti allargamenti. Un Commonwealth europeo - Per quanto riguarda i «vicini orientali» che al momento non dispongono di prospettive di adesione, ma che soddisfano determinate condizioni democratiche ed economiche, l´Ue dovrebbe creare uno spazio basato su politiche comuni, assistendo tali paesi in un graduale ravvicinamento alle norme Ue ed aprendo così la strada a una loro più stretta integrazione nel consesso europeo. Il Parlamento valuta positivamente il rilancio del "Processo di Barcellona: un´Unione per il Mediterraneo" che considera un «passo avanti nelle relazioni con i nostri vicini meridionali». Questa nuova iniziativa, infatti, rafforza la tesi «a favore di relazioni contrattuali multilaterali specifiche anche con i nostri vicini orientali» che, rispetto ai partner meridionali dell´Ue, «hanno chiare ambizioni e prospettive europee». Ricorda poi che, come primo passo, tali relazioni dovrebbero tradursi nella creazione di una zona di libero scambio, cui dovranno far seguito relazioni più strette «secondo il modello di uno Spazio economico europeo Plus (See +), di un Commonwealth europeo o di quadri di cooperazione regionale specifici, ad esempio nella regione del Mar Nero». Un´unione per il Mar Nero e i Balcani - I deputati ribadiscono, nel contesto dei suddetti quadri di cooperazione regionale, l´importanza di individuare una strategia «più sofisticata e generale» per la regione del Mar Nero che vada oltre l´attuale iniziativa di sinergia e preveda la creazione di «accordo di cooperazione del Mar Nero», che poterebbe divenire un´Unione del Mar Nero in una fase successiva, e che dovrebbe comprendere l´Ue, la Turchia e tutti gli Stati che si affacciano sul Mar Nero, cercando allo stesso tempo il pieno coinvolgimento della Russia. Tale quadro multilaterale dovrebbe non solo offrire ai paesi coinvolti la possibilità di potenziare la loro cooperazione con l´Ue in un´ampia gamma di settori politici, ma consentire anche a quest´ultima di svolgere un ruolo più attivo nell´individuare soluzioni pacifiche ai conflitti della regione, contribuendo così positivamente alla sicurezza della zona. Ricordano poi che, per i paesi dell´ex Iugoslavia, la piena collaborazione con il Tribunale penale internazionale per l’ex Iugoslavia costituisce una condizione irrinunciabile ed esprimono soddisfazione per la firma dell´accordo di stabilizzazione e associazione con la Serbia e con la Bosnia-erzegovina che considerano «un ulteriore passo avanti nel consolidamento dei legami tra questa regione e l´Ue». Chiedono, a tale riguardo, un´accelerazione dei negoziati per la liberalizzazione dei visti con i paesi dei Balcani occidentali al fine di facilitare la loro partecipazione ai programmi comunitari . |
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JOSÉ MANUEL BARROSO PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA IN VISITA UFFICIALE IN ITALIA |
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Roma, 15 luglio 2008 - José Manuel Barroso, Presidente della Commissione europea, è in visita ufficiale in Italia per incontrare le massime cariche dello Stato. Si tratta della sua prima visita a Roma dopo la formazione del nuovo Governo. Ierri, nel tardo pomeriggio, ha fatto visita al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Oggi, dopo un incontro con il Presidente della Camera dei Deputati, Gianfranco Fini, avrà un´audizione con le Commissioni affari esteri ed affari europei di Camera e Senato sulla ratifica del Trattato di Lisbona. Successivamente, si recherà a Palazzo Chigi per una colazione di lavoro con il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Al termine della sua intensa visita in Italia, Barroso incontrerà il Presidente del Senato, Renato Schifani. . |
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PARLAMENTO EUROPEO, GIOVEDÌ IN PLENARIA: PRESIDENZA FRANCESE E DIRITTI DELL´UOMO |
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Strasburgo, 15 luglio 2008 - Il giorno di Nicolas Sarkozy. Quarto e ultimo giorno della sessione plenaria dedicato alla presidenza francese dell´Ue, con la presentazione del programma semestrale da parte del presidente Sarkozy e il successivo dibattito in Aula. Fra le priorità della Francia, l´energia, il cambiamento climatico, l´immigrazione, la difesa e l´agricoltura. Sarkozy si è impegnato a risolvere al massimo entro dicembre l´impasse creato dal no irlandese al Trattato Ue. Nel pomeriggio i deputati hanno discusso della situazione dei diritti dell´uomo nel mondo. Sarkozy show - "Dobbiamo rassicurare gli europei" e dimostrare che "l´Europa è al lavoro per tutti". Così il presidente francese aprendo il suo discorso in Aula per presentare le priorità del semestre di presidenza francese dell´Ue. "Abbiamo un problema istituzionale", ha riconosciuto e la risposta "si chiama Trattato di Lisbona", necessario per permettere ulteriori allargamenti dell´Ue. Sarkozy, che ha ricordato come un´Europa a due velocità rappresenti "l´ultima soluzione" per una famiglia europea che ha bisogno di tutti, ha comunicato che si recherà subito in Irlanda per "ascoltare e dialogare", in vista di una soluzione in accordo con il governo irlandese, al massimo entro dicembre 2008. "Non siamo condannati all´immobilismo, dobbiamo agire subito!", ha aggiunto. Energia e immigrazione e. - Parlando delle priorità del semestre, Sarozy ha dichiarato che in cima all´agenda ci sono l´energia e il cambiamento climatico: "Siamo l´ultima generazione che può prevenire una catastrofe, l´Europa e non soluzioni di destra e sinistra deve mostrare il cammino da intraprendere". Sarkozy ha poi dichiarato che occorre un patto europeo per l´immigrazione, sottolineando l´incongruenza di non avere confini in Europa ma disporre di diverse politiche in materia. "L´europa non è una fortezza, ha bisogno sì degli immigrati, ma non può assorbirli tutti". In tema di difesa, il presidente ha evidenziato l´urgenza di una politica comune per fare dell´Europa "una potenza politica", mentre rispetto all´agricoltura Sarkozy si è chiesto: “É ragionevole chiedere all´Europa di produrre meno, quando ogni 30 secondi un bambino muore di fame?". Molti gruppi politici hanno sostenuto il programma francese, mentre altri hanno criticato la mancanza di uno specifico programma per il sociale e l´annuncio di presiedere all´inaugurazione dei Giochi Olimpici a Pechino. Approfondisci il Sarkozy show leggendo il resoconto del servizio stampa. Diritti dell´uomo e voti - Nel consueto spazio del giovedì dedicato al dibattito sul tema della situazione dei diritti dell´uomo, il Parlamento ha votato tre risoluzioni che chiedono lumi sulle violente violazioni dei diritti dell´uomo in Jammu e Kashmir, sulla sospensione dello stato di calamità in Bangladesh e le relative elezioni e sull´abolizione della pena di morte, con particolare riferimento al caso di Troy Davis in Georgia. Fra i testi adottati dai deputati, segnaliamo le relazioni fra Ue e Cina, la situazione nello Zimbabwe, la dimensione spaziale per la politica di sicurezza e difesa Ue e la condanna per le impronte digitali ai nomadi in Italia. . |
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MULTILINGUISMO, OVVERO COME LE LINGUE AIUTANO LE IMPRESE |
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Bruxelles, 15 luglio 2008 - Il Forum delle imprese sul multilinguismo, costituito nel 2007 per studiare l´impatto che le competenze linguistiche possono avere sul commercio e sull´occupazione nell´Unione europea, ha presentato oggi una relazione al commissario Orban. La relazione offre un chiaro quadro delle misure che occorre prendere per aiutare le imprese ad accedere a nuovi mercati e nuove opportunità commerciali in un mondo globalizzato. Il documento è basato su relazioni di ricerca, studi di casi, interviste ed esperienze personali dei membri del Forum, presieduto dal visconte Etienne Davignon, ministro di Stato belga ed ex vicepresidente della Commissione europea. Il commissario per il multilinguismo Leonard Orban ha dichiarato: "La relazione del Forum delle imprese sottolinea l´importanza del multilinguismo per le imprese europee, dimostrando come la diversità linguistica e gli investimenti in competenze linguistiche e interculturali possano essere trasformati in una reale opportunità di prosperità e in un vantaggio per tutti. Le conclusioni della relazione e le sue raccomandazioni costituiscono un eccellente contributo alla nuova comunicazione strategica sul multilinguismo che intendo presentare quest´anno a settembre. Inoltre, sono in linea con gli obiettivi stabiliti nella strategia di Lisbona a favore di una maggiore crescita e di più posti di lavoro. " Il vicepresidente Günter Verheugen, commissario per le imprese e l´industria ha approvato la relazione sottolineando: "Investire in competenze linguistiche e nella gestione della diversità sarà essenziale per far sì che la società europea possa beneficiare pienamente del mondo globalizzato. Competenze linguistiche diversificate consentono di comunicare, di capire e di trovare nuove soluzioni. È ormai tempo che l´istruzione e la formazione professionale tengano conto di queste necessità e offrano a tutti un´ampia gamma di competenze. La nostra società ha più che mai bisogno di promuovere attivamente gli scambi interculturali e la cooperazione transfrontaliera. " Gli aspetti principali della relazione del Forum delle imprese sono i seguenti: L´europa corre il rischio di perdere concorrenzialità, poiché le economie emergenti, principalmente in Asia e nell´America latina, acquisiscono rapidamente solide competenze linguistiche assieme ad altre competenze necessarie a un´efficace concorrenza. L´apprendimento formale e informale di un´ampia gamma di lingue andrebbe attivamente promosso negli Stati membri dell´Ue poiché le imprese necessitano di una manodopera sempre più diversificata. Le competenze linguistiche sono fondamentali affinché la manodopera di domani possa considerare tutta l´Europa come la propria base di partenza. Le strategie linguistiche vanno approvate al più alto livello dirigenziale delle imprese in tutta l´Europa, comportando ad esempio la decisione di investire in formazione linguistica, di assumere dipendenti madrelingua e di garantire una buona comunicazione multilingue attraverso Internet. Le imprese hanno bisogno di essere sostenute nei loro sforzi volti a un impiego strategico delle lingue, in particolare attraverso le reti e le strutture già operative. In questo contesto è giudicato essenziale il ruolo delle organizzazioni per la promozione delle esportazioni nazionali, come i consigli per gli scambi. Occorre una piattaforma europea per uno scambio strutturato di informazioni e di pratiche ottimali relative alle lingue per le imprese. Tra i rappresentanti di rilievo del Forum delle imprese figurano: Winfried Albrink, responsabile della formazione, Gruppo Henkel, Henning Dyremose, presidente del Consiglio per gli scambi danese (Danish Trade Council) ed ex amministratore delegato della Tdc (Telecom danese), Sabina Klimek, dirigente presso la Deloitte Business Consulting, Peter Mathews, presidente ed amministratore delegato della Black Country Metals Limited e Caroline Jenner, presidente della Junior Achievement Young Enterprise Europe, una rete di sostegno ai giovani imprenditori. La relazione completa e la sua sintesi sono disponibili sul sito: http://ec. Europa. Eu/education/languages/index_en. Htm Per ulteriori informazioni sulle lingue nell´Ue: http://europea. Eu/languages . |
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LA DEMATERIALIZZAZIONE DEGLI ATTI DI SPESA DELLE P.A. |
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Roma, 14 luglio 2008 - La Rgs ha sviluppato e reso disponibile a tutte le amministrazioni centrali un unico sistema informatico di supporto alla contabilità, che ha reso più efficienti i processi contabili. Con questa iniziativa della Rgs, che favorisce in modo concreto la digitalizzazione della Pa, il Mef pone l´amministrazione italiana all´avanguardia a livello internazionale nella dematerializzazione degli atti di spesa. I lavori si apriranno con il saluto del Ministro Giulio Tremonti e l´intervento del Ragioniere generale dello Stato, Mario Canzio, cui seguiranno gli interventi dei seguenti relatori: Maria Laura Prislei - Ispettore Generale Capo per l´informatizzazione della contabilità di Stato; Antonella Damiotti - Dirigente Igics; Giampiero Massolo - Segretario Generale Ministero Affari Esteri; Danilo Broggi - Amministratore delegato Consip; Fabio Pistella - Presidente Cnipa. Mercoledì 16 luglio 2008 ore 10,30 - Polo multifunzionale Rgs - Roma Via Pastrengo, 1 Interverrà il Ministro dell´Economia e delle Finanze Giulio Tremonti . |
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BPM: CONSEGNATO AL CONSIGLIO IL VERBALE ISPETTIVO DELLA BANCA D’ITALIA |
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Milano, 15 luglio 2008 - Il Consiglio di amministrazione della Banca popolare di Milano ha ricevuto in consegna il verbale ispettivo della Banca d’Italia direttamente dal responsabile della Vigilanza, d. Ssa Tarantola. Si è impegnato a fornire le risposte richieste e ad adottare i provvedimenti indicati sia sulle questioni relative alla struttura e al funzionamento del governo aziendale, sia sulle questioni operative, nel rispetto dei tempi prescritti. . |
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ACCORDO TRA UNIPOL GRUPPO FINANZIARIO E LE ORGANIZZAZIONI DEI CONSUMATORI PER LO SVILUPPO DELLA CONCILIAZIONE NELLA LIQUIDAZIONE DEI SINISTRI RCA NELL’AMBITO DELL’INDENNIZZO DIRETTO |
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Bologna, 15 luglio 2008 - Unipol Gruppo Finanziario e le organizzazioni dei consumatori - Acu, Adiconsum, Adoc, Adusbef, Assoutenti, Cittadinanzattiva, Codici, Confconsumatori, Ctcu-vzs, Federcosumatori, La Casa del Consumatore, Lega Consumatori, Mc, Mdc - hanno definito e sottoscritto un accordo di collaborazione per lo sviluppo della conciliazione nella liquidazione dei sinistri Rca, nell’ambito della nuova normativa sul risarcimento diretto. Si tratta di un un’intesa, basata sull’accordo siglato in sede Ania, che amplia in termini significativi l’applicazione delle procedure di conciliazione ai sinistri che rientrano nella disciplina dell’indennizzo diretto. Estendere il ricorso alla conciliazione significa infatti ridurre il contenzioso, le attività di intermediazione a favore di modalità semplificate, più rapide e quindi più convenienti per i clienti delle Compagnie del Gruppo: Aurora, Unipol, Linear e Navale (Unisalute non rientra nell’accordo in quanto non gestisce il Ramo Rca). L’accordo costituisce, peraltro, un ulteriore sviluppo delle già importanti e qualificate relazioni da tempo esistenti tra il Gruppo Unipol e le Organizzazioni dei Consumatori, che hanno avuto modo di concretizzarsi in numerose attività in collaborazione, volte a promuovere la prevenzione e la sicurezza stradale, nonché politiche tese a garantire maggiore tutela e soddisfazione dei clienti. Il ricorso alla conciliazione sarà possibile per tutti i sinistri che rientrino nei parametri di applicazione della procedure di risarcimento diretto (artt. 149 e 150 del Codice delle Assicurazioni), nonché per gli altri sinistri Rca, a condizione che la richiesta di risarcimento non sia superiore, nel complesso, a 50 mila euro. L’accesso alla procedura di conciliazione è estremamente semplice e la richiesta potrà essere presentata da tutti gli assicurati rivolgendosi a una delle Associazioni di consumatori firmatarie dell’accordo, senza alcun tipo di costo. Una volta ricevuta la domanda, la commissione di conciliazione – composta da un rappresentante dell’impresa assicurativa e da uno dell’Associazione dei consumatori - si riunisce per valutare la richiesta entro 20 giorni dalla ricezione. Nel caso in cui il tentativo di conciliazione abbia esito positivo, l’assicurato viene informato e si dà corso alla transazione. Con la firma dell’accordo, è già possibile attivare la procedura di conciliazione utilizzando i canali già previsti dalle compagnie di Ugf e rivolgendosi alle organizzazioni dei consumatori. Nelle prossime settimane, prenderà il via un’attività di formazione e di promozione dell’accordo che coinvolgerà in specifico alcune aree territoriali, con l’obiettivo di estendere al massimo il ricorso alla conciliazione. . |
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APPROVATO IL DOCUMENTO DI OFFERTA RELATIVO ALL´OFFERTA PUBBLICA DI ACQUISTO E SCAMBIO VOLONTARIA TOTALITARIA PROMOSSA DA VENETO BANCA HOLDING SU AZIONI BANCA POPOLARE DI BEN S.P.A. |
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Montebelluna (Tv), 15 luglio 2008 - In data 9 luglioConsob ha approvato il documento di offerta relativo all´offerta pubblica di . Acquisto e scambio volontaria totalitaria promossa da Veneto Banca Holding su azioni Banca Popolare di Intra S. P. A. (, sulla totalità delle azioni ordinarie di Banca Popolare di Intra S. P. A. , società con azioni quotate sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana S. P. A. Il Documento di Offerta verrà diffuso mediante deposito presso intermediari incaricati con pubblicazione del relativo avviso sul quotidiano "Il Sole 24 Ore" e sul sito dell´Emittente www. Bp intra. It . L´offerente riconoscerà a ciascun aderente all´Offerta, per ogni. N. 2,6 Azioni portate in adesione, un corrispettivo suddiviso come segue: (i) n. 1. Nuova azione ordinaria Veneto Banca Holding, godimento regolare; (ii) Euro 3,50 in contanti. L´intermediario incaricato dall´Offerente per il coordinamento della raccolta delle adesioni all´Offerta è Centrosi m S. P. A. , con sede legale in Milano, via Broletto n. 37. L´offerta avrà inizio 1´11 agosto 2008 e terminerà il 12 settembre 2008 Montebelluna, 09 luglio 2008. . |
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ASTE TITOLI DI STATO A MEDIO/LUNGO TERMINE DEL 14 LUGLIO 2008 |
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Btp 4,25% |
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Btp 4,75% |
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Scadenza |
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15. 04. 2013 |
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01. 08. 2023 |
Cod. /tranche |
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It0004365554/5 |
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It0004356843/4 |
Imp. Offerto |
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3000 |
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1500 |
Regolamento |
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16. 07. 2008 |
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16. 07. 2008 |
Imp. Domandato |
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4157 |
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2252 |
Imp. Assegnato |
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3000 |
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1500 |
Prezzo aggiudicazione |
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97,49 |
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95,62 |
Prezzo esclusione |
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95,617 |
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93,833 |
Rendimento lordo |
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4,90 |
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5,24 |
Variazione Rend. Asta prec. (*) |
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-0,1 |
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-0,1 |
Rendimento netto |
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4,35 |
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4,61 |
Riparto |
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66,713 |
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29,126 |
Importo in circolazione (mln) |
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9500 |
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7544 |
Riapertura (mln) |
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300 |
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150 |
Prezzo nettisti |
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97,49000000 |
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95,61682900 |
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(*) raffronto con titolo di pari durata |
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(**) nessun titoli da mettere a confronto |
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Elaborazione Assiom |
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ASTA DI METÀ MESE DEI BUONI ORDINARI DEL TESORO LUGLIO 2008 |
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Regolamento |
15/07/2008 |
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Durata gg. |
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92 |
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365 |
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Prezzo medio ponderato |
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98,901 |
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95,608 |
Ritenuta fiscale 12,5% |
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0,13738 |
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0,549 |
Arrotondamento |
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0,00163 |
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0,003 |
Prezzo netto d´aggiudicazione |
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99,04 |
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96,16 |
Rendimento semplice netto |
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3,79 |
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3,94 |
Rendimento composto netto |
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3,85 |
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3,94 |
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Nell´ipotesi di applicazioni delle commissioni massime, i prezzi ed i rendimenti risultano |
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così modificati: |
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Commissioni massime |
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0,10 |
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0,30 |
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Prezzo netto d´aggiudicazione+commissioni (massime) |
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99,14 |
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96,46 |
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Rendimento semplice (minimo) |
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3,39 |
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3,62 |
Rendimento composto netto (minimo) |
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3,44 |
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3,62 |
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Fonte Assiom |
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OGGI IL PRESIDENT DEL FVG INCONTRA AMBASCIATORE CINA |
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Trieste, 15 luglio 2008 - L´ambasciatore cinese in Italia, Sun Yuxi, è oggi in Friuli Venezia Giulia per una visita istituzionale che prenderà il via dall´incontro con il presidente della Regione, Renzo Tondo, previsto nel pomeriggio (ore 16. 30) a Trieste, nella sede della Giunta regionale. Sarà questa l´occasione per evidenziare i canali di collaborazione già aperti tra l´estremo Nordest d´Italia e le realtà amministrative ed economiche cinesi, valutando nel contempo ulteriori possibilità di interscambio finalizzate a valorizzare le rispettive potenzialità e specificità. All´incontro prenderanno parte anche il vicepresidente della Regione, Luca Ciriani, e gli assessori alla Salute, Vladimir Kosic, alla Cultura, Roberto Molinaro, ed alle Infrastrutture, Riccardo Riccardi. Successivamente, il governatore accompagnerà Sun Yuxi nella visita alle Assicurazioni Generali ed in quella al Porto del capoluogo giuliano, a bordo di una motovedetta della Capitaneria di Porto dove salirà anche l´assessore Riccardi. In serata, invece, è prevista una cena con gli imprenditori del Friuli Venezia Giulia a cui prenderà parte, oltre a Tondo e Riccardi, anche l´assessore alle Risorse finanziarie, Sandra Savino. Il tour regionale dell´ambasciatore cinese proseguirà mercoledì 16 luglio (ore 10) a Palmanova. Nella sede della Protezione civile, lo attenderà l´assessore all´Ambiente, Vanni Lenna, che lo accompagnerà in elicottero nel sopralluogo ai paesi terremotati, con brevi soste previste a Gemona e Venzone. L´assessore alle Attività produttive, Ciriani, seguirà invece Sun Yuxi nella visita (ore 12. 30) agli stabilimenti della Danieli, a Buttrio, dove sarà accolto dal presidente della stessa azienda, Giampietro Benedetti. L´ultima giornata dell´ambasciatore cinese in Friuli Venezia Giulia, giovedì 17 luglio, si svilupperà interamente tra Udine e Cividale. Previsti in mattinata (ore 9. 30) gli incontri con il sindaco Furio Honsell e (ore 10) con il presidente della Provincia, Pietro Fontanini. A Cividale, dove si concluderà la tre-giorni di Sun Yuxi in regione, riceverà in Municipio (ore 11. 30) il Sigillo Trecentesco della città, visitando poi, assieme all´assessore Molinaro, il Tempietto Longobardo ed il Convitto nazionale Paolo Diacono prima di fare ritorno a Roma. . |
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FONDAZIONE NORD EST. GALAN: “LA CLASSE POLITICA E DIRIGENTE DEL VENETO C’E’ E SA GOVERNARE. ANCORA UNA VOLTA, CADE UNO SGRADEVOLE LUOGO COMUNE ” |
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Venezia, 15 luglio 2008 “I profeti del declino sociale ed economico della nostra regione sono stati ancora una volta sbugiardati. Il modello del Nord Est regge e ha saputo trasformarsi secondo le rinnovate esigenze del mondo produttivo. Il Veneto, in particolare, vuole continuare a essere un laboratorio di idee e di progetti che, nonostante la mancata riforma in senso federalista dello Stato, non smette mai di pensare a un domani migliore. ” Così il presidente della Giunta veneta, Giancarlo Galan, ha commentato ieri al Laguna Palace di Mestre la presentazione del rapporto annuale sulla società e sull’economia della Fondazione Nordest. Per il presidente lo studio della Fondazione attesta che la classe politica dirigente veneta “c’è e sa governare”: a parlar chiaro sono i fatti e le opere che sono state completate e a testimoniarlo sono anche le innovative progettualità che hanno trovato negli anni finanziamenti e concretezza. “La vera tragedia - ha detto Giancarlo Galan - è che i dati dell’economia veneta, nonostante la pessima situazione economica italiana e la grave condizione del Sud del Paese, sono ancora ottimi e non solamente se raffrontati con quelli nazionali, ma pure se rapportati a quelli europei. ” Il Veneto resta la locomotiva d’Italia. Per il presidente Galan la politica deve perciò trovare la forza di “commissariare le cattive amministrazioni del Sud che finiranno per affossare tutto il sistema italiano. ” Serve coraggio. Al tempo stesso, occorre agire per cancellare “gli odiosi e ormai inammissibili privilegi delle regioni a statuto speciale. ” Poi, è necessario oltrepassare “il centralismo disonesto e bieco” che crea di certo consenso, ma che non fa assolutamente l’interesse dei cittadini e soprattutto non permette al Paese di crescere come potrebbe e quanto dovrebbe. “Sul futuro del Paese - ha sottolineato Giancarlo Galan - sono pessimista, tuttavia continuerò a lavorare con determinazione e con coerenza per il benessere della mia gente. L’euroregione, in questo senso, diventa una valida strada da percorrere e di sicuro non in contrasto con la Padania come, invece, stanno ideologicamente dicendo alcune persone, né tanto meno con l’operato della Farnesina. Rimango, insomma, convinto che la sola salvezza per i veneti sia il federalismo fiscale e pertanto devono essere cacciati dal tempio i troppi politici che, in nome di un falso e inutile solidarismo, non sanno costruire il successo del Paese. ” . |
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NORDEST: FAVORIRE CRESCITA IMPRESE PER LIMITARE DANNI |
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Mestre, 15 luglio 2008 - "Il Nordest conferma dati positivi rispetto al resto del Paese ma questo, in un momento complesso per intervenire, non elimina la nostra preoccupazione; per limitare i danni occorre favorire la crescita delle piccole e medie imprese e in generale lo sviluppo delle imprese e la loro crescita dimensionale, oltre all´autoimprenditorialità". Il presidente del Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo, ha commentato così i risultati del nono Rapporto sulla società e l´economia del Nordest 2008, presentato ieri a Mestre nel corso di un convegno al quale hanno partecipato, tra gli altri, anche il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, il governatore del Veneto, Giancarlo Galan, e il presidente di Fondazione Nord Est, Andrea. Semplificare il sistema, andare sui mercati dell´Est affiancando le imprese ed il loro riconoscimento nel processo di internazionalizzazione e, soprattutto, lavorare sulle infrastrutture e sul potenziamento di autostrade, porti e aeroporti: in questo modo, ha spiegato Tondo, si può e si deve rafforzare il Nordest e tutto il Paese. Tavola Rotonda: Con Federalismo Autonomia Fvg Superata - A margine del convegno, il presidente della Regione ha partecipato, con Galan e con l´assessore all´Industria della Provincia di Trento, Marco Benedetti, ad una tavola rotonda ristretta coordinata da Roberto Arditti, direttore editoriale del Tempo, dove ha avuto modo di sottolineare quanto sia importante attuare le riforme utili all´economia dall´interno dei rispettivi sistemi. Confermando di credere da sempre nella politica del fare, Tondo ha dichiarato di aver avviato in Friuli Venezia Giulia il processo di sburocratizzazione chiedendo ai rappresentanti delle diverse categorie quali fossero le norme da eliminare e ricavandone sì collaborazione, ma anche la conferma della scarsa percezione delle peculiarità dell´autonomia. A tale proposito, ribadendo che l´autonomia del Friuli Venezia Giulia è ben diversa da quella delle Province di Trento e Bolzano e delle altre regioni autonome italiane, il presidente ha dichiarato, in risposta a Galan che ne chiede l´abolizione, di ritenere che in uno in Stato che si avvia al federalismo l´autonomia possa essere superata. Quanto all´Euroregione, che Galan ha definito un contenitore da riempire e a cui dare configurazione giuridica, Tondo ha ricordato che il ministro degli Esteri, Franco Frattini sarà a Trieste il 15 settembre per un summit con i presidenti e gli esponenti dei territori che potenzialmente ne fanno parte. Nucleare: Con Frattini Si Parlera´ Anche Di Krsko - Tra gli argomenti all´ordine del giorno dell´incontro con Frattini, ha anticipato, ci potrebbe essere anche quello del raddoppio della centrale nucleare di Krsko. Nuclearista convinto, il governatore ha indicato anche in questa possibilità un esempio di possibile cooperazione su un tema portante quale l´energia. Tondo ha quindi evidenziato la necessità di arrivare ad un´Europa della condivisione in cui un cittadino possa, ad esempio, contare su un unico 118 in caso di emergenza. Un ragionamento, è stato detto, che implica una valutazione diversa rispetto a quella operata dalla Slovenia quando, nonostante le critiche ricevute, ha deciso di imporre un bollino semestrale unico per il transito sulle proprie arterie stradali principali. Un esempio emblematico di ciò che non bisogna fare, perché "se l´Europa continua ad essere una fonte di burocrazia - ha concluso il governatore del Friuli Venezia Giulia - non facciamo certo un servizio ai cittadini". Marcegaglia: Nordest Rimane Laboratorio D´impresa - Euroregione e internazionalizzazione delle imprese rappresentano, secondo il rapporto presentato oggi a Mestre, un´opportunità importante per la ripresa dello sviluppo del Nordest. Un sistema economico che Emma Marcegaglia ha definito "d´eccellenza" perché "ha dimostrato forte capacità di tenuta e di anticipare i grandi temi". "Per questo - ha confermato - intendo considerarlo un laboratorio attraverso cui capire meglio cosa e come fare per esser sempre più vicini alle nostre imprese, di modernizzarci e di essere all´altezza della sfida che ci attende" Imprenditori Nordest: Da Euroregione Vantaggi Per Tutti - Per riavviare una crescita dell´economia territoriale, gli imprenditori del Nordest puntano sull´Euroregione e la maggior parte di loro giudica che comporterebbe vantaggi per tutti i territori coinvolti. Le condizioni per fare di quest´area una nuova piattaforma geoeconomica sono però molteplici. Da un lato bisogna operare sul fronte della logistica (Corridoio 5, Corridoio 1 e autostrada del mare sono considerati essenziali) e dall´altro sull´organizzazione dei sistemi fiscali e sulla politica energetica. Nel complesso, comunque, il Nordest si conferma a forte grado di internazionalizzazione (superiore alla media italiana ed al Nordovest) e con un incremento dell´export nel 2007 rispetto al 2006 del 4,7 p. C. E dell´import del 6,1. Ciò nonostante, l´area registra un progressivo rallentamento della crescita economica e, molto probabilmente, dopo aver raggiunto l´1,8 nel 2007, nel 2008 il Pil si fermerà all´1 p. C. , quando soltanto pochi anni fa si orientava tra il 2 ed il 4. Gli indicatori di povertà relativa posizionano il Nordest fortemente al di sotto delle media nazionale per cui, se in Italia l´incidenza della povertà si attesta all´11 p. C. , in Friuli Venezia Giulia essa è all´8,2, nella provincia di Bolzano al 7,1, in quella di Trento al 5,3 e nel Veneto al 5. . |
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IL FEDERALISMO FISCALE E LA QUESTIONE DEL MEZZOGIORNO |
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Campobasso, 15 luglio 2008 - Non poteva concludersi in modo migliore la “Fiera delle idee. Confronto sulle politiche di sviluppo”, evento fortemente voluto dalla Regione Molise e organizzato in collaborazione con Comune di Campobasso e Unioncamere Molise. A spegnere i riflettori sulla manifestazione sono stati illustri esponenti della scena politica nazionale e locale, che si sono confrontati sui più importanti temi della vita socio-economica del paese e sugli scenari che il federalismo fiscale aprirà al Sud e al Nord dell’Italia. A fare da conduttore e moderatore del dibattito dell’ultima giornata è stato l’Assessore alla Programmazione Regionale, Gianfranco Vitagliano, che ha riepilogato in uno slogan quanto si è avvicendato “sul palco” della manifestazione: “il Molise ha svolto il ruolo di mediatore delle idee, grazie all’organizzazione del Borsino dei progetti, ha dimostrato di uscire dal ‘cappio dell’autoreferanzialità’, ha sensibilizzato l’opinione pubblica sulle opportunità offerte dalla programmazione comunitaria. Successo della manifestazione condiviso anche dal Presidente del Consiglio della Regione Molise di Mario Pietracupa, il quale ha sottolineato come sia l’epoca dell’assistenzialismo. Bisogna avere il coraggio anche di fare scelte impopolari, di realizzare politiche di investimenti mirati, purché utili a migliorare il futuro”. Romano Colozzi, Assessore al Bilancio della Regione Lombardia, ha affermato come il federalismo non debba essere temuto né agognato; non è un dogma, non ha poteri taumaturgici. Il Federalismo consente di partire da identità, da bisogni diversi che variano da territorio a territorio. Il federalismo è positivo poiché avvicina la responsabilità di chi assume decisioni a chi ne beneficia. Il vero problema è vincere lo statalismo, che prevede prima l’istituzione e poi l’uomo e la società. Ma ciò non fa parte del modello lombardo, che vede nella sussidarietà le risposte ai bisogni dei territori. Luigi Gigli, Vice Presidente Regione Emilia Romagna ha parlato di un federalismo regionalista, bilaterale, inteso come senso di responsabilità, di cooperazione, di visione comune dell’interesse generale del territorio. Anche per la sua regione si può parlare di un modello Emilia Romagna: “abbiamo ad esempio cablato tutto il territorio regionale, abbiamo investito sulla qualità dei servizi ma anche sull’innovazione e sulla ricerca, rispondendo a domande di qualità, di efficienza ed efficacia dei servizi, al di là delle appartenenze. Costruire un sistema moderno del paese, che tenga conto del mutato blocco sociale, cercando la cooperazione nell’ambito di tutto il Paese: solo così si può parlare di federalismo, rimanendo però sempre in una visione unitaria, che faccia crescere in equilibrio l’intero Paese”. Antonio Valiante, Vice Presidente della Regione Campania, che a chiusura del suo intervento ha parlato di “riordino istituzionale, basato su comuni, regioni e stato centrale, con un fondo di perequazione verticale. In questo senso il federalismo può essere ben accetto dalla comunità nazionale. Alla domanda dell’Assessore Gianfranco Vitagliano su come il Parlamento garantirà una corretta attuazione e un corretto federalismo all’intero Paese, la senatrice Adriana Poli Bortone, ha evidenziato una debolezza del Sud nel non aver presentato una proposta alternativa a quella presentata dalla Regione Lombardia sul federalismo fiscale, invitando però a discutere di perequazione responsabile, fondata sul principio di territorialità, facendo rimanere sul territorio quella parte delle tasse pagate dai contribuenti di quel territorio stesso. A conclusione di questo primo match l’Assessore Vitagliano sintetizza il filo conduttore degli interventi che si sono succeduti: il federalismo deve basarsi sulla sussidiarietà, per offrire a tutti i territori opportunità ed uguaglianza nell’accesso ai servizi. Il secondo match ha visto coinvolti illustri economisti nazionali invitati ad esprimere le loro “ricette” sulle politiche del Mezzogiorno, in particolare sulla questione meridionale e sul divario in continua crescita tra Nord e Sud. Gianfranco Viesti, Presidente Agenzia per la tecnologia e l’innovazione della Regione Puglia, ha parlato di “uno scenario preoccupante, partendo dallo stato di disinformazione che caratterizza il tema del federalismo. È opinione comune che i cittadini del Sud vivano di spesa pubblica, ma non è così, poiché ad esempio la spesa per servizi sociali nei comuni del Sud è stata di un quinto inferiore a quella del Nord. Occorre ricondurre i termini della questione nel clima culturale giusto e in un’azione politica responsabile. Il federalismo è una straordinaria potenzialità per il sud, da realizzare con un regionalismo meno egoista e un opportuno decentramento, che trovi il suo punto di partenza nella garanzia di fondamentali diritti a tutti i cittadini italiani, stimando i costi dei servizi necessari per garantire tali diritti attraverso una perequazione delle risorse”. Massimo Bordignon, Professore Università Cattolica del Sacro Cuore, precisa subito che “il problema del Mezzogiorno è un problema dell’Italia, da risolvere non con politiche locali ma nazionali. Si può agire intervenendo sulla spesa pubblica corrente, trasformando l’amministrazione pubblica nella più grande industria nazionale, attraverso la redistribuzione geografica del personale, procedendo contemporaneamente ad una razionalizzazione della stessa spesa pubblica. Solo così il federalismo può funzionare, ma deve essere ancorato ad una maggiore responsabilità di chi governa di fronte ai propri cittadini, invocando i poteri sostitutivi dello stato per garantirne il rispetto dei servizi essenziali”. Adriano Giannola, Presidente dell’Istituto Banco di Napoli Fondazione, invoca un rafforzamento delle autonomie regionali, attraverso il principio della sussidiarietà che nulla ha a che vedere con il federalismo, invocando uguali diritti di cittadinanza validi nell’ambito del territorio di riferimento. Il terzo match sul federalismo e sulla questione del Mezzogiorno è stato affidato ai rappresentati delle forze produttive e sociali intervenute all’evento. Cristiana Coppola, Vice Presidente di Confindustria per il Mezzogiorno, che ha parlato di “una situazione di inefficienza del Sud dovuta ad una corresponsabilità sia delle istituzioni sia del sistema produttivo, partendo dall’analisi di una inadeguata utilizzazione dei fondi strutturali 2000-2006. Ci sono regioni del Mezzogiorno dove i risultati della programmazione sono stati nulli, anche se questo non è il caso del Molise. Per il futuro noi imprenditori siamo disposti a fare sacrifici purché si realizzino anche pochi ma grandi obiettivi”. Giorgio Santini della Cisl, invita a riflettere su “ciò che in questi anni è successo nelle politiche di sviluppo e dell’occupazione per poter rilanciare una discussione sul Mezzogiorno. La politica per il Sud è stata dunque una politica sbagliata. Occorre che le regioni del Mezzogiorno recuperino il dialogo, individuando le priorità, concentrando, in un patto forte tra regioni e stato, le risorse comunitarie e nazionali, imboccando la strada che vada ad affrontare con logiche costruttive, anche europee, la nuova sfida del mezzogiorno e dell’Italia”. Michele Iorio, Presidente della Regione Molise, ha espresso viva soddisfazione per le modalità innovative in cui nella tre giorni di “fiera delle idee” è stata affrontata la questione del Mezzogiorno, offrendo una visione del Sud non spendacciona, che solitamente la comunicazione televisiva ci propina. La politica deve basarsi sul confronto leale, responsabile, senza pregiudizi nei confronti dei governi di indirizzo opposto. Lo sviluppo del Sud non dipende solo dalle risorse finanziare, ma certamente esse ne sono il presupposto”. Il Presidente Iorio ha poi sottolineato la necessità del dibattito sulla questione del Mezzogiorno come problema “dell’intero paese da affrontare non secondo una logica razziale (classe dirigente non capace, classe politica non adeguata). Resta il fatto che comunque il Sud ha due grandi priorità da risolvere rispetto al resto del Paese: la legalità e la sicurezza. Con il federalismo fiscale ci sono degli spazi per una prospettiva di sviluppo, anche al di là della responsabilità e garanzia dei livelli essenziali dei servizi. Tentare strade diverse sarebbe velleitario. E lo stesso Presidente del Consiglio dei Ministri, Silvio Berlusconi, si è impegnato a realizzare un federalismo che tenga conto dei documenti della conferenza unificata dei presidenti delle regioni d’Italia come base di confronto e discussione”. . |
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DOMENICO CERSOSIMO INTERVIENE ALLA CONFERENZA DEI PRESIDENTI DELLE REGIONI SULLA MANOVRA ECONOMICA |
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Roma, 15 luglio 2008 - Il vicepresidente della Giunta regionale della Calabria Domenico Cersosimo è intervento a Roma alla Conferenza dei Presidenti delle Regioni per discutere della manovra economico-finanziaria del Governo Berlusconi. “Un altro esproprio da quattordici miliardi. La situazione precipita e non c’è consapevolezza nella società locale. E’ il gioco delle tre carte, quello che il Governo sta facendo inviando nella notte pacchi di emendamenti alla manovra economico-finanziaria, per prendersi i fondi Fas e quelli comunitari destinati allo sviluppo. Ora, il Governo ne ha pensata un’altra delle sue per mungere i soldi delle Regioni. Mentre qualche modifica alleggerisce di poco il prelievo previsto con i precedenti articoli, adesso è apparso un nuovo articolo, il 6-bis, che dalle Regioni italiane rastrellerà altri 14 miliardi di euro, facendo crescere l’esproprio nei confronti delle Regioni meridionali ben oltre i 23 miliardi già individuati fino a ieri sera”. Così il vice-presiedente Cersosimo ha spiegato il trucco pensato dagli uffici del ministro Giulio Tremonti, che agirà sulle cosiddette ‘risorse liberate’, ossia, sui finanziamenti derivati dalla rendicontazione dei “progetti sponda”. Il nuovo articolo 6-bis del decreto legge 112/2008, dal titolo “Ricognizione delle risorse per la programmazione unitaria”, per gli anni 2000-2006 e 2007-2008 (primo biennio di programmazione europea) modifica la normale utilizzazione dei fondi regionali, diversi dai fondi strutturali della Ue. Finora, la procedura normale prevede la rendicontazione alla Commissione di Bruxelles sotto forma di progetti coerenti con quelli della programmazione. L’ammontare viene restituito alla Regione per essere di nuovo utilizzato per finanziare gli interventi del Por. “Invece - ha detto Cersosimo-, se passerà questo articolo, si verificherà una deviazione dalle risorse liberate verso un ‘fondo unico nazionale’, amministrato dal Governo, senza nessuna garanzia né della destinazione territoriale, né di quella funzionale all’originaria. Questo meccanismo - ha aggiunto il vice presidente - fa a pugni sia con quello approvato dall’Unione Europea con il Quadro Comunitario di Sostegno, sia con le modalità di riutilizzo stabilite tra Regione e Stato”. “La situazione sta precipitando, ma localmente nessuno se ne sta accorgendo. Le formazioni sociali e le categorie economiche non hanno piena consapevolezza delle conseguenze disastrose che si stanno per abbattere sulla Calabria per colpa della manovra economica, che ci espropria di risorse ma anche del confronto istituzionale e democratico. Infatti, il Governo non ha fatto conoscere le ricadute di un’operazione come questa. Per assurdo sta creando disinformazione con tonnellate di carte, con emendamenti che cambiano e si moltiplicano la notte per il giorno. Tutte le Regioni - ha concluso Cersosimo - lo accusano di slealtà istituzionale. Ma già mercoledì il Parlamento inizierà a votare un decreto legge di cui nessuno capisce l’urgenza, se non quella del solito trucco di Tremonti, di non farsi accorgere dai cittadini del Sud di come gli sta mettendo le mani in tasca”. . |
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TOSCANA 2020, PRESENTATO LO STUDIO DELL’IRPET CON 21 ESPERIENZE DI SUCCESSO |
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Firenze, 15 luglio 2008 - «Raccontare ventuno casi studio che sono poi ventuno aziende di successo, o comunque interessanti e paradigmatiche, è in fondo un aiuto anche psicologico, in mezzo a scenari macroeconomici raccontati dagli esperti che ci parlano di almeno due o tre anni di crescita zero». Il presidente della Toscana Claudio Martini lo spiega concludendo la presentazione stamani, in Consiglio regionale, di un’anteprima sulla seconda fase della ricerca dell’Irpet “Toscana 2020”, che sarà conclusa e più ampiamente illustrata prima della fine dell’anno. Tra i casi studiati c’è la Perini (nautica) e la Signoria di Firenze (biancheria) che ha il suo stabilimento a San Casciano in Val di Pesa, c’è l’industria della pelletteria di Firenze e di Arezzo, c’è la Sintek di Pistoia, la Siena biot! ech, la Grotta Giusti di Monsummano per il turismo, il Consorz! io vera pelle e per il vino e lo sviluppo rurale l’area del Montecucco. Nella ricerca compaiono anche le esperienze della Rosss di Scarperia, della Leone spa di Sesto Fiorentino, della Cooperativa ambiente di Carrara, della Monnalisa spa di Arezzo e della Toscana impianti srl di Rosignano e dell’Albero della Salute di Prato. «Raccontare e tener nota delle aziende nuove che nascono e che crescono, - sottolinea il presidente Martini - è in fondo il giusto modo di procedere per chi deve disegnare le politiche di oggi e di domani: perché in questa fase di profonda ristrutturazione saranno sempre di più le attività economiche messe a repentaglio ed istituzioni e addetti ai lavori non possono limitarsi ad aggiornare l’elenco di chi chiude ma devono tenere il conto anche delle nuove attività, che è poi il vero termometro per capire gli sviluppi e la capacità di reazione della nostra economia&ra! quo;. Spesso la pubblica amministrazione è accusata di essere lenta. La ricerca sulla Toscana 2020 commissionata dalla Regione più di tre anni fa all’Irpet ha in fondo lo scopo di prevedere, nei limiti del possibile, il futuro, giocando di anticipo su alcune scelte per correggere eventuali scelte negative. «Questi ventuno casi studio – prosegue Martini – ci dicono anche qualcos’altro. Ci spiegano che ci sono iniziative imprenditoriali che funzionano, a prescindere da tutto e con risultati eccezionali, e che senza capacità di innovazione o di ammodernamento delle imprese a poco servono gli investimenti della pubblica amministrazione, che pure devono continuare per colmare i gap che ancora esistono». «Lo dico in maniera chiara – spiega meglio il presidente -: il pubblico è giusto che continui a fare la sua parte, e come Regione faremo la nostra, affinché le infrastrutture oggi ! non sufficienti possano crescere, perché la sburocratiz! zazione proceda e i servizi per le piccole e medie imprese aumentino. Ma questo è solo un corno del problema: l’altro sta nella capacità innovativa e imprenditoriale del privato alla guida di distretti e aziende, che, come il ceto politico, soffre a volte dello stesso problema di scarso ricambio generazionale» L’ultima riflessione riguarda l’apertura internazionale della Toscana. «Oggi – dice Martini – non la si può più misurare solo in base ad export e turisti. L’apertura internazionale si costruisce con alleanze, joint venture e capacità di attrazione di capitali dell’estero». . |
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IL PRESIDENTE DEL LAZIO INCONTRA L´AMBASCIATORE CROATO |
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Roma, 15 luglio 2008 - Rafforzare sempre più il dialogo tra i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo. Questo l’obiettivo dell’incontro che si è svolto ieri mattina in regione tra il presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, e l’ambasciatore della Croazia, Tomislav Vidošević. “La Croazia, che aderisce all´iniziativa della ´Casa delle regioni del Mediterraneo´, è un Paese che riveste un particolare interesse per il Lazio, - ha spiegato Marrazzo - per questo saranno avviate presto delle nuove intese in campo turistico, culturale ed economico, con particolare attenzione al settore agricolo, a quello farmaceutico e della nautica“. . |
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“INVESTIRE IN CULTURA” INVESTIMENTI CULTURALI? IN TOSCANA C’È UN CONCERTO |
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Firenze 15 luglio 2008 - A oggi sono almeno 186 i milioni di euro disponibili, in Toscana, per investimenti nei beni culturali da qui al 2013: derivano da varie linee finanziarie, sia regionali che statali, e sono un centinaio in meno rispetto ai soldi disponibili nei sette anni precedenti (2000-2007). Le concrete modalità di ripartizione e di scelta dei progetti da finanziare sono state al centro di una riunione convocata a Firenze dall’assessore regionale alla Cultura Paolo Cocchi, che ha illustrato il progetto regionale “Investire in Cultura”, un nuovo strumento – appena varato dagli uffici regionali – per utilizzare al meglio le risorse a disposizione, sui beni culturali, della Regione e quelle dei Comuni che compartecipano con risorse proprie. Il salone dell’Istituto degli Innocenti era affollato da sindaci, presidenti di Province e di Co! munità montane, assessori alla Cultura, dirigenti degli! Enti lo cali. «Abbiamo deciso di modificare radicalmente le procedure – ha detto Cocchi – e questo in base a una nostra specifica scelta politica: intendiamo andare verso un sistema che abbia forte capacità di coinvolgere le istituzioni e le comunità locali, con l’obiettivo di valorizzare e promuovere sempre meglio il nostro patrimonio culturale attraverso una gestione non solo più efficiente ed efficace ma anche capace di favorire sinergie con i comparti del turismo e del commercio». Rispetto alla normativa precedente, basata sul sistema dei bandi, le nuove modalità della programmazione regionale scelgono il sistema della concertazione. «Lavoreremo insieme alle dieci Province e al Circondario Empolese – ha specificato Cocchi – assegnando a ciascuno di questi livelli un “orizzonte finanziario” composto da risorse regionali proprie e fondi dello Stato assegnati alla Regione. Proporremo una su! ddivisione dei fondi e concerteremo, con Province e Circondario, gli interventi da finanziare». Si arriverà quindi a un “parco progetti” che saranno trasmessi agli uffici regionali della cultura cui spetterà il compito, in base ai criteri stabiliti dalla delibera regionale, di valutarli e di redigere una unica graduatoria regionale assegnando i finanziamenti fino all’esaurimento delle risorse disponibili. Cocchi ha anche fatto presente la volontà della Regione Toscana di ripetere un nuovo accordo triennale di Programma Quadro con lo Stato. Tornando alle cifre, su di esse – ha aggiunto – «incombe la spada di Damocle delle Finanziarie e dei tagli annunciati. Per adesso i toni usati dal Governo centrale sono quelli della rassicurazione e noi ne prendiamo atto, ma siamo comunque già costretti a muoverci in un contesto di forte riduzione di risorse rispetto al periodo precedente. Questo – ha conclus! o Cocchi – aumenta la nostra responsabilità e la ! necessit à di individuare canali procedurali scorrevoli ed efficaci, nonché progetti validi». Dei circa 186 milioni di euro a oggi disponibili, 40 sono già stati indirizzati a Firenze per il Parco della Musica. Le nuove procedure toscane di programmazione culturale stanno per partire. Per il primo biennio (2008-2009) sono in ballo i primi 34,5 milioni circa di euro (altri 48 circa sono già ipotizzati per il biennio successivo). L’occasione è servita all’assessore Cocchi anche per fare il punto sui finanziamenti assegnati dal 2000 al 2007 per investimenti nei beni culturali: 286 milioni di finanziamento regionale (per un costo complessivo di 507 milioni) sono serviti per 558 progetti. . |
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LA GIUNTA DELLE MARCHE E CONFINDUSTRIA MARCHE INSIEME PER PARLARE DI SVILUPPO. |
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Ancona, 15 luglio 2008 - Internazionalizzazione, innovazione, infrastrutture, formazione, energia, ambiente e territorio. Su tutti questi argomenti si sono confrontati ieri a Palazzo Raffaello la giunta regionale delle Marche presieduta dal presidente Gian Mario Spacca e il Consiglio direttivo di Confindustria Marche guidato dal presidente Federico Vitali. ´E´ stata un´importante occasione ´ ha detto Spacca ´ per definire insieme una strategia competitiva per l´industria marchigiana in uno scenario economico globale sicuramente difficile, ma che presenta ancora qualche spazio per cogliere delle opportunita`. Abbiamo analizzato insieme i risvolti della Finanziaria nazionale sulla politica fiscale regionale. Per quanto riguarda le Marche c´e` da sottolineare che sono ottave per la riduzione del carico fiscale e che due cittadini marchigiani su tre continuano a non pagare l´Irpef´. Gli imprenditori hanno avanzato le loro priorita`. ´Nella politica per le imprese ´ ha spiegato Vitali - alcuni ambiti risultano prioritari: la ricerca e l´innovazione, l´internazionalizzazione, la valorizzazione delle risorse umane, il passaggio generazionale, un adeguato contesto territoriale per quanto riguarda l´energia e l´ambiente. Le istituzioni dal canto loro devono garantire capacita` di controllo della spesa, efficienza, coesione sociale, una semplificazione legislativa e amministrativa. Non ci stancheremo mai di ribadire infine che le imprese sono fortemente penalizzare da un inadeguato livello di infrastrutture e servizi logistici che va rapidamente colmato´. Spacca da parte sua ha ribadito i risultati raggiunti sul fronte del risparmio da inizio legislatura. ´Lo stock del debito ´ ha sottolineato ´ e` passato da 1. 345 milioni di euro del 2004 a 1. 277 milioni del 2007. La Banca d´Italia ha certificato una riduzione del debito delle Marche del 9,4% rispetto all´aumento del +3,5% di quello nazionale. Le spese per le consulenze, gli studi e ricerche sono diminuite dai 6 milioni del 2004 agli 845mila euro del 2007 e da poco e` stata approvata una delibera per un´ulteriore riduzione del 20%. Anche i conti della sanita` sono tornati in equilibrio e questo ci ha consentito di liberare nuove risorse per le comunita` e il territorio. Ricordo inoltre che attualmente ci sono 4,5 milioni di euro di investimenti in essere per le infrastrutture viarie e circa 100milioni per le infrastrutture immateriali, ossia per estendere a tutte le Marche la banda larga ´. Risultati che il presidente di Confindustria ha dichiarato di apprezzare. ´Sono convinto ´ ha commentato Vitali - che solo con una forte coesione sociale si possa essere competitivi e sono altrettanto convinto che e` il territorio il fulcro dello sviluppo. Solo investendo sul territorio possiamo crescere´. Un capitolo a parte e` stato riservato al Piano energetico ambientale regionale. ´La situazione del deficit energetico regionale non e` migliorata ´ ha spiegato Spacca ´ e in piu` sono aumentati i costi delle materie prime a livello internazionale. Le difficolta` pero` non dipendono solo dalla Regione. Per quanto ci riguarda avvieremo una rivisitazione del Pear, ma rimangono altri ostacoli dovuti alle resistenze di alcuni territori e comitati e di amministrazioni come le Soprintendenze che tendono a bloccare progetti relativi a impianti di fonti rinnovabili. La soluzione e` allineare le amministrazioni o unificare le competenze´. Vitali ha chiesto quindi alla giunta di proseguire sulla strada intrapresa sia per quanto riguarda la razionalizzazione della spesa pubblica improduttiva per recuperare risorse a favore dello sviluppo del territorio che per il Pear: ´Capiamo perfettamente gli ostacoli burocratici ´ ha affermato ´ ma le imprese chiedono al governo regionale di reggere forte il timone. Spesso le novita` vengono avversate ma solo cambiando si cresce anche a costo di prendere decisioni impopolari. E´ necessario effettuare una verifica puntuale dello stato di attuazione del Pear procedendo in tempi brevi alla realizzazione di rigassificatori, di centrali di produzione di energia e di favorire l´adeguamento delle reti. Occorre anche destinare adeguate risorse al sostegno degli investimenti delle imprese nei settori produttivi sul fronte energetico´. Per quanto riguarda infine le situazioni di crisi del Piceno e del Fabrianese Spacca ha illustrato i progetti di sostegno in termini di ammortizzatori sociali, diversificazione produttiva e concertazione a livello nazionale. . |
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BOLZANO: CONTRO L´INDEBITAMENTO DEI COMUNI INTRODOTTO IL FONDO DI ROTAZIONE |
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Bolzano 15 luglio 2008 - Per opere pubbliche e di edilizia scolastica i Comuni in futuro non dovranno più ricorrere a mutui bancari, ma potranno beneficiare di un fondo di rotazione. L´accordo aggiuntivo sulla finanza locale è stato siglato oggi (10 luglio) a Bolzano dal presidente della Provincia Luis Durnwalder e dal presidente del Consorzio dei Comuni Arnold Schuler. Il fondo di rotazione per investimento, nella fase iniziale, sarà dotato di 50 milioni di euro. Il finanziamento di opere pubbliche in Alto Adige sperimenta una modalità nuova: alla luce dell´indebitamento dei Comuni, che nei prossimi cinque anni si vuole drasticamente ridurre, "abbiamo introdotto questa forma di finanziamento attraverso un fondo di rotazione per investimenti in opere pubbliche, limitando la necessità di assunzione di mutui bancari", spiega il presidente Durnwalder. Le spese finanziabili con il nuovo fondo riguardano edilizia scolastica, scuole materne, aquedotti, canalizzazioni, case di riposo, centri di degenza e alloggi per anziani, ovvero quelle che prevedono mutui e contributi per l´ammortamento. "Nella prima fase il fondo viene dotato di 50 milioni € con le risorse del finanziamento agli enti locali, nel 2009 si aggiungeranno altri 50 milioni dal bilancio provinciale", specifica Durnwalder. I finanziamenti concessi devono essere rimborsati dai Comuni al fondo di rotazione in vent´anni - per alimentarlo in modo regolare - con il pagamento rateale di una quota annuale: tra l´1,5 e il 2,5 per cento per edilizia scolastica, del 4% per scuole materne. È stata fissata anche la ripartizione delle risorse tra i vari comparti del finanziamento: i 50 milioni € del 2008 sono assegnati in gran parte (35 milioni) alle realizzazione di opere di edilizia scolastica, 5 milioni vanno alle scuole materne e 10 milioni in altre opere pubbliche. . |
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STITUITI TAVOLI CON TERZO SETTORE E ALTRI ENTI PARTECIPERANNO A ELABORAZIONE ATTI IN MATERIA SOCIO-SANITARIA |
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Milano, 15 luglio 2008 - La Giunta regionale della Lombardia ha approvato, su proposta dell´assessore alla Famiglia e Solidarietà Sociale Giulio Boscagli, due provvedimenti che "realizzano" uno dei punti cardine della nuova legge sui servizi socio-sanitari (n. 3 del 2008), cioè la partecipazione e la consultazione obbligatoria delle organizzazioni del Terzo Settore, degli enti locali, degli enti pubblici e sindacali all´elaborazione delle decisioni regionali. Il Tavolo di consultazione con il Terzo Settore Si tratta innanzitutto della delibera che istituisce il nuovo "Tavolo permanente di consultazione e di confronto con i soggetti del Terzo Settore". "Avviato già molti anni fa, a titolo sperimentale, il Tavolo diventa ora obbligatorio - afferma l´assessore Boscagli - ed assume un ruolo nuovo, più strutturato ed incisivo, per assicurare l´effettiva e generale partecipazione dei soggetti del Terzo Settore alla programmazione e alla realizzazione delle scelte regionali in questo settore. Sarà infatti coinvolto nelle decisioni sin dal loro inizio e parteciperà alla programmazione dei principali atti in materia. La centralità del Terzo Settore, per dare concreta attuazione al principio di sussidiarietà, è stata del resto riconosciuta, non solo dalla legge regionale ma anche dallo stesso nuovo Statuto della Regione, che è recentemente approvato". La composizione del Tavolo è articolata in modo da assicurare sia la rappresentanza istituzionale che la partecipazione del variegato mondo del Terzo Settore. Presieduto dall´assessore regionale alla Famiglia e Solidarietà Sociale, ne faranno parte, oltre ad alcuni funzionari dell´assessorato e della presidenza, i rappresentanti delle organizzazioni del volontariato, delle associazioni famigliari, delle cooperative sociali, delle fondazioni, dei soggetti sociali senza scopo di lucro, ecc. Gli altri Tavoli di consultazione - La seconda delibera istituisce invece gli organismi di consultazione con i soggetti diversi da quelli del Terzo Settore: enti locali, organizzazioni sindacali, Asl, Asp (Aziende di servizi alla persona) ed enti gestori delle unità di offerta socio-sanitarie. Sono: il "Tavolo degli enti locali e delle organizzazioni sindacali", il "Tavolo delle Aziende sanitarie locali e delle Aziende di servizi alla persona" e la "Conferenza delle associazioni rappresentative degli enti gestori delle unità di offerta sociali e socio-sanitarie". Anche questi sono organismi previsti dalla legge n. 3 del 2008, che dovranno essere consultati sui provvedimenti legislativi e amministrativi della Regione riguardanti materie di loro competenza o che comunque li coinvolgono. . |
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SICUREZZA: IN TRENTINO NON CI SONO EMERGENZE. BISOGNA ANTICIPARE I PROBLEMI E INNOVARE NELLE SOLUZIONI |
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Trento, 15 luglio 2008 – Sul piano della sicurezza e della legalità il Trentino continua ad essere un’ isola felice – anche se questa espressione non deve fare pensare a una terra isolata e avulsa dai fenomeni globali - e puo´ continuare ad esserlo in futuro, se sapremo anticipare i problemi che verranno e percorrere strade innovative per la loro risoluzione. Questo, in sintesi, il messaggio contenuto nel rapporto “Scenari sulla sicurezza in Trentino – tra sicurezza reale e sicurezza percepita”, realizzato dalla Provincia autonoma di Trento in collaborazione con Transcrime-università di Trento e l’Università Cattolica di Milano, presentato il 12 luglio nel palazzo della Provincia alla presenza del presidente Lorenzo Dellai e al direttore di Transcrime Umberto Savona, assieme ad una pubblicazione del Servizio autonomie locali intitolata significativamente “Da isola felice a laboratorio aperto”. Non si tratta necessariamente di investire più risorse in sicurezza, ma di utilizzare al meglio tutti gli strumenti di cui disponiamo: dai dati e dalle conoscenze accumulate (il Trentino è l’unico territorio in Italia ad aver avviato un monitoraggio su ogni comune e ogni comprensorio) fino alla polizia locale, passando per un uso “intelligente” delle nuove tecnologie. Il futuro, insomma, è fatto di interventi diversificati per ogni situazione e ogni realtà a rischio (valli, centri urbani, scuole, contesti familiari, luoghi di lavori e così via), per prevenire i fenomeni criminosi ma prima ancora per intervenire sui fattori sociali ed economici che li generano. Comunque, negli ultimi dieci anni l’andamento della criminalità in Trentino è stabile per praticamente tutti i reati. “Questa è un’occasione per un bilancio e per alcuni ragionamenti di prospettiva – ha detto stamani il presidente Dellai – e il primo è senz’altro positivo, perché in questi 5 anni la Provincia ha lavorato molto sui temi della sicurezza, nella consapevolezza che essi riguardano non solo il Governo centrale ma anche la nostra Autonomia. Abbiamo innanzitutto accumulato conoscenza, monitorando la situazione, relativamente ad alcuni reati, comune per comune, area per area, e incrociando i dati con quelli relativi alla realtà socio-economica, per evitare semplificazioni. Poi abbiamo fatto azioni concrete, dalla legge sulle polizie locali al rapporto annuale sulla sicurezza alle azioni specifiche di prevenzione e recupero per quanto riguarda questioni come l’alcolismo, le violenze domestiche e quant’altro. Il bilancio è effettivamente quello di una terra con tassi di criminalità più bassi che nelle regioni limitrofe, nel resto d’Italia e anche dell’Europa. Ma non siamo un’isola, noi siamo dentro la globalizzazione e dobbiamo tenerne conto. ” Che fare, dunque? La prima e principale parola d’ordine è: prevenzione, partendo da un utilizzo sempre più accorto di due strumenti fondamentali di cui il Trentino già dispone, l’Osservatorio sulla sicurezza e il Sistema integrato per la sicurezza. I documenti elaborati da Transcrime e dalla Provincia individuano poi alcune “piste” di lavoro, che Dellai ha sintetizzato così: “Innanzitutto leggere in anticipo i segni premonitori dell’insorgere di reati o violenze, nei diversi contesti: dal bullismo nelle scuole alle violenze generate da situazioni di marginalità e così via. Per mettere in atto misure preventive e, ad esempio in campo scolastico, educative, anziché puntare sulla repressione o sul controllo generico. Poi bisogna ridurre la percezione di insicurezza della comunità, perché il paradosso è che più si parla di sicurezza più la gente si sente insicura, anziché rassicurata. È necessario quindi lavorare molto sulla qualità dell’informazione ma anche sui cittadini, aiutandoli a capire ad esempio che l’idea un po’ romantica della società ‘di una volta’, dove certi fenomeni criminosi non avvenivano, è infondata, e a volte genera per contrasto un allarme eccessivo riguardo all’oggi. Ed ancora: investire in tecnologia per la sicurezza, ma in maniera accorta, perché questi strumenti vanno utilizzati con intelligenza, non basta disseminare il territorio di telecamere per ottenere una società più sicura, bisogna invece ad esempio formare di più gli operatori, e utilizzare le tecnologie stesse in maniera selettiva. ” La conclusione, ripresa dal professor Savona, è che il Trentino è già oggi un laboratorio per la sicurezza, dove ci si sforza di fare lavorare assieme tutti gli attori della sicurezza e dove si cerca di agire anche a monte, sul versante della prevenzione: una prova di questo sembrerebbe essere data dal fatto che, negli ultimi anni, a fronte di una crescita dell’immigrazione, il dato complessivo sui reati rimane stabile, il che significa che nel complesso il fenomeno in Trentino è ben gestito le politiche di integrazione funzionano. Ma affinché in futuro si confermi questa realtà positiva non basta gestire l’esistente, occorre - come sottolineato anche dai diversi opinion leader contattati per la ricerca di Transcrime, compresi numerosi responsabili delle forze dell’ordine – insistere sulla strada dell’innovazione sia dell’analisi che degli strumenti di intervento. Uno scenario possibile, delineato dal Rapporto, è quello ribattezzato “Trentino Green”, dove l’impegno per la sicurezza si dovrà saldare a quello in favore della qualità della vita e dell’ambiente. “In generale nel campo della sicurezza si sprecano tante risorse – ha detto Savona - . Bisogna spendere di meno e raggiungere risultati maggiori. In Italia abbiamo già molti addetti al contrasto della criminalità, eppure pensiamo ancora che assumere più personale risolva i problemi. Non è necessariamente così. A volte è il contrario: ponendo un’analogia con i problemi ambientali, dove la scarsità di risorse rinnovabili spinge ad aguzzare l’ingegno, anche nel campo della sicurezza si può fare di più con meno. Ecco perché il Trentino ha fatto una scelta pionieristica decidendo di investire in conoscenza, ed ecco perché esso può e deve confermarsi come un laboratorio per il futuro. ” Savona, sollecitato dai giornalisti, ha successivamente illustrato alcuni dei dati relativi al Rapporto sugli scenari della sicurezza (che, è bene precisarlo, è altra cosa rispetto al “tradizionale” Rapporto sulla sicurezza che viene presentato di anno in anno). Dal loro esame si ricava che nel campo della sicurezza è facile interpretare gli elementi di cui si dispone in maniera non corretta. Ad esempio: in Trentino sembrerebbe che le violenze sessuali siano superiori alla media nazionale, perché? “Perché qui vengono denunciate di più”, è la risposta dell’esperto. Lo stesso vale per i furti in auto, di autoradio o altro: “A Milano nessuno va più in questura a sporgere denuncia”. Un altro esempio è quello del dato sulla criminalità nelle zone turistiche: attribuibile alla propensione a delinquere dei residenti o non forse al fatto che il criminale si sposta laddove è più “interessante”, per lui, operare? Come si vede, insomma, su questo terreno la conoscenza e l’approfondimento sono di importanza fondamentale, per non incorrere in generalizzazioni erronee o in banali errori. Fotoservizio a cura dell’ufficio stampa e filmato Busacca Scheda: Rapporto “Scenari sulla sicurezza in Trentino” - La proposta che emerge fra le pieghe della ricerca di Transcrime, curata da Paolo Ruspini e Andrea Di Nicola, è quella di un Trentino-laboratorio, facente perno sulla sua struttura istituzionale e sulla sua capacità di produrre innovazione nelle politiche. Così come nel passato questo laboratorio poggerà in futuro su due pilastri: l’Osservatorio sulla sicurezza, che produrrà analisi e dati monitorando l’andamento della sicurezza in Europa, in Italia e nel Trentino analizzando le similarità e differenze, e il Sistema integrato di sicurezza, che svilupperà i diversi interventi sul territorio. Le linee di azione sono grosso modo le stesse di quelle indicate nel 2003, ma l’indicazione degli esperti è quella di innovare i contenuti delle politiche secondo alcune scelte di fondo che si riassumono di seguito. Conoscere prima per anticipare i rimedi - La conoscenza del rischio criminalità maturata in questi anni nel territorio dovrà essere articolata in futuro su due direzioni: la probabilità di eventi criminali ed il loro impatto nella società, sulle imprese e sui singoli individui. Ridurre la percezione di insicurezza - Il grande problema di oggi è il conflitto tra le condizioni buone della sicurezza oggettiva e la percezione cattiva di quella soggettiva. L’andamento dei due fenomeni è quasi a forbice: più diminuiscono le probabilità di essere vittime di un reato più aumentano le preoccupazioni per la sicurezza. Le cause sono molteplici: l’effetto moltiplicatore dei mass media, le accresciute vulnerabilità individuali e, in modo paradossale, la nostra stessa qualità della vita che temiamo di perdere perché qualcuno possa attaccare i nostri beni e compromettere per questo la nostra stessa esistenza. Le variabili che stanno dietro questa forbice sono complesse e non tutte modificabili. Ciò che è sicuro è che più si parla di sicurezza più cresce l’insicurezza ma questo processo non si può arrestare dall’oggi al domani. E’ possibile però operare due ragionamenti virtuosi. Il primo con i mass media trentini per riflettere su processi che creano insicurezza e sul contributo dei media a questo risultato separando informazione da sensazionalismo. Il secondo con la popolazione trentina riportandola negli anni passati e facendole toccare con mano come il passato fosse molto peggio del presente in termini di sicurezza. Sviluppare i segnali anticipatori delle violenze in famiglia - Il problema è quello di ridurre gli eventi violenti e le vittime che essi producono attraverso una più vasta socializzazione dei fenomeni di violenza in famiglia ed un accesso da parte dei medici di base, assistenti scolastici, assistenti sociali, polizia locale, maestri e professori a cogliere i segnali anticipatori di queste violenze. Già da tempo si stanno sviluppando studi di early warning che permettono alle vittime potenziali e ad operatori sociali e sanitari di anticipare i comportamenti violenti in famiglia. E’ un processo educativo lento che va compiuto facendo leva su tutte e quattro le “S”: politiche sociali, sanitarie, scolastiche e securitarie. Sviluppare i segnali anticipatori delle violenze a scuola - Nella stessa direzione precedente è il problema della riduzione del bullismo nelle scuole. Sono chiari i fattori psicologici che lo determinano e meno chiari i fattori economici e sociali che lo influenzano. C’è una ricerca in atto da parte dell’Osservatorio sulla sicurezza nel Trentino. Ci sono programmi di prevenzione e trattamento che stanno producendo buoni risultati, come il programma dello psicologo norvegese Dan Olweus. E’ possibile affrontare il problema sul concreto raccordandosi con le altre iniziative nel settore. Investire sulle capacità dei giovani - In questo quadro gli studi internazionali sulla formazione delle competenze (skills) nei bambini come antidoto al loro rischio devianza da adolescenti e adulti hanno posto il problema del ritardo strutturale degli interventi sui giovani. Il discorso sta lentamente affacciandosi in Europa con la creazione di appositi network e in Italia sembra un oggetto sconosciuto più nel chiuso di qualche centro di ricerca che tradotto negli interventi. Su questo tema il “laboratorio Trentino” può produrre risultati importanti e sul terreno delle politiche sanitarie, sociali e scolastiche da esportare ad altre realtà italiane più problematiche. Investire in tecnologie sostenibili per la sicurezza - In modo ricorrente ci si è occupati di tecnologie per la sicurezza. I costi rilevanti di queste tecnologie, la loro veloce obsolescenza e i problemi legati alla loro sostenibilità finanziaria e sociale pongono problemi urgenti che vanno risolti. Il primo di questi problemi riguarda quali tecnologie per quale prevenzione. La Provincia può agire come ente intermedio per la scelta delle tecnologie adeguate alla domanda delle diverse realtà locali facendo crescere contemporaneamente la qualità dell’offerta attraverso la formazione della domanda. Questo vale per gli impianti di videosorveglianza, per reti voce e dati dedicate alle forze dell’ordine ed alla polizia locale e per le centrali unificate. Il secondo riguarda la formazione degli operatori di polizia locale o altro che devono utilizzare queste tecnologie. Il terzo riguarda la sostenibilità di queste tecnologie. La Provincia può ragionare con tutti gli Enti coinvolti per razionalizzare nel tempo la spesa tecnologica per la sicurezza assicurandosi la sua sostenibilità. . |
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VAKRIBEN: GIORNATA ROM ALL´INSEGNA DEL DIALOGO INTERCULTURALE IN EUROPA |
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Roma, 15 luglio 2008 – Presso l ‘ Università La Sapienza, P. Le Aldo Moro il prossimo 17 Luglio si svolgerà una tavola rotorna sul tema dei Rom. Di seguito il programma: Ore 17. 30 Tavola Rotonda Rom, sinti e camminanti: dall´esclusione all´integrazione europea [Aula Amaldi, Dipartimento di Fisica] . Saluti: Renato Guarini, Rettore Università La Sapienza; Pier Virgilio Dastoli, Direttore Rappresentanza in Italia della Commissione europea . Introduzioni: Commissione europea: Joachim Ott, Unità Azioni contro le Discriminazioni, Dg Occupazione, affari sociali e pari opportunità. Parlamento europeo: Roberta Angelilli (Uen), Marco Cappato (Alde), Monica Frassoni (Verdi), Viktoria Mohacsi (Alde) Onu: Marta Guglielmetti, Referente Italia Campagna del Millennio . Testimonianze: Roberta Cipollini, Docente Facoltà di Sociologia, Università La Sapienza; Umiza Halilovic, Portavoce Villaggio Rom di Monte Mario, Mirko Grga, Gruppo di lavoro Cilap/eapn Italia partecipazione persone e povertà Alexian Santino Spinelli, Rappresentante per l´Italia dello European Roma and Travellers´ Forum e Docente di Lingua e Cultura Romanì all´Università di Trieste. Pino Petruzzelli, Regista e attore, autore del libro "Non chiamarmi zingaro"; Sergio Giovagnoli, Presidente Arci Solidarietà Lazio Onlus; Carlo De Angelis, Presidente Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (Cnca) Lazio. Modera il dibattito Angela Manganaro, Giornalista Sole 24Ore ; 19. 30 Buffet; 21. 00 Serata di cinema, musica e poesie [Piazzale della Minerva, Università La Sapienza]; Proiezione del cortometraggio: "Treni strettamente riservati", realizzato da Fandango Film per l´Ufficio per l´Italia del Parlamento europeo. Presenterà il cortometraggio l´autore e regista Emanuele Scaringi. Hot Club De Zazz, formazione musicale dedicata al musicista jazz Django Reinhardt; Lettura poesie Romanì da Alexian Santino Spinelli; Musicanti Rudari musica tradizionale e moderna di area balcanica; Alexian Group musica romanì di diverse regioni del mondo. Una delegazione della Commissione europea e del Parlamento europeo visiterà venerdì 18 i campi Rom Salone, Casilino 900, Candoni e Martora. Informazioni Tel 06. 69999215 . * Vakriben significa dialogo in lingua romanì . |
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PREMIATI I VINCITORI DEL“PREMIO GRINZANE GIARDINI BOTANICI HANBURY” |
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La Mortola (Ventimiglia - Im), 15 luglio 2008 - Si è svolta a Villa Hanbury la cerimonia di premiazione della Xvi edizione del Premio Grinzane Cavour Giardini Botanici Hanbury. Numerose le autorità e gli ospiti presenti, tra cui Claudio Burlando (presidente della Regione Liguria), Mercedes Bresso (Presidente della Regione Piemonte),gaetano Scullino (Sindaco di Ventimiglia), Boris Biancheri (Ambasciatore e Presidente Ansa), Carlo Benigni e Teresio Sebastiano Sordo della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, Paola Profumo (Presidente Muma – Istituzione Musei del Mare e della Navigazione di Genova). Il vincitore della prima sezione è Maria Luisa Dodero, curatrice del libro Il mondo delle usad’by (The Coffee House art & adv); il premio per la seconda sezione è andato a Cristina Bay e Gottardo Bonacini per il libro Il Giardiniere Goloso (Ponte alle Grazie); per la terza sezione il vincitore è Chiara Santini per il libro Il giardino di Versailles (Leo S. Olschki). Menzioni speciali a: J. A. Baker per L’estate della collina (Gea Schirò Editore); Michele Pellegrino per I fiori delle Alpi del Mare (24 Ore Motta Cultura);tullio Pericoli per Paesaggi (Rizzoli); Paolo Pomati, Angela White e Claudio Tambornino per Case private, giardini segreti (Whitelight). La figura di Ippolito Pizzetti, giurato del Premio Grinzane Giardini Botanici Hanbury sin dalla prima edizione, scomparso lo scorso anno, è stata al centro del convegno che ha introdotto la premiazione e che ha visto alternarsi ai microfoni alcuni dei giurati attuali: Annalisa Maniglio Calcagno, Francesca Marzotto Caotorta, Claude Raffestin, Nico Orengo, Paolo Mauri, Paolo Pejrone. Paesaggista appassionato, Ippolito Pizzetti è stato ricordato per il suo impegno nella difesa del territorio e nella salvaguardia del paesaggio. “Fondamentale è stato il ruolo che ha giocato nella formazione e nella diffusione in Italia della cultura del paesaggio – è stato ricordato – perché le tematiche del verde e dei giardini in particolare sono sempre state al centro delle sue numerose attività”. Docente universitario (ha insegnato a Palermo, Venezia, Ferrara), scrittore di saggi e articoli, ha svolto un´intensa attività di progettazione e realizzazione di giardini pubblici e privati, lavorando con architetti di fama mondiale. “Per lui il giardino era un luogo filosofico – è stato ricordato – un universo in cui applicare quei principi etici che dovrebbero essere i principi ispiratori per un futuro migliore”. Il Premio Grinzane Giardini Botanici Hanbury è organizzato al Premio Grinzane Cavour d´intesa con la Regione Liguria-assessorato alla Cultura, la Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo e in collaborazione con l´Università degli Studi di Genova, la Provincia di Imperia, gli Amici dei Giardini Botanici Hanbury e la Città di Ventimiglia. Dopo la premiazione il Premio Grinzane Cavour si è spostato a Bordighera, dove il presidente Giuliano Soria e Paola Profumo (presidente del Muma – Istituzione Musei del Mare e della Navigazione di Genova) hanno firmato il protocollo d´intesa per lavorare insieme al progetto del “Parco culturale del Mare”. Obiettivi del progetto: la valorizzazione del patrimonio culturale, storico, paesaggistico e ambientale del territorio ligure e la promozione dei diversi aspetti della cultura locale (letteratura, arte, enogastronomia, tradizioni, ecc. ). . . |
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VERBANO CUSIO OSSOLA: IL PROGETTO LIFT |
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Verbania, 15 luglio 2008 - Lift – Lavoratori e imprese per il futuro del territorio è un’iniziativa promossa da Fondazione Comunitaria del Vco, Provincia e Camera di commercio, finalizzata alla costituzione di un Fondo di solidarietà per la realizzazione di progetti nel mondo del lavoro sul territorio del Verbano Cusio Ossola. Come sappiamo, i lavoratori e le imprese della nostra provincia si sono trovati, negli ultimi mesi, a dover affrontare momenti difficili, dovuti a contingenze economiche negative e alla crisi di importanti aziende del territorio. Parallelamente, a fronte della recessione del potere d’acquisto dei cittadini, anche i settori del commercio e dell’artigianato si sono trovati di fronte a nuove difficoltà. In questo contesto, e dall’analisi di questa delicata situazione economica e sociale, si è sviluppata una riflessione in merito all’opportunità di ideare e strutturare un progetto congiunto a sostegno del futuro sociale ed economico del nostro territorio, sostenuto da più parti e che veda coinvolti tutti i diversi attori del mondo del lavoro. L´obiettivo dei tre soggetti promotori del progetto: Fondazione Comunitaria, Camera di commercio e Provincia del Verbano Cusio Ossola, è quello di dar vita a una fonte di finanziamento costante e inesauribile che permetta di realizzare, anno dopo anno, interventi a favore delle fasce più deboli e meno protette del mercato del lavoro. Il fondo finanzierà iniziative di solidarietà sociale destinate a rispondere a difficoltà contingenti legate alla mancanza di un impiego; sosterrà progetti a sostegno del diritto allo studio dei figli dei lavoratori, interventi di promozione della legalità e della sicurezza; contribuirà alla realizzazione di progetti volti a sostenere le pari opportunità, l’integrazione culturale e la diversità nel mondo del lavoro. L’iniziativa ha ricevuto un convinto sostegno dalle principali associazioni di categoria degli imprenditori e dalle organizzazioni sindacali del territorio, che ne hanno condiviso i valori e lo scopo aderendo al Comitato Promotore del progetto. L’obiettivo di fondo è proprio quello di coinvolgere tutto il tessuto sociale del territorio, a partire dai lavoratori e dagli imprenditori, che avranno l’opportunità di essere co-promotori di un’iniziativa di solidarietà a beneficio dell’intera comunità. Alle imprese del territorio è dunque rivolto un appello speciale: quello di sostenere il progetto non solo dando il proprio contributo economico, ma anche promuovendolo al proprio interno, per favorire il coinvolgimento dei dipendenti. La formula della raccolta fondi, che si protrarrà fino al 1 dicembre 2008, è semplice: - Presso le imprese che aderiranno all’iniziativa, verrà proposto a ciascun lavoratore di donare l’equivalente di un’ora di lavoro, che verrà trattenuta dalla busta paga; il datore di lavoro quindi raccoglierà e verserà i contributi dei dipendenti, partecipando a sua volta al Progetto con una donazione doppia rispetto a quella raccolta. - Inoltre, per dare un’opportunità alle imprese del territorio che volessero contribuire al progetto con un contributo più significativo, sono previste ulteriori modalità di donazione, ad integrazione volontaria di quella sopra descritta, che prevedono una quota di 500 euro per le medie imprese, e una di 3. 000 euro per le grandi imprese. - Per garantire la possibilità di adesione anche ai lavoratori autonomi, agli artigiani e ai commercianti che non avessero dipendenti diretti, è prevista una quota forfetaria di 30,00 euro. - Infine, sarà naturalmente possibile per tutti la donazione, occasionale o ripetuta, di importi liberi a scelta del donatore. E’ intenzione del Comitato Promotore ripetere la raccolta fondi una volta all’anno, negli anni a venire, così da poter promuovere un reale radicamento del progetto nel territorio e favorire la progressiva autonomia del Fondo Lift attraverso la crescita del patrimonio. I fondi raccolti tramite la Campagna verranno interamente destinati alla costituzione e all’incremento del Fondo Lift, che sarà creato presso la Fondazione Comunitaria del Vco e per sempre vincolato alla realizzazione di interventi di solidarietà nel mondo del lavoro. Nel primo anno (2008) dell’avviamento del Fondo, il 15% del totale della raccolta realizzata sarà immediatamente erogato a favore di progetti legati al mondo del lavoro del Vco. A partire dal secondo anno verranno destinate all’erogazione le rendite della gestione del Fondo Patrimoniale, la cui dotazione non verrà mai intaccata e sarà al contrario destinata a crescere di anno in anno grazie alle ulteriori raccolte di fondi. La Fondazione Comunitaria, da parte sua, non avrà solo il ruolo di collettore e gestore dei fondi raccolti, ma contribuirà attivamente all’iniziativa, moltiplicandone l’impatto grazie a un impegno concreto preso con il territorio: - per i primi 5 anni dalla costituzione, le rendite del Fondo saranno raddoppiate grazie al contributo di Fondazione Cariplo; - in aggiunta a questo, per i primi 3 anni la quota disponibile per le erogazioni verrà integrata con un ulteriore raddoppio dei fondi da parte della stessa Fondazione Comunitaria del Vco. La selezione dei progetti da finanziare, di anno in anno, sarà affidata a un Comitato Erogativo, i cui membri verranno nominati dagli Enti promotori del Fondo, dalle Associazioni di Categoria e dalle Organizzazioni Sindacali che hanno aderito al progetto. Www. Fondazionevco. It . . |
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EXPÒ 2008, APERTA A SARAGOZZA LA SETTIMANA DELLA CAMPANIA |
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Napoli, 15 luglio 2008 -Si è aperta ieri mattina a Saragozza la settimana della Campania a Expò 2008. Alla cerimonia inaugurale sono intervenuti, tra gli altri, il vicepresidente della Regione Campania con delega al Mediterraneo Antonio Valiante e l´ambasciatore Claudio Moreno, commissario governativo per l´Expò. La Campania è una delle 8 regioni che rappresentano l´Italia all´esposizione universale, dedicata all´acqua e allo sviluppo sostenibile, assieme a Calabria, Lazio, Lombardia, Molise, Piemonte, Puglia e Veneto. In totale, prendono parte all´Expò 2008, che si concluderà il 14 settembre, 106 Paesi. "Con la Spagna - ha detto Valiante - la Campania ha rapporti storici profondi. La presenza a Napoli dell´Istituto Cervantes, con una sede che è la più grande d´Italia, la straordinaria partecipazione della Spagna al Napoli Teatro Festival Italia, un evento che ha avuto un eccellente riscontro internazionale di pubblico e di critica, gli investimenti realizzati per potenziare i collegamenti aerei con i principali poli attrattivi spagnoli, con un immediato riscontro sul traffico passeggeri, e quelli per le vie del mare, per fare sistema tra i nostri porti, Valencia e la Catalogna, rappresentano esempi importanti di un legame che si rinnova continuamente nelle scelte culturali e di cooperazione nel Mediterraneo. "La nostra presenza all´Expò rappresenta una grande occasione perché vogliamo partecipare alla nascita di una piattaforma condivisa al livello globale per una governance sostenibile delle risorse idriche. Una prospettiva che non può non tener conto della centralità del Mediterraneo all´interno dell´Europa, e della necessità che lo spazio Mediterraneo si consolidi sulla base del principio della solidarietà e della tutela delle proprie coste e del proprio mare. L´unione per il Mediterraneo, di cui Francia, Spagna e Italia sono proprio in questi giorni i principali promotori, deve puntare in modo deciso sulla stabilità e la pace, la tolleranza e la democrazia, e rappresentare una grande occasione di sviluppo economico, culturale e civile, da cui l´Europa può attingere forza, per sviluppare nel mondo un ruolo sempre più importante", ha concluso Valiante. Al termine dell´inaugurazione, Valiante ha visitato il padiglione della Regione Aragona, dove è stato accolto da Ester Monterubio, in rappresentanza del governo regionale. Due gli eventi più importanti in programma questa settimana. Domani si discute sulla mobilità metropolitana sostenibile, con la collaborazione del consorzio Metrò del Mare, con un confronto tra esperti internazionali sul sistema campano. Venerdì è la volta del tema: "La ricerca scientifica in Campania, acqua ed ambiente" con un convegno nel quale saranno presentati i risultati delle ricerche in campo idrogeologico e sulla vulnerabilità del sistema marino costiero condotte da Amra, centro di competenza per l´analisi ed il monitoraggio del rischio ambientale. Il dibattito sarà concluso dall´assessore all´Innovazione Nicola Mazzocca. . |
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CAMPANIA SICUREZZA SUL LAVORO, GABRIELE: "VISITEREMO UN CANTIERE AL GIORNO" |
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Napoli,. 15 luglio 2008 - "Visiteremo un cantiere al giorno, per tutta l´estate. Non bastano più gli appelli e i convegni". Così l´assessore regionale al Lavoro Corrado Gabriele dopo le tragiche morti che negli ultimi due giorni hanno insanguinato la Campania. "Stiamo organizzando - sottolinea - una serie di incontri che ci porteranno nei luoghi di lavoro più a rischio della Campania, per tenere alta l´attenzione sul fenomeno ed attivare nel contempo proficue forme di relazione con i neoeletti rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (Rls). Inizieremo dal Porto di Napoli, una delle zone più a rischio incidenti, in cui gli Rls appena insediati stanno incontrando forti difficoltà a causa dell´ostracismo di alcune grandi aziende che gestiscono i terminal, precisamente Klingberg, Flavio Gioia e De Luca. Queste imprese si oppongono alla libera circolazione dei rappresentanti dei lavoratori addetti alla filiera, rendendoli di fatto non operativi. La loro stessa connotazione "di filiera" prevederebbe invece il libero accesso a tutte le zone del porto di Napoli. Un contenzioso che va risolto quanto prima, per garantire un adeguato livello di sicurezza nei terminal portuali". . |
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VICENZA: I RISULTATI 2007 DELL’OSSERVATORIO ECONOMICO DEL COMMERCIO |
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Vicenza, 15 luglio 2008 - Il rapporto dell’Ister, su incarico della Camera di Commercio di Vicenza, è stato presentato oggi nella Sala Consiglio della Camera di Commercio. La struttura della rete commerciale è un elemento fondamentale per pianificare azioni di natura sia urbanistica che di supporto alle imprese. In questa direzione la Camera di Commercio di Vicenza ha dato incarico all’Ister (Istituto per il terziario) di aggiornare la banca dati relativa alle imprese commerciali della provincia di Vicenza. Ogni due anni viene monitorata la rete distributiva, e i risultati aggiornati al 31 dicembre 2007 e i confronti con i dati del 2005 con quelli del 2003 sono stati presentati oggi durante un incontro al quale hanno partecipato il Segretario Generale Vicario della Camera di Commercio Elisabetta Boscolo, il Presidente di Ister Sergio Rebecca e il Responsabile Ister del Progetto Ernesto Boschiero. Questo strumento, che sarà disponibile nel sito camerale, offre quindi la possibilità agli Enti territoriali di predisporre, o aggiornare, i propri piani territoriali (Pat o Pati) anche in considerazione della geo-refenziazione degli esercizi con maggior impatto urbanistico (medie e grandi strutture). A livello territoriale, il sistema camerale veneto ha prodotto per la prima volta un’indagine congiunturale sul commercio e i servizi, ancora in fase sperimentale, che ha evidenziato dei risultati interessanti per il primo trimestre 2008. Viene confermata una situazione di difficoltà con un aumento del fatturato del commercio pari a +1,8% con una contestuale crescita più sostenuta del livello dei prezzi pari a +2,5%; tuttavia l’occupazione è risultata crescente (+1,2%) e anche il numero di esercizi attivi al 31 marzo 2008 risulta aumentata rispetto allo stesso periodo del 2007 (+0,6%). L’osservatorio economico provinciale del commercio ha suddiviso i dati relativi al settore sia in base ai limiti territoriali “canonici” (comune, provincia) sia utilizzando il concetto di “Distretto”, una realtà territoriale sovracomunale con caratteristiche simili e omogenee da un punto di vista insediativo, commerciale, ambientale e di accessibilità. La provincia, che conta 121 comuni, e conta 12. 240 esercizi (compresi gli esercizi presenti nei centri commerciali) per un totale di 1. 692. 442 mq di superficie di vendita, è stata quindi suddivisa in otto Distretti territoriali nell’ordine (Vicenza settore ovest, Vicenza settore sud, Valle del Chiampo, Valle dell’Agno, Alto Vicentino Schio Thiene, Altopiano di Asiago, Marostica-bassano, Riviera Berica, Basso Vicentino - Lonigo. Se confrontati con i dati al 31 dicembre 2005, si nota un incremento del numero degli esercizi dell’1% e nelle superfici del 5%. Il settore del commercio in sede fissa risulta quindi in crescita anche se in modo leggermente inferiore rispetto al biennio scorso (2003 - 2005) in cui il numero degli esercizi era cresciuto del 4% e le superfici commerciali del 6%. L’incremento dell’ultimo biennio riguarda principalmente le medie e le grandi strutture di vendita: le medie strutture sono cresciute del 5% nel numero e del 6% nelle superfici, mentre le grandi del 7% nel numero e del 21% nelle superfici. Gli esercizi di vicinato hanno invece subito un calo, non tanto nel numero che è cresciuto dell’1%, ma nelle superfici che hanno visto un decremento dell’1% per un totale di 4. 236 mq in meno rispetto al 2005. Osservando le tipologie merceologiche si riscontra una crescita nel settore misto, cresciuto del 6% nel numero degli esercizi e del 16% nelle superfici, mentre c’è stato una diminuzione nel settore alimentare “puro”, calato dell’1% nel numero e del 6% nelle superfici per un totale di 9. 044 mq in meno rispetto al dato del 2005. . |
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ORDINI DI MACCHINE UTENSILI NEL SECONDO TRIMESTRE: +0,2% BENE L’ESTERO (+4,9%). FRENA IL MERCATO INTERNO (-5,7%). |
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Cinisello Balsamo, 15 luglio 2008 - Nel secondo trimestre 2008, l’indice degli ordini di macchine utensili, elaborato dal Centro Studi & Cultura di Impresa di Ucimu-sistemi Per Produrre ha segnato un incremento dello 0,2% rispetto allo stesso periodo del 2007. In ragione di ciò, il valore assoluto dell’indice si assesta a 95,1 il più alto se confrontato con l’indice assoluto relativo allo stesso trimestre degli anni precedenti a partire dal 2001. Il timido incremento, che indica sostanziale stabilità, segnato dall’indice nel secondo trimestre è stato determinato dal buon andamento degli ordinativi raccolti sul mercato estero, cresciuti del 4,9% rispetto allo stesso periodo del 2007, per un valore assoluto dell’indice pari a 109,6. Con particolare riferimento alla domanda straniera, i dati elaborati dall’Istat relativi alle esportazioni nei primi tre mesi del 2008 evidenziano un andamento a doppia velocità per le vendite dei costruttori italiani all’estero. Se da un lato i tradizionali mercati di sbocco dell’offerta di made in Italy settoriale sembrano rallentare gli investimenti: -6,2% le vendite in Germania, -11,5% quelle destinate agli Stati Uniti, -8,1% l’export in Francia, -34% quello in Spagna, dall’altro le aree emergenti paiono spingere sull’acceleratore. Crescono le vendite in: Cina (+4,8%), Russia (+23,1%), India (+158%) e Brasile (+93,7%). Di segno opposto l’indice relativo agli ordini raccolti sul mercato interno in calo del 5,7% rispetto al periodo aprile-giugno 2007, per un valore assoluto pari a 76,5. Giancarlo Losma, neopresidente Ucimu-sistemi Per Produrre, l’associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot e automazione, si dice moderatamente preoccupato per l’esito di questa rilevazione: “sebbene l’indice complessivo evidenzi una sostanziale stabilità, siamo allarmati per il brusco rallentamento degli investimenti sul mercato interno, segno dell’incertezza che aleggia sicuramente aggravata anche dai tentennamenti del governo in materia di politica fiscale”. “Proprio questa situazione di incertezza sta creando timore presso le imprese manifatturiere che sembra abbiano cominciato a diradare gli investimenti in beni strumentali. Occorre dunque - ha affermato Giancarlo Losma - che siano al più presto sciolti i dubbi e le riserve relative alla definizione del documento di programmazione economica che tanta apprensione sta generando presso gli attori del sistema”. “Oltre a ciò -ha proseguito Losma- riteniamo indispensabile non a solo beneficio del settore della macchine utensile, robotica e automazione, ma dell’intero sistema industriale del paese, l’introduzione immediata del provvedimento degli ammortamenti liberi. Con il metodo dell’ammortamento libero - ha rilevato il presidente Ucimu-sistemi Per Produrre - si suppone che il bene venga ammortizzato completamente il primo anno. Dal confronto tra il sistema tradizionale, attualmente in vigore, e quello da noi proposto, emerge chiaramente come il gettito fiscale dovuto alle casse dello Stato rimanga invariato nel medio periodo qualsiasi sia il sistema utilizzato”. “Più nel dettaglio, l’intervento che noi proponiamo prevede l’ammortamento libero per ordini di macchinari acquisiti nei sei mesi successivi all’introduzione del provvedimento con consegna del bene entro i ventiquattro mesi successivi”. “La sostituzione del sistema tradizionale con quello libero - ha aggiunto Giancarlo Losma - provoca soltanto una traslazione delle entrate dell’erario dai primi agli ultimi anni del periodo di ammortamento del macchinario. A fronte di ciò, il beneficio che ne deriverebbe è decisamente rilevante poiché tale provvedimento funge da stimolo a nuovi e continui investimenti in beni strumentali, innescando un sistema virtuoso che assicura: continuo aggiornamento delle tecnologie di produzione, mantenimento della competitività dell’industria e sempre nuova spinta ai consumi interni, con positiva ricaduta sull’economia del paese”. “Se poi tale misura non potesse essere attuata, chiediamo almeno che il coefficiente tabellare, fermo dal 1988, sia immediatamente alzato almeno al 25%. In questo modo sarà possibile ammortizzare un bene strumentale in quattro anni”. “D’altra parte, l’eccessiva incertezza che da sempre caratterizza la domanda interna, particolarmente esposta a repentini mutamenti, ci rende consapevoli di quanto sia importante investire sul mercato estero. A questo proposito, chiediamo alle autorità di governo di considerare con particolare attenzione tutte quelle misure che possano favorire l’internazionalizzazione delle imprese. In merito a ciò - ha affermato Giancarlo Losma - Ucimu-sistemi Per Produrre ha elaborato una proposta, presentata la scorsa settimana agli organi di governo, che prevede la possibilità di accantonare in un fondo specifico, “Fondo formazione risorse umane”, una percentuale dell’imposta Irap sul personale pari alla quota di fatturato destinata dall’azienda ai mercati stranieri. Tale fondo dovrà essere utilizzato dall’azienda entro i due esercizi successivi all’accantonamento e sarà necessariamente destinato allo sviluppo di temi volti al miglioramento delle competenze del personale per l’attività di internazionalizzazione svolta dall’impresa”. “L’attuazione di tale provvedimento - ha concluso Losma - consentirebbe alle aziende di realizzare un’attività di formazione continua del proprio personale che risulterebbe in linea con le esigenze di aggiornamento dovute alla continua evoluzione del contesto operativo, assicurando quindi l’incremento della competitività dell’impresa, il rafforzamento del settore e, di conseguenza, dell’intero sistema industriale del paese”. . |
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LUCCA: RELAZIONE ANNUALE DELL’ECONOMIA ANNO 2007 |
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Lucca, 15 luglio 2008 - La Relazione Economica Annuale, ormai entrata nella consuetudine delle attività della Camera di Commercio, offre un utile strumento per fare il punto sull’andamento dell’economia lucchese sia a livello generale che relativamente ai singoli comparti. Il 2007 si è caratterizzato per la dualità dell’andamento economico a livello nazionale, regionale e provinciale: si sono registrati, infatti, dati positivi nella prima parte dell’anno, a fronte del rallentamento verificatosi nella seconda. Lucca, secondo sistema economico della regione dopo Firenze, alla fine del 2007 presentava 38. 485 sedi d’impresa attive, così ripartite tra i tre tradizionali grandi settori: l’8,4% per l’Agricoltura, il 36,2% per l’Industria e il 55,4% per i servizi. Il numero delle imprese del settore agricolo presenta un ulteriore calo, seppur lieve, passando dalle 3. 337 del 2006 alle 3. 236 del 2007. Nonostante questo, Lucca riveste ancora un ruolo importante nella coltivazione delle erbacee, incidendo per il 10,1% sul totale della produzione regionale delle stesse. Da sottolineare inoltre la rilevanza a livello nazionale dei nostri vini: “Montecarlo” e “Colline Lucchesi”, che continuano a distinguersi per una produzione di alta qualità. Nel settore industriale, indubbiamente il comparto Manifatturiero è quello che riveste una posizione fondamentale nella nostra provincia. Esso è caratterizzato da una forte incidenza percentuale delle imprese artigiane sul totale, corrispondente a ben il 70%. Nel 2007 il numero di imprese si è ridotto dello 0,9%, ma bisogna ricordare che il dato è una media che comprende situazioni diverse: la Nautica, l’Alimentare e i Minerali metalliferi hanno visto aumentare il numero delle imprese, rispettivamente dell’8,9%, del 2,6% e dello 0,5%, mentre il Cartario è rimasto sostanzialmente stabile (-0,6%). Al di fuori del Manifatturiero, merita una nota il settore delle Costruzioni, in cui si rileva un aumento del numero delle imprese del 4,5%. Per il settore dei Servizi, da rilevare è l’andamento ancora positivo del Turismo nel 2007, che vede incrementare sia le presenze straniere che quelle italiane. In particolare, esaminando i flussi turistici distinti nei quattro Sistemi Economici Locali che compongono la nostra provincia, si riscontra, oltre all’ormai prevedibile primato della Versilia, l’eccezionale esplosione della Piana, che finalmente vede riconosciute e valorizzate le sue bellezze. . |
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TRENTO: ESAME DI STATO PER ABILITARE I CONSULENTI DEL LAVORO |
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Trento, 15 luglio 2008 - Sulla Gazzetta Ufficiale n. 6 del 22 gennaio 2008 – quarta serie speciale – è stato pubblicato il Decreto Direttoriale del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale dell’11 gennaio 2008 che indice la sessione di esami di Stato per l’anno 2008 per l’abilitazione all’esercizio della professione di consulente del lavoro, emanato ai sensi dell’art. 3 ultimo comma della legge n. 12 dell’11 gennaio 1979. Possono sostenere gli esami coloro i quali siano in possesso di uno dei titoli di studio previsti dal D. M. Sopra citato e che abbiano compiuto la pratica prescritta dall’art. 7 del D. M. Del 3 agosto 1979. Le domande di ammissione dovranno essere presentate alla Provincia autonoma di Trento – Servizio Lavoro – Via Gilli n. 4, Trento, entro il 31 luglio 2008, seguendo lo schema di domanda recante dichiarazioni sostitutive, secondo l’allegato al Decreto Direttoriale sopra ricordato. Verranno considerate prodotte in tempo utile le domande spedite a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento entro il 31 luglio 2008; a tal fine farà fede il timbro e la data dell’ufficio postale accettante. . . |
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AUMENTO DI CAPITALE PER LA CROATA ISTRA |
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Pola, 15 luglio 2008 - L´azienda croata di Pola "Istra" aumenterà il capitale, mettendo sul mercato 26. 720 nuove azioni. Le azioni avranno il valore nominale di 1. 700 kune, attraverso un´offerta privata. Lo rivela "Reporter. Gr". . |
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MEETING DI SAN ROSSORE “CONTRO OGNI RAZZISMO”: SPERO CHE I NOSTRI FIGLI NON SIANO IMMIGRATI A VITA» |
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San Rossore (Pi), 15 luglio 2008 - «Per tutta la vita ho fatto l’immigrata di professione, speriamo che i nostri figli non debbano fare l’immigrato a vita, ma possano fare il geometra, l’avvocato o quello che vorranno». L’ex deputato Mercedes Frias ha iniziato così il suo intervento. Dopo aver ricordato come gli immigrati sono in Italia il 5%, producono il 6% del Pil in Italia e fino al 30% con le rimesse nei loro Paesi, Frias ha chiesto alla Toscana di tornare ad impegnarsi contro la discriminazione. «Abbiamo bisogno di strumenti – ha detto – per difenderci dalle discriminazioni. Un appiglio è dato dagli articoli 43 e 44 della legge Turco Napoletano: alla Regione Toscana che aveva cominciato un lavoro su questo, chiedo di riprenderlo. » Frias ha chiesto inoltre soluzioni affinché non vengano lasciate sulla strada decine di f! amiglie che sono state sgomberate dalle baracche fatiscenti. &! laquo;E& rsquo; accaduto l’anno scorso a Pavia – ha detto – e tutti ci siamo scandalizzati, è accaduto l’altro giorno in Toscana e nessuno ha detto nulla. E’ vero che le baracche erano fatiscenti, ma non si possono lasciare le persone alle intemperie, in una Regione che fa San Rossore. » Il presidente toscano dell’Arci Vincenzo Striano ha scelto di spiegare quella che per lui è una delle cause più profonde del razzismo di oggi con una citazione del sociologo Zygmunt Barman. «Noi che abitiamo la parte "sviluppata" del mondo (la più ricca, la più modernizzata), siamo oggettivamente le persone più al sicuro nella storia dell´umanità. Eppure la nostra è tra le società più dominate dalla paura, da una paura irrazionale. Ed è questa una delle principali cause dei fenomeni di xenofobia e razzismo». Nel suo intervento alla tavola rotonda su «I! mmigrazione e sviluppo umano” Striano ha fatto due proposte concrete: innanzitutto – ha detto – occorre varare politiche inclusive per gli immigrati, politiche legate agli aspetti sociali, alla casa. L’opposto di quelle logiche repressive presenti in molte severe normative che non risolvono i problemi anzi, anche in prospettiva li acuiscono». «Quanta rabbia – ha aggiunto - coltiverà in sé da grande il bambino rom cui verranno prese le impronte?». Inoltre, per Striano occorre dare rapidamente il voto ai 3 milioni di immigrati presenti in Italia: «Non è quella del voto la loro priorità. Ma è solo così – ha spiegato – che potranno entrare nel mercato della politica”. Riccardo Moro, direttore della Fondazione Giustizia e solidarietà ha utilizzato un eloquente esempio concreto di integrazione proveniente dalla sua esperienza personale: ! «Vengo da Torino - ha detto - una città&nbs! p; che n egli anni ’60 visse l’impatto fortissimo dell’immigrazione dal sud del Paese, impatto che produsse in pochi anni il raddoppio della popolazione. Ci furono problemi, nacquero autentici ghetti come Mirafiori sud o Le Vallette, ma nel tempo le politiche di integrazione hanno funzionato e Torino, grazie a quel fenomeno migratorio, è cambiata decisamente in meglio». Jean Pierre Cassarino dell’Istituto universitario europeo di Firenze ha trasmesso l’esperienza di ricerca compiuta su un campione di 1. 200 persone su un tema specifico: quello del ritorno degli immigrati nel Paese d’origine. «Un ritorno problematico – ha spiegato – specie nel caso degli immigrati costretti a rientrare perché espulsi, le loro difficoltà non vengono risolte dal ritorno. Anzi. » Il ritorno a casa è quindi un fenomeno da studiare per costruire strumenti adatti a garantire la circolarità delle migrazioni. . |
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MEETING DI SAN ROSSORE “CONTRO OGNI RAZZISMO” DAL NEGO AZUL AI ‘COLORI’ DELLE PAROLE DI PADRE BALDUCCI |
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San Rossore (Pi), 15 luglio 2008 - C’è il castanha do Parà, la castagna di Parà, l’aranja, il tijolo e la cinza, ovvero il mattone, l’arancia e la cenere. I brasiliani chiamano se stessi così, e con altri 133 definizioni, a seconda della pigmentazione della loro pelle. Senza alcuna vena razzista, in modo familiare. Patrizia Giancotti lo spiega attraverso una variapinta mostra fotografica all’ingresso del tendone Gandhi: un’esplosione di colori che sono quelli della pelle del popolo brasiliano, dall’acaj, piccolo frutto dell’Amazzonia, al nego azul e al pau brasile, ovvero al negro blu al legno del Brasile. Con un titolo che non lascia dubbi: “Misti si nasce”, campionario di una possibile umanità del futuro. C’è anche il giallo del deserto e il verde della foresta, l’arancio acceso di un vecchio con un turbante o il bianco di un! prete nei vicoli di una vecchia città: altre foto e ri! tratti, di Fabrizio Sbrana, che avvolgono nel parco della tenuta una torre-totem di reti metalliche e tubi circolari. La mostra si chiama “Popoli. Anatomia della conoscenza” e le immagini arrivano dai cinque continenti e sono state raccolte in più di venti anni di reportage. Sono solo alcuni dei colori di San Rossore, negli eventi collaterali che hanno accompagnato in questi due giorni il meeting contro il razzismo, la risposta colorata ad una società che spesso sembra conoscere solo il bianco e nero. Nel tunnel all’ingresso del tendone Gandhi, cuore del meeting, altri colori rimbalzano dalla rete e da You Tube e scorrono su una serie di schermi al plasma. Di fianco un’altra mostra ricorda la discriminazione e le deportazioni patite settanta e sessanta anni fa dagli ebrei d’Europa e l’esperienza educativa del treno della memoria, viaggio ad Auschwitz delle scuole toscane che ogni due anni la Regione organizza. I! colori di San Rossore non sono comunque solo da vedere, ma anche da ascoltare. Sono i colori delle parole di Ernesto Balducci, in un una lettura di alcuni brani tratti dall’”Uomo planetario” con cui Pamela Villoresi ha chiuso il meeting: quasi una visione profetica sui temi attuali dell’immigrazione. All’ingresso della tenuta, un percorso che si snoda per pannelli ci ricorda infine i colori del Mediterraneo domestico, in un viaggio tra scienza, biodiversità ed incontro tra culture realizzato da Medcore. . . |
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MEETING DI SAN ROSSORE “CONTRO OGNI RAZZISMO” «IL RAZZISMO È UN DEMONE MA LA STORIA PUÒ CAMBIARE» |
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San Rossore (Pi), 15 luglio 2008 - «La risoluzione, approvata oggi dal Parlamento Europeo, che invita l’Italia a recedere dalla rilevazione delle impronte digitali ai Rom è il risultato di una battaglia politica forte e combattuta, come dimostra l’approvazione avvenuta non all’unanimità ma a maggioranza, con il voto contrario del Ppe e di altri gruppi politici. E un documento non vincolante ma che dà un’indicazione importante su un tema tutt’altro che scontato, sul quale molti paesi e la stessa Europa hanno una posizione non definita, ondivaga». Questo il commento, a caldo, della vice presidente del senato Emma Bonino alla risoluzione votata oggi a Strasburgo. Un risultato certamente positivo, ma che non deve far dimenticare che, su questi temi, niente può essere dato per scontato. «Tutto già visto, tutto già vissuto, tutto già pa! tito. Per questo dico solo una cosa: stiamoci attenti». ! &l aquo;Quello del razzismo – avverte la Bonino – è un demone presente da sempre nella storia dell’umanità. Un demone ricorrente, come ci hanno dimostrato anche, negli anni ‘90, la guerra nella ex Jugoslavia e nel Kosovo, la guerra fra Tutsi e Hutu in Africa, tutti conflitti su base etnica. Oggi, in Italia, ci sono i Rom. Ieri c’erano gli albanesi, è un classico. Per questo non dobbiamo abbassare la vigilanza. Consapevoli, però, che anche se il clima non è favorevole, le cose possono cambiare. Qualche segnale c’è, ci sono le prime dissociazioni dalle indicazioni del governo sulla rilevazione delle impronte, come quella del prefetto di Roma». Ma se da Roma arrivano segnali di speranza, da Milano arriva la denuncia, portata all’attenzione della Bonino da Giorgio Bezzecchi, vice presidente dell’Opera Nomadi, rom e cittadino italiano dalla nascita. «Il 6 giugno – ! racconta – sono arrivati armati, in assetto antiguerirglia e con grande spiegamento di forze, e hanno schedato intere famiglie di rom residenti nel campo nomadi di via Impastato. Per questo è partito un ricorso, che ora consegno anche alla vice presidente del senato, contro la presidenza del consiglio, il ministero degli interni, il Comune, la prefettura e la questura di Milano». Bezzecchi ha ricordato che 80 mila dei quasi 200 mila rom presenti nel paese sono cittadini italiani mentre nei loro confronti si attuano leggi che ha definito “differenziali”, che sottolineano la diversità, invece di annullarla, con una disparità di trattamento per cittadini che dovrebbero essere uguali. . |
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MEETING DI SAN ROSSORE “CONTRO OGNI RAZZISMO” «OBAMA È UNA PARTE DEL SOGNO DI KING CHE SI REALIZZA» |
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San Rossore (Pi), 15 luglio 2008 - «Barack Obama candidato alla presidenza degli Stati Uniti rappresenta una parte del sogno di mio zio Martin Luther King che si realizza. Lui avrebbe tanto voluto vedere un candidato di colore e anche se Obama non dovesse vincere, la sua candidatura rappresenta comunque un enorme progresso, perché lui ha sposato gli ideali di pace di mio zio». E’ questo uno dei passi più legati all’attualità dell’intervento di Isaac Newton Farris junior, presidente del Martin Luther King Center di Atlanta e nipote del grande predicatore nero, nel corso del dibattito su “Novecento secolo diviso: le ideologie del razzismo e i fondamenti dei diritti umani” durante la prima giornata del Meeting internazionale di San Rossore. Dopo aver ripercorso alcune tappe del cammino politico e sociale di King, Farris ha sottolineato poi come oggi si de! bba lavorare per una società non violenta. «Seice! nto mili oni di bambini – ha precisato – vivono in povertà e 150 milioni sono malnutriti, tanto che nel corso di quest’anno si stima saranno 11 milioni quelli che moriranno per malattie legate alla loro situazione. E’ da qui che occorre ripartire per creare le condizioni per un mondo migliore». Isaac Newton Farris junior ha suggerito di far leva sull’educazione per combattere tutte le forme di razzismo e ha sottolineato come la non violenza sia l’unica forza rivoluzionaria in grado di “svegliare” il mondo. . . |
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MEETING DI SAN ROSSORE “CONTRO OGNI RAZZISMO” INGRID BETANCOURT: «LA LIBERTÀ MI HA COLTO DI SORPRESA» |
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San Rossore (Pi), 15 luglio 2008 - «Sono emozionata, avrei voluto sinceramente essere lì con voi. Riunioni come quella a cui state partecipando sono una luce per tutti coloro che vivono nelle tenebre, è un modo per dare senso alla vita, per far vedere che esistono cause per cui vale la pena lottare insieme». Con queste parole Ingrid Betancourt, in collegamento telefonico, ha salutato il presidente della Regione Toscana Claudio Martini e i partecipanti al Meeting internazionale di San Rossore (Pi) tra gli applausi della platea, che a più riprese hanno accompagnato e interrotto il suo discorso. «La libertà – ha detto - mi ha colto di sorpresa. Non me l’aspettavo, mi aspettavo almeno altri quattro anni di prigionia. Avrei voluto veramente essere lì con voi perchè abbiamo così tanto in comune, tante idee, tanti sogni, tante l! otte da portare avanti. Adesso, però, sto cercando di r! icostrui rmi una quotidianità, nuovi spazi, nuove abitudini. Mi prenderò un mese di vacanza per stare con i miei figli». Subito dopo l´accenno alla ritrovata libertà, il pensiero della Betancourt corre ai compagni di prigionia: «L´unica cosa che in questo momento mi sento di dire – spiega – è che voglio aiutare tutte quelle persone che ancora, in Colombia, vivono nello stesso orrore in cui ho vissuto io. La libertà è un valore per cui vale la pena combattere». Il presidente Martini ha invitato la leader colombiana a venire presto in Toscana, dove ha sede il Comitato internazionale per sostenere la sua candidatura al premio Nobel per la Pace. «Sarò felicissima – ha detto Ingrid Betancourt – di venire in Toscana. So della candidatura e mi pongo con grande umiltà davanti a questo importantissimo Premio. So di non meritarlo, ma se la mia esperienza potrà aiutare ! la lotta di tutti coloro che sono privati della libertà, allora ogni anno, ogni giorno, ogni secondo della mia prigionia, anche se sono gravati su di me come pesanti croci, avranno avuto senso e mi avranno aiutato a servire meglio gli altri». La Regione Toscana ha portato avanti numerose iniziative di solidarietà durante la prigionia della leader colombiana. Nei giorni scorsi, ricevuto l´invito per il Meeting, Ingrid Betancourt aveva scritto al presidente Claudio Martini ringraziandolo: «Caro Claudio – ha scritto - mia madre Yolanda Pulecio, mia figlia Melanine Delloye e mia sorella Astrid mi hanno raccontato dell’impegno delle istituzioni e dei cittadini della Toscana, delle tante iniziativa svolte, anche recentemente, durante la mia prigionia e del sostegno offerto dalla Regione Toscana alla proposta di dedicarmi il premio Nobel per la Pace. Questo mi onora moltissimo e ne sono profondamente commossa. Ti ringra! zio dell’invito per il Meeting Internazionale di San Ros! sore, qu est’anno dedicato al tema della lotta contro ogni razzismo. Si tratta di una questione importantissima, sulla quale occorre mantenere sempre alta l’attenzione delle istituzioni democratiche e dell’opinione pubblica internazionale poiché, come purtroppo i fatti che si verificano in Europa e nel mondo dimostrano, il rischio di rigurgito di barbarie e discriminazioni razziali non si può considerare definitivamente sconfitto. Resta sempre in agguato». . |
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MEETING DI SAN ROSSORE “CONTRO OGNI RAZZISMO” «CLASSE POLITICA IRRESPONSABILE, CHE NON FAVORISCE L’INTEGRAZIONE»
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San Rossore (Pi), 15 luglio 2008 - «Questa è una classe politica irresponsabile, che non cerca di mettere in moto meccanismi di integrazione. Tutti hanno strumentalizzato le paure, nessuno è stato capace di creare risposte vere. Anche il centro-sinistra, in due anni di governo, non è stato capace di portare a casa nulla. Qualcuno gioca a strumentalizzare le sofferenze dei giovani immigrati, che vedevano l’Occidente come la salvezza, la soluzione a tutti i loro mali. Anche noi qui, oggi, stiamo giocando sulle loro sofferenze». Non fa sconti a nessuno Mohamed Saady, copresidente nazionale Anolf Cisl, con doppia nazionalità, marocchina e italiana, uno degli ospiti del dibattito del pomeriggio sotto la tenda Gandhi, moderato dall’assessore Massimo Toschi, dal titolo “Il respiro del mondo: scenari futuri dei flussi migratori”. «In questi ultimi anni so! no stati fatti diversi tentativi di affrontare il problema del! l’ immigrazione – riconosce – ma non si è mai voluto progettare una società realmente multiculturale, multietnica, e non vorrei dire multirazziale. La legge Bossi-fini è una legge razzista, che discrimina i lavoratori, collega il lavoro al permesso di soggiorno e rende il lavoratore un oggetto da utilizzare e gettare dopo il lavoro». Anche Virginio Colmegna, direttore della Casa di Carità di Milano, ricordando che nelle ditte italiane, in Italia o in Romania, lavorano 1 milione e 800 mila romeni, nota che a queste persone «concediamo solo la cittadinanza economica», e che «a prevalere è sempre il meccanismo del controllo, e la paura prende il sopravvento su tutto». Non è tenero neppure Adriano Prosperi, docente di storia moderna all’Università di Pisa, che confessa di provare un intollerabile sentimento di profonda vergogna, accresciuto dal voto del parlamento europeo, ch! e ha bocciato il censimento dei bambini rom voluto dal governo italiano: «In questo periodo noi italiani ci stiamo guadagnando una fisionomia internazionale vergognosa. E ho molti dubbi – dice chiaramente – anche sull’utilità di incontri come questo, in cui un’esibizione di buoni sentimenti rischia di lasciare il tempo che trova». Il censimento dei bambini rom, osserva Prosperi, «è l’esempio della situazione estrema nella quale ci troviamo. Bisogna che ci siano non parole, ma comportamenti e reazioni adeguate. Si è creato un circuito spaventoso tra paura, insicurezza, mancanza di informazione, mancanza di abitudine ad avere in casa propria degli immigrati, noi Paese di emigranti. Non so se qualcuno di voi ha mai provato a fare una coda di due giorni e due notti per avere un permesso di soggiorno. Il compito di chi governa oggi è aumentare le paure. Si sta creando una situazione grottesca, per cui la! giustizia da un lato chiude gli occhi su persone che non sara! nno mai punite per quello che hanno fatto, dall’altro intinge le dita dei bambini rom nell’inchiostro. C’è un’urgenza di problemi che impedisce qualsiasi discorso di lungo periodo». Prosperi chiude il suo intervento tracciando un quadro molto fosco: «Questo clima che si è creato e che viene continuamente alimentato rischia di sprofondare l’Italia in un baratro rispetto al quale quello del ’38 temo possa essere solo un pallido ricordo». . |
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MEETING DI SAN ROSSORE “CONTRO OGNI RAZZISMO” ERRI DE LUCA: «CLANDESTINO? PER ME UNA PAROLA NOBILE» DALLO SCRITTORE UN’INTENSA RIFLESSIONE SULL’ITALIA DELL’EMIGRAZIONE |
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San Rossore (Pi), 15 luglio 2008 - «Clandestino? È una parola che non rimanda a un reato penale, ma solo a un disagio amministrativo. Indica non un criminale, ma una persona che deve mettersi in regola con alcune pratiche. Il problema è che con questa parola si vuole bollare tutta l’umanità che si sposta a piedi per il mondo in cerca di una vita migliore. Per me è una parola neutra dal punto di vista legale, nobile dal punto di vista umano». È con questa riflessione che lo scrittore Erri De Luca ha concluso i lavori della mattinata al Meeting di San Rossore e, insieme, un suo intenso e affascinante itinerario in quell’Italia del Novecento che lasciò partire milioni di suoi figli in giro per il mondo, alla ricerca di possibilità negate dal proprio paese: una verità cancellata da una amnesia che certo non aiuta a comprendere e ad accogliere i ! migranti che oggi arrivano in Italia: «I secoli preceden! ti sono stati i secoli delle grandi invasioni, ma il secolo scorso e anche questo sono i secoli delle grandi migrazioni – ha spiegato l’autore di “Sola Andata” e di “Tu, Mio”, intervistato da Massimo Orlandi di Toscana Notizie che su De Luca ha pubblicato un libro – E c’è una cosa che hanno in comune tutti i migranti: il coraggio sfegatato. Ci vuole uno straordinario coraggio a strapparsi dal proprio posto e cercarne un altro, qualunque sia. Il problema è che oggi non avvertiamo questo coraggio, non lo riconosciamo. Oggi avvertiamo piuttosto la paura». Ed è su quest’ultimo sentimento, oggi dominante, che Erri De Luca ha voluto soffermarsi: «La paura è un sentimento politico, che si può cavalcare e che produce maggioranze. La paura però acceca, fa dimenticare tutto, nasconde provenienza e appartenenza, ci fa sentire dei nati ieri senza passato». La paura, poi, spinge! a misure che non sono utili – perché né sbarramenti, né espulsioni, né naufragi fermeranno «un’ondata migratoria che arriverà comunque e che ci cambierà i connotati». E come nel caso delle impronte per i bambini rom può essere solo fonte di umiliazione: «non per gli zingari, che ci sono abituati, ma per noi. Un giorno di tutto questo resterà solo la miseria dei modi con cui abbiamo provato a fermare gli uomini in movimento». In questa Italia, comunque, non ci sono solo rigurgiti di razzismo, c’è anche una disponibilità, una generosità di cui far tesoro come un possibile antidoto. Erri De Luca lo ha scoperto quando durante la guerra nella ex Jugoslavia ha partecipato a una trentina di convogli umanitari, dando a questi sentimenti il nome di “fraternità”: «La mia generazione – ha spiegato – è stata la prima in! Europa a non essere stata spedita in guerra a 20 anni, ha per! cos&igr ave; dire saltato il turno. Per questo parecchi come me sono andati nei Balcani durante la guerra. E di italiani ne ho visti tanti, nei viaggi umanitari, non come agenzie di aiuto ma come popolo al fianco di un popolo. La guerra fa emergere il peggio ma anche il meglio dell’uomo, regala fraternità, e la fraternità è assai meglio della tolleranza, che invece è solo sopportazione. Ora siamo in tempi in cui la fraternità è dimenticata, però cova sempre sotto la cenere» . |
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MEETING DI SAN ROSSORE “CONTRO OGNI RAZZISMO”: IL VERO PROBLEMA È RICONOSCERE LA DIGNITÀ DELLE PERSONE |
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San Rossore (Pi), 15 luglio 2008 - «L’esempio ce lo ha dato Rosa Parks, nel 1955, quando su un autobus a Montgomery, in Alabama, rifiutò di cedere il posto a un bianco e venne arrestata, multata e schedata. Lo fece perché era stufa di subire e perché se avesse subito ancora non avrebbe potuto guardare in faccia la propria gente. L’europa è la parte del mondo dove i diritti fondamentali sono maggiormente tutelati. Ma se questa tutela a volte manca è anche un po’ colpa nostra». Elena Paciotti, magistrato e presidente della Fondazione Lelio Basso, intervenendo nella sessione su ‘Novecento, secolo diviso’ ha parlato soprattutto di tutela dei diritti fondamentali, i cosiddetti diritti naturali di ogni individuo, nel mondo. «Questa è la teoria. La pratica molto spesso è diversa perché ci sono differenze, c! i sono persone che hanno pari diritti ai miei ma ai quali spes! so non v iene riconosciuta pari dignità. E questo il vero problema – chiude la Paciotti - il riconoscimento della dignità delle persone». Anilda Ibrahimi, scrittrice, nata a Valona ma di cittadinanza italiana, ha preso parte alla stessa sessione. «Sono nata in Albania ma sono italiana, ho passaporto italiano, voto qui da voi. Non mi appiccicate addosso l’etichetta di albanese, come se fosse un ruolo da dover recitare. Non rifiuto le mie origini ma tutte le volte che vengo invitata a qualche dibattito o incontro mi trovo a dover ricoprire il ruolo dell’’albanese’. Sono anche albanese ma non riesco ancora a capire perché tanta gente questo lo considera negativamente». Cita un film, ‘Tren de vie’, un condensato di comicità e dramma, per spiegare, secondo lei, l’origine del razzismo. «A un certo punto uno dei protagonisti rivolgendosi ad un personaggio afferma: ‘Non potrai mai c! apire cosa vuol dire essere tedesco’. Questa frase in realtà significa che una razza esclude l’altra perché non è in grado di capirne a fondo i comportamenti, le usanze, se vogliamo quella grandezza che soltanto chi vi appartiene può percepire. E questo è frutto di discriminazione, di esclusione». «In Italia – conclude - in questo momento non è in atto una campagna razzista ma pessimistica: il cittadino italiano secondo me si sta chiedendo, in una fase in cui sistema giudiziario e politico non funzionano, come mai deve sopportare oltre alla malavita italiana anche quella proveniente da fuori. Il frutto di questa frustrazione è il clima che si è creato». . |
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TRENTO, FONDO FAMIGLIA: I CRITERI PER LA PRESENTAZIONE DEI PROGETTI AL VIA ANCHE L’INIZIATIVA “ESTATE GIOVANI E FAMIGLIA” |
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Trento, 15 luglio 2008 – Illustrati il 9 luglio dall’assessore Marta Dalmaso, assieme ai dirigenti e ai tecnici della Provincia, i criteri per la presentazione dei progetti in materia di promozione della famiglia e di integrazione con le politiche scolastiche e del lavoro che potranno essere attivati sul territorio provinciale da Comuni, Comprensori, organizzazioni di volontariato, cooperative sociali, associazioni di promozione sociale, come previsto dalla delibera di Giunta varata lo scorso 13 giugno. Alla platea composta dai rappresentanti delle istituzioni territoriali e del terzo settore sono state descritte nel dettaglio opportunità e vincoli dell’iniziativa, che rientra tra quelle che il governo provinciale ha deciso di finanziare attraverso il Fondo per la famiglia, istituito con la legge finanziaria 2008. I progetti finanziati saranno 15, possibilmente uno per comprensorio più due rispettivamente per Trento e Rovereto; la durata della loro realizzazione andrà dal novembre 2008 al dicembre 2010; il termine per la presentazione delle domande scadrà il 12 settembre; il finanziamento massimo previsto è di 65. 000 euro per progetto. “Abbiamo deciso di utilizzare una parte del Fondo per la famiglia per sostenere progetti concreti che siano diretta espressione delle singole comunità – ha spiegato l’assessore Dalmaso – perché crediamo che in questo modo possano emergere proposte e soluzioni estremamente puntuali, efficaci, innovative. Sappiamo che il Fondo ha consentito di contenere le rette dei nidi e di potenziare l’assistenza domiciliare alle persone non autosufficienti; con questa nuova iniziativa, che ha come modello la legge 285 sulle politiche giovanili, vogliamo invece promuovere progetti rivolti in particolare al mondo dell’infanzia e dell’adolescenza, alla prevenzione dei fenomeni di disagio sociale, all’integrazione delle politiche di promozione della famiglia con quelle scolastiche e del lavoro, alla conciliazione dei tempi di lavoro e di vita, alla promozione e sostegno di reti di relazioni familiari e di comunità. ” Il presupposto fondamentale è che il sostegno alla famiglia deve concretizzarsi non solo in trasferimenti economici, ma anche e soprattutto in servizi e pratiche di nuovo genere , nella convinzione che sempre più spesso sia necessario affiancare agli interventi “classici” – già presenti sul territorio – anche azioni finalizzate a valorizzare le relazioni familiari e il ruolo genitoriale, nonché i valori e i fattori positivi che le comunità già hanno ed esprimono. I progetti saranno valutati da una Commissione tecnica nominata dalla Giunta provinciale, in base ai criteri contenuti in un documento scaricabile in internet, che premiano il contenuto innovativo degli stessi, la capacità di promuovere la creazione di reti e di sinergie fra diversi soggetti, l’autofinanziabilità e così via. Tutta la documentazione relativa alla presentazione dei progetti è presente a questo indirizzo internet: http://www. Provincia. Tn. It/banner/pagina61-021. Html Sempre stamani è stato presentato il progetto “Estate giovani e famiglia”, iniziativa sperimentale che ha preso il via lo scorso anno ed è curata dal Settore Famiglia del Servizio Politiche sociali e abitative della Provincia autonoma di Trento; esso prevede la raccolta, l’analisi e la pubblicazione delle proposte estive, promosse da organizzazioni pubbliche e private sul territorio provinciale, rivolte ai minori. La pagina internet dove sono raccolte e messe a disposizione tutte le informazioni è accessibile all’indirizzo: http://www. Familyintrentino. It/servizi-estivi. Html . |
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MATERA: 8° SEMINARIO A SOSTEGNO DELL’IMPRENDITORIA FEMMINILE |
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Matera, 15 luglio 2008 - E’ dedicato al tema del “Bilancio di genere’’ l’8° ed ultimo incontro formativo a sostegno dell’imprenditoria femminile, promosso dalla Camera di commercio di Matera in collaborazione con il Comitato provinciale per l’imprenditoria femminile. Si terrà il 16 e 17 luglio 2008 a Matera dalle ore 8. 30 alle 17. 30, con pausa pranzo, presso la sala giunta della Camera di Commercio. Il seminario sarà condotto da Marco Caputo, esperto nella materia. Il bilancio di genere è uno strumento innovativo di rendicontazione sociale che garantisce una costante attenzione alle pari opportunità in ogni ambito di intervento e permette, altresì, di leggere e ridefinire le voci di entrata e di spesa in un’ottica di maggiore eguaglianza fra i sessi. Alle lezioni parteciperanno donne manager, imprenditrici locali ed aspiranti tali, oltre che rappresentanti di associazioni e sindacati che si occupano di problematiche legate al lavoro femminile. L’iniziativa rientra nelle attività di promozione e sostegno all’imprenditorialità femminile previste dalla convenzione tra Regione e Unioncamere di Basilicata. “Con questo incontro - ha detto Rosa Gentile, presidente del Comitato per l’imprenditoria femminile presso la Camera di commercio – intendiamo far comprendere le diverse dinamiche al cambiamento e fornire alle destinatarie strumenti innovativi di analisi della propria realtà, adeguati a cogliere al meglio la complessità sociale ed economica del territorio. Il bilancio di genere è infatti una rilettura dei bisogni della popolazione, differenziata tra donne e uomini ed ha la funzione di mettere in evidenza la possibilità di realizzazione del principio di pari opportunità, contribuendo allo sviluppo socio-economico del territorio”. . |
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ENEL: IN SICILIA UNO DEI PRIMI CAMPI EOLICI OFF-SHORE DEL MEDITERRANEO |
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Roma, 15 luglio 2008 – Enel ha depositato il progetto di uno dei primi campi eolici off-shore del Mar Mediterraneo. L’istanza di Valutazione d’impatto ambientale (Via) è stata consegnata da Enel al Ministero dell’Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare e alla Regione Sicilia. Il primo parco eolico marino italiano prevede l’installazione di 115 generatori di grande taglia che avranno una potenza compresa tra i 3 e i 5 Megawatt ciascuno nelle acque del Golfo di Gela ad una distanza minima di 3 miglia dalla costa, tra i Comuni di Licata (Agrigento), Butera e Gela (Caltanissetta). Il progetto - sviluppato da una joint-venture costituita tra Enel (57%) e Moncada Costruzioni (43%) - prevede una potenza installata complessiva che varierà da 345 a 575 Mw. L’investimento massimo previsto sarà di circa 500 milioni di euro. L’impianto, a regime, fornirà energia elettrica per 1. 150 milioni di chilowattora, sufficiente a soddisfare il fabbisogno di 390. 000 famiglie, evitando emissioni di Co2 in atmosfera per circa 815. 000 tonnellate annue. “Questo innovativo progetto – ha affermato Fulvio Conti – raddoppierà la capacità installata di Enel nel settore eolico in Italia e rappresenta un esempio virtuoso di collaborazione tra impresa, istituzioni locali e associazioni amiche dell’ambiente. L’impegno di Enel nelle fonti rinnovabili è rilevante e in continua, forte crescita: già oggi la produzione Enel priva di emissioni rappresenta circa il 30% del totale. Crediamo nell’eolico e vogliamo giocare un ruolo da protagonisti nello sviluppo di questa fonte di energia anche nel nostro Paese”. Le torri, sulle quali poggeranno rotori del diametro di circa 110 metri, saranno alte oltre 100 metri, e saranno ancorate su fondali profondi fino a 30 metri. Sono anche allo studio sistemi di integrazione del parco eolico con le aree marine in cui verrà installato, per garantire la salvaguardia degli ecosistemi coinvolti. A fine 2007 la capacità eolica di Enel installata in Italia è salita a 325 Mw: l’obiettivo del nuovo piano industriale 2008-2012 è di moltiplicare per cinque questo impegno, per arrivare a circa 1. 500 Mw eolici installati in Italia entro il 2012. La realizzazione del nuovo parco eolico marino siciliano si inserisce all’interno del progetto Ambiente e Innovazione di Enel, che comporta investimenti per 7,4 miliardi di euro nel quinquennio 2008/2012: 6,8 miliardi di euro per lo sviluppo di energie rinnovabili e 600 milioni di euro per la ricerca e lo sviluppo di tecnologie innovative come il solare ad alta efficienza, l’eolico off-shore, la filiera dell’idrogeno e la cattura e sequestro della Co2. . |
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ATTIVITA DI RIGASSIFICAZIONE DEL GNL: 3° PERIODO DI REGOLAZIONE INCENTIVI AI NUOVI INVESTIMENTI: MAGGIORE REMUNERAZIONE FINO AD UN MASSIMO DEL 3% |
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San Donato Milanese, 15 luglio 2008 – L’autorità per l’Energia Elettrica e il Gas, con la delibera n. 92/08, ha definito i criteri per la determinazione delle tariffe per il servizio di rigassificazione per il 3° periodo di regolazione (ottobre 2008-settembre 2012). “La regolazione per il prossimo periodo garantisce una sostanziale stabilità ispirandosi a principi di continuità e coerenza con l’obiettivo di incentivare gli investimenti di sviluppo” ha commentato Carlo Malacarne Amministratore Delegato di Snam Rete Gas La valutazione del capitale investito netto (Rab) viene effettuata sulla base della metodologia del costo storico rivalutato. L’aggiornamento annuale dei ricavi e delle tariffe seguirà le stesse metodologie del precedente periodo regolatorio, salvo per gli ammortamenti che verranno adeguati ogni anno e sottratti al meccanismo del price cap. Il tasso di remunerazione (Wacc) del capitale investito netto è stato fissato pari al 7,6% in termini reali prima delle imposte. Inoltre, viene stabilita un’ulteriore remunerazione, fino al 3%, per i nuovi investimenti per un periodo massimo di 16 anni. I costi operativi vengono aggiornati ogni anno per tenere conto dell’inflazione e del recupero di efficienza (X- factor) fissato pari allo 0,5% in termini reali. La Delibera n 92/08 prevede anche che i ricavi riconosciuti siano correlati per il 90% alla capacità di rigassificazione e per il rimanente 10% ai volumi effettivamente rigassificati (tale rapporto era 80/20 nel secondo periodo di regolazione) . |
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CENTRALE ENEL DI CERANO: INCONTRO CON LE PARTI INTERESSATE PER AGRICOLTURA |
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Bari, 15 luglio 2008 - Presso l’Assessorato regionale alle Risorse Agroalimentari si è tenuto ieri l’incontro tra Istituzioni, Enel e proprietari dei terreni agricoli confinanti con il nastro trasportatore del carbone. L’assessorato ha sollecitato l’esecuzione in tempi rapidi di tutti gli approfondimenti scientifici previsti dalla legge, adempimenti peraltro condivisi da tutte le istituzioni e le parti in causa. L’assessorato, inoltre, ha promosso un rapporto costruttivo e innovativo con Enel, gli agricoltori e le loro rappresentanze associative per ricercare possibili sinergie di buon vicinato e di lunga durata per la valorizzazione del territorio. A conclusione dell’incontro, l’assessore Russo ha richiesto la convocazione della Conferenza dei Servizi da parte del sindaco di Brindisi, rivolta a tutte le autorità competenti e coinvolte nel procedimento, sollecitando l’esito degli accertamenti in corso riguardanti i primi risultati sull’analisi di rischio. . |
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INCONTRO SUL RIGASSIFICATORE DI GIOIA TAURO |
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Reggio Calabria, 15 luglio 2008 - Il Presidente della Regione Agazio Loiero ha incontrato gli amministratori del comprensorio di Gioia Tauro guidati da Giovanni Fasano, Prefetto, e capodelegazione della terna commissariale del Comune di Gioia Tauro, per discutere sullo stato dell’arte del rigassificatore. Erano presenti all’incontro anche il dirigente generale della Presidenza Giuseppe Fragomeni, l’assessore regionale alle Attività produttive Francesco Sulla ed i sindaci di Rosarno, Carlo Martelli, e di San Ferdinando, Francesco Barbieri. Il Presidente Loiero, nel ribadire l’importanza di quest’opera, che ha una dotazione finanziaria complessiva di circa 900 milioni di euro, senza alcuna spesa da parte dell’Ente Regione, ha ricordato, nel dettaglio, tutte le tappe che hanno portato oramai quasi al termine il progetto di rigassificatore nell’area di Gioia. “Un impegno – ha ricordato il Presidente Loiero – preso all’inizio del mandato del 2005 e mai interrotto, grazie anche al sostegno e alla determinazione del Governo Prodi, che per venire incontro alla crisi energetica nel nostro Paese, ha spinto sull’acceleratore per realizzare quest’opera ‘vitale’ in termini di risparmio nazionale. La Regione Calabria – ha detto Loiero – è l’unica Regione ad aver previsto, espressamente, nel proprio piano energetico regionale la realizzazione di un terminale di rigassificazione scegliendo per la localizzazione proprio l’area di Gioia Tauro. La costruzione del terminale ed il suo esercizio potranno consentire benefici occupazionali ed economici per la Calabria anche per le ricadute fiscali e produttive dirette e indotte dalla iniziativa. Un progetto infatti, così come stabilito nel protocollo d’intesa con la società Lng, che tiene conto – ha detto Loiero - delle linee di sviluppo del Porto di Gioia Tauro ed è orientato anche all’integrazione con il territorio, raccordandosi con gli interventi previsti nel nuovo Piano regolatore del Porto. Inoltre – ha aggiunto Loiero – al fine di garantire alla Regione, le ricadute fiscali previste dall’ordinamento, la Lng si è impegnata a costituire, prima dell’avvio dell’attività produttiva, la sede legale della società in Calabria. E, sempre al fine di favorire la partecipazione della Regione Calabria ai benefici economici dell’iniziativa, è stato stabilito che la società realizzatrice dell’opera attribuirà all’Ente Regione la facoltà di acquisire, dopo la realizzazione del terminale, il 5% del capitale sociale della Lng. La stessa società ha promosso un progetto industriale collaterale con notevoli ricadute occupazionali”. Questi e altri vantaggi sono stati esposti dal presidente Loiero agli amministratori della Piana. Tra l’altro, a titolo di compensazione, per tutti gli enti territorialmente interessati, è prevista da parte della Lng un’erogazione in denaro pari a dieci milioni di euro. “E’ un’occasione molto seria – ha concluso Loiero – per far crescere finalmente la Calabria. Tra tante chance che la nostra Regione ha visto passare negli ultimi cinquant’anni, siamo finalmente di fronte a un’occasione reale di sviluppo e economico”. Gli amministratori della Piana di Gioia hanno ringraziato Loiero per la sensibilità dimostrata verso l’area di Gioia Tauro e hanno espressamente richiesto tutte le informazioni necessarie sullo stato dell’opera. Nei prossimi giorni dovrebbe essere definito un incontro tra la Regione, gli amministratori della Piana di Gioia e la società Lng. . |
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METANO IN ADRIATICO |
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Venezia, 15 luglio 2008 - “Aggiungo il mio no a quelli già pronunciati contro l’ipotesi di riprendere estrazione del metano in Adriatico”. Lo ha dichiarato il vicepresidente della Giunta regionale del Veneto Franco Manzato, intervenendo sull’argomento. “E’ un no ad un progetto che, attuato a suo tempo, decenni fa, ha provocato danni certi e oggettivi – ha aggiunto Manzato – che ancora oggi pesano sul territorio della regione e in particolare sul Polesine e che potrebbero estendersi ad altre aree del Veneto. Non si tratta di essere pro o contro il Governo, ma di parlare con la voce della comunità per difenderne gli interessi e il territorio. La Regione, il Presidente Galan, gli enti locali, su questo si sono espressi, anche formalmente, ed è una posizione che condivido pienamente”. “Non è una pregiudiziale, ma una costatazione del già accaduto. Se non è dimostrato in maniera assoluta che non c’è un minimo rischio, è opportuno agire perché non solo noi, ma nessuno, metta in atto iniziative estrattive in questo braccio di mare: questa sponda dell’Adriatico è delicata e vive nell’equilibrio precario con il mare, mentre la sponda orientale, rocciosa ed elevata, non ha certo i problemi che noi abbiamo già vissuto e che non vogliamo rivivere”. “A chi è possibilista – ha concluso il vicepresidente della Giunta regionale – dico solo di andare a visitare la zona del Delta del Po, dove ci sono stati abbassamenti del suolo di metri, con le idrovore dei primi del ‘900 divenute inutilizzabili, la rete di scolo delle acque che ha dovuto essere completamente ricostruita, edifici ancora esistenti che sembrano nascere dalle acque perché il terreno è sceso sotto il livello marino e l’Adriatico se l’è ripreso. E pensi ai costi già sopportati e a quelli che si dovrebbero sopportare se si dovessero ripetere fenomeni di subsidenza (e nulla lascia pensare che non debba accadere), specie se questi dovessero sciaguratamente toccare la laguna di Venezia”. . |
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CITTADINANZATTIVA SU AZZERAMENTO VERTICI AUTHORITY ENERGIA: UN EMENDAMENTO CHE RISCHIA DI AFFOSSARE L’INDIPENDENZA DELLE AUTORITÀ DI REGOLAMENTAZIONE |
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Roma, 15 luglio 2008 - “L’azzeramento degli attuali vertici dell’Autorità per l’energia costituisce un atto gravissimo che mina alla radice il ruolo e soprattutto l’indipendenza delle Autorità nazionali di regolamentazione. All’indomani delle preoccupazioni avanzate dal presidente dell´Authority per l´energia, Alessandro Ortis, nella sua relazione annuale, e relative alla possibilità che le imprese possano trasferire interamente sui prezzi il peso fiscale derivante dalla Robin Tax, con gravi ripercussioni per le tasche dei cittadini, la motivazione del contenimento della spesa e della riduzione degli organi collegiali, con cui viene spiegato un simile provvedimento, sembra solo un semplice preteso”. Nelle dichiarazioni del vicesegretario generale Giustino Trincia, Cittadinanzattiva esprime forte preoccupazione per un provvedimento che potrebbe portare ad uno stravolgimento dell’esistere e dell’operare delle Autorità nel nostro Paese, “perché è indubbio che il messaggio è indirettamente rivolto a tutti i vertici delle diverse Autorità di regolamentazione presenti in Italia” continua Trincia. “La linea dell’Aeeg” conclude Trincia “è in forte sintonia con quanto sostiene da anni la commissione europea per la vera liberalizzazione del settore, basata – finalmente – sulla netta separazione tra la proprietà delle reti e i soggetti in competizione deputati alla fornitura dei servizi. Anche da questo punto di vista l’azzeramento dei vertici dell´Authority per l´energia rappresenta un pessimo segnale”. . |
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BOLZANO: IN VIGORE IL NUOVO REGOLAMENTO SUGLI ESPROPRI |
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Bolzano, 15 luglio 2008 - Dall´entrata in vigore della legge omnibus in Alto Adige sono cambiate le regole in materia di espropri. Viene pagato il controvalore del bene espropriato, fissato in precedenza dall´Ufficio Estimo provinciale in base a precisi criteri. Eccezioni sono previste per espropri nel settore delle aree produttive e dell´edilizia abitativa agevolata. Le modifiche delle legge sugli espropri si sono rese necessari dopo il pronunciamento della Consulta che ha dichiarato anticostituzionali i criteri fissati dalla legge statale. A seguito della sentenza, il Parlamento ha stabilito che nei casi di esproprio vada corrisposto il pieno controvalore del bene in questione. Eccezioni sono previste sono nei casi di riforme economico-sociali, che prevedono un rimborso statale del 75% del bene espropriato. Tali prescrizioni sono state recepite dalla Provincia che ha adeguato la propria legge in materia. Viene quindi pagato il pieno controvalore dell´immobile espropriato, fissato dall´Ufficio estimo secondo i parametri di riferimento definiti di anno in anno e Comune per Comune. L´eccezione è prevista nei casi di espropri di superfici destinate a aree produttive: l´importo versato sarà infatti del 75% del valore del bene. La seconda eccezione riguarda l´immobile espropriato per edilizia abitativa agevolata: se il 60% della superficie della zona di espansione viene riservata all´edilizia abitativa agevolata, l´indennizzo è pari al 50% del valore di mercato e la parte residua resta a disposizione del proprietario che ne può disporre liberamente. Se questi mette a disposizione dell´edilizia abitativa agevolata l´intera superficie, l´indennizzo sale al 75% del valore di mercato. Terza eccezione: le aree agricole, per le quali nel calcolo si continuerà a tenere conto dei valori vigenti in agricoltura. Le procedure di esproprio inoltre vanno pubblicate, secondo la nuova legge, anche in Internet. La Provincia vi adempie all´indirizzo www. Provincia. Bz. It/amministrazione-patrimonio/avvisi-esproprio . |
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LOMBARDIA: CONTRIBUTI PRIMA CASA, ALZATA LA SOGLIA DI REDDITO IN ARRIVO L´OTTAVO BANDO DA 40 MILIONI: LIMITE ISEE 30.000 EURO |
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Milano, 15 luglio 2008 - Sui contributi per la ´prima casa´, Regione Lombardia ha deciso di allargare le maglie degli aventi diritto. Lo ha comunicato l´assessore alla Casa e Opere Pubbliche, Mario Scotti, che ha proposto alcune variazioni dei criteri fin qui adottati per formare la graduatoria dell´ottavo bando. "Abbiamo portato il limite di reddito Isee da 25. 000 a 30. 000 euro - ha detto Scotti - e abbiamo aumentato il finanziamento erogabile da 5. 000 a 6. 000 euro. In questo modo più famiglie potranno beneficiare di un contributo più sostanzioso che permetterà anche di mitigare gli effetti dell´aumento degli interessi passivi sui mutui ipotecari". L´importante novità del bando approvato dalla Giunta regionale è che il contributo è rivolto a tutte le tipologie di famiglie previste dalla legge regionale n. 23 del 1999, quindi non più solo alle giovani coppie (cioè quelle sposate tra il 1 ottobre 2007 e il 30 giugno 2009 e i cui componenti non abbiano compiuto 40 anni alla data di presentazione della domanda), ma anche a gestanti sole, genitori soli con uno o più figli minori a carico e nuclei famigliari con almeno tre figli. Per poter accedere ai contributi, sarà necessario per tutti aver rogitato tra il 1 ottobre 2007 e il 30 giugno 2009. Il valore dell´alloggio acquistato dovrà essere tra 25. 000 e 200. 000 euro e il mutuo non potrà avere durata inferiore a 5 anni. A disposizione ci sono 40 milioni di euro, 25 dei quali vanno alle "giovani coppie" e 15 alle altre tipologie di famiglie "Siamo particolarmente soddisfatti per questo provvedimento - ha concluso Scotti - perché è il modo per venire concretamente incontro alle esigenze delle famiglie, in particolar modo di quelle che si trovano in situazione di difficoltà economica". Le domande dovranno essere presentate esclusivamente presso i Caaf (Centri autorizzati di assistenza fiscale) convenzionati con la Regione Lombardia. . |
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10,8 MILIONI PER RISTRUTTURARE SCUOLE E ASILI DESTINATI A EDIFICI DI COMUNI LOMBARDI CON MENO DI 10.000 ABITANTI UN MILIONE ANCHE PER L´ACQUISTO DI SCUOLABUS |
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Milano, 15 luglio 2008 - Dieci milioni e 850. 000 euro per ristrutturare scuole pubbliche (materne, elementari e medie) e asili gestiti da enti privati senza scopo di lucro, situati in Comuni con meno di 10. 000 abitanti. Li ha stanziati la Giunta regionale su proposta dell´assessore all´Istruzione, Formazione e Lavoro, Gianni Rossoni, destinando la maggior parte agli interventi sugli edifici pubblici, 9. 350. 000 euro, di cui 8. 350. 000 per ristrutturazioni, manutenzioni straordinarie, messa a norma di impianti, ecc, e un milione per far fronte a eventi imprevedibili che rendano necessari lavori urgenti di ripristino. Alle scuole per l´infanzia, gestite da enti privati senza scopo di lucro, sono destinati un milione e 500. 000 euro, di cui un milione 200. 000 euro per i lavori di ristrutturazione e 300. 000 euro per gli interventi urgenti. Le somme per la ristrutturazione degli edifici (8. 350. 000 e 1. 200. 000) sono quindi state suddivise tra le Province lombarde in base alla popolazione residente nei Comuni con meno di 10. 000 abitanti e in relazione al numero di questi stessi Comuni presenti nella provincia. Le Province, poi, elaboreranno le graduatorie che saranno inviate in Regione, in base alle quali si procederà all´assegnazione dei contributi. Questa la suddivisone dei contributi tra le Province. La prima cifra si riferisce alla ristrutturazione degli edifici pubblici, la seconda alle scuole d´infanzia degli enti senza scopo di lucro. Bergamo 1. 479. 202 212. 580; Brescia 1. 133. 930 162. 960; Como 892. 615 128. 280; Cremona 584. 917 84. 060; Lecco 485. 135 69. 720; Lodi 310. 203 44. 580; Mantova 442. 133 63. 540; Milano 939. 793 135. 060; Pavia 907. 228 130. 380; Sondrio 385. 769 55. 440; Varese 789. 075 113. 400. Il provvedimento della Giunta regionale stanzia anche un altro milione di euro per l´acquisto di scuolabus. Beneficiari sono però solo i Comuni con meno di 2. 000 abitanti. Il contributo sarà del 50% del costo del mezzo, Iva esclusa. . |
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SI ALLUNGANO I TEMPI DI VENDITA DEGLI IMMOBILI |
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Milano, 15 luglio 2008 - Un’analisi realizzata dall’Ufficio Studi Tecnocasa ha preso in esame l’andamento dei tempi medi di vendita degli immobili nell’ultimo anno. Il periodo analizzato va da giugno 2007 a giugno 2008. Si sono considerate le grandi città ed i rispettivi hinterland e i capoluoghi di provincia. Gli ultimi dati ci dicono che nelle grandi città il timing del Day On Market è intorno ai 127 giorni, in crescita rispetto ai 110 giorni registrati esattamente un anno fa. A seguire i capoluoghi di provincia con una media di 147 giorni contro i 126 di giugno 2007 ed infine i comuni dell’hinterland delle grandi città che sono passati da 149 a 173 gg. Da notare come nelle grandi città i tempi di vendita siano più brevi rispetto alle altre realtà, a conferma di un maggiore turn over metropolitano. Questi dati ci forniscono l’idea di quello che ormai da mesi sta accadendo sul mercato immobiliare: la maggiore offerta di abitazioni permette all’acquirente di avere più scelta e di rimandare l’acquisto fino a quando trova la casa “adatta” alle proprie esigenze; d’altronde questo è possibile perchè ormai sul mercato si muove soprattutto chi cerca per necessità. A questo si deve aggiungere che il gap tra le richieste dei potenziali venditori e la disponibilità di spesa dei potenziali acquirenti comporta trattative più lunghe ed inevitabilmente i tempi necessari per concludere la compravendita si allungano. Verona, Bari e Bologna sono le città i cui tempi di vendita sono maggiori con 178 gg, 161 gg e 144 gg. Tra i comuni dell’hinterland la tempistica maggiore si registra nella province di Bologna con 238gg e Verona con 223 gg. Tra i capoluoghi di provincia, Pesaro con 231gg e Reggio Emilia con 219 gg sono le località dove occorre più tempo per concludere una compravendita immobiliare.
Grandi città |
giorni |
Milano città |
125 |
Milano provincia |
179 |
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Roma città |
104 |
Roma provincia |
127 |
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Bologna città |
144 |
Bologna provincia |
238 |
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Genova città |
134 |
Genova provincia |
165 |
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Firenze città |
100 |
Firenze provincia |
148 |
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Torino città |
114 |
Torino provincia |
162 |
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Palermo città |
107 |
Palermo provincia |
168 |
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Bari città |
161 |
Bari provincia |
173 |
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Napoli città |
102 |
Napoli provincia |
143 |
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Verona città |
178 |
Verona provincia |
223 |
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Media grandi città |
127 |
Media hinterland grandi città |
173 |
Capoluoghi di provincia |
giorni |
Alessandria |
176 |
Ascoli Piceno |
127 |
Asti |
155 |
Avellino |
148 |
Benevento |
176 |
Bergamo |
118 |
Brescia |
152 |
Brindisi |
154 |
Cagliari |
144 |
Campobasso |
160 |
Carrara |
128 |
Caserta |
149 |
Catania |
101 |
Catanzaro |
139 |
Chieti |
174 |
Cosenza |
184 |
Crotone |
183 |
Cuneo |
143 |
Ferrara |
215 |
Foggia |
126 |
Forlì |
167 |
Frosinone |
135 |
Grosseto |
145 |
Imperia |
139 |
Isernia |
145 |
La Spezia |
117 |
L´aquila |
165 |
Latina |
125 |
Lecce |
112 |
Livorno |
107 |
Lodi |
178 |
Lucca |
102 |
Macerata |
116 |
Messina |
149 |
Modena |
180 |
Novara |
145 |
Oristano |
210 |
Padova |
134 |
Parma |
113 |
Pavia |
141 |
Perugia |
182 |
Pesaro |
231 |
Pescara |
134 |
Pistoia |
121 |
Prato |
114 |
Reggio Calabria |
160 |
Reggio Emilia |
219 |
Rieti |
162 |
Rimini |
207 |
Rovigo |
118 |
Salerno |
138 |
Sassari |
158 |
Savona |
135 |
Siena |
119 |
Siracusa |
128 |
Taranto |
140 |
Teramo |
123 |
Terni |
141 |
Trapani |
162 |
Treviso |
188 |
Trieste |
99 |
Udine |
117 |
Venezia |
141 |
Verbania |
126 |
Vercelli |
124 |
Vibo Valentia |
148 |
Vicenza |
183 |
Viterbo |
86 |
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Media capoluoghi di prov. |
147 | . |
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CAMPANIA: CASA, TRE BANDI PER ACQUISTO, COSTRUZIONE E RISTRUTTURAZIONE DI ALLOGGI |
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Napoli, 15 luglio 2008 - L´assessorato all’Edilizia pubblica e abitativa della Regione Campania ha emanato tre bandi per l’ acquisto, costruzione e ristrutturazione di nuove case. I bandi prevedono agevolazioni per imprenditori e per singole famiglie. Il primo dei tre bandi prevede contributi di edilizia agevolata a favore di cooperative e imprese edilizie che costruiscono o recuperano alloggi da assegnare o vendere a cittadini residenti in Campania. I contributi saranno concessi sotto forma di mutui agevolati per i quali l’onere del pagamento degli interessi passivi è posto interamente o parzialmente a carico della Regione Campania. Sono previste agevolazioni per i nuclei familiari acquirenti nei quali sono presenti ultrasessantacinquenni, disabili e per le giovani coppie: in tutti questi casi il contributo relativo al mutuo trasferito è pari al 100% del tasso di interesse. Il secondo bando è rivolto ai singoli cittadini e prevede l’assegnazione di contributi in conto interessi per l’acquisto e il recupero della prima casa. Il finanziamento consiste nella concessione di un mutuo fino a 100. 000 euro da parte di uno degli istituti di credito convenzionati, elevabile a 120. 000 euro in presenza di ultrasessantacinquenni, disabili e per le giovani coppie. Infine, un terzo bando è destinato a verificare le manifestazioni d’interesse per la formazione di programmi di edilizia residenziale sociale e di riqualificazione di ambiti urbani degradati e dismessi. L´obiettivo è quello di promuovere lo sviluppo urbano sostenibile mediante strategie di miglioramento della gestione dell’uso del territorio e di contrasto al degrado dei centri cittadini. La manifestazione è finalizzata ad individuare la disponibilità di soggetti pubblici, di soggetti privati ed operatori economici a proporre e realizzare interventi coerenti con le linee guida per la redazione e l’attuazione dei programmi finalizzati alla risoluzione delle problematiche abitative e alla riqualificazione del patrimonio edilizio e urbanistico esistente. Possono partecipare alla manifestazione d’interesse: comuni, comuni consorziati o altri soggetti pubblici; soggetti privati singoli o associati, come persone fisiche, imprese di costruzioni, cooperative edilizie e di abitazioni, società immobiliari; proprietari di immobili riuniti in associazione o in consorzi; soggetti terzi cui i proprietari degli immobili abbiano conferito mandato espresso ad eseguire le opere. Tutti i bandi e la documentazione richiesta saranno disponibili da lunedì 14 luglio sul sito: http://siba. Regione. Campania. It Sullo stesso sito sarà anche possibile partecipare ai bandi compilando le domande direttamente on line. "In Campania - ha detto l’assessore regionale Gabriella Cundari - vi è una richiesta di case stimata ormai in almeno 200 mila nuovi alloggi. Una richiesta che impone una nuova politica per la casa che deve contenere tre requisiti essenziali: deve essere efficace, cioè rispondere ai bisogni attuali della popolazione, condivisa, nel senso che non deve risolversi in una nuova cementificazione degli spazi rurali e, soprattutto, essere sostenibile, ossia attuare gli standard innovativi in termini di spazio abitativo, di confort, qualità e risparmio energetico. "La pubblicazione dei bandi rappresenta la risposta a queste esigenze e l’avvio operativo delle linee guida per la programmazione in materia di edilizia residenziale pubblica. Si tratta di un decreto coerente con le Linee Guida Regionali approvate in materia di Erp che puntano ad incentivare gli interventi di recupero rispetto alle nuove costruzioni e stabiliscono criteri di qualità progettuale e di sostenibilità ambientale", ha concluso l´assessore Cundari. . |
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BOLZANO.CASA: LE NUOVE MISURE DELLA GIUNTA |
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Bolzano, 15 luglio 2008 - Una quinta fascia di reddito con interventi a favore del ceto medio, facilitazioni per le giovani coppie, revisione dell´accesso alle agevolazioni per cittadini non Ue, riforma del sussidio casa e dei canoni di affitto dell´Ipes, un programma di altri 3mila alloggi: sono tra le misure che la Giunta provinciale ha introdotto in tema di edilizia abitativa agevolata. Le hanno presentate oggi (10 luglio) a Bolzano il presidente Luis Durnwalder e l´assessore Luigi Cigolla. Il disegno di legge all´esame del Consiglio provinciale ("confidiamo che entro settembre venga approvato", ha detto Durnwalder) è il frutto di quasi un anno di lavoro "per adeguare l´ordinamento dell´edilizia abitativa agevolata alle nuove esigenze della società: la casa è un diritto di tutti e l´ente pubblico intende fare anche in futuro la sua parte", ha esordito Durnwalder a Palazzo Widmann. Ogni anno la Provincia investe 230 milioni € nell´edilizia abitativa, 62 dei quali vanno all´Ipes. Negli ultimi 10 anni sono andate a buon fine quasi 25mila domande di agevolazione. Una delle modifiche introdotte nel ddl, a 7 anni dall´ultimo intervento legislativo, riguarda l´accesso di cittadini non Ue alle diverse agevolazioni edilizie provinciali (necessaria la residenza quinquennale e l´aver svolto un´attività lavorativa in maniera continuata per almeno 5 anni), di cui potranno beneficiare in base a una specifica graduatoria. In nessun edificio dell´Ipes, così prevede il ddl, la percentuale degli immigrati potrà superare il 10%: "Non vogliamo creare ghetti", ha ribadito Durnwalder. Il Presidente ha ricordato, per fare chiarezza su speculazioni e luoghi comuni, che gli immigrati extracomunitari finora hanno beneficiato solo dello 0,9% delle agevolazioni per acquisto casa e di 541 alloggi Ipes (il 4,4%), contro una presenza pari al 6,7%. Viene poi creata la quinta fascia di reddito, pensata per il ceto medio, che oscilla al netto tra i 37. 200 e i 50mila €: i richiedenti possono ottenere un terreno agevolato o un contributo a fondo perduto. La Giunta ha inoltre previsto misure speciali per le giovani coppie: verrà considerata - come base ai fini dell´accesso all´agevolazione edilizia - soltanto la metà del reddito complessivo. Un esempio: una giovane coppia con reddito di circa 50mila € disporrà di un reddito netto di circa 19mila € e potrà ottenere un contributo a fondo perduto di 38mila €, mentre a tutt´oggi il contributo è di 26mila €. Verrà inoltre riformata la disciplina dei canoni di affitto dell´Ipes, "per uniformare i criteri di valutazione della capacità economica delle famiglie", ha sottolineato Durnwalder. Si vogliono eliminare storture come quella di circa 500 assegnatari di alloggio Ipes a canone zero ma che sono in grado di pagare l´affitto di un garage. Anche il sussidio casa (per il quale la Provincia paga oggi 30 milioni €, quintuplicato in 10 anni) viene rivisto e non potrà superare per una famiglia i 4mila €. Agevolazioni sono introdotte tra l´altro per il richiedente che vuole assumere in casa i propri genitori, per chi ha un alloggio sovraffollato e per chi risana l´abitazione. Vengono precisati i casi di vendita e locazione della casa convenzionata (per evitare speculazioni). Il Cda dell´Ipes viene ridotto da 11 a 5 membri. L´assessore Cigolla ha inoltre ricordato "il piano straordinario della Giunta per la creazione di altri 3mila alloggi, per un investimento di 300 milioni €" e ha lanciato un appello ai Comuni, Bolzano in primis: "La Provincia è pronta con i programmi e i finanziamenti, ma servono i terreni su cui costruire. Chiediamo che in tempi rapidi, nel giro di un anno, Bolzano possa individuare con il nuovo Puc le aree dove insediare le nuove abitazioni. A Bolzano ci sono 1. 500 famiglie in lista di attesa. " Durnwalder ha concluso ricordando che "siamo ormai vicini all´obiettivo dell´80% di altoatesini proprietari di un alloggio" e che, "seguendo il criterio del fabbisogno e del buonsenso, anche l´assegnazione della casa alla fine rispecchia la consistenza dei gruppi linguistici: 67% degli alloggi assegnati al gruppo tedesco, 29% a quello italiano. " . . |
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CONTRIBUTI AI COMUNI MARCHIGIANI PER ELIMINARE LE BARRIERE ARCHITETTONICHE . |
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Ancona, 15 luglio 2008 - La Regione Marche al fine di soddisfare almeno parzialmente il fabbisogno dei Comuni marchigiani ha messo a disposizione uno stanziamento di 1,5 milioni di euro, per l´eliminazione ed il superamento delle barriere architettoniche negli edifici residenziali privati. Infatti, la giunta regionale, su proposta dell´assessore all´Edilizia pubblica, Gianluca Carrabs, ha deliberato i criteri per la ripartizione dei fondi regionali stanziati. Una legge prevede un fondo speciale per l``eliminazione ed il superamento delle barriere architettoniche negli edifici privati che e` annualmente ripartito tra le Regioni richiedenti. Il fondo dal 2000 ad oggi non e` stato piu` ripartito con i finanziamenti statali previsti e il fabbisogno finanziario regionale a tutto il 2008, comunicato dai Comuni nel marzo scorso, ammonta a circa 6,8 milioni di euro. Il riparto avverra` proporzionalmente al fabbisogno di contribuiti indicato dai Comuni e in base alle loro effettive necessita` finanziarie. ´Da molti anni - ha sottolineato Carrabs - la ristrettezza delle risorse statali a disposizione in questo settore puo` consentire di finanziare in parte le richieste pervenute dai diversi Comuni marchigiani. Molte persone con ridotte capacita` motorie, visive o uditive, si trovano, purtroppo, ad essere ancora in parte discriminati poiche` uno scalino o la larghezza di una porta sono loro di impedimento nelle varie occasioni di vita sociale. La Regione con questo provvedimento punta a ridurre le barriere architettoniche negli edifici privati residenziali in quei Comuni che mantengono lo stato di emarginazione sociale, civile e lavorativa dei soggetti diversamente abili´. . |
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VILLE VENETE, OPERAZIONE SALVATAGGIO IN DUE MOSSE ESEMPIO DEL FEDERALISMO CULTURALE |
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Venezia, 15 luglio 2008 - - Operazione salvataggio delle ville venete in due mosse. Tassi d’interesse agevolati ed estensione dei finanziamenti all’intero costo dei cantieri di restauro. «Nell’ottica della discussione sul federalismo differenziato – ha spiegato Nadia Qualarsa, presidente dell’Istituto Regionale Ville Venete, ricollegandosi al dibattito in corso tra il ministro ai Beni culturali Sandro Bondi e Salvatore Settis, Presidente del Consiglio Superiore dei Beni Culturali e Paesaggistici – noi siamo un esempio principe di federalismo. L’ente prima e l’istituto poi sono nati e hanno operato secondo logiche federaliste per rispondere alle richieste della gente del nostro territorio». E sul tavolo c’è anche già una proposta concreta finita nei giorni scorsi sulla scrivania del ministro Bondi. «Ho chiesto al ministro di istituire un tavolo internazionale per un concorso di idee sulle funzioni future delle ville venete di cui tutti siamo azionisti morali – ha spiegato la Qualarsa – Una cabina di regia cui prendano parte architetti di livello internazionale, urbanisti, studiosi, istituzioni, associazioni di categoria e anche giovani studenti». Domande che ora avranno uno strumento in più per essere soddisfatte grazie alla convenzione siglata da Irvv e Cassa di Risparmio di Venezia: i proprietari avranno la possibilità di chiedere un finanziamento per l’intero valore dei cantieri di recupero e restauro. E vedranno applicato un tasso di interesse pari all’Euroirs maggiorato dello 0,85 per cento. A questo si aggiunge un contributo sugli interessi (sperimentale per tre anni) a carico dell’Irvv pari a 2,5 punti percentuali rispetto all’ammontare del mutuo fino a un tetto massimo di un milione e mezzo di euro. Queste le nuove misure per contrastare la crisi dei mutui, il progressivo e inarrestabile aumento dei tassi d’interesse e per favorire il recupero delle quasi 4mila 270 ville. «La tutela dell’inestimabile patrimonio storico e culturale delle ville venete passa prima di tutto per l’individuazione della funzione da assegnare a questi preziosi edifici per evitare che finiscano dimenticati e nell’oblio – ha detto la presidente dell’Irvv, Nadia Qualarsa – Senza una funzione il rischio è che si verifichi uno sperpero di denaro pubblico. Una sfida non semplice che richiede un cambio culturale e che passa per la creazione di un valore economico di queste ville. A partire dalla creazione di un segmento turistico specifico e importante che coinvolga proprio le ville, segno distintivo delle nostre radici culturali. Patrimonio di enorme valore e soprattutto inimitabile. In quest’ottica si inserisce anche la nuova convenzione con la Cassa di Risparmio di Venezia che garantisce ai proprietari la possibilità di finanziare l’intero importo dei lavori e di ridurre il tasso di interessi applicato». Il Consiglio d’Amministrazione dell’ente ha deliberato di procedere alla “Concessione di contributi in conto interesse per lavori di manutenzione, consolidamento e restauro”. La misura prevede la concessione di contributi fino a sostenere un tasso del 2,5 per cento di interessi, mentre il mutuo a tasso fisso (concesso dall’Istituto di credito convenzionato) può coprire anche l’intero importo dei lavori finanziati. La somma complessiva messa a disposizione è di un milione di euro per garantire il finanziamento dei contributi a fondo perduto in conto interessi. Il tasso fisso nominale annuo del mutuo agevolato è pari al parametro di riferimento Euroirs maggiorato di 0,85 per cento. Le richieste di accesso al credito devono essere presentate direttamente nella sede di piazza San Marco, 63 a Venezia dell’Istituto Regionale Ville Venete e in copia alla Cassa di Risparmio di Venezia. Soddisfatto Giovanni Sammartini, presidente della Cassa di Risparmio di Venezia: «La nostra partecipazione a questa iniziativa – ha spiegato – conferma il nostro ruolo di centro della vita economica e di riferimento per le misure di sostegno e recupero dei beni culturali del nostro territorio». Sulla stessa linea Biagio Rapone, direttore generale della Cassa di Risparmio veneziana. «In un momento di difficoltà per tassi e mutui – ha ribadito – abbiamo ottenuto dal nostro Cda il via libera per offrire ai proprietari di ville venete condizioni favorevoli». La nuova misura si inserisce in un quadro articolato di interventi a tutela del patrimonio artistico-culturale che l’Istituto Regionale Ville Venete mette in campo. Oltre ai contributi straordinari, l’ente ha già pubblicato un bando triennale (2008-2010) per la concessione di finanziamenti a favore dei restauri. Il pacchetto prevede dai mutui a tasso zero per le ville di particolare pregio a quelli per il recupero di oratori vincolati parte del complesso delle ville o per il restauro delle pareti delle strutture. La cifra sul piatto può arrivare fino ad un massimo di 700mila euro per intervento, finanziabili in più stralci fino a 350mila euro ciascuno. Nel solo 2007 questo strumento (attraverso le leggi regionali 63/79 e 233/1991) ha consentito di dare risposta a ventidue interventi per un ammontare complessivo di tre milioni 295mila euro sotto forma di mutuo e oltre 421mila euro come contributo: nove riguardano ville di proprietà di enti privati, otto immobili di società private, cinque di enti pubblici. Va segnalato anche il bando in fase di pubblicazione per sostenere interventi di valorizzazione: vere e proprie misure di sostegno ad attività e iniziative che promuovono la fruizione delle ville e la promozione di una cultura diffusa sul territorio. Punta invece a sollecitare l’individuazione di nuove funzioni per le Ville del territorio, il “Premio villa veneta del decennale”. Uno stimolo per proprietari e architetti nel tratteggiare cosa sono destinate a diventare queste strutture che senza una funzione precisa rischiano di cadere in rovina. Un vero e proprio concorso di idee riservato a neo laureati e professionisti under 45 che scade alla fine di questo mese (31 luglio 2008). Agriturismo, struttura ricettiva, spazio commerciale, sede di rappresentanza, uffici o addirittura locale notturno. Quale trasformazione per garantire la vita a queste strutture? A indicare la strada sono i progetti che, attraverso il recupero e il restauro delle ville, ne ridisegnano e adeguano la funzione ai tempi moderni e che devono pervenire nella sede dell’Istituto. Tra le iniziative dell’Istituto per la promozione e valorizzazione del patrimonio culturale va ricordato il prossimo Festival della Villa veneta, giunto alla seconda edizione. La giornata inaugurale, che avrà luogo sabato 27 settembre a partire dalla ore 15, in Villa Contarini-ghirardi di Piazzola sul Brenta, sarà dedicata alla Scuola e rivolta in particolare alle giovani generazioni. . |
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PITTURE E VERNICI PER L’EDILIZIA”: SINTESI DELL’ANDAMENTO DELLA DOMANDA |
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Milano, 15 lugliio 2008 - Nel 2007 la domanda interna cresce del +3,9% in quantità e del +5,3% in valore; nel periodo 2003-2007 il tasso di variazione media annua si mantiene positivo: +2,5% in quantità e +4,4% in valore. Il consumo di prodotti vernicianti per edilizia ha beneficiato della domanda proveniente dall’attività edile nel segmento del recupero/ristrutturazione, mentre risulta sostanzialmente stazionaria la domanda proveniente dal segmento nuove costruzioni. Il settore è caratterizzato dalla modesta concentrazione dell’offerta e dalla presenza di numerosi produttori locali. Le leader, pur possedendo dimensioni rilevanti rispetto agli immediati inseguitori, detengono complessivamente una quota modesta (19,5% in valore). La concorrenza si è mantenuta intensa e, tra le leader, è indirizzata al presidio del territorio (attraverso l’inserimento, nella propria rete, di distributori ad elevato potenziale); la competizione di prezzo si mantiene centrale e coinvolge anche le leader. Le leader si differenziano attraverso politiche di prodotto (qualità, gamma ed innovazione) e, soprattutto, con l’articolazione dei servizi offerti. Dati di sintesi, 2007
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Numero di imprese |
500 |
Numero di addetti specifici |
7. 700 |
Numero di addetti per impresa |
19 |
Valore della produzione a prezzi di fabbrica (Mn. Euro) |
1. 528,0 |
Variazione media annua della produzione 2007/2003 (%): |
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· in quantità |
2,5 |
· in valore |
4,5 |
Fatturato per addetto (‘000 euro) |
198,4 |
Valore aggiunto (‘000 euro) |
409,5 |
Valore aggiunto per addetto (‘000 euro) |
53,2 |
Quota di produzione dei primi quattro gruppi/imprese(a) (%) |
20,0 |
Quota di produzione dei primi otto gruppi/imprese(a) (%) |
28,4 |
Export/produzione(a) (%) |
5,1 |
Import/consumo(a) (%) |
3,3 |
Valore del mercato a prezzi di fabbrica (Mn. Euro) |
1. 500,0 |
Variazione media annua del mercato 2007/2003 (%): |
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· in quantità |
2,5 |
· in valore |
4,4 |
Quota di mercato dei primi quattro gruppi/imprese(a) (%) |
19,5 |
Quota di mercato dei primi otto gruppi/imprese(a) (%) |
27,1 |
Previsioni di sviluppo della produzione(b): |
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· 2008/2007 |
0,5 |
· tendenza di medio periodo |
0,6 |
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| a) - in valore b) - in quantità Fonte: Databank . |
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IPI: RIGETTO DEL RICORSO PER SEQUESTRO CONSERVATIVO PROPOSTO DA TIKAL PLAZA S.A. |
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Torino, 15 luglio 2008 – Ipi rende noto che il Tribunale di Roma, con ordinanza depositata il 9 luglio 2008, ha rigettato il ricorso che la Tikal Plaza S. A. – società lussemburghese di Danilo Coppola – aveva proposto contro l’Ipi S. P. A. Per il sequestro conservativo dei beni mobili, immobili e crediti della società sino alla concorrenza della somma complessiva di € 160 milioni circa, sul presupposto di una risoluzione anticipata del contratto di finanziamento in essere tra le parti. In accoglimento delle difese svolte da Ipi S. P. A. , assistita dal prof. Gianfranco Graziadei e dagli avvocati Trotta ed Arangio dello Studio Legale Graziadei, il Tribunale ha ravvisato l’insussistenza dei presupposti di legge per la concessione della richiesta misura cautelare. In particolare, il Tribunale ha affermato: (i) che il credito vantato dalla Tikal Plaza S. A. Non è ancora scaduto, essendone stata pattuita la restituzione sia per il capitale sia per gli interessi, al 31. 12. 2008; (ii) che, in ogni caso, in considerazione del rapporto di direzione e coordinamento della Ipi S. P. A. In capo alla Tikal Plaza S. A. – e quindi a Danilo Coppola – al momento del finanziamento, esso è assoggettato alla disciplina del finanziamento soci (artt. 2497 quinquies e 2467 c. C. ), per cui il debito non è esigibile dalla Tikal Plaza S. A. “se non posteriormente al pagamento dei creditori terzi da parte della società finanziata”. . |
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