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LUNEDI
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 07 Ottobre 2013 |
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PARLAMENTO EUROPEO, FRA I TEMI DELLA SESSIONE DEL 7 – 10 OTTOBRE: GAS, MEDICI, EUROSUR, SIRIA, EUROSUR |
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Strasburgo, 7 ottobre 2013 - Rendere il tabacco meno attraente per i
giovani
Una proposta legislativa approvata dalla commissione
per la sanità pubblica per rendere il tabacco meno attraente per i giovani - in
particolare vietando sapori dolci e fruttati - sarà posta in votazione martedì.
I deputati chiedono anche di ingrandire le avvertenze sanitarie sui pacchetti
di sigarette e di applicare alle sigarette elettroniche le norme comunitarie
sui medicinali. (Seguito: Rendere il tabacco meno attraente per i giovani).
Gas di scisto: studio d´impatto ambientale prima di
qualsiasi nuovo progetto -
La direttiva Ue sulla valutazione d´impatto ambientale
è in fase di revisione e, nel progetto di relazione che sarà votato mercoledì,
la commissione per l´ambiente propone di estenderla ai progetti di estrazione
di gas di scisto. (Seguito: Gas di scisto: studio d´impatto ambientale prima di
qualsiasi nuovo progetto).
Il Parlamento sostiene l´interdizione dei medici
condannati dalla pratica della professione in tutta l´Ue -
In base alle nuove regole che saranno approvate dal
Parlamento mercoledì, gli operatori sanitari - tra cui medici, infermieri,
farmacisti e specialisti di assistenza all´infanzia - che incorrono in azioni
disciplinari o sanzioni penali nel loro paese d´origine, non potranno
esercitare la professione in tutti gli altri Stati membri dell´Ue. (Seguito: Il
Parlamento sostiene l´interdizione dei medici condannati dalla pratica della
professione in tutta l´Ue)-
Eurosur: il Parlamento voterà il nuovo sistema di
sorveglianza delle frontiere -
Le frontiere esterne dell´Ue e le vite dei migranti
saranno tutelate meglio grazie al nuovo sistema di sorveglianza delle frontiere
Eurosur, che sarà votato giovedì dal Parlamento. Secondo i dati dell´agenzia
comunitaria Frontex che gestisce le frontiere, oltre 72.000 persone hanno
attraversato illegalmente le frontiere esterne dell´Ue nel 2012, circa la metà
rispetto al 2011. (Seguito: Eurosur: il Parlamento voterà il nuovo sistema di
sorveglianza delle frontiere).
Risposta dell´Ue alla crisi dei rifugiati siriani -
Lo stato degli aiuti destinati ai rifugiati siriani da
parte dell´Ue sarà oggetto di un dibattito con Consiglio e Commissione
mercoledì alle ore 9.00, cui farà seguito la votazione della risoluzione. Oltre
2 milioni di profughi siriani, di cui più della metà bambini, hanno ormai
lasciato il loro paese. Inoltre, mercoledì sera, i deputati e la Commissione
discuteranno insieme della linea politica da adottare sui migranti che tentano
di attraversare il Mediterraneo. (Seguito: Risposta dell´Ue alla crisi dei
rifugiati siriani).
Sospensione dei dati bancari Ue-usa a seguito dello
scandalo sullo spionaggio della Nsa?
Nel dibattito di mercoledì pomeriggio i deputati e il
commissario Malmström discuteranno l’eventualità che l´Ue sospenda il programma
di controllo delle transazioni finanziarie dei terroristi (Tftp), in risposta
alle presunte intercettazioni della Nsa di dati internazionali sui bonifici
bancari raccolti dalla società belga Swift. Il Parlamento voterà una
risoluzione su tale argomento durante la seconda sessione panaria di ottobre.
(Seguito: Sospensione dei dati bancari Ue-usa a seguito dello scandalo sullo
spionaggio della Nsa?) .
I deputati discuteranno gli "attacchi xenofobi e
omofobi violenti" in Russia -
I deputati analizzeranno con la Commissione i recenti
eventi xenofobi e omofobi segnalati in Russia. Si discuterà anche del numero di
Ong che devono far fronte a una campagna "proattiva di chiusura"
delle autorità russe. (Seguito: I deputati discuteranno gli "attacchi
xenofobi e omofobi violenti" in Russia).
Limiti dei tempi di volo per piloti e assistenti di
volo-
Nella risoluzione che sarà votata mercoledì sulle
nuove norme in materia di tempi di volo e di riposo per piloti e assistenti di
volo, i deputati si dicono contrari all´adozione di nuove norme di sicurezza,
come proposto dalla Commissione. La commissione per il trasporto e il turismo
ha votato in favore di una risoluzione, il 30 settembre, che chiede alla
Commissione di ritirare la proposta. (Seguito: Limiti dei tempi di volo per
piloti e assistenti di volo).
No a controlli solo "visivi" per la carne
nei macelli.
I deputati potrebbero porre il veto a una proposta che
consentirebbe ai veterinari di dichiarare una carne idonea al consumo umano
dopo un semplice controllo visivo nei mattatoi. I deputati della commissione
per la sicurezza alimentare temono che tali proposte possano causare problemi
sanitari e rischi per la salute umana. (Seguito: No a controlli solo
"visivi" per la carne nei macelli).
Crescita dell´estremismo di destra in Europa -
I deputati discuteranno mercoledì pomeriggio la
crescita dell´estremismo di destra in Europa con Viviane Reding, vicepresidente
della Commissione europea e commissario per la giustizia, i diritti
fondamentali e la cittadinanza. (Seguito: Crescita dell´estremismo di destra in
Europa)
Situazione dei rom nell´Ue -
I deputati valuteranno, in un dibattito che avrà luogo
mercoledì alle 15.00, la situazione dei rom nell´Unione europea, alla presenza
del vicepresidente della Commissione, Viviane Reding e della Presidenza lituana
del Consiglio. (Seguito: Situazione dei rom nell´Ue).
Aggiornamento sui voli illegali della Cia e sui siti
segreti di detenzione in Europa-
A un anno dall’approvazione della risoluzione, al
Consiglio e alla Commissione si chiederà quali delle raccomandazioni fatte sono
state attuate per indagare sui presunti casi di trasporto e detenzione illegale
di prigionieri in paesi europei da parte della Cia. Le questioni da affrontare
mercoledì comprenderanno il coinvolgimento degli Stati membri dell´Ue, la
tutela dei diritti umani e il controllo democratico delle attività
d´intelligence transfrontaliere. Una risoluzione sarà votata giovedì. (Seguito:
Aggiornamento sui voli illegali della Cia e sui siti segreti di detenzione in
Europa).
I deputati vogliono migliorare le regole per le
industrie europee che operano in Cina -
Le imprese europee che desiderano istallarsi in Cina
sono spesso discriminate, per esempio a causa dell´obbligo di costituire joint
ventures con aziende cinesi, con l´obbligo di trasferimento di tecnologie strategiche.
Il progetto di risoluzione sancisce che non si dovrebbero avviare colloqui
sulle nuove regole per rafforzare la protezione degli investimenti, a meno che
la Cina non si impegni formalmente a negoziare un accesso al suo mercato più
facile per le imprese comunitarie. (Seguito: I deputati vogliono migliorare le
regole per le industrie europee che operano in Cina).
Il Parlamento sosterrà la legislazione per
imbarcazioni più verdi e sicure -
Nuove regole per rendere le imbarcazioni più ecologiche
e sicure saranno discusse martedì e poste in votazione mercoledì. L´industria
nautica avrà a disposizione tre anni per rispettare i nuovi limiti di emissione
dei gas di scarico, che ridurranno del 20%le emissioni di ossido di azoto (Nox)
e idrocarburi (Hc). Inoltre, i motori fuoribordo controllati a timone dovranno
essere dotati di un dispositivo di arresto di emergenza. (Seguito: Il
Parlamento sosterrà la legislazione per imbarcazioni più verdi e sicure).
Commissione bilanci approva 3.700.000 € in aiuti Ue
per i lavoratori licenziati in Italia -
La commissione per i bilanci ha approvato oggi
3.700.000 euro del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione per
aiutare a trovare nuovi posti di lavoro per i 1.500 lavoratori italiani in
esubero a causa della globalizzazione o della recessione dovuta alla crisi
economica. Gli stanziamenti saranno utilizzati per aiutare i lavoratori
licenziati a trovare un nuovo impiego. (Seguito: Commissione bilanci approva
3.700.000 € in aiuti Ue per i lavoratori licenziati in Italia).
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DICHIARAZIONE DEL COMMISSARIO UE AL COMMERCIO KAREL DE GUCHT SULLA CANCELLAZIONE DEL 2 ° TURNO DI NEGOZIATI TTIP A BRUXELLES A CAUSA DEL FERMO AMMINISTRAZIONE USA |
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Bruxelles, 7 ottobre 2013 - " Michael Froman Us Trade
Representative mi ha telefonato oggi.
Egli mi ha informato che a causa della licenza in corso, l´amministrazione
statunitense non sarà in grado di inviare a Bruxelles la prossima settimana i
funzionari da Ustr e agenzie governative degli Stati Uniti per mantenere il
secondo ciclo di progetto negoziati nel commercio transatlantico e Investment
Partnership (Ttip). Tutte le sessioni negoziali in programma per la prossima
settimana (07-11 ottobre 2013) a Bruxelles sono quindi annullate. Parte degli
Stati Uniti ha promesso di fornirci ulteriori informazioni non appena è
fattibile su quando e come ulteriori occasioni di coinvolgimento - anche cicli
negoziali -. Possono essere programmati Vorrei ribadire il chiaro impegno del
l´Unione europea e gli Stati Uniti per il processo Ttip La cancellazione della
prossima settimana round di negoziati a Bruxelles è chiaramente sfavorevole ma
Vorrei sottolineare che. Ma in nessun modo ci distrae dal nostro obiettivo
generale di raggiungere un accordo commerciale ambizioso e di investimenti tra
l´Europa e gli Stati Uniti che porterà reali benefici economici a persone su
entrambi i lati dell´Atlantico. "
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LA POLITICA DI CONCORRENZA IN UNA GRANDE UE |
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Vilnius, 7 ottobre 2013 – Di seguito l’intervento del 3 ottobre
di Joaquín Almunia Vice Presidente della Commissione europea responsabile per
la politica della concorrenza alla “Giornata europea della concorrenza”:
Presidente Grybauskaitė,
Presidente Keserauskas,
Signore e Signori:
Sono molto felice di parlare in questa giornata
europea della concorrenza a Vilnius durante il primo semestre di Presidenza
della Lituania dell´Unione europea.
I nostri concittadini europei si aspettano che nei
prossimi mesi saremo in grado di prendere decisioni importanti, a partire da
garantire la stabilità finanziaria e creare le condizioni migliori per la
crescita in Europa.
Fino alla fine dell´anno Lituania è al posto di guida.
Il programma della Presidenza lituana e l´ordine del
giorno delle istituzioni europee vanno nella direzione giusta. Spero che
riuscirete a superare gli ostacoli e raggiungere un grande successo.
Questo sarà il modo migliore per aprire un periodo più
ottimista per le nostre economie, dopo cinque anni di crisi e di alti livelli
di disoccupazione.
Potete contare sulla Commissione per voi sostenere
pienamente in questo sforzo.
La Presidenza corone due decenni straordinari per il
paese e per molti altri in Europa centrale e orientale.
Seguono i lunghi anni in cui è vissuto sotto dittature
fino divenne indipendente dall´Unione Sovietica, porre fine a sistemi comunisti
e si trasferisce a democrazia.
Con la vostra adesione all´Ue, è stato anche
abbracciato le regole che sono state disciplinano la politica di concorrenza,
in quanto il Trattato di Roma.
Nel frattempo, l´applicazione di tali norme è stato
adattato al nuovo contesto economico.
Sia per i nuovi arrivati e per i membri più anziani,
estendendo il sistema che mantiene il mercato unico di parità 15-28 paesi è
stata una bella sfida.
Gestione di tutti gli aspetti giuridici, tecnici e
politici di questa sfida non deve essere stato facile, ma - a posteriori -
siamo di fronte a un clamoroso successo.
Vediamo brevemente come ci siamo arrivati.
In primo luogo, vorrei ricordare in poche parole
quello che è stata la politica di concorrenza dell´Unione europea come due
decenni fa, negli anni dopo la caduta del muro di Berlino.
Come ho appena detto, le regole di base sono gli
stessi di oggi. Ma il sistema di applicazione era totalmente diverso.
Avevamo un sistema fortemente centralizzato che ha
incoraggiato le aziende a portare i loro casi alla Commissione europea.
Con pochissime eccezioni, il ruolo delle autorità
nazionali è stata molto limitata e solo nella metà degli anni ´80 una serie di
paesi europei ha iniziato a far rispettare le leggi nazionali sulla concorrenza
in gran parte ispirate alla legislazione Ue.
Quasi allo stesso tempo, l´Europa centro-orientale e
ha cominciato a muoversi verso la democrazia e l´economia di mercato.
Dopo decenni di dittatura e di pianificazione
centrale, e in parallelo con la transizione verso una democrazia parlamentare e
lo stato di diritto, sono state avviate riforme per garantire il funzionamento
efficiente dei mercati e di mettere in atto le autorità indipendenti per far
rispettare i nuovi quadri normativi.
Nel 1990, le autorità garanti della concorrenza sono
stati stabiliti in Polonia e in Slovacchia. Nel 1991, sono stati istituiti
nella Repubblica Ceca, l´Ungheria e la Lettonia. Prima autorità garante della
concorrenza della Lituania è iniziata nel 1992 e l´Estonia seguita l´anno
successivo.
Vediamo ora saltiamo al 2004, che è un anno cruciale
anche per la politica di concorrenza in Europa. Lo stesso giorno a dieci nuovi
paesi hanno aderito all´Ue, un nuovo sistema di applicazione del diritto
antitrust comunitario ha avuto effetto.
Il nuovo sistema di potere delle autorità nazionali
garanti della concorrenza di applicare le regole di concorrenza che rientrano
negli articoli 101 e 102 del trattato. E la Rete europea della concorrenza è
stato istituito al fine di garantire un adeguato coordinamento e coerenza in
tutti gli Stati membri.
Voglio sottolineare questo ultimo punto. E ´importante
notare che le autorità nazionali di tutti gli Stati membri dell´Unione - vecchi
e nuovi - hanno iniziato a lavorare insieme nel quadro del sistema modernizzato
e nel Ecn come di giorno l´allargamento da 15 a 25.
Grazie agli sforzi compiuti nel corso dei negoziati di
adesione, a maggio 2004, le autorità dei nuovi Stati membri sono stati già
stagionato esecutori e venne preparato.
L´allargamento significa anche estendere il controllo
comunitario degli aiuti di Stato a dieci nuovi Stati membri. Ancora una volta,
anche questo è stato un cambiamento epocale.
Signora Presidente,
Signore e Signori:
Io so di prima mano che la strada che porta un paese
verso l´Unione non è una corsa facile. Ho fatto parte del governo di Spagna,
quando il mio Paese ha concluso i negoziati di adesione e ha aderito all´Ue nel
1986.
Quasi 30 anni sono passati, ma ricordo ancora quanto
fosse difficile convincere i membri esistenti del club a prendere in
considerazione le ragioni dei candidati e per modificare il quadro giuridico e
istituzionale per conformarsi alle nuove regole.
Questo è il motivo per cui non ho nulla, ma
l´ammirazione per i negoziatori e per gli enormi sforzi di adattamento
necessarie per integrare l´intero acquis .
Nel caso della politica di concorrenza, un requisito
era che la concorrenza, l´applicazione della legge era già iniziata sul serio
prima del giorno di adesione.
Deve essere stato difficile, qui a Vilnius e nelle
altre capitali, ma i passi verso una piena integrazione nel mercato unico
pagare sempre spento - e il record delle autorità nazionali garanti della
concorrenza, dal 2004 è lì a dimostrarlo.
Dopo dieci anni, il record di applicazione di tutte le
autorità garanti della concorrenza nell´ambito della rete europea della
concorrenza è abbastanza impressionante.
Dal 2004, la Commissione europea ha preso più di un
centinaio di decisioni antitrust, mentre le autorità nazionali garanti della
concorrenza hanno adottato quasi 700.
Siamo stati in grado di combinare questa attività
decentrata con un risultato coerente. Praticamente tutte le autorità nazionali
danno la priorità alla lotta contro i cartelli, che credo tutti noi per quanto
riguarda la pratica anticoncorrenziale più nocivi.
Un altro settore importante - sia per la Commissione e
per le autorità nazionali di concorrenza - ha mantenuto i mercati
concorrenziali nei settori liberalizzati, come l´energia, le telecomunicazioni,
i trasporti, e il post - in cui spesso ci occupiamo di abusi da parte di vecchi
monopolisti.
Le autorità nazionali di tutta l´Ue sono attivi anche
nei mezzi di comunicazione, i servizi e il cibo e settori di vendita al
dettaglio.
A questo punto, vorrei dedicare qualche parola ai
nostri ospiti di oggi, il Consiglio lituano Concorso.
Dal maggio 2004, il Consiglio ci ha consultato il 15
decisioni previste. Questo è un elevato numero di azioni in proporzione alla
dimensione dell´economia lituana.
Un´azione che ha afferrato la mia attenzione è
case-agenzia di viaggio dello scorso anno, un cartello in cui le società
avevano utilizzato un e-piattaforma per coordinare le loro pratiche illegali.
Faccio notare questo caso perché dimostra che tutti i
membri della nostra rete - a Bruxelles e altrove - hanno bisogno di andare dopo
le aziende che cercano di trovare nuovi modi per ingannare sulla concorrenza
libera e leale.
In effetti, stiamo lavorando duramente per
modernizzare e aggiornare i nostri strumenti di indagine, di mantenere e - ove
possibile - aumentare la nostra efficienza.
Questo esempio mostra anche quanto sia importante che
le autorità garanti della concorrenza sono indipendenti, ben finanziato e
ben-organico, perché questo è ciò di cui hanno bisogno per rimanere almeno
innovativo come alcune aziende sono nei loro imbrogli.
Vorrei insistere su quest´ultimo punto.
Esorto tutti i governi dell´Ue di dare loro autorità
garanti della concorrenza delle risorse, i poteri legali, e l´indipendenza di
cui hanno bisogno per andare dopo le pratiche anticoncorrenziali e dei loro
autori.
Alla fine, Nca sono state stabilite per far rispettare
le leggi che i parlamenti ei governi discusse e sostenute. Sarebbe paradossale
se non sono stati dati i mezzi per soddisfare le loro funzioni statutarie al
meglio delle loro capacità.
Negli ultimi anni, la Commissione ha seguito da vicino
le riforme dei regimi di concorrenza in Grecia, Irlanda, Portogallo, Belgio,
Regno Unito, Spagna, Romania e altri paesi dell´Ue.
Inoltre, alcune autorità garanti della concorrenza
sono stati colpiti dalle misure che molti governi della Ue hanno intrapreso per
consolidare i loro bilanci.
Sfide si presentano in diverse parti d´Europa, a
prescindere da quando i rispettivi paesi hanno aderito all´Ue, e questi sono
una fonte di preoccupazione.
I risultati che ho illustrato in precedenza non
crescono sugli alberi. Essi sono il risultato dei nostri sforzi costanti per
migliorare la nostra pratica. La politica di concorrenza e l´applicazione hanno
bisogno di evolversi in ogni momento a rimanere davanti alla curva.
Proprio per creare le migliori condizioni per la
concorrenza e l´innovazione è una condizione necessaria per l´Europa a uscire
dalla crisi, questo è il momento di dare autorità garanti della concorrenza che
cosa hanno bisogno per essere efficace.
E questo implica, tra le altre cose, dando autorità
garanti della concorrenza i mezzi per assumere e mantenere personale
qualificato e la capacità di lavorare insieme con i loro coetanei all´interno
della Rete europea della concorrenza.
Altrettanto importante, autorità garanti della
concorrenza devono essere indipendenti. Essi devono essere liberi da qualsiasi
influenza esterna presso le imprese soggette alla loro vigilanza o dallo stato.
So che sto chiedendo ai governi dell´Ue di spendere i
soldi dei contribuenti in tempi di ristrettezza del bilancio, ma stiamo
parlando di investimenti relativamente piccoli che possono generare enormi
ritorni per i consumatori e per l´economia.
Il nostro lavoro ci mette in contatto diretto con la
realtà del mercato. Sappiamo quello di prima mano l´Europa ha bisogno di
nutrire i primi segnali di ripresa. E questo è - prima di tutto - un mercato
unico integrato, efficiente e competitivo.
Siamo nella posizione ideale per raccontare i governi
a non cadere nella trappola del protezionismo, non guardare indietro al
sbagliata politiche industriali del secolo scorso ´Dolce vincitori.
Mantenere le autorità nazionali garanti della
concorrenza al top della forma è una delle decisioni cruciali che dovrebbero
adottare per aumentare le prestazioni della nostra economia nell´interesse dei
consumatori e di tutti coloro che vivono nell´Unione europea.
La Commissione europea e la Dg Concorrenza stanno
facendo del loro meglio per dimostrare questi punti con le loro opere.
Come le autorità nazionali, abbiamo anche esaminato i
settori di recente liberalizzazione ogni volta che gli operatori storici
dominanti hanno reso difficile per i concorrenti di entrare nel mercato e la
concorrenza a condizioni eque.
Ad esempio, nel settore energetico, abbiamo dovuto tenere
vecchi monopolisti sotto controllo in Belgio, Germania, Francia e Italia.
In Europa centrale e orientale, abbiamo anche
recentemente accettato una serie di impegni proposti da Cez, l´operatore
storico dell´elettricità Repubblica, coinvolgendo la cessione di una
significativa capacità di generazione al fine di consentire un nuovo giocatore
di entrare nel mercato.
Altre indagini in corso per sospetto abuso di
posizione dominante coinvolgono bulgara Energy Holding e la società di gestione
della Romania borsa elettrica, Opcom.
Sempre nel settore energetico, stiamo esaminando le
pratiche commerciali di Gazprom, che noi sospettiamo di abusi nella fornitura
di gas upstream in Europa centrale e orientale. Da quando abbiamo aperto la
sonda formale un anno fa, stiamo indagando molto attivamente.
Abbiamo a che fare con la denuncia da parte della
Lituania, che è stato depositato dopo la nostra sonda preliminare aveva
iniziato, ma la portata geografica della nostra indagine è più ampia, che
comprende gli altri Stati baltici, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia,
Ungheria e Bulgaria.
Qualsiasi azienda attiva nel nostro mercato unico, a
prescindere dal luogo in cui essa si basa, deve giocare secondo le regole.
Abbiamo il sospetto che Gazprom è stato ostacola il libero flusso di gas tra
gli Stati membri e la diversificazione delle fonti di approvvigionamento.
Abbiamo anche il sospetto che essa ha imposto prezzi iniqui sui propri clienti.
Sarebbe prematuro prevedere quando potranno essere
ritirati anche i prossimi passi, ma siamo passati alla fase di preparazione di
una comunicazione degli addebiti.
Per quanto riguarda i mercati delle telecomunicazioni
- che è ancora in gran parte divisi lungo i confini nazionali - possiamo
guardare un quadro simile.
Un esempio è il 2011 Telekom caso Polska, dove abbiamo
scoperto che questo ex monopolista aveva cercato di impedire o almeno ritardare
l´ingresso di concorrenti nel mercato della banda larga della Polonia.
Inoltre, l´anno scorso la Commissione ha inviato una
comunicazione degli addebiti a Slovak Telekom. La nostra preoccupazione era che
la società può aver rifiutato concorrenti l´accesso alle sue reti locali e dei
servizi wholesale, e potrebbe aver imposto prezzi all´ingrosso sleali agli
operatori alternativi.
Anche in questo caso, la situazione non è limitata
all´Europa centrale e orientale, infatti, abbiamo preso le decisioni che
coinvolgono vecchi operatori storici di telecomunicazioni anche in Germania e
in Spagna.
Infine, prima di concludere, vorrei parlare di una
politica di sviluppo in corso in applicazione delle norme antitrust - la
normativa in materia di antitrust danni privati le azioni che la Commissione
europea ha proposto lo scorso giugno.
Quando il progetto è stato approvato, i cittadini e le
imprese che hanno sofferto di pratiche anticoncorrenziali illegali avranno più
strumenti per la risoluzione dei tribunali nazionali. L´interazione tra
l´applicazione pubblica e privata del diritto dell´Ue sarà anche più chiara e
liscia.
Allo stato attuale, il progetto è in discussione al
Parlamento europeo e al Consiglio. Voglio cogliere l´occasione per ringraziare
la Presidenza lituana per la priorità che ha dato a questa importante
normativa. Sotto la sua guida, Gruppo di Lavoro Concorso del Consiglio sta
facendo progressi significativi. Sono quindi fiducioso che i legislatori
dell´Ue adotteranno la legge nella primavera del prossimo anno.
Signore e Signori:
Il quadro che emerge da questa rapida rassegna della
politica della concorrenza nell´Unione allargata è piuttosto incoraggiante.
La riforma del 2004, che ha cambiato radicalmente
l´applicazione del diritto antitrust comunitario sta producendo risultati.
Insieme, la Commissione e l´autorità garanti della concorrenza formano una
squadra molto più forte in tutta l´Ue a tutela dei consumatori e dei cittadini
europei nei confronti delle aziende che decidono di infrangere la legge e la
concorrenza.
Noi in realtà giochiamo come una squadra, perché
seguiamo gli stessi principi fondamentali.
Noi tutti condividiamo l´opinione che la politica di
concorrenza è di creare le migliori condizioni possibili per i consumatori,
investitori e gli imprenditori innovativi nel mercato interno.
Siamo anche d´accordo che il nostro lavoro è stato
raramente più importante di oggi, come l´Europa sta tirando fuori una lunga
recessione.
Invito tutti a mantenere il buon lavoro. Noi tutti
dobbiamo perseguire i nostri obiettivi condivisi con determinazione e difendere
l´integrità del mercato unico in ogni parte della Ue.
Infine, consentitemi di esprimere ancora una volta la
mia gratitudine al Consiglio della concorrenza lituano per noi ospitare a
Vilnius oggi.
Grazie.”
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GIORNATE EUROPEE DELLO SVILUPPO 2013: COSTRUIRE UNA NUOVA VISIONE SULLO SVILUPPO POST-2015 |
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Bruxelles, 7 ottobre 2013 – Le giornate europee dello
sviluppo di quest´anno (Edd13) si concentreranno sugli obiettivi di sviluppo
del millennio (Mdg) e la necessità di una forte posizione comune europea per
affrontare la povertà globale e sviluppo sostenibile dopo il 2015. Il tema è di
grande attualità nel 2015 (la data obiettivo Mdg) si avvicina, e anche alla
luce di evento speciale delle Nazioni Unite della scorsa settimana a New York
sugli Osm. Notevoli progressi sono stati compiuti nella lotta contro la povertà
grazie agli Mdg, ma molto resta ancora da fare. Dal titolo ´Una vita dignitosa
per tutti entro il 2030 - Costruire un consenso per una nuova agenda per lo
sviluppo´ Edd13 fornirà una opportunità unica per i soggetti interessati, i
donatori e attori fondamentali dello sviluppo a venire insieme per contribuire
alla visione dell´Ue per lo sviluppo, post-2015.
Organizzata dalla Commissione europea, l´Edd è
ampiamente considerato come uno degli eventi chiave del calendario
internazionale allo sviluppo. Evento di alto livello quest´anno ospiterà José
Maria Neves, Primo Ministro di Capo Verde, Ollanta Humala, presidente del Perù,
Ellen Johnson Sirleaf presidente della Liberia, Joyce Banda, presidente del
Malawi; Ms Fowsiyo Yussuf Haji Aadan, Vice Primo Ministro e Ministro degli
Affari Esteri della Somalia; Dr Dipu Moni, il Ministro degli Affari Esteri del
Bangladesh; Alicia Bárcena Ibarra, segretario esecutivo della Commissione
economica per l´America Latina ei Caraibi (Cepal) e Pascal Lamy, ex direttore
generale dell´Organizzazione mondiale del commercio, tra gli altri.
Le istituzioni dell´Ue saranno rappresentati dal
Presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso, il presidente del
Parlamento europeo, Martin Schulz, e lo sviluppo commissario Ue, Andris
Piebalgs, così come altri commissari Ue. Altri ospiti sono i ministri dell´Ue,
i rappresentanti delle istituzioni delle Nazioni Unite, la società civile, il
mondo accademico e il settore privato.
L´evento si svolgerà a Bruxelles il 26 e 27 novembre
presso il Tour & Taxis. Le iscrizioni sono aperte oggi, e poiché i posti
sono limitati, si consiglia ai giornalisti di Iscriviti subito per prenotare il
tuo posto, cliccando qui .
Informazioni sul programma e relatori confermati può
essere trovato presso il sito web europeo di sviluppo Giorni .
Potete saperne di più su come coprire le descrizioni
Edd a: http://eudevdays.Eu/doc/edd13_media_guide.pdf
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CROWDFUNDING NELLA UE - ESPLORARE IL VALORE AGGIUNTO DEL POTENZIALE D´AZIONE DELL´UE |
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Bruxelles, 7 ottobre 2013 - Dopo il Workshop sul
crowdfunding organizzato il 3 giugno 2013 a Bruxelles, la Commissione europea
ha lanciato oggi una consultazione invitando le parti interessate a condividere
le loro opinioni su crowdfunding: i suoi potenziali benefici, i rischi, e la
progettazione di un quadro di politica ottimale per Stappare le potenzialità di
questo nuova forma di finanziamento.
Il commissario per il Mercato interno e i servizi
Michel Barnier ha dichiarato: "Il crowdfunding - questa forma alternativa
di raccolta fondi che è collettiva, partecipativa e interattiva - diventa
sempre più importante Ha il potenziale per colmare il deficit di finanziamento di
molte start-up e per stimolare
l´imprenditorialità. Considerando lo
sviluppo del crowdfunding e la diversità dei quadri normativi, di vigilanza,
fiscali e sociali per esso tutta l´Ue, abbiamo bisogno di un quadro unico
europeo per sostenere sia coloro che sviluppano piattaforme di crowdfunding e
di ridurre i rischi per coloro che fanno uso di tali piattaforme per il
finanziamento di progetti. Questo è ciò che chiedo ".
Mentre molte campagne crowdfunding sono di natura
locale, altri beneficerebbero di un accesso agevolato ai finanziamenti
all´interno di un mercato unico europeo. Ma per essere sicuri che crowdfunding
non sia solo una tendenza momentanea che svanisce, ma piuttosto una fonte
sostenibile di finanziamento per nuovi progetti europei, sono necessarie alcune
misure di salvaguardia, in particolare per garantire la fiducia della gente.
L´obiettivo finale di questa consultazione è quello di raccogliere dati circa
le esigenze dei partecipanti al mercato e per identificare le aree in cui vi è
un potenziale valore aggiunto dell´azione dell´Ue per favorire la crescita di
questo nuovo settore, sia attraverso, misure non vincolanti o facilitanti
azione legislativa.
La consultazione riguarda tutte le forme di
crowdfunding, che vanno da donazioni e benefici agli investimenti finanziari.
Tutti sono invitati a condividere la loro opinione e di compilare il
questionario on-line, compresi i cittadini che potrebbero contribuire alle
campagne di crowdfunding e imprenditori che potrebbero lanciare tali campagne.
Le autorità nazionali e le piattaforme di crowdfunding sono particolarmente
incoraggiati a rispondere. La consultazione durerà fino al 31 dicembre 2013.
Vedi anche Memo/13/847
La consultazione è disponibile all´indirizzo:
http://ec.Europa.eu/internal_market/consultations/2013/ crowdfunding/index_en.htm
Per ulteriori informazioni:
Workshop sul crowdfunding - 3 Giugno 2013
http://ec.Europa.eu/internal_market/conferences/2013/0603-crowdfunding-workshop/
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UE: CONSULTAZIONE PUBBLICA SUL CROWDFUNDING - DOMANDE FREQUENTI |
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Bruxelles, 7 ottobre 2013 - 1. Che cosa è
crowdfunding?
Il Crowdfunding è una forma alternativa emergente di
finanziamento che si collega direttamente coloro che possono dare, prestare o
investire denaro con coloro che hanno bisogno di finanziamenti per un progetto
specifico. Si riferisce di solito ad aprire le chiamate attraverso internet al
grande pubblico per il finanziamento di progetti specifici. Promotori di una
iniziativa in grado di raccogliere fondi direttamente, ma un intermediario
basato sul web, una cosiddetta ´piattaforma di crowdfunding´, spesso si assiste
a campagne editoriali e di raccolta fondi. In cambio essi spesso pagare una
tassa. Mentre le chiamate per i fondi per il pubblico non sono una novità, il
fenomeno di utilizzo di Internet per connettersi direttamente con i
finanziatori emerse di recente. Crowdfunding può assumere molte forme, che
vanno da semplici donazioni o schemi di ricompense a base fino alla
pre-vendita, il prestito peer-to-peer e di investimenti in azioni.
2. Quanto è diffuso crowdfunding nella Ue?
La pratica è sempre più diffusa dopo la crisi
finanziaria, l´attività di prestito delle banche si riduce e l´accesso al
credito è più difficile. Nel 2012 crowdfunding in Europa ha visto una crescita
stimata del 65% rispetto al 2011 e ha raggiunto € 735.000.000 1 . Questa cifra
è promettente rispetto alla contrazione del mercato europeo del capitale di
rischio 3 miliardi di € 2 , anche se rimane modesto se confrontato con
l´offerta pubblica iniziale europea (Ipo) mercati (nel range di € 16500000000)
3 .
3. Quali sono i vantaggi di crowdfunding per
l´economia?
Nel contesto di ecosistema finanza delle Pmi ´, sembra
che il crowdfunding può rispondere alle esigenze di molte piccole start-up che
non riescono ad accedere al finanziamento bancario, il capitale di rischio o
raggiungono la fase di Ipo. Crowdfunding potrebbe quindi contribuire a colmare
il divario di finanziamento per le piccole imprese e progetti innovativi e
utilmente integrare altre fonti di finanziamento. Un migliore accesso ai
finanziamenti per le piccole imprese dovrebbe promuovere l´imprenditorialità e
in ultima analisi contribuire alla crescita e alla creazione di occupazione.
Crowdfunding crea opportunità per trasformare grandi
gruppi di persone, che altrimenti non avrebbero accesso ai canali tradizionali
di finanziamento, in piccoli imprenditori. Si introduce la concorrenza di altre
fonti di finanziamento, e di come viene spesso utilizzato dai progetti
innovativi, artistici e sociali, promuove l´innovazione, la cultura e
l´imprenditorialità sociale.
4. Quali sono i rischi di crowdfunding?
Alcune delle questioni più rilevanti per tutti i
modelli di crowdfunding sono:
• rischio di frode (quando il denaro raccolto non
viene utilizzato per scopi dichiarati)
• pubblicità e consigli dai promotori o piattaforme
possono essere fuorvianti
• come piattaforme trattano i pagamenti, se i
contributi esponibile vengono restituiti.
5. Perché questa consultazione pubblica?
L´obiettivo di questa consultazione pubblica è quello
di esplorare come l´azione dell´Ue, tra cui una serie di misure non vincolanti,
potrebbe promuovere crowdfunding in Europa. Crowdfunding ha molti benefici
promettenti che si adattano con gli obiettivi della Commissione europea. Il
piano d´azione 2020 Imprenditorialità (vedi Ip/13/12 ) mira ad aumentare il
livello di occupazione attraverso il rafforzamento dell´imprenditorialità in
Europa. Essa invita gli Stati membri a " valutare la necessità di
modificare l´attuale legislazione finanziaria nazionale con l´obiettivo di
facilitare nuove forme alternative di finanziamento per le nuove imprese e le
Pmi in generale, in particolare per quanto riguarda le piattaforme di
finanziamento pubblico ". Vedi anche Memo/13/393 - Migliorare l´accesso ai
finanziamenti per le piccole e medie imprese: la chiave per la ripresa
economica.
Le risposte al Libro verde "Finanziamenti a lungo
termine dell´economia europea" (cfr. Ip/13/274 ), ha anche confermato che
crowdfunding - accanto a molte altre iniziative - possono svolgere un ruolo nel
promuovere l´accesso ai finanziamenti per la crescita sostenibile e inclusiva.
Il Consiglio europeo nelle sue conclusioni giugno 2013 ha sottolineato la
necessità di sviluppare fonti alternative di finanziamento, in stretta
collaborazione con gli Stati membri. Il workshop sul crowdfunding del 3 Giugno
2013, organizzata dalla Commissione europea a Bruxelles ha confermato che era
opportuno e necessario per valutare dove l´azione europea può apportare un
valore aggiunto per alimentare la crescita di questa nuova forma di
finanziamento, garantendo nel contempo un adeguato livello di protezione dei
collaboratori .
6. Chi dovrebbe rispondere?
Chiunque con un parere sul crowdfunding è invitato a
compilare il questionario entro il 20 dicembre 2013. Le persone che potrebbero
contribuire a, o lanciare una campagna, piattaforme di crowdfunding, le
autorità nazionali, accademici, associazioni e tutte le altre parti interessate
sono invitati a rispondere.
1 :
Massolution 2013 »Rapporto Industria crowdfunding"
disponibile all´indirizzo:
http://research.Crowdsourcing.org/2013cf-crowdfunding-industry-report
2 :
European Venture
Capital Association Yearbook 2012
3 :
Quattro trimestri consecutivi tra il Q3 2012 e il Q2
2013. Pwc Ipo Watch Europe
http://www.Pwc.co.uk/audit-assurance/publications/ipo-watch-europe.jhtml |
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TRAGICO INCIDENTE FUORI LAMPEDUSA: DICHIARAZIONE DEL COMMISSARIO EUROPEO PER GLI AFFARI INTERNI, CECILIA MALMSTRöM |
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Bruxelles, 7 ottobre 2013 - Sono profondamente addolorata per la
terribile tragedia al largo di Lampedusa. Vorrei esprimere, a nome della
Commissione europea, le mie più sincere condoglianze alle famiglie delle tante
persone che hanno perso la vita in mare.
L´europa deve intensificare i suoi sforzi per evitare
queste tragedie e di solidarietà sia con i migranti e con i paesi in cui si
verifica l´aumento dei flussi migratori.
Dobbiamo diventare meglio a individuare e salvare le
navi a rischio. Abbiamo anche bisogno di intensificare i nostri sforzi per
combattere le reti criminali che sfruttano la disperazione umana, in modo che
essi non possono continuare a mettere la vita delle persone a rischio nelle
piccole, sovraffollate e insicura vasi.
La Commissione europea ha messo a punto un nuovo
strumento, Eurosur, che sarà operativo a partire da dicembre di quest´anno, per
migliorare la situazione. Eurosur aiuterà gli Stati membri a meglio pista,
identificare e recuperare le piccole imbarcazioni in mare grazie a un migliore
coordinamento tra le autorità nazionali, alle vie di comunicazione e una
migliore tecnologia di sorveglianza. Ci aspettiamo che tutti gli Stati membri a
sostenere l´adozione e l´attuazione di Eurosur velocemente e di utilizzarlo a
livello nazionale, il più presto possibile.
Abbiamo anche bisogno di continuare ad affrontare
questo fenomeno attraverso la cooperazione e il dialogo con i paesi di origine
e di transito e di aprire nuovi canali per l´immigrazione legale. La
Commissione si è impegnata con diversi paesi del Nord-africa per concordare
modo concertato di una migliore gestione dei flussi migratori e la promozione
della mobilità.
L´ue ha recentemente approvato un nuovo partenariato
per la mobilità con il Marocco. La Commissione si augura che accordi analoghi
possono essere raggiunti con altri paesi della regione, in particolare la
Tunisia.
Pur rispondendo a questi tentativi di raggiungere
l´Unione europea, non dobbiamo dimenticare che ci sono ancora molte persone che
hanno bisogno di protezione internazionale. Invito pertanto gli Stati membri a
impegnarsi di più nel reinsediamento di persone bisognose di protezione
internazionale. Questo dimostrerebbe un impegno maggiore e tanto necessaria per
la solidarietà e la condivisione delle responsabilità e contribuirebbe a
ridurre il numero di persone che mettono a rischio la vita, nella speranza di
raggiungere le coste europee.
Infine, desidero esprimere il mio sostegno alle
autorità italiane per l´enorme sforzo, anche l´apprensione dei contrabbandieri,
hanno intrapreso nel corso degli ultimi mesi, che hanno visto un notevole
aumento del flusso di migranti irregolari alle frontiere esterne.
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OPEN DAYS: LE REGIONI E LE CITTÀ EUROPEE IN CAMMINO VERSO IL 2020 INVESTONO NELLA CRESCITA |
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Bruxelles, 7 ottobre 2013 - Oltre 5 500 rappresentanti di regioni e città
di tutta Europa si scambieranno opinioni e condivideranno strategie nel quadro
della politica regionale dell´Ue, affinché la prossima generazione di
investimenti a suo titolo possa riportare l´Europa sulla via della crescita,
creare occupazione e aumentare la competitività.
L´undicesima edizione degli "Open Days - la
settimana europea delle regioni e delle città" si terrà dal 7 al 10
ottobre a Bruxelles. In questi quattro giorni decisori, politici ed esperti dibatteranno
i principali problemi correnti della politica regionale dell´Ue nel quadro del
più ampio evento di questo tipo. Questo dibattito avrà luogo in un momento
topico, sono infatti pronte riforme fondamentali della politica regionale e la
pianificazione per il periodo 2014-2020 è in una fase decisiva. L´evento,
ospitato da Johannes Hahn, commissario per la politica regionale, e da Ramón
Luis Valcárcel, presidente del Comitato delle regioni, sarà inaugurato da José
Manuel Barroso, presidente della Commissione europea.
La sessione di apertura includerà una tavola rotonda
sul ruolo centrale della politica regionale dell´Ue per stimolare la ripresa e
la crescita dell´Europa.
Il commissario Hahn in un intervento precedente
l´evento ha dichiarato: "Gli Open Days di quest’anno sono la base su cui
si fonderanno le modalità di investimento e pianificazione dei fondi nei
prossimi sette anni. Gli Open Days 2013 coincidono con un momento decisivo per
la politica regionale dell´Ue. I negoziati sulla riforma di questa politica
sono nella fase finale e le regioni stanno lavorando a stretto contatto con i
servizi della Commissione per preparare il terreno e presentare le loro
strategie per la prossima generazione di programmi. La nuova politica rivista
offre alle regioni una reale opportunità di investire per la crescita e la
prosperità future, concentrandosi sulle priorità di investimento, ma al tempo
stesso sfruttando i singoli punti di forza delle nostre città e regioni. Sono
impaziente di prendere parte al dibattito sul modo in cui la politica regionale
può contribuire a trasformare le nostre città e regioni, rendendole più
competitive, favorendo la crescita e creando occupazione."
Il presidente del Comitato delle regioni Valcárcel ha
aggiunto: "È al varo una politica di coesione riveduta, chiamata a fornire
quanto prima strumenti efficaci per sostenere la ripresa e promuovere
l´occupazione. Le regioni e le autorità locali sono impegnate in una corsa
contro il tempo per garantire che l´attuazione dei piani di investimento
2014-2020 inizi l´anno prossimo. Il Comitato delle regioni fornisce pieno
sostegno alle regioni per aiutarle a vincere questa corsa, assicurando nel
contempo la massima qualità dei progetti e delle strategie. In questa
prospettiva, gli Open Days 2013 offriranno ai protagonisti della politica
regionale un´opportunità unica per familiarizzarsi con i nuovi strumenti e le
nuove norme e per condividere le idee migliori per favorire la crescita delle
nostre regioni."
Il motto degli Open Days di quest´anno è "Le
regioni e le città europee in cammino verso il 2020" e in 100 diversi
workshop saranno trattati i seguenti temi:
Gestire il cambiamento 2014-2020: approcci innovativi
per realizzare le priorità d´investimento future (ad esempio: investimenti
territoriali integrati, piani d´azione comuni, questioni relative alla
governance, strumenti finanziari, ecc.).
Sinergie e cooperazione: tra le diverse politiche
dell´Ue, nazionali e regionali e combinando varie fonti di finanziamento. Si
esamineranno diversi approcci alla cooperazione, quali le strategie
macroregionali o tra le amministrazioni nazionali, regionali e cittadine e le
istituzioni specializzate.
Sfide e soluzioni: si esamineranno le sfide comuni
alle zone regionali e urbane d´Europa e si proporranno soluzioni pratiche, ad
esempio: l’accesso delle Pmi al credito e ai mercati globali, la disoccupazione
giovanile, le sfide demografiche, la gestione dei rifiuti, dell´acqua e dei
rischi naturali, la congestione, l´inquinamento o l´elevato consumo di energia.
Eventi salienti in programma
Il 7 ottobre alle 13.30 presso il Comitato delle
regioni il presidente Valcárcel e il commissario Hahn ospiteranno una tavola
rotonda aperta ai giornalisti.
In un workshop di un´intera giornata presso l´edificio
Charlemagne a Bruxelles saranno presentati 19 finalisti di quattro categorie
dei premi Regiostars 2014.
Presentazione di "La qualità della vita nelle
città europee" — La vita nelle città attraverso i risultati principali
dell´indagine condotta tra 41 000 cittadini di 79 città: martedì 8 ottobre
dalle 16.30 alle 17.15 nella sala Schuman dell´edificio Berlaymont.
Martedì 8 alle 17.30 a Bruxelles, nella piazza Jean
Rey, il commissario Hahn e Rudi Vervoort, Ministro-presidente della regione
Bruxelles-capitale inaugureranno la mostra all´aperto"100 Eurban
solutions" e la sera saranno organizzati vari eventi per favorire la
creazione di reti in 12 sedi lungo il percorso della mostra.
Mercoledì 9 alle 11.15 nell´edificio Charlemagne il
commissario Hahn presenterà i vincitori, provenienti dalla Grecia,
dall´Ungheria e da Malta, del concorso fotografico "L´europa nella mia
regione" 2014 e i rispettivi premi.
Una novità degli Open Days di quest´anno è una Master
Class per 77 selezionati studenti di dottorato e ricercatori a inizio carriera
nel campo della politica regionale e urbana.
Oltre ai seminari che si terranno a Bruxelles, fino a
dicembre 2013 saranno organizzati più di 300 eventi nel quadro dell´iniziativa
"L´europa nella mia regione/città".
Per ulteriori informazioni:
http://www.opendays.europa.eu/
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REPUBBLICA DEL MADAGASCAR: L´UNIONE EUROPEA PER MONITORARE LE ELEZIONI PRESIDENZIALI |
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Bruxelles, 7 ottobre 2013 - A seguito di un invito da
parte delle autorità della Repubblica del Madagascar, l´Unione europea sta
schierando una missione di osservazione delle elezioni presidenziali. Il primo
turno è previsto per il 25 ottobre. La missione di osservazione elettorale
dell´Unione europea (Eu Eom) è guidata dalla signora Maria Muñiz de Urquiza,
deputato del Parlamento europeo, che è arrivato a Antananarivo il 2 ottobre e
lanceranno ufficialmente la missione nel corso di una conferenza stampa il 3
ottobre.
Un gruppo ristretto di 9 analisti elettorali dell´Ue
arrivato a Antananarivo il 25 settembre. Essi saranno affiancati da 44
osservatori a lungo termine il 3 ottobre e saranno rafforzate da 50 osservatori
a breve termine un paio di giorni prima del giorno delle elezioni. Il giorno
delle elezioni una delegazione del Parlamento europeo così come i membri su
base locale della comunità diplomatica dell´Ue si uniranno alla missione. La
missione dell´Ue schiererà tutto il paese oltre 100 osservatori (provenienti da
25 Stati membri dell´Ue e dalla Norvegia) il giorno delle elezioni.
Poco dopo il giorno delle elezioni, la missione
rilascerà una dichiarazione preliminare dei primi risultati in una conferenza
stampa a Antananarivo. La missione rimane in Madagascar per osservare il
conteggio finale dei voti e le eventuali procedure di reclamo. Sarà anche
l´osservazione delle elezioni legislative previste per il 20 dicembre e un
eventuale secondo turno delle elezioni presidenziali. La missione ha redigerà
una relazione finale con raccomandazioni da presentare alle autorità malgasce,
con l´obiettivo di sviluppare ulteriormente e possibilmente migliorare il
quadro elettorale.
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NUOVI AIUTI ALLO SVILUPPO DELL´UE SIGNIFICATIVA PREVISTA PER L´AMERICA CENTRALE |
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Bruxelles, 7 ottobre 2013 - Sostenere la sicurezza e lo stato di diritto,
la gestione delle catastrofi e la lotta contro il cambiamento climatico,
saranno tra le priorità per il Assis sviluppo dell´Ue tanza nel periodo
2014-2020. Fondi Ue saranno messi a disposizione a tal fine, nonché per
migliorare l´integrazione regionale in tutta l´America Centrale, come
annunciato dal Commissario europeo per lo sviluppo, Andris Piebalgs.
In vista di una visita ufficiale nella regione,
durante la quale il Commissario visiterà Guatemala, Nicaragua e El Salvador, ha
sottolineato che il sostegno per il periodo 2014-2020 per l´America Centrale è
previsto in circa € 900 milioni. Fatta salva l´approvazione definitiva da parte
del Consiglio e del Parlamento europeo, i nuovi fondi dovrebbero includere la
cooperazione bilaterale con El Salvador, Guatemala, Honduras e Nicaragua, così
come la cooperazione regionale (che comprende anche Costa Rica e Panama).
Commissario Andris Piebalgs ha dichiarato: "
L´america centrale è ora in media una regione medio-basso reddito, ma ci sono
ancora reali differenze tra i vari paesi. In linea con il recente programma di
cambiamento - progetto dell´Ue di rimettere a fuoco il nostro aiuto per rendere
il più efficace possibile - siamo determinati a fare in modo il nostro sostegno
raggiunge quei paesi e settori, che ne hanno più bisogno questo modo stiamo
assicurando che il nostro aiuto per la regione sarà più mirato e più efficiente
"..
In Nicaragua, ad esempio, il paese più povero
dell´America Centrale, il 46% della popolazione vive con meno di 2 dollari al
giorno, mentre in Costa Rica e Panama la percentuale di persone che vivono in
condizioni di povertà è del 24% e 29%, rispettivamente.
Durante la sua visita, che si svolge dal 4 ° -10 °
ottobre il commissario Piebalgs si aspetta di incontrare presidenti Otto Pérez
Molina del Guatemala, Daniel Ortega del Nicaragua e di Mauricio Funes di El
Salvador, e ministri e rappresentanti della società civile, così come le visite
ai progetti sul campo.
Oltre al sostegno che offre a ciascun paese
bilaterale, l´Unione europea è il principale donatore per l´America del Sistema
di integrazione centroamericana e delle sue istituzioni , commettendo €
95.000.000 dal 2007. Questo sostegno è stato concentrato in tre aree:
l´integrazione regionale, unione doganale e le politiche comuni, e la
governance e la sicurezza regionale.
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MOLDOVA: CON IL PRIMO MINISTRO I. LEANCA ACCORDO DI ASSOCIAZIONE E SFIDE RIMANENTI |
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Chiþinau, 7 ottobre 2013 - Dopo il suo incontro con il
Primo Ministro Leanca il 3 ottobre a
Chisinau preannunciato al Commissario Fule ha fatto le seguenti osservazioni
alla stampa:´´ sforzi della Moldova ad attuare i valori europea rendono un
partner importante per l´Unione europea e il partenariato orientale
front-runner.
La stabilità politica è un bene prezioso, ma offre
l´opportunità di concentrarsi sulle riforme e risultati concreti per i
cittadini. I cittadini della Moldavia - su entrambi i lati del Nistru -
dovrebbe sapere di più sui vantaggi della cooperazione Ue-moldova e il futuro
accordo di associazione. Questi benefici sono reali e concreti (prezzi più
bassi, migliore qualità, più posti di lavoro).
Ma le cause di instabilità politici rimangono da
affrontare. Questa è una seria sfida per la Moldova, per tutti i cittadini e
per tutte le parti - non solo per quelli della coalizione di governo.
Moldova dovrebbe affrontare queste cause senza
indugio, nella politica e nelle sfere istituzionali. La riforma costituzionale,
la riforma giudiziaria profonda, la lotta contro la corruzione e il
miglioramento del clima degli affari sono essenziali e non possono più
aspettare.
L´ue stanzia ingenti mezzi per la concretizzazione di
tali riforme e sarà ulteriormente intensificare il suo sostegno, se la Moldova
si impegna sul serio sul cammino delle riforme istituzionali .
Per quanto riguarda l´associazione politica e
l´integrazione economica - t egli completamento del nostro accordo di
associazione negoziati in giugno era un´ottima notizia. Ora stiamo lavorando
duramente per avere l´accordo pronto per la firma il prossimo anno, non appena
vengono completati i requisiti tecnici.
Come primo passo, il nostro obiettivo per la sigla di
Vilnius. Ci auguriamo che questo incoraggerà tutti i cittadini moldavi a
prendere un aspetto neutro sobrio i benefici che dovrebbero derivare
dall´accordo, e più in generale da una più stretta cooperazione con l´Ue.
Per quanto riguarda la pressione attuale della Russia
è preoccupata - per sua stessa natura, l´Ue svolge un gioco a somma zero -
confronto produce ostacoli, mentre le soluzioni rese cooperazione. Noi rispettiamo
e sosteniamo le scelte libera, sovrana, autonoma e dei nostri partner nelle
relazioni internazionali: noi rispettiamo e sosteniamo i principi di Helsinki.
Ho già espresso le mie opinioni su pressioni esterne
al Paese - pressione che è incompatibile con i nostri principi. Posso solo
confermare che, se tale pressione viene esercitata, l´Ue rispetterà Moldova.
Per citare solo un esempio - prima della fine di questo anno non ci saranno più
le quote sulle importazioni di vini moldavi verso l´Ue.
Abbiamo anche discusso del calendario verso la
liberalizzazione dei visti. L´ue si è impegnata con l´obiettivo condiviso di
esenzione dal visto, a tempo debito, a condizione che le condizioni per una
mobilità ben gestita e nel rispetto della sicurezza. L´ultima relazione della
Commissione (giugno 2013) ha accolto con favore i progressi significativi della
Moldova nell´attuazione del suo piano d´azione di liberalizzazione dei visti.
La prossima relazione della Commissione, che sarà rilasciato nel mese di novembre,
sarà creare le premesse per la via da seguire.
Per quanto riguarda la Transnistria come +2´ ´5
riunisce oggi a Bruxelles, voglio riaffermare il sostegno dell´Ue alla
sovranità della Moldova e l´integrità territoriale. Al tempo stesso, accolgo
con favore il recente incontro del Pm Leanca con il leader del ´Transnistria´
(Mr Shevchuk). Li incoraggio a portare avanti lo spirito costruttivo di questo
primo incontro - a lavorare insieme per de fusibile tensioni indebite a terra e
fornire risultati tangibili ai cittadini.
Con il supporto tecnico di Eubam (la missione di
assistenza alle frontiere dell´Ue per la Moldova e Ucraina), siamo pronti a
continuare a contribuire a modellare e implementare qualsiasi accordo che
faciliterà la vita dei cittadini del vostro Paese, su entrambe le sponde del
fiume Nistru. ´´
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TAJANI A TRIESTE PER PARLARE DI RILANCIO DELLA COMPETITIVITÀ E DELLA CRESCITA IN EUROPA 4-5 OTTOBRE |
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Milano, 7 Ottobre 2013 - Il Vicepresidente della
Commissione Europea Antonio Tajani, responsabile per l´Industria e
l´imprenditorialità, è stato a Trieste, il 5 ottobre per il 67° convegno nazionale Ande,
dedicato al tema “Nella grande crisi, parola d’ordine: più Europa. Quale
Europa?”.
Con l´occasione, il Vicepresidente Tajani è
intervenuto il 4 Ottobre, a un dinner
talk organizzato da Confindustria Trieste sui temi del rilancio della
competitività e della crescita in Italia e in Europa, cui ha partecipato una
delegazione di alto livello degli industriali di Trieste e del Friuli Venezia
Giulia.
Al centro di entrambi gli incontri, le strategie per
il rilancio della crescita in Europa. In particolare, Tajani ha messo l´accento
sull´importanza di risolvere i problemi strutturali e di competitività
dell´Europa e dell´Italia. Una crescita robusta sarà possibile solo quando alla
governance economica e al Fiscal Compact verrà affiancato un Industrial
Compact, ossia un Patto industriale per l´Europa, cui Tajani sta già lavorando
in vista del lancio previsto per febbraio 2014.
C´è bisogno di una strategia per invertire il declino
e mettere l´industria europea in condizioni di produrre. In questo senso vanno
le azioni recenti della Commissione a sostegno dei grandi imprenditori e delle
piccole e medie imprese, come il rilancio degli investimenti, il pagamento dei
debiti pregressi della Pubblica Amministrazione e una strategia coerente per
far sì che il manifatturiero passi dall´attuale 15,3% al 20% del Pil europeo
entro il 2020.
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MACROREGIONE ADRIATICO IONICA: IL SEMINARIO SUL PIANO D’AZIONE. |
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Ancona, 7 ottobre 2013 - Un piano d’azione che parte
dai territori, basato sul principio di sussidiarietà, in grado di catturare
risorse europee per dare nuove opportunità di sviluppo e maggiore stabilità ai
Paesi che si affacciano sull’Adriatico e sullo Ionio. Di questo si è parlato il
3 ottobre nel corso di un seminario sulla Macroregione Adriatico Ionica al
quale hanno portato il loro contributo associazioni di categoria, enti
territoriali e parti sociali. “In base alle regole del Trattato di Maastricht e
dell’Unione Europea – ha spiegato il presidente della Regione Marche Gian Mario
Spacca in apertura dei lavori – la strategia macroregionale deve avere come
protagonisti i cittadini e le loro organizzazioni sul territorio come le
Università, le Camere di Commercio, le istituzioni locali. Questi soggetti
tutti insieme devono costruire un disegno in grado di integrare progetti ed
iniziative nell’ambito dell’Adriatico. Le risorse a disposizione sono quelle
dei fondi strutturali e ritengo sia molto significativo che l’Unione Europea
abbia fatto coincidere la sua strategia a sud est, il cosiddetto “south est
gateway”, con la strategia della Macroregione. E’ la prova di quanto l’Europa
oggi sostenga questa iniziativa. Inizialmente infatti – ha proseguito Spacca -
c’erano perplessità sulla strategia macroregionale perché riguardava l’area più
debole dell’Europa. Ma proprio questo elemento ha finito paradossalmente per
dare vigore alla strategia, nella quale ora la Ue crede moltissimo: rafforzare
il fianco sud-est dell’Europa attraverso la macroregione significa infatti dare
stabilità ed equilibrio a tutto il continente”. Quattro i pilastri di cui si
compone la strategia per cui sono stati costituiti i gruppi di lavoro: blue
economy; connessioni infrastrutturali tra Regioni; ambiente e sostenibilità
dello sviluppo, turismo. A questi si aggiungono due priorità trasversali:
ricerca, innovazione, sviluppo delle pmi di cui le Marche hanno il
coordinamento; formazione e capacity building. La Regione Marche è stata designata
a guidare i gruppi di lavoro italiani. “Oggi – ha concluso Spacca - siamo qui
per chiarire tutti i dubbi nella implementazione di questo disegno strategico e
costruire progetti utili perché le Marche riprendano una strada di crescita
nella coesione sociale su diritti fondamentali della sicurezza sociale e sul
rispetto degli equilibri ambientali. L’ambiente è uno dei temi fondamentali
della agenda europea insieme alle energie rinnovabili e allo sviluppo
sostenibile: una sfida di grande responsabilità per tutta la comunità”. “Le
Marche – ha aggiunto l’ambasciatore Fabio Pigliapoco, Segretario generale
dell’Iniziativa Adriatico-ionica – sono una Regione da sempre sensibile a ciò
che accade al di là dell’Adriatico, e adesso si trova ad avere un ruolo forte nella
costruzione della strategia macroregionale. Per la prima volta i fondi
comunitari non saranno distribuiti su progetti e piani decisi in modo
centralizzato, ma elaborati dai territori. Questa è la vera rivoluzione e la
grande opportunità che dobbiamo essere bravi a cogliere”. Tra i prossimi
appuntamenti, una sessione di approfondimento con la Serbia è già fissata,
sempre ad Ancona, per il prossimo 14 ottobre, alla vigilia del vertice Italia
–Serbia che si terrà appunto nel capoluogo dorico. I tempi per la definizione
dei progetti sono molto stretti e coincidono con quelli del Por (fondi
strutturali europei 2014-2020). La strategia con il relativo Piano d’azione
dovrà essere approvata dai 28 Paesi della Ue nel giugno 2014 quando la
presidenza passerà all’Italia. Un via libera che arriva dopo l’approvazione
all’unanimità del Comitato delle Regioni d’Europa ed il voto al Parlamento
europeo. Di seguito il Cronoprogramma dettagliato: Dicembre 2013: raccolta e
valutazione da parte della Commissione Ue dei contenuti elaborati durante il
percorso di consultazione. Febbraio 2014: presentazione della proposta finale
di Piano d’azione nel corso della Conferenza in Grecia; avvio delle procedure
per i pareri e le richieste di revisione da parte di istituzioni e attori coinvolti.
Febbraio-giugno 2014:revisione e definizione finale del Piano d’azione
dell’Eusair. Giugno-dicembre 2014: presentazione e approvazione definitiva
della Strategia Macroregionale Adriatico Ionica al Consiglio Europeo nel corso
della Presidenza Italiana dell’Unione Europea.
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TRENTO: IL PRESIDENTE HA RICEVUTO IL CONSOLE ONORARIO RUSSO BERNHARD KIEM |
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Trento, 7 ottobre 2013 - Il Presidente della Provincia
autonoma di Trento, che era accompagnato da Raffele Farella, responsabile
provinciale della promozione e dell´internazionalizzazione, ha ricevuto il 2
ottobre Bernhard Kiem, console onorario della Federazione Russa. Nel corso del
cordiale incontro s´è parlato tra l´altro di come valorizzare le importanti
relazioni gestite dal signor Kiem nella sua doppia veste di console e di
imprenditore, in riferimento soprattutto ad alcune iniziative di promozione da
attivare in Russia sul piano economico e turistico che coinvolgeranno
direttamente gli operatori trentini, con il coordinamento della Provincia
autonoma di Trento che agirà per il tramite di Trentino Sviluppo in riferimento
soprattutto a quelle regioni russe che oggi registrano il maggior tasso di
crescita economica. Tra queste, di particolare interesse pare essere la regione
russa che ha per capitale la città di Archangel´sk (Arcangelo), grande
produttrice di legname esportato in tutto il mondo, ma che vorrebbe irrobustire
la propria filiera per la lavorazione in loco degli alberi abbattuti.
Il presidente Pacher inoltre ha avuto parole di
ringraziamento nei confronti del console per il lavoro di assistenza, di
raccordo e di supporto messo a disposizione della Provincia autonoma di Trento
in occasione della tragedia dei turisti russi deceduti in Val di Fiemme.
Dopo il difficile periodo vissuto negli anni ’90,
culminato con la crisi finanziaria del 1998, l’economia russa si è ripresa fino
a raggiungere importanti tassi di crescita ed essere una delle economie
emergenti più attrattive. Allo stato attuale, l’economia russa, con circa 1.700
miliardi di dollari a valore nominale, si posiziona al nono posto a livello
mondiale e secondo alcune stime raggiunge la sesta posizione se la si valuta a
parità di potere di acquisto. Secondo gli analisti internazionali l’economia
russa continuerà a crescere nel prossimo biennio, ad un tasso previsto
dell’1,8% nel 2013 e del 3% nel 2014. Per quanto concerne l’interscambio tra
Italia e Russia, il nostro Paese si colloca al terzo posto tra i principali
partner europei e al quarto a livello globale, con una percentuale del 5,66%.
Quindi le opportunità di proiezione commerciale verso la Federazione sono
importanti e crescenti sia per l’Italia che per il Trentino.
Per quel che ci riguarda più direttamente, negli
ultimi anni, le relazioni commerciali e turistiche fra il Trentino e il mercato
russo sono aumentate in modo molto significativo. Nello specifico,
l’interscambio commerciale tra Trentino e Russia è letteralmente esploso tra il
2011 e 2012 coinvolgendo soprattutto i settori della meccanica, del legno,
della carta e macchine agricole. Di assoluto rilievo sono, poi, i dati del
settore turistico, che nell’ultimo decennio ha visto crescere le presenze russe
sul nostro territorio di quasi l’800%, passando dalle 4mila presenze del 2003
alle oltre 32mila del 2012. Va sottolineato che la maggior parte dei turisti
russi (circa l’80%) arrivano in Trentino durante la stagione invernale, anche
se si è assistito ad una buona crescita anche per le presenze estive: le valli
più attrattive sono la Val di Fassa con circa 15mila turisti e la Val Rendena
(Madonna di Campiglio) con più di 6mila turisti.
Importante anche la "partita" che il
Trentino sta giocando con la Russia sul fronte della solidarietà internazionale,
con il progetto Beslàn che spicca su tutti, così come quella delle ormai
prossima Universiade, alla quale sia il console Kiem sia il nostro presidente
sperano possa presenziare anche l´ambasciatore russo a Roma. "La Russia
vuole migliorare la propria immagine nel mondo, sfatando gli stereotipi che ci
stiamo ancora trascinando dietro - ha detto Bernhard Kiem: siamo un grande
Paese che vuole diventare una grande democrazia".
(m.N.)
Chi è Bernard Kiem -
Bernhard Kiem è nato 45 anni fa a Bolzano. Laureato in
giurisprudenza, dal 1995 al 2000 ha lavorato con il gruppo Rubner quale
responsabile dell’ufficio legale, poi come membro del consiglio di
amministrazione di diverse società del gruppo Rubner e come Presidente del
Consiglio di Amministrazione di una delle società dello stesso gruppo. Dal 2000
ha avviato le sue attività imprenditoriali e di consulenza imprenditoriale. Gli
investimenti curati e promossi s´incentrano sui settori dell´energia (gas
propano liquido), del mercato immobiliare (sviluppo immobiliare ed
intermediazione), della commercializzazione e costruzione di case prefabbricate
in legno. Dal 2007 è iscritto presso l’Ufficio Italiano Cambi quale mediatore
creditizio.
Bernhard Kiem, oltre a seguire e supportare le
attività della Associazione Rus’, della Russky Dom a Trento, della Fondazione
Borodine, l’organizzazione Export Sudtirolo della Camera di Commercio di
Bolzano, la Trentino Sprint, è attivo anche in vari progetti di scambi sulle
costruzioni in legno, nel settore agroalimentare e in quello culturale tra la
Federazione Russa e la Regione Trentino - Alto Adige. È socio volontario
dell´Associazione "Aiutateci a Salvare i Bambini" Onlus a favore dei
bambini meno fortunati che vivono in Russia.
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DA COGNE LA VALLE D’AOSTA AL CENTRO DELL’ATTUALITÀ POLITICA CON IL FORUM DALLE RIFORME, LA RINASCITA |
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Aosta, 7 ottobre 2013 - La Presidenza della Regione
autonoma Valle d’Aosta, il Consiglio regionale della Valle d’Aosta e la
Fondation Grand Paradis, con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei
Ministri, organizzano il forum bilaterale italo francese dal titolo Dalle riforme,
la Rinascita, che si terrà al Villaggio Minatori di Cogne l’11 e il 12 ottobre.
La giornata dell’11 ottobre si aprirà sul tema
dell’origine del pensiero federalista, celebrando il 70° anniversario della
Dichiarazione dei rappresentanti delle popolazioni alpine, altrimenti
conosciuta come Carta di Chivasso, documento così importante nel percorso
dell’Autonomia valdostana. Il dibattito vedrà la presenza di Emily Rini,
Presidente del Consiglio regionale della Valle d’Aosta, Fabrizio Cassella,
Rettore dell’Università della Valle d’Aosta, Joseph César Perrin, storico e
rappresentante dell’Académie Saint-anselme e Stelio Mangiameli, Professore
ordinario di diritto costituzionale della Facoltà di Giurisprudenza
dell’Università degli Studi di Teramo.
Il primo giorno sarà anche l’occasione per porre
l’Autonomia speciale della Valle d’Aosta e delle altre regioni alpine al centro
del dibattito internazionale sulle riforme. Ferruccio De Bortoli, Direttore del
Corriere della Sera modererà un confronto tra Augusto Rollandin, Presidente
della Regione autonoma Valle d’Aosta, Alberto Pacher, Presidente della
Provincia autonoma di Trento e Paolo Panontin, Assessore alla funzione
pubblica, autonomie locali, coordinamento delle riforme della Regione autonoma
Friuli Venezia Giulia.
La discussione vuole anche essere l’occasione per
ragionare sul futuro delle Regioni in un quadro europeo approfondendo il tema
di grande attualità del progetto macroregionale alpino, basato sull’idea che
una maggior cooperazione e coordinamento, a livello alpino, siano utili per
affrontare problemi specifici comuni ad alcune aree transfrontaliere e possano
condurre ad un più efficace raggiungimento degli stessi obiettivi strategici
mediante una governance a più livelli che incrementi la prosperità e la
coesione del territorio alpino.
Il momento clou del forum, il secondo giorno (12
ottobre) vedrà la presenza dei due ministri, quello italiano e quello francese,
che si occupano di riforme. Il ministro Gaetano Quagliariello, Ministro per le
Riforme Costituzionali e Marylise Lebranchu, Ministre de la Réforme de l’Etat,
de la Décentralisation et de la Fonction publique, interverranno infatti il 12
ottobre per mettere a confronto il progetto di riforma recentemente redatto
dalla Commissione per le Riforme Costituzionali con quanto realizzato in
Francia dalla Commissione Balladur.
I principali progetti di riforma costituzionale e il
loro impatto sullo scenario politico nazionale ed internazionale verranno
analizzati con un approccio comparato tra le diverse soluzioni adottate ed il
loro potenziale impatto sul futuro delle istituzioni e della società civile.
Tra i principali ospiti della seconda giornta, anche
Luciano Violante, Presidente del Comitato di redazione della Commissione per le
Riforme Costituzionali, e il suo omologo francese Hugues Hourdin, Conseiller
d’Etat, Rapporteur général du Comité de réflexion sur la modernisation et le
rééquilibrage des institutions. Al dibattito prenderanno parte Didier Maus,
Président émerite de l’Association internationale de droit constitutionnel e i
Saggi, ovvero i componenti della Commissione per le Riforme costituzionali.
Il dibattito, verrà trasmesso in diretta streaming sul
sito internet http://www.grand-paradis-it/
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ROMA: RIDOTTI COSTI PERSONALE ESTERNO. DIMEZZATI QUELLI DELL’UFFICIO STAMPA |
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Roma, 7 ottobre 2013 -“A seguito degli articoli
pubblicati da diverse testate giornalistiche si ritiene doveroso fare alcune
importanti precisazioni sui costi dell’amministrazione Marino. E’ bene
innanzitutto chiarire che le cifre pubblicate si riferiscono ai cosiddetti
‘costi aziendali’ ossia alla somma dello stipendio lordo e dei costi del
personale per l’amministrazione, ossia previdenza, tasse, Irap e altri oneri a
carico dell’amministrazione. Una cifra esageratamente più alta di quanto
realmente percepito dai dipendenti. Sarebbe come dire a un operaio, che
percepisce 16mila euro netti all’anno, che in realtà ne guadagna 45mila”. E’
quanto comunica in una nota il Campidoglio.
“Per quanto riguarda l’ufficio stampa del Campidoglio,
secondo le indicazioni del Sindaco, i costi sono stati dimezzati rispetto alla
precedente amministrazione. Paragonando fra loro dati omogenei, ossia gli
stipendi lordi, si evince che nel 2012 l’ufficio stampa di Alemanno sommava un
reddito imponibile lordo di 1.420.000 euro per un totale di 26 dipendenti,
compresi il capo ufficio stampa e il portavoce del Sindaco. Il nuovo ufficio
stampa è formato da 13 persone che percepiranno un reddito complessivo imponibile
lordo, nel 2014, di 720.000 euro, compresi il capo ufficio stampa e il
portavoce. Questi risultati sono stati
possibili grazie all’utilizzo dei dipendenti interni, iscritti all’ordine dei
giornalisti, che sono stati collocati in ruoli precedentemente ricoperti da
personale esterno”, prosegue la nota.
“La chiusura di costosi magazine e pubblicazioni,
oltre a un risparmio netto su base annua, di circa ulteriori 520.000 euro, ha
permesso di ricollocare diversi dipendenti interni in posizioni precedentemente
occupate da contratti a tempo determinato permettendo ulteriori riduzioni dei
costi – prosegue la nota - Il capo ufficio stampa, Marco Girella, avrà un
reddito imponibile lordo di 111.300 euro per il 2014 più un eventuale premio di
produzione di 13.600 euro, lo stesso di qualsiasi dirigente comunale di terzo livello, con
stesse responsabilità e stesso reddito. Il portavoce Guido Schwarz e il vice
capo ufficio stampa Chiara Romanello, percepiranno entrambi uno stipendio lordo
di 80mila euro annui”.
“Analoghi risparmi sono stati effettuati sulle altre
strutture capitoline a partire dal Gabinetto del Sindaco. I fondi a
disposizione del Gabinetto sono tagliati di 15 volte, passando da 7.222.000
euro a 500 mila euro. Tagli disposti fin dall’inizio della legislatura, prima
ancora che emergessero i problemi di bilancio, per scelta del sindaco Ignazio
Marino. In un momento in cui Roma Capitale è impegnata a coprire un enorme buco
di bilancio le cifre stanziate sono a dimostrazione che questa amministrazione
sta facendo del risparmio e della buona gestione la sua precisa scelta
politica”, conclude la nota.
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M5S: PRESENTATA PDL NUOVO LIMITE MANDATI PER CONSIGLIERI REGIONALI DEL FVG |
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Trieste, 7 ottobre 2013 - Il Gruppo del Movimento 5 Stelle
in Consiglio regionale ha presentato il 4 ottobre alla
stampa
una proposta di legge volta a favorire la
partecipazione dei
cittadini alla vita politica. Come hanno spiegato
i consiglieri regionali Elena Bianchi e Cristian Sergo
a Udine il
provvedimento risponde a una duplice esigenza: da un
lato quella
di favorire una maggiore partecipazione dei cittadini
alla cosa
pubblica e dall´altro porre un freno alla politica
intesa come
professione, la cui autoreferenzialità conduce
inevitabilmente a
una deriva che continua a minare le istituzioni
democratiche.
Il provvedimento stabilisce un nuovo limite dei
mandati per i
consiglieri regionali, abbassa drasticamente il numero
di firme
necessarie per indire i referendum abrogativi di
iniziativa
popolare, fa sì che il quorum per l´approvazione del
referendum
si abbia con la maggioranza dei voti validamente
espressi,
determina nuovi criteri di ineleggibilità alle cariche
- ponendo
fine alle spiacevoli estromissioni cui abbiamo
recentemente
assistito - e permette a tutti i candidati alla
presidenza della
Regione che superano il quorum di sedere in Consiglio
regionale.
Una proposta di legge ispirata a un modo di fare
politica più
trasparente e più vicino alla gente.
"Nel Xxi secolo si deve definitivamente affermare
una modalità
diretta di fare politica, spogliata da sovrastrutture
e sacralità
che hanno via via allontanato i cittadini eletti dai
cittadini
elettori - sottolinea la capogruppo M5s Elena Bianchi
- . Chi si
trova a gestire la cosa pubblica, e quindi programma e
pianifica
il presente e il futuro, deve agire con la stessa
immediatezza
utilizzata nell´affrontare le problematiche della vita
reale. Una
rivoluzione culturale, resa possibile anche dai nuovi
mezzi di
comunicazione, che oggi consente a un numero crescente
di persone
di prendersi cura del nostro territorio e della nostra
comunità".
Per favorire la partecipazione il dispositivo riduce
anche il
numero delle firme necessarie per indire il referendum
regionale
abrogativo. L´obiettivo è quello di riequilibrare la
proporzione
fra il numero di firme calcolato sull´elettorato
attivo
regionale, rispetto allo stesso istituto previsto a
livello
nazionale. Se la normativa statale, infatti, richiede
500.000
firme su una base di elettorato attivo composta da
circa 47
milioni di elettori, risulta sovradimensionato il
quantitativo di
30.000 firme richiesto nel Friuli Venezia Giulia su
una base di
1,1 milioni di elettori.
Allo stesso tempo la proposta di legge punta a ovviare
a una
limitazione presente nel solo sistema elettorale del
Friuli
Venezia Giulia che restringe, infatti, l´accesso al
consesso
consiliare al solo candidato alla Presidenza "che
abbia
conseguito un numero di voti validi immediatamente
inferiore a
quello del candidato eletto Presidente". Una
norma che non
rispecchia la reale espressione della volontà
popolare. Per
questo si vuole consentire, invece, a tutti i
candidati alla
presidenza della Regione, che superano il quorum, di
far parte
del Consiglio regionale.
Il provvedimento interviene, inoltre, sulla modalità
di
espressione del voto. Per garantire, infatti, la
massima
chiarezza nella lettura della scheda elettorale,
evitando al
contempo la proliferazione di simboli che finisce per
confondere
i cittadini, si vieta al candidato Presidente di
associare
simboli al proprio nome.
Infine, le disposizioni che hanno ad oggetto la carica
di
consigliere regionale evitano l´accumulo di ruoli
pubblici,
rendendo più chiari i limiti riguardanti
l´ineleggibilità e
l´incompatibilità dei candidati e spingono il
consigliere eletto
a svolgere in via esclusiva e pienamente il mandato
sancito dal
voto dei cittadini.
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FSE: A NOVEMBRE IL NUOVO PROGRAMMA OPERATIVO 2014-2020 |
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Trieste, 7 ottobre 2013 - Una dotazione finanziaria di oltre 300
milioni di euro che garantisca il raggiungimento degli obiettivi fissati con il
partenariato istituzionale, economico-sociale e di settore nell´ambito del
Programma operativo del Fse-fondo Sociale Europeo 2014-2020. È l´indicazione,
sotto forma di auspicio, emersa dall´incontro convocato oggi a Udine
dall´assessore al Lavoro del Friuli Venezia Giulia Loredana Panariti con tutti
i soggetti del partenariato regionale. "Stiamo verificando insieme le
varie proposte - ha spiegato Panariti - ma sono già molto soddisfatta per
l´evidente volontà di ragionare assieme, identificare le modalità valutative ed
attuative e condividere le opportunità con il territorio".
"Ovviamente - ha evidenziato l´assessore - dobbiamo tenere conto della
crisi economica in atto, individuando ed utilizzando al meglio gli strumenti
per combatterla ed esercitando uno sforzo ulteriore per mettere in relazione la
Programmazione Fse, ma anche quella degli altri fondi comunitari, con quella
regionale a sostegno del lavoro e dell´apprendimento". La scrittura finale
del Programma, ha infine ricordato Panariti, prosegue a ritmo serrato con
time-limit il mese di novembre per consentire alla Regione, una volta concluse
le procedure nazionali e comunitarie, l´immediato utilizzo delle risorse a
disposizione.
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SARDEGNA, CONTINUITÀ TERRITORIALE : CAPPELLACCI, LETTA INTENDE RIMEDIARE A ERRORI DEL PASSATO? |
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Cagliari, 7 ottobre 2013 - "Nel suo intervento
odierno al Senato, il presidente del Consiglio ha fatto cenno alla continuità
territoriale aerea a costi accessibili, in particolare per la Sardegna. Ricordo
che la Sardegna sta varando una nuova continuità aerea, ma lo sta facendo con
risorse proprie, perché nel 2007 i costi furono trasferiti alla Regione sulla
base dell’accordo Soru-prodi, che l´on. Letta ben conosce. Se intende rimediare
a un errore del passato - osserva Cappellacci-, allora auspichiamo che dalle
parole si passi immediatamente ai fatti concreti: i collegamenti
Sardegna-continente dovrebbero essere percepiti come questione nazionale e non
come un problema della Sardegna. Per questo, al giusto trasferimento delle
competenze, che abbiamo esercitato proficuamente varando il nuovo modello della
tariffa unica, è necessario che lo Stato faccia seguire anche quello delle
risorse".
Il presidente della Regione si sofferma anche sulla
questione relativa ai collegamenti marittimi: "La Regione si è dovuta
rivolgere all’antitrust per inchiodare gli armatori alle loro responsabilità
per il caro traghetti ed alla Corte Costituzionale per affermare il principio
che lo Stato non può fare quello che vuole senza coinvolgere la Sardegna.
Abbiamo preso atto della volontà del Ministro Lupi di affrontare la questione,
ma la Sardegna non può aspettare. Non ci accontenteremo di una revisione della
convenzione perché non accettiamo che i nostri diritti siano affidati a
contratti che vengono discussi e stipulati da altri soggetti, restando di fatto
in balia dei capricci dei signori del mare. Occorre - ha concluso Cappellacci -
trasferire risorse e competenze alla Sardegna".
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CAMPANIA: RIFORMA MACCHINA AMMINISTRATIVA, NOMINATI I 15 DIRETTORI GENERALI. RIDUZIONE STRUTTURE E DIRIGENTI E PRINCIPIO ROTAZIONE |
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Napoli, 7 ottobre 2013 - La Giunta regionale della Campania ha
nominato i 15 direttori generali.
Con questo provvedimento si completa la riforma della
macchina amministrativa approvata dieci mesi fa dalla Giunta Caldoro in
sostituzione del vecchio ordinamento degli uffici risalente al 1991.
I 15 direttori generali affiancheranno i 5 capi
dipartimento.
Questi i nomi: Pietro Angelino – Urbanistica; Giuseppe
Carannante – Programmazione economica e Turismo; Filippo Diasco - Agricoltura; Mauro Ferrara – Demanio; Dario
Gargiulo – Fondi Europei; Italo Giulivo – Lavori pubblici; Francesco Iannuzzi –
Attività produttive; Antonio Marchiello – Trasporti; Antonio Oddati – Lavoro;
Michele Palmieri – Ambiente; Giovanna Paolantonio – Risorse umane; Rosanna Romano
– Politiche sociali; Bruno Rosati – Bilancio (vice direttore); Silvio Uccello –
Ricerca scientifica; Mario Vasco – Sanità.
"Manteniamo gli impegni che il presidente Caldoro
e la Giunta avevano assunto allorchè venne fissato al primo ottobre il termine di scadenza per la messa a regime della nuova macchina
amministrativa."
Così l’assessore alle Risorse umane della Regione
Campania Pasquale Sommese.
"Riduciamo le strutture dirigenziali - sottolinea
Sommese - dalle 528 del 2010 alle 350 di oggi, comprese quelle dei responsabili
degli uffici di diretta collaborazione, realizzando un notevole risparmio in
termini di costi con l´obiettivo di dare risposte rapide e puntuali alle
domande che i cittadini rivolgono alla pubblica amministrazione.
"E´ nostra intenzione - aggiunge Sommese -
valorizzare al massimo le professionalità della dirigenza, a partire da quella
apicale, per trasformare questa riforma in opportunità straordinaria per
realizzare una pubblica amministrazione moderna, manageriale ed innovata.
"Abbiamo affermato il principio della rotazione
degli incarichi dirigenziali. Più dei 2/3 dei neo direttori generali vengono
infatti da incarichi diversi. Abbiamo altresì rispettato il principio delle
pari opportunità, con la scelta di due donne alla guida del Personale e delle
Politiche socialia e Beni culturali.
"La Giunta Caldoro mette in campo una riforma
epocale, che elimina le sovrapposizioni, snellisce le procedure, riduce i
costi, e restituisce alla Regione il ruolo di programmazione e controllo, che
resta la missione vera di una Pa efficace ed efficiente. Nelle prossime ore si
procederà al completamento della macchina amministrativa con gli altri
incarichi dirigenziali", conclude l´assessore.
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DICIANNOVE COMUNI DELLA TOSCANA SCELGONO SE FONDERSI: I REFERENDUM DEL 6 E 7 OTTOBRE |
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Firenze, 7 ottobre 2013 - Diciannove Comuni al voto per
decidere se fondersi o no, a gruppi di due o tre. Accadrà il 6 e 7 ottobre in
Toscana, antica terra dei campanili che conta comunque meno Comuni di molti
altri territori (sono 287) e dove
nell´ultimo anno diverse sono state le richieste di fusione avanzate da
comunità ed enti locali. La legge dice che spetta alla Regione pronunciarsi,
sentiti i Comuni. In Toscana è stata scelta la via del referendum consultivo.
Il 6 e 7 ottobre saranno dunque chiamati alle urne, a
dire la loro, i cittadini di Aulla e Podenzana,
di Borgo a Mozzano e Pescaglia, di Pratovecchio e Stia, di Capannoli,
Palaia e Peccioli, di Crespina e Lorenzana, di Villafranca in Lunigiana e
Bagnone, di Casciana Terme e Lari, di Campiglia Marittima e Suvereto, di San
Piero a Sieve e Scarperia. Le urne
saranno aperte dalle 8 alle 22 di domenica e dalle 7 alle 15 di lunedì.
A Fabbriche di Vallico e Vergemoli, a Figline Valdarno
e Incisa Valdarno, a Castelfranco di Sopra e Pian di Scò e a Castel San Niccolò
e Montemignaio la decisione l´hanno invece già presa: quattro comuni al posto
di otto, dal prossimo anno. In
Casentino e all´Isola d´Elba nelle urne hanno al contrario prevalso i no al
progetto di un comune unico.
Tutti i referendum sono stati organizzati dagli uffici
della Regione.
Possono votare i residenti e gli immigrati stranieri
che ne abbiano fatto richiesta per tempo: nel caso dei cittadini
extracomunitari occorre che siano residenti da almeno cinque anni.
Incentivi per i comuni che si uniscono - Ogni Comune
che si fonde può contare oggi in Toscana su 250 mila euro l´anno per cinque
anni di maggiori contributi regionali, fino ad un massimo di un milione di euro
per fusione. A questi si aggiungono i finanziamenti dello Stato, che variano a
seconda della popolazione e sono il 20 per cento, per dieci anni, dei
trasferimenti erariali che gli stessi Comuni potevano vantare nel 2010. I
Comuni che si fondono sono anche esentati per 3 anni dal rispetto del tetto del
patto di stabilità e in questo modo possono far ripartire gli investimenti da
troppo tempo fermi.
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PUBBLICA AMMINISTRAZIONE, A VILLA UMBRA SEMINARIO SU MODIFICHE DISCIPLINA PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO |
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Perugia, 7 ottobre 2013 - Le modifiche alla disciplina
del procedimento amministrativo, introdotte dalle recenti novità normative,
verranno esaminate in un seminario organizzato dalla Scuola umbra di
amministrazione pubblica, che si svolgerà martedì 8 ottobre a Villa Umbra (loc.
Pila, Perugia) dalle ore 9, al quale interverrà il consigliere di Stato Oberdan
Forlenza.
Gli ultimi interventi legislativi, spiegano dalla
Scuola, hanno introdotto forme di responsabilità sostanziale per la figura del
"responsabile del procedimento", si pensi alla normativa in tema di
anticorruzione, a quella in tema di trasparenza e, non ultimo, al "Decreto
del fare" che prevede un indennizzo da corrispondere all´interessato nel
caso di ritardi nell´emissione del provvedimento. Risulta pertanto necessario
attivare la mappatura di tutti i procedimenti, definendo chi fa che cosa e in
quali tempi.
Nella giornata di studio si prenderanno in esame gli
istituti fondamentali della materia, per consentire alle Amministrazioni di
procedere nel rispetto dei principi stabiliti. Particolare attenzione sarà
riservata ai rapporti con le figure interessate (quali responsabile di
servizio, responsabile di provvedimento, responsabile unico del provvedimento).
Saranno, infine, fornite indicazioni metodologiche per la mappatura dei
procedimenti e per la corretta applicazione della normativa, allo scopo di
evitare le sanzioni conseguenti al danno da ritardo.
Numerosi gli argomenti che verranno trattati durante
la giornata: la legge n. 241/1990 dopo la l. N. 190/2012 ed il d. Lgs. N.
33/2013; i principi di imparzialità e buon andamento alla luce delle norme cd.
Anticorruzione; l´obbligo di astensione ex art. 6-bis l. N. 241/1990 ed
influenza delle norme del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (Dpr
n. 6272013): conseguenze della violazione sui provvedimenti adottati; i termini
di durata del procedimento amministrativo (art. 2 l. N. 241/1990); la verifica
del rispetto dei termini di durata del procedimento; l´indennizzo per il
ritardo nella conclusione del procedimento (art. 28 d.L. N. 69/2013); la
conclusione del procedimento mediante provvedimento in forma semplificata;
indennizzo per ritardata conclusione del procedimento e danno da ritardo:
distinzioni; gli accordi tra privati e pubblica amministrazione (art. 11 l. N.
241/1990); estensione agli accordi dell´obbligo di motivazione; gli obblighi di
pubblicazione incidenti sull´efficacia dei provvedimenti amministrativi e le
modifiche alla disciplina dell´accesso ai documenti amministrativi.
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PROFESSIONI, COMMISSIONE REGIONALE TOSCANO VERSO IL RINNOVO |
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Firenze, 5 ottobre 2013 – Entro il 4 novembre prossimo
dovrà essere rinnovata la Commissione regionale dei soggetti professionali, un
organo previsto dalla legge regionale (la legge 73 del 2008) per realizzare un
dialogo permanente con il mondo delle professioni.
Della commissione, che dura in carica tre anni e
formula proposte e pareri sulle materie che interessano le professioni, fanno
parte sia i rappresentanti degli ordini professionali che quelli delle
professioni che non fanno capo agli ordini.
Attualmente la commissione sta lavorando in regime di
prorogatio, a partire dal 21 settembre. La Regione procederà entro il 4
novembre al rinnovo delle cariche, ovvero alla nomina dei membri fra quelli
designati dagli ordini e dagli altri rappresentanti delle professioni. Il
numero massimo di componenti è di 47 membri, oltre al presidente: 22 membri
espressi dagli ordini professionali, 22 dalle professioni non ordinistiche, 3
dai rappresentanti sindacali datoriali per le professioni.
I soggetti interessati sono invitati a inviare la
richiesta di partecipazione alla Regione entro il 9 ottobre.
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VINYLS. VENETO: 120 MILA EURO PER 66 LAVORATORI CHE NEI PROSSIMI 6 MESI SARANNO IMPIEGATI IN ATTIVITA’ DI BONIFICA DELLO STABILIMENTO A TUTELA SALUTE CITTADINI E AMBIENTE |
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Venezia, 7 ottobre 2013 - La Regione Veneto, su
proposta dell’Assessore regionale al lavoro Elena Donazzan, ha deliberato un
finanziamento di 120 mila euro per i prossimi sei mesi, a favore di 66
lavoratori della Vinyls che saranno impiegati nelle attività socialmente utili
di presidio e sorveglianza dell’impianto e di agevolazione delle operazioni di
bonifica per la sicurezza dello stabilimento e a tutela dell’ambiente e della
salute pubblica.
“L’intervento - ricorda Donazzan - è interamente a
carico della Regione per un ammontare complessivo di 120 mila euro, a carico
del Fondo regionale per il sostegno al reddito e all’occupazione del bilancio
regionale 2013. Si tratta di 66 lavoratori che, a rotazione, saranno impiegati
per 6 mesi (5000 ore complessive) dalla Regione per fini sociali nello stesso
periodo della cassa integrazione guadagni straordinaria a zero ore, senza che
ciò determini l’insorgere di un rapporto di lavoro”.
Al lavoratore della Vinyls è assicurato un sussidio
d’integrazione all’ammortizzatore sociale di 3,50 euro lordi per ogni ora di
attività prestata.
Il pagamento dell’integrazione al reddito ai
lavoratori sarà effettuato dalla Provincia di Venezia con cui la Regione
sottoscriverà una specifica convenzione.
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VALLE D’AOSTA: RIDUZIONE DELL’IRAP PER LE NUOVE ASSUNZIONI DI PERSONALE A TEMPO INDETERMINATO |
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Aosta, 7 ottobre 2013 - Gli Assessorati del bilancio,
finanze e patrimonio e delle attività produttive, energia e politiche del
lavoro comunicano che nella seduta di oggi, venerdì 4 ottobre, la Giunta
regionale ha approvato un nuovo documento inerente alle modalità applicative dell’agevolazione
Irap concessa agli operatori economici.
L’assessore al bilancio, finanze e patrimonio Mauro
Baccega ricorda a questo proposito che «l’ agevolazione comporta, con
decorrenza 1° gennaio 2013, una riduzione dell’aliquota Irap pari allo 0,92% per
quelle imprese che effettuano nuove assunzioni di personale a tempo
indeterminato e per nuove iniziative produttive che si insediano sul territorio
regionale. Tale agevolazione è interessante per gli operatori economici
valdostani, poiché costituisce un ulteriore aiuto rispetto a quanto previsto
dalle misure del Piano triennale di politica del lavoro 2012-2014 per
l’assunzione di lavoratori.»
«Le nuove modalità - sottolinea l’Assessore alle
attività produttive, energia e politiche del lavoro Pierluigi Marquis - hanno
l’obiettivo di incentivare l’occupazione stabile. Infatti l’agevolazione è
fruibile per tre anni d’imposta a decorrere dal momento dell’assunzione dei
nuovi lavoratori, (anche con rapporti di lavoro a tempo parziale,
corrispondente ad almeno il 40% della prestazione lavorativa a tempo pieno) con
l’obbligo di mantenere in forza i nuovi lavoratori per lo stesso periodo.»
L’assessore Mauro Baccega segnala inoltre che «il
documento approvato oggi rende più chiara ed efficace la procedura di accesso
all’agevolazione che la Giunta regionale aveva già approvato a dicembre 2012 e
che sarà utilizzata per la prima volta dalle imprese con la dichiarazione Irap
2013 da predisporre nel 2014.»
«Per usufruire dell’agevolazione - prosegue
l’Assessore Pierluigi Marquis - gli operatori economici devono presentare, per
via telematica, una segnalazione di incremento occupazionale al Dipartimento
politiche del lavoro e della formazione prima dell’utilizzo della riduzione
d’imposta. Le segnalazioni presentate dagli operatori saranno iscritte
nell’apposito Registro degli incrementi occupazionali creato con l’obiettivo di
monitorare l’utilizzo dell’iniziativa da parte degli operatori economici e di
permettere alle strutture interessate le verifiche e i controlli stabiliti
dalla normativa vigente.»
«Nel documento approvato oggi - conclude l’Assessore
Mauro Baccega - è stata anche data una definizione di “nuove iniziative
produttive” in modo da fugare dubbi sulla portata della norma. La definizione
adottata comprende sia le nuove attività di impresa aperte per la prima volta
sul territorio della Valle d’Aosta, sia le nuove unità locali aperte sul
territorio regionale da parte di imprenditori esercenti un’attività già
esistente al di fuori del territorio valdostano.»
I moduli di segnalazione saranno resi disponibili sul
sito della Regione, nella pagina dedicata ai Tributi regionali e, per le nuove
assunzioni, anche nella sezione dedicata al Lavoro.
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TRENTO: DELEGA SUGLI AMMORTIZZATORI SOCIALI, VIA LIBERA ALL´ACCORDO |
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Trento, 7 ottobre 2013 - E´ di pochi giorni fa la conferma: lunedì 14
ottobre, a Roma, il presidente della Provincia autonoma di Trento, Alberto
Pacher e il ministro del lavoro e delle politiche sociali, Enrico Giovannini,
firmeranno l´intesa che darà attuazione alla delega sugli ammortizzatori
sociali, uno dei punti qualificanti dell´Accordo di Milano. Una sottoscrizione
che consentirà di dare piena operatività
alla delega, disciplinando gli aspetti di coordinamento degli interventi e dei
rapporti finanziari e che permetterà alla
Provincia autonoma di attivare tutta una serie di strumenti di welfare
innovativi, anche ad integrazione di quelli già esistenti.
Ed oggi la Giunta, con il via libera alla relativa
deliberazione, ha autorizzato la
sottoscrizione dell´intesa che attua appunto la delega in materia di
cassa integrazione guadagni, disoccupazione e mobilità.
Nella deliberazione si ribadisce come la Provincia
autonoma di Trento intenda dare tempestiva attuazione alla delega in materia di
ammortizzatori sociali, approvata con decreto legislativo del 5 marzo 2013,
visto che si ritiene strategico procedere all’attuazione di tutte le misure di
politica attiva necessarie per garantire il mantenimento dell’occupazione e
ridurre i tempi di disoccupazione, con particolare riferimento alle nuove
prestazioni integrative di sostegno istituite ai sensi della legislazione
provinciale. Così come si intende valorizzare il principio di condizionalità
anche mediante lo scambio dati tra Provincia ed Inps in modo da garantire la
sospensione e la decadenza immediata dai benefici statali, regionali e
provinciali per coloro che non rispettano il patto di servizio o, comunque, non
si attivano nella ricerca di un lavoro. Ed è appunto per perseguire con
maggiore efficacia questi obiettivi dinnanzi richiamati, e per dare piena
attuazione al decreto legislativo, che è necessario procedere alla stipula di
un intesa. A questa intesa si arriva dopo il confronto aperto nei mesi scorsi a
livello tecnico fra gli uffici della Provincia e dei Ministeri.
L´accordo consta di cinque articoli così declinati:
Gestione Delle Funzioni In Materia Di Cassa
Integrazione Guadagni Ordinaria;
Gestione Delle Funzioni In Materia Di Cassa
Integrazione Guadagni Straordinaria E Contratti Di Solidarieta’;
Gestione Delle Funzioni In Materia Di Prestazioni
Integrative Della Cassa Integrazione Guadagni, Alle Indennita’ Di
Disoccupazione Aspi E Mini–aspi, Mobilita’ E Fondi Di Solidarieta’;
Disciplina Dei Rapporti Operativi Tra Pat E Inps;
Organi Di Coordinamento E Durata Dell’intesa.
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GIOCO, LOMBARDIA: UN PAESE CIVILE NON LUCRA SULLE SLOT |
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Milano, 7 ottobre 2013 - "E´ una scelta degna di un Paese
civile". Viviana Beccalossi, assessore al Territorio, Urbanistica e Difesa
del suolo di Regione Lombardia, indicata dal presidente Maroni come responsabile
per la formulazione della legge mirata a contrastare il gioco d´azzardo
incontrollato e sostenere progetti di prevenzione verso il fenomeno della
ludopatia, parte da questa considerazione per commentare l´approvazione, da
parte della Commissione consiliare Attività produttive, del Progetto di legge
che il 15 ottobre verrà discusso in Aula.
Lavoro Importante E Condiviso - "Un lavoro
importante e condiviso - prosegue l´assessore Beccalossi -. La politica e le
istituzioni, su un tema così delicato, hanno dimostrato che, per il bene della
collettività, si possono trovare soluzioni univoche, al di là delle
appartenenze partitiche. Così come è stata opinione comune ritenere che uno
Stato civile e democratico non può e non deve far quadrare i propri conti sulle
disgrazie e sulla disperazione dei suoi cittadini". Nel ringraziare tutti
i consiglieri regionali che hanno preso parte ai lavori, Viviana Beccalossi ha
auspicato che, "una volta licenziata dall´Aula, questa legge diventi un
punto di riferimento anche per il Governo centrale e che slot machine e
videopoker non siano più macchine delle illusioni che mandano in rovina
migliaia di famiglie italiane".
Punti Cardine Della Legge - Tra i punti cardine della
legge ci sono azioni socio-sanitarie in tema di ludopatia; interventi sulla
prevenzione; formazione obbligatoria per i gestori; restrizioni sulle distanze
delle sale gioco (500 metri) da scuole, chiese, luoghi d´aggregazione e anche
dai ´Compro oro´; contributo etico per i locali dove si pratica il gioco;
controlli rigorosi in materia di sicurezza.
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VALLE D’AOSTA: AL VIA IL PROGETTO LABEAU, LABORATORI OCCUPAZIONALI PER PERSONE DISABILI |
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Aosta, 7 ottobre 2013 - Offrire a persone disabili o
con disagio mentale, ancora non preparate ad affrontare il mondo del lavoro,
opportunità di impegno e apprendimento in quelli che vengono chiamati
laboratori occupazionali. Con questo obiettivo è nato il Progetto Labeau, presentato
alla stampa mercoledì 2 ottobre scorso, che promuove la sperimentazione di due
laboratori occupazionali, uno legato al riuso e al riciclo degli abiti, l’altro
alla panificazione.
Antonio Fosson, Assessore regionale alla sanità,
salute e politiche sociali -
Nel nostro programma c’è sempre stata un’attenzione
alla disabilità, un’attenzione per trovare a queste persone un inserimento
lavorativo, qualche cosa da fare, perché il lavoro da dignità a tutte le
persone e quindi anche al disabile. E quindi incominciamo a lanciare i
laboratori occupazionali, diretti alle persone meno abili, proprio perché il
loro tempo sia utilizzato per costruire qualche cosa. Tra l’altro, in questo
caso si recuperano degli sprechi: l’anno prossimo sarà l’anno contro gli sprechi,
si recuperano dei vestiti, stiamo facendo a livello regionale una grande
attività per recuperare gli sprechi alimentari.
Promosso dal Consorzio Trait d’Union, il Progetto
Labeau è gestito operativamente da due cooperative sociali, l’Esprit à L’envers
e l’Enaip, ed è reso possibile dal finanziamento dell’Assessorato regionale
della sanità, salute e politiche sociali in base alla legge regionale 14 del 18
aprile 2008 in materia di disabilità.
Paola Davico, Dirigente del Dipartimento sanità,
salute e politiche sociali, struttura disabilità -
Si tratta di uno dei progetti speciali dedicati alla
disabilità, previsto dall’articolo 14 della legge 14 del 2008. Un progetto che
non s’inquadra solo all’interno delle iniziative promosse dall’Amministrazione
regionale in una logica di rete con gli operatori del territorio, ma anche nel
documento programmatico, il Piano regionale della salute e del benessere
2011-2013, nel quale è prevista questa tipologia specifica di azione, e anche
nel piano per il lavoro vigente, promosso dal Dipartimento politiche per il
lavoro. Si tratta quindi di un’iniziativa di ampio respiro, per ora in forma
sperimentale, ma che rientra in un piano che speriamo presto di portare a
sistema per accogliere giovani disabili in uscita dalla scuola, al fine di
valorizzare le capacità personali.
All’interno del Progetto Labeau le persone con
disabilità avranno la possibilità di sperimentare le loro capacità in attività
utili e con un alto valore economico. Da una parte dovranno proseguire, ancora
per tutto il 2014, l’attività di produzione di dolci e pane per il ristorante
sociale Mensa Aurora di Aosta.
Dall’altra saranno impegnati in un laboratorio di
riuso e riciclo di abiti usati. Un circolo virtuoso che vuole coniugare
l’attenzione agli aspetti ecologici del riutilizzo e l’assunzione di stili di
vita sostenibili con i processi d’inclusione sociale.
Flavia Tartaglione, referente per l’Esprit à l’Envers
-
Quello che chiederemo alle persone e ai cittadini è di
venire a donarci i loro abiti usati. Adesso presso la sede della cooperativa
L’esprit à l’Envers che è in via Monte Pasubio 25, e più avanti presso la sede
stessa del laboratorio. Qui i vestiti verranno smistati in modo tale da
selezionare gli abiti che possono essere rivenduti. Questi abiti selezionati
saranno mandati alla Casa circondariale di Brissogne dove gli operatori della
lavanderia, in collaborazione con la cooperativa Mont Fallère, li lavoreranno,
igienizzeranno e stireranno in modo tale che presso la sede del laboratorio
possano essere rivenduti. Questi abiti della linea basic verranno anche venduti
nei mercatini e nelle fiere organizzate dalle associazioni del territorio che
contatteremo.
In futuro il laboratorio dedicato al riciclo di abiti
prevede anche l’attivazione di una linea plus con l’intervento di una stilista
per dare nuova vita ai tessuti raccolti.
Flavia Tartaglione, referente per l’Esprit à l’Envers
-
Con il sostegno di due stiliste, i partecipanti al
laboratorio attueranno dei processi creativi, per cui s’inventeranno arredi o
altri oggetti per la casa o di uso comune, che verranno poi venduti presso Lo
Pan Ner, che collabora con noi e ci sostiene in queste attività e in questa
iniziativa. Questa seconda linea prevede dei prodotti di qualità. Mentre la
prima non prevede alcun tipo d’intervento, questa seconda è un processo più
creativo e trasformativo.
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BOLZANO; CORSO SULLA VIOLENZA DOMESTICA ALLA “HAUS DER FAMILIE” |
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Bolzano, 7 ottobre 2013 -
Si svolgerà presso la "Haus der Familie" di
Stella del Renon, mercoledì 23 e giovedì 24 ottobre, dalle ore 9 alle 17,30, il
corso in lingua italiana incentrato sul tema "Violenza assistita - come
lavorare con i minori nei casi di violenza domestica".
Il corso è rivolto a collaboratori professionali e
volontari delle case delle donne, assistenti sociali, educatori dei servizi di
assistenza sociale e pedagogica di base dei Distretti sociali delle Comunità
Comprensoriali, dell´Azienda Servizi Sociali di Bolzano, dei Centri Affidi,
psicologi dei Servizi psicologici e dei Consultori familiari.
I bambini sono molto danneggiati dall‘assistere alla
violenza tra adulti in famiglia. Data la complessità che caratterizza questa
problematica si rende sempre più evidente la necessità di approfondire le
conoscenze e di condividere fra gli operatori di tutta la rete coinvolta un
linguaggio comune e delle prassi che possano facilitare compiti tanto
difficili, che richiedono risposte coordinate e integrate.
Il corso sarà articolato sulle seguenti tematiche:
violenza contro le donne (Sigrid Pisanu - Merano - casa delle donne); training antiviolenza (Stefano Favaretto -
Bolzano - consulenza per uomini); la violenza assistita (Katia Schneider -
Bolzano - Gea); la situazione legale -
il lavoro con il tribunale (Vera Nicolussi-leck - Bozen - Garante per
l‘infanzia e l‘adolescenza, Benno Baumgartner - Bozen - Tribunale dei Minori);
modalità operative nel lavoro di rete: elaborazione di linee guida.
Il corso verrà tenuto da professionisti altoatesini in
modo di garantire un risultato basato sulla prassi provinciale. Coordinamento e
moderazione del corso: Sigrid Pisanu & Petra Fischnaller, collaboratrici
Casa delle donne di Merano. L´iter formativo è sostenuto dalla Ripartizione
politiche sociali della Provincia.
Per ulteriori informazioni ed iscrizioni si può
contattare presso la "Haus der Familie" di Stella del Renon Alexa
Filippi, Tel. 0471 345 172 · Fax 0471 345 062; info@hdf.It sito internet:
http://www.Hdf.it/
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LA FORMAZIONE IMPRENDITORIALE DA DONNA E DONNA |
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Arezzo, 7 ottobre 2013 - "Martedì 8 Ottobre
partirà ad Arezzo il percorso formativo gratuito per imprenditrici ed aspiranti
tali "Busy Ness Women - Madrefiglia".
L´iniziativa, organizzata da Regione Toscana ed
Unioncamere Toscana, è realizzata per la prima volta ad Arezzo grazie al
patrocinio del Comitato per la Promozione dell´Imprenditoria Femminile della
Camera di Commercio che ha così offerto alle donne del proprio territorio un
supporto concreto per mettersi in proprio o semplicemente per migliorare il
bagaglio di conoscenze utili a gestire consapevolmente un´attività di business.
In aggiunta alle tradizionali lezioni in aula condotte
da docenti qualificati per favorire l´acquisizione o l´accrescimento di
conoscenze inerenti la gestione di impresa (business plan, bilancio aziendale,
comunicazione e web-marketing, gestione del personale, contrattualistica,
gestione dei fornitori ) "Busy-ness Women - Madrefiglia", grazie alla
tecnica del mentoring, prevede importanti sessioni di scambio di esperienze fra
n. 11 imprenditrici affermate (Mentor) e le n. 24 esordienti (Mentee) che
prenderanno parte alle attività didattiche.
Il percorso formativo, della durata complessiva di 52
ore per le Mentee e di 48 ore per le Mentor, si svolgerà con cadenza
settimanale presso la sede della Camera di Commercio di Arezzo fino al 21
Novembre ed è realizzato con il supporto operativo del Sistema Camerale
Regionale.
E´ infine previsto un evento conclusivo per Dicembre
al quale le partecipanti di Arezzo saranno invitate insieme a quelle
provenienti dalle altre province toscane che hanno preso parte all´edizione
2013 di "Busy Ness Women - Madrefiglia".
Quest´anno, per la prima volta, il progetto formativo
in questione è stato infatti realizzato su ben cinque macro-aree del territorio
regionale: dopo la conclusione delle
edizioni di Firenze, Grosseto e Pisa, avvenuta lo scorso Luglio e l´avvio ad
Arezzo, l´ultima a partire, sempre ad Ottobre, sarà Carrara relativamente alla
macro-area Lucca e Massa Carrara.
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